sabato 31 dicembre 2011

L’ultimo giorno delle suore a S. M. del Mare

(a.b.) Per decenni sono state una presenza forte, puntuale ed amorevole. Da oggi le suore Maestre di Santa Dorotea lasceranno la casa di riposo dell'Opera Santa Maria della Carità a S.Maria del Mare per raggiungere la loro casa Madre. Un servizio il loro, iniziato negli anni 30, prima nell'ospedale elioterapico, riconvertito poi, negli anni 80, in casa di riposo. E la loro presenza costante, sia in termini professionali, perchè comunque svolgevano ruoli di caposala e di coordinamento dei servizi, che pastorali e spirituali accanto agli ospiti è già motivo di rimpianto. Ma più della loro volontà hanno potuto l'età, ormai per tutte avanzata, e la carenza di vocazioni, che rende impossibile il ricambio. Ieri mattina il saluto e il ringraziamento ufficiale, con la celebrazione della liturgia officiata da don Corrado Canizzaro, presidente dell'Opera, anticipato qualche giorno fa dal vescovo di Chioggia. Un ringraziamento particolare viene dagli operatori: «Per noi erano una guida - dicono - ci hanno aiutato a capire il valore del nostro lavoro, delle persone anziane che ci stanno dinnanzi. Cercheremo di portare avanti ciò che con il loro esempio di vita ci hanno insegnato: non basta far bene le cose, bisogna farle con amore». La casa di riposo di S. Maria del Mare, ha 105 ospiti, tra cui 24 persone con problemi psichiatrici, in più vi è annessa la comunità Emmaus-Il Gabbiano, per gli ammalati conclamati di Aids.

venerdì 30 dicembre 2011

Ca’ Roman, no alle villette «L’impatto sarà pesante»

Un intervento speculativo ad alto impatto ambientale. Questo è secondo le associazioni ambientaliste il nuovo progetto di edificazione previsto a Ca’ Roman e in discussione in Comune. 84 nuove villette ad uso «turistico balneare», 24 mila metri cubi di nuovi edifici nell’area dove era l’ex colonia delle suore Canossiane. La Lipu di Venezia, il coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido e l’associazione «Tra mare e laguna» hanno presentato al sindaco una valanga di osservazioni. «L’oasi di Ca’ Roman è in grave pericolo», denuncia il presidente della Lipu veneziana Federico Antinori, «abbiamo presentato una serie di proposte per mitigare gli impatti antropici sugli habitat protetti». Numerose le prescrizioni proposte al progetto. Il divieto di edificabilità negli ex orti delle suore, stessa proposta avanzata anche dalla Municipalità del Lido-Pellestrina; il divieto di attracco sul fronte lagunare, dove è prevista una darsena per le barche a motore. E, infine, il divieto di estrazione di acqua dalla falda. Il complesso delle suore canossiane era stato acquistato sette anni fa da una società padovana, la Ca’ Roman srl. Con l’obiettivo di realizzare a due passi dall’area protetta gestita dalla Lipu un centro residenziale privato. Area di grande pregio ambientale, in parte compromessa dal pesante impatto dei cantieri del Mose. Progetto affidato allo studio Mar, e presentato in municipio nell’ottobre scorso. Villette con alberi, prati e spazi verdi. Ma gli ambientalisti non ci stanno. «E’ solo propaganda», dice Antinori, «non si tratta per nulla di un progetto ecosostenibile, la realtà è un’altra: un terzo di queste villette sarà realizzto nell’area degli Orti ad alta valenza naturalistica, un vero goiello che presenta caratteristiche uniche in tutto il litorale veneziano». Un ambiente delicato, dove sono presenti i resti di spiaggia e dune molto particolari. «L’impatto sarà devastante», dicono gli ambientalisti, «e andrà a sommarsi a quello già preoccupante dei vicini cantieri del Mose». Era stato proprio un esposto della Lipu ad attivare qualche anno fa la procedura di Infrazione avviata dall’Europa per i cantieri aperti senza autorizzazione e l’inchiesta della Corte dei Conti. Adesso c’è da difendere l’oasi di Ca’ Roman. «Abbiamo presentato un gran numero di osservazioni e alcune proposte per preservare Ca’ Roman da un ulteriore ingiustificato intervento speculativo», spiega Antinori. E annuncia: «Nel caso le osservazioni non fossero accolte faremo tutti i passi a nostra disposizione per difendere un luogo pubblico di estremo interesse dalla speculazione privata».

giovedì 29 dicembre 2011

In pizzeria non c’è posto Ubriaco danneggia il locale

Un ubriaco ha scatena l’inferno in una pizzeria di San Barnaba. Ed è finito in manette.É successo l’altra sera, attorno alle 21.30. Una coppia di veneziani, sui 40 anni, è entrata nel locale visibilmente ubriaca. Volevano mangiare una pizza, ma non c’era posto. A quel punto, hanno preteso degli spritz, anche se la pizzeria non effettuava servizio bar. Inutili le spiegazioni fornite dal titolare. L’uomo, in particolare, è andato in escandescenza. Barcollando è andato dietro al bancone per prepararsi da solo l’aperitivo. É poi scivolato, andando a sbattere contro il frigobar e gettando a terra gran parte delle bottiglie. Le altre le ha scagliate contro il titolare del locale e una cameriera, che fortunatamente sono riusciti a scansarsi in tempo. In un locale ormai devastato, il titolare è comunque riuscito a bloccare l’ubriaco fino all’arrivo dei carabinieri. Sul posto è accorso anche il Suem, visto che l’uomo si era procurato varie ferite nella sua furia. Ma l’impresa non è stata facile: l’ubriaco ha iniziato a inveire e scalciare, tanto che per farlo curare dai sanitari i militari hanno dovuto ammanettarlo. La coppia è stata quindi trasportata al comando di San Zaccaria, con l’aiuto anche della polizia municipale, tra le escandescenze di entrambi. Alla fine l’uomo, C. G., 42 anni, di Pellestrina, è stato arrestato per tentata estorsione, danneggiamento aggravato continuato e resistenza a pubblico ufficiale continuata; la donna denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.

Ubriaco devasta un ristorante Finisce in manette

Ubriaco mette a soqquadro un ristorante di San Barnaba. I militari del Nucleo Natanti dei carabinieri di Venezia la notte tra martedì e mercoledì, hanno messo le manette a C.G, 42 anni, di Pellestrina. Martedì sera verso le 21.30 il titolare di un ristorante a due passi da San Barnaba, chiama i militari per segnalare la presenza di due ubriachi che infastidiscono la gente. L’equipaggio del radiomobile interviene per verificare la situazione. Dalla ricostruzione dell’accaduto emerge che una coppia, un uomo e una donna sui quarant’anni in evidente stato di ebbrezza, erano entrati nel ristorante pretendendo di sedersi per consumare una pizza. Di fronte al rifiuto del titolare, dovuto al fatto che il posto era pieno e non c’erano tavoli liberi, si erano accomodati lo stesso di prepotenza sul posto di altri clienti stranieri che stavano cenando tranquillamente. Dopo poco l’uomo si alza e va al bancone ad ordinare un spritz. Il titolare si rifiuta di darglielo, a quel punto C.G va in escandescenza e finisce dietro il bancone, per farselo da solo, ma sbatte contro il frigobar. Inizia ad inveire, gridare, fa cadere tutto quel che trova, rompe bottiglie e poi le lancia verso il portone d’ingresso. Fortunatamente titolare e cameriera grazie alla prontezza dei riflessi, non vengono colpite. Poi l’ubriaco afferra una bottiglia rotta per colpire nuovamente il titolare del locale, ma finisce ancora una volta a terra. I carabinieri giunti sul posto, si sono trovati davanti ad un locale devastato. E’ stato chiamato il 118, visto che l’uomo si era ferito lanciando le bottiglie e rompendole. Con i militari è andato in escandescenza, tanto che è stato necessario l’uso delle manette per accompagnarlo fuori dal ristorante e farlo curare dagli operatori del Suem. In supporto è arrivata la polizia locale ed è stato scortato in caserma: dove dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e le denunce delle persone offese, è stato arrestato per tentata estorsione, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, la compagna sarà denunciata per resistenza. (m.a.)

sabato 24 dicembre 2011

Stabilimenti balneari il bando non decolla

Da tre anni i residenti attendono lo sviluppo degli stabilimenti balneari ma il bando non decolla. Il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”, prendendo spunto dalla grave crisi economica che si è instaurata, e dal fatto che a Pellestrina si sente maggiormente viste le difficoltà legate a pesca e cantieristica, ha inviato una interpellanza al sindaco Orsoni chiedendo che formalizzi subito un bando provvisorio, giustificato dalla indiscutibile crisi economica, e ritenendo l’urgenza del provvedimento meritoria di un iter burocratico straordinario. Inoltre vista la continua erosione dell’arenile dell’isola, Scarpa ha chiesto un sollecito verso il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova affinché si provveda ad intervenire per ripristinare la spiaggia. Infine, Scarpa chiede maggiore attenzione per il controllo del litorale di Pellestrina da parte della Capitaneria di Porto nel corso della stagione balneare e una maggiore pulizia della sabbia e dell’igiene ambientale che ne consegue. (s.b.)

venerdì 23 dicembre 2011

Nuovo appalto per l’asilo "Piccole Impronte"

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(L.M.) Sottoscritto il nuovo contratto d'appalto per la gestione dell'asilo nido «Piccole impronte» di San Pietro in Volta. Diciotto posti garantiti (per i piccoli dai 18 mesi ai tre anni) e nessuno in lista di attesa. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alle Politiche educative, Andrea Ferrazzi «È stato sottoscritto il contratto d'appalto per la gestione dell'asilo nido di San Pietro in Volta - si legge - in tal modo abbiamo assicurato un servizio fondamentale per l’isola. I diciotto posti a disposizione permettono di rispondere totalmente alle richieste delle famiglie»

lunedì 19 dicembre 2011

Sta meglio la donna ferita in Terrasanta

(L.M.) È rientrata a Venezia la signora residente a Pellestrina, infortunatasi durante il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa del novembre scorso. La donna, che aveva battuto violentemente la testa scendendo le scale di un ristorante, si è gradatamente ripresa dal coma. Ora è fuori pericolo, ricoverata all'istituto San Camillo degli Alberoni al Lido per un ciclo di riabilitazione e convalescenza, seguita dai medici della struttura lidense.

domenica 18 dicembre 2011

I cani abbandonati a Pellestrina arriva «Striscia»

