lunedì 30 giugno 2014

Sotto la pioggia battente vince il bianco di Nicola Ballarin

È Nicola Ballarin di Pellestrina il vincitore (gondola bianca) della Regata di Santi Giovanni e Paolo, riservata a giovani su gondole a un remo: «È stata tra le più difficili regate che abbia mai fatto», ha detto il ragazzo, dopo una competizione segnata da fortissimo vento e pioggia, «ma ora sono felice e mi sento sollevato». Secondo il colore canarin Alvise D'Este e poi, a seguire, il verde Riccardo Caenazzo, il celeste Alvise Nardin, il viola Leonardo Ghigi, l'arancio Federico Busetto, il rosa Davide Gusso, il rosso Alberto Berton con la squalifica del marrone Andrea Rosada, dovuta a manovre errate causa vento. Vento di scirocco e poi di bora anche nel corso della prima regata, riservata agli uomini non campioni su pupparini a due remi, che ha visto come vincitori i rosa Alberto Busetto e Michele Vianello, seguiti dai verdi Joska Collavini, dai rossi Gianluca Vianello e Claudio Carrettin, dal canarin Enzo Giovanni e Rudy Gregolin, dai viola Gabriele Lazzarin e Mattia Costantini, dai marroni Andrea Zanco e Luca Macchion, dagli arancio Damiano Allegretto e Stefano Rossi e i celesti Maurizio Molinari e Riccardo Salviato. E gare sono iniziate dopo la benedizione delle barche fatta dal parroco padre Angelo. (v.m.)

domenica 29 giugno 2014

Libertà e Leggi di Aldo Vianello

Si chiama “Libertà e Leggi di pietra” l’ultima raccolta liriche del poeta veneziano Aldo Vianello - edizioni Supernova - che segue di alcuni mesi la pubblicazione di tutte le lettere che Vianello, nativo di Pellestrina, ha scritto negli anni a una moltitudine di persone, con una prosa secca e insieme immaginifica. Dietro i modi un po' burberi e sbrigativi - frutto anche della sua timidezza - Vianello è poeta colto e raffinato, frequentatore a Venezia di poeti come Ezra Pound, Aldo Palazzeschi e Diego Valeri. E sarà proprio Pound a scrivere l'introduzione alla sua prima raccolta di poesie, Timide Passioni, del 1964. Nella nuova raccolta, Vianello torna a quella poesia della memoria e insieme dell’osservazione intima e profonda che gli è propria, con i guizzi a volta polemici, altri affettuosi, che sa regalare. Come nella breve lirica dedicata a Massimo Cacciari. “Cacciari, il potere non frena,/è un vezzo che non muta/il corso della grigia materia./Finché la baldanza/evita il sonno/della ragione/mai verrà meno/il taglio di tua barba!” O in questo divertito richiamo alla venezianità ritrovata, quasi per caso. “Da quando mi saluta un gatto/sui masegni/del Campo delle gatte/mi sento ancora veneziano./da un tuffo nello specchio/del porto di Chioggia/mi sento ancora un anfibio/che si nutre di molluschi”. Frammenti di memoria, pur nella spietata concretezza del male di vivere che descrivono e nella piena sofferenza del quotidiano, come quelli della precedente raccolta di liriche di Vianello, “Sequenze di vita illustrata”, uscita lo scorso anno. (e.t.)

mercoledì 25 giugno 2014

Caroman, il piano di recupero al vaglio della Municipalità

La Municipalità di Lido e Pellestrina si mette in moto ufficialmente per una verifica, anche non vincolante, del Piano di recupero per Caroman, già oggetto di ricorso al Tar e successivamente di appello al Consiglio di Stato, il quale ha disposto l'esame di merito dei motivi di ricorso a nuovo esame. Pochi giorni fa il Pd dell’isola ha presentato al Consiglio di Municipalità un ordine del giorno, poi votato all’unanimità, nel quale chiede alla Giunta Comunale che il nuovo piano di recupero sia mandato alla Municipalità per il parere non vincolante ma previsto , prima di essere portato in Giunta e che torni alla Municipalità stessa dopo la raccolta delle osservazioni per valutare le controdeduzioni in fase di delibera finale. «Questa richiesta - spiega l’ordine del giorno, - parte dalla presa d’atto che in nessun modo il Consiglio di Municipalità è stato coinvolto riguardo alla presentazione della richiesta di verifica di assoggettabilità e alla predisposizione di nuova deliberazione riguardo all'approvazione di una nuova formulazione del piano di recupero». (ma.to.)

