venerdì 31 maggio 2013

Guasto al ferryboat

«Da anni c’è chi sollecita che venga attuato un vero piano emergenze per i trasporti pubblici a Pellestrina, ma ancora oggi è lettera morta. L’ultimo episodio di mercoledì, che ha creato disagi a centinaia di pendolari, dimostra che è ora che qualcuno si muova». Così il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, l’indomani del guasto che ha bloccato il ferry boat tra Alberoni e S. Maria del Mare. «Con poche migliaia di euro si sistema il pontile a S. Pietro in Volta, ma deve esserci fisso un vaporetto sull’isola pronto a entrare in servizio in poco tempo per sopperire ai guai del traghetto». Ancora più duro il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. «È ora che qualcuno paghi per questa situazione, ed esigo che nella prossima commissione trasporti in Comune si facciano i nomi dei responsabili. La gente a Pellestrina è stufa, da dieci anni discutiamo di un piano di emergenza, e ora abbiamo sull’isola anche i cantieri di Actv, all’ex De Poli, luogo dove un vaporetto potrebbe sostare benissimo per intervenire in caso di emergenza. Sono state raccolte migliaia di firme, fatte interrogazioni e proteste, ma qui c’è qualcuno che non ascolta». (s.b.)

Nuove pensiline

Verranno finalmente installate le nuove pensiline destinate all'attesa degli autobus di linea 11 di fronte alle scuole Loredan e Zendrini di Pellestrina. Un intervento richiesto a più riprese dalla Municipalità, consiglieri comunali e cittadini, per garantire ai bambini di elementari e medie di non attendere i mezzi pubblici sotto la pioggia quando c'è maltempo. Dopo i lavori propedeutici alla posa delle pensiline, nelle prossime ore saranno fissate le strutture, soddisfando così le richieste dei cittadini. (s.b.)

giovedì 30 maggio 2013

Ferryboat rotto, disagi tra Lido e Pellestrina

Ieri sera è andato in avaria il motore dell’Ammina, collegamenti con i motobattelli 

Si rompe il motore del ferryboat Ammiana, disagi per i trasporti tra gli Alberoni e l’isola di Pellestrina. È accaduto ieri sera, intorno alle 19, quando si è rotto il motore del ferry che fa la spola tra le due isole trasportando pendolari, di ritorno a casa, e turisti. Quando agli Alberoni sono arrivati i passeggeri dell’autobus, si sono sentiti dire che ci sarebbe stato da aspettare un po’, e infatti così è stato, a causa dell’avaria del motore dell’Ammiana. Per rimediare al guasto del motore, Actv ha deciso di inviare due motobattelli, che hanno permesso di trasportare le persone - ovviamente non il bus - dal Lido a Pellestrina, facendole scendere però alla fermata Cimitero anziché a Santa Maria del Mare. Nel frattempo, dal deposito, è stato fatto partire anche un altro ferryboat per ripristinare integralmente il servizio. Inutile aggiungere delle lamentele e delle proteste delle molte persone che sono state costrette ad attendere un bel po’. Perché la situazione tornasse alla normalità ci sono volute circa 2 ore e mezza.

mercoledì 29 maggio 2013

Pellestrina, la spiaggia sarà ripulita in pochi giorni

La spiaggia di Pellestrina sarà pienamente fruibile entro pochi giorni. Ricoperta di rifiuti, legno e altro materiale giunto con le mareggiate degli ultimi mesi, in queste ore Magistrato alle Acque e Consorzio Venezia Nuova stanno valutando il da farsi. La conferma arriva dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. «Ho avuto modo di parlare con il Magistrato alle Acque, e mi hanno confermato è che è solo questione di ore», afferma lo stesso consigliere comunale. «Ciò significa che entro breve la spiaggia sarà a disposizione, e senza pericoli, per i residenti e i turisti che desiderano visitarla. Un intervento che fa il paio con la rimozione dei resti del relitto della nave greca che sono riaffiorati nei mesi scorsi». L’arenile dell’isola è poi anche al centro di un intervento di ripascimento che è quanto mai necessario all’altezza del pennello 16, quello proprio alle spalle del centro abitato di Pellestrina. Qui il mare ha eroso alcune decine di metri spiaggia, tanto che le onde arrivano ormai a lambire nuovamente il vecchio Murazzo. Una situazione che ha fatto preoccupare non poco i residenti, visto pure il fatto che sono comparse alcune crepe sulla stessa difesa a mare. (s.b.)

