giovedì 30 giugno 2011

Ferry, biglietti di andata e ritorno reintrodotti senza alcun rincaro

Novità, a partire da domani, per chi deve prendere un ferry boat Actv di linea 11 e 17, cioè per i collegamenti tra Lido e Pellestrina e tra Lido e Tronchetto. Actv ha reintrodotto i biglietti di andata/ritorno, ma senza alcun aumento di tariffe. Sarà infatti equivalente al doppio della tariffa di corsa semplice in vigore, con la sola eccezione che il biglietto di ritorno dovrà essere utilizzato entro dieci giorni dalla data di validazione di quello di andata. Ad esempio, per le biciclette la tariffa andata/ritorno sarà di 2,20 euro per entrambe le linee; per i ciclomotori fino a 50cc di 6 euro; per auto di categoria A e B (fino a 4 metri di lunghezza ), motociclette e microvetture, roulotte e carrelli rimorchio il biglietto di andata/ritorno costerà 24 euro per la linea 17 e 14 euro per la linea 11. Sempre dall’1 luglio sarà modificata la tariffa di linea 11 per autocarri fino a 35 quintali con rimorchio, autocarri oltre i 35 quintali, macchine stradali e agricole da 10 euro la corsa semplice passa a 12, 24 euro per il biglietto di andata e ritorno. Infine, viene estesa agli autobus turistici la possibilità di prenotare il viaggio sul ferry boat di linea 17 sul tratto Tronchetto-Lido. (s.b.)

In partenza 13 bimbi bielorussi ospitati un mese dalle famiglie

E’ quasi finito il mese di vacanza per i tredici bambini bielorussi che dai primi di giugno sono ospiti di famiglie aderenti all’associazione «Aiutiamoli a vivere». Ieri mattina sono stati ricevuti nella sala consiliare dal sindaco, Giuseppe Casson, e dall’assessore ai servizi sociali, Massimiliano Tiozzo. I bambini, che ripartiranno il 2 luglio, sono stati ospiti di famiglie residenti a Chioggia, Sottomarina e Pellestrina e in questo mese hanno potuto vivere all’aria aperta, conoscersi e conoscere altri coetanei. Tutti sono stati comunque sottoposti a visite e, dove necessario, a cure odontoiatriche e ortopediche, ma soprattutto hanno passato un mese di vacanza all’aria buona e in spensieratezza.
 Nel salutarli e dare loro l’arrivederci, l’assessore Tiozzo ha consegnato a ogni bambino uno zaino contenente materiale scolastico, igienico-sanitario, qualche indumento per l’inverno e, a parte, un piumino da letto. Al progetto di accoglienza ha contribuito anche un sostanzioso finanziamento della Fondazione della Comunità Clodiense. (a.li.)

Fino a domenica la sagra paesana

Al via la festa patronale dei santi Pietro e Paolo, a S.Pietro in Volta organizzata da volontari della Parrocchia per mantenere viva la tradizione religiosa, popolare e culturale. I fondi raccolti serviranno a coprire le spese per l'organizzazione stessa della manifestazione e far fronte alle spese della parrocchia. Gli appuntamenti: oggi alle 17.30 torneo di Madrasso e Briscola, torneo di pallavolo e alle 21.30 concerto con il gruppo «Le mamme per caso». Domani alle 17, apertura dello stand gastronomico, dove sarà possibile gustare piatti della tradizione locale. Alle 17.30 torneo di Madrasso e Briscola, alle 21 commedie dialettali del «Teatro 2000 Don Bosco» , e a seguire, concerto live con il gruppo di giovanissimi isolani «Sparklings». Sabato alle 17.30, regata degli uomini su mascarete, alle 19 premiazioni del torneo di pallavolo. Alle 21 serata danzante con l'orchestra spettacolo «Rossano e Anna band». Domenica, giornata conclusiva, alle 9 celebrazione della liturgia dedicata al santo patrono, alle 10 regata dei giovanissimi su mascarete. Alle 15 torneo di calcetto saponato e alle 21 ballo in piazza con le «Nuove Origini». Alle 23.50 lotteria di beneficienza e a seguire, spettacolo pirotecnico. In questi giorni, sarà possibile pure visitare la mostra, allestita per l'occasione, «Il mondo dei fumetti».
      Annalisa Busetto

Ricevuti in Comune i bambini di Chernobyl

I bambini bielorussi a Sottomarina. Come ogni anno l'associazione "Aiutiamoli a vivere" , con il contributo della Fondazione della Comunità Clodiense, è riuscita a far arrivare in città 13 bambini, ospitati dalle famiglie di Chioggia e Pellestrina. Dal 4 giugno al 13 luglio potranno fare il pieno di iodio che sarà loro molto utile durante il lungo inverno bielorusso e permetterà loro di prevenire alcuni tumori come quello alla tiroide dovuto alla radiazione residua presente in quelle zone dopo il disastro di Chernobyl. Ieri tutti i ragazzi sono stati accolti in Comune dall'assessore ai Servizi sociali Massimiliano Tiozzo che ha consegnato loro uno zainetto contenente vestiario, materiale per la scuola e prodotti per l’igiene. (M.Bio.)

martedì 28 giugno 2011

Sagra di Sant'Antonio 2011 - Paolo Migone


Da mesi senza stipendio, operai in sciopero

In sciopero perché oramai da un paio di mesi non vengono pagati. Ad incrociare le braccia, sono i dipendenti della ditta edile «Vianello Doretto» di Pellestrina.
      Una ditta che ha una storia quasi centenaria, ma che probabilmente, come accade a moltissime aziende oggi in Italia, è in sofferenza. Otto operai e una amministrativa, che non sanno più che pesci pigliare per esprimere il loro disagio. «Da un paio d'anni, la situazione della ditta» raccontano «non è buona. Ci sono stati dei licenziamenti e il personale è stato dimezzato. Ci sono stati anche dei ritardi nei pagamenti del nostro salario, magari si procedeva con acconti. Ora però la situazione è pesante, perché con la proprietà non si riesce a parlare, ad ottenere un dialogo schietto e sincero. Ad ognuno viene detta una cosa diversa, e si parla di un nostro ipotetico saldo ad ottobre».
      Nella vicenda è entrata pure la Filca-Cisl di Venezia, che ha dato il benestare per lo sciopero, e ha chiesto un incontro con Insula, che ha appaltato alla ditta un intervento in isola per la risistemazione dell'impianto fognario. «Siamo già in penale con questi lavori - continuano gli operai - perchè non abbiamo i mezzi per completarli. I fornitori probabilmente non fanno più credito. E la gente nelle vicinanze, comincia a protestare per le fosse aperte e la puzza di fogna».
      «L'incontro con Insula - commenta il sindacalista Giovanni Ballarin -- ha lo scopo di far si che i soldi che ancora devono essere versati per la parte di interventi realizzati, siano consegnati direttamente ai lavoratori, che recupererrebbero così i loro stipendi. Stiamo attendendo». Intanto, senza risposte, continua la protesta.

domenica 26 giugno 2011

Pellestrina in crisi. Spiagge senza gestori

Decolla invece il progetto di pesca turismo

Niente stabilimenti balneari a Pellestrina. La crisi in isola si fa sentire: dai problemi della pesca sempre più giù, al crack dei De Poli: non è facile trovare almeno 250mila euro per aprire un'attività. E così la stagione estiva 2011 è ormai iniziata ma nessuno, tra i privati, ha presentato domanda per estire una concessione demaniale di arenile, ora che, invece, era stata prevista questa possibilità.
      Per cui l'esperimento è rimandato a tempi migliori, forse al 2012. La conferma è arrivata dal vicepresidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Andrea Bodi. «Non sono arrivate domande - spiega Bodi - ma non c'è da sorprendersi. I costi che vengono richiesti per aprire un'attività sono rilevanti e non è facile». Va ricordato, inoltre, che quest'anno il via libera per le concessioni è stato a lungo dibattuto e i tempi troppo stretti hanno sconsigliato un investimento. Così si è rimasti al punto di partenza. Il piano particolareggiato degli arenili, infatti, prevede che una parte di arenile possa essere attrezzato con chioschi, punti di ristoro e servizi alla clientela.
      A proposito della crisi della pesca è partito, con buon successo, il progetto di pesca turismo per l'isola di Pellestrina. Visto il fermo-pesca, da maggio a settembre, consente ai pescatori di trasportare con le loro imbarcazioni, anche turisti, e semplici passeggeri, per un tour in laguna alla scoperta del mondo della pesca e delle sue prelibatezze. L'iniziativa è del Consorzio di promozione turistica del Lido e Pellestrina, presieduto da Giorgio Galasso, che, per il suo giro inaugurale di questa nuova attività, ha voluto a bordo una decina di consiglieri della municipalità. Due sono gli itinerari che vengono proposti ai visitatori (su prenotazione): uno nella laguna sud di Pellestrina, l'altro più a nord. A bordo, per ogni imbarcazione, ci possono essere dieci passeggeri, oltre all'equipaggio. Dopo un giro alla scoperta della laguna, si può anche pescare, e poi pranzare o cenare con il pesce appena pescato e cucinato dagli stessi pescatori. Una parte ludica, e un'altra culinaria dedicata al gusto della tavola. L'attrativa, che è già stata promossa e continuerà ad essere pubblicizzata nelle maggiori fiere europee, sta incuriosendo anche tanti residenti. La crisi, insomma, si combatte anche così.

