sabato 30 gennaio 2010

Incidente a Pellestrina, muore sedici giorni dopo

Loredano Scarpa, falegname in pensione, era stato travolto da un furgone mentre era alla guida di un Ape


(L.M.) La sua lotta contro la morte è durata sedici giorni. E’ morto,
ieri mattina all’ospedale di Mestre dove era ricoverato in


coma,
Loredano Scarpa, 75 anni pensionato ex falegname di Pellestrina
conosciuto e benvoluto in tutta l’isola. L’incidente stradale è
avvenuto a Pellestrina lo scorso 13 gennaio: era alla guida del suo
apecar ed è stato travolto, all’altezza dei cantieri De Poli, da un
furgoncino del servizio mensa scolastica. Loredano Scarpa era una
persona generosa e disponibile, in particolare verso i bambini, e per
oltre cinquant’anni ha mantenuto in isola un suo laboratorio di
falegnameria. Cercava sempre di accontentare tutti e questo lo aveva
fatto apprezzare e conoscere. Da qualche anno, anche per la difficoltà
a trovare un ricambio generazionale, Loredano Scarpa era andato in
pensione e si dedicava alle sue passioni: ovvero la pesca e la
coltivazione di un piccolo appezzamento di terra. Abitava, insieme a
una sorella, nel sestiere Scarpa 1117. Amico fraterno del “re del remo”
Palmiro Fongher, era un po’ il suo “scudiero” e si occupava della
manutenzione delle barche, prima di ogni gara, non lasciando nulla al
caso affinchè l’amico Palmiro potesse centrare la vittoria. Pur non
avendola mai praticata ai remi, infatti, la voga veneta era un altro
dei suoi grandi amori, così come l’Inter, sua squadra del cuore, che
non ha mai smesso di seguire con molta partecipazione. Lascia sei
fratelli. Non ancora fissata la data dei funerali.

venerdì 29 gennaio 2010

Patteggia la coppia che coltivava marijuana


Hanno scelto di patteggiare e sono tornati liberi i due fidanzati di
Pellestrina, F. S., 30 anni, e E. V., 27 anni, arrestati l’altro giorno
dai carabinieri per aver avviato, in un appartamento dell’isola, una
coltivazione di marijuana, con conseguente essicazione e spaccio. I
due, assistiti dall’avvocato Aldo Ghezzo, sono comparsi ieri davanti al
giudice monocratico Moretti negli uffici giudiziari di Mestre.
All’uomo, F. S., è stata applicata una pena di tre anni e 12.000 euro
di multa, con l’obbligo di firma, due volte la settimana, dai
carabinieri di Pellestrina. Più leggera la posizione della donna, E.
V., che avrebbe assecondato malvolentieri le iniziative del compagno.
Ha comunque patteggiato una pena di un anno, 10 mesi e 8.000 euro di
multa, con la sospensione condizionale della pena. A spingere i due
giovani a improvvisarsi coltivatori di marijuana sarebbero state le
difficoltà economiche. L’uomo, un paio d’anni fa, aveva rilevato un
negozio di floricoltura, il Magic Green al Lido, ma gli affari non
erano andati secondo le previsioni. Di qui la decisione di buttarsi
sulla marijuna. Prodotta e lavorata a domicilio, per poi essere venduta
a una clientela selezionata di residenti tra Lido e Pellestrina.
Nell’appartamento utilizzato dalla coppia per la coltivazione, i
carabinieri hanno trovato ben 60 piante di marijuana già alte tra un
metro e mezzo e i due metri, prossime alla maturazione, con tanto di
illuminazione a lampade alogene.

Via libera al Piano arenili, salva la spiaggia di Visconti

Il provvedimento andrà in Consiglio comunale per l’approvazione

(L.M.) La commissione Urbanistica ha licenziato ieri pomeriggio il
Piano particolareggiato degli arenili del Lido e quello di Pellestrina.
Così ha stabilito la seduta, presieduta da Saverio Centenaro, con la
presenza anche del parlamentino isolano (che già aveva espresso parere
positivo). Entrambi i provvedimenti potrannno dunque passare al vaglio
del consiglio comunale la prossima settimana. Se non ci saranno
problemi in Consiglio, anche il Piano di Pellestrina, che ieri veniva
esaminato per la prima volta dai consiglieri, potrà essere adottato. E
questo permetterebbe di valutare, fin da subito, per l’estate 2010, il
rilascio di alcune concessioni. Per il Lido, invece, si è conclusa una
discussione aperta da tempo. Sono stati esaminati alcuni emendamenti,
proposti dall’assessore, che permetteranno di “salvare” la storica
spiaggia dei “Bagni Alberoni” che risale ai primi del ‘900 per la quale
c’era stata anche una mobilitazione dei bagnanti con la raccolta di
oltre duemila firme. Tornando a Pellestrina, invece, per la prima
volta, potranno esserci così dei piccoli stabilimenti balneari lungo
l’arenile. Nel Piano è infatti prevista la possibilità di assegnare una
quindicina di concessioni per attrezzare un tratto di arenile lungo
circa 1.800 metri. Ciascun stabilimento titolare della concessione (in
realtà per stabilimento si intende un piccolo chiosco) avrà poi la
possibilità di affittare ai bagnanti, sdraio, lettini e ombrelloni.

