mercoledì 8 febbraio 2017

Riprendono i lavori della pista ciclabile

Da questa settimana riprenderanno i lavori per la pista ciclabile compresa tra i Cantieri ex De Poli e Portosecco. La conferma arriva dal consigliere comunale delegato per le isole, Alessandro Scarpa Marta.

lunedì 6 febbraio 2017

Tariffe dei ferry troppo elevate raccolte 1500 firme


Anche il blog Venezialagunanostra contesta le tariffe vigenti del ferry boat di linea 11 e 17 che collega il Lido rispettivamente a Pellestrina e Tronchetto. Secondo il gestore del blog, Donatello De Marco, «gli aumenti delle tariffe e l’introduzione del biglietto per il conducente, decisi con la delibera comunale 610 del 2010, non dovrebbero essere più in vigore da almeno 5 anni. Nella delibera si spiegava che erano legati alla introduzione delle corse notturne. Dopo pochi mesi quelle corse notturne vennero soppresse, ma gli aumenti di biglietti e abbonamenti sono rimasti in vigore. C’è materiale per un eventuale ricorso al Tar».
In questi ultimi tre mesi al Lido e Pellestrina sono state raccolte già 1.500 firme per chiedere al Comune di eliminare il biglietto per il conducente, visto che già paga l’abbonamento o il biglietto per l’automezzo che guida. E lo stesso De Marco nelle ultime ore ha incontrato i dirigenti alla Mobilità del Comune per discutere la vicenda. «Abbiamo chiesto siano reintrodotte le vecchie tariffe o che siano rimesse le corse notturne. Inoltre ho anche sottoposto l’ipotesi che le tariffe scontate per i residenti di Lido e Pellestrina possano
essere applicate a tutti i cittadini del Comune di Venezia. Infine, da tempo sosteniamo che il terminal del Tronchetto dovrebbe essere spostato a San Basilio, risparmiando 8 minuti a corsa, con conseguente riduzione dei costi per Actv e tempi di viaggio per i passeggeri». (s.b.)

mercoledì 1 febbraio 2017

Morte in cantiere due condanne e due patteggiamenti


Due condanne, due patteggiamenti e una assoluzione per la morte di Marijan Panic, carpentiere navale croato dipendente della ditta D.M.T. D.o.o., che aveva perso la vita mentre lavorava nell’ex cantiere De Poli di Pellestrina. Il pronunciamento del gup Roberta Marchiori è arrivato ieri, a quasi dieci anni dall’incidente sul lavoro che avvenne il 7 febbraio 2007 e sul quale aveva condotto le indagini la pubblico ministero Carlotta Franceschetti.
Condannato a nove mesi per omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza sul lavoro Massimo Juris, 60 anni di Venezia, allora direttore generale del Cantiere navale De Poli spa, mentre per Marco Cappon, 48 anni di Venezia, responsabile della sicurezza per il Cantiere navale De Poli spa, la giudice ha deciso una pena di otto mesi. Assolto Gianluca Pagan, 48 anni di Chioggia, responsabile del reparto carpenteria Metallica della De Poli spa, mentre hanno patteggiato un anno i croati Damir Peranovic, 35 anni, legale rappresentante, datore di lavoro e direttore dei lavori per la società D.T.M. D.o.o. (affidataria dei lavori di taglio e saldatura), e Marijan Peranovic, di 31 anni, responsabile per la verifica e l’andamento dei lavori per la D.T.M. D.o.o.
Nell’udienza di dicembre, la pm aveva chiesto la condanna a un anno per Juris, Cappon e Pagan, mentre per i due croati era già stato accordato il patteggiamento. L’assicurazione della De Poli ha già pagato 450 mila euro ai familiari del carpentiere morto, così come la D.M.T. D.o.o. ha versato 10 mila euro: in virtù di questi risarcimenti, i parenti della vittima non si sono costituiti parti civili.
Marijan Panic, al momento dell’incidente, era impegnato nel taglio delle lamiere del ponte di coperta all’interno della sala motori per creare un’apertura da cui infilare il motore principale dell’imbarcazione in costruzione. Stando alle accuse, l’operaio sarebbe caduto da un’impalcatura alta tra i cinque e i sei metri, battendo la testa e morendo a causa di un gravissimo
trauma toracico. Diversa era stata la linea della difesa, secondo cui il decesso sarebbe stato causato sì dal trauma cranico, che però non sarebbe stato provocato dalla caduta ma da un oggetto pesante che avrebbe sfondato il cranio di Panic mentre l’operaio si trovava a terra. Rubina Bon