I Lions alla festa per i 100 anni dell’Unione sportiva Pellestrina

(L.M.) Anche i Lions del Lido hanno voluto partecipare ai festeggiamenti per il centenario della fondazione della Unione Sportiva Pellestrina. Dopo la visita alla interessante mostra fotografica e di documenti storici, una delle maestre ha dimostrato come si svolge la lavorazione al tombolo dei merletti pellestrinotti. Un ottimo concerto del complesso isolano svoltosi in chiesa a causa del maltempo ha concluso la serata, resa autentica anche dai racconti degli anziani, dai ricordi degli avvenimenti salienti del secolo di vita dell’associazione legata a Don Olinto Marella.

Pellestrina: «Non toccateci la linea 11»

Una delegazione di pendolari dell’isola è stata ricevuta dal sindaco

Hanno firmato la petizione in duemila e una cospicua rappresentanza si è presentata venerdì a Ca’ Farsetti per chiedere al sindaco di non modificare la linea 11. I cittadini di Pellestrina temono che, se la linea 11 effettuerà fermate intermedie per sopperire ai tagli dei bus tra Malamocco e Alberoni, l’orario di percorrenza superi ogni soglia di tollerabilità. Sulla vicenda il consigliere comunale Alessandro Scarpa "Marta" aveva presentato un’interrogazione e venerdì è stato lo stesso sindaco Giorgio Orsoni a riceverli.
      «Eravamo pescatori e ortolani - hanno detto - oggi siamo un’isola di pendolari e la puntualità della linea 11 è l’unica cosa che ci consente di arrivare sul posto di lavoro in tempo, pur tra molte difficoltà. La corsa è di 45 minuti, se aggiungessimo le fermate intermedie arriverebbe all’ora. Così perderemmo le coincidenze e chi deve andare a Venezia, Mestre o Punta Sabbioni arriverebbe al lavoro in ritardo. Anzi, in questi giorni abbiamo già provato questa esperienza».
      Il sindaco, dopo aver ascoltato gli interventi, ha promesso un suo interessamento.
      «Voglio essere onesto - ha concluso Orsoni -- non vi dico che sistemerò tutto, ma prenderò in carico personalmente il problema per cercare di trovare una soluzione. La linea 11 è il cordone ombelicale di Pellestrina e non può essere indebolita».

Festa di S. Pietro - 2011

PROGRAMMA DELLA FESTA DI SAN PIETRO IN VOLTA 2011



DOMENICA 26 GIUGNO

10:15 Presso il patronato, apertura della PESCA DI BENEFICENZA e inaugurazione della mostra "IL MONDO A FUMETTI"

LUNEDI' 27 GIUGNO
19:30 Cena comunitaria per le famiglie e i ragazzi
21:00 Spettacolo di magia con il MAGO SALES

MARTEDI' 28 GIUGNO
21:00 In Santuario a Pellestrina, celebrazione della 6^ Stella animata dalla comunità e dal Coro di S. Pietro

MERCOLEDI' 29 GIUGNO
18:00 S. Messa e processione in direzione "dei Ghezzi" presieduta dal Vescovo di chioggia, Mons Adriano Tessarollo

GIOVEDI' 30 GIUGNO
17:30 Torneo di madrasso e briscola
17:30 Torneo di pallavolo
21:00 MAMME PER CASO in concerto

VENERDI' 1 LUGLIO
17:00 Apertura stand gastronomico
17:00 Torneo di madrasso e briscola
17:00 Torneo di pallavolo
21:00 EL SEGRETO DE PURCINELA e EL BALON, CHE PASION! commedie dialettali del teatro 2000 don Bosco
a seguire, concerto live con gli SPARKLINGS

SABATO 2 LUGLIO
17:30 Regata uomini su Mascarete e premiazioni
21:00 Serata danzante con l'orchestra spettacolo ROSSANO E ANNA BAND

DOMENICA 3 LUGLIO
9:00 Santa Messa
10:30 Regata giovanissime su Mascarete
15:00 Torneo calcetto saponato
21:00 Ballo in piazza con il complesso NUOVA ORIGINE
23:30 Premiazione tornei di pallavolo e calcetto saponato
23:50 Estrazione lotteria
24:00 Spettacolo pirotecnico


STAND GASTRONOMICO APERTO DA VENERDI' 1 A DOMENICA 3

sabato 25 giugno 2011

Gli abitanti di Pellestrina «invadono» Ca’ Farsetti

Centocinquanta pellestrinotti si sono presentati ieri pomeriggio a Ca’ Farsetti in occasione del Consiglio comunale. Muniti di cartelli per protestare contro il possibile aumento del numero di fermate del bus di linea 11 per il Lido, alle 16 sono stati ricevuti dal sindaco Giorgio Orsoni e dal presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta. In sala giunta è stata ascoltata una delegazione di una ventina di abitanti accompagnata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» . Sentiti i problemi e le richieste, il sindaco Orsoni ha promesso attenzione a questa problematica. Entro i primi giorni di luglio, e sentita prima Actv, si è impegnato a dare una risposta ai residenti di Pellestrina. Il rischio di tagli ai servizi automobilistici del Lido nel prossimo autunno, potrebbe portare a un «uso» della linea 11 per compensare la riduzione di altre linee lidensi. (s.b.)

Comitato pendolari Pellestrina dal Sindaco Orsoni




Malamocco e Portosecco diventano teatri a cielo aperto

Le piazza di Malamocco e Portosecco come due grandi arene sotto le stelle. Con «Estate in lirica» inizia questa sera una rassegna che vuole portare concerti e opere tra calli e campielli dei borgo antichi delle due isole. Promossa dalla Municipalità con il Consorzio Venezia Nuova e la associazione Lirica Viva, inizia stasera alle 21 un programma con tre eventi a Malamocco e tutti gratuiti per i residenti. Il primo vedrà esibirsi in Piazza Maggiore i soprani Elena De Simone e Angela Matteini con baritono Omar Camata, ccompagnati al pianoforte dalla Maestra Roberta Paroletti. Sabato 23 luglio il secondo appuntamento, sempre alle 21 con l’opera”La Serva Padrona» e la partecipazione dei solisti della Piccola Orchestra Veneta. Sabato 20 agosto sarà la volta, sempre a Malamocco, del dramma in tre atti «Il Filosofo di Campagna», capolavoro del compositore veneziano Galuppi, anche qui con la partecipazione della Piccola Orchestra Veneta. A chiudere il programma, sabato 27 agosto, ma questa volta in Piazzale Portosecco a Pellestrina alle 21, si esibirà il soprano Elena De Simone accompagnata al pianoforte dalla Maestra Roberta Paroletti in un concerto dedicato a Venezia e ai compositori veneziani. (s.b.)

venerdì 24 giugno 2011

Protesta contro i tagli dell’Actv, oggi i pendolari arrivano a Ca’ Farsetti

1800 firme raccolte in pochi giorni, per dire no ai cambiamenti ipotizzati nel settore trasporti per l'isola. Oggi, decine e decine di persone si ritroveranno alle 16 a Cà Farsetti per manifestare il proprio dissenso per questa modifica che metterebbe in ginocchio l'isola. Tra qualche mese (si parla di settembre), la linea 11 che serve esclusivamente Pellestrina, diverrebbe linea mista, con salita e discesa anche per gli utenti del Lido. Un cambiamento che è visto con molto timore, dato che già oggi, in condizioni di assoluta normalità, per molti fattori, il viaggio da isola a isola dura dai 45 ai 55 minuti. con altre operazioni, si arriverebbe a superare l'ora. «Siamo convinti - dice il consigliere comunale Alessandro Scarpa -- che il problema in questo caso non sia Actv, che a causa dei tagli dei fondi messi a disposizione da Governo e Regione, deve assolutamente risparmiare. Ma il risparmio non può penalizzare sempre ed ulteriormente una zona con una situazione di vita già particolare». «Abitando in un'isola - dice Grazia Ballarin - scegliamo già di essere pendolari. Non è corretto peggiorare il servizio».

