martedì 25 febbraio 2014

Terminato il nuovo parcheggio

Conclusi i lavori per la sosta delle auto di fronte al terminal Actv

Sono stati ultimati i lavori per il nuovo parcheggio realizzato di fronte il terminal Actv. Una trentina di nuovi posti auto non soggetti a Ztl, che i residenti potranno sfruttare per recarsi a Chioggia con i motoscafi del servizio di trasporto pubblico. Un intervento accolto con grande favore dalla cittadinanza, e per il quale sia la Municipalità che il locale consigliere comunale Scarpa si erano a lungo battuti.
I residenti disponevano di un numero molto limitato di posteggi per le auto davanti al cimitero, per di più soggetti a Ztl, cosa che non consentiva un uso per la sosta a lunga durata, calcolando il tempo che serve per andare e tornare da Chioggia in motoscafo, e poi quello per recarsi a fare le spese al mercato. Da qui numerose multe da parte della Polizia municipale e proteste dei cittadini. Si è poi trovata una soluzione, con l’allargamento della strada che passa accanto al cimitero in direzione Ca’ Roman. Qui ci transitavano solo biciclette e i camion diretti ai cantieri del Mose.
Ora una parte della carreggiata è stata occupata dai posteggi, mentre la restante per il transito dei mezzi diretti ai cantieri. Il fondo della strada non è però asfaltato, e così le potenziali righe bianche sono state disegnate sulla parete esterna del cimitero, così da garantire la facile comprensione degli spazi da utilizzare per posteggiare le auto. In questo modo sono decisamente aumentati i posti per la sosta libera, dando una valida alternativa a chi utilizza il terminal per recarsi a Chioggia.
Simone Bianchi

giovedì 20 febbraio 2014

«Pellestrina e Sant’Elena penalizzate: inaccettabile»

Tra Pellestrina e la Certosa, due pesi e due misure sui finanziamenti. Non va proprio giù al consigliere comunale della Lista Civica Venezia Mestre e isole Alessandro Scarpa, di Pellestrina, il fatto che all’isola non sia arrivato un euro per i danni della tromba d’aria di due anni fa e così a Sant’Elena, mentre alla Certosa arrivano più di quatto milioni di euro, per le bonifiche, che serviranno anche a riparare i danni: 1.4 milioni di euro dal Comune - stornati dalle bonifiche dell’ex Ospedale al Mare - 2.8 milioni di euro dalla Regione. «Preparerò una mozione - annuncia - e porterò il caso assieme agli altri Consiglieri in Consiglio Comunale». Scarpa sul caso dei mancati finanziamenti per i danni provocati dalla tromba d’aria a Pellestrina aveva scritto una lettera che ho mandato pochi giorni fa al Capo Dipartimento della Protezione civile Gabrielli, ricordando che il Comitato che era sorto sull’isola proprio a questo scopo, si era sciolto proprio prendendo atto dell’inerzia delle autorità centrali rispetto alle richieste avanzate.

mercoledì 19 febbraio 2014

Pesca in crisi, un aiuto dai terreni demaniali

Quindici consiglieri scrivono al sindaco: «Attuare il federalismo per aiutare le cooperative lagunari»