giovedì 28 gennaio 2010

In casa una serra di marijuana

I carabinieri di Chioggia arrestano una coppia di fidanzati
Lui, Flaminio Scarpa, è titolare di un negozio di floricoltura al Lido



Produttori e spacciatori di marijuana per battere la crisi economica.
Così si sono giustificati i due fidanzati di Pellestrina, Flaminio
Scarpa, 30 anni, ed Erika Vianello (27) arrestati l’altra mattina dai
carabinieri della Compagnia di Chioggia con il supporto dei colleghi
della locale stazione.

      Lui, infatti, da un paio d’anni aveva
rilevato un negozio di floricoltura, il Magic Green, con sede in via
Lepanto al Lido. Ma gli affari non andavano come si aspettava e quindi
ha deciso di allargare l’offerta puntando su un settore che a quanto
pare non conosce recessione alcuna. Due i fronti aggrediti
dall’intrepido commerciante: uno lecito, quello cioè della vendita di
semi di canapa indiana e di kit per la loro coltivazione, il tutto per
lo più "made in Olanda" e ordinato on line. L’altro illecito, quello
cioè della coltivazione a domicilio delle piantine di "maria" e della
successiva lavorazione per ottenere il prodotto finito da proporre per
lo più a


un clientela selezionata residente nelle due isole.
     
Manco a dirlo, quest’ultima è l’attività di gran lunga più redditizia e
praticata su vasta scala. A dimostrarlo la serra superprofessionale
allestita in uno degli appartamenti in uso a Flaminio e affittato da
Erika, in via Pellestrina 594: al terzo piano i militari dell’Arma
hanno trovato ben sessanta piante che avevano già raggiunto un’altezza
compresa fra il metro e mezzo e i due metri, prossime a maturazione,
con tanto di impianto di illuminazione a lampade alogene. Al secondo
piano invece, tutto il necessario per l’essicazione che avveniva
all’interno di un armadio adattato allo scopo, e l’occorrente per la
trasformazione e la confezione della sostanza da commercializzare:
bilancini, calendari di semina e resoconto delle operazioni e materiale
per il confezionamento. Tutto posto sotto sequestro insieme a 700
grammi di marijuana di buonissima qualità (dieci euro al grammo il
prezzo al dettaglio) e a quasi diecimila euro in contanti. Dai
riscontri degli uomini del capitano Antonello Sini, la coppia era già
al suo terzo raccolto: «Al negozio di Scarpa ci siamo arrivati - spiega
- grazie a un’indagine scaturita in coordinamento con altre procure del
Nord Italia che da tempo sono sulle tracce dei traffici riscontrabili
dalla compravendita di semi di marijuana in internet». 
Flaminio ed
Erika verranno processati oggi per direttissima per produzione di
sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Per lo stesso reato sono stati
indagati in stato di libertà altri cinque pellestrinotti: due
conviventi V.J. di 26 anni e C.C. di trenta, E.S. di 27 anni, D.B. di
cinquanta e M.V. di 26.

«Tanti ricordi come fosse ieri»


Nella sala, davanti alle autorità, tante storie. Una più affascinante e
tragica dell’altra. Un «universo» di narrazioni, di vite vissute, di
sacrifici, di rievocazioni con un unico comun denominatore: l’8
settembre 1943. Il giorno dell’Armistizio con gli Alleati
anglo-americani, la fine del diabolico patto con Hitler e la Germania
nazista e l’inizio di un altro momento tragico nella storia recente
d’Italia: la "trasformazione" delle truppe italiane da alleate a
nemiche del Terzo Reich. Un "passaggio" che ha segnato il destino di
tanti militari "di terra e di mare" che, un giorno per l’altro,
nonostante tanti eroismi, finirono per essere inghiottiti nel vortice
delle persecuzioni e della "macchina di sterminio" dei lager nazisti.

     
E se lo ricorda bene Fabio Passarella, 88 anni, ("Sono l’unico
panettiere di Pellestrina" dice con orgoglio). «Mi trovavo nell’Egeo
imbarcato in una nave italiana - racconta ancora emozionandosi - E
pochi giorni dopo la firma dell’Armistizio alcuni Stukas tedeschi
iniziarono a bombardare la nostra nave. Mi ricordo come fosse adesso
che presi un mitragliatore e iniziai a sparare tanto che riuscì a
centrare un aereo tedesco. Ma la nostra resistenza fu inutile, fummo
fatti prigioneri e costretti ad approdare in Grecia. E da lì, tra mille
difficoltà, stenti e sporcizia, insieme ad altri italiani fummo
trasferiti a Mauthausen in Austria, uno dei peggiori campi di sterminio
dei nazisti. E qui, lavorando come uno schiavo, costretto a subire
mille angherie, sono rimasto dal 1943 al 1945, quando è finita la
guerra. Ma le mie disavventure non erano concluse lì. Dopo il lager
fuggii per raggiungere l’Italia e lo feci passando per la Slovenia,
allora Jugoslavia. Ma qui venni arrestato dai partigiani di Tito che
schiaffarono in prigione a Lubiana. Ci sono stato per due mesi! Poi,
per fortuna sono riuscito ad arrivare in Italia. Quando sono arrivato a
Venezia pesavo 27 chili!».

