domenica 25 settembre 2011

De Poli, affari d’oro in Olanda

In Italia hanno lasciato senza lavoro decine di operai e tecnici e hanno mandato sul lastrico molte piccole imprese artigiane che lavoravano per loro e hanno ricevuto solo il 15-18 per cento dei loro crediti. Ma in Olanda, proprio poche settimane fa, hanno acquisito una nave spendendo ben 15 milioni di dollari. Si tratta della famiglia De Poli, un tempo titolare degli omonimi cantieri di Pellestrina ora in mano all’Actv. Il ben informato settimanale di shipping e logistica «Ship to Shore», infatti, ha scritto nel suo ultimo numero, senza essere smentito, che la società olandese «De Poli Tankers» ha acquistato l’ennesima chimichera da 14.200 tonellate di nome «Clipper Caribe», alla quale è stato cambiato il nome in «Davino D.» in onore del patron della famiglia di Pellestrina e della società olandese, di cui è amministratore delegato la figlia Chiara. L’informatissimo magazine di settore sostiene anche che la società, controllata dalla «Arcoin Holding», così è ora proprietaria di ben dieci navi, la maggior parte delle quali chimichiere.
 Nonostante la crisi economica generale e quella dell’attività armatoriale in particolare, tanto che la stessa rivista commenta l’acquisto della chimichiera come un fatto «in controtendenza rispetto al generale panorama di cessioni» nel settore, gli affari dei De Poli oltre confine vanno a gonfie vele. A Pellestrina, invece, per mesi non hanno pagato stipendi e Tfr ai dipendenti, che per avere una parte di quei soldi dal commissario giudiziale hanno dovuto attendere più di un anno, non hanno onorato i debiti con decine di piccole imprese artigiane, alcune delle quali sono state costrette a chiudere bottega perchè a loro volta non hanno potuto pagare dipendenti e fornitori, e con le banche.
 Stando ai conti, il passivo dei Cantieri De Poli è stato di ben 136 milioni di euro e solo una piccola parte di quel debito è stato coperto, grazie alla vendita di tre navi e dello stesso cantiere da parte del commissario Emilio Borella. Quando la storica impresa rischiava il fallimento due erano le strade possibili per evitarlo. La prima era quella che i De Poli mettessero sul piatto le loro proprietà, i loro conti bancari; la seconda quella del concordato preventivo. La famiglia De Poli sostenne di non avere un euro, così è stata intrapresa l’altra strada, che ha permesso ai creditori di incassare solo una piccola parte di ciò che era loro dovuto. All’estero, però, i De Poli hanno continuato la loro attività armatoriale e, grazie al magazine «Ship to Shhore», ora è evidente che in Olana i soldi c’erano e ci sono, tanto da poter pagare 15 milioni di dollari.

E in Olanda varata la gasiera "Davino D."

A Pellestrina, come è noto, hanno lasciato debiti di centinaia di milioni di euro, mentre in Olanda i De Poli stanno incrementando la flotta e sono dati in costante espansione, con investimenti economici e progetti. Una medaglia a due facce.
      Ad alimentare l'amarezza delle piccole ditte, in buona parte fornitrici della De Poli, che si erano opposte al concordato preventivo del tribunale, è un recente articolo pubblicato nella rivista marittima internazionale "Ship To Shore". Nel numero 34 del 12 settembre scorso si legge che la società armatrice olandese dei De Poli, la "De Poli Tankers BV" ha da poco acquistato una nave per trasporto prodotti chimici da 14.200 tonnellate di portata del valore di 15 milioni di euro rinominandola "Davino D" proprio in omaggio al patron Davino De Poli, incrementando la loro flotta. Non è un mistero, infatti, che i De Poli abbiano spostato nei Paesi Bassi il cuore del loro business, che almeno all'estero, pare tornato in auge. Non si spiegherebbe diversamente il varo di una nuova nave e il progetto di incrementare la flotta.
      A tenere in mano le redini dell'azienda in Olanda è Chiara De Poli, figlia di Davino, finito nel mirino delle polemiche. «Dopo questi investimenti - scrivono alcune aziende "beffate" - vuol dire che non se la passano certo male dopo aver lasciato a Venezia un buco di euro 236 milioni e affossando decine di aziende, rimaste con il cerino in mano. Non abbiamo visto un euro delle nostre forniture; c'è chi ha dovuto chiudere aziende, lasciare a casa operai che hanno perso il posto di lavoro, oppure mettere sul mercato alcune proprietà per riprendersi da questo disastro e mettere in sesto i bilanci. Mentre gli stessi De Poli in Olanda non lesinano investimenti. È una presa in giro. Purtroppo, però, sapevamo che il concordato preventivo sarebbe andato tutto a vantaggio delle banche e noi, piccole realtà, non avremmo visto un soldo di quanto ci spetta. Queste notizie aggiungono rabbia e sale sulle nostre ferite».
      La De Poli olandese è però di fatto una diversa società giuridica e dunque può tranquillamente operare all'estero.
      Lorenzo Mayer

Le ville dei De Poli affittate ai turisti

Cosa resta degli storici cantieri: il tentativo di rilancio con Actv e una società immobliare
 Intanto il sito della Provincia pubblicizza un centro vacanze che però non esiste