«Sostenere la pesca lagunare in crisi. Offrendo ai pescatori aree demaniali per realizzare punti di sbarco, infrastrutture e depositi di attrezzature». Quindici consiglieri comunali hanno inviato una lettera urgente al sindaco Giorgio Orsoni, all’assessore al Patrimonio Alessandro Maggioni e al titolare della Pesca Carla Rey. Chiedono che il Comune si faccia «parte attiva» per assicurare sostegno e collaborazione a un settore in crisi sempre più profonda. A firmare l’appello sono i consiglieri del Gruppo Misto (Renzo Scarpa, Nicola Funari e Valerio Lastrucci) della Lista civica (Renato Boraso, Alessandro Scarpa e Stefano Zecchi), della Lega (Giovanni Giusto e Alessandro Vianello), Movimento Cinquestelle (Gianluigi Placella), Fratelli d’Italia (Sebastiano Costalonga e Antonio Cavaliere), Italia dei Valori (Giacomo Guzzo), Udc (Simone Venturini) e Pd (Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso e Jacopo Molina). La richiesta è che nell’ambito del «Federalismo demaniale» il Comune faccia richiesta al Demanio e al Magistrato alle Acque di aree oggi inutilizzate che potrebbero aiutare i pescatori nella loro attività. Quelle elencate nella richiesta sono una dozzina, e comprendono terreni ed ex forti in ambito lagunare. Tra questi Sacca di Burano alla Giudecca e Sacca di Sant’Alvise, l’ex caserma dell’Artiglieria a San Pietro in Volta, l’ex Ridotto militare nell’isola del Monte de l’Oro a Burano, l’ex Forte Barbarigo a Ca’ Roman. E poi terreni a Burano e a Portosecco, a San Nicolò e vicino al Forte Rocchetta agli Alberoni. Fino alle barene dei Bottenighi a Marghera e alle casse di colmata a Fusina. Aree demaniali inutilizzate. Che potrebbero costituire una valida base d’appoggio per i pescatori. Per realizzare ad esempio i famosi «pontili di sbarco» per i caparozzoli, previsti dalla legge e mai messi a disposizione.(a.v.)

martedì 18 febbraio 2014

«Ripascimento a Lido e Pellestrina»

Rifiuti, tronchi ed erosione hanno provocato danni sull’arenile

Le ultime mareggiate hanno lasciato il segno sugli arenili di Pellestrina e Lido. Rifiuti di ogni genere e tronchi portati dal mare sono sulla sabbia a ridosso degli stabilimenti ma anche sulle spiagge libere. E il fenomeno dell’erosione ha fatto il suo, con punti critici come l’area del Consorzio Alberghi del Lido e i pennelli 16 e 17 di Pellestrina. In quest’ultimo caso i danni sono particolarmente preoccupanti. L’arenile è del tutto scomparso, e in questo tratto di spiaggia libera di fronte al centro abitato di Pellestrina, il mare lambisce ormai pericolosamente i vecchi Murazzi del Zendrini a pochi metri dalle case. Una situazione che era stata denunciata a più riprese negli ultimi due anni sia dal consigliere comunale Scarpa Marta che dalla Municipalità. Così come al Lido i gestori degli stabilimenti hanno già lanciato un appello al Comune e all’assessore all’Ambiente Bettin per far fronte alla situazione, cercando di coinvolgere Regione e Magistrato alle Acque per arrivare alle opere di ripascimento. Come ha rimarcato lo stesso consigliere Scarpa, infatti, la spiaggia realizzata quasi ex novo solo dieci anni fa dal Consorzio Venezia Nuova, in certi punti si è ridotta praticamente a zero, diventando ora un pericolo per le difese a mare del centro abitato. Non bastasse questo, lo scorso anno era perfino riaffiorato dalla sabbia parte del relitto di una nave greca arenatasi davanti all’isola decenni fa. Da qui una nuova interpellanza del consigliere comunale per cercare di far fronte alla situazione con nuovi lavori di difesa per l’isola. (s.b.)

sabato 15 febbraio 2014

Caparozzoli, pochi controlli e grande crisi

L’esperto: «Le diossine sono in calo, i pontili di sbarco non li hanno mai fatti. E le aziende chiudono»