      Poco più in là si avvicina la
figlia di Cosmo Rinello, soldato di Zelarino, finito nel campo di
lavoro di Gladbeck e consegna a tutti il "Diario" di suo padre raccolto
in un bel volumetto. E anche Dino Crosara, classe 1923 mostra la
"piastrina" di prigioniero: "Stalag 17/b matricola 95758. «Ho lavorato
in una miniera di antimonio, io - dice ricordando quel periodo mentre
si avvicinano anche i parenti di un altro "soldato" Renato Balliana - e
poi anche in una fabbrica meccanica».


Concordato De Poli, rinvio al 4 febbraio


(L.M.) E’ stata rinviata al prossimo 4 febbraio l’udienza per il
giudizio di omologa del concordato preventivo dei cantieri navali De
Poli di Pellestrina. Nell’udienza del 21 gennaio scorso, infatti, c’è
stato solo uno scambio di memorie tra gli avvocati Paolo Cortellazzo
Wel e Mauro Pizzigati che hanno elaborato il piano e i legali delle
uniche due aziende creditrici che hanno presentato una formale
opposizione al piano. Questo passaggio ha fatto propendere il giudice
delegato del tribunale, Rita Rigoni, per un rinvio al 4 febbraio.


martedì 26 gennaio 2010

Incidente, pensionato ancora in coma


(L.M.) A undici giorni dall’incidente stradale a Pellestrina è ancora
in coma Loredano Scarpa, pensionato di 75 anni ex falegname molto
conosciuto in isola rimasto schiacciato tra le lamiere del suo Apecar
dopo essere stato centrato in pieno da un furgone delle mense
scolastiche. E mentre si attende l’evoluzione della situazione clinica
dell’uomo, sempre delicatissima, i carabinieri stanno vagliando tutta
una serie di elementi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente
che presenta ancora parecchi punti interrogativi. Andrà stabilita anche
la velocità dei mezzi coinvolti nel sinistro, che ovviamente sono stati
subito posti sotto sequestro dalla magistratura. L’incidente è
avvenuto, il 13 gennaio scorso, sulla strada comunale Murazzi
all’altezza dei cantieri De Poli. L’uomo si trova ricoverato in
prognosi riservata e in condizioni gravissime nel reparto di
Rianimazione dell’ospedale dell’Angelo di Mestre.


Reintegrati i fondi destinati alle Oasi


Reintegrati i fondi per il mantenimento delle Oasi naturali degli
Alberoni al Lido e di Ca’ Roman a Pellestrina. Inizialmente le risorse
erano dimezzate, ma il ripristino è stato inserito nel maxiemendamento
della giunta comunale alla delibera sui finanziamenti della Legge
Speciale.

lunedì 25 gennaio 2010

Azzeccato un terno da oltre 5mila euro


(L.M.) La dea bendata bacia Portosecco. Nei giorni scorsi alla
tabaccheria “La chiocciola” di San Pietro in Volta, nell’isola di
Pellestrina,
si è festeggiata una ricca vincita di oltre cinquemila euro. Un anonimo
giocatore ha azzeccato un bel terno portando a casa una bella cifra.
Certamente un bel regalo di Natale anche se con qualche giorno di
ritardo. In tabaccheria si è celebrata la vincita nel modo migliore e,
per alcuni giorni, è stato affisso un cartello che comunicava alla
clientela il lieto evento.

venerdì 22 gennaio 2010

Salmonella, laguna sorvegliata speciale

Tracce del batterio nella sacca dell’Anghiero, a ridosso di Pellestrina. La pesca continua
Le vongole pescate nella zona "incriminata" dovranno essere sottoposte a depurazione

Tracce di salmonella nella sacca dell’Anghiero. Le analisi effettuate nella zona lagunare a ridosso di Pellestrina
da parte dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha
infatti evidenziato la presenza del batterio, seppur in concentrazione
comunque limitata. L'Asl 14 di Chioggia ha immediatamente fatto partire
la segnalazione alle autorità locali e e il sindaco Romano Tiozzo, come
da prassi, ha firmato un'ordinanza per intensificare i controlli
nell’area interessata.

      Niente divieto di pesca comunque: la situazione nell'area in cui pescano attualmente tre cooperative di Chioggia e una di Pellestrina
infatti non è così grave da richiedere lo stop immediato di tutte le
attività. Le vongole pescate dalla sacca l'Anghiero d'ora in poi
saranno sottoposte a un trattamento di depurazione intensivo di almeno
12 ore in un centro di depurazione riconosciuto dalla legge. I centri
di depurazione dove verrà portato il prodotto saranno avvertiti della
situazione dai titolari degli allevamenti e dai pescatori e, al termine
del processo di depurazione, dovranno verificare che le vongole siano
tornate sane dal punto di vista biologico.