La protesta per il bus approda a Ca’ Farsetti

La protesta per i trasporti a Pellestrina sbarca oggi a Ca’ Farsetti in occasione del Consiglio comunale sul Bilancio previsto dalle 16. Lo hanno deciso i residenti che hanno dato vita al comitato dei pendolari e che si sono ritrovati mercoledì sera per discutere delle varie problematiche legate ai trasporti dell’isola. Nei giorni scorsi era anche stata lanciata una raccolta di firme che in poco tempo ha raggiunto quota 1.600, e oggi i residenti promettono di presentarsi a decine in municipio per far sentire la propria voce all’Amministrazione. «Non accettiamo che vengano aggiunte altre fermate al Lido per la linea 11 del bus che collega il centro di Pellestrina al terminal lidense di Santa Maria Elisabetta - dicono dal comitato dei pendolari -- Ciò significherebbe allungare ancora di più i tempi di percorrenza che già sono di tre quarti d’ora». (s.b.)

martedì 21 giugno 2011

Sagra di Sant'Antonio 2011 - Alberto Caiazza

La petizione per la linea 11 raggiunge quota 1.200 firme

Sono già 1.200 le firme raccolte a Pellestrina con la petizione che chiederà ad Actv e al Comune di non aumentare le fermate «lidensi» dell’autobus di linea 11 che collega le due isole. Il comitato di pendolari «Pellestrina -- Chioggia» ha infatti promosso la raccolta firme dal momento che si vocifera, in virtù dei tagli alle linee automobilistiche del Lido che dovrebbero essere applicati dal prossimo autunno, un aumento delle fermate che la linea 11 dovrà fare al Lido per sopperire alla mancanza di altri servizi che verrebbero tagliati. «Non intendiamo vedere aumentati i tempi di percorrenza tra le due isole, che già sono di almeno 45 minuti» dicono dal comitato, con i residenti pronti anche a manifestare il proprio disappunto in Consiglio comunale. Una rabbia, quella dei pellestrinotti, che si aggiunge ai problemi già sopportati per le corse saltate e i ritardi degli ultimi mesi. (s.b.)

«Orsoni, vogliamo i rimborsi»

La Municipalità ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi, presso organi e autorità competenti, per ottenere nel minor tempo possibile i fondi per i rimborsi delle spese sostenute dai pellestrinotti per far fronte alla riparazioni urgenti e necessarie conseguenti alla tromba d’aria del 23 luglio scorso. Sono infatti passati undici mesi da quegli eventi, ma i residenti non hanno ancora visto nemmeno un centesimo di quanto era stato promesso poche ore dopo il disastro dal Governo e dai vertici della Protezione civile nazionale. «Il documento che ho presentato è stato immediatamente condiviso e votato dall’intero Consiglio municipale - sottolinea Danny Carella, consigliere municipale del Partito democratico - Il tema è spinoso e pressante. A Pellestrina c’è gente che si è riempita di debiti pur di tornare a vivere nella normalità, rivolgendosi così a banche o familiari e conoscenti in grado di aiutarli. Adesso i nodi vengono al pettine, e i tanto sospirati fondi promessi dal commissario Bertolaso sembrano essere persi nei meandri della burocrazia romana. Per fortuna a Pellestrina abbiamo un tessuto di rapporti sociali e di solidarietà che tende a rendere meno tragica la situazione, ma fino a quanto la gente dovrà continuare ad aiutarsi a vicenda? Quando arriverà ciò che è stato promesso?». Si parlava di circa cinque milioni di euro in arrivo da Roma, ma dopo quasi un anno i pellestrinotti stanno ancora aspettando. (s.b.)

domenica 19 giugno 2011

Gli abitanti di Pellestrina «No a nuove fermate di linea 11»

Doppia protesta degli abitanti dell’isola per le linee Actv, con una petizione popolare, una interrogazione al sindaco e la richiesta di chiarimenti via Iris. Mentre prosegue la raccolta firme del Comitato Pendolari con già oltre mille firmatari e il ritrovo pubblico previsto per mercoledì 22, il consigliere comunale Alessandro Scarpa in una interrogazione chiede ufficialmente al Comune di Venezia e all’azienda Actv che non vengano istituite ulteriori fermate - come sembra previsto - e che non venga fatta nessuna modifica sulla linea 11 Lido-Pellestrina, in quanto la percorrenza del viaggio che dura 45 minuti risulta già essere lunga, e un aumento a oltre un ora risulterebbe un aggravio insostenibile per lavoratori e pendolari. Proteste intanto anche per la fermata dell’11 «La Rosa», dato lo spostamento di una delle due fermate rispetto alla pensilina di oltre cinquanta metri. «Sarebbe il caso», chiedono i cittadini sulla rete di segnalazione comunale Iris, «di spostare anche la fermata verso Chioggia perché il bus non debba aspettare più minuti che le persone arrivino in fermata sul lato opposto, nel quale si sono riparati in caso di sole o pioggia». Entrambe le proposte sono ora al vaglio del Comune e di Actv, in attesa di rapida risposta. (ma.to)

Sagra di Sant'Antonio 2011 - Danza del ventre


sabato 18 giugno 2011

Investì il piccolo Brahim: fu omicidio

Il gup ha condannato Francesco Scarpa a 18 mesi, ma non vi è prova che fosse ubriaco

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 Un anno e sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, oltre al risarcimento dei gravi danni provocati.
      È la condanna che il giudice per l’udienza preliminare Antonio Liguori ha inflitto a Francesco Scarpa, l’automobilista ventiquattrenne di Pellestrina che, nell’aprile 2010, investì il piccolo Brahim Nesib provocandone la morte.
      Il gup lo ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo, ma non di guida in stato di ebbrezza: l’alcoltest, infatti, fu eseguito ad una distanza di ben sei ore dai fatti e, di conseguenza, non è stato possibile riferire con certezza il tasso alcolico accertato nel sangue di Scarpa (superiore al livello di 1,5) al momento dell’incidente, in quanto il giovane potrebbe aver bevuto anche successivamente, per superare lo choc dovuto a quanto accaduto.
      Il giudice ha accordato una provvisionale di 220 mila euro alla madre del piccolo, assistita dall’avvocato Augusto Palese, e 25 mila euro a ciascuno dei due nonni, costituitisi parte civile con gli avvocati Paolo Vianello e Gian Luca De Biase. L’ammontare definitivo del risarcimento dovrà essere quantificato dal giudice civile, così come il risarcimento dovuto agli zii e all’Associazione vittime della strada, presieduta da Pierina Guerra, costituitasi con l’avvocato Gianmarco Cesari.
      Brahim Nesib, che all’epoca dei fatti aveva appena 7 anni, fu travolto dall’auto condotta dal ventiquattrenne mentre era in bicicletta a Pellestrina insieme alla mamma. A provocare l’incidente, stando a quanto accertato nel corso delle indagini, è stata l’alta velocità: la vettura del giovane stava percorrendo via dei Murazzi a 100 all’ora, il doppio rispetto al limite previsto.
      Anche secondo il pubblico ministero non è possibile contestare a Scarpa la guida in stato di ebbrezza: nei suoi confronti, a conclusione della sua requisioria, aveva sollecitato una condanna ad un anno e 4 mesi.

Neopromosse in municipio

Premiate dall’assessore Ferrazzi quattro società

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Le loro vittorie sono forse quasi più belle di tante altre più altisonanti. Perchè hanno il senso del sacrificio a basso costo, non hanno il sapore dei soldi della Serie A o dei grandi palcoscenici del calcio. Per una città, anzi, per un Comune, vittorie come quelle del Casinò calcio a 5, dell’Edo Mestre, del Real Campalto e del San Pietro In Volta sono spesso il frutto di investimenti più sul materiale umano e sui giovani che economici.
      Ieri l’assessore allo Sport Andrea Ferrazzi ha voluto premiarle queste quattro società. Una piccola cerimonia, una targa e due parole, qualche polemica, ma soprattutto un modo per dire grazie per quanto fanno. «Queste società sono bandiere del territorio - ha detto Ferrazzi consegnando i premi ai dirigenti delle squadre - Sono riuscite a raggiungere eccellenti risultati ma per noi sono più importanti per quanto fanno insegnando lo sport ai giovani».
      Renzo Berti rappresenta il Casinò Calcio a 5, promosso in A1. «Il premio ci fa un enorme piacere e ci serve da ulteriore stimolo a proseguire su questa strada. Noi però il prossimo anno dovremo traslocare a Dolo per giocare le partite in casa. La mancanza di impianti ci costringe ad emigrare in altri comuni». Edoardo Luppari, giovane presidente della squadra che ha conquistato la promozione in Eccellenza ringrazia e rilancia. «Nel 2012 festeggeremo i 50 anni della società, ci piacerebbe gettare le basi per un ulteriore salto di categoria. La collaborazione con l’amministrazione comunale è fondamentale in questo».
      Il piccolo miracolo Real Campalto per il presidente Mario Generoso Guarino è il riscatto di un quartiere. «Il calcio che vince e coinvolge 110 ragazzini nel settore giovanile è un riscatto per questo quartiere». Marco Ballarin, presidente del San Pietro in Volta calcio, è di poche parole. «Grazie al Comune per il premio ma ci piacerebbe essere più aiutati con le nostre attività sportive con i giovani. So che la burocrazia è un obbligo federale ma un segnale in più ci farebbe piacere. E poi, a proposito di impianti, fare presto con il palasport di Pellestrina».
      Raffaele Rosa

Si conclude la sagra di S. Antonio

Rinviata causa maltempo, si concluderà domani la sagra di Sant’Antonio. Fino a domenica, dalle 18 alle 19.30, laboratorio creativo per bambini, dalle 18 alle 19.30 e dalle 10 alle 12, i più piccolini potranno salire su un pony. Questa mattina alle 8.00 gara di pesca, alle 16.30 regata dei giovanissimi. Alle 21 serata danzante e alle 23.30 musica giovane con gli «Sparklings». Domani alle 21 ballo in piazza con il gruppo «Cristina Rocca» e alle 23.30 lotteria.