lunedì 27 maggio 2013

Pontile rotto da tempo va sistemato

Cara “Nuova Venezia”, segnalo un problema che normalmente dovrebbe essere già risolto senza alcun reclamo, invece nulla di fatto. Per vari motivi, se il ferry-boat non potesse attraccare all’approdo di Santa Maria del Mare e fosse così sostituito dalla motonave, l'approdo del pontile di San Pietro è fuori uso perché rotto. Visto il lungo tempo già trascorso - tutt’oggi si trova in quelle condizioni - la motonave dove andrebbe ad attraccare? Visto che prevenire è meglio del curare, si spera che chi di competenza intervenga ad aggiustarlo e lo faccia al più presto possibile.  
Gianfranco Vianello San Pietro in Volta

mercoledì 22 maggio 2013

In bici da Santa Maria del Mare a Ca’ Roman

Entro la fine del 2014 sarà completato il biciplan per Pellestrina. Il progetto, nella sua interezza, è stato presentato in commissiona municipale lunedì sera dallo stesso assessore alla mobilità, Ugo Bergamo. Un progetto che si basa su tre lotti ben distinti, il tutto per permettere all’isola di poter disporre di un percorso ciclabile protetto che vada da Santa Maria del Mare fino a Ca’ Roman. Il primo tratto al quale verrà messa mano sarà quello compreso tra il cimitero di Pellestrina e il murazzo di Ca’ Roman, circa un chilometro in tutto. Qui interverranno direttamente le ditte impegnate nei lavori del Mose e sarà una sorta di opera di compensazione dal momento che le stesse ditte hanno bisogno di spostarsi in sicurezza in quel tratto con i propri mezzi da lavoro. Questione di giorni, è stato assicurato in Municipalità. Il secondo lotto riguarda invece il tratto compreso tra Santa Maria del Mare e il forte di San Pietro in Volta, circa 800 metri di percorso ciclabile che dovrebbe andare in gara entro 40 giorni. La parte più complessa riguarda invece il tratto tra gli ex Cantieri De Poli e Portosecco per due chilometri e mezzo di lunghezza. Devono ancora essere raggiunti alcuni accordi tra Consorzio Venezia Nuova, Actv e Tiso per la realizzazione della pista ciclabile. Un ulteriore tratto di percorso protetto dovrebbe poi essere realizzato tra il terminal del ferry boat di Santa Maria del Mare e il laghetto sotto i Murazzi, giusto per eliminare i pericoli della strada e garantire la fruibilità alle due ruote per tutta la lunghezza dell’isola. «C’è poi l’impegno», afferma il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, «di creare un parcheggio per trenta auto a ridosso del cimitero di Pellestrina. Un parcheggio libero ideale per chi deve poi imbarcarsi sui vaporetti che portano a Chioggia. Un lavoro che si dovrebbe concretizzare con interventi minimi». (s.b.)

lunedì 20 maggio 2013

Saranno rimossi i resti del relitto della nave

 photo image-12_zps1c268573.jpg«Entro pochi giorni verranno finalmente rimossi i resti del relitto della nave greca che si incagliò davanti all’isola nel 1978». La conferma arriva dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, dopo gli ultimi colloqui avuti con Magistrato alle Acque e Consorzio Venezia Nuova. Lo scorso inverno, in maniera del tutto inaspettata, a causa dell’erosione della spiaggia di Pellestrina sotto i colpi delle mareggiate, riemersero dalla sabbia i resti di parte dello scafo della nave greca che tutti invece davano per scontato che fosse stata completamente rimossa prima dei lavori di rifacimento della spiaggia. Invece no, molte parti di acciaio completamente arrugginito sono riemerse, tanto da scatenare proteste e disappunto da parte dei residenti, e anche l’incredulità dell’Amministrazione comunale. Lo stesso assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, si mosse per chiedere chiarimenti, dal momento che quei resti lì non ci dovevano essere. Dopo numerosi solleciti da parte di Ca’ Farsetti e anche l’interessamento del consigliere Scarpa, a breve dovrebbero partire i lavori per rimuovere i resti, oltretutto molto pericolosi per chi si avventura in spiaggia, in modo da mettere in completa sicurezza il tratto di arenile retrostante il centro abitato di Pellestrina. La storia del mercantile Chios Aeinaftios è così destinata a concludersi definitivamente. Si sono dovuti attendere trentacinque anni ma ora gli interventi finalmente iniziano. Sarà così possibile mettere in sicurezza il tratto d’arenile che soprattutto nei mesi estivi è particolarmente frequentato dai residenti, ma anche dai numerosi visitatori che si recano quotidianamente sulla spiaggia.(s.b.)

