sabato 31 dicembre 2011

L’ultimo giorno delle suore a S. M. del Mare

(a.b.) Per decenni sono state una presenza forte, puntuale ed amorevole. Da oggi le suore Maestre di Santa Dorotea lasceranno la casa di riposo dell'Opera Santa Maria della Carità a S.Maria del Mare per raggiungere la loro casa Madre. Un servizio il loro, iniziato negli anni 30, prima nell'ospedale elioterapico, riconvertito poi, negli anni 80, in casa di riposo. E la loro presenza costante, sia in termini professionali, perchè comunque svolgevano ruoli di caposala e di coordinamento dei servizi, che pastorali e spirituali accanto agli ospiti è già motivo di rimpianto. Ma più della loro volontà hanno potuto l'età, ormai per tutte avanzata, e la carenza di vocazioni, che rende impossibile il ricambio. Ieri mattina il saluto e il ringraziamento ufficiale, con la celebrazione della liturgia officiata da don Corrado Canizzaro, presidente dell'Opera, anticipato qualche giorno fa dal vescovo di Chioggia. Un ringraziamento particolare viene dagli operatori: «Per noi erano una guida - dicono - ci hanno aiutato a capire il valore del nostro lavoro, delle persone anziane che ci stanno dinnanzi. Cercheremo di portare avanti ciò che con il loro esempio di vita ci hanno insegnato: non basta far bene le cose, bisogna farle con amore». La casa di riposo di S. Maria del Mare, ha 105 ospiti, tra cui 24 persone con problemi psichiatrici, in più vi è annessa la comunità Emmaus-Il Gabbiano, per gli ammalati conclamati di Aids.

venerdì 30 dicembre 2011

Ca’ Roman, no alle villette «L’impatto sarà pesante»

Un intervento speculativo ad alto impatto ambientale. Questo è secondo le associazioni ambientaliste il nuovo progetto di edificazione previsto a Ca’ Roman e in discussione in Comune. 84 nuove villette ad uso «turistico balneare», 24 mila metri cubi di nuovi edifici nell’area dove era l’ex colonia delle suore Canossiane. La Lipu di Venezia, il coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido e l’associazione «Tra mare e laguna» hanno presentato al sindaco una valanga di osservazioni. «L’oasi di Ca’ Roman è in grave pericolo», denuncia il presidente della Lipu veneziana Federico Antinori, «abbiamo presentato una serie di proposte per mitigare gli impatti antropici sugli habitat protetti». Numerose le prescrizioni proposte al progetto. Il divieto di edificabilità negli ex orti delle suore, stessa proposta avanzata anche dalla Municipalità del Lido-Pellestrina; il divieto di attracco sul fronte lagunare, dove è prevista una darsena per le barche a motore. E, infine, il divieto di estrazione di acqua dalla falda. Il complesso delle suore canossiane era stato acquistato sette anni fa da una società padovana, la Ca’ Roman srl. Con l’obiettivo di realizzare a due passi dall’area protetta gestita dalla Lipu un centro residenziale privato. Area di grande pregio ambientale, in parte compromessa dal pesante impatto dei cantieri del Mose. Progetto affidato allo studio Mar, e presentato in municipio nell’ottobre scorso. Villette con alberi, prati e spazi verdi. Ma gli ambientalisti non ci stanno. «E’ solo propaganda», dice Antinori, «non si tratta per nulla di un progetto ecosostenibile, la realtà è un’altra: un terzo di queste villette sarà realizzto nell’area degli Orti ad alta valenza naturalistica, un vero goiello che presenta caratteristiche uniche in tutto il litorale veneziano». Un ambiente delicato, dove sono presenti i resti di spiaggia e dune molto particolari. «L’impatto sarà devastante», dicono gli ambientalisti, «e andrà a sommarsi a quello già preoccupante dei vicini cantieri del Mose». Era stato proprio un esposto della Lipu ad attivare qualche anno fa la procedura di Infrazione avviata dall’Europa per i cantieri aperti senza autorizzazione e l’inchiesta della Corte dei Conti. Adesso c’è da difendere l’oasi di Ca’ Roman. «Abbiamo presentato un gran numero di osservazioni e alcune proposte per preservare Ca’ Roman da un ulteriore ingiustificato intervento speculativo», spiega Antinori. E annuncia: «Nel caso le osservazioni non fossero accolte faremo tutti i passi a nostra disposizione per difendere un luogo pubblico di estremo interesse dalla speculazione privata».