Mozione

Condannato per la morte di Brahim

Francesco Scapra, il 23enne di Portosecco che ha investito e ucciso Brahim Nesid di sette anni a Pellestrina, è stato condannato dal giudice Antonio Liguori a un anno e mezzo di reclusione (la pena è sospesa ). Il risarcimento dei danni verrà quantificato dal Tribunale civile, intanto il magistrato ha disposto che l’imputato versi una provvisionale di 220 mila euro alla madre del bimbo.
 Il magistrato ha anche disposto una provvisionale per i nonni materni, 25 mila euro a lei e altri 25 mila a lui (i parenti del piccolo erano rappresentati dall’avvocato Augusto Palese). Il giudice venziano dell’udienza preliminare ha sostanzialmente accolto le tesi del pubblico ministero Francesca Crupi ed ha anche accolto la costituzione di parte civile dell’Associazione delle vittime della strada presieduta da Pierina Guerra e rappresentata dall’avvocato Gianmarco Cesari, alla quale ha liquidato le spese legali. Stando agli accertamenti eseguiti dai carabinieri, l’auto che Scarpa guidava al momento dell’incidente correva a più di 100 chilometri all’ora, il doppio del limite previsto sulla strada comunale dei Murazzi. Il fatto era accaduto nel tardo pomeriggio del 15 aprile scorso. Brahim era morto il giorno dopo all’ospedale di Padova. Madre e figlio erano in bicicletta ed erano stati falciati dall’auto nel bel mezzo di una curva a poche decine di metri di distanza dai cantieri De Poli. Erano in sella alle loro biciclette di ritorno dal supermercato Coop di Pellestrina e diretti verso casa lungo la corsia a ridosso del Murazzo. La Ford Fiesta condotta dal 23enne di Portosecco, dipendente Actv, nel corso della manovra di sorpasso. li aveva centrati. La donna era finita sul cofano dell’auto sfondando il parabrezza, mentre il piccolo aveva sbattuto violentemente la testa sull’asfalto.
 Ieri, in aula, il giovane non ha parlato, mentre subito dopo l’incidente aveva raccontato di non aver visto le due biciclette. I carabinieri avevano anche misurato il tasso alcolico del giovane, ma avevano potuto farlo soltanto sei ore dopo l’incidente. Oltre che di omicidio colposo era accusato anche di lesione colpose per le ferite riportate dalla madre del piccolo.

giovedì 16 giugno 2011

Pellestrina, utenti Actv protestano contro i tagli

Residenti pronti a occupare il Consiglio comunale se verrà confermata l’ipotesi dell’aumento di fermate per la linea 11. Il comitato dei pendolari, che si riunirà nelle prossime ore, è pronto anche ad azioni eclatanti per non veder aumentare i minuti di percorrenza dell’autobus che collega Pellestrina al terminal Actv del Lido. In virtù dei tagli che Actv dovrà fare nei prossimi mesi alla rete automobilistica delle due isole, per sopperire a quelli del Lido la linea 11 dovrebbe aumentare il numero di fermate, facendo così incrementare i tempi di percorrenza. (s.b.)

Raccolte 420 firme per non cambiare la linea 11

Un Comitato, denominato «Pendolari Pellestrina» , nato per protesta contro la proposta avanzata da Actv ed Amministrazione Comunale, che vorrebbe una modifica della Linea 11 da fine estate.
      Tale proposta, non ancora ufficializzata, vedrebbe la linea 11 servire, in alcune zone, anche l'utenza del Lido. Attualmente la linea 11, al Lido, direzione Pellestrina, imbarca utenti, in direzione opposta, fa il servizio di sbarco, quindi serve soltanto l'utenza isolana.
      Col cambiamento, in alcuni tratti farebbe salire e scendere l'utenza lidense, con l'aggiunta quindi di altre fermate. Ciò provocherebbe un aumento temporale del servizio, che in condizioni normali è già difficile e «lungo».
      Attualmente infatti, da Pellestrina al Lido e viceversa, il percorso varia dai 45 ai 55 minuti, un'infinità, che dipende anche dalle operazioni di imbarco e sbarco del ferry e a un'aumento sostanziale dell'utenza all'interno dei mezzi, che già ora, in alcune fasce orarie è più che sovraffollato.
      Per questa motivazione, il comitato ha dato vita anche ad una raccolta di firme, 420 raccolte in pochi giorni, che evidenzia l'interesse degli isolani per l'argomento.
      «Oltre a queste - commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa - ho presentato un'interpellanza al sindaco e all'assessore Bergamo. Pellestrina ha estrema necessità di un servizio di trasporto pubblico efficiente, perchè tutti sono pendolari, sia i lavoratori che gli studenti. Con questo cambiamento, si creerebbe un notevole disagio».
      Annalisa Busetto

mercoledì 15 giugno 2011

Pellestrina, in zona La Mara la nuova cittadella della pesca

Sorgerà in zona La Mara la cittadella della pesca per i residenti. Il progetto, avanzato dalla Municipalità, dovrebbe risolvere tutti i problemi nati a seguito delle ordinanze di abbattimento dei casoni in legno abusivi dove venivano ricoverate le reti e le varie attrezzature da pesca dei pellestrinotti.
 «Parliamo di materiali per centinaia di migliaia di euro - fa notare il presidente del decentramento, Giorgio Vianello - Domani (oggi, ndr) è previsto un sopralluogo con gli assessori Filippini, Micelli e Paruzzolo. Si parla di un’area di circa 4.400 metri quadrati tra gli abitati di San Pietro in Volta e Pellestrina. Una zona in parte demaniale e in parte di proprietà del Comune che ormai è inutilizzata da tempo ma che in realtà è perfetta per questo progetto».
 A Portosecco sono già stati abbattuti ventinove casoni abusivi mentre un’altra settantina sono sparsi sul resto dell’isola e subiranno lo stesso destino. Nell’area individuata dalla Municipalità verrebbero realizzate delle strutture in legno poco invasive, così da potervi mettere all’interno reti e attrezzature. (s.b.)

lunedì 13 giugno 2011

La proposta: i tunnel del Mose trasformati in piste ciclabili

Sfruttare i tunnel per gli impianti del Mose per realizzare piste ciclabili che colleghino Lido, Pellestrina e Chioggia. E’ la proposta del consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» (Lista Brunetta), avanzata nel corso del sopralluogo che la IV commissione di Ca’ Farsetti ha compiuto nei cantieri per le dighe mobili. Un’idea realizzabile, dal momento che i tunnel sotterranei devono essere ancora scavati tra Alberoni e Pellestrina, tra Ca’ Roman e Chioggia. «Abbiamo potuto constatare che quello tra San Nicolò e Punta Sabbioni è largo un metro e mezzo circa e alto due - argomenta Scarpa - Vi passano cavi e condutture, ma ormai non si può più modificare. Quelli invece ancora da costruire potrebbero anche subire dei ritocchi, e qui ci potrebbe essere la novità». Scarpa ha ipotizzato con i tecnici la possibilità di allargare i due tunnel previsti così da permettere il transito di due biciclette, una per senso di marcia. Una sorta di pista ciclabile sotto la laguna che potrebbe aprire nuove opportunità turistiche per Pellestrina. «Tanto si parla - aggiunge Scarpa - di turismo naturalistico quale vocazione per l’isola e un’opportunità così sarebbe unica, se non ci fossero costi esorbitanti». (s.b.)

domenica 12 giugno 2011

Scuola di nuovo agibile grazie al voto

Chiamateli «miracoli da referendum», fatto sta che grazie a questa consultazione popolare in programma oggi e domani, la ex scuola Goldoni di Pellestrina è stata finalmente resa agibile. Non succedeva dal 23 luglio dello scorso anno, giornata nefasta a causa della tromba d’aria che ha distrutto case, impianti sportivi, imbarcazioni e automobili dei residenti. Una vicenda ben nota, non fosse altro per il fatto che gli abitanti stanno ancora aspettando i fondi promessi dal Governo per far fronte all’emergenza. Dieci mesi fatti invece di silenzi, fatto salvo il caso della scuola che in queste ultime ore è stata resa agibile. Oltre ad alcune associazioni dell’isola, attive tra Pellestrina e San Pietro in Volta, l’edificio ospita da tempo la locale sede della Protezione civile. Uno dei gruppi tra l’altro meglio attrezzati e più attivi del territorio comunale. Peccato che il crollo di camini, parte del tetto e dei muri di recinzione abbia reso le cose molto più difficili, al punto da dichiarare inagibile parte dello stabile, costringere le associazioni ad andare altrove per trovare spazi e infine impedire una piena attività ai volontari in caso di emergenza ulteriore. «Però per il referendum sono corsi subito a sistemare un pò le cose - segnala la cittadinanza - Verrebbe da dire che è stato un bene, ma è assurdo tutto ciò. Abbiamo chiesto a più riprese la messa in sicurezza degli spazi affinché tutti potessero di nuovo usufruirne, e invece solo con il referendum sarà possibile farlo, in una porzione di edificio. Hanno rimosso i camini crollati, le tegole del tetto danneggiate e garantito l’accesso in sicurezza. Però questa vicenda fa riflettere, sempre in attesa che da Roma si decidano a darci ciò che è stato promesso». (s.b.)

