giovedì 30 aprile 2009

Fallimento De Poli, Bucintoro in liquidazione

Sono state realizzate solo le ordinate dell’imbarcazione, di valore più simbolico che monetario

 

C’è anche il nuovo Bucintoro (o meglio le parti già realizzate dell’imbarcazione) tra i beni dell’azienda De Poli che verranno posti in liquidazione per risarcire i creditori nell’ambito della crisi che ormai da diversi mesi coinvolge i cantieri navali di Pellestrina di Davino De Poli. Insomma, dopo anni di fatica difficoltà e attesa il rischio è che, per approdare alla costruzione del nuovo Bucintoro del terzo millennio per il quale è necessario un investimento almeno di dieci milioni di euro, si debba nuovamente ripartire da zero. La catalogazione del Bucintoro, con il numero di costruzione 237, infatti, per un importo pari a 72 mila 682 euro, è inserita tra i beni in conto proprio della De Poli spa a pagina 19 (su un prospetto di 51 pagine), del bilancio chiuso il 31 dicembre 2007, e depositato già dallo scorso settembre alla Camera di Commercio di Venezia. Il bene in questione, più che un valore economico ha una valenza soprattutto simbolica, e consiste in alcune ordinate in legno (in pratica lo scheletro dell’imbarcazione) che erano state esposte alcuni anni fa in piazza San Marco in occasione di una “Festa della Sensa”, come avvio della sua ricostruzione. Agli atti non risulterebbe alcun atto del comitato promotore (oggi fondazione) della ricostruzione del Bucintoro, che abbia richiesto questo intervento. Perciò il Bucintoro è stato inserito tra i beni della De Poli, come fosse, a tutti gli effetti, di sua proprietà. Tanto che probabilmente già oggi, il perito Giampietro Zucchetta, nominato dal tribunale, si recherà accompagnato da Davino De Poli, all’Arsenale dove è custodita l’imbarcazione per fare una stima del bene e fotografarlo, in modo da poterlo inventariare. Inizialmente, infatti, non era stato inserito nell’ipotesi di concordato preventivo. Per risolvere la situazione, non appena ricevuta la segnalazione, si è messo in moto il commissario giudiziale, Emilio Borella, che ha confermato l’indiscrezione. «Il bilancio parla chiaro – ha spiegato Borella – ed è corretto, dal punto di vista contabile, inserire il Bucintoro nel bilancio della “De Poli”. L’azienda sostiene che alle spalle, per effettuare questo lavoro, ci sia stato tutto uno studio della stessa azienda e che quindi non vada attribuito al comitato ma all’azienda. Perciò seguirà la strada di tutti gli altri beni, se si deciderà la messa all’asta per il risarcimento dei creditori». L’8 maggio è fissata per le 10 in tribunale l’adunanza dei vari creditori. «Il passivo accumulato – conclude Emilio Borella – ammonta a circa 130 milioni di euro. Dopo l’adunanza dei creditori, il tribunale dovrà decidere se omologare e quindi accettare l’ipotesi di concordato. Il verdetto, però, arriverà nella migliore delle ipotesi a luglio, prima delle ferie estive, oppure addirittura anche dopo l’estate».
      Lorenzo Mayer

mercoledì 29 aprile 2009

Torneo di calcio in memoria di Alvise Maschietto

 

(L.M.) Un torneo di calcio tra le classi di prima e seconda elementare delle scuole del Lido e Pellestrina. Scenderanno in campo anche domani le formazioni delle scuole “Aristide Gabelli” e “Odone Parmeggiani” del Lido, Istituto comprensivo “Pietro Loredan” di Pellestrina. La prima giornata si è disputata all’impianto sportivo “Helenio Herrera” del Lido, la seconda si terrà al campo sportivo “don Olindo Marella” di Pellestrina. Al termine verrà assegnata la coppa itinerante in memoria di Alvise Maschietto. Questo il programma della terza iniziativa sportiva voluta dalla “Vetrina sul Volontariato” in collaborazione con le associazioni presenti nel territorio. Lo scorso anno, insieme ad “Estuario Nostro” è stato "lanciato un seme" per far comprendere ai bambini l’importanza della cultura dell’ambiente, quest´anno, invece, con l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, coordinata dalla responsabile Pierina Guerra, si parlerà di sicurezza stradale.