giovedì 29 dicembre 2011

In pizzeria non c’è posto Ubriaco danneggia il locale

Un ubriaco ha scatena l’inferno in una pizzeria di San Barnaba. Ed è finito in manette.É successo l’altra sera, attorno alle 21.30. Una coppia di veneziani, sui 40 anni, è entrata nel locale visibilmente ubriaca. Volevano mangiare una pizza, ma non c’era posto. A quel punto, hanno preteso degli spritz, anche se la pizzeria non effettuava servizio bar. Inutili le spiegazioni fornite dal titolare. L’uomo, in particolare, è andato in escandescenza. Barcollando è andato dietro al bancone per prepararsi da solo l’aperitivo. É poi scivolato, andando a sbattere contro il frigobar e gettando a terra gran parte delle bottiglie. Le altre le ha scagliate contro il titolare del locale e una cameriera, che fortunatamente sono riusciti a scansarsi in tempo. In un locale ormai devastato, il titolare è comunque riuscito a bloccare l’ubriaco fino all’arrivo dei carabinieri. Sul posto è accorso anche il Suem, visto che l’uomo si era procurato varie ferite nella sua furia. Ma l’impresa non è stata facile: l’ubriaco ha iniziato a inveire e scalciare, tanto che per farlo curare dai sanitari i militari hanno dovuto ammanettarlo. La coppia è stata quindi trasportata al comando di San Zaccaria, con l’aiuto anche della polizia municipale, tra le escandescenze di entrambi. Alla fine l’uomo, C. G., 42 anni, di Pellestrina, è stato arrestato per tentata estorsione, danneggiamento aggravato continuato e resistenza a pubblico ufficiale continuata; la donna denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.

Ubriaco devasta un ristorante Finisce in manette

Ubriaco mette a soqquadro un ristorante di San Barnaba. I militari del Nucleo Natanti dei carabinieri di Venezia la notte tra martedì e mercoledì, hanno messo le manette a C.G, 42 anni, di Pellestrina. Martedì sera verso le 21.30 il titolare di un ristorante a due passi da San Barnaba, chiama i militari per segnalare la presenza di due ubriachi che infastidiscono la gente. L’equipaggio del radiomobile interviene per verificare la situazione. Dalla ricostruzione dell’accaduto emerge che una coppia, un uomo e una donna sui quarant’anni in evidente stato di ebbrezza, erano entrati nel ristorante pretendendo di sedersi per consumare una pizza. Di fronte al rifiuto del titolare, dovuto al fatto che il posto era pieno e non c’erano tavoli liberi, si erano accomodati lo stesso di prepotenza sul posto di altri clienti stranieri che stavano cenando tranquillamente. Dopo poco l’uomo si alza e va al bancone ad ordinare un spritz. Il titolare si rifiuta di darglielo, a quel punto C.G va in escandescenza e finisce dietro il bancone, per farselo da solo, ma sbatte contro il frigobar. Inizia ad inveire, gridare, fa cadere tutto quel che trova, rompe bottiglie e poi le lancia verso il portone d’ingresso. Fortunatamente titolare e cameriera grazie alla prontezza dei riflessi, non vengono colpite. Poi l’ubriaco afferra una bottiglia rotta per colpire nuovamente il titolare del locale, ma finisce ancora una volta a terra. I carabinieri giunti sul posto, si sono trovati davanti ad un locale devastato. E’ stato chiamato il 118, visto che l’uomo si era ferito lanciando le bottiglie e rompendole. Con i militari è andato in escandescenza, tanto che è stato necessario l’uso delle manette per accompagnarlo fuori dal ristorante e farlo curare dagli operatori del Suem. In supporto è arrivata la polizia locale ed è stato scortato in caserma: dove dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e le denunce delle persone offese, è stato arrestato per tentata estorsione, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, la compagna sarà denunciata per resistenza. (m.a.)

sabato 24 dicembre 2011

Stabilimenti balneari il bando non decolla

Da tre anni i residenti attendono lo sviluppo degli stabilimenti balneari ma il bando non decolla. Il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”, prendendo spunto dalla grave crisi economica che si è instaurata, e dal fatto che a Pellestrina si sente maggiormente viste le difficoltà legate a pesca e cantieristica, ha inviato una interpellanza al sindaco Orsoni chiedendo che formalizzi subito un bando provvisorio, giustificato dalla indiscutibile crisi economica, e ritenendo l’urgenza del provvedimento meritoria di un iter burocratico straordinario. Inoltre vista la continua erosione dell’arenile dell’isola, Scarpa ha chiesto un sollecito verso il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova affinché si provveda ad intervenire per ripristinare la spiaggia. Infine, Scarpa chiede maggiore attenzione per il controllo del litorale di Pellestrina da parte della Capitaneria di Porto nel corso della stagione balneare e una maggiore pulizia della sabbia e dell’igiene ambientale che ne consegue. (s.b.)

venerdì 23 dicembre 2011

Nuovo appalto per l’asilo "Piccole Impronte"

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(L.M.) Sottoscritto il nuovo contratto d'appalto per la gestione dell'asilo nido «Piccole impronte» di San Pietro in Volta. Diciotto posti garantiti (per i piccoli dai 18 mesi ai tre anni) e nessuno in lista di attesa. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alle Politiche educative, Andrea Ferrazzi «È stato sottoscritto il contratto d'appalto per la gestione dell'asilo nido di San Pietro in Volta - si legge - in tal modo abbiamo assicurato un servizio fondamentale per l’isola. I diciotto posti a disposizione permettono di rispondere totalmente alle richieste delle famiglie»

lunedì 19 dicembre 2011

Sta meglio la donna ferita in Terrasanta

(L.M.) È rientrata a Venezia la signora residente a Pellestrina, infortunatasi durante il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa del novembre scorso. La donna, che aveva battuto violentemente la testa scendendo le scale di un ristorante, si è gradatamente ripresa dal coma. Ora è fuori pericolo, ricoverata all'istituto San Camillo degli Alberoni al Lido per un ciclo di riabilitazione e convalescenza, seguita dai medici della struttura lidense.