Vongole sane? Per la legge attuale basta che i controlli batteriologici vengano fatti prima dell’immissione sul mercato. Ma non c’è ancora una rete efficace ed estesa di controlli sugli accumuli degli inquinanti, in particolare metalli pesanti e diossine. Risultato, incertezze e ritardi hanno portato alla crisi del settore, che ha ridotto drasticamente la produzione di vongole, e in particolare di Tapes philipinarum rispetto agli anni Ottanta. Una miniera d’oro che si va esaurendo, portando alla disperazione centinaia di famiglie e minacciando alle fondamenta una delle attività tipiche dell’estuario, in particolare Pellestrina e Punta Sabbioni. «Per questo motivo occorre portare a termine la campagna di monitoraggio avviata qualche anno fa in accordo con il Magistrato alle Acque», dice Lino Natale Pavan, ricercatore e consulente della Provincia nel settore ambientale, «un’attività che deve essere fatta in modo sistematico, con analisi tossicogenomiche per verificare lo stato di salute dei molluschi sottoposti a situazioni di inquinamento ambientale». Una legge regionale del 2004 (la 3366) mai del tutto applicata che imponeva la ricerca delle diossine oltre che dell’esaclorobenzene e le esaclorobutadine.
Altra direttiva europea mai applicata quella che prevedeva la realizzazione di punti di sbarco. Norma europea applicata nel 2010 dal governo italiano che aveva emesso il regolamento per i controlli sui punti di sbarco del pescato e sul trasporto dei molluschi al primo stabilimento di destinazione. Una struttura che secondo i tecnici avrebbe facilitato il trasporto del prodotto ai mercati, evitando burocrazia e soprattutto incertezze sulla qualità. Quanto all’inquinamento, Pavan esibisce studi degli ultimi anni che rilevano come sia diminuita la concentrazione di inquinanti, in particolare di diossine. «Diossine che erano state immesse in laguna quasi tutte con il Petrolchimico di Marghera, oggi in disarmo», spiega Pavan, «la cui presenza oggi andrebbe misurata con campagne frequenti e controlli».
Ma mentre si discute l’industria dell pesca perde i pezzi. Fallita anche la grande scommessa di lanciare l’allevamento in aree protette e certificate. Anche qui una burocrazia infinita, denunciata dagli allevatori, con l’obbligo imposto dalla Provincia di acquistare il seme dal Graal. «Sarebbe come se un allevatore non potesse disporre delle sementi e dovesse pagare un soggetto terzo per farlo», dicono. E la crisi del settore non si ferma.(a.v.)

Carnevale alla sala Perla

Domani dalle 16.30 alle 18.30 primo appuntamento carnevalesco nella sala Perla. Parteciperà la Banda di Pellestrina con musica popolare italiana, latino americana e per bambini. Previsti giochi e dolci.

venerdì 14 febbraio 2014

Carnevale al Lido e Pellestrina

Un programma ricchissimo per numero di appuntamenti e per qualità dell’offerta, frutto di tanto volontariato e di associazioni che si sono impegnate a far vivere il territorio. Ma c’è la polemica innescata dalla Municipalità sui pochi fondi giunti dal centro storico per le iniziative. «I programmi li abbiamo presentati per tempo, ma ci è stato detto il contrario, e al Lido sono arrivati solo quattromila euro su un budget milionario. Crediamo che questo non sia per nulla giusto», rimarca il presidente della Municipalità Giorgio Vianello. E così al Lido si sono rimboccati le maniche, e dal 15 febbraio ce ne sarà per tutti i gusti, dagli eventi per bambini come a Malamocco, ai concerti per i giovani sotto la vela del terminal Actv di Santa Maria Elisabetta e nell’ex mercato di via Lepanto.
A Pellestrina saranno allestiti gonfiabili per i più piccoli, mentre il 28 febbraio e l’1 marzo si ballerà il liscio con un grande evento organizzato all’aeroporto Nicelli, che per l’occasione aprirà i suoi cancelli e le sue sale. Sulle due isole saranno protagoniste le bande, mentre l’associazione Mario del Monaco si farà valere con iniziative musicali di alto profilo culturale negli spazi dell’albergo Ausonia & Hungaria con il Carnevale d’Inverno che vivrà la sua inaugurazione sabato 22 febbraio, mentre l’1 marzo promuoverà una festa all’insegna della musica leggera. Malamocco sarà il fulcro per i bambini grazie all'associazione Civica con la festa in programma martedì grasso (4 marzo). (s.b.)