Radames pulisce le rive di San Marco

«Le rive sporche? Bisogna agire di razzetta e spazzola, come si faceva una volta». Detto fatto, Radames Vianello, gondoliere in servizio al Bauer, regatante di Pellestrina, ha cominciato la sua «missione». E ogni mattina, all’alba, va a ripulire scalini e rive di San Marco. «Se non lo fanno le istituzioni , qualcuno deve pur provvedere», dice.(a.v.)

sabato 21 giugno 2014

Festa di San Pietro 2014

Domenica 22 giugno
ore 21.15 "LIBERE DI CREARE" Sfilata Testimonianza di abiti della sartoria del Carcere femminile di Venezia in collaborazione con la coop. Il Cerchio e coop. Rio Terà e Altracittà

Lunedì 23 giugno
ore 16.00 Torneo di madrasso e briscola

Martedì 24 giugno
ore 16.00 Torneo di madrasso e briscola
ore 21.00 Celebrazione in Santuario della Madonna dell'Apparizione della "stella", S. Messa animata dalla comunità e dal coro di S. Pietro

Mercoledì 15 giugno
ore 16.00 Torneo di madrasso e briscola

Giovedì 26 giugno
ore 20.00 Apertura stand gastronomico
ore 21.00 Commedia "I SCHEI DEL MIO BARBA"

Venerdì 27 giugno
ore 21.00 Setata spettacolo "IL LADRO DI VOLTI" con Paolo Drigo

Sabato 28 giugno
ore 10.00 Laboratorio per bambini "Giochi di Carta"
ore 21.00 Serata danzante con l'orchestra spettacolo "OMAR LAMBERTINI"

Domenica 29 giugno
ore 9.00 Santa Messa
ore 10.00 Manifestazione campestre "De Corsa per San Piero"
ore 17.30 Recita del Vespro e Processione presieduta dal Vescovo Mons. Adriano Tessarollo - direzione ex scuola "Goldoni"
ore 21.00 Ballo in piazza con l'orchestra "LA NUOVA ORIGINE"
ore 24.00 Estrazione numeri vincenti della lotteria


Stand gastronomico aperto giovedì, venerdì, sabato e domenica

giovedì 19 giugno 2014

“Album di Famiglia” Cercansi immagini del Lido che fu

La storia del Lido e di Pellestrina attraverso le immagini raccolte e archiviate dagli stessi abitanti, dalle attività economiche o aziende che dal 1900 a oggi hanno caratterizzato la vita quotidiana delle due isole lagunari. Comune e Municipalità lanciano quindi un appello agli abitanti per raccogliere questo materiale fotografico per ricostruire con una carrellata di immagini, il quotidiano e i momenti di eccezione vissuti dagli abitanti di Lido e Pellestrina lungo tutto il secolo scorso. E’ il progetto denominato “Album di Famiglia”, che comprende non solo fotografie ma anche cartoline e negativi in grado di rappresentare momenti di vita delle comunità e i luoghi delle due isole incastonate tra mare e laguna, colti nel processo del loro cambiamento lungo i decenni che hanno portato ai giorni nostri. Due i punti di raccolta scelti dalla Municipalità e dall’Archivio della Comunicazione del Comune: le fotografie relative al Lido andranno consegnate entro il 16 settembre alla Biblioteca Hugo Pratt di Ca’ Bianca, mentre quelle inerenti Pellestrina alla Biblioteca Cagnaccio di San Pietro in Volta. Dal 15 settembre al 15 ottobre si potranno consegnare i materiali anche negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia presenti sulle due isole. I temi di interesse fotografico sono feste e cerimonie, istruzione, scuola, vacanza e tempo libero. In particolare il Lido, con la sua epoca d’oro, caratterizzata dal turismo elitario internazionale, potrà essere la pietra di paragone con il mondo legato alla pesca e alle sue alterne fortune, che invece caratterizza ancora oggi Pellestrina. Le immagini catalogate per tema e anno, saranno scansionate e consultabili sul sito della Municipalità e in quello dell’archivio digitale del Comune. Ogni fotografia conterrà alcuni dati che consentiranno una facile lettura della stessa e la creazione di percorsi fotografici personalizzati. A conclusione del percorso di duplicazione le fotografie saranno restituite, ma in questo modo avranno permesso di ricreare uno spaccato storico di quella che per oltre un secolo è stata la vita sulle due isole.