domenica 19 maggio 2013

Sgominata banda di spacciatori

Chioggia. Blitz dei carabinieri all’alba in Corso. Nuovi guai per il gestore del Coco Loco già in carcere

L'elicottero che sorvolava la città, le macchine dei carabinieri che percorrevano corso del Popolo, i cani antidroga al guinzaglio dei militari. A chi era già sveglio, all'alba di ieri mattina, è sembrato di assistere a una caccia all'uomo. E, infatti, si trattava del momento conclusivo di un'operazione antidroga, Taurilia il nome in codice, condotta dai carabinieri di Abano Terme tra l'agosto e il dicembre 2012 e ripresa in questi mesi con la ricerca e l'arresto dei complici della banda sgominata l'anno scorso, che tentavano di riorganizzarsi. Nella rete dei militari sono finite dieci persone, tra cui sei chioggiotti e un pellestrinotto, destinatarie di ordinanze di custodia in carcere (sette di loro), di arresti domiciliari (uno) e di obbligo di dimora (due) con l'accusa di spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti in concorso tra di loro. Alcuni degli arrestati sono, comunque, già in carcere per effetto di precedenti reati. Agli arresti sono finiti Pasquale Creuso, 50enne campano, residente a Montegrotto Terme, già in carcere a Vicenza, ritenuto il capo dell’organizzazione; Luciano Rossin, 70enne padovano pluripregiudicato; Reda Lyoussi, marocchino dell’87; Alex Tiozzo Celi, 30 anni, già detenuto a Padova; Marco Nordio, 30 anni; Stefano Marangon, 40 anni; Lorenzo De Meneghetti, 40 anni, già detenuto a Venezia, perché arrestato per spaccio a Trieste, proprietario del Cocoloco, uno dei locali più noti di Sottomarina. Ai domiciliari Sonny Marcon 25enne chioggiotto, cui sono stati sequestrati 6000 euro ritenuti provento di spaccio. Obbligo di dimora per Daniel Tiozzo Pagio, 30 anni e Daniel Zennaro, 25 anni di Pellestrina, trovato anche con 25 grammi di hashish divisi in dosi. L'operazione Taurilia aveva avuto una prima conclusione con l'arresto, il 21 dicembre 2012, al casello di Padova est, di Alex Tiozzo Celi e Valeria Naccari (29 anni) trovati in possesso di cinque chili di hascisc. Secondo le indagini dei carabinieri, i due erano stati ingaggiati dal Creuso per portare a termine la consegna della droga che un pregiudicato marocchino, Hadir Jamal, già fermato nell'ottobre 2012, aveva fatto arrivare dall'Olanda a Bergamo per spacciarla a Chioggia e Padova. L'arresto dei due chioggiotti e di altre nove persone aveva disarticolato la banda, ma Creuso non voleva mollare la piazza e, subito dopo, si era accordato con il siciliano Giuseppe “Pippo” Azzaro per continuare la sua attività. Gli investigatori, però, vengono a sapere di un incontro, in Olanda, tra i due suddetti spacciatori e i chioggiotti Marco Nordio e Stefano Marangon che doveva servire a importare 30 chili di marijuana del tipo white skunk e continuano a monitorare gli spostamenti dei vari personaggi e prestanome, ricostruendo anche il flusso di denaro da Chioggia all'Olanda. A marzo viene fermato Pippo Azzaro, in Italia per un altro affare e, da quel momento, l'identificazione della “nuova” banda procede spedita, fino all'operazione eseguita ieri a Chioggia. 

mercoledì 15 maggio 2013

Premiati il Lido di Venezia e Pellestrina «Offriamo il meglio ai nostri bagnanti»