La vicenda dei cani lasciati a fare la guardia al freddo sulle palafitte in laguna tra Pellestrina e Chioggia è finita anche su Striscia la Notizia. Gli inviati del Tg satirico di Canale 5 hanno accolto la richiesta dell’associazione Canili Veneto Onlus di Padova e si sono recati con i volontari in laguna per verificare la situazione. Nel corso delle ultime settimane erano stati presentati dall’associazione numerosi esposti alle forze dell’ordine e al Comune di Venezia. Il tutto volto a verificare le condizioni di salute di alcuni cani, L'assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin aveva fatto avviare dai suoi uffici delle verifiche, ma a tutt’oggi non sono state fatte denunce per maltrattamenti e non sono stati presi provvedimenti verso i pescatori che hanno in assegnazione quelle palafitte. «Di recente abbiamo fatto un’escursione in laguna per rilevare la condizione in cui si trovano questi animali _ spiegano le volontarie dell’associazione che ha sollevato la questione ancora tre mesi fa _ Abbiamo visto otto cani nelle varie baracche dei pescatori. In alcuni casi sono in coppia, in altri invece sono da soli. Sono tutti cani adulti, per la maggior parte anziani, uno di questi probabilmente cieco, e molto docili, oseremmo dire tutto tranne che cani da lavoro. In tutte le palafitte non sono state avvistate ciotole contenenti acqua o cibo. Quasi tutti i cani non hanno riparo, in particolare alcune palafitte sono fatiscenti e in una c’era un cane camminava a pelo d’acqua. Animali che si trovano quindi in una vera prigione marittima. Tranne che in un caso, non s’è vista traccia dei proprietari o di qualsiasi persona. Due di questi cani sono rinchiusi al buio in un box, infatti abbiamo potuto scorgerli solo dalla parte inferiore di questo». Da Pellestrina, nelle scorse settimane, alcuni conoscenti dei proprietari dei cani avevano parlato di animali comunque accuditi, che regolarmente ricevono cibo e acqua, e che vengono anche portati di tanto in tanto sull’isola. Ma gli animalisti insistono. «A oggi, vane sono state le testimonianze riportate alla Polizia municipale della sezione disagio sociale. Ci ribadiscono che il sopralluogo fatto dal veterinario incaricato dall’Asl non ha riscontrato condizioni di maltrattamento o detenzione inadeguata per essi. Siamo pronti a chiedere l’affido dei cani e non intendiamo fermarci”.

giovedì 15 dicembre 2011

Incidenti all’imbarco del ferry «Un tavolo con i vertici Actv»

Dopo i due incidenti che hanno coinvolto altrettanti autobus dell’Actv, rimasti incastrati negli approdi del ferry boat di Santa Maria del Mare, il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ha presentato una interrogazione a sindaco, assessori competenti e commissione Trasporti, chiedendo chiarimenti e l’applicazione del «quanto mai necessario piano di emergenza per l’isola». Come si ricorderà, i mezzi Actv rimasero bloccati con le ruote nelle passerelle metalliche dell’approdo secondario, dal momento che quello principale era oggetto di manutenzione dopo l’ennesimo incidente occorso al ferry boat “Pellestrina”. «Chiedo che si convochi una commissione con i vertici di Actv relazionando sui fatti accaduti _ scrive Scarpa _ e che si risolva urgentemente il problema dell’imbarco del ferry boat a Santa Maria del Mare. Visto che troppo spesso si verificano incidenti, va attivato un protocollo di collaborazione con la Municipalità e il piano di emergenza che da tempo i cittadini chiedono, rimodulando anche il piano stesso, tenendo conto che con l’acquisizione da parte di Actv degli ex cantieri navali De Poli, esiste la possibilità di avere dei mezzi ormeggiati a Pellestrina pronti a intervenire in caso di emergenza per assistere i pendolari». (s.b.)

Fabi diventa deputata «Un’avventura inattesa»

Sabina Fabi entra in parlamento al posto del sindaco di Castelfranco, Luciano Dussin, che si è dimesso. La Fabi, Lega Nord, consigliere comunale a Scorzè, consigliere provinciale e capogruppo della Lega Nord, sarà in viaggio già questa mattina, verso Roma, per prendere possesso dello scranno da deputata. E’ stata proclamata ieri sera. «Sono stata avvisata pochi minuti fa da Corrado Callegari (deputato veneziano del Carroccio, ndr) – spiegava ieri sera alle 21 la Fabi –, sapevo che ero la prima dei non eletti, ma mai mi sarei aspettata di entrare in parlamento. E un’avventura nuova, che mi coglie di sorpresa, inutile negare che sono molto emozionata». Ieri sera la neo-deputata era alla cena natalizia della Lega Nord, a Martellago, dove è stata festeggiata. Ma già stamattina dovrà salire sul treno per Roma. «Entro in parlamento in un momento molto particolare per la Lega Nord – spiegava ieri sera – perché con il governo di Mario Monti siamo l’unico vero partito all’opposizione». La carriera politica della Fabi, 60 anni, nata il 14 giugno del 1962, ex caposala all’ospedale di Mirano, in pensione dal primo gennaio 2011, è iniziata a Scorzè. Come responsabile locale del partito di Bossi, e poi nella giunta di Clara Caverzan, dove ha ricoperto l’incarico di vicesindaco e di assessore ai Servizi sociali. Poi l’avventura in Provincia, dove è stata eletta capogruppo. E da oggi anche l’esperienza parlamentare. «Tre incarichi, sono un po’ troppi», spiegava ieri sera scherzando, e ora bisognerà capire se la Fabi deciderà di rinunciare allo scranno del consiglio comunale, a quello provinciale, o a entrambi. Sabina Fabi, dopo la morte dell’ex sindaco di Villorba, Liviana Scattolon, risultava la prima dei non eletti nella circoscrizione Venezia-Treviso-Belluno (Veneto2). Come da regolamento quindi, con le dimissioni del sindaco di Castelfranco (per incompatibilità dei due ruoli) il posto nella Camera dei deputati è il suo. 
Francesco Furlan

In mille firmano per l’elisoccorso

L’isola si mobilita per riavere il servizio " tagliato" al Lido

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Mille firme raccolte in pochi giorni a Pellestrina, per chiedere il ritorno dell’elisoccorso al Lido. Un servizio limitato al solo periodo estivo, soppresso la scorsa estate, per mancanza di soldi, ma che dava all’isola, in perenne difficoltà dal punto di vista della sicurezza e della velocità nei soccorsi, quantomeno una parvenza di tranquillità. E la richiesta ora, non è solo per il periodo estivo, ma per tutto l’anno.
      Promotore dell’iniziativa, il segretario della sezione Udc di Pellestrina, Vincenzo Vianello, insieme al comitato «Vivere a Pellestrina», presieduto da Silvano Baseggio e Cristina Zennaro. «Una richiesta che abbiamo inoltrato al sindaco con una domanda di incontro, nata dall’esigenza di sentirci tutelati - spiega Vianello -. Non si può pensare che zone disagiate come il Lido e soprattutto Pellestrina, siano sempre tenute ai margini. Il servizio di idroambulanza funziona sufficientemente, ma non basta; i ritardi nei soccorsi sono all’ordine del giorno, perché i mezzi sono pochi, e se vi è un’urgenza a Venezia o al Lido, il paziente pellestrinotto deve aspettare. In più siamo sempre in balia del tempo, del mare mosso, della nebbia e di qualunque altro evento meteo». Finora la richiesta fatta al sindaco «di incontrarci e di farsi portavoce in Regione di tale problematic è rimasta lettera morta - conclude Vianello -. Attenderemo ancora qualche settimana e poi passeremo alle vie di fatto, magari con un sit in ed una conferenza stampa dinnanzi a Ca’ Farsetti per dar voce a questo enorme problema».
      Pellestrina dispone di un distretto sanitario, con un punto di primo soccorso, dove non vengono dati nemmeno due punti. Per ogni urgenza, anche minima, l’utente deve essere inviato a Venezia. L’ambulanza del Suem che sosta in loco, lo porta a Santa Maria del Mare, dove poi viene imbarcato sull’idroambulanza, destinazione ospedale Civile.

mercoledì 14 dicembre 2011

Continua la marcia del Pellestrina: 6 centri nelle ultime 7 gare

In terza categoria Venezia, sesta vittoria nelle ultime 7 giornate per il Pellestrina, che grazie alla cinquina rifilata al Borbiago sale al secondo posto nella classifica del girone veneziano di Terza categoria. Il successo degli isolani fa piacere anche alla capolista Salese, a segno col minimo scarto contro il Catene e quindi forte ora di un vantaggio di 5 punti, con la complicità di Gambarare e Zianigo che si rallentano a vicenda. I risultati dell'11 dicembre: Codevigo-Citta di Spinea 1-2, Corte-Marchi Marano Veneziano 2-1, Gambarare-Zianigo 1-1, Pellestrina-Borbiago 5-2, Saccafisola-Ambrosiana Sambruson 3-0, Salese-Catene 2008 1-0, ha riposato Vetrego. La classifica: Salese 31, Pellestrina 26, Gambarare 25, Zianigo 24, Catene 2008 e Corte 16, Città di Spinea 15, Vetrego 10, Ambrosiana Sambruson e Marchi Marano 9, Saccafisola 8, Borbiago 7, Codevigo 5.

L’asilo «Piccole impronte» continuerà a vivere

San Pietro in Volta continuerà ad avere il suo nido «Piccole impronte». Il Comune è infatti riuscito a salvaguardare, in questo periodo di crisi, lo spazio capace di accogliere fino a diciotto bambini piccoli e il solo attualmente presente in questa frazione dell’isola di Pellestrina. Ca’ Farsetti ha sottoscritto il contratto di appalto per la gestione della struttura nel prossimo triennio. «In tal modo _ spiega l’assessore Andrea Ferrazzi _ abbiamo assicurato per i prossimi anni un servizio fondamentale e importantissimo per i bambini e le famiglie dell’isola. I diciotto posti a disposizione permettono di rispondere totalmente alle richieste dei genitori. C’era il rischio di perdere questa importante struttura ma siamo riusciti a trovare una soluzione. L’obiettivo dell’Amministrazione non è solo il mantenere l’esistente, ma anche il migliorare e incrementare la nostra offerta. Va ricordato il nuovo nido di Burano e quello in zona Altobello a Mestre. E va rimarcato che il Comune di Venezia gestisce trenta nidi, seguendo una linea ben precisa nelle politiche per la famiglia, mentre ad esempio Treviso ne gestisce solo due». Per Ferrazzi, la garanzia del mantenimento anche di questo asilo nido a San Pietro in Volta «è la garanzia di dare la possibilità anche ai genitori di poter lavorare. Questioni che in un periodo come quello che stiamo attraversando, hanno grande rilevanza». (s.b.)

domenica 11 dicembre 2011

Pellestrina, torna in funzione il pontile

Sono terminati i lavori nel nuovo approdo del ferry boat a Santa Maria del mare

 (L.M.) Torna in funzione il terminal di Santa Maria del Mare a Pellestrina per la linea 11. Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione dell’approdo, con il cambio dei pali sostituiti dopo un incidente.
      Come previsto tutti i pali sono stati sostituiti e rinnovati e quindi il traffico della linea 11 è potuto tornare sull’approdo principale, completamente rimesso a nuovo, senza più dover essere deviato nel vecchio imbarco secondario. La ditta ha svolto i lavori nei tempi previsti, e questo ha consentito all’Actv di tornare a pianificare il servizio come a prima dell’incidente.
      Come noto l’utilizzo del vecchio approdo non è stato “indolore” visto che per due volte un pullman Actv, in servizio di linea è rimasto incastrato e questo inconveniente ha provocato ritardi negli orari di linea facendo infuriare molti pendolari. Ora si ritorna alla normalità.
      Il ritorno della linea nel solito approdo ha permesso anche di collaudare la viabilità come al solito. E’ terminato infatti il divieto di sosta, necessario nel mese in cui il servizio si è svolto nel vecchio approdo, che aveva creato problemi anche a diversi residenti rimasti senza parcheggio.
      Il parcheggio è ora stato liberato e tutto è ripreso regolarmente.