domenica 18 dicembre 2011

I cani abbandonati a Pellestrina arriva «Striscia»

La vicenda dei cani lasciati a fare la guardia al freddo sulle palafitte in laguna tra Pellestrina e Chioggia è finita anche su Striscia la Notizia. Gli inviati del Tg satirico di Canale 5 hanno accolto la richiesta dell’associazione Canili Veneto Onlus di Padova e si sono recati con i volontari in laguna per verificare la situazione. Nel corso delle ultime settimane erano stati presentati dall’associazione numerosi esposti alle forze dell’ordine e al Comune di Venezia. Il tutto volto a verificare le condizioni di salute di alcuni cani, L'assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin aveva fatto avviare dai suoi uffici delle verifiche, ma a tutt’oggi non sono state fatte denunce per maltrattamenti e non sono stati presi provvedimenti verso i pescatori che hanno in assegnazione quelle palafitte. «Di recente abbiamo fatto un’escursione in laguna per rilevare la condizione in cui si trovano questi animali _ spiegano le volontarie dell’associazione che ha sollevato la questione ancora tre mesi fa _ Abbiamo visto otto cani nelle varie baracche dei pescatori. In alcuni casi sono in coppia, in altri invece sono da soli. Sono tutti cani adulti, per la maggior parte anziani, uno di questi probabilmente cieco, e molto docili, oseremmo dire tutto tranne che cani da lavoro. In tutte le palafitte non sono state avvistate ciotole contenenti acqua o cibo. Quasi tutti i cani non hanno riparo, in particolare alcune palafitte sono fatiscenti e in una c’era un cane camminava a pelo d’acqua. Animali che si trovano quindi in una vera prigione marittima. Tranne che in un caso, non s’è vista traccia dei proprietari o di qualsiasi persona. Due di questi cani sono rinchiusi al buio in un box, infatti abbiamo potuto scorgerli solo dalla parte inferiore di questo». Da Pellestrina, nelle scorse settimane, alcuni conoscenti dei proprietari dei cani avevano parlato di animali comunque accuditi, che regolarmente ricevono cibo e acqua, e che vengono anche portati di tanto in tanto sull’isola. Ma gli animalisti insistono. «A oggi, vane sono state le testimonianze riportate alla Polizia municipale della sezione disagio sociale. Ci ribadiscono che il sopralluogo fatto dal veterinario incaricato dall’Asl non ha riscontrato condizioni di maltrattamento o detenzione inadeguata per essi. Siamo pronti a chiedere l’affido dei cani e non intendiamo fermarci”.

giovedì 15 dicembre 2011

Incidenti all’imbarco del ferry «Un tavolo con i vertici Actv»

Dopo i due incidenti che hanno coinvolto altrettanti autobus dell’Actv, rimasti incastrati negli approdi del ferry boat di Santa Maria del Mare, il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ha presentato una interrogazione a sindaco, assessori competenti e commissione Trasporti, chiedendo chiarimenti e l’applicazione del «quanto mai necessario piano di emergenza per l’isola». Come si ricorderà, i mezzi Actv rimasero bloccati con le ruote nelle passerelle metalliche dell’approdo secondario, dal momento che quello principale era oggetto di manutenzione dopo l’ennesimo incidente occorso al ferry boat “Pellestrina”. «Chiedo che si convochi una commissione con i vertici di Actv relazionando sui fatti accaduti _ scrive Scarpa _ e che si risolva urgentemente il problema dell’imbarco del ferry boat a Santa Maria del Mare. Visto che troppo spesso si verificano incidenti, va attivato un protocollo di collaborazione con la Municipalità e il piano di emergenza che da tempo i cittadini chiedono, rimodulando anche il piano stesso, tenendo conto che con l’acquisizione da parte di Actv degli ex cantieri navali De Poli, esiste la possibilità di avere dei mezzi ormeggiati a Pellestrina pronti a intervenire in caso di emergenza per assistere i pendolari». (s.b.)