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619.jpg  È rimasto per oltre due anni praticamente abbandonato: un'immensa cattedrale nel deserto, vuota di uomini e mezzi. In rovina dopo la tromba d'aria del luglio 2010, che aveva provocato disordine e danni, anche ingenti. Ora, dopo l'arrivo dell'Actv, il cantiere navale ex De Poli ha ripreso "vita". A lavorarci, per adesso soltanto per la sistemazione, gran parte di quegli operai che nel dicembre del 2008 entrarono nell'incubo della cassa integrazione e della disoccupazione. Riassunti tutti dopo l'acquisto del cantiere da parte di Actv. Soltanto qualcuno è rimasto fuori, coloro che erano riusciti a trovare un nuovo lavoro. Nel gruppo degli operai, anche un De Poli, figlio di uno dei proprietari, che come gli altri, ha goduto della cassaintegrazione. Un'operazione per quest'ultimo, assai contestata.
      Ma i De Poli non sono "spariti". Qualcuno ha cercato lavoro per conto proprio, altri, continuano ad occuparsi dei beni di famiglia, che risultano essere società staccate dal cantiere. Nel sito ufficiale della Provincia, si publicizza una casa per ferie all'interno del cantiere, con tanto di numero telefonico degli uffici. Quella casa per ferie non esiste, ovvero, apparteneva e appartiene si al cantiere, ma sono 20 camere uso foresteria, situate sopra alla mensa, che venivano utilizzate per gli operai in trasferta.
      Esiste invece un ramo dei De Poli immobiliare, la Socove, che ha realizzato in isola una serie di villette. Alcune sono state vendute, quattro vengono affittate per il periodo estivo. Socove ha anche rimesso a nuovo l'ex cantiere Schiavon, negli anni ’90, per farne un progetto di scalo, rimessaggio, rifornimento natanti, partito e bloccato subito per mancanza di tutte le autorizzazioni. I soliti ben informati dichiarano che il loro raggio d'azione, nel campo immobiliare, si estende fino a Padova, con importanti proprietà. E poi c'è l'Arcoin, la società armatoriale della famiglia, che gestiva le commesse delle chimichiere realizzate in cantiere. Oggi questa è una scatola vuota, poichè l'Arcoin non possiede più nulla. La flotta è stata acquistata dalla De Poli Tankers.D.V, società olandese che ha come amministratore delegato Chiara De Poli, figlia di Davino, ex boss del cantiere.

sabato 24 settembre 2011

«Troppe regole assurde per la semina»

«Ma quale campagna di semina: abbiamo ricevuto delle quantità ridicole di seme di vongola, assolutamente insufficienti a far ripartire gli allevamenti». Samuele Scarpa è un pescatore di Pellestrina: a lui e ai suoi colleghi isolani e di Chioggia, il Gral ha consentito la campagna di raccolta della semina: 25 tonnellate stimate nella zona del Verto nord. Poche, lo diceva anche l’assessore provinciale alle pesca, Canali. «Pochissime - ribatte Scarpa - lo standard è che in ogni metro quadro di allevamento dovrebbe andarci mezzo chilo di semina: la mia concessione è di sei ettari, 60mila metri quadri, ovvero servirebbero 30mila chili di semina, cioè trenta tonnellate». Più di quelle che c’erano al Verto, quindi. «Me ne hanno date sei ceste, poco più di cento chili - aggiunge Scarpa - era meglio se le lasciavano là a riprodursi». Certo c’era il rischio che qualcuno rubasse il prodotto seminale per venderlo. Lasciar crescere ulteriormente il seme avrebbe comportato un’opera di sorveglianza più impegnativa, che tutti invocano ma che, in questi anni, non è mai decollata, meno che mai con i tagli di bilancio. «Il problema è di fondo - dice Enzo Fornaro, di Federcoopesca - il «vecchio» sistema di pesca è inadeguato alle condizioni attuali della laguna, servono originalità, sperimentazione, inventiva, ma questo non lo può dare un ente pubblico che soffoca le imprese». (d.deg.)

giovedì 22 settembre 2011

Ospedali, tutti a Pellestrina preferiscono andare a Chioggia

I cittadini di Pellestrina chiedono aiuto al sindaco di Chioggia per l’assistenza sanitaria. Un delegazione di abitanti si è infatti recata nelle ultime ore in municipio a Chioggia per discutere di una annosa questione: i trasporti di emergenza. «Abbiamo trovato nel sindaco di Chioggia una persona attenta e comprensiva, che ci ha ascoltati e si è dimostrata interessata alla nostra situazione - commenta Lorenza Vianello - A Pellestrina viviamo l’assurda situazione di un trasporto di emergenza-urgenza che impiega decine di minuti per portare un malato, e dopo magari lunghe attese, fino all’Ospedale Civile. Questo quando per arrivare a Chioggia basterebbero 10-12 minuti in idroambulanza. Abbiamo chiesto al sindaco di Chioggia di aiutarci, di discuterne con il direttore dell’Asl territoriale, perchè non ne possiamo più». Portavoce dei cittadini che poi aggiunge: «Nei giorni scorsi si sono ripetute varie situazioni incredibili al nostro distretto sanitario, come quella di un bambino cui non sono stati dati i punti perchè mancava il filo per suturare una ferita. Non possiamo andare avanti in questo modo, vogliamo un’assistenza più adeguata». (s.b.)

