venerdì 26 febbraio 2010

Donati furgoni a Santa Maria della Carità


Banca del Veneziano, istituto di credito cooperativo di Mira, ha messo
a disposizione della Fondazione Opera Santa Maria della Carità di
Venezia i fondi (che verranno erogati in quattro annualità) per
l’acquisto di quattro furgoni, indispensabili per il trasporto di
persone e materiali. Due furgoni Fiat Ducato sono destinati al Centro
Nazareth di Zelarino, mentre un Ford Connect è operativo presso la Casa
dell’Ospitalità S. Maria del Mare a
Pellestrina
e fa servizio tra la località e il Lido di Venezia. Recentemente è
stato acquistato anche il quarto mezzo, un altro furgone Fiat Ducato,
adibito al trasporto disabili.

      «Abbiamo avviato una positiva
collaborazione con la Fondazione Opera Santa Maria della Carità di
Venezia, che ci ha dato in locazione la nostra nuova sede nel sestiere
di San Marco - spiega il presidente di Banca del Veneziano Amedeo Piva
-. È emersa l’esigenza di migliorare i servizi».

martedì 23 febbraio 2010

Blitz, pescatori denunciati

I carabinieri del Nucleo natanti bloccano due pellestrinotti
Sequestrate quasi una tonnellata di vongole e la relativa imbarcazione



Due pescatori denunciati e un sequestro di vongole per circa una
tonnellata. È il bilancio dell’ultima operazione svolta dai carabinieri
del Nucleo natanti in laguna (nelle due foto in alto).

      L’altra
sera i militari di San Zaccaria sono andati a controllare la situazione
nel canale dei Petroli, un’area dove la pesca è vietata. Tra quella
zona e il canale nuovo di Fusina i carabinieri hanno notato alcune
imbarcazioni di pescatori ed hanno così fatto scattare il controllo.
Dopo aver visto un’imbarcazione di copertura, i militari hanno deciso
di inseguire l’imbarcazione principale, dotata di una draga immersa in
acqua.



      A questo punto è stato accertato che in quel momento
due pescatori di Pellestrina stavano agendo con l’attrezzatura vietata
nella zona preclusa alla pesca per evidenti motivi igienico-sanitari.
Nel controllo sono state rinvenute diverse ceste piene per un totale di
quasi una tonnellata di vongole pescate, in varie fasi, abusivamente. I
due pescatori, già noti da tempo alle forze dell’ordine per episodi
analoghi, sono stati denunciati per danneggiamento aggravato.

    
  
In un secondo momento i carabinieri hanno proceduto al sequestro
dell’imbarcazione e dell’attrezzatura impiegata, per un valore
complessivo di circa 80.000 euro, nonché alla quantificazione e
sequestro di tutto quello che era stato pescato. Secondo una stima dei
militari il valore commerciale stimato sarebbe attorno ai settemila
euro.

      Tutto il pesce, come avviene in queste circostanze, è stato rapidamente gettato a mare.
     
«Si tratta dell’ennesima operazione di polizia condotta nel settore dal
Nucleo Natanti - si legge in una nota dei carabinieri di Venezia - che
lo scorso anno 

ha denunciato per fatti analoghi 33 persone. Sono stati
riscontrati oltre 40 illeciti amministrativi con il sequestro di 20
imbarcazioni (per un valore complessivo di oltre 500.000 euro) e di
oltre 6 tonnellate e mezzo di vongole, mentre nei primi mesi di
quest’anno sono stati denunciati 5 pescatori, rilevati 9 illeciti
amministrativi e sequestrate 2 imbarcazioni (del valore di circa
100.000 euro) e oltre 2 tonnellate di prodotto ittico».

domenica 21 febbraio 2010

Spese troppo elevate per gestire il palasport


Il terzo palasport, per grandezza dell’impianto, di tutto il Comune di Venezia, collocato in una piccola isola come Pellestrina.
     
E’ questo il nuovo Palasport di Portosecco, inferiore, per grandezza,
solo al Taliercio di Mestre e al Gianquinto dell’Arsenale in centro
storico. Per dimensioni potrebbe contenere due campi da pallavolo e
dispone su una tribuna capace di accogliere più di 400 spettatori sugli
spalti. Ovvio che i costi, per mantenere aperta una struttura del
genere, lievitino alle stelle. La gestione del palazzetto è affidata,
dall’amministrazione comunale, ad un gruppo di società del posto.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, si è già resa disponibile
per collaborare e contribuire alla spesa dei consumi, che, naturalmente
come è facile immaginare, è molto elevata. Tra le proposte lanciate dal
delegato allo sport della municipalità, c’è anche quella di aprire
questo contenitore anche a concerti, eventi, sportivi ma anche
culturali, per permettere alla struttura anche di autofinanziarsi.