giovedì 13 febbraio 2014

Scuole sporche all’Anci Genitori dal prefetto

Cuttaia li incontrerà domani prima della manifestazione-girotondo di sabato Negli istituti della città ora la situazione più critica riguarda Lido e Pellestrina 

L’ultimo rapporto sullo stato di pulizia delle scuole fatto arrivare ieri all’assessorato alla Pubblica istruzione conferma che, in queste settimane, la situazione è andata migliorando in tutte le scuole del Comune anche se forti disagi restano nelle aule dell’istituto comprensivo di Lido e Pellestrina, come era emerso anche nella visita della scorsa settimana della task force voluta dal prefetto. È la dirigente scolastica, Gabriella Marinaro, a spiegare quali siano i problemi. «La situazione è piuttosto confusa» dice «perché ci sono scuole che vengono pulite, e altre invece no. Noi abbiamo ricevuto i tecnici della Manutencoop per il primo sopralluogo il 20 gennaio, mentre lunedì scorso ho incontrato il responsabile di zona per costruire, nel dettaglio, il piano degli interventi delle pulizie». Ma se sulla carte sembra essere tutto apposto, nei fatti poi ci sono scuole che continuano a non venire pulite, come la Zendrini di Pellestrina e la Penzo di Malamocco. Oggi intanto è previsto un incontro tra i dirigenti scolastici e l’assessore alle Politiche educative di Ca’ Farsetti, Tiziana Agostini, mentre mercoledì prossimo, 19 febbraio, si terrà la Commissione Istruzione e Scuola dell’Anci anticipata proprio per affrontare la questione degli appalti delle pulizie nelle scuole. «Il presidente Anci, Piero Fassino, è stato informato direttamente e i dossier sulla pulizia delle scuole sono in suo possesso, per un attento monitoraggio. Problemi si sono manifestati anche in altri Comuni, ma a Venezia e nel territorio veneziano i disagi sono stati più intensi per due ragioni» dice la Agostini «è stato dato prima corso al nuovo appalto e maggiore è l’impiego di personale di pulizia ausiliario. Maggiore è stata però ad oggi anche l’attenzione dimostrata da tutti, istituzioni, genitori, sindacati e questo ci fa ben sperare». Sempre questa mattina, alla Direzione regionale del lavoro, è previsto un incontro tra le organizzazioni sindacali e l’azienda. Per domani invece il prefetto Domenico Cuttaia ha convocato i genitori per un incontro, dopo che i rappresentanti del comitato avevano contestato la relazione del gruppo di lavoro da lui voluto, e gli avevano scritto chiedendo di poterlo vedere, prima che venissero tratte le conclusioni. Un incontro che precede la grande manifestazione organizzata per sabato, alle 10.30, davanti alla stazione di Santa Lucia. Martedì c’erano stati alcuni dubbi sulla possibilità di realizzarla - vista la concomitante proteste del comitato dei pendolari, sempre davanti alla stazione - ma alla fine è arrivato l’ok dalla questura. Come noto quello dei genitori sarà una sorta di girotondo, partiranno dalla stazione, e sfileranno poi per il ponte di Calatrava, Fondamenta San Simeon e il Ponte degli Scalzi. 

martedì 11 febbraio 2014

Pesca abusiva, sequestrate due vongolare

Sorprese dai carabinieri a pescare in acque vietate, lungo il canale Taglio Vecchio, nella zona di Mira. Cinque denunciati, tutti di Pellestrina