Fabi diventa deputata «Un’avventura inattesa»

Sabina Fabi entra in parlamento al posto del sindaco di Castelfranco, Luciano Dussin, che si è dimesso. La Fabi, Lega Nord, consigliere comunale a Scorzè, consigliere provinciale e capogruppo della Lega Nord, sarà in viaggio già questa mattina, verso Roma, per prendere possesso dello scranno da deputata. E’ stata proclamata ieri sera. «Sono stata avvisata pochi minuti fa da Corrado Callegari (deputato veneziano del Carroccio, ndr) – spiegava ieri sera alle 21 la Fabi –, sapevo che ero la prima dei non eletti, ma mai mi sarei aspettata di entrare in parlamento. E un’avventura nuova, che mi coglie di sorpresa, inutile negare che sono molto emozionata». Ieri sera la neo-deputata era alla cena natalizia della Lega Nord, a Martellago, dove è stata festeggiata. Ma già stamattina dovrà salire sul treno per Roma. «Entro in parlamento in un momento molto particolare per la Lega Nord – spiegava ieri sera – perché con il governo di Mario Monti siamo l’unico vero partito all’opposizione». La carriera politica della Fabi, 60 anni, nata il 14 giugno del 1962, ex caposala all’ospedale di Mirano, in pensione dal primo gennaio 2011, è iniziata a Scorzè. Come responsabile locale del partito di Bossi, e poi nella giunta di Clara Caverzan, dove ha ricoperto l’incarico di vicesindaco e di assessore ai Servizi sociali. Poi l’avventura in Provincia, dove è stata eletta capogruppo. E da oggi anche l’esperienza parlamentare. «Tre incarichi, sono un po’ troppi», spiegava ieri sera scherzando, e ora bisognerà capire se la Fabi deciderà di rinunciare allo scranno del consiglio comunale, a quello provinciale, o a entrambi. Sabina Fabi, dopo la morte dell’ex sindaco di Villorba, Liviana Scattolon, risultava la prima dei non eletti nella circoscrizione Venezia-Treviso-Belluno (Veneto2). Come da regolamento quindi, con le dimissioni del sindaco di Castelfranco (per incompatibilità dei due ruoli) il posto nella Camera dei deputati è il suo. 
Francesco Furlan

In mille firmano per l’elisoccorso

L’isola si mobilita per riavere il servizio " tagliato" al Lido

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Mille firme raccolte in pochi giorni a Pellestrina, per chiedere il ritorno dell’elisoccorso al Lido. Un servizio limitato al solo periodo estivo, soppresso la scorsa estate, per mancanza di soldi, ma che dava all’isola, in perenne difficoltà dal punto di vista della sicurezza e della velocità nei soccorsi, quantomeno una parvenza di tranquillità. E la richiesta ora, non è solo per il periodo estivo, ma per tutto l’anno.
      Promotore dell’iniziativa, il segretario della sezione Udc di Pellestrina, Vincenzo Vianello, insieme al comitato «Vivere a Pellestrina», presieduto da Silvano Baseggio e Cristina Zennaro. «Una richiesta che abbiamo inoltrato al sindaco con una domanda di incontro, nata dall’esigenza di sentirci tutelati - spiega Vianello -. Non si può pensare che zone disagiate come il Lido e soprattutto Pellestrina, siano sempre tenute ai margini. Il servizio di idroambulanza funziona sufficientemente, ma non basta; i ritardi nei soccorsi sono all’ordine del giorno, perché i mezzi sono pochi, e se vi è un’urgenza a Venezia o al Lido, il paziente pellestrinotto deve aspettare. In più siamo sempre in balia del tempo, del mare mosso, della nebbia e di qualunque altro evento meteo». Finora la richiesta fatta al sindaco «di incontrarci e di farsi portavoce in Regione di tale problematic è rimasta lettera morta - conclude Vianello -. Attenderemo ancora qualche settimana e poi passeremo alle vie di fatto, magari con un sit in ed una conferenza stampa dinnanzi a Ca’ Farsetti per dar voce a questo enorme problema».
      Pellestrina dispone di un distretto sanitario, con un punto di primo soccorso, dove non vengono dati nemmeno due punti. Per ogni urgenza, anche minima, l’utente deve essere inviato a Venezia. L’ambulanza del Suem che sosta in loco, lo porta a Santa Maria del Mare, dove poi viene imbarcato sull’idroambulanza, destinazione ospedale Civile.

mercoledì 14 dicembre 2011

Continua la marcia del Pellestrina: 6 centri nelle ultime 7 gare

In terza categoria Venezia, sesta vittoria nelle ultime 7 giornate per il Pellestrina, che grazie alla cinquina rifilata al Borbiago sale al secondo posto nella classifica del girone veneziano di Terza categoria. Il successo degli isolani fa piacere anche alla capolista Salese, a segno col minimo scarto contro il Catene e quindi forte ora di un vantaggio di 5 punti, con la complicità di Gambarare e Zianigo che si rallentano a vicenda. I risultati dell'11 dicembre: Codevigo-Citta di Spinea 1-2, Corte-Marchi Marano Veneziano 2-1, Gambarare-Zianigo 1-1, Pellestrina-Borbiago 5-2, Saccafisola-Ambrosiana Sambruson 3-0, Salese-Catene 2008 1-0, ha riposato Vetrego. La classifica: Salese 31, Pellestrina 26, Gambarare 25, Zianigo 24, Catene 2008 e Corte 16, Città di Spinea 15, Vetrego 10, Ambrosiana Sambruson e Marchi Marano 9, Saccafisola 8, Borbiago 7, Codevigo 5.