martedì 17 giugno 2014

«Basta incendi dolosi, bisogna fermare il responsabile»

Con i primi caldi e l’estate alle porte a Pellestrina sono ripresi gli incendi di matrice quasi sicuramente dolosa. Campi semi abbandonati, canneti e sterpaglie i luoghi presi di mira ancora una volta.
In molti sono convinti sull’isola che tutti i roghi degli ultimi quattro anni siano opera della stessa persona, che il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, non esita a definire un mitomane. «Da quattro anni c’è questo problema, e non si tratta di una questione di poco conto», dice il presidente del decentramento. «Finora è sempre andata bene, non sono state danneggiate case o attività. Ma i rischi ci sono stati, specie nell’ultimo episodio della scorsa settimana in zona La Mara, quella più colpita. Siamo fiduciosi nel fatto che i Carabinieri riescano a scoprire di chi si tratta, ma la preoccupazione c’è ed è logica».
Gli incendi sono cominciati quattro anni fa: ogni anno almeno due o tre sono stati appiccati in zona La Mara, una vasta area ricoperta da canneto e sterpaglie. Poi è toccato anche alla zona Dei Botta, all’area caratterizzata dalla curva lungo la strada che attraversa Santa Maria del Mare, quindi Ca’ Roman a ridosso dell’oasi naturale gestita dalla Lipu. Oltre una decina di incendi che stanno allarmando la comunità di Pellestrina.
«Per fortuna c’è stato l’accordo tra Vigili del fuoco e nucleo locale di Protezione civile, così da garantire un pronto intervento sul territorio», aggiunge Vianello, «ma chi persevera nell’appiccare questi incendi deve avercela con quest’isola». (s.b.)

sabato 14 giugno 2014

Quei 679 chilometri che portano fino a Torino

Domani la presentazione del grande progetto ciclabile promosso dal Politecnico 
 
Domani si svolgerà la tappa finale di “Vento BiciTour 2014”, il percorso ciclabile di oltre 600 chilometri che collega Torino a Venezia seguendo gli argini del Po. L'evento, ideato dal Politecnico di Milano, è stato organizzato localmente dalla Proloco Lido di Venezia e Pellestrina, in collaborazione con il Comune, Vela e Actv.
Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti, alle 10.30, all’approdo del ferry boat a San Nicolò di Lido, mentre alle 11.55 ci sarà la partenza dagli Alberoni con ferry boat per Santa Maria del Mare; alle 14, dopo il pranzo, a Pellestrina, il gruppo raggiungerà Caroman. Il ritorno è previsto verso le 17.45 al piazzale Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia con la mostra fotografica sul progetto “VenTo” nei pressi dell’info point Vela.
L’escursione sarà seguita da un istant reporter che posterà sui principali social network testimonianze della giornata, in cui saranno riscoperti luoghi della nostra laguna poco valorizzati. Per informazioni e per l’eventuale prenotazione del pranzo, telefonare al numero 348.8040408, oppure scrivere una mail a proloco@venicelido.eu. VenTo è un progetto, come si diceva, ideato al Politecnico di Milano che si pone come obiettivo la realizzazione di una grande pista ciclabile che tocca Milano, Cremona, Ferrara, Adria, Chioggia e infine Venezia, raggiunta attraverso l’isola di Pellestrina e infine il Lido: un percorso ciclabile di 679 chilometri in buona parte già esistente, che secondo i calcoli del Politecnico verrebbe portato a termine con un investimento complessivo di poco superiore agli 80 milioni di euro: quanto due chilometri di autostrada.

Eraclea, migliore spiaggia conferma le sue tre vele

I risultati di Legambiente inseriti nella Guida Blu 2014, Jesolo ribadisce i punti scendono Chioggia, Cavallino-Treporti, Caorle e Bibione. Bene Pellestrina 