      L'ordinanza firmata
dal sindaco inoltre dà incarico al Servizio veterinario dell'Asl locale
di effettuare ulteriori campionamenti nella zona in modo da verificare
se il batterio della salmonella è presente ancora nella zona di pesca.
Le misure eccezionali termineranno quando la situazione microbiologica
dell'area tornerà finalmente alla normalità. Se i procedimenti verranno
seguiti correttamente non vi sarà alcun problema per la salute
pubblica. Normalmente la presenza del batterio è destinata a scomparire
nel giro di pochi giorni: la situazione dunque dovrebbe normalizzarsi
in breve tempo.

giovedì 21 gennaio 2010

De Poli, domani il concordato preventivo

Mercoledì 20 Gennaio 2010

(L.M.) E’ fissata per domani alle 11 dal Tribunale l’udienza per il
giudizio di omologa del concordato preventivo dei cantieri navali De
Poli di Pellestrna. Il piano, patrocinato dagli avvocati Paolo
Cortellazzo Wel e Mauro Pizzigati, è già stato approvato a maggioranza
dai creditori, compreso il placet delle banche Unicredit e Monte dei
Paschi, anche con la controllata Antonveneta. Ora inizia l’iter,
davanti al giudice delegato dottoressa Rita Rigoni per ricevere
l’omologa che non dovrebbe incontrare grossi ostacoli, visto che
solamente due creditori hanno impugnato presendando opposizione al
concordato. Si tratta del “Cantiere Navale Vittoria”di Adria e la
società norvegese “Scana Valda”, che fabbrica eliche e sistemi di
propulsione avanzati per le navi. Al primo, il cantiere di Pellestrina
deve 650 mila euro, mentre ai norvegesi circa 250 mila euro. Rispetto a
un deficit complessivo del cantiere che supera i 110 milioni di euro.
«Se il tribunale omologherà il concordato preventivo – spiega il
commissario giudiziale, Emilio Borella – ci sarà poi la nomina del
liquidatore (che, a norma di legge il tribunale potrebbe indicare nello
stesso Borella, oppure ad un altro incaricato ndr) per pagare i
creditori. Nel mese di febbraio dovrebbe così iniziare questa nuova
fase».

martedì 19 gennaio 2010

Dimezzati i fondi per le oasi naturalistiche di Ca’ Roman e Alberoni


Il bilancio 2010 dimezza i fondi dedicati alla gestione delle Oasi
naturalistiche di Ca’ Roman e degli Alberoni. Ad evidenziarlo è il
capogruppo dei Verdi, Beppe Caccia, al termine dei lavori della
commissione Bilancio dedicata all’assessorato all’Ambiente. « Portare
le risorse per la tutela e la valorizzazione di queste aree da 150 mila
a 75 mila euro complessivi - commenta Caccia - è indice di una grave
miopia politica. Si tratta del secondo tentativo in due anni di
immiserire la gestione affidata al Wwf e alla Lipu e già l’anno scorso
ero dovuto intervenire con un emendamento specifico. Mi chiedo davvero
il perché di tanto accanimento: come si fa a non accorgersi che
proteggere il patrimonio naturalistico e rendere accessibili queste
aree, con risorse già sottodimensionate, è in realtà un vero
investimento sul futuro del nostro territorio?».

      Di tutta
risposta, Caccia ha chiesto alla Giunta di portare a 200mila euro il
finanziamento complessivo e che siano previste le risorse necessarie a
trasformare anche l’area di San Nicolò in oasi protetta.

lunedì 18 gennaio 2010

Cade in acqua dal barchino in corsa: recuperato


Si sono mobilitati anche l’elicottero dei vigili del fuoco e i
sommozzatori, ma alla fine l’allarme è rientrato perché qualcun altro
aveva già risolto il problema. Alle 12.20 sono stati attimi di
tensione, quando è arrivata ai pompieri la segnalazione di un barchino
che girava in tondo a qualche centinaio di metri dall’approdo del
ferry, a San Pietro in Volta. Una barca che gira in tondo è in genere
sinonimo di uomo in mare e quindi si sono mobilitati i soccorritori.
Fortunatamente nei paraggi transitava una barca delle Guardie ai
fuochi, che ha captato la richiesta di soccorso, ha trovato l’uomo e lo
ha riportato a bordo offrendogli le prime cure. In inverno, chi cade in
acqua può cadere in ipotermia nel giro di qualche decina di minuti.

domenica 17 gennaio 2010

Pellestrina: «Vogliamo anche la Polizia di Stato»

All’indomani dei furti nelle case si chiede che vengano rivisti gli organici delle forze dell’ordine