Il Lido di Venezia e Pellestrina si sono visti assegnare anche una volta la bandiera blu. Un risultato che il presidente del Consorzio balneari lidensi rimarca con soddisfazione. «Al di là della qualità delle acque che bagnano il nostro litorale, si va giustamente a premiare il lavoro e il grande sforzo che gli operatori del settore fanno ogni anno», sottolinea Mario Campagnaro, «una attività di tutela del territorio e di promozione che non va data per scontata, ma che ci vede in prima fila per essere competitivi e offrire il meglio ai bagnanti che ci scelgono. Un lavoro che si concretizza poi assieme a Veritas anche se, sulla scorta delle nuove normative legate allo smaltimento dei rifiuti, questa collaborazione sarà da rivedere». L’assessore all’ambiente, Gianfranco Bettin, esalta il risultato ottenuto. «È un dato di fatto che l’acqua che bagna il tratto compreso tra Pellestrina e Alberoni, grazie al gioco delle correnti, risulti essere il migliore della zona in Alto Adriatico. La bandiera blu è il giusto premio per il lavoro fatto dagli stabilimenti lidensi, e la dimostrazione che la balneazione in queste due isole è di alta qualità». Come ogni anno, al Lido è attesa la consegna ufficiale della Bandiera Blu. Con ogni probabilità verrà poi issata sul punto più alto dell’isola, vale a dire il pennone della torretta che si trova sopra la terrazza del Blue Moon, cosicché possa essere vista facilmente da chi sbarca al Lido, ma anche dalle stesse spiagge vicine. (s.b.)

Apertura museo

Il piccolo museo della Laguna Sud di San Pietro in Volta resterà aperto fino al 3 novembre prossimo con orario continuato 10-12 tutti i sabati e tutte le domeniche. Un itinerario interessante per chi vuole saperne di più sulle bellezze e la storia della laguna. Per i gruppi, ma solo su prenotazione, sarà possibile accedervi anche negli altri giorni della settimana chiamando i numeri di telefono 333.6143976 o il 338.5468846.

lunedì 13 maggio 2013

Trofeo Zangirolami, lo show dei vivai

Ottanta giovani a S. Pietro in Volta per il memorial “Nane Charles”

Il Nuovo Calcio San Pietro si dimostra sempre attivo nell’organizzare eventi e torneo in grado di coinvolgere il proprio e anche altri settori giovanili. Vivai che rappresentano il futuro della disciplina anche in ambito locale, e che nei giorni scorsi sono stati protagonisti all’isola di Pellestrina per la terza edizione del trofeo Giovanni Zangirolami, riservato alla categoria esordienti e dedicato alla memoria del mitico “Nane Charles”, presidente del Nuovo San Pietro.
Il torneo ha visto scendere in campo più ottanta giovani calciatori grazie alla partecipazione, oltre che dei padroni di casa del Nuovo Calcio San Pietro, anche di Laguna Venezia 2011, Calcio Lido di Venezia, Treporti, Real Campalto e Vetrego.
Un torneo senza classifica, nel quale i ragazzi si sono potuti confrontare senza l’assillo di ottenere un risultato a tutti i costi. Si è trattato di una bella giornata dove sport e amicizia si sono fuse magistralmente con la complicità di una splendida giornata di sole.
E, come al solito, si è distinto il gruppo di amici del San Piero Club, brillanti protagonisti ai fornelli per festeggiare i partecipanti al torneo con i prodotti tipici della laguna. (s.b.)