Striscia la Notizia - Cani in laguna (10-12-2011)

sabato 10 dicembre 2011

Cinque re del remo per le nozze d’oro di Bepi Fongher

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Bepi Fongher e la moglie Gianna Rosa Vianello hanno festeggiato nei giorni scorsi a Pellestrina i 50 anni di matrimonio. Non potevano mancare i campioni del remo: a salutare questo traguardo di vita c’erano cinque re del remo, Bepi compresi e cioè i compagni di voga Gianfranco Vianello Crea, il fratello Palmiro Fongher, l’amico Sergio Tagliapietra Ciaci, la nuora Anna Mao. Assente suo malgrado per impegni familiari la compagna di Anna, Romina Ardit, pur invitata alla festa.

venerdì 9 dicembre 2011

«Se mi tolgono lo stipendio torno a fare l’autista Actv»

«Se verrà eliminato il compenso per i presidenti delle Municipalità, mi vedrò costretto a dare le dimissioni dal primo gennaio del prossimo anno». A dirlo è stato ieri il presidente del decentramento di Lido e Pellestrina. Giorgio Vianello si è fatto i conti in tasca e non ha visto alternative. «Fare il presidente di una Municipalità richiede tempo _ aggiunge _ quello che non avrei se dovessi per forza di cose riprendere l’attività come autista di Actv sulle due isole. Al momento dell’elezione ho chiesto l’aspettativa, perchè da presidente non avrei potuto fare i turni e al tempo stesso seguire commissioni, incontri e consigli. Lo dico con grande rammarico, perchè ci sto mettendo il massimo impegno, e i frutti del lavoro svolto finora si vedranno a breve, ma senza stipendio non posso certo pensare di poter mantenere la famiglia». Il compenso di Vianello, come presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina ammonta a 1.700 euro al mese. «Oltretutto non potrei prendermi permessi dal lavoro dovendo rispettare i turni assegnati, quindi non sarebbe per nulla fattibile lavorare come autista e fare il presidente _ conclude _ sarebbe l’ennesimo schiaffo alle Municipalità, dove forse sarebbe invece meglio tornare indietro a quando si aveva un direttore e non due dirigenti, risparmiando così migliaia di euro l’anno». Sulla questione interviene allora l’assessore al Decentramento, Tiziana Agostini. «Attualmente non è ancora chiaro come viene formulato il provvedimento, ma di sicuro sappiamo che si parla di mancato riconoscimento economico per chi si trova in determinate posizioni negli enti che non sono riconosciuti dalla Costituzione. Ma la riforma del titolo quinto ha inserito le città metropolitane, e noi a Venezia stiamo proprio lavorando da tempo per arrivare a questa situazione. La democrazia riconosce i ruoli e quindi non può disconoscere lo stipendio. In giro c’è troppa demagogia in questo momento, ma se nelle città metropolitane gli organi di governo territoriali sono le circoscrizioni, che equivalgono alle nostre municipalità, credo che a Venezia non si correranno rischi»

Veritas pianta 15 alberi disseminati nell’isola

Veritas pianterà quindici nuovi alberi a Pellestrina. Alla Municipalità, che si era impegnata per trovare una soluzione alla carenza di piante in alcuni punti specifici dell’isola, l’azienda ha quindi risposto positivamente e in tempi brevi. Nel dettaglio, Veritas pianterà un albero in sestiere Scarpa, in località ospedale, e uno all’incrocio con Carizzada Sant’Antonio. Tre saranno invece messi nella piccola area verde accanto i Cantieri De Poli, e cinque nel piccolo parco adiacente la chiesa di Portosecco. Sarà poi sostituita la pianta morta vicino alla macelleria Campolonghi, mentre il restante numero di alberi sarà piantato non appena termineranno i lavori pubblici che interessano le zone indicate dalla Municipalità. I residenti protestavano da tempo per l’esiguo numero di alberi presenti sull’isola. Veritas, stando agli accordi presi con il decentramento, a breve interverrà comunque anche al Lido per potare la siepe del parco di Ca’ Bianca che necessita da tempo di adeguata manutenzione. (s.b.)

mercoledì 7 dicembre 2011

Senso alternato e pontile ferry

Senso alternato in strada dei Murazzi Per realizzare le nuove pensiline degli autobus Actv, dal 12 dicembre all’1 marzo Insula ha previsto con la Municipalità l’istituzione del senso unico alternato, regolato da semaforo, in Strada dei Murazzi nei tratti antistanti la scuola Loredan e la scuola Zendrini. Sarà garantito sempre il transito pedonale in sicurezza.


Attivazione pontile ferry Actv ha garantito entro dopodomani l’attivazione del pontile principale del ferry boat al terminal di Santa Maria del Mare. Sono infatti quasi ultimati i lavori di sostituzione dei pali di approdo. Nel frattempo sono state ordinate le nuove passerelle metalliche per l’approdo di ri- serva dove nei giorni scorsi si erano verificati due incidenti agli autobus. 

lunedì 5 dicembre 2011

Due nuove pensiline alla fermata del bus

Insula scaverà il montone del Murazzo di Pellestrina per ricavare lo spazio necessario a realizzare due nuove pensiline per l’autobus. Gli interventi inizieranno il 12 dicembre e la conferma del via ai lavori l’ha data ieri la Municipalità. Succede che da tempo i residenti protestavano per la scarsissima sicurezza che c’era lungo Strada comunale dei Murazzi, la sola arteria stradale che unisce Pellestrina alle altre frazioni scorrendo al di sotto del montone del Murazzo. In prossimità delle scuole Loredan e Zendrini, non c’era neppure lo spazio per attendere l’autobus di linea 11. Il risultato è che per anni i bambini e le mamme hanno aspettato i mezzi pubblici sotto il sole oppure tra pioggia e vento, rimanendo sul ciglio della strada. Da qui la richiesta di mettere in sicurezza questi due punti e garantire l’incolumità dei bambini e dei genitori. Insula interverrà quindi per scavare il montone, che altro non è che un terrapieno che fa da “cerniera” tra il Murazzo in cemento e la strada sottostante. (s.b.)

domenica 4 dicembre 2011

Dimesso dall’ospedale l’operaio caduto nel cantiere del Mose

(L.M.) È già stato dimesso dall'ospedale e sta meglio l'operaio albanese di 25 anni infortunatosi venerdì nel cantiere del Mose di Santa Maria del Mare a Pellestrina in attività dal 2003. Nessuna frattura, contrariamente a quanto si temeva inizialmente, e prognosi di dieci giorni. L'uomo da di più di due anni lavora come carpentiere e caposquadra alla costruzione dei cassoni di alloggiamento delle paratoie, per la Società Italiana Costruzioni Srl, e venerdì è caduto da un'altezza di circa quattro metri. Immediatamente stabilizzato l'infortunato è stato prelevato da un elicottero del 118 sopraggiunto da Padova in 6 minuti, che è atterrato sull'elisuperficie del cantiere. È stato trasportato all'ospedale dell'Angelo a Mestre, dove è stato sottoposto a tutti i controlli necessari.

sabato 3 dicembre 2011

Pellestrina, operaio cade da 5 metri: grave

Incidente sul lavoro ieri nel cantiere del Mose di Pellestrina. Un operaio albanese è caduto da una altezza di cinque metri mentre stava eseguendo delle lavorazioni. L’uomo ha riportato fratture al bacino e agli arti inferiori. L’allarme è scattato attorno alle 15.45. Non appena ricevuta la notizia dell’incidente la centrale operativa del Suem 118 ha organizzato i soccorsi. Un elicottero del Suem di Padova in cinque minuti ha raggiunto l’isola di Pellestrina stabilizzando il ferito che è stato poi trasportato, sempre con l’ausilio dell’elisoccorso all’ospedale dell’Angelo. L’uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dopo gli interventi dei medici per curare le fratture al bacino e alle gambe, conseguenza della caduta da cinque metri di altezza nel cantiere. Le condizioni del ferito sono precarie ma non è in pericolo di vita. Ovviamente la prognosi ieri sera era ancora riservata, in attesa di capire il decorso dopo gli interventi dei medici dell’ospedale mestrino. Non sono noti, al momento, ulteriori dettagli sull’incidente avvenuto all’interno del cantiere del Mose, dove si è calato l’elicottero del Suem per prestare i primi soccorsi al ferito e predisporre in tempi veloci il trasferimento dall’isola all’ospedale di riferimento, l’Angelo di Zelarino. Sul posto anche gli ispettori dello Spisal, il servizio di prevenzione degli infortuni sul lavoro dell’Asl 12 che stanno ora accertando le cause, e le eventuali responsabilità, nell’incidente occorso all’operaio di nazionalità albanese. In cantiere sono arrivati anche i carabinieri della sezione di Pellestrina. (m.ch.)

Incidente al Mose, operaio cade da un’impalcatura

Incidente sul lavoro, ieri pomeriggio verso le 15, ai cantieri della Grandi lavori Fincosit una delle aziende che insieme al Consorzio Venezia Nuova stanno realizzando il Mose alla bocca di porto del Canale di Malamocco.
      Un operaio albanese di 25 anni, A.I, da due anni dipendente regolare di una ditta che lavora in subappalto, la Società italiana costruzioni di Modena, si trovava sulla sommità di un’impalcatura alta circa tre metri all’esterno del cassone in via di completamento. La Sic sta infatti svolgendo dei lavori di carpenteria, per costruire i cassoni che saranno successivamente riempiti di calcestruzzo. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dello Spisal e dei Carabinieri che si sono precipitati sul posto l’uomo sarebbe scivolato all’interno del cassone, in una delle celle, cadendo in piedi.
      I colleghi hanno avvisato immediatamente il medico della Croce Verde in servizio all’infermeria del cantiere, che ha a sua volta allertato i soccorsi e ha provveduto a stabilizzare il ferito, immobilizzandolo perchè le sue condizioni non peggiorassero. Vista la gravità della situazione e la difficoltà di trasferirlo in ambulanza il giovane è stato trasportato però con l’elisoccorso (il mezzo è arrivato da Padova in soli 6 minuti) all’ospedale dell’Angelo di Mestre.
      Il ragazzo albanese non ha mai perso conoscenza. Si sospettano fratture importanti ed è stato sottoposto ad accertamenti di eventuali lesioni interne. I cantieri del Mose a San Pietro in Volta sono attivi dal 2003.
      Annalisa Busetto

venerdì 2 dicembre 2011

«Subito nuove passerelle»

«Subito nuove passerelle». È quello che fa sapere Actv all'indomani dei due episodi accaduti nel ferry di linea 11, dove, in entrambi i casi, l'autobus all’imbarco sulla motozattera a Santa Maria del Mare è rimasto incastrato con le ruote tra passerella e scalandrone. Due episodi che potevano avere conseguenze sull'incolumità dei passeggeri, perchè il fatto è avvenuto il bus carico. Fortunatamente il disagio è stato solo per il ritardo che si è accumulato per le operazioni di sblocco del mezzo. Ma servono nuove passerelle, quelle utilizzate oggi sono in alluminio, leggere e con un particolare di estrema importanza: l'altezza è inferiore a quella dello scalandrone e quindi si forma uno scalino di circa 10 cm. I mezzi, pesanti, con le ruote posteriori slittano e si incastrano, oltre a far spostare le passerelle. «È già stato dato mandato ai cantieri per realizzarle - dice Actv - Dovrebbero arrivare entro pochissimi giorni». È da ricordare che l'approdo utilizzato in questi giorni, non è quello principale che è interdetto sino al 9 dicembre per degli interventi di manutenzione. «Sono amareggiato - commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa - perchè Actv continua a parlare di tagli, ma non pensa alla sicurezza. Due episodi in tre giorni fanno riflettere soprattutto perchè è stato possibile ripristinare il servizio soltanto grazie alla presenza di altri autobus che hanno fatto da traino a quello bloccato. Se capita nelle ore in cui vi è solo un pullman che succede?». Gli utenti invece, sono più impauriti che arrabbiati. «È stata un'esperienza tosta; ci siamo presi un grande spavento» afferma Z.Z. presente in entrambi gli episodi «speriamo non accada più».