Pontile dell’Actv senza copertura

Da diversi giorni l’imbarco per Chioggia, sistemato vicino al cimitero, non garantisce la protezione da pioggia e vento

 

Da circa un paio di settimane, il pontile Actv, per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri da e per Chioggia, posto in località cimitero a Pellestrina, coperto, è stato sostituito da un altro pontile senza copertura.
      E, vista l’operazione, che è avvenuta senza alcuna informazione per l’utenza, e le numerose giornate di pioggia di questi giorni, sono subito partite le proteste.
      Il pontile in questione infatti, si serve necessariamente per le operazioni di imbarco e sbarco, ma era anche un punto di riparo e di attesa per quelle persone che arrivavano dal Lido o Venezia, diretti a Chioggia, in orari che non erano in coincidenza con la motonave, oppure nelle corse in cui vi è una decina di minuti di scarto dall’arrivo e dalla partenza di autobus e/o motonave.
      Il terminal del cimitero infatti, dislocato fuori dal centro abitato, a parte il pontile ed una ampia cabina d’attesa, coperta, ma aperta ai lati, quindi praticamente inutile in certe giornate di pioggia e vento, non ha zone di sosta, se non, ma proprio da qualche giorno, l’apertura, in alcune ore, di un bar ambulante.
      «Ritornerà senza alcun problema il pontile coperto» fanno sapere da Actv. «Non sarà un’operazione immediata, nel senso che il pontile, essendo una struttura galleggiante, ogni tot. anni deve subire un’operazione di collaudo e restauro, alla stregua di un mezzo pubblico, ma non ci sono assolutamente altri fini. L’operazione è stata soltanto di tipo manutentivo e di sicurezza. Il problema riguarda i tempi, non propriamente velocissimi».
      Annalisa Busetto

domenica 26 aprile 2009

I "Cavalli Marini" si affermano anche a Vienna e preparano la marcia del 1. maggio


(m.biol.) Grande successo dei “Cavalli Marini” di Chioggia che, domenica scorsa alla maratona di Vienna, si sono presentati al nastro di partenza con 15 atleti 
tra i 29mila partecipanti. 

      Quarantadue i chilometri da coprire, 21 per chi ha invece partecipato alla mezza maratona. Un percorso magnifico lungo tutto il "Ring" viennese, il centro 
storico e i suoi meravigliosi parchi, un’esperienza indimenticabile per i 15 “cavallucci marini” che vi hanno preso parte. Le magliette con la scritta Chioggia sono sfilate davanti al castello di Schonburg, alle chiese e per le strade principali della città, correndo tra gli applausi di migliaia di persone assiepate lungo il percorso. Molti atleti hanno migliorato i tempi personali: in sette infatti sono scesi sotto le 4 ore in maratona. Se la rappresentanza dei Cavalli Marini di 
Pellestrina non finisce mai di stupire, un plauso particolare va ai “Cavalli” un po’ più avanti con l’età arrivati nei primi dieci di categoria: i settantenni Carlo Vani (sesto) e Baingio Fadda (nono), e il 66enne Emilio Scarpa (ottavo). Il miglior risultato tra i chioggiotti nella maratona è stato ottenuto da Mauro Boscolo con 3 ore, 20 minuti e 11 secondi.
      Questi i 15 chioggiotti (e pellestrinotti) che hanno partecipato alla corsa viennese: Mauro Boscolo, Dario Scarpa, Norino Scarpa, Massimiliano Baldan, Emilio Scarpa, Carmelo Peligra, Gianluca Salvagno, Carlo Vani, Fabio Boscolo, Baingio Fadda, Maurizio Scarpa, Marino Diomede, Cinzio Gavagnin, Luigi Ranzato e Stefano Ghezzo. Il 1° maggio l’associazione organizzerà la consueta “Caminà per Ciosa e Marina”.