Incendio Polimeri, colpa di una saldatura difettosa

Un punto importante per la difesa al processo sull’incidente verificatosi il 3 luglio del 2007 nell’impianto cracking della Polimeri Europa di Porto Marghera, dove scoppiò un incendio - con conseguente fuga di gas che investì Pellestrina - a causa del cedimento di una tubatora. Nell’udienza di ieri, nell’ambito del processo con rito abbreviato che vede imputati per disastro colposo sei dirigenti del’azienda - il perito nominato dal gup Antonio Liguori, il professor Alberto Tiziani, ordinario di materiali metallici a Padova, ha smentito la ricostruzione effettuata dalla pubblica accusa, sostenendo che il cedimento di un giunto a "T" della tubatura è stato un processo lento, non dovuto a particolari o violente sollecitazioni, ma ad un difetto originario di una saldatura, difetto non visibile. Conclusione che contrasta con quella del consulente del pm Lucia D’Alessandro, secondo il quale quel giunto aveva ceduto in maniera piuttosto "rapida" a seguito delle forti sollecitazioni dovute alle vibrazioni dell’impianto provocate da una valvola mal funzionante che non era stata sostituita nonostante le previsioni dei tecnici.
      L’audizione del perito è durata l’intera giornata, alla presenza di difesa e accusa e dei rispettivi consulenti che hanno analizzato dettagliatamente la questione. A conclusione dell’udienza, la difesa non ha nascosto la soddisfazione.
      Il processo è stato quindi rinviato al 7 ottobre per l’avvio della discussione. La sentenza è prevista per il 25 novembre.

mercoledì 21 settembre 2011

La solidarietà parte da Pellestrina. I calciatori aiutano gli altri

Una squadra di calciatori amatoriali di Pellestrina, accompagnata da 51 tra amici a parenti, ha partecipato domenica scorsa a un torneo benefico che si è svolto a San Donà di Piave. L’iniziativa ha permesso di raccogliere fondi in favore della locale associazione Anffas, della Casa del Girasole, un centro di lavoro guidato per persone disabili, e dell’associazione Insieme si può. Una giornata che è stata caratterizzata da emozioni, momenti di festa e sport. Tra i pellestrinotti che hanno preso parte all’iniziativa, anche rappresentanti dell’associazione Tra Mare e Laguna. «Siamo riusciti tutti assieme e fare felici tanti ragazzi diversamente abili che di questi momenti gioiosi ne hanno davvero bisogno - spiega Alessandro Scarpa - Ragazzi che sono stati poi coinvolti anche in una gara di calci di rigore. Al torneo hanno invece partecipato amatori di San Donà di Piave, Mestre e appunto Pellestrina. Una giornata ricca di emozioni alla quale abbiamo partecipato con entusiasmo». Per gli amatori di Pellestrina si tratta del secondo evento in poche settimane, al quale hanno partecipato per raccogliere fondi in favore di associazioni che assistono persone meno fortunate. (s.b.)

martedì 20 settembre 2011

Il Panatlon premia le centenarie: Compagnia della Vela e Pellestrina

Compagnia della vela e Us Pellestrina sono le new entry nel club dei centenari. Serata all'insegna della longevità sportiva in seno al Panathlon Club di Venezia, che nella sua conviviale di settembre ha ospitato le società veneziane che hanno tagliato, oggi o da molti anni, il traguardo del secolo di vita.
      A rappresentare la Compagnia della Vela è stato il presidente Giorgio Orsoni: il sindaco di Venezia ha ricordato i tanti eventi che si stanno organizzando quest'anno in occasione di tale ricorrenza, accennando naturalmente alla Coppa America.
      «Sarà una grande occasione per la città - ha ribadito il primo cittadino - Se abbiamo ottenuto questa assegnazione lo dobbiamo però ad un grande personaggio del mondo della vela, Alberto Sonino, che vantando grandi credenziali a livello internazionale ha consentito di raggiungere tale obiettivo».
      Orsoni ha poi sottoscritto a nome della Compagnia della Vela la Dichiarazione di Gand, la Carta del Fair Play e la Dichiarazione sull'etica nello sport giovanile del Panathlon nell'ambito del progetto dell'Osservatorio per la Pratica Sportiva.
      Riflettori puntati, però, anche sull'Unione Sportiva Pellestrina presieduta da Teresino Vianello e rappresentata dal dirigente Gianfranco Scarpa, società calcistica militante in Terza categoria fondata nel lontano 1911.
      Alla conviviale del Panathlon di Venezia, che a sua volta nel 2011 ha raggiunto i 60 anni di attività, sono intervenute anche altre società ultra centenarie, dalla Reale Canottieri Bucintoro (137 anni di storia alle spalle) al Circolo Canottieri Diadora Lido, la Reale Canottieri «Querini» Venezia, la Lega Navale Italiana Venezia. Per non parlare poi del Tiro a Segno nazionale del Lido di Venezia, il cui primo Presidente fu Giorgio Manin, figlio di Daniele, e vicepresidente addirittura Giuseppe Garibaldi. (m.del.)

martedì 13 settembre 2011

La linea 11 di Actv ferma al San Camillo

(L.M.) Il rischio era quello che con la riorganizzazione delle linee Actv e i tagli al trasporto automobilistico urbano, l'ospedale San Camillo e la Casa di riposo Stella Maris fossero collegate da un autobus ogni venti minuti. Una scelta penalizzate, rispetto alla situazione attuale, verso un Centro sanitario di prima importanza per l'isola. «Non appena lo abbiamo saputo, lo abbiamo subito segnalato alle istituzioni - spiega l'amministratore delegato di Opera e Fondazione San Camillo, Giancarlo Ruscitti - ringraziamo il Comune, l'assessore Bergamo e la municipalità del Lido che sono intervenute celermente. E, in 48 ore, ci hanno comunicato che fermerà nella nostra zona anche la linea 11, mantenendo così una frequenza ogni 10 minuti, come è attualmente. Ringraziamo l'amministrazione comunale e la municipalità per questo segno di attenzione alla nostra realtà. L'integrazione è utile sia per gli utenti che per i dipendenti. Questa è senza dubbio una prima risposta importante, ma non è la soluzione definitiva».