giovedì 1 dicembre 2011

Pellestrina, autobus incastrato nell’approdo del ferry

Secondo incidente e torna la polemica sulla sicurezza in attesa del completamento dei lavori al nuovo attracco

Le ruote posteriori dell'autobus si incastrano tra l'approdo e il ferry boat, e la linea 11 va in palla. È accaduto ieri con la corsa delle 7.12 diretta al Lido, è accaduto lunedì, alle 6.10 sempre nell'imbarco di S.Maria del Mare direzione Alberoni. Due episodi in tre giorni, che la dicono lunga sullo stato di sicurezza dell'imbarco. Da circa due settimane, infatti, a causa di alcuni lavori di manutenzione, il nuovo approdo del ferry non può essere utilizzato, e si ripiega ovviamente, su quello vecchio. Quindi, per pareggiare il livello della marea rispetto al terreno, sono utilizzate, come in passato, delle passerelle in ferro spostate dai marinai, che permettono la salita e la discesa dal ferry dei mezzi in gomma, in modo che dovrebbe risultare agevole. Peccato che gli attuali autobus siano molto più grandi e pesanti rispetto a quelli che circolavano quando il nuovo attracco era ancora al di là da venire. E ieri, come lunedì, uno di questi autobus si è incastrato con le ruote posteriori nelle passerelle di ferro, arrivando a spostarne una. Dopo il primo momento di sorpresa, sono stati fatti scendere tutti i passeggeri, ed il personale dell'Actv, è riuscito a riportare la situazione alla normalità, con soltanto una trentina di minuti di ritardo.
      «È pazzesco - dice il consigliere comunale Alessandro Scarpa - due episodi in tre giorni, e per fortuna nessuno si è fatto male. Ci sarà un'inchiesta, perché secondo me si agisce sempre con troppa leggerezza».

Di nuovo il bus incastrato sul ferry, pendolari inferociti

Solo 48 ore: tanto è bastato perchè un altro autobus Actv si incastrasse all’imbarco del ferry boat di Santa Maria del Mare, causando ancora disagi ai pendolari diretti al Lido e a Venezia. Ieri mattina il servizio ha infatti concesso il bis, stavolta alle 7.25 tra lo spavento dei settanta passeggeri a bordo del bus, il ritardo inevitabile per poter attraversare la bocca di porto di Malamocco e arrivare sull’altra sponda agli Alberoni. E’ accaduto che, uno dei tre autobus di linea 11 che dovevano imbarcarsi sul ferry boat “Pellestrina”, si è incastrato con le ruote posteriori tra le passerelle di ferro e lo scalandrone della motozattera, non riuscendo più ad andare avanti oppure indietro. Lo stesso identico problema riscontrato lunedì alle 6.20. Tanto che ci è voluto anche in questo caso un altro bus per trainare in retromarcia, con delle cime di fortuna, il mezzo rimasto incastrato. Venticinque, i minuti di ritardo accumulati dal ferry boat. «Quanto sta continuando ad accadere ha dell’incredibile _ sostiene il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello _ al di là del disagio provocato ai pendolari, c’è il rischio concreto che possa farsi del male qualcuno. Le passerelle di metallo evidentemente non sono adeguate, e guarda caso l’incidente è avvenuto anche stavolta al mattino presto, forse colpa anche della brina. Ho chiesto al responsabile della Navigazione di Actv un intervento urgente». E questo ci sarà, visto che Actv _ nel confermare che non ci sono stati danni a mezzi o persone _ ha annunciato che è stato dato ordine ai propri cantieri di realizzare al più presto delle nuove passerelle, visto che, con quelle attualmente in uso, resta uno scalino di 10 centimetri tra lo scalandrone e il terreno. Il tutto mentre si attende che il 9 dicembre venga rimesso in uso l’approdo principale, danneggiato a inizio mese da un problema ai motori accusato dal ferry boat in uso sulla linea 11. «Ho già fatto una interpellanza in Comune, e ieri ho informato dei fatti anche l’assessore regionale Renato Chisso _ afferma Alessandro Scarpa Marta, consigliere comunale _ Non si può andare avanti così, dov’è finito il famoso Piano di emergenza che da anni chiediamo? Perchè non vengono messi mezzi di riserva per almeno trasportare celermente i pendolari agli Alberoni?». Dall’associazione Tra Mare e Laguna di Pellestrina, monta la preoccupazione. «Prima o poi ci scapperà il morto _ dice Lorenza Vianello _ Tutti ci ricordiamo la betoniera finita in acqua. Non voglio nemmeno pensare a cosa accadrebbe se si rovesciasse un pullman con settanta passeggeri. La gente ha paura e servono soluzioni definitive».

martedì 29 novembre 2011

Il bus resta incastrato tra il ferry e l’approdo

Le ruote posteriori dell’autobus si incastrano tra l’approdo e il ferry boat, e la linea 11 resta interrotta 40 minuti al terminal di Santa Maria del Mare. E’ successo ieri mattina alle 6.20 tra l’incredulità e la rabbia dell’ottantina di pendolari a bordo del mezzo Actv e di tutti coloro che attendevano di raggiungere il Lido a bordo degli altri automezzi. A causa di incidente verificatosi al motore del ferry boat “Pellestrina”, fino al 9 dicembre l’approdo di Santa Maria del Mare non potrà essere utilizzato, motivo per il quale anche ieri mattina è stato usato l’imbarco secondario. Non essendo dotato del pontone automatico Linkspan, per pareggiare il livello del marea rispetto al terreno vengono ancora usate delle passerelle di ferro spostate a mano dai marinai, e che permettono così ai mezzi su gomma di salire o scendere dal ferry senza difficoltà. Ieri mattina, dal centro di Pellestrina erano partiti alle 6.10 quattro autobus carichi di lavoratori e studenti diretti al Lido e a Venezia. Tre di questi dovevano imbarcarsi sulla motozattera, il quarto sarebbe rimasto a Pellestrina per fare la spola mentre i passeggeri in esubero avrebbero trovato ad attenderli un bus agli Alberoni. Più di tre, in-fatti, il ferry boat “Pellestrina” non ne può imbarcare viste le sue ridotte dimensioni. Peccato che uno degli autobus, salendo sul ferry si è incastrato con le ruote posteriori nelle passerelle di ferro. Una di queste si è spostata sotto il peso del veicolo, bloccandolo senza possibilità di spostamento. Il tutto tra l’approdo e lo scalandrone della motozattera. L’ottantina di passeggeri è stata fatta scendere, quindi il personale Actv ha iniziato a lavorare per liberare l’autobus da quella situazione oltretutto pericolosa. E’ stato necessario usare un altro automezzo, ancorato con alcune cime a quello incastrato, per trainarlo in retromarcia e farlo uscire da quell’empasse. Il tutto accumulando 40 minuti di ritardo sulla tabella di marcia con il salto di una corsa in andata e ritorno del ferry boat tra Santa Maria del Mare e gli Alberoni. La gente ha seguito l’evolversi delle operazioni alla luce dei lampioni, dal momento che il sole non era ancora sorto. Non sono mancate le immagini scattate con i telefonini per testimoniare la strana vicenda, mentre ieri pomeriggio c’è stato pure chi ha messo un filmato su You-Tube. Tutto si è risolto in breve e senza danni oppure ai mezzi coinvolti, in primis il ferry boat Pellestrina che già in passato ha avuto qualche noia tra apparati motore e scalandrone di imbarco.

lunedì 28 novembre 2011

Pellestrina, lavori agli approdi del ferry fino al 9 dicembre

Si protrarranno fino al 9 dicembre i lavori di manutenzione agli approdi del ferry boat di Santa Maria del Mare, danneggiati da un incidente avvenuto due settimane fa alla motozattera Pellestrina in fase di ormeggio. Il mezzo in servizio per la linea 11 aveva avuto un problema con il motore. Durante la fase di avvicinamento si era verificato un blocco degli invertitori del moto delle eliche. La manovra non era infatti riuscita, e il comandante del ferry boat era riuscito solo in extremis a evitare di schiantarsi contro il pontone Linkspan che permette ai veicoli di scendere a terra oppure di imbarcarsi. La manovra di emergenza aveva visto l’unità andare a sbattere solo contro un gruppo di pali in legno utili in genere all’appoggio del mezzo in fase di ormeggio. Actv è stata costretta a deviare l’attività di linea sull’approdo secondario, che altro non è che il vecchio punto di ormeggio per i ferry boat a Santa Maria del Mare. «L’azienda ha deciso di approfittare di questa occasione per rifare tutti gli altri pali di ormeggio - ha spiegato il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, dopo averne ricevuto comunicazione - Di conseguenza, fino al 9 dicembre l’approdo principale non sarà in uso, bensì le auto e gli autobus dovranno usare quello secondario». (s.b.)

domenica 27 novembre 2011

Danni all’approdo, i lavori proseguono fino al 9 dicembre

(L.M.) Proseguiranno fino al 9 dicembre i lavori di sistemazione dell'approdo del ferry boat di linea 11 a Santa Maria del Mare di Pellestrina.
      Dopo l'incidente dell'11 novembre scorso, della nave traghetto «Pellestrina» che, per un'improvvisa avaria è andata sbattere contro il gruppo pali dell'approdo, l'intervento di ripristino sembrava inizialmente durare per un paio di giorni.
      Invece Actv ha deciso di sostituire tutti i pali, dunque un intervento complessivo che ha bisogno di più tempo. E il responsabile Roberto Bellemo ha subito informato il presidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Giorgio Vianello, che lo ha comunicato alla cittadinanza e alle forze dell'ordine. Fino a questa data il servizio sarà comunque regolare e garantito, spostandolo sul vecchio imbarco al lato di sinistra.
      L'azienda di trasporto, dopo l'incidente, aveva reso noto che la sostituzione di alcuni pali, ormai usurati, era già prevista e quindi il materiale era già in casa. Ora si è deciso per un intervento complessivo e duraturo.

sabato 26 novembre 2011

Violenza in campo: «Un passo indietro»

I vertici Figc si appellano a società e famiglie

972.jpg È approdato ai vertici della Federcalcio regionale lo scontro da Far West di due settimane fa fra le formazioni juniores di Stra e Pellestrina, seguito dalla "promessa" di un secondo round nell’incontro di ritorno. Lo annuncia il delegato provinciale Ferruccio Scarpa che ha parlato della vicenda con il presidente Fiorenzo Vaccari. «In questo momento - spiega Scarpa - siamo in attesa che vengano esaminati i ricorsi e che si pronunci il giudice di secondo grado. Ma stiamo lavorando perché la questione venga riportata nei binari della normalità».
      Al momento attuale, infatti, il presidente dello Stra Riviera del Brenta ha annunciato che avrebbe rifiutato in futuro di incontrare le formazioni del Pellestrina, e già sabato scorso la squadra dei pulcini rivieraschi non si è presentata nell’isola per disputare l’incontro di campionato. «Quando ci sarà l’incontro di ritorno - prosegue il delegato provinciale della Figc - con il presidente regionale andremo a Pellestrina per cercare una riappacificazione fra le società. In questi casi peraltro colpe e responsabilità sono spesso condivise».
985.jpg       Al di là dell’episodio, però, la Federcalcio provinciale è preoccupata per l’escalation degli episodi di violenza nei campionati minori e giovanili, dentro e fuori dal campo. È di pochi giorni fa il caso di un giocatore colpito da un pugno durante l’incontro fra Meolo e San Stino del campionato Allievi. «Ne ho parlato alle società all’assemblea annuale di mercoledì - continua Scarpa - Di questo passo rischiamo di ritrovarci a giocarci le partite non più in campo ma davanti ai giudici. Sono sempre più frequenti gli episodi di violenza e i ricorsi, con il coinvolgimento di avvocati e tribunali». Cosa che, con i bilanci societari sempre più risicati, ha un peso anche in senso economico. «Oltre a tutto - insiste Scarpa - le discussioni non nascono quasi mai da incidenti di gioco ma da scontri verbali nei quali i dirigenti, ma anche i genitori e le mamme in particolare, hanno un ruolo spesso decisivo. È successo anche che alcuni familiari abbiano aspettato fuori dal campo i giocatori avversari per vendicarsi di episodi avvenuti in campo».
      Senza voler assolvere il mondo dello sport, per Scarpa il fenomeno va inquadrato in modo più ampio: «Ho l’impressione che il calcio rispecchi le tensioni in atto nella società civile, per questo non bastano iniziative come l’auto-arbitraggio nelle partite dei pulcini. È necessario che ciascuno, dai genitori ai dirigenti, faccia la propria parte per far prevalere lo sport sui campi di gioco».