sabato 11 maggio 2013

Perse tutto con la tromba d’aria, ancora senza casa

La burocrazia, i regolamenti, la crisi economica che riduce all’osso i fondi, e di mezzo persone che si trovano in grande difficoltà dopo aver perso tutto per colpa di una tromba d’aria. È la storia di Massimo Scarpa, 44enne di Pellestrina, che il 23 luglio di due anni e mezzo fa si salvò per miracolo dalla furia del vento che colpì l’isola. La piccola casetta prefabbricata in cui viveva dopo la separazione dalla moglie, venne investita dalla tromba d’aria, e lui si mise al riparo giusto in tempo. «I miei vestiti li ritrovarono in spiaggia», racconta, «ma il dramma vero lo sto vivendo ora. Da due anni e mezzo giro per uffici tra Municipalità e Comune, mi dicono di andare da una parte all’altra, di fare nuove carte continuamente, ma di una casa qui non se ne parla. Sono esasperato e costretto a fare debiti per sopravvivere». Il 31 luglio del 2011 Scarpa si incatenò davanti a Ca’ Farsetti chiedendo aiuto. Aveva perso quel prefabbricato e non sapeva dove poter stare dopo tre notti trascorse in auto. «Mi diedero una roulotte, ma non aveva il bagno, era vecchissima e non ci si stava», aggiunge. «Ho resistito quel che ho potuto, ma con un bambino che era in arrivo non era possibile assieme alla mia nuova compagna. Nel frattempo ho perso il lavoro, ho venduto la licenza della barca e l’attrezzatura da pesca per prendere in affitto un piccolo appartamento. La mia compagna è rimasta senza lavoro e abbiamo un bambini di 10 mesi ora, ma i debiti crescono per pagare affitto e bollette. Non ce la si fa». Da qui il giro tra gli uffici in cerca di una risposta, di un alloggio comunale, di un aiuto per tirare avanti. «Non chiedo soldi, ma solo cerco di capire perché non si possa avere uno di quegli oltre cento alloggi chiusi tra Lido e Pellestrina e di proprietà dei vari enti pubblici», conclude Massimo Scarpa. «Mi sento preso in giro, non è possibile che in due anni e mezzo non si sia riusciti a ottenere neppure una risposta chiara». E intanto a Pellestrina e San Pietro in Volta attendono ancora i rimborsi per i danni subiti dopo la dichiarazione di stato di calamità.
Simone Bianchi

giovedì 9 maggio 2013

Record di raccolta del sangue in un giorno ben 46 sacche

La disponibilità dei donatori Avis di Pellestrina ha fatto registrare domenica scorsa il record di sacche di sangue raccolte sull’isola. L'Avis Comunale di Venezia, in collaborazione con il Gruppo Donatori di Pellestrina, dalle 9 alle 12, ha allestito la raccolta sangue come già avvenuto altre volte, ma stavolta il numero di sacche ha raggiunto la quota di 46. Un dato mai raggiunto prima sull’isola in una singola iniziativa di questo genere. «La nostra gratitudine va al primario del Centro trasfusionale, il dottor Marchiori, al dottor Gaudino e soprattutto al gruppo infermieri volontari di Pellestrina che hanno fatto un lavoro eccezionale», commenta il presidente dell’Avis comunale Sandro Cicogna. Avis che è impegnata sul territorio con molteplici iniziative di raccolta sia in centro storico che nelle isole, cui va ad aggiungersi anche il gruppo di associati dell’Actv. Ma un ringraziamento viene naturalmente sempre rivolto a tutti quei donatori sparsi sul territorio e che permettono di garantire il fabbisogno di sangue agli ospedali di Venezia e Mestre, per tutti gli interventi che si rendono necessari ogni anno e che spesso salvano la vita ai pazienti.
(s.b.)

martedì 7 maggio 2013

Chiodi gettati lungo la pista ciclabile

Ennesimo episodio di vandalismo a Pellestrina. Residenti preoccupati. L’allarme di Alessandro Scarpa

Chiodi gettati lungo il percorso ciclabile molto frequentato dai turisti nella zona del cimitero. Una vicenda che in queste ore sta facendo molto discutere a Pellestrina. E sulla questione è intervenuto ieri il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, stigmatizzando l’accaduto. «Episodi come quelli che sono accaduti i giorni scorsi, con chiodi gettati sul sentiero ciclabile, sono fatti gravi e non devono assolutamente più succedere. Purtroppo nelle ultime settimane sono accaduti atti di vandalismo che ha visto addirittura auto in fiamme a Santa Maria del Mare e nella zona del cimitero». Episodi che inevitabilmente stanno creando anche preoccupazione. «Sono casi che vanno isolati da una comunità che vive da generazioni in un isola con le sue attività e tradizioni, in modo del tutto sereno e sempre pronta a ospitare», osserva ancora Scarpa. «È giusto far sapere alla collettività quello che è successo, con la speranza che certe cose non si ripetano mai più. Trovo altresì corretto che assieme agli organizzatori delle visite turistiche venga trovato un sistema per informare i visitatori sul percorso da fare. Spesso i gruppi di ciclisti passano sopra i marciapiedi e creano qualche disagio ai residenti». Succede anche che, in più di qualche caso, il turista di turno lasci i sacchetti con i rifiuti, dopo aver mangiato e bevuto, per terra o direttamente in spiaggia. «Mi sono già attivato in tal proposito telefonando agli organizzatori per incontrarci e discutere della vicenda», conclude Scarpa. «Il tutto per trovare delle soluzioni più idonee per fare conoscere l’isola e le sue tradizioni, portando sviluppo, invitandoli a gustare i prodotti locali nei nostri ristoranti o bar, e cercando di non creare disagi ai residenti».
Simone Bianchi