lunedì 12 settembre 2011

Pressing sul Comune per il bando per le nuove spiagge a Pellestrina

Questa settimana Comune e Municipalità hanno previsto un incontro per gettare le basi del bando che permetterà di assegnare le prime concessioni balneari per la spiaggia di Pellestrina. Gli assessori Filippini, Micelli e Paruzzolo si confronteranno con il decentramento per risolvere una questione che si trascina ormai da tre anni, con imprenditori alla finestra in attesa di poter sviluppare il turismo balneare e offrire servizi ai residenti anche su questa isola. Il Piano degli arenili ha previsto la presenza sul litorale pellestrinotto di numerose concessioni, dalle misure piuttosto limitate, ma attrezzate con ombrelloni, lettini, servizi igienici e piccole strutture per il ristoro. La mancanza del bando, nonostante le ripetute richieste degli imprenditori e della Municipalità, ha visto sfumare il progetto anche questa estate, ma il decentramento vorrebbe chiudere definitivamente la partita entro la fine del 2011, così da aprire il bando e assegnare gli spazi già nel corso del prossimo inverno. Saranno infatti necessari dei lavori per poter allacciare alla rete idrica i servizi e i bar, così come si dovrà predisporre un progetto per la pulizia degli arenili. Tutte cose per le quali gli imprenditori si sono già mossi: manca solo il via libera da Ca’ Farsetti. (s.b.)

«Rete antincendio anche a Pellestrina»

La Municipalità chiederà a Insula di intervenire su Pellestrina per la realizzazione di una rete antincendio. Il presidente Giorgio Vianello ha, infatti, incontrato nei giorni scorsi i responsabili del Comando provinciale dei Vigili del fuoco per studiare una soluzione dopo il rogo che ha distrutto diecimila metri quadri di canneti in area demaniale tra San Pietro in Volta e Portosecco.
 «La cosa assurda», commenta Vianello, «è che non si sia prevista una rete antincendio in un isola che ne è sprovvista, al momento di eseguire i lavori per i nuovi sottoservizi. I pompieri hanno incontrato difficoltà per rifornirsi di acqua dolce durante l’incendio, e urge una soluzione per evitare il peggio qualora una cosa del genere dovesse verificarsi tra le case».
 Nell’occasione, è stato fatto il punto anche sul Lido. Qui vi sono diciassette prese d’acqua, due esterne con apposita colonnina e quindici sotto le strade e che sono raggiungibili rimuovendo un tombino. Molte di questo spesso sono però impossibili da utilizzare perché sopra vi posteggiano le auto. La Municipalità chiederà quindi che sia installata una apposita segnaletica che indichi le prese d’acqua o gli idranti.
 «Sarebbe importante poter prevedere l’obbligo di realizzare almeno uno o due idranti nelle zone soggette a nuove edificazioni», sottolinea il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina, «in questo modo si potrebbe ampliare la copertura. Ci sono molti luoghi di Lido e Pellestrina dove addirittura i mezzi dei vigili del fuoco non riescono a transitare in caso di emergenza, con strade troppo strette o impedimenti architettonici».

sabato 10 settembre 2011

Festa in onore dell’Unione sportiva Pellestrina

(a.b.) Grande festa a Pellestrina, a conclusione degli eventi realizzati in isola nel corso di quest'anno per ricordare il centenario della fondazione dell'associazione Calcio Usd Pellestrina. Mesi di appuntamenti ed attività per ricordare il grande traguardo raggiunto, e per festeggiare la figura di Don Olinto Marella, ispiratrice, nei metodi educativi dell'associazione. L'Usd Pellestrina infatti, venne fondata nel 1911, grazie agli insegnamenti di Don Marella che, nel corso del suo sacerdozio in isola, vide nello sport motivo di aggregazione e accrescimento sociale e morale dei giovani abitanti di Pellestrina. Nel 2011, si festeggiano i risultati della squadra da lui fondata: il presidente Teresino Vianello è stato convocato a Roma dove ha ottienuto un riconoscimento per l'impegno della squadra, dalle mani del presidente della Figc. Vianello spiega che l'Usd Pellestrina è oggi in attività con 9 squadre, 150 ragazzi, 18 allenatori e tanti volontari, cercando di far crescere e maturare le proprie risorse, che sono i ragazzi, preparandoli ad affrontare prove di notevole livello e contribuendo in questo modo al parco giocatori di altre squadre di serie A e B. Ultimo in ordine di tempo è il giocatore Nicolò Tocco, che nei giorni scorsi è stato acquistato dal Calcio Padova.
      Oggi quindi la chiusura con una messa, a cui seguirà la partita delle "vecchie glorie", che vedrà scendere in campo campioni di ieri, oggi e domani cresciuti all'interno della società. Alle 21 concerto della banda musicale Pellestrina diretta da Stefania Scarpa. Al termine saranno premiati quanti hanno collaborato alla realizzazione degli eventi e presentato in anteprima il volume commemorativo del centenario, che vedrà la luce nel corso del 2012.