L’alt di Lido e Pellestrina «Liberateci dall’Imob»

Il vicepresidente della Municipalità, Andrea Bodi, ha ricevuto mandato dal Consiglio per chiedere a Comune e Actv di abolire la validazione obbligatoria dell’Imob per i residenti di Lido e Pellestrina. Non una questione di campanile, ma puramente pratica, come spiega lo stesso Bodi. «Ci troviamo ad affrontare tre problematiche non da poco per i residenti che utilizzano i mezzi Actv. In primis quella dei pellestrinotti che hanno il biglietto cumulativo autobus-motoscafo e che, quando arrivano al terminal del Lido a Santa Maria Elisabetta, non riescono a passare i tornelli perchè hanno validato il biglietto dell’Imob a Pellestrina e quindi risulta già scaricato. In secondo luogo ci sono gli utenti del ferry boat, costretti a validare l’Imob nonostante l’auto paghi già un abbonamento. Così, magari anche in cinque, devono scendere ogni volta dall’automobile, validare e risalire per l’imbarco sul traghetto. Infine gli autobus in servizio al Lido non hanno le validatrici in ingresso, ma in posizioni più centrali. Quindi la gente si deve spostare a bordo per validare, magari nella calca delle ore di punta, per poi scendere nel caso anche subito viste le tratte brevi tra una fermata e l’altra della rete automobilistica lidense. In particolare, questo è un disagio per gli anziani». L’ok del Consiglio municipale è arrivato con i voti della maggioranza di centrodestra e del capogruppo del Pd, Angelo Ghezzo. Contrario Paolo Povolato (Pd), astenuti tutti gli altri, Italia dei Valori compresa. Bodi chiederà un incontro con il sindaco Giorgio Orsoni e con l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo. Poi, il passaggio anche con i vertici Actv. Dovesse essere tolta la validazio-ne al Lido e a Pellestrina, però, è facile immaginare la protesta di tutte le altre zone della città. 
Simone Bianchi

venerdì 25 novembre 2011

200mila euro per la sicurezza delle fermate dei bus

(a.b.) È stata approvata in Giunta comunale la delibera che dà il via agli interventi di messa in sicurezza della viabilità di Pellestrina. 200mila euro destinati alla realizzazione di pensiline per l'attesa dei bus, che saranno realizzate in zone in cui esiste criticità, sul terrapieno. In alcune zone dell'isola, anche davanti alla scuola elementare, per l'attesa dell'autobus non esiste una zona di confine: salita e discesa avvengono sulla strada in cui circolano i mezzi, a ridosso del murazzo. Una situazione di pericolosità, perchè basta perdere l’equilibrio e si rischia di finire sotto un veicolo. La denuncia della situazione risale a molti anni fa, ma è diventata "reale" dopo la morte del piccolo Brahim. A pungolare continuamente poi, è rimasto il consigliere comunale Alessandro Scarpa, che ora parla di grande vittoria per l'isola

Botte in campo a Stra «Ci hanno aggredito»

Un pugno partito da un giocatore di Stra, all'allenatore del Pellestrina, ha fatto scoppiare la rissa durante la partita di campionato Juniores tra Stra e Unione sportiva Pellestrina. «Bisogna ristabilire la verità» dicono i pellestrinotti. L'Us Pellestrina non ci sta ad apparire come una squadra violenta «visto che prima di insegnare a giocare - afferma il presidente Teresino Vianello, insieme al direttivo - cerchiamo di educare i ragazzi, i nostri giocatori, alla consapevolezza che ogni loro gesto porta delle conseguenze, nel gioco come nella vita». Non ci sta perché, dicono, la versione raccontata è univoca, senza contraddittorio, soprattutto senza dichiarazione di comune responsabilità. «La nostra squadra al momento della rissa si trovava in vantaggio sui padroni di casa, ed era serena - racconta il presidente - Tutto è nato perchè ad un certo punto il nostro allenatore Stefano Zornetta è stato colpito con un pugno, senza che nessuno sia intervenuto per difenderlo, e senza che nessuno sia stato in grado di riconoscere il responsabile. Dopo questo gesto è scoppiata la colluttazione. L'allenatore della squadra ospitante ha però ignorato il tutto. Successivamente, negli spogliatoi, erano presenti almeno quattro persone non autorizzate, che deliberatamente hanno fatto aumentare la tensione. E l'offesa è stata documentata anche nel referto arbitrale, che è super partes».
      In buona sostanza i pellestrinotti sostengono di aver reagito a provocazioni abbastanza pesanti. «Con questo - continua Vianello - non voglio trovare giustificazioni, i calci e i pugni sono stati dati, ma addolora essere additati per coloro che cercano la rissa a tutti i costi, quando siamo stati scortati dai carabinieri perché minacciati dal pubblico presente. Da quando è avvenuto l'episodio, ci siamo incontrati più volte con i nostri ragazzi per discutere e deprecare il loro comportamento».
      Comportamento che è stato ampiamente illustrato dai giovani su Facebook e che continua ad essere presente, perché i profili oscurati non sono quelli dei pellestrinotti, ma dei ragazzi di Stra. «Addolora e offende inoltre - conclude Vianello - che una squadra arbitrariamente decida contro chi giocare o meno. Sabato scorso la squadra di Stra, proprio per quell'episodio, non si è presentata in isola con i pulcini, e ha fatto ciò senza avvisarci e avvisare la Federazione. Sono stati fatti degli errori, ma da parte di entrambi». E l’Us Pellestrina ha mosso i propri legali.

giovedì 24 novembre 2011

Oscurato il sito con gli insulti

Bocche cucite in campo, ma non su Facebook dove sono comparsi messaggi poco sportivi inviati da alcuni giocatori del Pellestrina agli amici per gloriarsi della loro "impresa". «Stra stracciata sia sul piano di gioco, sia a pugni. Non vediamo l'ora che ci sia la partita di ritorno, stiamo già organizzando gli hooligans di Pellestrina».
      Se ne sono vantati su Fb, facendo intendere che, più che vincere la partita in trasferta, erano andati per suonarle agli avversari di santa ragione. Quando hanno capito di averla fatta grossa, hanno cancellato in fretta tutti i messaggi e chiuso il sito, che ora è oscurato.
      Troppo tardi. Ora i messaggi potrebbero essere usati contro di loro, visto che la dirigenza della squadra avversaria, lo Stra-Riviera del Brenta, è intenzionata a sporgere denuncia sia all'autorità sportiva, sia all'autorità giudiziaria. Intanto, la dirigenza dello Stra-Riviera del Brenta ha già fatto sapere alla Figc che la Società rifiuterà ogni futuro incontro di calcio con il Pellestrina.(V.Com)

Finisce in rissa la partita Stra-Pellestrina

Botte da orbi sul terreno di gioco con due calciatori e un dirigente ricoverati all’ospedale
 Solo l’intervento dei carabinieri ha messo fine alla lite esplosa tra primo e secondo tempo

Botte da orbi sul terreno da gioco. Due calciatori e un dirigente dello Stra all'ospedale per le percosse ricevute. È accaduto sabato 12 novembre al campo sportivo comunale di Stra, dove era in corso la partita del campionato juniores veneziano tra lo Stra-Riviera del Brenta e il Pellestrina. Calciatori che hanno una età compresa tra i 18 e i 20 anni. Una vicenda talmente imbarazzante che anche le due società di calcio hanno tentato di tenerla segreta.
      A stracciare il velo di omertà ci ha invece pensato il web con gli stessi giocatori della squadra del Pellestrina, che hanno pubblicato incautamente su Facebook le loro gesta, vantandosi di averle date di santa ragione a quelli dello Stra.
      Una lite colossale quella che ha coinvolto giocatori, tecnici e dirigenti. Inutili i tentativi da parte dell'arbitro di sedare la rissa. A poco è servito anche l'intervento del comandante della Polizia Locale di Stra, presente in qualità di spettatore, ma costretto a qualificarsi per la circostanza.
      Animi che si sono placati solo all'arrivo dei carabinieri della locale stazione.
      Tutto era incominciato a gioco fermo, durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo, con il Pellestrina in vantaggio per una rete a zero.
859.jpg       In campo erano sì volate alcune parole grosse, ma tutto sembrava finito lì. Improvvisamente, all'ingresso degli spogliatoi, sono volati pugni e calci. Un dirigente dello Stra ha ricevuto un forte colpo alla gola e si è reso necessario il ricovero immediato all'ospedale di Dolo, seguito da altri due giocatori dello Stra che hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso dello stesso nosocomio per le botte ricevute. Uno in particolare lamentava forti difficoltà respiratorie.
      «Mai visto una cosa del genere in tutta la mia vita in un campo di calcio», ha detto il presidente dello Stra Antonio Giacomello. «Ci siamo già consultati con uno studio di avvocati per agire legalmente contro la società del Pellestrina». Intanto a punire le due società ci ha già pensato il giudice sportivo che ha assegnato a entrambe le squadre partita persa per 3 a 0 e squalificato quasi metà dei giocatori delle due compagini.

Manutenzione e sostituzione delle giostre

La manutenzione e sostituzione delle giostre del parco pubblico di Villa Taice rientreranno nel piano di interventi previsto nel 2012. Dopo la protesta dei residenti e l’interpellanza presentata dal consigliere comunale Marta Scarpa, a confermare l’impegno del Comune è stato in queste ore l’assessore ai Lavori pubblici. Alessandro Maggioni, rispondendo al sollecito del consigliere, ha confermato come l’Amministrazione sia informata della situazione, ma che le ridotte disponibilità finanziarie al momento non consentono la sostituzione dei giochi rotti che, per precauzione, sono stati così delimitati per evitare incidenti e infortuni ai bambini. (s.b.)