sabato 11 giugno 2011

Asilo nido di San Pietro, lavoratrici a rischio

La cooperativa che gestisce la struttura ha annunciato il licenziamento in blocco

Fulmine a ciel sereno a San Pietro in Volta : la Cooperativa socioculturale che gestisce per il Comune l’asilo nido, con contratto d’appalto in scadenza il 31 luglio, ha comunicato alla Cgil «la decisione di licenziare la totalità delle lavoratrici attualmente impiegate con circa due mesi di anticipo sulla naturale scadenza dell’appalto». Nove persone, tra educatrici, cuoca, assistenti sociosanitarie a rischio: nel caso fossero licenziate anzitempo se un’altra ditta vincesse il prossimo appalto non avrebbe alcun vincolo ad assorbirle, come invece previsto dall’articolo 37 del contratto delle cooperative sociali, per perseguire la continuità e le condizioni di lavoro acquisite dal personale. E dunque si potrebbero profilare, nel caso di un appalto al ribasso, delle condizioni di lavoro peggiorative rispetto al presente.
      La Cgil si è mossa subito, ritenendo "inopportuna e immotivata tale scelta", visto che il Comune non ha comunicato la volontà di chiudere l’asilo nido.
      «Consideriamo l’iniziativa intrapresa dalla cooperativa socioculturale un’inutile e dannosa forzatura che la stessa cooperativa ha già purtroppo intrapreso con altri appalti in scadenza - scrive la Cgil in un comunicato - riteniamo che ogni decisione dovrà essere assunta dopo il 31 luglio, data della scadenza dell’appalto in corso e della nomina del nuovo gestore. Solo in tale data saranno sottoscritti i nuovi contratti di lavoro e contestualmente verranno formalizzate le dimissioni delle dipendenti della cooperativa». Cgil annuncia a giorni un appuntamento con le lavoratrici, mentre «Comune e cooperativa non hanno ancora risposto»

La "Goldoni" torna agibile per il referendum

(a.b.) Inagibile da quasi un anno, rattoppata per le elezioni. Succede a S.Pietro in Volta, nell'ex scuola elementare «Carlo Goldoni». Quando fu dismessa, una quindicina di anni fa, i locali della scuola divennero appoggi per le associazioni. Nel corso del tempo, un'ala fu riservata per la Protezione Civile, alcuni locali per il «Piccolo Museo della laguna sud» . Con la tromba d'aria del luglio scorso, la parte destinata alla Protezione Civile, subì gravi danni e fu dichiarata inagibile. Da allora, i volontari sono stati sfrattati dalla sede pericolante. Le poche concessioni ammesse, entrate in caso di estrema necessità, dotati di protezioni e sempre di giorno. Con i fortunali invernali, la situazione è peggiorata. Ora gli operai hanno rimesso in sicurezza la zona, asportando tegole in bilico, pezzi di grondaia volante, sistemando ponteggi, per permettere il passaggio degli elettori in vista del referendum. «Una vergogna» commenta il residente «forse nessuno si rende conto dell'importanza che riveste la Protezione Civile in isola. Qui non abbiamo nulla, soltanto loro accorrono in caso di bisogno. Si lavora in fretta solo quando ci sono degli interessi, seppur giusti».

Solo appuntamenti religiosi. Causa maltempo rinviata la sagra

Causa maltempo il Comitato di volontari che organizza la sagra di Sant'Antonio, ha deciso di far slittare i festeggiamenti alla prossima settimana, dunque rimarranno fissi solo gli appuntamenti religiosi : domani, domenica alle 17.30 recita dei vespri con il Vescovo di Chioggia, lunedì, celebrazione alle 18 della liturgia dedicata a S.Antonio di Padova e processione col santo verso località Piovini. Alle 20 cena comunitaria aperta a tutti. Da mercoledì prossimo, invece, inizieranno le attività come il torneo di calcio e le animazioni.

venerdì 10 giugno 2011

La squadra dell’Ads pallavolo promossa in prima divisione

(a.b.) Risultato storico per l'«Asd Pallavolo Pellestrina», promossa in 1. divisione femminile, massima serie provinciale. Inizialmente avevano soltanto una squadra maschile, e giocavano per diletto, poi, nel corso degli anni gli iscritti sono aumentati tanto da formare due squadre femminili, under 13 e under 18, e da organizzare corsi di minivolley. Da qualche anno inoltre, pure corsi di aerobica, con circa 150 iscritte. Unico neo, la mancanza di uno spazio adeguato per gli allenamenti e la disputa delle partite. Il palazzetto dello sport dell'isola, per loro è stata una meteora; un anno di utilizzo contro dieci anni di attesa, ed ora è ancora chiuso, dopo la tromba d'aria dell'anno scorso che lo ha, per l'ennesima volta, scoperchiato. E allora continue trasferte, al Lido o a Chioggia, per fare le partite. La squadra vincente:  Francesca Orsi, Miriam Vianello, Laura Vianello, Clara Vianello, Chiara Vianello, Irene Vianello, Maria Cristina Vianello, Erika Mucciardi, Shana Catanzaro, Monica Padoan, Sara Scarpa, Luna Scarpa, Giulia Scarpa.

La preghiera del pescatore per Luigino

Celebrati i funerali del 53enne annegato per salvare la sua imbarcazione
 Il feretro portato a spalla dai colleghi: il vescovo ha ricordato le vittime del mare 

Una folla commossa ha seguito nella basilica di San Giacomo i funerali di Luigino Vianello, il pescatore 53enne affogato lunedì scorso, nel tentativo di scongiurare l'affondamento della sua imbarcazione Anna II. Per lo sfortunato armatore, rimasto intrappolato nello scafo, non c'è stata via di scampo. Originario di Pellestrina , 53 anni, lascia la moglie Rossella Ballarin e le giovani figlie Daiana ed Evelin. La famiglia risiede in Rione Sant'Andrea 643, nelle immediate adiacenze del ristorante El Gato. La messa è stata concelebrata dal vescovo Adriano Tessarollo, dall'ex parroco di Sant'Andrea don Cinzio Zennaro e dal direttore del settimanale diocesano don Vincenzo Tosello. Tra i banchi, il comandante della Guardia costiera Andrea Conte ed il sindaco Giuseppe Casson. Nel corso dell'omelia, il vescovo ha associato lo sfortunato pescatore alle tante vittime degli incidenti sul lavoro che, purtroppo, continuano a ripetersi. Seppur velatamente, ha inoltre lasciato intendere che talvolta, spinti dalle necessità, i lavoratori rischiano davvero troppo. Dopo la Comunione, visibilmente commossa, la figlia maggiore Daiana è salita sull'altare per ringraziare la Guardia costiera ed i sacerdoti che, nei giorni scorsi, si sono dimostrati particolarmente vicini alla famiglia. Recitata la Preghiera del pescatore, ha inoltre espresso gratitudine nei confronti di chiunque abbia dimostrato solidarietà alla sua famiglia ed agli amici. Dopo la benedizione, il feretro è stato trasportato a spalla dai pescatori fino sul sagrato, dove l'attendeva il carro funebre. Luigino Vianello riposa ora nel camposanto di San Giovanni. L'Anna II è sbandata sul bordo destro per l'effetto di uno spostamento dei pesi. Forse è risultata fatale la presenza di troppa acqua in sentina. Sta di fatto che l'inclinazione trasversale ha fatto scivolare il pesce, provocando l'irreparabile. Il marinaio Flavio Bullo s'è salvato quasi per miracolo gettandosi a mare mentre il capobarca
decideva di scendere sotto coperta, nel locale macchine, per tentare di rimediare alla situazione. Pochi istanti dopo, l'Anna II è colata a picco. Intanto Il sostituto procuratore di Rovigo, Sabrina Duò, ha deciso di disporre una perizia tecnica sul relitto dell’Anna II, l’imbarcazione naufragata lunedì mattina al largo di Punta Maistra, che si trova tuttora sotto sequestro. Gli accertamenti che saranno affidati a un consulente della Procura cercheranno di fare luce sulle cause della tragedia.