     
«E’ vero – spiega l’assessore allo sport, Sandro Simionato – è un
impianto sovradimensionato rispetto all’estensione dell’isola, ma
questo era il piano progettuale, già approvato, che noi abbiamo
semplicemente portato a compimento. Le spese ci sono, ma occorre
pensare ad uno sviluppo principalmente estivo, che possa portare la
struttura ad ospitare campus ed eventi, che portino risorse e che
permettano poi, con quanto incassato d’estate, di affrontare l’inverno
rimanendo aperto per le società locali. Inoltre sarebbe auspicabile una
maggior condivisione e un’apertura del palasport non solo per
Pellestrina, ma anche per gli sportivi del Lido».
      Lorenzo Mayer

Lavori di Insula a Pellestrina


(L.M.) Da domani, fino al 12 marzo, scatta un nuovo divieto di transito a Pellestrina.
Non si potrà circolare in strada della Laguna nel tratto compreso tra
il civico 912 e il 936. Previsto anche il divieto di sosta con
rimozione, per consentire a Insula di lavorare.

sabato 20 febbraio 2010

El Alamein domani a Pellestrina


È il resoconto del tributo ai padri caduti nella battaglia di El
Alamein, ma anche qualcosa di più il libro fotografico "El Alamein- Il
viaggio del ricordo" edito dall’Associazione nazionale Bersaglieri in
collaborazione con Provincia e Regione e associazione "I 300". Domani
mattina il libro sarà presentato a
Pellestrina,
nella sede dell’Acs Murazzo (Sestiere Scarpa 913). Interverranno Fausto
Niero, Adriano Burato, Raffaele Speranzon, Moreno Teso e Natale
Vianello.

domenica 14 febbraio 2010

Dai residenti una serie di critiche alle assenze dell’amministrazione


Il gruppo “Pellestrina c’è!” deluso
dall’atteggiamento del sindaco, che, “nonostante le promesse e la
dichiarata disponibilità del suo capo gabinetto, non ha mai ricevuto i
rappresentanti del gruppo, e non ha preso in considerazione le proposte
di riorganizzazione e razionalizzazione amministrativa e di
rappresentanza istituzionale, formulate dal gruppo stesso”. “
Pellestrina
c’è” ha affidato ad un comunicato la propria amarezza per non essere
stata ascoltata, dopo circa un anno di attesa per essere ricevuti dal
primo cittadino. “
Pellestrina c’è” ha
chiesto, e continua a chiedere, un’amministrazione politica che abbia
una rappresentanza dell’isola. Una rappresentanza eletta dai cittadini.
Tutto ciò per difendere e rispettare una realtà che ha una particolare
identità storica e culturale. Vi erano stati dei contatti con alcuni
gruppi consiliari, con Maurizio Calligaro, ma il sindaco non li ha
ricevuti.

      Annalisa Busetto

venerdì 12 febbraio 2010

De Poli, via libera al nuovo concordato


(L.M.) È arrivato ieri il provvedimento di omologa che dà il via libera al concordato preventivo dei cantieri navali De Poli di Pellestrina.
Il piano degli avvocati Paolo Cortellazzo Wel e Mauro Pizzigati è
passato con il voto favorevole del 70,13 dei creditori (o 86,03 per
cento a seconda delle due ipotesi in ballo). Lo ha comunicato il
giudice delegato del tribunale, Rita Rigoni, al commissario giudiziale,
Emilio Borrella, nominato da ieri anche liquidatore giudiziale. Il
deficit complessivo del cantiere ammonta a circa 136 milioni di euro.
Inoltre il tribunale ha anche indicato un comitato dei creditori che è
formato da Unicredit, e Monte dei Paschi, oltre alla Cav (Costruzioni
Arsenale). I due istituti di credito sono quelli maggiormente esposti
con quasi 100 milioni di crediti. Il liquidatore ha quindi esposto i
prossimi sviluppi della vicenda. «Cercheremo di vendere, in prima
battuta, l’intera azienda – spiega Borella – anche per salvaguardare le
maestranze e la manodopera locale. Qualora questo non fosse possibile,
si cercheranno potenziali acquirenti interessati a lotti, o agli
immobili, o alle attrezzature e ai vari beni disponibili in modo da
realizzare i maggiori introiti possibili per poi procedere al pagamento
dei creditori, secondo le modalità stabilite dal tribunale».