De Poli "sbarca" anche dal Bucintoro

L’imprenditore di Pellestrina costretto a lasciare la presidenza della Fondazione a Ugo Dal Lago

 

Davino De Poli esce di scena anche dal "progetto" Bucintoro. L’imprenditore di Pellestrina, indagato da gennaio con altri responsabili del cantiere navale, per una presunta truffa ai danni dell’Unione europea, dopo le note vicende riguardanti l’azienda di famiglia, lascia la presidenza della Fondazione incaricata di seguira la ricostruzione della storica imbarcazione della Serenissima. Alcuni giorni fa si è tenuto il consiglio d’amministrazione per il rinnovo delle cariche per il prossimo quinquennio e come nuovo presidente è stato eletto l’avvocato vicentino Ugo Dal Lago, alla guida di un consiglio quasi completamente rinnovato, e composto dal vicepresidente architetto Roberto D’Agostino, attuale presidente della società “Arsenale spa”, dal segretario generale Giorgio Paternò, nonché dai consiglieri ingegner Mario Bianchi e ingegner Giovanni Scarpa Dini. Inoltre il collegio dei Revisori dei Conti risulta così composto: Andrea Mosca presidente, Paola Tognani e Giancarlo Casoni. Indicati due sostituti Fabio Piccoli e Dal Turco.
      Il nuovo presidente Dal Lago, nel suo primo discorso dopo l’insediamento ha vivamente ringraziato Davino De Poli ed i fratelli Giovanni e Giancarlo per la grande ed importante mole di lavoro già prodotta, mettendo in risalto la bravura espressa nella difficilissima operazione di ricostruzione delle prime ordinate del nascente Bucintoro del Terzo Millennio e nella presentazione del progetto navale approvato già dal Rina (Registro Navale Italiano). Inoltre è stato ringraziato il segretario generale Paternò per la dedizione a tutto campo profusa per realizzare quanto è stato finora fatto.
      Infine il presidente ha preannunciato che a breve farà una visita di cortesia alle autorità cittadine per fare il punto sullo stato della intrapresa ricostruzione del Bucintoro del terzo millennio, già dotato di un proprio marchio. Tra le iniziative intraprese il questi mesi dalla Fondazione Bucintoro la pubblicazione di una rivista ufficiale “Bucintoro Magazine”.
      Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori grazie ad alcune donazioni (dal legname per la pavimentazione alle sculture già pronte) si calcola che si siano già fatti interventi per circa 500 mila euro.
      Per arrivare al completamento però la strada è lunga: gli ultimi progetti aggiornati prevederebbero un finanziamento necessario di circa dieci milioni di euro. Una cifra inferiore rispetto alle previsioni iniziali che erano arrivate a quota 15 milioni di euro. Dal canto suo anche la Marina Militare, nelle scorse settimane, ha risposto ufficialmente alla Fondazione esprimendo interesse verso il progetto, ma domandando anche alcuni approfondimenti sulla questione e i tempi di realizzazione che ora starà alla Fondazione fornire.
      Lorenzo Mayer

martedì 21 aprile 2009

Tagliate anche le trasferte a Pellestrina

Domenica 19 Aprile 2009

 