Due appartamenti “visitati” in pochi giorni a poco meno di un
chilometro uno dall’altro. Colpiti in pieno giorno, in assenza dei
proprietari. Esiguo il bottino, 

devastante la sorpresa. L’ultimo
episodio che si ricordi, 16 anni fa, la rapina all’ufficio postale di
S.Pietro in Volta. «In quell’occasione - commenta la gente - i ladri
arrivarono e ripartirono con un barchino. Ora la situazione è diversa,
perché i malviventi potrebbero essere isolani». Tale ipotesi nasce dal
fatto che i ladri conoscevano gli spostamenti delle loro vittime ed
hanno agito di giorno. Non è ancora psicosi, ma un po’ di
preoccupazione c’è, mista a tanta rabbia. «Fino a ieri eravamo un’isola
felice - dicono gli abitanti - ora stiamo entrando nel mondo reale.
Dovremo rivedere le nostre abitudini, come quella di lasciare la porta
di casa aperta». «Non bisogna creare allarmismi - dice il presidente
della Municipalità Giovanni Gusso - si tratta di episodi isolati. Ciò
non toglie che è un fenomeno a cui prestare attenzione. Attualmente in
isola vi sono soltanto i carabinieri. Non sarebbe male - conclude - che
ogni tanto vi fosse pure una visita della Polizia di Stato». Anche il
consigliere isolano Pietro Ballarin è sulla stessa lunghezza d’onda:
«Rivedere i numeri delle forze dell’ordine che operano in isola è
prioritario - afferma - ma ci deve essere il contributo della
popolazione. Se qualcuno ha visto o sentito qualcosa deve farsi avanti».

      Annalisa Busetto


I pescatori di Chioggia e Pellestrina chiedono chiarezza sulla gestione delle concessioni


(T. C.) Nei prossimi giorni le maggiori cooperative di pesca di
Pellestrina e di Chioggia si riuniranno per esprimere un documento
congiunto ed ufficiale contro l’opera del Gral e dell’amministrazione
provinciale, tale da farlo pervenire alla commissione Pesca di
mercoledì. I rilievi riguarderanno soprattutto il problema delle sede
legali e operative delle ditte assegnatarie e l’aspetto definito
“oscuro” e personalistico espresso dalla direzione Di Nora. «Per essere
concessionari di aree di laguna veneziana - anticipano i pescatori - le
aziende devono essere iscritte al Gral ed essere in possesso di una
fideiussione di garanzia, oltre all’assicurazione e ai nominativi dei
pescatori abilitati ad entrare nell’area. Vedremo se le due aziende,
che continuiamo a reputare rodigine, hanno presentato simili requisiti.
Continuiamo a lamentare di essere stati lasciati fuori dalle decisioni
di assegnazione del Gral, che precedentemente lo stesso direttore aveva
promesso come condivise con noi ed avallate dall’assessore alla Pesca».

      L’assessore Giuseppe Canali ribatte: «Il Gral esiste proprio
in quanto ente che assegna e delibera, altrimenti per le assegnazioni
non avremmo costituito un Gral ma un ufficio assegnazioni e concessioni
all’interno dell’assessorato alla Pesca».

venerdì 15 gennaio 2010

Pellestrina , spiagge ma anche alberghi

E il nuovo Prg prevede pure strutture ricettive



Il Piano degli arenili di Pellestrina è giunto alle battute finali.
Questo è quanto emerso in un incontro avvenuto l’altra sera, in isola,
durante una seduta della commissione urbanistica della Municipalità,
cui hanno partecipato anche i tecnici comunali Pilla e Borin. Davanti a
un pubblico numeroso, Pilla ha spiegato che il Piano è pronto per
essere portato in Municipalità per le osservazioni. Il passo successivo
sarà il passaggio in commissione comunale per l’adozione da parte del
consiglio comunale, prima dell’ormai prossima decadenza, quindi
all’incirca verso metà febbraio. Ma l’iter prevede pure, come momento
finale, l’arrivo in Regione per il parere conclusivo. Quasi una corsa
contro il tempo con un’accelerata improvvisa, ma prevedibile. A
Pellestrina, infatti, vi è una enorme necessità di intravedere una
ripresa economica, che attualmente può essere data solo dalle spiagge.
D’altro canto, se queste continuano a rimanere del Comune, senza alcun
investimento da parte dei privati, rischiano di diventare un fardello
pesante per i costi di pulizia e manutenzioni.

      Il quadro
emerso ieri è quello di una Pellestrina turistica, con 6.000 ombrelloni
e sdraio, suddivisi in 18 stabilimenti balneari di diverse metrature
(50, 100, 200 metri), posti a fronte dei pennelli, nelle zone più
fruite, davanti al centro abitato, ma anche in zone attualmente
“deserte”, ma che saranno interessate dalla vicinanza di strutture
recettive. E qui c’è la novità; la Regione ha infatti adottato la
variante al Piano regolatore dell’isola, fermo oramai da circa cinque
anni. E questo prevede in alcune zone, attualmente disabitate, la
creazione di un villaggio turistico e di alcune strutture recettive. Ed
ecco che se 18 stabilimenti, in un’isola che non ha alberghi e
pensioni, poteva sembrare folle, Con l’arrivo, seppur non immediato, di
strutture, vi è il tempo per pensare a una riconversione turistica
dell’isola. Restano certo le perplessità, soprattutto pratiche: dal
mancato ripascimento di una spiaggia che non è naturale, e che le
continue mareggiate di questi ultimi anni hanno considerevolmente
ridotto; fino al problema degli accessi, non tutti a norma. A questo
punto se ne riparlerà in Municipalità.