      I
tempi, però, per i pagamenti non saranno rapidi. «Puntiamo a pubblicare
i bandi d’asta entro il mese di aprile – riprende Borella – per poi
arrivare entro l’anno a procedere ai pagamenti». Due delle tre navi in
fase di costruzione sono già state “piazzate”. «A metà dicembre abbiamo
provveduto alla vendita – continua il commissario giudiziale –
incassando 15 milioni di euro, ma le navi sono tutte soggette ad
ipoteca perciò quei soldi andranno tutti alle banche. La parte più
lunga del procedimento sarà quella dell’incasso dei crediti ed in
particolare dei contributi promessi per la costruzione delle navi».

martedì 9 febbraio 2010

Stroncato dalla leucemia Gino Zennaro


MONTEBELLUNA - Stroncato da una leucemia fulminante è morto all'ospedale Luigi (Gino) Zennaro di 79 anni.
     
L'uomo era molto conosciuto in città per aver lavorato per più di
trent'anni nella storica azienda di pavimenti Conte. Dopo la pensione
aveva dedicato tutto il suo tempo alla famiglia ed in particolar modo
ai suoi amati nipoti Elisa, Andrea, Marco, Chiaraluna e Andrea ed ai
suoi hobby.

      Originario di Pellestrina, lascia la moglie Elena, i figli Sergio, Paolo, Maurizio, Daniele e Lucia.
      I funerali oggi alle 15.30 a Biadene.

domenica 7 febbraio 2010

Domani i funerali di Loredano Scarpa


(L.M.) Sono stati fissati per domani, alle 10.45, nella chiesa di
Sant’Antonio a Pellestrina, i funerali di Loredano Scarpa, ex falegname
di Pellestrina, deceduto, all’età di 75 anni, il 29 gennaio, in seguito
alle lesioni riportate nell’incidente stradale subito in isola lo
scorso 13 gennaio. Il magistrato ha dato venerdì il nulla osta per
poter procedere alla celebrazione della cerimonia funebre, mentre i
mezzi coinvolti nel sinistro rimangono sotto sequestro in attesa degli
sviluppi da parte dell’Autorità giudiziaria. Scarpa era una persona
molto generosa e disponibile, in particolare verso i bambini, e per
oltre cinquant’anni ha mantenuto in isola un suo laboratorio di
falegnameria. Grande amico del “re del remo” Palmiro Fongher, era un
po’ il suo “scudiero” e si occupava della manutenzione delle barche,
prima di ogni gara, non lasciando nulla al caso affinchè l’amico
Palmiro potesse centrare la vittoria.

sabato 6 febbraio 2010

Infortunio mortale ai De Poli, Inail e Fiom parti civili


Nuovi testimoni sfileranno nel procedimento per l’infortunio sul lavoro
che il 19 maggio del 2007 costò la vita a un operaio rumeno di 53 anni,
Valentin Iancu, colpito da una gru all’interno dei cantieri navali De
Poli. In particolare, saranno sentiti il responsabile dello Spisal che
eseguì i primi rilievi sul luogo della tragedia, nonché due ingegneri
all’epoca dirigenti dei cantieri navali di
Pellestrina.
Lo ha deciso ieri il giudice per l’udienza preliminare, Roberta
Marchiori, che ha rinviato per questo l’udienza al prossimo 4 marzo. É
stata anche fissata la successiva udienza, il 23 marzo, quando il gup
deciderà sulle sorti processuali dei sette imputati. Quattro hanno
chiesto il patteggiamento: Davino, Giovanni e Giancarlo De Poli (pena
ipotizzata: 10 mesi e 20 giorni), nonché il gruista, Ivan Vlasic (un
anno e 4 mesi). Due hanno chiesto di essere giudicati con il rito
abbreviato: Chiara De Poli e il direttore generale dei cantieri,
Massimo Iuris. L’ultima posizione è quella di Francesco Orlandini,
titolare della cooperativa per cui lavorava la vittima, l’unico a
questo punto per cui il gup dovrà decidere l’eventuale rinvio a
giudizio. Ieri, intanto, è stata battaglia sulla costituzione di parte
civile da parte dell’Inail e della Fiom metropolitana. I difensori
degli imputati si sono battuti contro queste costituzioni, in
particolare quella della Fiom. Ma il gup le ha ammesse entrambe. I
parenti della vittima, invece, risarciti con 500mila euro
dall’assicurazione dei cantieri navali, non si sono costituiti parte
civile.