Gommone si rovescia, tre naufraghi

Incidente al largo di San Pietro in Volta, salvi gli occupanti della barca

 Si rompe improvvisamente il timone, il gommone si rovescia e i tre occupanti vengono salvati dal naufragio in laguna. Provvidenziale si è rivelato un barchino di passaggio che ha recuperato velocemente uno dei tre dispersi e dato l'allarme ai primi soccorritori. È accaduto ieri pomeriggio, poco dopo le 17.30, al largo tra di Alberoni e San Pietro in volta, all'altezza delle peocere, le coltivazioni di mitili. Fortunatamente i protagonisti dell'escursione ricorderanno l'episodio come una brutta disavventura, un bagno inatteso, alcuni momenti di panico, ma senza conseguenze ulteriori. Il gommone, che fino a quel momento non aveva evidenziato alcun problema tecnico, era in navigazione verso Chioggia. A bordo in tre, tutti di età compresa tra i 60 e i 65 anni. Durante la rotta ad un certo punto si è rotto il timone del natante. A seguito di questo vi è stata una sferzata improvvisa, il gommone si è ribaltato e in tre sono finiti in acqua. Dopo il naufragio gli occupanti si sono dispersi, ma una barca di passaggio ha recuperato uno di loro e dato l'allarme alla Capitaneria di porto. La Guardia costiera è arrivata sul posto con due motovedette e ha recuperato il secondo. mentre in supporto è giunta anche una lancia dei vigili del fuoco. I soccorritori hanno completato l'opera individuando e mettendo in salvo anche il terzo che ancora mancava all'appello. Tutti e tre erano in buone condizioni, anche se visibilmente sotto choc. I naufraghi sono stati quindi imbarcati su un mezzo della Capitaneria di porto e portati nella centrale operativa delle Zattere per alcuni controlli, anche da parte del Suem. Le visite mediche hanno escluso problemi. Nel frattempo è stato anche recuperato dai pompieri il gommone che dovrà essere riparato.
      Lorenzo Mayer

Onda capovolge un gommone tre amici finiscono in acqua

Singolare incidente in laguna - probabilmente provocato dall’eccesso di velocità - ieri pomeriggio: l’allarme verso le 18, quando tre amici sessantenni sono stati sbalzati in acqua dal gommone con il quale - davanti a San Pietro il Volta - stavano raggiungendo il porto di Chioggia. Un’onda presa male, l’imbarcazione si è impennata e i tre sono finiti all’improvviso in acqua, mentre la barca ha fatto un giro su sé stessa, proseguendo poi la sua corsa solitaria attraversando la bocca di porto di Malamocco e prendendo la via della rada, dove ieri sera i mezzi della Capitaneria di Porto cercavano di recuperarla.
 La prima emergenza dei soccorritori - i guardiacoste sono intervenuti con una motovedetta d’altura e un gommone e sul posto sono giunti anche i pompieri - sono naturalmente stati i naufraghi: se uno dei tre uomini è stato subito soccorso da un’imbarcazione di pescatori che ha assistito all’incidente, degli altri due si sono perse per una mezzora le tracce. A trovarli - spaventati, infreddoliti, ma in salute - proprio gli uomini della Capitaneria, impegnati con i vigili del fuoco fino all’imbrunire nella ricerca del gommone che - se non altro - prendendo la via della bocca di porto non ha rischiato di incrociare qualche bagnante nella sua impazzita corsa solitaria.
 All’ufficiale di servizio della Capitaneria di porto - che ha il compito di ricostruire l’incidente - i tre naufraghi hanno raccontato di aver preso male un’onda piuttosto alta e di aver così perso il controllo dell’imbarcazione: probabilmente, la combinazione di alta velocità e l’inatteso moto ondoso è costata al terzetto di amici la disavventura bagnata, finita per fortuna senza conseguenze fisiche. (r.d.r.)

venerdì 9 settembre 2011

Trasporti, la linea 11 farà nuove fermate

Ma a Pellestrina in molti sono contrari alla novità

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La nuova linea 11 manterrà la percorrenza in lungomare Marconi al
Lido, ma, negli orari di «morbida», in cui l'afflusso di pendolari solitamente non è elevatissimo, farà tre fermate in più in località Alberoni, sia per far scendere che, eventualmente, salire dei passeggeri. Questa la «mediazione» individuata tra l'amministrazione comunale e i pendolari nella linea che dal Gran Viale al Lido porta fino a Pellestrina collegando le due isole della stessa municipalità.
      Le novità del trasporto pubblico locale Actv, che entreranno in vigore da lunedì una volta chiusa la Mostra del cinema ed anche la stagione balneare, sono state presentate ufficialmente, mercoledì sera a Pellestrina, in una commissione della municipalità convocata «ad hoc» in isola, visto che proprio i pellestrinotti sono i maggiori frequentatori del servizio. La commissione, presieduta da Gianluca Sabbadini, si è svolta alla presenza dell'assessore comunale ai trasporti, Ugo Bergamo. Sono state illustrate tutte le decisioni assunte, dalla giunta comunale d'intesa con la municipalità. Molti dei cambiamenti erano già stati annunciati nei mesi scorsi. Piatto forte della discussione dell'altra sera era appunto, la linea 11: l'amministrazione comunale ha accolto le richieste del cittadini e ha modificato l'intenzione iniziale di far percorrere alla linea 11 via Sandro Gallo. Per rendere più snella la linea, invece, verrà mantenuta la percorrenza in lungomare con l'aggiunta però, in entrambe le direzioni, di tre fermate.
      I malumori, soprattutto sul fronte di Pellestrina, non mancano. I no a questa proposta, che oramai è definitiva, riguardano i maggiori tempi di percorrenza che si verrebbero a creare con queste tre fermate aggiuntive, ma soprattutto l'aumento nei bus già strapieni, di utenza, perché due delle fermate, riguardano ospedale e casa di riposo, quindi con numerosi fruitori, tra operatori e parenti.
      Lorenzo Mayer    
      Annalisa Busetto