Ristrutturazione del palasport

I lavori per la ristrutturazione del palasport di Portosecco sono stati aggiudicati in via provvisoria, cosa che permette al Comune di stabilire il via degli interventi in tempi, ora, davvero brevi. «L’iter di aggiudicazione adesso proseguirà _ assicura l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni _ arrivando al passaggio definitivo entro pochi giorni. Quindi potremmo dare il via ai lavori prima della fine dell’anno, fatte salve le condizioni meteorologiche. Dovendo lavorare sulla copertura, infatti, si potrebbe slittare alla fine del prossimo mese di gennaio». Una storia sfortunata, quella del palasport di Portosecco, a due passi da Pellestrina e San Pietro in Volta. Inaugurato alcuni anni fa, venne scoperchiato poco dopo dal maltempo. Cosa poi ripetutasi il 23 luglio 2010 dopo che una violenta tromba d’aria colpì l’isola e in particolare la zona di San Pietro in Volta e Portosecco. Nel frattempo, il problema dell’assenza di spazi idonei alle attività ha creato non pochi problemi alle società sportive dell’isola, costrette in spazi angusti o a migrare verso il Lido per far fare pratica sportiva ai propri iscritti. Il Palasport dovrà ora essere ristrutturato non solo per quanto concerne la copertura, ma anche per le superfici di gioco e le pareti danneggiate dall’acqua entrata nella struttura, quindi serviranno attente verifiche anche agli impianti elettrici. «A Pellestrina si è formato un comitato composto da dieci tra architetti, ingegneri, muratori e responsabili di società sportive _ annuncia il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta _ Questo chiederà di poter incontrare l’assessore per avere le specifiche del progetto di restauro. Sull’isola si vuole essere sicuri dei lavori che si faranno». (s.b.)

martedì 22 novembre 2011

Da Pellestrina ad Arquà con i "ragazzi" dell’anno 1961

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Festa a Arquà Petrarca per i "ragazzi del 61" di Pellestrina. Dopo la messa, celebrata a Chioggia da don Andrea Rosada, anch'egli di Pellestrina, i cinquantenni dell'isola veneziana (ritratti nella foto sul sagrato della Madonna della Navicella), hanno festeggiato il traguardo regalandosi una splendida giornata.
  

lunedì 14 novembre 2011

Cade durante il pellegrinaggio Anziana in coma a Gerusalemme

È ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Gerusalemme, un'anziana caduta rovinosamente nella capitale israeliana durante il pellegrinaggio del Patriarcato in Terra Santa che si è concluso sabato scorso. L.V., 71 anni, residente a Pellestrina, aveva deciso di partecipare al viaggio assieme a una cugina per conoscere da vicino i luoghi legati alla vita di Gesù Cristo. L'incidente è capitato giovedì scorso subito dopo pranzo nel ristorante del Notre Dame Center, a pochi passi dalla Porta Nuova che conduce nel cuore della città antica. La malcapitata è precipitata di schiena sulla manciata di gradini della scala che divide la sala da pranzo dal marciapiede esterno, sbattendo il capo e perdendo da subito molto sangue. In un primo momento è rimasta vigile e ha anche tentato di rialzarsi, poi però ha perso conoscenza restando esanime a terra. I primi a soccorrerla sono stati il capo delegazione monsignor Valter Perini e il parroco di Sant'Antonio al Lido don Luigi Vitturi che hanno allertato il medico al seguito del gruppo per prestare i primi accorgimenti del caso. Constatata la situazione di emergenza, è scattato prontamente l'allarme ed è stata trasferita in ospedale. Ora è ricoverata in coma, ma non in pericolo di vita, a causa di un'emorragia cerebrale. L.V. è stata raggiunta a Gerusalemme dal figlio accorso subito al suo capezzale. I sanitari, che si sono riservati la prognosi anche per accertare eventuali conseguenze. Nel frattempo rimane da chiarire la dinamica della caduta.
      Alvise Sperandio

domenica 13 novembre 2011

Ferry in avaria, si cambiano i pali

Dopo l’incidente, da domani via agli interventi sull’approdo

 (L.M.) Inizieranno da domani i lavori di sostituzione dei gruppi pali danneggiati dal ferry boat di linea 11 che vi ha sbattuto contro, venerdì pomeriggio alle 13.35, all'approdo di Santa Maria del Mare a Pellestrina. Saranno sostituiti tutti i pali, non solo quelli che sono risultati danneggiati e sono circa dodici, in quanto l'intervento di rinnovo era già previsto, ancor prima dell'incidente. Una coincidenza che ha abbreviato i tempi di attesa, in quanto i materiali erano già in casa. Anche ieri il servizio è stato regolare, dopo i ritardi di venerdì, e i pali sono stati subito messi in sicurezza, nonostante i danni. Da domani la ditta provvederà alla sostituzione e, nel corso dell'intervento, il traffico verrà convogliato nel vecchio approdo, in modo da liberare il nuovo procedendo senza intoppi. I lavori dureranno per un paio di giorni, Actv ha pianificato, nel dettaglio, le modalità operative. Per quanto riguarda il ferry invece, il «Pellestrina» dopo l'avaria è fermo ai box. Dovrà fare tutte le visite per capire il motivo dei problemi che sono stati riscontrati. Quindi non rientrerà subito in servizio, ma è sostituito dall'Ammiana che consente la regolarità dei collegamenti. I tecnici dell'azienda devono appurare alcuni aspetti dell'avaria. A quanto pare si è infatti trattato di un guasto momentaneo all'invertitore, mentre la nave traghetto era in fase di manovra. Dopo l'incidente il ferry, in attesa della sostituzione, ha comunque continuato nella navigazione senza palesare ulteriori deficit. Comunque, per evitare il rischio di altri problemi, si è ritenuto opportuno fare controlli approfonditi in cantiere. Nessuno dei passeggeri a bordo del ferry è rimasto ferito, mentre un automezzo è stato danneggiato dallo sbalzo del portellone.

Le streghe a San Pietro in Volta

Va in scena oggi domenica con inizio alle 16, nel patronato di San Pietro in Volta, lo spettacolo teatrale «Strighe racconti dal scuro» con regia di Gabriele Ferrarese. L'evento, promosso dalla Proloco Lido di Venezia e Pellestrina, rientra nell'ambito del Festival dei Misteri". Hanno collaborato alla sua realizzazione il Comitato Festeggiamenti San Pietro in Volta, l'associazione culturale «Il Portico», il Teatro Club di Mirano e l’associazione "I toca mi" di Mira. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

sabato 12 novembre 2011

Ferry in avaria contro i pali dell’approdo

A Santa Maria del Mare la nave traghetto è andata a sbattere contro le bricole
 Il portellone è rimbalzato all’interno nell’urto, danneggiando un furgone: nessun ferito

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Ferry in avaria va a sbattere contro il gruppo pali dell'approdo di Santa Maria del Mare a Pellestrina. L'incidente ieri pomeriggio alle 13.35, mentre la nave traghetto di linea 11, partita da Alberoni, era in fase di attracco a Pellestrina. Durante la manovra il ferry "Pellestrina" ha accusato un guasto ad uno degli invertitori che non ha risposto ai comandi. A quel punto, il comandante, per evitare di finire contro l'approdo, e fare danni ancora peggiori, ha preferito puntare al gruppo pali. L'urto è stato violento e il portellone è rimbalzato contro un furgone a bordo danneggiandolo. Il ferry era carico di auto, compreso il bus Actv partito da S. Maria Elisabetta alle 13.05. Paura a bordo, tra i passeggeri, ma almeno nelle prime ore nessuno è ricorso alle cure mediche. Dopo l'incidente tutte le auto a bordo sono state fatte scendere, il servizio di linea per circa due ore pur senza subire interruzioni ha accusato ritardi medi di venti minuti per ogni corsa. Il "Pellestrina" ha continuato a fare la spola di nave traghetto, ma intanto, la centrale operativa Actv, ha chiesto rinforzi allertando un’altra nave traghetto in sostituzione del "Pellestrina" portato poi in cantiere per ulteriori accertamenti e soprattutto per capire l'origine del guasto dell'invertiore. Il traffico dei mezzi in attesa è stato comunque sempre diretto sull'approdo danneggiato, ma messo comunque in sicurezza. Dalla corsa delle 15.50, con l'arrivo del nuovo ferry, la situazione è tornata regolare. Ancora da quantificare, però, eventuali danni subiti dalle auto. Domani e domenica il traffico sarà mantenuto senza variazioni, poi da lunedì pomeriggio, invece, l'azienda ha riferito che inizieranno i lavori per riparare i danni subiti dal gruppo pali. L'intervento dovrebbe durare circa due giorni, durante i quali a Santa Maria del Mare verrà utilizzato il vecchio approdo. È già stato informato il presidente della municipalità, Giorgio Vianello, ed anche la polizia municipale. 

Spiaggia erosa dal mare

In alcuni tratti l’arenile dell’isola è stato talmente eroso dal mare che la spiaggia si è ridotta da 50 a una manciata di metri. Questo, soprattutto a ridosso del centro abitato di Pellestrina. E mentre la preoccupazione degli abitanti è piuttosto marcata in un periodo dell’anno spesso caratterizzato dalle mareggiate, dal Magistrato alle Acque giungono rassicurazioni ma anche la conferma che servirebbero di sicuro interventi di ripascimento. «Il problema è che, attualmente, non disponiamo dei finanziamenti necessari a questo progetto – spiega l’ingegner Piero Majerle – Servirebbero almeno alcuni milioni di euro per reperire il materiale in cava, approntare il cantiere e riportare alla normalità la situazione di questa porzione di arenile. A Pellestrina non si è in una situazione drammatica, ma i lavori sono necessari perchè l’arenile deve essere riportato ad una lunghezza dal murazzo di almeno 50 metri». Se il Magistrato alle Acque disponesse dei fondi, non potrebbe però aprire i cantieri prima di 5-6 mesi. «E’ il tempo richiesto per le autorizzazioni – conclude Majerle – ma saremmo pronti a iniziare in qualsiasi momento dopo aver ottenuto il via libera, anche tra inverno e primavera. Intanto il monitoraggio dell’area continua, per avere costantemente sotto controllo la zona». Per completare l’opera sono necessari parecchie migliaia di metri cubi di sabbia. (s.b.)

Il ferry boat sbatte contro il pontone Paura e danni lievi

I comandi non rispondono, e il ferry boat finisce contro i pali di protezione del terminal di Santa Maria del Mare. Attimi di paura, ieri pomeriggio, a bordo del Pellestrina, il ferry boat Actv in linea tra l’omonima isola e gli Alberoni. Verso le 13.35 la motozzattera si stava approssimando al linkspan, il pontone galleggiante, di Santa Maria del Mare dopo aver attraversato la bocca di porto di Malamocco, e aver iniziato le operazioni di manovra per un fase di ormeggio, come a decine ne vengono eseguite ogni giorno. A bordo c’erano autobus di linea 11 e alcuni automezzi privati. Nel momento in cui il comandante del ferry boat ha tentato di mettere le macchine “indietro”, invertendo quindi il moto di rotazione dell’elica, il sistema non ha risposto, facendo perdere in parte il controllo all’equipaggio. «Il comandante ha deciso di eseguire una accostata a dritta per evitare di dirigersi contro il linkspan e quindi subire un impatto diretto contro il terminal – spiegano da Actv – Di conseguenza il ferry boat ha urtato un gruppo di pali in legno che servono comunque all’approdo». Una manovra che ha avuto successo. Anche in questo caso l’urto non è stato di poco conto, ma almeno si è evitato un incidente dalle conseguenze ben peggiori, col rischio di mettere completamente fuori uso sia il terminal che la motozzattera. Il contraccolpo ha causato grande paura tra le persone a bordo e solo leggeri danni a un furgone che si trovava a prora e che ha sbattuto contro lo scalandrone del ferry boat. Il comandante, a quel punto, ha effettuato altre manovre per poter dirigere il Pellestrina fino al pontone galleggiante e completare la manovra di ormeggio. In seguito sono stati fatti scendere tutti gli automezzi che erano a bordo, e sono state fatte alcune verifiche all’apparato motore dell’unità Actv. Per sicurezza, è stato richiamato in servizio l’Ammiana, un ferry boat leggermente più grande del Pellestrina, che ha sostituito quest’ultimo, essendo stato portato poi in cantiere per tutte le verifiche del caso. Il traffico non ha subìto ritardi di rilievo, evitando quindi di “isolare” Pellestrina. Non è la prima volta che questo ferry boat subisce avarie. In altre circostanze rimase bloccato per ore anche il trasbordo degli automezzi tra Alberoni e Santa Maria del Mare.