L’asilo «Piccole impronte» continuerà a vivere

San Pietro in Volta continuerà ad avere il suo nido «Piccole impronte». Il Comune è infatti riuscito a salvaguardare, in questo periodo di crisi, lo spazio capace di accogliere fino a diciotto bambini piccoli e il solo attualmente presente in questa frazione dell’isola di Pellestrina. Ca’ Farsetti ha sottoscritto il contratto di appalto per la gestione della struttura nel prossimo triennio. «In tal modo _ spiega l’assessore Andrea Ferrazzi _ abbiamo assicurato per i prossimi anni un servizio fondamentale e importantissimo per i bambini e le famiglie dell’isola. I diciotto posti a disposizione permettono di rispondere totalmente alle richieste dei genitori. C’era il rischio di perdere questa importante struttura ma siamo riusciti a trovare una soluzione. L’obiettivo dell’Amministrazione non è solo il mantenere l’esistente, ma anche il migliorare e incrementare la nostra offerta. Va ricordato il nuovo nido di Burano e quello in zona Altobello a Mestre. E va rimarcato che il Comune di Venezia gestisce trenta nidi, seguendo una linea ben precisa nelle politiche per la famiglia, mentre ad esempio Treviso ne gestisce solo due». Per Ferrazzi, la garanzia del mantenimento anche di questo asilo nido a San Pietro in Volta «è la garanzia di dare la possibilità anche ai genitori di poter lavorare. Questioni che in un periodo come quello che stiamo attraversando, hanno grande rilevanza». (s.b.)

domenica 11 dicembre 2011

Pellestrina, torna in funzione il pontile

Sono terminati i lavori nel nuovo approdo del ferry boat a Santa Maria del mare

 (L.M.) Torna in funzione il terminal di Santa Maria del Mare a Pellestrina per la linea 11. Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione dell’approdo, con il cambio dei pali sostituiti dopo un incidente.
      Come previsto tutti i pali sono stati sostituiti e rinnovati e quindi il traffico della linea 11 è potuto tornare sull’approdo principale, completamente rimesso a nuovo, senza più dover essere deviato nel vecchio imbarco secondario. La ditta ha svolto i lavori nei tempi previsti, e questo ha consentito all’Actv di tornare a pianificare il servizio come a prima dell’incidente.
      Come noto l’utilizzo del vecchio approdo non è stato “indolore” visto che per due volte un pullman Actv, in servizio di linea è rimasto incastrato e questo inconveniente ha provocato ritardi negli orari di linea facendo infuriare molti pendolari. Ora si ritorna alla normalità.
      Il ritorno della linea nel solito approdo ha permesso anche di collaudare la viabilità come al solito. E’ terminato infatti il divieto di sosta, necessario nel mese in cui il servizio si è svolto nel vecchio approdo, che aveva creato problemi anche a diversi residenti rimasti senza parcheggio.
      Il parcheggio è ora stato liberato e tutto è ripreso regolarmente.

Striscia la Notizia - Cani in laguna (10-12-2011)

sabato 10 dicembre 2011

Cinque re del remo per le nozze d’oro di Bepi Fongher

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Bepi Fongher e la moglie Gianna Rosa Vianello hanno festeggiato nei giorni scorsi a Pellestrina i 50 anni di matrimonio. Non potevano mancare i campioni del remo: a salutare questo traguardo di vita c’erano cinque re del remo, Bepi compresi e cioè i compagni di voga Gianfranco Vianello Crea, il fratello Palmiro Fongher, l’amico Sergio Tagliapietra Ciaci, la nuora Anna Mao. Assente suo malgrado per impegni familiari la compagna di Anna, Romina Ardit, pur invitata alla festa.

venerdì 9 dicembre 2011

«Se mi tolgono lo stipendio torno a fare l’autista Actv»

«Se verrà eliminato il compenso per i presidenti delle Municipalità, mi vedrò costretto a dare le dimissioni dal primo gennaio del prossimo anno». A dirlo è stato ieri il presidente del decentramento di Lido e Pellestrina. Giorgio Vianello si è fatto i conti in tasca e non ha visto alternative. «Fare il presidente di una Municipalità richiede tempo _ aggiunge _ quello che non avrei se dovessi per forza di cose riprendere l’attività come autista di Actv sulle due isole. Al momento dell’elezione ho chiesto l’aspettativa, perchè da presidente non avrei potuto fare i turni e al tempo stesso seguire commissioni, incontri e consigli. Lo dico con grande rammarico, perchè ci sto mettendo il massimo impegno, e i frutti del lavoro svolto finora si vedranno a breve, ma senza stipendio non posso certo pensare di poter mantenere la famiglia». Il compenso di Vianello, come presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina ammonta a 1.700 euro al mese. «Oltretutto non potrei prendermi permessi dal lavoro dovendo rispettare i turni assegnati, quindi non sarebbe per nulla fattibile lavorare come autista e fare il presidente _ conclude _ sarebbe l’ennesimo schiaffo alle Municipalità, dove forse sarebbe invece meglio tornare indietro a quando si aveva un direttore e non due dirigenti, risparmiando così migliaia di euro l’anno». Sulla questione interviene allora l’assessore al Decentramento, Tiziana Agostini. «Attualmente non è ancora chiaro come viene formulato il provvedimento, ma di sicuro sappiamo che si parla di mancato riconoscimento economico per chi si trova in determinate posizioni negli enti che non sono riconosciuti dalla Costituzione. Ma la riforma del titolo quinto ha inserito le città metropolitane, e noi a Venezia stiamo proprio lavorando da tempo per arrivare a questa situazione. La democrazia riconosce i ruoli e quindi non può disconoscere lo stipendio. In giro c’è troppa demagogia in questo momento, ma se nelle città metropolitane gli organi di governo territoriali sono le circoscrizioni, che equivalgono alle nostre municipalità, credo che a Venezia non si correranno rischi»