(M.F.) Le uscite straordinarie domenicali a Pellestrina organizzate dall’Avis e dal Centro trasfusionale dell’ospedale Civile rischiano di saltare. E con esse almeno 140-150 sacche di sangue, poiché è altamente improbabile che i residenti nell’isola, per quanto volontari molto attivi, affrontino un viaggio di diverse ore per arrivare alle Fondamente Nuove. Il rischio, dopo che è già saltata la trasferta di Burano a Pasquetta, è più che concreto e a denunciarlo è la presidente della sezione Avis di Venezia, Orietta Guerrasio. Il motivo sembra essere legato all’esigenza di risparmiare fondi e per questo dalla direzione dell’Ulss sarebbe partita la direttiva di sospendere le uscite straordinarie domenicali con il conseguente pagamento di medici, infermieri e motoscafisti. Il problema appare tanto più grave se si pensa che a Pellestrina abitano donatori tra i più attivi dell’intero territorio comunale. Nel corso del 2008, con cinque uscite domenicali, sono state raccolte 140 sacche di sangue più 30 idoneità, che significa 30 potenziali donatori in più.
      «È incredibile - commenta Guerrasio - da una parte l’Ulss ci chiede costantemente di aumentare le donazioni e dall’altra ci mette i bastoni tra le ruote nelle iniziative che cerchiamo continuamente di proporre per sensibilizzare la popolazione. Nel 2008 l’Avis di Venezia ha avuto 5.119 donazioni di sangue, e oggi il Centro trasfusionale ci chiede di aumentare a 5.200 e se fosse possibile a 5.300. Un po’ difficile perseguire questi obiettivi se poi rischiamo di perderne 150 in un colpo solo».
      L’Avis veneziana da anni organizza manifestazioni dedicate ai giovani, per "coltivare" sempre nuovi donatori. E questa attività nel 2008 ha portato ad abbassare l’età media dei suoi associati di ben due anni. Così ci sono manifestazioni nelle scuole e nelle palestre; per i più piccoli ci sono giochi interattivi. L’ospedale ha sempre più "sete" di sangue e, se i donatori non riescono a fornire la quantità di cui abbisogna, deve acquistarlo da altre unità sanitarie con costi elevati. «Vorrei capire con quale logica - conclude Guerrasio - qualche dirigente dell’Ulss blocca le uscite in quei luoghi come Pellestrina dove la gente è sensibile e generosa. E allora cosa vogliono da noi volontari? L’impegno nei primi tre mesi dell’anno è stato grande: sono state raccolte 1.273 sacche, suddivise in 923 di sangue, 310 di plasma e 20 di piastrine».

Nonna Zoe ha compiuto100 anni

Sabato 18 Aprile 2009

 

Il 16 Aprile 1909, un secolo fa, nasceva a Venezia, Zoe Morachiello.
      Dopo una vita avventurosa, sempre vissuta con entusiasmo ed ottimismo insieme al marito Antonio Bagagiolo, ufficiale di Marina Militare, la signora ha festeggiato la prestigiosa ricorrenza insieme a parenti, amici, Suor Rosalia con le altre sorelle e tutto il personale della Casa dell’Ospitalità di Santa Maria del Mare sull’isola di Pellestrina che ha vede tra gli ospiti da qualche anno.
      Le sono vicini dal Cielo anche Antonio, Grazia, Myrta e Carlo. Centomila auguri a nonna Zoe!

domenica 12 aprile 2009

Le oasi del Lido e di Pellestrina sono state promosse e classificate come "riserve naturali"

 

(L.M.) Le oasi del Lido e Pellestrina diventano riserve naturali. Il passaggio è stato deciso, giovedì, dal consiglio provinciale di Ca’ Corner ed accolto immediatamente, con grande soddisfazione, dal gruppo Verdi della Municipalità del Lido e Pellestrina, composto dal capogruppo Roberto Romandini e da Giannandrea Mencini. Una nuova classificazione che significa, per queste aree verdi, in sintesi: maggior tutela e difesa, maggior riconoscimento dell’importanza ambientale dell’area e quindi anche una migliore protezione con più controlli e sorveglianza. Ci sarà, inoltre, la possibilità di accedere a fondi, per la gestione non più solo comunali ma anche provinciali e regionali. Insomma è stato conquistato un maggior riconoscimento e una migliore valorizzazione ai fini di un turismo naturalistico e consapevole. Sono state, dunque, approvate a Ca’ Corner le osservazioni presentate dal gruppo provinciale verde (Paola Farina, Marco Favaro) con la collaborazione in giunta provinciale dell’assessore Ezio Da Villa, che trasformano le oasi degli Alberoni e di Ca’ Roman in “Riserve Naturali” provinciali e anche la Pineta di San Nicolò diventa “Riserva Naturale” provinciale. «Una vittoria voluta fortemente dai Verdi del Lido e Pellestrina – dicono all’unisono Mencini e Romandini - che hanno avuto nel gruppo provinciale e nell’assessore Da Villa, un fondamentale aiuto politico e tecnico. Per San Nicolò si tratta di un primo grande riconoscimento per l’area che ora diviene riserva e quindi maggiormente protetta e vincolata. Questo risultato si sposa con l’impegno del gruppo di lavoro congiunto tra l’assessore all’ambiente del Comune di Venezia, Pierantonio Belcaro, Municipalità, Servizio forestale regionale, associazioni ambientaliste, Magistrato alle Acque, che da tempo stanno preparando e finanziando un progetto di recupero e valorizzazione della Pineta e delle dune».