sabato 4 maggio 2013

Bimbi non più stranieri grazie alla musica

Stranieri finché non comincia la musica. Bambini di genitori “extracomunitari”, ma nativi italiani, accolti dalla Fondazione Cini con la didattica interculturale forte della musica. Primo e unico esperimento in Italia: protagonisti sono stati gli alunni della scuola elementare “Silvio Pellico” di Mestre, la scuola materna “Principessa Maria Letizia” di Murano e la scuola media “Pietro Loredan” di Pellestrina. L’iniziativa è il seguito di un programma di laboratori di aggiornamento didattico per insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, che l’Istituto interculturale di studi musicali comparati della Cini offre gratuitamente. Chiaramente, attraverso l’aggiornamento rivolto agli insegnanti, l’obiettivo sono proprio i bambini: non solo, certo, quelli di origini straniere, anche se sono proprio loro che segnano un crescente aumento di iscrizioni nelle scuole primarie veneziane. I laboratori, tenuti da prestigiosi musicisti internazionali come Raghunath Manet, Kudsi Erguner e Gevorg Dabaghyan, si concludono con saggi musicali, il cui esito è l’incontro tra musicisti e bambini. «Sperimentiamo un metodo innovativo», spiega Serena Facci, docente di Etnomusicologia all’Università Tor Vergata di Roma, che assieme a Gabriella Santini, anche lei docente, è la responsabile dei corsi, «che si basa sullo sviluppo delle facoltà audiotattiche». Vedere, ascoltare, toccare: sono le abilità volte all’integrazione. «Il laboratorio è stato fonte di spunti per i docenti al fine di attivare diversi percorsi di didattica musicale», aggiungono gli organizzatori, «dal confronto interculturale dei repertori infantili – quali, ninne nanne e filastrocche – che sollecitano la memoria del vissuto musicale dei singoli alunni. E poi anche a partire dall’improvvisazione di storie in musica, dai poeti-cantori alla pratica vocale polifonica. Marco Petricca