mercoledì 9 novembre 2011

Mancano le sacche, donatori costretti a rinunciare

In tantissimi a donare il sangue, ma l'Ulss non manda sacche a sufficienza, e la gente torna indietro.
      È accaduto domenica scorsa a Pellestrina, nel corso della 4° uscita annuale della sezione Avis isolana. Già all'apertura, alle 8, nel locale distretto sanitario, tanta gente, che attende pazientemente, per ore, di poter donare, di poter offrire un piccolo aiuto a chi ne ha bisogno. Insieme a chi dona, anche una decina di persone nuove, che vengono «esaminate» per l'idoneità, e che sono potenziali donatori. Verso le 11, però, si scopre che le sacche non sono sufficienti per tutti i presenti. L'Ulss, con barca, ne ha mandate 40 (se manda una barca con gli incaricati, perchè non 50 o 60?).
      Una si rompe, e diventano 39. Una decina di persone se ne va perchè ovviamente non può donare, altrettante, che stanno entrando, vengono informate del limite, e tornano indietro. 20 sacche, una più, una meno, «sfumate» per la scarsa lungimiranza di qualcuno. Non una, una ventina.
      Da circa 5 anni, da quando è nato il gruppo Avis nell'isola, annualmente sono state proposte sempre 4 uscite, una a trimestre, a volte anche una straordinaria a dicembre.
      «I pellestrinotti, hanno sempre risposto in modo splendido - commenta la presidente dell'Avis comunale di Venezia, Orietta Guerrasio - per cui non si capisce questa "economicità". Tanto più che nell'incontro che abbiamo avuto noi gruppi di Avis comunale con l'Avis provinciale, siamo stati esortati a fare di più, poichè nel 2011, a livello di provincia, sono state raccolte 250 sacche di sangue in meno. E poi le perdiamo così. Tra l'altro, nonostante sia stato presentato all'Ulss, con largo anticipo, il calendario per le uscite del 2012, ad oggi non sappiamo ancora se sarà possibile realizzarle o meno. Nel caso di Pellestrina, verremo a perdere oltre 150 sacche di sangue. Perchè?»
      Annalisa Busetto

Mostra su Ca’ Roman

Dopo Pellestrina, sbarca a Venezia la mostra “Ca' Roman 1911-2011. Cento anni di cambiamenti”, organizzata dall'associazione Lipu, in collaborazione con l'assessorato all'Ambiente, il Museo di Storia naturale e l'Associazione Murazzo. L'esposizione verrà inaugurata oggi alle 12, nella sala di San Leonardo a Cannaregio.

domenica 6 novembre 2011

Censimento, domani al via la consegna dei questionari

Sono in arrivo i questionari per il censimento. Domani i rilevatori del Comune recapiteranno i questionari del censimento a quei residenti di Burano e di Pellestrina - San Pietro in Volta che ancora non l'hanno ricevuto dalle Poste. Da giovedì 10 , dalle 9 alle 12, i questionari potranno essere ritirati dalle famiglie anche nelle seguenti sedi: Ufficio municipale di Burano, San Martino Destro 179; Ufficio municipale di Pellestrina - Sestiere Zennari 639.
      I rilevatori si presenteranno nelle case con un apposito tesserino di riconoscimento dotato di foto e di un codice identificativo. Il tesserino ha sia sul fronte che sul retro il timbro del Comune e riporta in alto a destra un ologramma con lo stemma della Repubblica. Per qualsiasi dubbio è possibile richiedere al rilevatore di esibire il documento.

Liguria, i volontari sono pronti a partire

È prevista per oggi alle ore 8 a Venezia la prima acqua alta «molto sostenuta» (codice arancio) della stagione, con una punta massima di 115 centimetri sul medio mare. Secondo il Centro maree è previsto l'allagamento del 20% del centro storico lagunare. Intanto sono pronti a partire per la Liguria ed attendono solo il via operativo della Regione Veneto i volontari comunali di Protezione civile del gruppo di Pellestrina-San Pietro in Volta.
      Rispondendo così alla richiesta della Protezione civile regionale, che coordina i soccorsi, la Protezione civile comunale ha identificato, per ora, la squadra di Pellestrina come la più idonea a svolgere le mansioni richieste dalla Regione, che ha il coordinamento delle operazioni per tutti i 60 volontari in partenza dal Veneto che opereranno nelle zona della Liguria colpite dall'alluvione delle Cinque Terre, e nella Lunigiana.
      Il gruppo di Pellestrina è composto da sette volontari e dispone di una autobotte Bremach 4x4 con cisterna di 600 litri, motopompa ad alta pressione, pickup Toyota 4x4, motoseghe complete di dispositivi personali di protezione.
      Come si ricorderà, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, che nei giorni scorsi era nel capoluogo ligure per un convegno internazionale, in quella occasione aveva da subito espresso la sua vicinanza a quanti erano stati così duramente colpiti dall'alluvione.
      «Venezia - ha detto il sindaco Orsoni - farà quanto in suo potere per aiutare in questa fase drammatica Genova e la sua gente. Sto seguendo con apprensione gli eventi che stanno mettendo in ginocchio Genova e il suo territorio - aggiunge Orsoni - esprimo il mio cordoglio per la tragedia che ha colpito la città e mi sento vicino alla popolazione e al sindaco che ho già incontrato. La nostra Protezione civile è allertata e pronta per l’intervento se chiamata dagli enti preposti al coordinamento degli aiuti, in questo modo tutta la Città di Venezia è pronta a dare il suo contributo ai soccorritori liguri».

Sono pronti a partire per la Liguria sette volontari

Sono pronti a partire per la Liguria e attendono solo il via libera della Regione. Si tratta di sette volontari del gruppo di Protezione civile di Pellestrina e di San Pietro in Volta. Rispondendo alla richiesta della Protezione civile regionale, che coordina i soccorsi e che cercava operatori con specializzazione in antincendio boschivo, capaci di utilizzare motoseghe in sicurezza e con patenti che abilitano alla guida di mezzi pesanti, la Protezione civile comunale ha identificato, per ora, la squadra di Pellestrina come la più idonea a svolgere le mansioni richieste. In tutto saranno una sessantina i volontari che partiranno dal Veneto per intervenire nelle zone della Liguria che sono state colpite dall'alluvione delle Cinque Terre, e nella Lunigiana. Il gruppo in partenza da Pellestrina è composto da sette volontari e dispone di una autobotte Bremach 4x4 con cisterna di 600 litri, motopompa ad alta pressione, pickup Toyota 4x4 e motoseghe complete di dispositivi personali di protezione. «Dovremmo partire domani – spiegano dal gruppo di Pellestrina attivo da molti anni e con 30 volontari in forza – solo sul posto ci indicheranno le mansioni, ma siamo pronti a intervenire. Abbiamo esperienza ed è una grande gioia sapere di potere aiutare chi è ora in difficoltà». (s.b.)

sabato 5 novembre 2011

Orari invernali linea 31

Con i nuovi orari invernali, sulla linea 31 di Actv che collega Pellestrina a Chioggia e viceversa, è stata ripristinata la tariffa del biglietto a 5 euro. Nei mesi scorsi era invece stata abbassata a 4. Una situazione che ha visto ieri il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» presentare un’interrogazione in merito. «A mio avviso – sottolinea – non esiste il motivo di questo aumento, o ripristino che sia. Da quanto mi risulta, nel 2010 sono stati venduti 14 mila biglietti, nel 2011, che deve ancora finire, ne sono stati invece venduti addirittura 38 mila. A conti fatti Actv è perfino in guadagno di 61 mila, denaro incassato con il biglietto ridotto. Forse il solo esempio, in Italia, di biglietto che viene abbassato e poi le vendite triplicano con un doppio guadagno per l’azienda di trasporti. La linea 31 è utilizzata spesso da famiglie, e turisti con bimbi al seguito, che vengono a vistare anche le bellezze di questi litorali, sobbarcandosi un esborso in ticket di viaggio significativo in un periodo di crisi come questo. Chiedo quindi che venga applicata tutto l’anno la riduzione del biglietto a 4 euro, visto che non causa alcun passivo ad Actv». (s.b.)

mercoledì 2 novembre 2011

Una mostra fotografica per il centenario della diga

In occasione del centenario della costruzione della diga foranea di Ca' Roman, l'associazione Lipu – che gestisce l'oasi naturalistica in loco – in collaborazione con il Comune di Venezia - Assessorato all'Ambiente, le Municipalità Venezia Murano Burano e Lido Pellestrina, il Museo di Storia Naturale di Venezia e l' associazione Murazzo, organizza una mostra dedicata a questo tratto della laguna di Venezia. Attraverso una dettagliata cartografia e immagini inedite e non, il visitatore potrà ripercorrere la storia di questa particolare area dalla sua origine ai giorni nostri. Dopo il periodo di apertura a Pellestrina, il mese scorso, sarà ancora possibile visitare la mostra da sabato. Questa verrà infatti allestita nuovamente alla Sala San Leonardo di Cannaregio, 1584 a Venezia. Rimarrà aperta fino a domenica 13 novembre con orario 10-12.30 e 16-18.30. La mostra sarà aperta anche alle scolaresche che potranno contattare direttamente la Lipu per prenotare la visita guidata.

venerdì 28 ottobre 2011

I giochi per i bimbi del parco pubblico di Villa Taice...