Pesca abusiva pescherecci sequestrati

Ancora pesca abusiva nelle acque della laguna di Chioggia. Questa volta i militari della Guardia di Finanza hanno individuato, mercoledì notte, nel tratto di acqua di fronte alle valli Millecampi, due imbarcazioni per la pesca delle vongole veraci. Entrambi i pescherecci erano dotati di apparecchiature vibranti. Questo tipo di pesca, in quella zona, non è consentito perché danneggia gravemente il fondale e tutto l'ecosistema lagunare. Le Fiamme Gialle hanno provveduto a sequestrare le due imbarcazioni, gli attrezzi utilizzati e il vaglio selezionatore, mentre i responsabili, tutti residenti a Pellestrina, sono stati multati così come previsto per legge. (E.Bur.)

Forte odore di gas e scatta l’allarme

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Allarme per una fuga di gas ieri a Pellestrina e agli Alberoni. Un fortissimo odore è stato avvertito nella tarda mattinata dagli abitanti che temevano si fosse verificata una perdita. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Venezia, con una squadra che è volata alla volta dell’isola, e alcuni tecnici dell’Italgas, ma di perdite neanche l’ombra. Più probabile il passaggio di una nave che ha prodotto delle forte esalazioni, avvertite per qualche chilometro. Non è la prima volta che il passaggio di qualche nave fa scattare l’allarme anche per il fastidio (irritazioni agli occhi, alla gola) che viene procurato alla popolazione.

A proposito del tunnel

A proposito dell’interrogazione di tre consiglieri comunali pdl sul Tunnel tra Lido e Pellestrina sottolineo che il documento è stato originariamente presentato come 2. punto all’ordine del giorno della municipalità dello scorso 29 agosto. La mozione (poi trasformata in interrogazione) prevedeva ad opera del sottoscritto l’idea di un collegamento unico per l’intero estuario che collegasse via tunnel subacqueo le tre bocche di porto del litorale sfruttando i lavori del Mose tuttavia a causa dell’attuale indisponibilità di fondi e la negativa congiuntura economicha e sulla scorta delle linee guida formulate dal partito di appartenenza a livello locale tale proposta è stata ridimensionata. Tornando al dibattito in consiglio dopo quasi due ore di confronto acceso i consiglieri promotori e firmatari del documento (io e Natale Vianello) hanno deciso di ritirarlo per riformularne uno nuovo integrato e condiviso, con il contributo trasversale di tutti i consiglieri, convocando nelle prossime settimane una apposita commissione
     
Gianluca Sabbadini    
     
Capogruppo municipale Pdl
          Lido Pellestrina

Actv, assemblea infuocata sulla linea 11

Dal 12 settembre, con i nuovi orari autunnali di Actv, previsti tagli alle corse degli autobus per il Lido e nuove fermate per la linea 11 che serve anche Pellestrina. A discuterne mercoledì pomeriggio all’ex cinema Perla di Pellestrina è stato l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, intervenendo alla commissione Trasporti della Municipalità. Presenti molti residenti tutt’altro che soddisfatti, tanto che hanno già dato vita a una mobilitazione che potrebbe sfociare in nuove proteste nei prossimi giorni. «L’assessore Bergamo ha garantito che le corse nelle ore di punta, per studenti e lavoratori, non saranno toccate - commenta il presidente della commissione Trasporti municipale, Gianluca Sabbadini - Il taglio, del resto previsto anche su scala comunale e non solo, riguarderà alcune corse nelle cosiddette fasce morbide, cioè quelle in cui i mezzi sono meno usati dalla popolazione. Per la linea 11, che raggiunge Pellestrina servendosi anche del ferry boat, saranno introdotte 2-3 fermate nella zona tra l’Ospedale San Camillo e gli Alberoni, ma solo per chi deve scendere, in modo da offrire una alternativa in più. Il parere, a mio avviso, è positivo, perchè dei tagli purtroppo dovevano essere fatti, ma i mezzi per i pendolari saranno garantiti». Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» che da tempo segue la vicenda anche a Cà Farsetti. «Pellestrina è un territorio già disagiato - afferma - aggiungere altre fermate crea ulteriori problemi ai residenti, allungando in maniera esponenziale il tempo del tragitto per raggiungere il terminal lidense di Santa Maria Elisabetta. Se questa progetto andrà in porto, il capolinea del Gran Viale non dovrà essere modificato, e inoltre dovranno essere installati cartelli informativi con scritto “no discesa” in particolare per i turisti. In assoluto, non dovrà essere effettuata alcuna modifica al percorso attuale». I residenti di Pellestrina stanno pensando di organizzarsi per opporsi alle modifiche. (s.b.)

giovedì 8 settembre 2011

«De Poli, non si vede il piano»

Interrogazione per conoscere i dettagli economici
Con le manutenzioni in isola, al Tronchetto uso degli spazi e costi diversi

