venerdì 30 gennaio 2015

Lumini spenti in cimitero «Pagheremo per riaccenderli»

La dozzina di famiglie che si erano viste “slacciare” l’energia elettrica dai lumini artificiali nei cimiteri dell’isola, pagheranno la nuova procedura per ripristinare la situazione. Una vicenda che era stata segnalata nei giorni scorsi dal consigliere municipale Danny Carella dopo le proteste di alcune famiglie. In pratica queste ultime dicevano di non aver ricevuto la fattura da Veritas (28,44 euro su base annuale), e che quindi non avevano potuto pagare la somma dovuta alla società che gestisce anche i cimiteri di Pellestrina e San Pietro in Volta.
Veritas aveva spiegato che i solleciti, da contratto stipulato non sono previsti, e che di conseguenza era stato staccato il collegamento a inizio anno. «Le famiglie hanno deciso di adeguarsi pur di tornare ad avere la luce», spiega il consigliere Carella. «Quindi pagheranno la somma dello scorso anno più i 32,50 euro per il nuovo allacciamento della corrette elettrica alle rispettive tombe dei propri defunti».
Entro breve la situazione tornerà alla normalità, con i lumini artificiali di nuovo accesi. (s.b.)

sabato 24 gennaio 2015

Carnevale, sfilata dei carri e iniziative per i bambini

L’isola si prepara per festeggiare il Carnevale. La Municipalità, la Proloco e numerosi imprenditori e commercianti stanno lavorando alla presenza dei carri allegorici a Lido. Il giorno di San Valentino dovrebbe diventare una buona occasione per farli arrivare al Lido da Punta Sabbioni con un ferry boat dedicato, per poi fare una sfilata lungo le strade dell’isola, mentre in piazzetta Lepanto, Gran Viale e sotto la vela del terminal in piazzale Santa Maria Elisabetta dovrebbero essere allestiti alcuni punti dove fare musica e balli per tutti.
Al palasport di Portosecco ci sarà la presenza di gonfiabili per far giocare i bambini e iniziative di intrattenimento. A San Pietro in Volta, inoltre, c’è la volontà di allestire carri allegorici per fare una sfilata anche lungo le strade di Pellestrina e delle frazioni limitrofe.
Non mancherà poi il tradizionale appuntamento con il Carnevale dei bambini a Malamocco, tra dolciumi, spettacoli di burattini, musica e giochi. «Stiamo facendo il possibile con la collaborazione di tutti», sottolinea Giorgio Vianello, presidente della Municipalità «E speriamo di poter aggiungere altre iniziative». (s.b.)

venerdì 23 gennaio 2015

Il Tar “boccia” le ville Ca’ Roman

Il ricorso di Legambiente: non si tratta di ristrutturazioni ma di nuovi edifici 

Villette turistiche a Ca’ Roman: vittoria per le associazioni ambientaliste. I giudici del Tar hanno, infatti, sospeso la delibera con la quale - ad ottobre 2014 - il commissario Zappalorto aveva approvato il piano di recupero presentato dalla società Ca’ Roman e impugnato da Italia Nostra (con gli avvocati Paolo e Francesca Mantovan), perché troppo impattante.
Quella del Tar è una sospensiva e, come tale, un provvedimento temporaneo in attesa di entrare nel merito della questione: ma l’ordinanza pubblicata ieri è un anticipo preciso del giudizio del Tar Veneto. «Il ricorso appare sorretto da sufficienti elementi di fondatezza», scrivono infatti i giudici, «in riferimento alla scheda 19 della variante del piano regolatore generale per l’isola di Pellestrina, che per l’ex colonia di Ca’ Roman stabilisce solo «interventi di ristrutturazione edilizia con abbattimento degli edifici e ricostruzione», mentre «gli interventi previsti dal piano di recupero approvato con delibera del commissario straordinario non sembrano riconducibili alla ristrutturazione edilizia (neppure secondo la più ampia accezione possibile), ma ad un insieme sistematico di interventi di demolizione», con nuovi edifici più grandi e costruiti su aree prima non edificate, in particolare «in quella ora a verde posta a sud, verso forte Barbarigo». Una bocciatura di merito anticipata dall’ordinanza con la quale si sospendono le autorizzazioni. «Questa decisione conferma la nostra posizione», commenta Marco Zanetti, portavoce del Coordinamento associazioni ambientaliste del Lido, «noi non siamo contro qualsiasi intervento a Ca’ Roman, non siamo il fronte del no a tutto, ma vanno preservate le aree verdi e non aumentate le cubature. E il Tar ci dà ragione».
 Roberta De Rossi