Veritas pianta 15 alberi disseminati nell’isola

Veritas pianterà quindici nuovi alberi a Pellestrina. Alla Municipalità, che si era impegnata per trovare una soluzione alla carenza di piante in alcuni punti specifici dell’isola, l’azienda ha quindi risposto positivamente e in tempi brevi. Nel dettaglio, Veritas pianterà un albero in sestiere Scarpa, in località ospedale, e uno all’incrocio con Carizzada Sant’Antonio. Tre saranno invece messi nella piccola area verde accanto i Cantieri De Poli, e cinque nel piccolo parco adiacente la chiesa di Portosecco. Sarà poi sostituita la pianta morta vicino alla macelleria Campolonghi, mentre il restante numero di alberi sarà piantato non appena termineranno i lavori pubblici che interessano le zone indicate dalla Municipalità. I residenti protestavano da tempo per l’esiguo numero di alberi presenti sull’isola. Veritas, stando agli accordi presi con il decentramento, a breve interverrà comunque anche al Lido per potare la siepe del parco di Ca’ Bianca che necessita da tempo di adeguata manutenzione. (s.b.)

mercoledì 7 dicembre 2011

Senso alternato e pontile ferry

Senso alternato in strada dei Murazzi Per realizzare le nuove pensiline degli autobus Actv, dal 12 dicembre all’1 marzo Insula ha previsto con la Municipalità l’istituzione del senso unico alternato, regolato da semaforo, in Strada dei Murazzi nei tratti antistanti la scuola Loredan e la scuola Zendrini. Sarà garantito sempre il transito pedonale in sicurezza.


Attivazione pontile ferry Actv ha garantito entro dopodomani l’attivazione del pontile principale del ferry boat al terminal di Santa Maria del Mare. Sono infatti quasi ultimati i lavori di sostituzione dei pali di approdo. Nel frattempo sono state ordinate le nuove passerelle metalliche per l’approdo di ri- serva dove nei giorni scorsi si erano verificati due incidenti agli autobus. 

lunedì 5 dicembre 2011

Due nuove pensiline alla fermata del bus

Insula scaverà il montone del Murazzo di Pellestrina per ricavare lo spazio necessario a realizzare due nuove pensiline per l’autobus. Gli interventi inizieranno il 12 dicembre e la conferma del via ai lavori l’ha data ieri la Municipalità. Succede che da tempo i residenti protestavano per la scarsissima sicurezza che c’era lungo Strada comunale dei Murazzi, la sola arteria stradale che unisce Pellestrina alle altre frazioni scorrendo al di sotto del montone del Murazzo. In prossimità delle scuole Loredan e Zendrini, non c’era neppure lo spazio per attendere l’autobus di linea 11. Il risultato è che per anni i bambini e le mamme hanno aspettato i mezzi pubblici sotto il sole oppure tra pioggia e vento, rimanendo sul ciglio della strada. Da qui la richiesta di mettere in sicurezza questi due punti e garantire l’incolumità dei bambini e dei genitori. Insula interverrà quindi per scavare il montone, che altro non è che un terrapieno che fa da “cerniera” tra il Murazzo in cemento e la strada sottostante. (s.b.)

domenica 4 dicembre 2011

Dimesso dall’ospedale l’operaio caduto nel cantiere del Mose

(L.M.) È già stato dimesso dall'ospedale e sta meglio l'operaio albanese di 25 anni infortunatosi venerdì nel cantiere del Mose di Santa Maria del Mare a Pellestrina in attività dal 2003. Nessuna frattura, contrariamente a quanto si temeva inizialmente, e prognosi di dieci giorni. L'uomo da di più di due anni lavora come carpentiere e caposquadra alla costruzione dei cassoni di alloggiamento delle paratoie, per la Società Italiana Costruzioni Srl, e venerdì è caduto da un'altezza di circa quattro metri. Immediatamente stabilizzato l'infortunato è stato prelevato da un elicottero del 118 sopraggiunto da Padova in 6 minuti, che è atterrato sull'elisuperficie del cantiere. È stato trasportato all'ospedale dell'Angelo a Mestre, dove è stato sottoposto a tutti i controlli necessari.