giovedì 9 aprile 2009

È morto Natale Vianello "Badan"

 

(T.C.) Lutto a Pellestrina e nel mondo della voga: ieri mattina è mancato Natale Vianello, detto “Badan”. Badan è annoverato tra i più grandi regatanti; ha conquistato la bandiera rossa in due regate storiche: nel 1954 con Albino Dei Rossi (Strigheta) e cinque anni più tardi con Palmiro Fongher. Nello stesso periodo ha vinto tre edizioni del Palio delle repubbliche marinare, a bordo del galeone veneziano. Ma tante, tantissime sono state le regate e le bandiere conquistate da quel pescatore di Pellestrina, dal carattere schivo - come lo ricorda Aldo Rosso, presidente dell'ente Gondola - ma buono e sempre impegnato al progresso dell'isola. Ironia del destino, proprio a Pellestrina, in luglio, un apposito comitato di festeggiamenti premierà tutte le “glorie del remo” dell'isola. Badan sarebbe stato fra questi. Il ricordo di Fongher: «Io e Badan siamo stati i primi ad avviare la grande stagione sportiva remiera di Pellestrina».

mercoledì 8 aprile 2009

Pellestrina. I progetti della Municipalità per cercare di rivitalizzare il territorio

Martedì 7 Aprile 2009

 

(L.M.) Rivisitare gli studi di settore, rilasciare autorizzazioni transitorie per l'utilizzo della nuova spiaggia e per il noleggio di biciclette. Ma anche la riduzione delle tariffe Actv (solo traghetto Chioggia Pellestrina e viceversa), la concessione di nuove autorizzazioni per attività di pesca turismo e per vista alle tegnue e valli in laguna.
      Sono alcune delle proposte che il presidente della municipalità Giovanni Gusso, ha rilanciato in un incontro con gli operatori economici di Pellestrina. Infine l’illustrazione del bando (legge Bersani) che mette a disposizione 500 mila euro di cui anche Pellestrina, per la sua situazione, potrebbe beneficiare. Gusso replica così alla visita in isola del presidente del consiglio comunale di Ca’ Farsetti, Renato Boraso.
      «Ho appreso dal Gazzettino che il presidente del consiglio comunale ha fatto visita a Pellestrina – scrive Gusso in una nota - e incontrato gli operatori commerciali del luogo. Mi dispiace di non essere stato informato, poteva essere l'occasione per accoglierlo in isola presentandogli le rappresentanze locali della delegazione di Zona ed i cinque consiglieri della Municipalità espressi da Pellestrina». Gusso spiega in una nota il ruolo assunto dalla municipalità. «La municipalità e l'assessorato alle attività produttive, consapevoli della grave situazione socio-economica occupazionale dell'isola di Pellestrina avevano già incontrato in due diverse occasioni gli operatori commerciali, l'ultimo incontro è avvenuto il 24 marzo. In quella occasione, insieme, abbiamo stabilito un percorso concreto e condiviso su diversi argomenti. Cerchiamo di lavorare assieme al servizio dei cittadini e per le possibili soluzioni dei loro problemi».