Scontro a Pellestrina, sempre grave l’anziano


(L.M.) Restano gravissime le condizioni di Loredano Scarpa, il
pensionato di 75 anni, ex falegname molto conosciuto in isola, rimasto
schiacciato tra le lamiere del suo Apecar, in seguito all’incidente
stradale di mercoledì mattina, a Pellestrina. L’uomo si trova
ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di Rianimazione
dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. Ieri Scarpa è stato sottoposto ad
un delicato intervento chirurgico per cercare di ridurre alcune
fratture, ma a preoccupare i sanitari è soprattutto il forte trauma
cranico riportato. Nel frattempo i carabinieri sono al lavoro per
ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente verificatosi lungo la
strada comunale Murazzi, all’altezza dei cantieri De Poli. Durante
un’inversione di marcia, l’Apecar di Scarpa avrebbe occupato la corsia
da dove proveniva un furgoncino del servizio mense delle scuole di
Pellestrina, che lo ha travolto in pieno.

Ladri in azione nell’isola, "visitata" una serie di appartamenti




(L.M.) Furti nelle abitazioni di San Pietro in Volta a Pellestrina. I
“topi” d’appartamento si aggirano anche qui. Una novità per questa
piccola comunità, dove tutti si conoscono. E dove non è raro trovare,
tra i residenti, chi esce di casa senza chiudere la porta d’ingresso.
Negli ultimi tempi, però, si è registrato qualche segnale in
controtendenza rispetto al passato. E anche l’altra sera, al rientro a
casa, alcuni abitanti hanno trovato i loro appartamenti tutti sotto
sopra, segno del passaggio dei ladri che si sono impossessati di
oggetti personali e soldi in contanti. La notizia ha avuto una notevole
eco tra gli isolani. Gli appartamenti visitati dai ladri sono stati
tutti “alleggeriti” con la stessa metodologia tanto da far ipotizzare a
una matrice comune e ad un unico gruppo di responsabili. I ladri hanno
agito, a quanto pare, riuscendo a non destare troppi sospetti. Una
volta all’interno, in pochi minuti, hanno fatto manbassa di tutto ciò
che si poteva afferrare e hanno lasciato l’isola probabilmente in
barchino.

Provincia e pescatori. É braccio di ferro

Zaccariotto: «Le ditte di Rovigo hanno una sede a Chioggia»

Ca’ Corner cerca di smorzare i toni, ma i pescatori di Chioggia e
Pellestrina non ci stanno. Di certo le posizioni - nonostante tutto -
sembrano abbastanza distanti. Di mezzo ci sono le dimissioni del
direttore del Gral, acronimo di "Gestioni risorse alieutiche lagunari",
Erminio Di Nora presentate non in questi giorni, ma oltre una decina di
giorni fa per "motivi di salute" a Francesca Zaccariotto. La presidente
- fanno sapere i bene informati - si è ancora riservata di accoglierle
o meno.

      Ma al di là del futuro di Di Nora e del Gral e alle
critiche dei pescatori di Chioggia e di Pellestrina che avevano
attaccato nei giorni scorsi lo stesso Di Nora, "reo" di aver assegnato
alcune aree di coltivazione dei molluschi in laguna a due ditte di
Rosolina (Ro), di cui in una delle quali era anche consulente, la
Provincia ha pensato bene di passare al contrattacco. «Nessuna
concessione - ha tagliato corto Zaccariotto - è stata rilasciata a
cooperative estranee al territorio della provincia di Venezia. Entrambe
le ditte hanno una sede legale a Chioggia come risulta da una visura
camerale. Le concessioni sono state assegnate con un tavolo aperto,
senza che nessuna cooperativa avesse qualcosa da eccepire, risultano
quindi infondate eventuali proteste. In un momento così difficile per
le attività produttive del nostro territorio sarebbe opportuno
armonizzare e verificare ogni istanza». Insomma, bocce ferme e
volemose bene.
Ma qualche "problemino" comunque ci deve pur essere. Più di qualche
pescatore, infatti, ha ipotizzato sulla base di questa logica, che ben
presto possa arrivare in laguna anche una cooperativa croata
"naturalizzata" italiana, con sede legale a Chioggia o a Sant’Erasmo.
Bella matassa da sbrigliare, quindi. Ma al di là del caso Di Nora, la
Provincia ha dovuto incassare un paio di "no grazie" dai pescatori
sulla distribuzione delle concessioni in laguna. Ad esempio nell’area
di Sacca Sessola su 177 ettari, solo 9 cooperative hanno accettato gli
spazi assegnati, mentre altre 13 hanno opposto un netto rifiuto.