Legambiente incorona la spiaggia di Eraclea: con l’assegnazione di tre vele è la località marittima più premiata del Veneto all’interno della “Guida Blu 2014”, realizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano e presentata ieri a Roma. Ma nel complesso per la costa veneziana il bilancio ha più ombre che luci, con Chioggia, Cavallino-Treporti, Caorle e Bibione che ottengono meno vele rispetto al passato e Jesolo che rimane al minimo. Legambiente avverte: «Sono risultati che impongono un cambio di passo per le amministrazioni locali». Bene, invece, la new entry Pellestrina, che guadagna subito due vele. Nata oltre dieci anni fa, la “Guida Blu” premia la qualità ambientale delle località marine e lacustri italiane, segnalando le mete meritevoli per una vacanza all’insegna della tutela del territorio.
Su un totale di 378 località segnalate in tutta Italia, il Veneto è riuscito a posizionare nella guida blu ben dieci località marittime. Un buon risultato, ma per risalire la classifica c’è ancora molto da lavorare. Detto che la scala va da un minimo di una vela a un massimo di cinque, la leadership veneta spetta ancora a Eraclea, che ottiene le tre vele già conquistate negli anni passati, segno di uno standard mantenuto nel tempo. Conferma anche per Jesolo, che conserva il suo punteggio, che però rappresenta il minimo per poter essere inseriti nella guida blu, meritando una sola vela. In calo tutte le altre località della Costa Veneziana: Chioggia e Cavallino-Treporti scendono da tre a due vele, come fanno Porto Tolle e Rosolina. Caorle, Bibione e il Lido di Venezia passano da due a una sola vela.
«Il trend negativo registrato dalla maggior parte delle località venete», spiega Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, «è segno, in alcuni casi, di un peggioramento della gestione di servizi turistici e territorio, in altri è il sintomo di una staticità di lunga data. Pur avendo punteggi simili o uguali a quelli dello scorso anno, alcune località, ad esempio Chioggia o Rosolina, sono scese in classifica perché molte località di altre regioni italiane hanno visto un miglioramento delle prestazioni. Se non vengono messi in opera sforzi significativi anno per anno, è facile venire sorpassati da altri».
Giovanni Monforte

Pellestrina, altro incendio

Ennesimo caso nell’isola, colpita la zona “La Mara”

Un altro incendio ha colpito la scorsa notte Pellestrina. Ancora una volta in zona La Mara, già teatro di numerosi roghi nel corso delle ultime tre estati. Il sospetto che si tratti di un’altra azione dolosa è quindi più che concreto.
Un ettaro e mezzo di canneti sono andati completamente in fumo, per effetto di fiamme alte quasi tre metri che hanno avvolto l’area fin dalle 22.30 di giovedì sera. Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco e altrettante del locale gruppo di Protezione civile. In tutto una trentina di uomini che hanno lottato contro il fuoco fino alle 2.30 di ieri mattina. Da Venezia è arrivato anche un rimorchiatore a dare manforte al personale a terra, perché il vento continuava a peggiorare la situazione e servivano a quel punto idranti di grandi dimensioni.
Le fiamme sono arrivate a lambire una casa e un cantiere edile, e solo il lavoro dei pompieri e dei volontari ha permesso che non ci fosse un coinvolgimento diretto degli edifici. I carabinieri sono stati costretti a bloccare il traffico a lungo perché le fiamme rischiavano di aprire un nuovo fronte lungo il murazzo, e solo con la situazione in piena sicurezza è stata poi utilizzata una corsia in alternanza di Strada comunale dei Murazzi per far defluire gli automezzi privati e gli autobus di Actv. Ieri mattina verso le 11 le fiamme sono poi riprese, colpa del vento e del terreno in cui la cenere nascondeva ancora materiali arroventati. Oltre ai canneti sono andati bruciati materiali da pesca, pali in legno e sterpaglie.
La Protezione civile è quindi tornata per gettare nuova acqua sul terreno ed evitare nuovi focolai. Solo pochi giorni fa un altro incendio aveva interessato l’area di Ca’ Roman a ridosso dell’oasi gestita dalla Lipu.
Simone Bianchi

martedì 10 giugno 2014

Sagra di Sant'Antonio 2014

Giovedì 12 giugno
ore 19.30 CENA COMUNITARIA (Primo piatto offerto dal comitato)
per prenotazioni rivolgersi a: Mariella 041-5277034, Rossana: 041-967232


Venerdì 13 giugno
ore 18.00 MESSA con la memoria liturgica
ore 19.00 Apertura chiosco con SPRITZ HOURS
ore 19.45 CENA A MENU' FISSO con posti riservati di fronte al palco

MENU' ADULTO € 18
peoci saltai
bavette della laguna
frittura mista o mazzancolle alla griglia
sorbetto

MENU' BAMBINO € 15
pasta
piatto di affettato
patatine fritte
bibita

per prenotazioni 339-3982170

ore 21.00 SPETTACOLO dei mitici "CARLO E GIORGIO"