La droga si compra in negozio

Era destinata a Venezia la droga sequestrata dalla polizia ferroviaria a due nigeriani fermati, ieri mattina, in treno a Bologna. Viaggiavano su un treno Eurostar partito da Firenze e diretto a Venezia con oltre due chilogrammi di marijuana nascosti nei bagagli. Per questo due giovani nigeriani sono stati arrestati dagli agenti della polfer di Firenze, che li hanno sorpresi poco dopo la partenza durante un controllo a bordo del convoglio. I due, regolari e muniti di biglietto, viaggiavano in una carrozza diversa da quella assegnata loro al momento della prenotazione, ma gli agenti hanno deciso di eseguire ulteriori controlli e hanno individuato i loro bagagli sistemati nella carrozza indicata sui biglietti. I sospetti degli agenti hanno trovato conferma. All'interno, due involucri contenenti 2,1 chilogrammi di marijuana. I due giovani africani sono stati fatti scendere alla stazione ferroviaria di Bologna e arrestati. di Carlo Mion wLIDO Vende droga nel negozio dove lavora, arrestato dai carabinieri: in manette un 33enne con precedenti di polizia. Il giovane si trova ora agli arresti domiciliari. Nei guai è finito Flaminio Scarpa, arrestato tre anni fa assieme alla fidanzata nella loro abitazione di Pellestrina. Da qualche settimana i carabinieri, su segnalazione di alcune mamme, hanno notato uno strano andirivieni di ragazzi nel negozio Magic Green che vende prodotti per il giardinaggio in via Lepanto. Movimenti strani anche perché i ragazzi non sembravano essere animati dalla smania di provare le proprie capacità di giardinieri. Le frequentazioni non erano di certo collegate ad un eventuale pollice verde dei ragazzi. I militari della locale stazione hanno deciso di controllare da vicino le frequentazioni del negozio. Inoltre alcune mamme hanno segnalato strani passaggi di merce tra i ragazzi e chi stava dietro il bancone. Due sere fa i militari, certi che qualcuno, poco prima, aveva acquistato della sostanza stupefacente, sono intervenuti nel negozio. Hanno bloccato il 33enne e perquisito il negozio. Alla fine hanno trovato quello che cercavano. Infatti, all’interno di un condizionatore d’aria, il classico Pinguino, i militari hanno trovato undici involucri di sostanza stupefacente, marijuana e hashish. Complessivamente sono stati trovati cinquanta grammi di stupefacente. La perquisizione è stata compiuta anche nell’abitazione del giovane. Qui sono stati trovati altri pochi grammi di marijuana e 350 euro. Alla fine il negoziante è stato arrestato. Il magistrato di turno ha disposto che venga messo ai domiciliari. Il negozio rendeva poco, le spese erano tante e quindi bisognava arrotondare. E iniziò la coltivazione in casa di marijuana, che per quasi due anni rese parecchio, ma che alla fine portò in carcere Flaminio Scarpa e la fidanzata, entrambi di Pellestrina. Ai due, tre anni fa, furono sequestrate sessanta piante di «erba». La coppia venne arrestata dai carabinieri di Chioggia e dai loro colleghi della stazione di Pellestrina, che denunciarono pure altri cinque ragazzi dell'isola per lo stesso motivo. L'indagine iniziò quando da un'altra procura italiana arrivò ai carabinieri di Chioggia la segnalazione che durante un'inchiesta riguardante il mercato di semi di marijuana e dei kit per la coltivazione delle piante, compiuto analizzando siti internet, si scoprì che molti di questi kit erano stati acquistati da un negozio del Lido il «Magic Green» di viale Lepanto. Bastò poco ai carabinieri per capire che in realtà quel negozio di fiori era diventato anche un luogo dove molti ragazzi del Lido e di Pellestrina acquistavano il kit. Ma soprattutto si resero conto che il titolare, che vive in appartamento a Pellestrina, si era messo a coltivare «erba» in grande stile. Da qui la perquisizione dell'abitazione e del negozio. In una stanza dell'appartamento trovarono una sessantina di piante quasi pronte per essere raccolte.

venerdì 3 maggio 2013

«Qualcuno vuole colpire la mia attività»

Marco Tiozzo Bastianello porta i turisti sull’isola con il suo bragozzo: altri episodi nei giorni scorsi

«Non so chi abbia messo in atto questo “scherzo” delle puntine da disegno, ma temo che qualcuno mi abbia preso di mira». Mentre parla, Marco Tiozzo Bastianello ritorna con la memoria ad alcuni episodi degli ultimi giorni che, in precedenza, non aveva considerato importanti. «La settimana scorsa» racconta «ho trovato la serratura dell'ufficio bloccata con la colla. Ho pensato che fosse solo uno scherzo di cattivo gusto. L'altro giorno, invece, ho ricevuto una strana telefonata da una donna che mi chiedeva se, per il primo maggio, ero al completo, se avrei portato i turisti a Pellestrina o a Venezia. Al momento non ci avevo fatto molto caso ma, a pensarci adesso, mi pare come se volesse sincerarsi che portassi i miei clienti su quella pista ciclabile, in modo da spargerci le puntine a colpo sicuro». Ma chi potrebbe avercela con Bastianello o la sua attività?
 photo image-12_zps327a8b16.jpg«Non lo capisco davvero» risponde lui «lavoro tra Chioggia e Pellestrina da 15 anni. Queste due realtà sono un tutt'uno, a dispetto dei confini comunali. I miei clienti chiedono sempre indicazioni su dove andare, cosa vedere, ecc. e io gli spiego tutte le attività dell'isola, dove possono andare a mangiare o fare acquisti. Nel mio piccolo dò una mano, indirettamente, a tutti, senza distinzioni, e con tutti sono in buoni rapporti. Certo qualcuno si è preso la briga di disseminare puntine da disegno per chilometri, forse per colpire me o la mia attività. Ma ha solo rischiato di far del male a persone che non c'entravano e, in definitiva, all'isola stessa, che è bellissima e non presenta, in realtà, alcun pericolo».(d.deg.)