     
E mancano ancora all’assegnazione 95 ettari a Pellestrina; 140 a
Chioggia; 88 a Sacca Sessola; 50 in Laguna Nord. «Abbiamo sempre fatto
un buon lavoro - si difende l’assessore alla Pesca, Giuseppe Canali -
Abbiamo risanato il Gral, aperto una dialogo con il Magistrato alle
Acque e avviato la distribuzione degli spazi in laguna. Abbiamo sempre
agito con trasparenza».

      Ma chi, invece, va all’attacco è l’ex
assessore Andrea Ferrazzi (Pd), ora capogruppo di minoranza: «Aver
assegnato 50 ettari di laguna a due aziende di Rosolina - denuncia - va
contro lo spirito dello Statuto, degli indirizzi della Provincia e del
Magistrato alle Acque. Tutto ciò sta determinando una pesante perdita
di credibilità di Ca’ Corner su un settore delicato per la laguna. Cosa
intende fare la presidente per restituire trasparenza e credibilità
alle scelte della Provincia?».

giovedì 14 gennaio 2010

Morto a Pellestrina Amelio Gavagnin "Pendolin"


Il mondo della voga ha perso un campione. Si è spento la scorsa notte,
nella sua abitazione di Pellestrina, a 75 anni, Amelio Gavagnin
“Pendolin”. Una vita
trascorsa nel mondo del remo, bandierato nella
Storica e in altre competizioni; un giudice di gara. Socio fondatore
della “Remiera Pellestrina”, di cui era presidente onorario; per
decenni ha donato il suo apporto tecnico e umano ai giovani che
intraprendevano questo sport.

      Era un eterno “rivale” di Sergio
Tagliapietra "Ciaci" e di Palmiro Fongher, con cui condivideva una
competizione amichevole ed affettuosa. Figura burbera ma dal cuore
d’oro, da oltre un decennio era attivo anche nel sociale. Aveva a cuore
soprattutto gli anziani dell’isola. E proprio per questo, insieme ad un
gruppo nutrito di coetanei, una decina di anni fa, aveva fondato uno
dei gruppi di anziani autogestiti, il “Pellestrina Isola Unita”, di cui
era presidente.

      “Pellestrina ha perso una figura importante”
commenta Gianantonio Gavagnin, presidente uscente dell’associazione
Remiera. “Era un uomo pulito, vitale, generoso, su cui si poteva
contare”. I funerali venerdì alle ore 10.45 nella chiesa di Ognissanti.

      Annalisa Busetto

Scontro tra Apecar e pullmino, anziano in fin di vita


(L.M.) Ha cercato di fare inversione di marcia, finendo per occupare la
corsia da dove proveniva un furgoncino del servizio mense delle scuole
di Pellestrina, che lo ha travolto in pieno. Un pensionato di 75 anni,
L.S., si trova ricoverato, in condizioni disperate, nel reparto di
Rianimazione dell’ospedale dell’Angelo a Mestre, dopo l’incidente di
ieri a Pellestrina. La sua prognosi è riservata, visto il trauma
cranico riportato e un politraumatismo diffuso. L’incidente è avvenuto
poco prima delle 12.30, lungo la strada comunale Murazzi (lato mare)
all’altezza dei cantieri De Poli. L’uomo era alla guida di un piccolo
apecar e perciò nell’urto è rimasto letteralmente schiacciato,
prigioniero delle lamiere dell’abitacolo del veicolo.

      Sul
posto sono intervenuti i carabinieri, che si sono occupati di tutti i
rilievi, i vigili del fuoco del Lido ed anche di Venezia, oltre
all’elicottero del “115”. L’operazione più difficile è stata proprio
quella di estrarre l’uomo, per fortuna ancora in vita anche se le sue
condizioni sono parse subito critiche, dall’ape. Per i soccorsi è stato
allertato anche l’elicottero del Suem, arrivato in pochi minuti
dall’ospedale di Padova, che ha caricato subito a bordo L.S, portandolo
all’Angelo di Mestre. L’incidente ha ovviamente comportato
rallentamenti alla circolazione stradale di Pellestrina e difficoltà,
per il personale della navigazione Actv, di raggiungere il ferry boat.
Perciò sono saltati alcuni turni.

martedì 12 gennaio 2010

Nasce Pellestrina beach

Via libera dalla giunta comunale al nuovo Piano degli arenili
Spiagge attrezzate, lettini ombrelloni e strutture ricettive

La giunta comunale ha approvato ieri il Piano degli arenili per l’isola
di Pellestrina. Così, per la prima volta, anche a Pellestrina, potranno
sorgere dei piccoli stabilimenti balneari.

      Nel Piano è
infatti prevista la possibilità di assegnare una quindicina di
concessioni per attrezzare un tratto di arenile lungo circa 1800 metri.
Ciascun stabilimento titolare della concessione (in realtà per
stabilimento si intende un piccolo chiosco) avrà poi la possibilità di
affittare ai bagnanti, sdraio, lettini e ombrelloni. Ora si cercherà di
spingere il piede sull’acceleratore per fare in modo che il Piano degli
arenili possa essere licenziato prima della scadenza del mandato
dell’attuale consiglio comunale.