sabato 3 dicembre 2011

Pellestrina, operaio cade da 5 metri: grave

Incidente sul lavoro ieri nel cantiere del Mose di Pellestrina. Un operaio albanese è caduto da una altezza di cinque metri mentre stava eseguendo delle lavorazioni. L’uomo ha riportato fratture al bacino e agli arti inferiori. L’allarme è scattato attorno alle 15.45. Non appena ricevuta la notizia dell’incidente la centrale operativa del Suem 118 ha organizzato i soccorsi. Un elicottero del Suem di Padova in cinque minuti ha raggiunto l’isola di Pellestrina stabilizzando il ferito che è stato poi trasportato, sempre con l’ausilio dell’elisoccorso all’ospedale dell’Angelo. L’uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dopo gli interventi dei medici per curare le fratture al bacino e alle gambe, conseguenza della caduta da cinque metri di altezza nel cantiere. Le condizioni del ferito sono precarie ma non è in pericolo di vita. Ovviamente la prognosi ieri sera era ancora riservata, in attesa di capire il decorso dopo gli interventi dei medici dell’ospedale mestrino. Non sono noti, al momento, ulteriori dettagli sull’incidente avvenuto all’interno del cantiere del Mose, dove si è calato l’elicottero del Suem per prestare i primi soccorsi al ferito e predisporre in tempi veloci il trasferimento dall’isola all’ospedale di riferimento, l’Angelo di Zelarino. Sul posto anche gli ispettori dello Spisal, il servizio di prevenzione degli infortuni sul lavoro dell’Asl 12 che stanno ora accertando le cause, e le eventuali responsabilità, nell’incidente occorso all’operaio di nazionalità albanese. In cantiere sono arrivati anche i carabinieri della sezione di Pellestrina. (m.ch.)

Incidente al Mose, operaio cade da un’impalcatura

Incidente sul lavoro, ieri pomeriggio verso le 15, ai cantieri della Grandi lavori Fincosit una delle aziende che insieme al Consorzio Venezia Nuova stanno realizzando il Mose alla bocca di porto del Canale di Malamocco.
      Un operaio albanese di 25 anni, A.I, da due anni dipendente regolare di una ditta che lavora in subappalto, la Società italiana costruzioni di Modena, si trovava sulla sommità di un’impalcatura alta circa tre metri all’esterno del cassone in via di completamento. La Sic sta infatti svolgendo dei lavori di carpenteria, per costruire i cassoni che saranno successivamente riempiti di calcestruzzo. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dello Spisal e dei Carabinieri che si sono precipitati sul posto l’uomo sarebbe scivolato all’interno del cassone, in una delle celle, cadendo in piedi.
      I colleghi hanno avvisato immediatamente il medico della Croce Verde in servizio all’infermeria del cantiere, che ha a sua volta allertato i soccorsi e ha provveduto a stabilizzare il ferito, immobilizzandolo perchè le sue condizioni non peggiorassero. Vista la gravità della situazione e la difficoltà di trasferirlo in ambulanza il giovane è stato trasportato però con l’elisoccorso (il mezzo è arrivato da Padova in soli 6 minuti) all’ospedale dell’Angelo di Mestre.
      Il ragazzo albanese non ha mai perso conoscenza. Si sospettano fratture importanti ed è stato sottoposto ad accertamenti di eventuali lesioni interne. I cantieri del Mose a San Pietro in Volta sono attivi dal 2003.
      Annalisa Busetto

venerdì 2 dicembre 2011

«Subito nuove passerelle»

«Subito nuove passerelle». È quello che fa sapere Actv all'indomani dei due episodi accaduti nel ferry di linea 11, dove, in entrambi i casi, l'autobus all’imbarco sulla motozattera a Santa Maria del Mare è rimasto incastrato con le ruote tra passerella e scalandrone. Due episodi che potevano avere conseguenze sull'incolumità dei passeggeri, perchè il fatto è avvenuto il bus carico. Fortunatamente il disagio è stato solo per il ritardo che si è accumulato per le operazioni di sblocco del mezzo. Ma servono nuove passerelle, quelle utilizzate oggi sono in alluminio, leggere e con un particolare di estrema importanza: l'altezza è inferiore a quella dello scalandrone e quindi si forma uno scalino di circa 10 cm. I mezzi, pesanti, con le ruote posteriori slittano e si incastrano, oltre a far spostare le passerelle. «È già stato dato mandato ai cantieri per realizzarle - dice Actv - Dovrebbero arrivare entro pochissimi giorni». È da ricordare che l'approdo utilizzato in questi giorni, non è quello principale che è interdetto sino al 9 dicembre per degli interventi di manutenzione. «Sono amareggiato - commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa - perchè Actv continua a parlare di tagli, ma non pensa alla sicurezza. Due episodi in tre giorni fanno riflettere soprattutto perchè è stato possibile ripristinare il servizio soltanto grazie alla presenza di altri autobus che hanno fatto da traino a quello bloccato. Se capita nelle ore in cui vi è solo un pullman che succede?». Gli utenti invece, sono più impauriti che arrabbiati. «È stata un'esperienza tosta; ci siamo presi un grande spavento» afferma Z.Z. presente in entrambi gli episodi «speriamo non accada più».