Vandali contro la pista ciclabile

Gettate migliaia di puntine sul percorso dei Murazzi a Pellestrina. Indignazione del Gruppo turismo
 
Tre piccoli scoppi, seguiti da altrettanti sibili appena percettibili. I ciclo-turisti che erano arrivati a Pellestrina la mattina del primo maggio erano, a dire poco, esterrefatti: nel giro di pochi secondi tre biciclette avevano forato le gomme e quasi metà del loro gruppo era rimasto appiedato. «Ma che razza di pista ciclabile è questa?» hanno telefonato immediatamente a Marco Tiozzo Bastianello, il titolare del Bragozzo Ulisse che fa regolarmente la spola tra Chioggia e Pellestrina, proprio per accompagnare questi escursionisti in uno dei più belli itinerari lagunari, tra sole e mare, nella quiete della natura resa ancor più accattivante dall'uso di un mezzo, come la bici, silenzioso e rispettoso dell'ambiente. Tutto bello, finché non fori le gomme. E a loro era capitato a poche decine di metri dall'approdo, sulla pista ciclabile dei Murazzi dove erano giunti alle sette e mezza di mattina con l'idea di una gita “fuori porta” nella giornata di festa. Fermarsi a cambiare le gomme non rientrava nei programmi e, probabilmente, non era neppure contemplato dal contenuto degli zaini. A Peggiorare la situazione, poco dopo, anche altre due bici, che avevano proseguito, forano. E un po' alla volta il gruppetto si rende conto che tutta la pista ciclabile è cosparsa di puntine da disegno: centinaia, forse migliaia, lungo un percorso di almeno due chilometri, fin quasi al cimitero. Marco Bastianello, capita la situazione non esita un secondo: manda il figlio a ripulire tutta la pista ciclabile e fornisce ai turisti appiedati alcune sue bici per poter continuare l'escursione. Tutto risolto, quindi, ma il rischio non era trascurabile. Quel primo gruppo di sette-otto ciclisti, infatti, non ha avuto problemi di cadute, ma qualche ora dopo sarebbero transitati gruppi molto più numerosi di 50-60 persone provenienti dalla parte opposta del percorso ciclabile, dal Lido, cioè. E se qualcuno del gruppo, forando, fosse caduto, si sarebbe trascinato dietro altre persone che avrebbero potuto farsi molto male. Bastianello ha avvertito dell'accaduto la sua associazione, il Gruppo turismo Chioggia. «Presenteremo una denuncia contro ignoti» dice Marino Masiero di Slow Lagoon e Gtc «È un atto che offende il turismo “lento” e coloro che credono in questo tipo di visitazione, ma è soprattutto un potenziale danno per l'economia dell'isola che dal lavoro di Bastianello, col suo Bragozzo Ulisse, riceve grandi benefici». Diego Degan

mercoledì 1 maggio 2013

Nuove proteste da parte dei comitati dei pendolari

Nuove proteste da parte dei comitati dei pendolari e dei cittadini rimasti a terra in più occasioni a Pellestrina negli ultimi giorni, per l'impossibilità a salire sugli autobus di linea 11 che erano stracolmi di passeggeri. Un disagio vissuto in entrambe le direzioni tra Lido e Pellestrina, e frutto di un numero di mezzi in servizio sulla tratta che i residenti ritengono inferiore alle reali necessità. Il consigliere comunale Alessandro Scarpa ha protestato a Ca' Farsetti già più volte, sottoponendo le esigenze dei suoi concittadini, e ieri ha presentato una nuova interrogazione all'assessore alla Mobilità riportando date e orari delle corse sotto accusa, chiedendo nuove verifiche sulle reali necessità dei mezzi da immettere in servizio e delle fasce orarie più affollate. I pendolari, con l'arrivo dell'estate e di un maggior numero di turisti sulla tratta, temono il peggioramento delle condizioni di viaggio. (s.b.)