I Carabinieri di Venezia nella nottata di ieri hanno posto sotto sequestro due “vongolare” e quasi mezza tonnellata di vongole.
In particolare, nel corso dello specifico servizio predisposto con motovedetta e abiti di copertura, i militari del Nucleo Natanti sono intervenuti lungo il canale Taglio Vecchio, dietro Porto San Leonardo, nel comune di Mira, dove accertavano la presenza di due vongolare di grosse dimensioni che stavano effettuando la pesca professionale di molluschi con vibrovaglio in area preclusa per motivi igienico sanitari.
I militari, affiancate le imbarcazioni da pesca mentre le stesse avevano le attrezzature calate in acqua, hanno sorpreso a bordo su una tre persone e sull’altra due che stavano manovrando e vagliando il prodotto già raccolto.
Complessivamente, venivano rinvenuti in più ceste e nell’attrezzatura circa 400 kg di vongole appena raccolte, prodotto ittico che sul mercato avrebbe avuto un valore commerciale intorno ai 1.200 euro, ma che avrebbe potuto arrivare anche a qualche tonnellata (in considerazione delle grosse unità per la pesca professionale) se non fossero intervenuti i carabinieri.
I cinque pescatori, tutti residenti a Pellestrina, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato dei fondali lagunari, procedendo altresì al sequestro delle vongolare e dell’attrezzatura da pesca che vi era issata, del valore stimato di circa 80.000 euro, mentre i molluschi, essendo ancora allo stato vitale, dopo il sequestro sono stati restituiti alle acque.

venerdì 7 febbraio 2014

Intrappolato tra Alberoni e Pellestrina, il delfino ha trovato la libertà

Il mammifero si trovava da alcuni giorni nello specchio d’acqua senza riuscire a tornare in mare. Allarme dato da un equipaggio dell’Actv: «Aiutatelo, sta perdendo vitalità» 

Ha ritrovato la strada del mare il delfino rimasto intrappolato in laguna. Il delfino aveva perso l’orientamento vagandio per alcuni giorni, almeno tre, tra gli Alberoni (isola del Lido di Venezia) e Santa Maria del Mare (isola di Pellestrina).
Il mammifero nuotava infatti tra la torre dei piloti all’inizio del canale dei Petroli e l’approdo del ferry boat Actv di Santa Maria del mare, in una conca chiamata “bacino delle seppie” per l’abbondanza di cefalopodi che vi si possono trovare. L’avvistamento di un delfino in queste acque non è un fatto raro. La povera bestia, però, sembrava essersi smarrita e avere seri problemi.
«Rispetto al primo giorno ha perso molta vitalità», spiegava giovedì Gian Michele Giromella, dipendente dell’Actv, «oggi per esempio emerge appena appena dall’acqua per respirare, ma non ha più la forza di saltare». Nello specchio d'acqua giovedì era intervenuta anche la Capitaneria di Porto, cercando di spingere il delfino verso il mare, senza però riuscirvi.
Oggi il delfino ha trovato, da solo, la strada verso la libertà. L'ultima volta è stato avvistato in corrispondenza del Fanale Verde in uscita, dove ci sono i mucchi di terra e pietre del Mose.

Prigioniero da tre giorni delfino non trova l’uscita

L’esemplare ha varcato la bocca di porto di Malamocco, vaga disorientato al Lido Il sospetto che ci sia pure un compagno. I testimoni: «Non ha la forza di saltare»