      «L’adozione del Piano da
parte della giunta comunale – spiega il presidente della Municipalità
Giovanni Gusso – è un passaggio già significativo. Se si riuscirà a
passare velocemente in consiglio comunale, prima della fine del
mandato, non è escluso che alcune domande, da parte di potenziali
concessionari interessati, possano essere valutate in tempi brevi, e
quindi rilasciate le autorizzazioni in tempo per la prossima stagione
balneare 2010».

      Inoltre nel nuovo strumento urbanistico è
inserita l’opportunità di aprire strutture turistiche ricettive, tra le
quali un camping, in questo modo per l’isola si aprono anche nuove
strade di sviluppo economico: la produttività di Pellestrina, vista la
profonda crisi della pesca e la chiusura dei cantieri De Poli, deve
guardare anche ad un possibile sviluppo turistico, fino ad oggi mai
considerato.

      In settimana l’intero Piano degli arenili verrà presentato anche a Pellestrina.

Un nuovo tetto per il palasport


Il palasport di Portosecco avrà un nuovo tetto. Ieri la Giunta comunale
ha approvato il progetto di rifacimento della copertura di questa
struttura di fatto mai utilizzata, proprio a causa dei gravi difetti
del tetto che per ben due volte è stato messo fuori uso dal maltempo:
nel 2004, appena completato, e nel 2006, poco prima dell’inaugurazione
ufficiale. Non a caso, adesso i circa 300 mila euro necessari
all’intervento provengono proprio dai rimborsi già pagati al Comune
dalle assicurazioni. La Giunta di ieri ha approvato anche un altro
progetto che riguarda Pellestrina e in particolare il suo cimitero: con
circa 550 mila euro saranno realizzati 96 loculi e 70 ossari nuovi,
oltre ad essere restaurato il vecchio ossario.


domenica 3 gennaio 2010

Pronto soccorso. Attesa infinita

Giovedì 31 Dicembre 2009

Con la presente denuncio quanto accaduto domenica scorsa. Il giorno di
Natale, a seguito di una brutta caduta ho riportato un trauma al piede;
abitando a
Pellestrina ho deciso di
attendere l'indomani per valutare se potesse esserci frattura o altro.
Il giorno seguente il dolore era diminuito ma non riuscivo a camminare
e così domenica mattina mi sono recata al Pronto Soccorso per
accertamenti, rivolgendomi all’ospedale civile. Arrivati
all'accettazione l'infermiere mi chiede nome e per quale motivo ero lì.
Rispondo consegnando documenti e spiegando in breve il motivo della
visita. Mi dice che ci saranno da attendere almeno due ore o più.
Passano tre ore tutti entrano ed escono ma noi rimaniamo nell'angolino.
Mi reco allo sportello e chiedo quanto più o meno c’è ancora da
attendere e mi dicono che ci sono altri 5 pazienti prima di me. Passa
un'altra ora e a quel punto il tempo di attesa è di 4 ore e, vedendo
sempre tutti gli altri pazienti entrare ed uscire dalla sala d'attesa,
tranne noi, torno a chiedere informazioni. L’infermiere guarda il
monitor e mi dice che ora di persone prima di me sono 8 e che non sa
dirmi quando sarà il mio turno.

      Un po' disorientata chiedo
spiegazioni riguardo il metodo utilizzato perchè, pur avendo massimo
rispetto per le urgenze, per le precedenze date dall'età, ecc., ci sarà
pur un momento dove anch'io, donna giovane, sana, con un trauma ad un
piede potrò essere visitata e mandata a fare delle radiografie?
L’infermiere mi risponde che, essendo un codice bianco non ho
precedenza e quindi non sa darmi un tempo d'attesa. Quando però sono
arrivata il tempo d'attesa a suo dire era di 2 ore 2 ore e mezzo...

     
Alla fine, a causa dell'atmosfera molto molto tesa, colma di puzza di
sudore, maleducazione, ignoranza e zero comprensione, ho deciso di
andarmene, senza niente di fatto... Ho vissuto all'estero per 5 anni e
quando si entrava in Pronto Soccorso la prima cosa che veniva fatta
dall'accettazione era farti compilare un questionario sul motivo per
cui ti trovavi lì; lo stesso veniva visionato da un medico (non
infermiere o altro!) ti dava un'occhiata veloce, decideva il grado di
priorità e se mandarti a fare degli esami specifici. A quel punto ti
veniva consegnato un numero e sul tabellone potevi controllare il tempo
da attendere. Le urgenze avevano una corsia preferenziale ma tutti
avevano diritto ad andare nel reparto per fare gli accertamenti e dopo,
solo dopo, attendere il proprio turno per la diagnosi e l'eventuale
cura o ricovero. Tanto difficile? Non mi sembra...

      Io
fortunatamente non avevo niente di grave però ho capito cosa provano
certe persone, soprattutto anziani, che non possono difendersi e
difendere i loro diritti.

      Evelyn Vianello    
     
Pellestrina