venerdì 16 gennaio 2015

Mai più al freddo al palasport Una festa per rimediare

Dopo il Capodanno al freddo nel palasport di Portosecco, gli organizzatori del Nuovo Calcio San Pietro si stanno organizzando per capire le cause dell’accaduto e per promuovere una festa «riparatrice» nei giorni del prossimo carnevale. Era successo che per il veglione di San Silvestro, con decine di partecipanti intervenuti, nell’impianto sportivo la temperatura si era attestata sui 15,5 gradi, non certo le condizioni migliori per poter festeggiare l’arrivo del nuovo anno senza rischiare di prendere freddo. La società sportiva, promotrice dell’evento, si sta ora organizzando per discutere dell’accaduto con i tecnici del settore Sport del Comune, e quindi poter poi ottenere la garanzia che d’ora in poi tutte le iniziative e le attività sportive previste al palasport di Portosecco possano svolgersi nelle migliori condizioni possibili per tutti. Un impianto
fondamentale per molte società di Pellestrina e San Pietro in Volta. Alla luce di questo, il Nuovo Calcio San Pietro si è detto pronto a impegnarsi per organizzare una speciale serata durante il carnevale, dedicata «ai reduci della sfortunatissima notte siberiana» di Capodanno. (s.b.)

mercoledì 14 gennaio 2015

Tronchi e plastica sulla spiaggia

Rifiuti mai rimossi dopo le mareggiate nonostante gli appelli  

Tanti erano stati gli appelli dopo le mareggiate dei mesi scorsi, ma allo stato attuale la spiaggia dell’isola si presenta ancora piena di tronchi, ramaglie, rifiuti vari tra cui parecchia plastica giunta dal mare. Un problema sollevato a più riprese, che ha fatto il paio con la situazione del Lido tra spiagge libere, organizzate e Murazzi. E nel complesso delle problematiche invernali, la situazione di Pellestrina è però rimasta tale.
Dopo che il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, nei giorni scorsi ha richiesto al Comune un confronto sul tema del Piano degli arenili, che da cinque anni non procede verso la sua fase definitiva, in tanti si chiedono sull’isola come si arriverà alla prossima primavera, per una fruizione senza rischi della spiaggia, ora costellata da rifiuti, e con tutti i rischi che la presenza di tronchi e ramaglie determina a chi magari ha voglia di farsi una passeggiata invernale lungo l’arenile. Dieci anni fa il magistrato alle Acque aveva ricostruito la spiaggia di Pellestrina, con pennelli a difesa dei Murazzi e un arenile che si estendeva per alcune decine di metri fino al mare. Ma l’erosione, fin troppo evidente, in questi ultimi anni ha portato alla scomparsa di ampi tratti di spiaggia, con la sabbia risucchiata dalle onde, e queste stesse che in alcuni punti sono arrivate a lambire le stesse difese a mare.
Dieci anni fa si camminava lungo tutto l’arenile. Ora tra alcuni pennelli servono gli stivali se non ci sono delle secche eccezionali.
E gli appelli al Magistrato alle Acque e alla Regione per un ripascimento e alcune modifiche ai pennelli sono stati fatti sia dalla Municipalità che dall’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, fino all’ex assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, ma senza esito finora. (s.b.) 

I commercianti costituiscono un’associazione per il turismo

Esercenti e commercianti dell’isola stanno lavorando alla costituzione di un’associazione che promuova il turismo a Pellestrina. Tra i promotori c’è anche l’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, e i progetti da perseguire sono numerosi. «Vogliamo riuscire a esaltare le peculiarità della nostra isola, perché tra natura, buona cucina, pesca, merletto e storia c’è solo da scegliere», sottolinea Scarpa. «L’impegno di molti operatori di Pellestrina c’è, e lo abbiamo già dimostrato la scorsa estate quando, senza essere ancora riuniti in associazione, siamo riusciti a coinvolgere il terminal Fusina per aprire un nuovo collegamento con Pellestrina la domenica, e stiamo lavorando per provare ad estenderlo all’intero weekend la prossima estate. In tutto questo si inserirebbe alla perfezione lo sviluppo del Piano degli arenili, un incremento dell’utilizzo delle biciclette e delle aree verdi e naturalistiche di questa isola. Pellestrina ha molto da offrire, e c’è la volontà di tante persone per riuscire a migliorare l’accoglienza per i turisti. Da qui il lavoro per costituire una associazione che funga da punto di riferimento per eventi e iniziative rivolte anche ai turisti». (s.b.)