giovedì 1 dicembre 2011

Pellestrina, autobus incastrato nell’approdo del ferry

Secondo incidente e torna la polemica sulla sicurezza in attesa del completamento dei lavori al nuovo attracco

Le ruote posteriori dell'autobus si incastrano tra l'approdo e il ferry boat, e la linea 11 va in palla. È accaduto ieri con la corsa delle 7.12 diretta al Lido, è accaduto lunedì, alle 6.10 sempre nell'imbarco di S.Maria del Mare direzione Alberoni. Due episodi in tre giorni, che la dicono lunga sullo stato di sicurezza dell'imbarco. Da circa due settimane, infatti, a causa di alcuni lavori di manutenzione, il nuovo approdo del ferry non può essere utilizzato, e si ripiega ovviamente, su quello vecchio. Quindi, per pareggiare il livello della marea rispetto al terreno, sono utilizzate, come in passato, delle passerelle in ferro spostate dai marinai, che permettono la salita e la discesa dal ferry dei mezzi in gomma, in modo che dovrebbe risultare agevole. Peccato che gli attuali autobus siano molto più grandi e pesanti rispetto a quelli che circolavano quando il nuovo attracco era ancora al di là da venire. E ieri, come lunedì, uno di questi autobus si è incastrato con le ruote posteriori nelle passerelle di ferro, arrivando a spostarne una. Dopo il primo momento di sorpresa, sono stati fatti scendere tutti i passeggeri, ed il personale dell'Actv, è riuscito a riportare la situazione alla normalità, con soltanto una trentina di minuti di ritardo.
      «È pazzesco - dice il consigliere comunale Alessandro Scarpa - due episodi in tre giorni, e per fortuna nessuno si è fatto male. Ci sarà un'inchiesta, perché secondo me si agisce sempre con troppa leggerezza».

Di nuovo il bus incastrato sul ferry, pendolari inferociti

Solo 48 ore: tanto è bastato perchè un altro autobus Actv si incastrasse all’imbarco del ferry boat di Santa Maria del Mare, causando ancora disagi ai pendolari diretti al Lido e a Venezia. Ieri mattina il servizio ha infatti concesso il bis, stavolta alle 7.25 tra lo spavento dei settanta passeggeri a bordo del bus, il ritardo inevitabile per poter attraversare la bocca di porto di Malamocco e arrivare sull’altra sponda agli Alberoni. E’ accaduto che, uno dei tre autobus di linea 11 che dovevano imbarcarsi sul ferry boat “Pellestrina”, si è incastrato con le ruote posteriori tra le passerelle di ferro e lo scalandrone della motozattera, non riuscendo più ad andare avanti oppure indietro. Lo stesso identico problema riscontrato lunedì alle 6.20. Tanto che ci è voluto anche in questo caso un altro bus per trainare in retromarcia, con delle cime di fortuna, il mezzo rimasto incastrato. Venticinque, i minuti di ritardo accumulati dal ferry boat. «Quanto sta continuando ad accadere ha dell’incredibile _ sostiene il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello _ al di là del disagio provocato ai pendolari, c’è il rischio concreto che possa farsi del male qualcuno. Le passerelle di metallo evidentemente non sono adeguate, e guarda caso l’incidente è avvenuto anche stavolta al mattino presto, forse colpa anche della brina. Ho chiesto al responsabile della Navigazione di Actv un intervento urgente». E questo ci sarà, visto che Actv _ nel confermare che non ci sono stati danni a mezzi o persone _ ha annunciato che è stato dato ordine ai propri cantieri di realizzare al più presto delle nuove passerelle, visto che, con quelle attualmente in uso, resta uno scalino di 10 centimetri tra lo scalandrone e il terreno. Il tutto mentre si attende che il 9 dicembre venga rimesso in uso l’approdo principale, danneggiato a inizio mese da un problema ai motori accusato dal ferry boat in uso sulla linea 11. «Ho già fatto una interpellanza in Comune, e ieri ho informato dei fatti anche l’assessore regionale Renato Chisso _ afferma Alessandro Scarpa Marta, consigliere comunale _ Non si può andare avanti così, dov’è finito il famoso Piano di emergenza che da anni chiediamo? Perchè non vengono messi mezzi di riserva per almeno trasportare celermente i pendolari agli Alberoni?». Dall’associazione Tra Mare e Laguna di Pellestrina, monta la preoccupazione. «Prima o poi ci scapperà il morto _ dice Lorenza Vianello _ Tutti ci ricordiamo la betoniera finita in acqua. Non voglio nemmeno pensare a cosa accadrebbe se si rovesciasse un pullman con settanta passeggeri. La gente ha paura e servono soluzioni definitive».