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720.jpg Se Actv userà come base per le manutenzioni navali i cantieri navali De Poli di Pellestrina probabilmente non sarà più necessario l’intervento di sistemazione al Tronchetto con la stessa destinazione, o comunque avrà una portata più ridotta. In un’interrogazione all’assessore alle Attività produttive Antonio Paruzzolo i consiglieri comunali Pdl Sebastiano Costalonga e Marta Locatelli auspicano un intervento perchè l’azienda di trasporto renda pubblico il piano operativo sull’attività di manutenzione dei mezzi, con una "corretta attribuzione delle competenze". I due chiedono anche che venga presentato il piano strategico economico finanziario per lo sviluppo dei De Poli, con una rendicontazione annuale e vogliono sapere quanto è già stato speso per la progettazione del cantiere al Tronchetto e quale sarà, in futuro, l’utilizzo di quell’area.
      Anni fa tra Comune e Actv era stata sottoscritta una convenzione per la progettazione e realizzazione di un cantiere navale Actv al Tronchetto per un importo di 3 milioni di euro per ogni annualità dal 2007 al 2009 - raccontano i due consiglieri. Per l’esecuzione delle opere a terra e in acqua si ipotizzava un costo complessivo intorno ai 30 milioni. Nel piano degli investimenti e delle opere pubbliche del Comune si parlava di una cifra totale di oltre 5milioni e mezzo relativa agli anni 2011-13. Tra tutte queste cifre Costalonga e Locatelli vogliono fare chiarezza. Intanto è trascorso quasi un anno dall’aggiudicazione dei De Poli da parte di Actv, per circa 12milioni e 300 mila euro. Obiettivo quello di ridurre i costi di manutenzione della flotta, anche se le lavorazioni a Pellestrina, sono ancora lontane: è necessario infatti un intervento radicale di trasformazione del cantiere, per adattarlo alle nuove esigenze, di tipo diverso rispetto alla costruzione delle navi. E anche qui servirà qualche milione di euro.

mercoledì 7 settembre 2011

«Troppe "calze" lungo il litorale»

Denuncia dei residenti per i contenitori di cozze abbandonati

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Troppe retine sulla spiaggia di Pellestrina. A segnalare il problema sono i residenti che per l’occasione hanno anche scattato alcune eloquenti immagini. Da qui una richiesta di intervento. «Nell'ultimo mese lungo il litorale di Pellestrina - spiega un lettore - si è verificato un incremento notevole delle "calze" in materiale plastico utilizzate per la coltura delle cozze e probabilmente finite in mare dopo la raccolta delle cozze stesse. Come sappiamo - dice il lettore - la degradabilità del materiale plastico può superare il centinaio di anni e, se il fenomeno dovesse continuare nel tempo, credo che andremmo a distruggere uno dei più bei litorali dell'alto adriatico. Bisogna intervenire urgentemente o vietando l'uso di tale materiale o impedendo che questo venga gettato in mare ma raccolto e portato in una discarica adeguata. Parallelamente bisognerebbe trovare anche una soluzione per pulire il litorale già abbondantemente invaso e compromesso da queste disastrose "calze" di plastica. Serve un’azione in tempi rapidi».

martedì 6 settembre 2011

Pellestrina è un’isola unica, chi la abita ha una pazienza infinita

Pellestrina è l’isola in cui tutto è unico. Unici perché siamo l’unico tratto di litorale dalla Romagna a Bibione senza concessioni balneari, con le barche che gettano l’ancora a due metri dal bagnasciuga, con la spiaggia più sporca del Veneto, e tutto sembra normale, soprattutto il nuotare tra benzina, eliche che girano e ancore che pesano quintali. Unici perché un bel giorno arriva la tromba d’aria, spazza via tutto, e il giorno dopo arriva qualche chiacchierone in elicottero a dire che in qualche mese tutto sarà come prima. Aveva ragione, ma a ricostruire l’isola ci hanno pensato i pellestrinotti, gente buona, che si sono rimboccati le maniche e hanno riassestato case, strade e cortili. A braccia. A spese proprie. Dal bambino al pensionato. E che ora si ritrovano con le tasche vuote per le spese sostenute e l’animo triste per essere stati traditi dalle facili promesse. Ma non solo: scuole, palasport, sedi di associazioni e di volontari sono ancora in stato di degrado. Alla faccia della ricostruzione immediata. Unici perché si dice che i pellestrinotti sono dei piangina, che sanno solo lamentarsi. Ma se a essere scoperchiati fossero stati il palasport dell’Arsenale o la sede di Comune, Provincia e Regione pensate veramente che sarebbe passato un anno senza i lavori necessari?
 Unici perché abbiamo 300 metri di pista ciclabile finita e 3000 metri ancora da cominciare. Ma l’inagurazione s’ha da fare, con tanto di rinfresco. Le promesse son promesse, e se non abbiamo la pista ciclabile almeno abbiamo i cartelli che indicano una pista inesistente. I cartelli senza pista. Ma è noto, è meglio perdere la faccia che perdere un pugno di voti. Unici perché se fai un infarto a Pellestrina le probabilità di sopravvivere sono pari a quelle dell’Africa Subsahariana. Se andiamo avanti così Emergency costruirà un ospedale pure qui. Perché avere un’idroambulanza sembra essere troppo. Chiediamo troppo. Se chiediamo di poter sopravvivere è chiedere troppo per qualcuno. Perché sebbene ci si metta quasi due ore per raggiungere il posto di lavoro a Venezia o Mestre a qualcuno passa pure per la testa di ridurre la qualità del servizio. Bisogna tagliare, ci dicono. Bene, allora tagliatevi lo stipendio, vien da rispondere. E poi ci siamo noi, i pellestrinotti, con una pazienza infinita.
  Danny Carella   giovane pellestrinotto