domenica 11 gennaio 2015

Arenili, chiesto l’incontro al commissario

La Municipalità ha chiesto un incontro al sub commissario Michele Scognamiglio per risolvere in via definitiva la problematica del Piano degli arenili di Pellestrina. Una vicenda che si trascina ormai da cinque anni, ma per la quale non è stata ancora detta la parola fine. «Vorremmo poter chiudere questa partita, nella speranza di arrivare alla prossima estate con la possibilità di aprire i primi stabilimenti balneari organizzati sull’isola», auspica il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello.
«La problematica principale è quella dei sottoservizi. Ci sono almeno quattro concessioni che possono essere subito attivate, ma il servizi igienici e le docce, così come il collegamento per l’energia elettrica, sono aspetti fonda mentali per i fruitori delle spiagge. Avevamo anche proposto di risolvere il problema celermente, evitando la costruzione di sottoservizi che avrebbero dovuto attraversare il murazzo, installando gabinetti chimici e consentire l’uso di gruppi elettrogeni da parte dei concessionari per l’energia elettrica, e ciò avrebbe permesso un notevole risparmio sui costi da affrontare, visto che il Comune non ha soldi da investire». «Questo», prosegue il presidente Vianello, «mettendo a carico dei concessionari la spesa, superiore ai 300 mila euro, e che in cambio avrebbero potuto ottenere delle concessioni in una forma pluriennale per ammortizzare la spesa. Ma non se n’è saputo più nulla, e il tempo passa senza che si possa dare uno sbocco in più al turismo per l’isola».
Le zone papabili all’apertura degli stabilimenti sono quelle in corrispondenza dei pennelli 6-7 a San Pietro in Volta e 13-14 a Pellestrina, questo per la presenza degli scivoli per un accesso facilitato anche ai disabili. (s.b.)

sabato 10 gennaio 2015

Non pagano la bolletta, Veritas spegne i lumini

La disavventura capitata a una decina di famiglie. «Non ci è arrivata alcuna fattura»

 Vanno al cimitero e scoprono che non c’è più l’allacciamento elettrico ai lumini di tombe e loculi perchè non hanno pagato la bolletta. È successo a una decina di famiglie che hanno i loro cari sepolti nei cimiteri di Pellestrina e San Pietro in Volta. Le segnalazioni sono state ricevute dal consigliere municipale Danny Carella.
«Le persone coinvolte dicono di non aver trovato alcuna richiesta di pagamento bolletta nella buca delle lettere, nè alcun sollecito. Non vorremmo che ci fosse stato qualche disguido, magari nel ricevimento della corrispondenza, e che quelle fatture siano andate perdute». Fatture dell’importo complessivo di 28,44 euro (Iva compresa) che servono a coprire il costo annuale di energia elettrica consumata dai lumini di ciascuna tomba o loculo. La fatturazione è in capo direttamente a Veritas, che gestisce poi gli stessi cimiteri comunali.
«Le fatture sono state spedite tutte a luglio, e parliamo complessivamente di 28 mila utenti sul territorio comunale», confermano dalla partecipata veneziana. «A Pellestrina sono 1.250 coloro che pagano l’elettricità per i lumini artificiali, e ci risulta che una ventina non abbiano rinnovato con il pagamento della fattura inviata. Da regolamento in vigore, non è previsto il sollecito, quindi il fatto di non pagare viene interpretato come una mancata volontà di rinnovare l’utenza. Da qui le operazioni per slacciare le utenze».
Chi si è ritrovato senza energia elettrica alla tomba o al loculo, dovrà ora pagare il dovuto (28,44 euro) più 32,50 euro per riallacciare la corrente. Ma ovviamente da Pellestrina in molti sostengono di non aver ricevuto quella fattura, e si sentono danneggiati, dovendo ora pagare il nuovo allaccio dell’energia elettrica per garantire il lumino acceso sulle tombe. (s.b.)