venerdì 5 febbraio 2010

Siamo riconoscenti a medici e infermieri

Mercoledì 3 Febbraio 2010

Siamo i familiari di Scarpa Loredano deceduto in seguito ad un grave
incidente dopo 16 giorni di coma. Desideriamo esprimere attraverso “Il
Gazzettino” la nostra riconoscenza al personale medico e
infermieristico del distretto di Pellestrina
per la tempestività e la professionalità nei soccorsi, all’elisoccorso
arrivato in breve tempo e ai vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare
oltre un’ora per liberare il nostro caro dalle lamiere dell’Ape Car,ed
a tutte quelle persone che in qualsiasi maniera hanno aiutato il nostro
caro e sfortunato congiunto. Un caloroso e particolare ringraziamento
ai medici e agli infermieri delle rianimazione dell’ospedale
“All’Angelo”, per l’umanita, la professionalità, e il calore umano che
ci hanno trasmesso, oltre alla tenacia di tentare in tutti i modi di
strappare Loredano alla morte. Purtroppo le lesioni erano troppe e
troppo gravi. In questi momenti in cui ci si sente improvvisamente
proiettati in una realtà inimmaginabile è vitale trovare degli esseri
umani che con competenza professionale e grande umanità ti danno il
loro sostegno. Non c’è solo malasanità e indifferenza nel nostro Paese
esistono ancora i valori umani e capacità organizzative e professionali
eccellenti. Un grazie di cuore a tutti voi dai fratelli e tutti i
familiari di Loredano Scarpa Bolla.
     
Fratelli Scarpa    
      Pellestrina

Incidente alla De Poli, tre chiedono di patteggiare

Mercoledì 3 Febbraio 2010

Hanno chiesto il patteggiamento tre componenti della famiglia De Poli
in relazione all’infortunio sul lavoro che, il 19 maggio del 2007,
costò la vita all’operaio romeno di 53 anni Valentin Iancu, in servizio
all’interno dei cantieri navali di
Pellestrina.
Si tratta del presidente Giovanni De Poli e dei consiglieri Davino e
Giancarlo. Chiara De Poli, invece, ha chiesto di essere giudicata con
rito abbreviato assieme al direttore generale dei cantieri, Massimo
Iuris, che aveva la delega alla sicurezza. Chiara De Poli sostiene di
non aver avuto tra le competenze quella della sicurezza e di essere
stata all’estero.

      Opterà per il patteggiamento anche Ivan
Vlasic, l’operaio della ditta Sea, che la mattina dell’incidente si era
messo ai comandi della gru che colpì Iancu, facendolo precipitare al
suolo. Sotto accusa è finito, infine, Francesco Orlandini, titolare
della Cooperativa per la quale lavorava la vittima, i cui familiari
sono già stati risarciti prima del processo.

Vongole & coca, in 17 patteggiano

Mercoledì 3 Febbraio 2010

Diciassette patteggiamenti al processo nei confronti dei componenti
della presunta organizzazione, sgominata dalla Guardia di Finanza,
accusati di pesca abusiva di vongole in zone proibite della laguna. Ad
alcuni degli imputati era contestato anche lo spaccio di cocaina: tra
questi Jurghen Michieli, 34 anni, di Burano, il quale ha patteggiato 2
anni e 8 mesi di reclusione; Andrea Rizzi, 40 anni, di Venezia, che ha
patteggiato due anni e 6 mesi; Alessandro Vio, 32 anni, di Burano (1
anno e 4 mesi); Massimo Dorotini, 31 anni, di Venezia (1 anno); Enrico
Rossi, 35 anni, di Burano (1 anno e 2 mesi); Damiano Rossi, 29 anni, di
Cavallino-Treporti (9 mesi e 10 giorni).