I giochi per i bimbi del parco pubblico di Villa Taice sono stati recintati col nastro bianco e rosso, e da giorni non è possibile utilizzarli. Il tutto corredato da un divieto scritto da parte di Veritas. Un itervento che in genere significa pericolo o un potenziale rischio nell’uso delle piccole giostre, ma i residenti non sono riusciti a capire il perchè di questa scelta, oltretutto su un’isola che già fa i conti con pochissimi spazi verdi e giochi per i bambini più piccoli. Per far luce sulla vicenda, e per dare una risposta alle tante mamme del sestiere Zendrini, il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» ha scritto una interpellanza rivolta al sindaco. «Un parco che, oltretutto, è molto utilizzato anche dagli stessi alunni della vicina scuola Zendrini – sottolinea il consigliere Scarpa – l’uso delle giostre va consentito di nuovo, e se queste sono rotte o pericolose, non essendoci alternative, vanno aggiustate. Sono usate dai bimbi anche in autunno». (s.b.)

martedì 25 ottobre 2011

Villa Taice, tolti i giochi finiti al centro della polemica

Spunta l'avviso a non utilizzare il gioco e parte l'interrogazione al sindaco. Nei giorni scorsi, Veritas ha provveduto, nel parco giochi di Villa Taice, a segnalare agli utenti, con nastro e cartelli, il divieto di utilizzo dei giochi, perchè probabilmente non in sicurezza (ieri infatti sono stati tolti). L'informazione è stata estesa anche all'adiacente scuola elementare «B.Zendrini», che per l'uscita dei bambini, utilizza tale parco. Sulla vicenda è partita l'interrogazione al sindaco, da parte del consigliere comunale Alessandro Scarpa, con la richiesta di intervento urgente per il ripristino dello stato di normalità. Scarpa spiega che tale parco è un luogo molto frequentato, non soltanto dai bambini, ma anche dalle famiglie, divenendo quasi luogo di aggregazione.

lunedì 24 ottobre 2011

Fratelli pescatori dispersi in mare

Lucio e Giorgio Tiozzo sono usciti all’alba di ieri con un potente barchino e non sono più rientrati
 Motovedette ed elicottero hanno setacciato invano il tratto di mare tra Chioggia e Pellestrina

Apprensione per la sorte di due pescatori che ieri non sono rientrati in porto, dopo essere usciti in mare per salpare le reti. Nonostante l'intervento dell'elicottero dei Vigili del fuoco e dei mezzi nautici della Capitaneria e della Guardia di Finanza, non si è trovata traccia delle persone e dell'imbarcazione: un grosso barchino dotato di un motore da ben 150 cavalli. I fratelli Lucio e Giorgio Tiozzo, residenti in campo Traghetto, rispettivamente di 48 e 44 anni, erano usciti in mare ieri mattina, tra le 5 e le 6, per ritirare le reti calate l'altroieri. Sciolti gli ormeggi dalla banchina del Lusenzo, avevano fatto rotta verso il mare aperto assieme ad altri pescatori. Erano usciti dal porto fiduciosi, perché il ritorno del bel tempo lasciava presagire la cattura di un discreto quantitativo di sogliole ed altri pesci costieri. Fatta rotta verso il mare aperto, avevano salutato i colleghi, invitandoli al bar dopo il rientro, previsto all'incirca tra le 9 e le 10 del mattino.
      Secondo le previsioni, le operazioni di pesca si sarebbero dovute concludere alla svelta, perché il mare era tranquillo e la visibilità ottima. Riunitisi alla banchina del Traghetto, gli altri pescatori a un certo punto hanno cominciato a preoccuparsi per il mancato rientro degli amici: non riuscivano ad immaginare cosa potesse aver trattenuto Lucio e Giorgio Tiozzo così a lungo in mare aperto. Erano tutti al corrente del fatto che il recupero delle reti da sogliole si sarebbe dovuto risolvere rapidamente. Fattosi troppo tardi, hanno quindi deciso di chiedere l'intervento dei mezzi di soccorso.
      Nell'arco di pochi minuti, mentre già le motovedette della Guardia costiera e della Finanza prendevano il largo, sono stai allertati anche i Vigili del fuoco che hanno partecipato alle ricerche con un motoscafo e un elicottero, decollato da Mestre. I mezzi aerei e nautici, giunti al largo dell'isola di Ca’ Roman poco dopo la richiesta d'intervento, hanno provveduto alla meticolosa ricognizione dello specchio acqueo. Nonostante l'esperienza e le attrezzature ottiche ed elettroniche, però, non è stata trovata alcuna traccia dell'imbarcazione e dei dispersi. Le ricerche, protrattesi sino al tramonto, riprenderanno all’alba di oggi. Purtroppo, col trascorre delle ore, le possibilità di ritrovare i due fratelli ancora vivi si stanno via via riducendo. Tutti, comunque, continuano a sperare nel miracolo. I due fratelli potrebbero aver raggiunto la scogliera di Pellestrina od essersi aggrappati a una delle boe presenti nella zona.

Nuove pensiline per i bus al via lavori da 200 mila euro

Via libera al progetto per realizzare le nuove pensiline per gli autobus lungo le strade di Pellestrina, e per sistemare quelle danneggiate. Il tutto prevedendo un intervento anche sul «monton», la porzione di terreno che separa il murazzo dalla strada comunale dei Murazzi che collega l’abitato di Pellestrina al terminal del ferry boat di Santa Maria del Mare. La giunta comunale ha dato infatti il via libera al progetto del valore di 200 mila euro che permetterà di eseguire i lavori. Il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» aveva più volte sollecitato questo intervento, non fosse altro per le condizioni di scarsa sicurezza che caratterizzavano le fermate dell’autobus, essendo troppo a ridosso della strada, e i numerosi punti in cui nemmeno c’erano le pensiline in corrispondenza delle fermate. Il tutto creando pesanti disagi ai passeggeri in attesa, specialmente in caso di pioggia, vento o in estate con il sole nelle ore più calde. Un diagio vissuto in particolare dalle mamme con i bambini in andata e uscita dalle scuole, e dagli anziani che non hanno neppure la possibilità di sedersi nell’attesa. (s.b.)

domenica 23 ottobre 2011

Ordinativi non pagati, nuovo processo per la De Poli

(L.M.) È stato fissato per il 21 dicembre il secondo round del procedimento penale a carico dei cantieri navali De Poli di Pellestrina. Così ha stabilito il giudice Santoro, dopo la prima udienza. In ballo ci sono due ordinativi, per un valore complessivo di 732 mila euro che l'azienda avrebbe richiesto, non provvedendo poi al pagamento, e ottenendo così, secondo il pm Gava un ingiusto profitto per la società. I De Poli sono assistiti dall'avvocato Alessandro Rampinelli. Davanti al giudice Santoro sono stati citati direttamente in giudizio il «patron» del cantiere Davino De Poli, con il fratelli, Giancarlo e Giovanni (quest'ultimo anche rappresentante legale della società), tutti componenti del consiglio d'amministrazione, nonché l'amministratore delegato Giancarlo Galazzo. I fatti contestati, e al centro del dibattito processuale, risalgono a settembre, ottobre 2008, prima del fallimento della società, sprofondata in un crack finanziario. Secondo la Procura i De Poli avrebbero «in concorso fra loro con più atti, utilizzando artifizi e raggiri per sottacere lo stato di gravissima crisi finanziaria della società, sollecitato reiteratamente l'esecuzione degli ordinativi». Tutto questo nonostante la società fosse precipitata in una tale crisi finanziaria da rendere evidente che essa non avrebbe potuto soddisfare le obbligazioni assunte. Il tutto, afferma il pm, traendo in errore Giocondo Corsi, legale rappresentante della società Carpenteria Corsi srl, circa alla effettiva solvibilità del cantiere di Pellestrina.

Piove in classe, protesta dei genitori

Pellestrina, all’elementare Zendrini il problema delle infiltrazioni dura da anni

(A.B.) Genitori sul piede di guerra. Piove fuori e a scuola entra acqua. Accade a Pellestrina, nella classe terza b della scuola elementare Zendrini. Un problema che dura da qualche tempo, e che è già stato più volte segnalato, ma che si è presentato in maniera drammatica giovedì scorso. La classe che è al primo piano, quando piove, a causa di infiltrazioni, deve raccogliere acqua tramite secchi, posizionati sopra un armadio contenente materiale scolastico. Ma la pioggia dell'altro giorno, violenta, ha causato anche qualcosa di peggio; le infiltrazioni, copiose, hanno deformato il controsoffitto, allarmando non poco i genitori, che venerdì, prima dell'inizio delle lezioni, sono andati a verificare di persona la situazione. Solo dopo aver visto il controsoffitto, ritornato normale, hanno fatto entrare i figli. Ma si sono poi recati dai carabinieri e dal presidente della Municipalità Giorgio Vianello. Anche al sindaco e agli assessori Ferrazzi e Maggioni vengono chiesti interventi. «Siamo allibiti - racconta una mamma - della leggerezza di qualcuno nel non prendere decisioni. Mia figlia convive con questo problema da tre anni, ma qualcuno mi ha raccontato che sono almeno 8 anni che in quella classe girano secchi per raccogliere acqua». E conclude «Se qualcuno non interviene velocemente, abbiamo già deciso ed informato tutti, che nei giorni di pioggia i nostri bambini rimangono a casa». Sulla questione è intervenuto pure il consigliere comunale Alessandro Scarpa, con una interrogazione al sindaco, mentre il presidente Vianello ha assicurato che nella prossima settimana ci saranno dei controlli.

Infiltrazioni d’acqua piovana all’elementare Zendrini

Il maltempo dei giorni scorsi ha lasciato il segno alla scuola elementare «Zendrini» di Pellestrina. Le famiglie degli alunni hanno infatti segnalato la presenza di una infiltrazione di acque dal soffitto dell’aula che ospita la classe III B. «Da un paio d’anni, con l’acuirsi delle precipitazioni, la scuola fa i conti con queste infiltrazioni – afferma il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, che ha già scritto agli uffici competenti di Ca’ farsetti – ma la situazione è nettamente peggiorata, questa settimana, costringendo a svuotare più volte i secchi che si riempivano nell’aula. I genitori sono molto preoccupati per l’agibilità dello stabile e alla tenuta del soffitto sollecitato da questi episodi ripetuti. A tutto ciò si somma l’inevitabile e tangibile disagio che una scolaresca vive con la classe che si allaga». Scarpa ha chiesto di verificare la situazione dell’intera scuola per evitare guai peggiori, fornendo rassicurazioni a tutti coloro che studiano o lavorano nella scuola. (s.b.)

sabato 22 ottobre 2011

Ca’ Roman, cento anni di cambiamenti

Oggi sabato alle 16, nella sede dell'Associazione Murazzo a Pellestrina, sarà inaugurata la mostra “Ca’ Roman 1911 - 2011. Cento anni di cambiamenti”. Nel centenario della realizzazione della diga foranea di Ca’ Roman, la mostra illustra con una cartografia dettagliata e materiale fotografico anche inedito, le principali trasformazioni geomorfologiche, gli interventi antropici e le opere di difesa a mare che hanno interessato la laguna di Venezia e Ca’ Roman. Ampio spazio è riservato agli aspetti naturalistici dell’Oasi, evidenziati dalla presenza di teche contenenti esemplari della fauna tipica di quest’area.

giovedì 20 ottobre 2011

Viabilità, 10 anni in attesa di interventi

La strada che porta a Ca’Roman non è stata ancora sistemata
 Il consigliere Scarpa vuole che il Comune faccia la sua parte

 È una strada molto frequentata, poichè unisce Pellestrina a Cà Roman, lembo estremo dell'isola, ma è pericolosa perchè sterrata e piena di buche.
      Un problema annoso quello della strada denominata «del pastorello», perchè nonostante le numerose sollecitazioni di questi ultimi 10 anni, da parte dei politici isolani, per la sua risistemazione, ultima in ordine cronologico, quella presentata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa, a febbraio e riproposta al sindaco una quindicina di giorni fa, la strada continua a rimanere così com'è.
      Scarpa, segnala la necessità di intervento perchè la strada ha già fatto numerose «vittime», soprattutto anziani che cadono dalla bicicletta.
      «È un discorso di dignità - commenta il consigliere - ho presentato due interrogazioni, ho portato l'assessore ai lavori pubblici a visionare il posto. In fondo sono soltanto 500 metri da sistemare. Non vedo perchè l'unica strada che collega l'isola all'oasi di Cà Roman, percorsa in estate da centinaia di persone al giorno, ma assai frequentata anche negli altri periodi dell'anno, deve continuare a rappresentare un pericolo perchè disconnessa e piena di buche».
      Le difficoltà d'intervento potrebbero essere rappresentate dal fatto che la zona è demaniale.
      Certo è che all'inizio di questa strada, proprio dietro il cimitero di Pellestrina, vi è una discarica, naturalmente abusiva, che circa tre anni fa, era stata transennata, segnalata, bonificata.
      Ma i materiali depositati sono ancora lì, non sono mai stati rimossi, ed ora sono ricoperti dalla vegetazione. Ora il consigliere comunale attende una risposta concreta da parte dell’amministrazione di Ca’Farsetti.
      Annalisa Busetto