domenica 4 settembre 2011

Vertice con i Vigili del Fuoco per il rischio incendi al Lido

Il comandante dei Vigili del Fuoco di Venezia ha risposto in pochissimi giorni alla richiesta del presidente della Municipalità per risolvere il problema del rischio incendi al Lido e a Pellestrina. Si terrà infatti mercoledì alle 14.30, nella stessa sede del decentramento in via Sandro Gallo, l’incontro per discutere sul piano di sicurezza e idranti nelle due isole. Il problema era stato sollevato la scorsa settimana dopo il rogo che ha distrutto diecimila metri quadrati di canneti in area demaniale a Pellestrina, senza causare fortunatamente danni a case o feriti. Nell’occasione i vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile dell’isola si erano scontrati con la mancanza di prese d’acqua nell’area di Portosecco e San Pietro in Volta, zone all’interno della quale l’incendio aveva poi attaccato anche parte del montone dei Murazzi, sospinto dal forte vento di scirocco. Tanto che i pompieri hanno poi dovuto far intervenire anche una motovedetta dal comando di Santa Marta oltre ai colleghi di Chioggia. Solo nel centro abitato di Pellestrina ci sono infatti delle prese d’acqua, e gli automezzi avevano fatto la spola per ricaricare le botti e completare il lavoro. (s.b.)

sabato 3 settembre 2011

Pellestrina, rifiuti sulla spiaggia chiesto l’intervento del Comune

Reti da pesca, plastica e altri rifiuti si sono spiaggiati nelle ultime ore sull’arenile di Pellestrina. Grandi quantità, dicono la Municipalità e il consigliere comunale Alessandro Scarpa. Complice la bora dei giorni scorsi e le onde, i materiali sono stati spinti a riva. E’ stato chiesto un intervento del Comune per ripulire l’arenile e renderlo di nuovo fruibile. (s.b.)

venerdì 2 settembre 2011

Dopo l'incendio...

Dopo l’incendio che ha mandato in fumo quasi diecimila metri quadrati di canneti tra Portosecco e San Pietro in Volta, Municipalità, Comune e Veritas hanno trovato un accordo per tagliare e ridurre almeno le porzioni di verde incolto che costeggiano la Strada comunale dei Murazzi: da Santa Maria del Mare fino al centro di Pellestrina. Dopo Ferragosto, il presidente del decentramento Giorgio Vianello e il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta avevano tagliato per protesta alcune canne che ormai avevano invaso la strada e parte della pista ciclabile. Manco a farlo apposta, la scorsa settimana c’è stato l’incendio che ha spaventato non poco i residenti, impegnando i pompieri e la Protezione civile per un pomeriggio intero. Ora la svolta. «Abbiamo trovato le risorse per far fare i lavori alla cooperativa Il Cerchio», spiega il presidente della Municipalità Giorgio Vianello, «almeno strada e pista ciclabile saranno liberate. Ormai auto e mezzi del trasporto pubblico Actv avevano molti problemi, venendo costretti a transitare quasi a centro strada. Entro qualche giorno il problema dovrebbe essere del tutto risolto, e non si rischieranno altri incendi». (s.b.)

giovedì 1 settembre 2011

Scarpa: «Pendolari, troppi disagi»

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Difendere i trasporti a Pellestrina. È quanto chiedono da tempo i residenti ed ora il consigliere Alessandro Scarpa ha anche presentato un’interrogazione al sindaco contro le modifiche delle fermate dell'autobus linea 11 Lido-Pellestrina. Scarpa ricorda che tempo fa il sindaco, dopo aver ricevuto e ascoltato il Comitato dei pendolari, aveva espressamente assicurato che entro i primi di luglio avrebbe dato una risposta. «Negli ultimi tempi - dice Alessandro Scarpa - sono proseguite delle riunioni in Municipalità del Lido–Pellestrina con i Comitati, dove i cittadini hanno potuto esporre i motivi per i quali chiedono che non vengano assolutamente modificate le fermate ed il percorso della linea 11 Lido - Pellestrina». Alla luce delle 2000 firme raccolte in pochi giorni dal Comitato dei pendolari, Scarpa chiede al sindaco di sapere se ritenga opportuno convocare urgentemente una riunione illustrativa, al fine di rispondere ai cittadini isolani disagiati, "visto che un pendolare isolano per recarsi nelle sedi istituzionali di Rialto, suo malgrado, è costretto a perdere mezza giornata lavorativa".

Interrogazione al sindaco sul tunnel per Pellestrina

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Mentre fervono i lavori del Mose e mentre si parla di tagli ai trasporti pubblici il consigliere comunale Sebastiano Costalonga (pdl) insieme a Marta Locatelli e Maurizio Zuin tornano alla carica con il progetto del tunnel per collegare il Lido e Pellestrina. In una interrogazione chiedono al sindaco "se questa amministrazione intende valutare in maniera positiva, il tunnel che collega Lido e Pellestrina, come possibile opera di compensazione alla realizzazione del Mose, se ritenga che tale opera sia importante per il litorale e per lo sviluppo turistico del territorio". Costalonga premette che nel 2003 il direttore di Actv Maurizio Castagna in una riunione pubblica aveva dichiarato che il momento era propizio per la creazione di un'opera di portata storica che eliminasse le spese di trasporto via ferry-boat di linea 11, da crearsi nell’ambito dei lavori del Mose. Questo sistema rivoluzionerebbe i trasporti ed i collegamenti via acqua-terra sull’intero estuario, permettendo un decongestionamento del traffico veicolare e acqueo di piazzale Roma con innegabili benefici per il centro storico e le isole interessate.