giovedì 9 giugno 2011

Arrivano i seggi referendari messa in sicurezza l’ex scuola

Ci volevano i seggi referendari per mettere finalmente in sicurezza la sede della Protezione civile alla ex scuola Goldoni di Pellestrina. Danneggiata il 23 luglio dello scorso anno dalla tromba d’aria, la sede dei volontari era stata in parte dichiarata inagibile, puntellata e di conseguenza non più utilizzata con grandi disagi per le stesse persone che, gratuitamente, offrono il proprio tempo in favore della collettività in caso di emergenza. Ha destato quindi stupore tra i residenti, dopo tante proteste e richieste di aiuto, vedere che in queste ore sono stati rimossi i camini danneggiati, sono state sistemate alcune porzioni di edificio e di tetto per garantire la perfetta fruibilità dei seggi referendari che nella stessa ex scuola saranno ospitati nel prossimo fine settimana. «Per undici mesi si sono dimenticati di questa isola e di servizi come questo, ma per votare fanno tutto di corsa e sistemano parte dei locali - protestavano ieri alcuni residenti di Pellestrina -- Solo quando fa comodo a qualcuno si corre ai ripari. Ma se non c’era il referendum qui non si vedeva nessuno». L’isola aspetta da undici mesi i fondi per i danni della tromba d’aria promessi dal Governo l’anno scorso. (s.b)

mercoledì 8 giugno 2011

Mose, galleria tra Chioggia e Pellestrina

Per alcuni è un’occasione da non perdere, per altri è un tentativo per depistare l’attenzione da problemi ambientali molto grandi. I cassoni in cemento armato del Mose potrebbero ospitare un tunnel civile di collegamento tra Pellestrina e Chioggia. L’ipotesi è ricomparsa ieri mattina nel corso della visita delle Commissioni Consiglio comunale ai cantieri di Punta Sabbioni, quando ormai tutti pensavano che fosse definitivamente accantonata. Gli ingegneri del Consorzio Venezia Nuova hanno infatti spiegato che, non essendo ancora stati fabbricati i cassoni per il porto di Chioggia, si farebbe ancora in tempo a modificarne la struttura per affiancare ai tunnel già progettati (uno per l’acqua e due per le tubazioni e i cavi, tutti circuiti doppi per motivi di sicurezza) un’altra galleria, questa però destinata all’uso civile, quindi al passaggio di persone o biciclette o ancora di un mezzo navetta per collegare le due estremità. Di questa idea se ne parla da parecchi anni, ma non se n’è mai fatto nulla un po’ perché il progetto del Mose veniva esplicitato un poco alla volta, un po’ per l’opposizione tout court da parte dell’amministrazione comunale in quei primi anni che faceva finire in secondo piano ogni argomentazione che non fosse legata al sistema a paratoie mobili.
      «Mi pare un tentativo di far passare questo progetto come opera di compensazione - commenta Beppe Caccia (In Comune), storico avversario del Mose - ma le opere di compensazione sono ben altro. Anzi, è tempo di aprire un dibattito su cosa si farà per rinaturalizzare l’ambiente una volta terminati i lavori».
      Anche Claudio Borghello, capogruppo del Pd, è convinto che sia il momento di discutere di opere di compensazione.
      Dal versante opposto, il Pdl torna all’attacco e rilancia, chiedendo di riesumare la possibilità di collegare Lido con Punta Sabbioni e Pellestrina con un tunnel parallelo ai cassoni del Mose, da inserire tra le opere di compensazione.
      «Ci hanno detto che è possibile farle - spiega il consigliere del Pdl Sebastiano Costalonga - anche se ormai sarebbero separate dal corpo dei cassoni. Presenteremo una mozione per chiedere che il Consiglio comunale si faccia carico di presentare questa proposta al sindaco e alla giunta. È un’occasione da non perdere. E non stiamo parlando di tunnel automobilistici, ma di collegamenti che sarebbero utilissimi».
      Michele Fullin

«Annegato per salvare la barca»

Per i colleghi il tentativo di rimediare ad un’avaria del peschereccio ha causato la morte di Luigino Vianello
 
851.jpg L'Anna II è stata riportata a galla e rimorchiata a Chioggia. Affondata l'altroieri al largo di Punta Maestra, aveva trascinato con sè l'armatore Luigino Vianello. Il peschereccio costiero si trova ora sullo scalo di un cantiere, in attesa della perizia che sarà affidata ai tecnici nominati dalla Magistratura. Sollevata grazie all'impiego di un pontone e resa galleggiante nelle prime ore del mattino di ieri, l'imbarcazione è arrivata in porto verso le 14. Nel frattempo, lo scalo è stato attrezzato per poter far fronte ad eventuali fuoruscite di gasolio ed olio lubrificante. L'Anna II è stata, quindi, prelevata dal canale e posizionata sull'invasatura nell'attesa che gli ingegneri provvedano alla verifica del fasciame e di tutti gli altri punti critici. I tecnici presteranno particolare attenzione alla presa che si trova sotto la linea di galleggiamento, attraverso la quale viene pompata l'acqua marina destinata al raffreddamento dei cilindri del motore. La valvola ed i manicotti di connessione potrebbero aver ceduto all'improvviso, per effetto della corrosione. Molti pescatori avvalorano tale ipotesi rammentando che questo genere di avaria è piuttosto frequente. Sta di fatto che, nel corso degli ultimi anni, parecchie imbarcazioni se la sono cavata per un soffio ed altre, arenatesi in laguna, sono state riportate a galla anche dai Vigili del fuoco.
      «È un genere di un guasto piuttosto subdolo», commenta un motorista d'alto mare, in pensione da alcuni anni. «Dall'esterno - spiega - non si nota nulla perché la corrosione procede internamente alla valvola, oppure nei manicotti di gomma rinforzata. Va da sè che, per questo, si tratta di elementi che possono scoppiare da un momento all'altro, senza alcun preavviso». Secondo il motorista, l'unica prevenzione realmente efficace consisterebbe, dunque, nella sostituzione frequente della presa d'acqua e delle relative connessioni al motore. Si tratta di operazioni che dovrebbero, tuttavia, essere eseguite in cantiere, sotto la guida di un maestro d'ascia. «Da qualche tempo a questa parte, però - conclude il marinaio - gli armatori puntano al risparmio. La pesca risente assai pesantemente del rincaro dei carburanti, delle norme imposte dall'Unione europea e soprattutto della crescente rarefazione delle specie ittiche. In parole povere, molti pescatori si sono ridotti a rischiare la vita solamente per poter assicurare il giusto decoro alle proprie famiglie».
      Luigino Vianello, sposato e padre di due ragazze, potrebbe dunque essere rimasto indirettamente vittima di una situazione di crisi che, secondo le cooperative ittiche, sarebbe degenerata oltre ogni previsione. Sta di fatto che, nell'arco di un decennio, la flottiglia costiera si è quasi dimezzata e che molti armatori hanno depositato il libretto di navigazione per poter demolire il proprio peschereccio.

«Passeggeri esposti alle intemperie»

Le condizioni dell’imbarcadero di Pellestrina sono sempre più precarie, con lavori continui di manutenzione che ed ora diventano oggetto di una interrogazione comunale. A presentarla è stato il consigliere Alessandro Scarpa, che si è fatto portavoce di un crescente sentimento di protesta degli abitanti dell’isola nei confronti di Actv e Comune.
 «Il pontile della fermata ex cimitero», si legge nell’interrogazione, «è stato sostituito recentemente con uno provvisorio causa lavori di manutenzione. Ora gli utenti si trovano esposti alle intemperie e ai venti, in quanto il pontile provvisorio è completamente sprovvisto di qualsiasi tipo di protezione laterale e la fermata è frequentata giornalmente da centinaia di cittadini, residenti, pendolari, e soprattutto in questa stagione estiva, anche da turisti con l’utilizzo di due battelli foranei».
 Viste le attese anche di venti minuti, le richieste urgenti sonono per l’installazione di protezioni adeguate laterali anche telonate, in quanto la fermata è situata in una posizione esposta a tutti i venti e intemperie, e che venga ripristinata la pensilina fissa dell’Actv situata all’imbarcadero del vaporetto dalla quale lateralmente si è completamente staccato un pannello.
 Inoltre, il consigliere Scarpa chiede a Comune e Actv precise informazioni sulla durata dei lavori di manutenzione prevista da Actv e Pmv, nonché la data presunta di fine lavori, visto che entrambe non risultano essere state comunicate agli abitanti. (ma.to.)