Pellestrina e il suo destino politico

 Martedì 7 Aprile 2009

 

Strano il destino politico dell’isola di Pellestrina,finalmente nasce un altro e nuovo comitato: ”Pellestrina c’è!”. Fatto sicuramente positivo negli intenti e presupposti se non fosse per il fatto che una larga parte dei promotori è gia conosciuta ai più, perchè proveniente da un passato politico non riconfermato.
      Si cerca di cambiare la musica con gli stessi musicisti…… Rimasti assenti e muti per tutto l’attuale mandato amministrativo della municipalità, guarda caso solo ora in prossimità delle nuove elezioni (meno di 12 mesi) si fa sentire polemico e lamentoso sulla scarsa attenzione delle amministrazioni nei confronti dell’isola (fatto sicuramente vero), proponendo addirittura una propria autonomia municipale.
      Vorrei ricordare anche se sicuramente saranno già a conoscenza che esiste un decreto dell’ex ministro Lanzillotta sul taglio dei costi della Politica che deve essere ancora del tutto attuato.
      Il decreto prevede di raggruppare le municipalità con centri urbani di almeno 45.000 abitanti e visto le dichiarazioni del nostro benemerito Sindaco sulla loro utilità, incomincio a confondermi sul loro futuro.
      A questo punto non voglio pensare male (anche se a volte ci si azzecca) ma non è che “Pellestrina c’è” utilizzi una bassa forma propagandistica alla ricerca di voti? Consapevole che la politica è come la varechina, lava tutto; a questi noti signori, sicuramente prossimi candidati, vorrei ricordare che forse per il bene dell’isola sarebbe opportuno cercare di risolvere problemi più realistici e fattibili con una sana critica senza vendere alla gente il fumo della propaganda, deletereo per la fiducia della comunità nei confronti della politica.
     
Giuseppe Vianello
      residente da sempre in Pellestrina

domenica 5 aprile 2009

Il gruppo dei residenti ha illustrato il documento programmatico al presidente Renato Boraso

 

L’appello alle istituzioni comunali del gruppo ‘Pellestrina c’è!’ ha avuto una prima pronta e importante risposta .
      Venerdì il gruppo è stato ricevuto dal presidente del Consiglio comunale, Renato Boraso, presenti anche i capigruppo Raffaele Speranzon (Alleanza Nazionale-Verso il Popolo della libertà) e Paolino D’Anna (gruppo misto). I tre portavoce, Rossella Favero, Sandro Scarpa ed Emilio Ballarin hanno illustrato il documento sottoscritto da più di 600 cittadini dell’isola. Tra i punti figurano il disagio della popolazione di Pellestrina e San Pietro in Volta, che non sente rappresentata istituzionalmente l’isola, il desiderio di proporre un modello di municipalità non burocratico ma funzionale, la necessità, in questo momento di crisi nella crisi con il crollo di pesca e cantieristica, di valorizzare le potenzialità dell’isola dal punto di vista sociale e culturale, senza cedimenti ad anacronistici campanilismi e la trasversalità della proposta, che viene da persone con storie ‘politiche’ di colore diverso, che mettono oggi da parte le passioni politiche e al centro il futuro dell’isola, la sua dignità e necessità di rappresentanza a livello istituzionale.
      «Il presidente Boraso - afferma l’associazione - ha dichiarato di comprendere il significato delle richieste del gruppo, dimostrando di avere verificato di persona in isola il degrado sia in incontri sulla crisi del commercio al dettaglio, con i pescatori, sia attraverso la sensazione di abbandono da parte dell’istituzione che danno gli uffici comunali. Il presidente del Consiglio comunale ha anche sottolineato che il documento di ‘Pellestrina c’è!’, essendo non solo critico ma soprattutto propositivo e ‘costruttivo’, ha le caratteristiche per poter essere condiviso in modo trasversale dal Consiglio comunale. Boraso quindi, in accordo con Speranzon e D’Anna, si è impegnato a proporre il documento al Consiglio comunale, nella prospettiva di una modifica della parte dello Statuto comunale che riguarda le Municipalità».