È probabilmente entrato in laguna ingolosito da un branco di pesci: così un delfino - e forse potrebbe essercene un secondo - ha varcato la bocca di porto di Malamocco e poi ha perso l’orientamento cominciando a vagare tra gli Alberoni e Santa Maria del Mare. Il mammifero è presente nello specchio d’acqua, secondo alcuni pescatori, da almeno tre giorni e all’inizio si pensava che avesse trovato un gruppo di seppie “insaccato” e che si stesse nutrendo. Poi purtroppo la sua permanenza sempre nello stesso punto ha fatto sorgere dei sospetti che sono andati trasformandosi in apprensione. Lo si vede nuotare tra la torre dei piloti all’inizio del canale dei Petroli e l’approdo del ferry boat Actv di Santa Maria del mare, in una conca chiamata “bacino delle seppie”. Ma nei giorni scorsi era stato visto saltare anche davanti all’isola di Poveglia. L’avvistamento di un delfino in queste acque è inusuale ma non è certo un fatto raro. In questo caso la povera bestia, però, sembra essersi smarrita e avere seri problemi a ritrovare la strada verso il mare. «Rispetto al primo giorno ha perso un po’ di vitalità», spiega Gian Michele Giromella, dipendente dell’Actv, che ne sta seguendo le sorti, «sembra che non abbia più la forza di saltare. Non si capisce bene poi se sia da solo o in compagnia di un altro esemplare». Ieri, dopo la segnalazione, sul posto è intervenuta anche una motovedetta della Capitaneria di Porto che, per alcune ore, ha cercato di instradare il delfino verso la bocca di porto, così da liberarlo in mare. Purtroppo però, dopo aver seguito per un po’ gli uomini della Guardia costiera, il delfino si è girato e ha fatto marcia indietro. Vista l’impossibilità di intervenire la capitaneria ha informato anche il Centro cetacei nazionale mentre anche il Wwf, che pure aveva ricevuto un paio di segnalazioni, ha informato la Fondazione cetacea di Riccione, con la quale già collabora per il recupero delle tartarughe marine. Il delfino è probabilmente un po’ provato ma non è ferito, come hanno potuto verificare gli uomini della Guardia costiera. «Il vero rischio adesso» spiega Paolo Perlasca, del Wwf, direttore dell’oasi degli Alberoni «è che rischi di farsi male per il passaggio delle navi che utilizzano la bocca di porto di Malamocco» per entrare in laguna e raggiungere la zona industriale attraverso il canale dei petroli. «Se il delfino dovesse spiaggiare è pronta a intervenire una squadra delle Fondazione cetacea» aggiunge Perlasca «ma intervenire adesso, che si trova in acque profonde, è molto difficile». 

domenica 2 febbraio 2014

«Intervento urgente per la torre»

Rischio crollo, interpellanza del consigliere comunale Scarpa Marta

«Serve un intervento urgente per la messa in sicurezza della vecchia torre dell’acquedotto che sorge all’interno del centro abitato di Pellestrina». Questa la richiesta inviata al sindaco con una interpellanza, dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Si parla della vecchia Torre Zendrini, parte dell’acquedotto e non più in uso al giorno d’oggi, ma che negli ultimi anni è stata più volte oggetto di proteste da parte dei residenti, per la preoccupazione legata alla sua stabilità e alle parti che cadevano al suolo da grande altezza. Le ultime hanno riguardato episodi di danneggiamenti avvenuti nel corso di alcuni temporali e trombe d’aria, con tanto di interventi da parte dei vigili del fuoco per evitare che intonaci, vetri e pezzi di infissi potessero cadere sulla testa della gente, in modo particolare dei bambini della vicina scuola elementare dell’isola. Plesso che si trova solo a pochi metri dalla struttura che desta tanta preoccupazione a Pellestrina. «C’è una situazione pericolosa», osserva il consigliere Scarpa, «anche perché sotto la torre, in estate, vengono pure organizzati vari eventi pubblici legati alla Festa della Madonna dell’Apparizione, e frequentati da migliaia di persone. In passato, a causa dei forti venti e di alcuni temporali, la torre è stata danneggiata. Chiediamo al sindaco di intervenire al più presto per ordinare dei lavori che prevedano la sistemazione definitiva della torre dell'ex acquedotto, così da scongiurare ogni eventuale pericolo per la cittadinanza, per i turisti, ma soprattutto per i bambini che frequentano la scuola elementare Zendrini». (s.b.) 