Vince «Stai e vai»

«Stai e vai» vince il primo premio del concorso «La progettazione partecipata dello spazio pubblico». La giuria del concorso ha infatti conferito il decimo premio della sezione città storica al progetto «Stai e vai, spazi pubblici e mobilità a Pellestrina», il piano generale degli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici dell’isola realizzato da Studio Tamassociati e Laboratorio l’Ombrello.

martedì 7 giugno 2011

Muore per salvare il suo peschereccio

Morto mentre cercava di salvare la sua barca. Luigino Vianello, 52 anni, originario di Pellestrina e chioggiotto d’adozione, ha fatto di tutto per evitare che il suo unico capitale, la «Anna II» sulla quale aveva lavorato tanti anni, andasse a fondo.
 Non c’è riuscito e lui stesso ha trovato la morte, intrappolato dentro la sala macchine dove, probabilmente, aveva cercato di azionare una pompa di emergenza. Il marinaio che era a bordo con lui, Flavio Bullo, non ha potuto fare nulla per aiutarlo ma, fortunatamente, si è salvato gettandosi in mare poco prima che la barca si rovesciasse.
 La tragedia è iniziata verso le 7.30 di ieri, quando la «Anna II», un peschereccio di 14 metri che era uscito durante la notte, per una battuta di pesca volante, assieme a un’altra imbarcazione, la Centauro, ha cominciato ad imbarcare acqua. Le due barche erano a un miglio e mezzo da Punta Maistra, sulla strada del ritorno a Chioggia. Tra l’altro avevano fatto una buona pesca e il loro doveva essere un rientro sereno. Dalla Centauro, alle otto e cinque minuti, hanno visto un uomo, Bullo, che si gettava in mare e, subito dopo, la «Anna II» che si rovesciava sul fianco destro. Immediato l’SOS che, rimbalzando sulle radio dei pescherecci in zona, è arrivato alla sala operativa della Capitaneria di Chioggia. Il naufrago, intanto, nuotava verso l’altra imbarcazione e quando è salito a bordo è rimasto anche lui, con gli altri pescatori, a guardare inutilmente la superficie del mare, sperando di vedere emergere Luigi Vianello. Bullo, nella speranza di poter fare qualcosa, si è anche tuffato per esaminare la barca appoggiata in quel fondale di appena 10 metri, ma non ha trovato nulla. All’arrivo dei mezzi di soccorso della Guardia Costiera, da Chioggia e da Porto Levante, le speranze che il pescatore potesse essere sopravvissuto erano già nulle. Ma tutti, comprese altre imbarcazioni, con pescatori di Pila e Chioggia, giunte nel frattempo, e i vigli del fuoco di Adria, perlustravano la zona. E’ toccato ai sommozzatori dei vigili del fuoco di Vicenza immergersi per cercare il corpo di Luigi nel relitto. L’hanno trovato verso le 11.30, dentro la sala macchine. La spiegazione più plausibile è che volesse azionare qualche pompa di emergenza e che uno sbandamento della barca lo abbia intrappolato mentre scendeva, o era appena sceso, dal boccaporto. Del resto Luigi Vianello non aveva risposto ai richiami del marinaio che, al momento della tragedia, si trovava a poppa a sistemare le cassette di pesce e l’aveva visto, ma solo per un attimo, chino sul boccaporto, e neppure a quelli di Marco Perini, il capobarca della Centauro che cercava di prestare soccorso. Il corpo di Luigi Vianello, che abitava vicino alla chiesa di Sant’Andrea, insieme alla moglie Rossella Ballarin, 47 anni, e a due figlie adulte, è stato poi trasportato all’obitorio di Chioggia.

Amarcord, libro e moschetto

Presentato il volume "Tutti sull’attenti, la scuola nella memoria"
L’idea nata dopo il ritrovamento a Pellestrina di 180 registri

«Tutti sull'attenti, la scuola nella memoria». È questo il libro realizzato e pubblicato dall'Istituto Comprensivo
Loredan di Pellestrina, e presentato nei giorni scorsi nell'Auditorium, dinnanzi ad un numeroso pubblico, composto da alunni, insegnanti, genitori, popolazione e rappresentanti del mondo associazionistico locale. L'idea per questa pubblicazione è nata dopo il ritrovamento, avvenuto qualche anno fa, di circa 180 registri scolastici risalenti al periodo compreso tra gli anni precedenti e gli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Nei registri, oltre alla documentazione delle assenze e le valutazioni sugli alunni, veniva trascritto il piano di lavoro annuale e, come in un diario, venivano annotati episodi significativi della vita scolastica. Questi vecchi documenti costituiscono una preziosa fonte di informazioni storiche, non soltanto riguardanti i vari aspetti della vita scolastica, della didattica e delle scelte educative del tempo, ma anche e soprattutto della vita sociale, economica e culturale di Pellestrina. Dopo il ritrovamento si è costituito subito un gruppo di lavoro, composto da sette insegnanti, e si è avviato il progetto pluriennale: "La scuola nella Memoria", con lo scopo di analizzare, raccogliere e far conoscere il materiale più interessante. Un lavoro corale, a cui hanno partecipato alunni, genitori, nonni, i servizi sociali della Municipalità del Lido-Pellestrina, e la cooperativa Macramé che ha allestito un laboratorio e uno spettacolo teatrale. In questo volume, edito dalla Demont Ambiente srl - che si è fatta carico del costo - emerge lo stato di estrema povertà materiale e culturale del tempo. Compare con evidenza il fenomeno dell'abbandono scolastico; bambini che andavano a lavorare con i padri, bimbe che badavano ai fratellini. E la propaganda fascista: i maestri parlavano agli alunni, del re, del duce, della guerra in Africa e li invitavano ai sacrifici per la patria. «Questa pubblicazione - ha affermato la dirigente scolastica Giuseppina Papa - ci offre degli importanti spunti di riflessione». «Soprattutto - ha aggiunto Roberto Sintini, il preside con cui ha avuto inizio il lavoro - le storie del tempo passato non sono nostalgia, ma fondamento della nostra cultura». Il libro è dedicato al maestro pellestrinotto Lauro Vianello, scomparso qualche tempo fa.
      Annalisa Busetto

«É stata una morte annunciata»

Gottardo, responsabile della Legacoop pesca, punta il dito sulle nuove norme

 «Questa è la cronaca di una morte annunciata. É innegabile che le nuove normative europee, quelle che hanno bandito la nostra pesca tradizionale entro le tre miglia, abbiano costretto tanti pescatori a rischiare di più, con delle barche nate per fare altro. E così ci è scappato il morto...». É scosso e arrabbiato, Antonio Gottardo, responsabile per la pesca della Legacoop. Ha appena sentito i colleghi di Luigino Vianello che gli hanno riferito di questa tragica morte in mare. «L’"Anna II" era uno dei tanti pescherecci nati per la pesca a strascico entro le tre miglie - sottolinea -. Ora, con le nuove direttive, queste imbarcazioni sono costrette a riconvertirsi ad una nuova tipologia di pesca, quella a volante, che si fa al largo con due barche in coppia che trascinano un’unica rete. Ma questi piccoli pescherecci, per la stessa potenza del loro motore, fanno fatica... É come andare sulle montagne con una cinquecento, si può fare ma si rischia».
      Per Gottardo, insomma, Vianello è una «vittima delle nuove normative - denuncia -. Tra l’altro, era la prima volta, dopo tanti tentennamenti, che pescava al volante. Anche lui, come tanti, aveva un’impresa da mandare avanti, una famiglia da matenere, ha dovuto riconvertirsi e rischiare. Era in regola con tutte le autorizzazioni, ma lavorare in mare non è come stare in ufficio». (r. br.)

«Una bravissima persona meticolosa e cosciente»

Al bar "Bragosso" tutti conoscevano bene il pescatore morto
Non è ancora chiaro cosa possa aver provocato l’incidente 

L'ambiente peschereccio è sconvolto. Sono tutti vicini alla famiglia del collega colato a picco con la sua
imbarcazione. Lungo la fondamenta Lombardo, nei
pressi del luogo ove l'Anna II attraccava solitamente, i marinai si domandano cosa possa aver provocato la tragedia e si preoccupano per il dolore e le difficoltà cui andranno incontro la moglie Rossella Ballarin e le giovani figlie Diana ed Evelyn. «Conoscevo bene Luigino Vianello», commenta Patrizia Schiavon (nella foto), titolare del bar Bragosso, ove lo sfortunato pescatore si recava abitualmente prima di imbarcarsi e dopo il rientro dal mare. «Era una bravissima persona - aggiunge - benvoluta dalla mia clientela, formata quasi esclusivamente da armatori e marinai. Per molti, egli costituiva un esempio da imitare». L'esercente, commossa, racconta che Vianello non si tratteneva a lungo nel locale: «era sempre indaffarato; entrava, salutava gli amici; si concedeva qualche minuto di riposo per poi tornasene alla barca». La signora conosceva bene anche il marinaio Flavio Bullo, autentico braccio destro del capobarca. «Non avrei mai potuto immaginare - prosegue - che Luigino potesse rimanere vittima di una simile disgrazia».
      Gli fanno eco tutti gli altri frequentatori del bar, osservando che l'Anna II era una barca di buon aspetto, priva di evidenti difetti. Vianello era un armatore meticoloso e cosciente, poco incline al lasciar correre sulla manutenzione. Passava molto tempo a bordo proprio per verificare e riparare gli attrezzi e le apparecchiature. Qualcosa, però, questa volta deve essergli sfuggito. Non si spiegherebbe altrimenti il capovolgimento dell'Anna II proprio mentre stava navigando a normale velocità, lungo una rotta diritta e ben nota. A circa un miglio e mezzo dal Delta, il fondale sabbioso, profondo una decina di metri, è privo di ostacoli. Si tende, inoltre, ad escludere la collisione con oggetti fluttuanti a mezz'acqua: sarebbero stati visti dall'elicottero.
Le condizioni del mare, infine, non suscitavano alcuna preoccupazione. Anche la visibilità e la trasparenza del mare erano più che soddisfacenti. «Destino ha voluto che capitasse proprio a lui, che sicuramente non se lo meritava», commenta amaramente un pescatore che frequentava Luigino Vianello. «Anche se facciamo di tutto per tenere bene le nostre barche - aggiunge - la pesca rimane un mestiere pericoloso, pieno di imprevisti». (r.per.)