      Gli altri
patteggiamenti si riferiscono, a vario titolo, ai reati di
danneggiamento dei fondali attraverso l’utilizzo di strumenti per la
pesca delle vongole come la cosiddetta "giostra" e commercializzazione
di molluschi pericolosi per la salute pubblica. Pena di 1 anno a
Giuliano Boscolo Meneguolo, 41 anni, di Chioggia; 1 anno a Roberto
Bullo, 47 anni, di Chioggia; 10 mesi ad Arberor Mocka, 37 anni, Burano;
1 anno ad Emanuela Fongher, 35 anni, Pellestrina; 6 mesi a Federico
Boscolo Boscoletto, 40 anni, di Chioggia (in continuazione con una
precedente condanna inflitta a Milano, per un totale di 4 anni di
reclusione); 1 anno a Jessica Ghezzo, 30 anni, di Pellestrina; 8 mesi e
15 giorni ciascuno a Denis Michieli, 37 anni, Cavallino-Treporti;
Giorgio Michieli, 59 anni, Burano; Massimo D’Este, 48 anni, Burano;
Alessandro Dei Rossi, 41 anni, Burano e Andrea Zane, 47 anni, Burano.

     
Nel febbraio del 2009, l’operazione coordinata dal pm Giorgio Gava fece
finire in carcere sette persone; ad altri impose domiciliari od obbligo
di dimora. Secondo la procura, i molluschi pescati in zone pericolose
sarebbero stati immessi sul mercato attraverso le ditte "Produttori
veraci Cavallino" e Marinomar di Pellestrina.

Venezia porto "verde" Accordo con l’Enel

Mercoledì 3 Febbraio 2010

Olio combustibile dalle alghe per una centrale elettrica "pulita".
Pannelli solari. Banchine elettrificate per evitare l’inquinamento
delle navi alla fonda. Il porto di Venezia vuole diventare un esempio
dell'economia verde ed entro 5 anni dotarsi di tutte le tecnologie che
possono servire ad abbattere l’inquinamento e a sviluppare nuovi
impianti per produrre energia con fonti rinnovabili.

      Ieri il
presidente dell'Autorità Portuale lagunare Paolo Costa ha firmato a
Roma, con l'amministratore delegato e direttore generale dell'Enel
Fulvio Conti, il protocollo di intesa finalizzato a ridurre le
emissioni delle attività svolte nello scalo lagunare. Un’analoga intesa
è stata firmata dal presidente dell'autorità portuale di La Spezia.

      La prima centrale ad alghe verrà realizzata entro fine anno a Pellestrina,
isola della laguna veneziana. «L’accordo tra il Porto di Venezia e
Veneto Agricoltura verrà firmato domani, nell’ambito del convegno-fiera
internazionale Energy For Green Ports, e prevede l’installazione di
cinque bioreattori e tutta la filiera per arrivare alla produzione di
olio combustibile che servirà a produrre elettricità - spiega
Giampietro Ravagnan, 64 anni, professore all’università di Ca’ Foscari
di Microbiologia, facoltà di Scienze Ambientali, curatore del progetto
del conto dell’autorità portuale veneziana - un investimento di
8-900mila euro per arrivare a produrre circa 100kw, cioè soddisfare
alle necessità di energia elettrica per una trentina di famiglie. Si
tratta comunque di un impianto sperimentale, cioè servirà per
realizzare la "vera" centrale industriale nell’isola delle Tresse, di
fronte a Marghera». Un impianto a tutto tondo: «La centrale ad alghe,
che verrà realizzata entro due anni, produrrà 10 megawatt per
soddisfare tutto il fabbisogno di elettricità del Porto di Venezia,
ovviamente integrato con il fotovoltaico e il solare». L’esempio:
l’impianto made in Rubbia che verrà esposto al terminal passeggeri.

     
L’ente guidato da Paolo Costa ha già in programma si sviluppare
pannelli fotovoltaici per 18mila metri quadrati per arrivare a produrre
3 mgw, cioè soddisfare i fabbisogni energetici equivalenti di un
migliaio di famiglie. «L’altro intervento che stiamo studiando è quello
di realizzare delle banchine elettrificate con cui fornire di energia
le navi alla fonda - spiega Ravagnan - in modo da evitare
l’inquinamento che deriva dall’attività dei motori elettrici diesel
degli scafi». Un progetto che sviluppa anche l’Enel.