«Basta rinvii, deve partire il ripascimento delle spiagge»

La Municipalità presenterà domani in Regione una richiesta per iniziare a discutere sul ripascimento delle spiagge di Lido e Pellestrina. Un tema che da anni viene dibattuto sulle due isole, alla luce della evidente erosione che il mare ha continuato a infliggere al litorale veneziano. «Non si può più aspettare, bisogna che Regione e Magistrato alle Acque facciano qualcosa per queste due isole», sostiene il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, «le mareggiate di questa ultima settimana lasceranno ancor più il segno, e il mio pensiero è lo stesso dei concessionari balneari del Lido e dei cittadini di Pellestrina che invece sfruttano l'arenile libero. Si stanno continuando a rinviare decisioni fondamentali per la difesa a mare delle due isole».
Il Consorzio balneari del Lido contatterà invece la prossima settimana l'assessore comunale all'Ambiente per affrontare non solo questo tema insieme alla Regione, ma anche per il problema dei rifiuti e del legname che nei prossimi giorni di sicuro si spiaggeranno davanti le capanne del Lido. (s.b.)

sabato 1 febbraio 2014

I Vianello, la partita per Raimondo

Calcio & solidarietà. Lo storico Pellestrina del ’95 a giugno con la Nazionale attori

Li aveva definiti “i miei nipotini” negli anni Novanta, ora quegli stessi ragazzi dell’Us Pellestrina lo ricorderanno in una partita amichevole contro la Nazionale Attori. Sull’isola non si sono dimenticati di Raimondo Vianello. A quattro anni dalla morte di uno dei miti della commedia italiana, capace di portare il sorriso a chiunque lo seguisse in televisione o al cinema, a Pellestrina hanno voluto fare le cose in grande. E dallo spunto di volergli intitolare una strada, laddove era nato suo nonno capitano della Regia Marina, e alla quale comunque lui era sempre stato legato, ecco il progetto di una giornata intera, a giugno, per celebrare il grande Raimondo, attore ma anche grande appassionato di calcio. Lui che negli anni Cinquanta rischiò di giocare nel Palermo, e che dal 1991 al 1999 con la trasmissione Pressing riuscì nell’impresa di mettere ironia e sarcasmo in un ambiente dove spesso polemiche e tensioni la fanno da padrone. Quel sorriso sornione che nessuno si è scordato, e quei ragazzi che nel 1995 vinsero il campionato di Seconda categoria, si riuniranno per l’occasione. Una squadra passata alla storia per una caratteristica piuttosto insolita: 13 dei 18 giocatori in rosa avevano il cognome Vianello. Così curiosa come storia che vennero perfino invitati in Rai a Uno Mattina, e lo stesso Raimondo nazionale li ricordava con piacere quando conduceva Pressing. «Non ci siamo dimenticati di lui» osserva Giorgio Vianello, a quei tempi terzino sinistro con il vizio del gol, oggi presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina, «dai contatti con la nipote per intitolargli una strada, siamo poi passati a questo progetto. Una giornata intera dedicata a Raimondo Vianello. Partita alle 15, premiazioni al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia alle 20 e cena di gala a seguire all’Ausonia & Hungaria». Di quei “nipotini” qualcuno è rimasto nel calcio, come l’ex portiere Luciano Vianello che allena i pulcini a Pellestrina, o l’ex capitano Olinto Vianello che segue gli allievi. C’è chi lavora a Veritas, chi in Actv, altri fanno il pescatore o il commerciante. Una cosa è sicura, tra gli attori che decideranno di presenziare non mancherà di certo un pizzico di emozione, non fosse altro per la possibilità di ricordare un monumento della nostra televisione. E al di là dell’aspetto giocoso dell’iniziativa (tra l’altro nella Nazionale Attori ci sono molte grandi firme della televisione e del cinema) ha grande importanza anche il gesto di solidarietà al quale gli sportivi sono chiamati: l’intero ricavato della giornata sarà devoluto alla sezione lidense dell’Associazione italiana sclerosi multipla.
Simone Bianchi