«È affondato in pochi minuti»

La testimonianza del superstite: Vianello ha cercato invano di ribilanciare lo scafo che sbandava

L'Anna II è affondato nell'arco di due o tre minuti. Lo testimoniano Flavio Bullo, salvatosi gettandosi a mare,
e l'equipaggio di un altro peschereccio che, ammutolito, ha assistito impotente alla tragedia. Si tratta del Centauro, un'imbarcazione di 14 metri, in ferro simile a quella affondata, recentemente attrezzata per la pesca col metodo delle barche accoppiate, alla prima uscita in collaborazione con l'Anna II. Il marinaio, che assisteva Luigino Vianello in tutte le operazioni di pesca, benché ancora sotto choc, ricorda i momenti immediatamente precedenti la disgrazia. Ha infatti riferito ai conoscenti che il capobarca, accortosi dell'emergenza, aveva chiesto via radio al Centauro di ridurre l'andatura e di rimanere nei paraggi aggiungendo che stava accadendo qualcosa di non ancora definito e che personalmente avrebbe tentato di rimediare alla situazione. Sta di fatto che la barca sbandava progressivamente e che, lì per lì, non si riusciva a capire cosa stesse provocando il cambiamento d'assetto. Sempre secondo le testimonianze, per rimediare al problema, l'equipaggio avrebbero pensato di ribilanciare lo scafo colmando d'acqua alcuni vasconi di plastica per il pesce, preventivamente collocati sul lato opposto rispetto a quello che si stava pericolosamente abbassando. Secondo i pescatori, si sarebbe senza dubbio trattato della misura più opportuna, nell'attesa di un ulteriore intervento che purtroppo s'è rivelato fatale. Qualora l'operazione fosse riuscita, dicono i marinai, l'Anna II non si sarebbe affatto capovolta: nella peggiore delle ipotesi, sarebbe
affondata lentamente, garantendo la salvezza dell'equipaggio. Invece, secondo il racconto del marinaio,
confermato in linea di massima dall'equipaggio del Centauro, la situazione sarebbe ben presto sfuggita al controllo del capobarca il quale, dimostrando un'enorme dose di coraggio, ha tentato l'impossibile. Dopo aver ordinato al marinaio di gettarsi a mare, s'è, infatti, calato nel locale macchine presumibilmente sperando ancora di poter salvare la barca. I pescatori presumono fosse sua intenzione raggiungere la leva che comanda la valvola della presa esterna. Lo affermano perché la rottura del dispositivo che preleva l'acqua marina destinata a raffreddare i cilindri del motore è un guasto subdolo ed abbastanza ricorrente. Il peschereccio si è però improvvisamente capovolto dopo un minimo accenno di rollio, ancor prima che Vianello riuscisse a raggiungere la maniglia e risalire in coperta. Sotto lo sguardo attonito dell'equipaggio del Centauro, l'Anna II si è rivoltata con il fondo verso l'alto ed è quindi di colata a picco trascinando con sè lo sfortunato armatore. (R.Per.)

Muore intrappolato nel peschereccio

L’incidente al largo di Punta Maestra provocato probabilmente da un’avaria a bordo
Luigino Vianello, 53 anni, è annegato dopo che la barca si era capovolta. Salvo il suo collega

Tragedia al largo di Punta Maestra. Un pescatore è rimasto intrappolato nello scafo della sua imbarcazione,
capovoltasi a causa di un improvviso guasto, ed è annegato. L'Anna II, lunga 14 metri, è colata a picco in pochi istanti. Luigino Vianello, 53 anni, originario di Pellestrina, ma residente a Chioggia lascia la moglie Rossella Ballarin e le figlie Diana ed Evelyn. La famiglia risiede in Rione Sant'Andrea 643, nelle immediata adiacenze del ristorante El Gato. È, invece, riuscito a salvarsi il marinaio Flavio Bullo, di 50 anni: sollecitato dal capobarca, s'è gettato a mare pochi istanti prima dell'incidente.
      La salma di Vianello è stata recuperata dai sommozzatori dei Vigili del fuoco. L'allarme è scattato ieri alle 8, per iniziativa dell'equipaggio dal peschereccio Centauro che, fino a qualche minuto prima, aveva trascinato la rete in coppia con l'Anna II. La sciagura si è verificata quando ormai le due barche avevano salpato gli attrezzi e stavano facendo rotta verso Chioggia, cariche del pesce catturato durante la notte e nelle prime ore del mattino. Non appena ricevuta la richiesta di soccorso, la Guardia costiera ha disposto l'uscita in mare di tutti i mezzi disponibili, è intervenuto anche un elicottero dei Carabinieri. Tutti speravano che Luigino Vianello fosse caduto in mare ancora vivo e che, grazie alla buona visibilità, lo si sarebbe potuto localizzare non lontano dal punto del naufragio. Anche il comandante del Centauro Marco Perini era convinto che il collega fosse riuscito a salvarsi.
      Qualche decina di minuti dopo, però, l'equipaggio della motovedetta e degli altri mezzi nautici sal
pati da Porto Levante hanno cominciato a temere il peggio. Neppure le sofisticate attrezzature in dotazione all'elicottero segnalavano la presenza dell'uomo. Poco dopo, i sommozzatori introdottisi nella barca capovolta che nel frattempo s'era adagiata sulla sabbia, a circa 10 metri di profondità, sono riemersi per riferire che ogni ulteriore ricerca sarebbe stata vana. Per qualche istante, anche i sub avevano sperato di poter trovare il pescatore ancora vivo, come talvolta accade, con la testa all'interno di una bolla d'aria trattenuta in una sezione stagna della barca. A questo punto, i sommozzatori non hanno potuto far altro che reimmergersi per recuperare il corpo. Imbarcata sulla motovedetta, la salma è stata depositata sulla banchina della vecchia Marittima, all'Isola dei Saloni. È stata, quindi, prelevata e trasportata all'obitorio, in vista dell'autopsia. Dovrà essere chiarito se Vianello sia morto per annegamento oppure se abbia perso i sensi, colto da malore, proprio mentre la barca stava per rovesciarsi. La Guardia Costiera, nel frattempo, ha formulato alcune ipotesi sulle cause del tragico incidente. Il comandante capitano di fregata Andrea Conte propende per l'avaria. Si tende ad escludere l'errore di manovra perché Luigino Vianello era considerato un capobarca prudente, rispettoso del Codice della navigazione, rigoroso nell'imporre il rispetto delle norme di sicurezza a tutti i marinai.

lunedì 6 giugno 2011

AntennaTre - Morto intrappolato nel suo peschereccio

Peschereccio affonda al largo di Chioggia: un 52enne muore intrappolato in cabina

L'incidente questa mattina: la barca avrebbe urtato qualcosa sul fondale. Il sopravvissuto è in ospedale in buone condizioni

Un peschereccio è affondato questa mattina a circa a un paio di chilometri a sud di Chioggia (Venezia) e uno dei due uomini dell'equipaggio è morto. L'altro uomo imbarcato sul motopesca "Anna II" è stato tratto in salvo, e le sue condizioni di salute appaiono buone, anche se è stato portato in ospedale per controlli.
La vittima si chiamava Luigi Vianello, 52 anni, originario di Pellestrina ma residente a Chioggia. Secondo quanto si è appreso l'uomo, la cui moglie figura come armatrice dell'Anna II, sarebbe rimasto intrappolato nella cabina di pilotaggio al momento dell'affondamento a circa un miglio dal porto di Chioggia. L'altro pescatore, tratto in salvo subito dopo il naufragio, si sarebbe salvato perché avrebbe fatto in tempo a lanciarsi in acqua prima che la barca si inabissasse.
Tra le ipotesi dell'incidente si fa largo quella secondo cui il peschereccio, particolarmente carico dopo una buona nottata di pesca, mentre faceva ritorno a Chioggia con a fianco una seconda imbarcazione che aveva partecipato in coppia alla pesca, abbia urtato qualcosa nel fondale che ha reso il mezzo ingovernabile. Per accertare, comunque, le cause del naufragio e della morte del pescatore bisognerà attendere la ricostruzione dei fatti da parte della Capitaneria di porto.