Sabato 14 giugno
ore 21.30 SERATA DANZANTE con l'orchestra I MILLENNIO


Domenica 15 giugno
ore 10.00 MESSA e a seguire PROCESSIONE con il Santo
ore 21.30 SERATA DANZANTE con l'orchestra ROGER E LA VOCE DEL SOLE
A SEGUIRE RICCA LOTTERIA DI PREMI


Stand gastronomico (anche da asporto) aperto a pranzo e cena da venerdì sera

domenica 8 giugno 2014

Incendio, caccia ai responsabili

Paura per un centinaio di studenti che dormivano nella colonia

Indagini a tutto campo per cercare di individuare i responsabili dell'incendio che, l'altra notte, ha distrutto alcune vecchie baracche in legno nell'ex convento di Ca’ Roman. Se c'è una cosa, infatti, che appare certa in questa vicenda, è la natura dolosa delle fiamme.
La ricerca di eventuali tracce materiali (taniche vuote di liquidi infiammabili, resti di inneschi, ecc.) è affidata ai vigili del fuoco di Venezia, ma non è detto che vada a buon fine, dato che queste tracce potrebbero essere state “cancellate” dall'incendio stesso. E tuttavia i precedenti (due piccoli altri incendi lo scorso 18 maggio e vari atti vandalici, nel tempo, segnalati alle autorità dai gestori dell'oasi naturale) puntano tutti verso l'intenzionalità del gesto. Potrebbe essere stato l'insano “divertimento” di un gruppo di vandali, ma fa pensare anche il fatto che, sull'area andata a fuoco insista un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale (42 villette) al momento bloccato da una sentenza del Consiglio di Stato.
Al di là delle possibili motivazioni del gesto, però, resta il rischio corso dalle persone, oltre un centinaio, che l'altra notte erano ospiti della colonia gestita dalle suore. «Tre classi di studenti di scuola media superiore, con accompagnatori e altri turisti», racconta Andrea Favaro, che è stato testimone oculare dell'incendio, «i primi che si sono accorti del chiarore delle fiamme hanno avvisato gli altri che dormivano. Poi ci siamo allontanati tutti dal posto. Non ci è mai sembrato di essere in pericolo, ma il vento tirava nell'altra direzione sia il fuoco che il fumo non si sono avvicinati a dove eravamo noi». Una fortuna, che la prossima volta potrebbe non ripetersi: meglio, quindi, trovare i responsabili, prima che ci sia una prossima volta. 
Diego Degan

sabato 7 giugno 2014

Ca’ Roman, incendio all’ex villaggio

In fiamme quattro casette di legno, bruciate anche lastre di eternit. Rogo di origine dolosa: è il secondo caso 

Fiamme a Ca’ Roman, ancora una volta. Nella notte tra giovedì e ieri, poco dopo le 4, l’incendio è divampato nell’area dell’ex villaggio delle suore canossiane non lontano dal cantiere del Mose, anche se non sembra esserci alcun legame con il sistema di dighe mobili e l’inchiesta giudiziaria che ha decapitato buona parte della classe dirigente della città. La zona, tra l’altro, non è nuova a episodi di vandalismo di vario tipo, soprattutto nella parte dell’oasi protetta.
Le fiamme, di probabile origine dolosa, hanno interessato quattro fatiscenti casette di legno delle quali due sono andate distrutte. I vigili del fuoco hanno lavorato per quattro ore di fila, fino alle otto, per avere la meglio sulle fiamme che avevano interessato di circa 200 metri quadrati. Preoccupazione anche perché alcune delle coperture delle casette erano di eternit. L’allarme è stato dato da alcuni pescatori che passavano nei pressi dell’isola anche se le lingue di fuoco, verso le 5, erano ben visibili anche da piazzetta Vigo a Chioggia, dalla quale Ca’ Roman dista pochi minuti di vaporetto. Le fiamme hanno riguardato l’area nella quale dovrebbero sorgere 42 nuove villette la cui costruzione però è stata congelata da una sentenza del Consiglio di Stato dell’anno scorso che si era espresso rovesciando la decisione del Tar su ricorso presentato da Italia Nostra e da alcune associazioni ambientaliste. Le fiamme non hanno intaccato la zona della riserva naturale, gestita dalla Lipu, almeno non questa volta. Le fiamme però erano divampate venti giorni fa, il 18 maggio, nel primo pomeriggio. In quell’occasione erano stati due i focolai: il primo aveva riguardato un fronte di 40 metri di prato, il secondo alcuni cespi di ammofila, la classica pianta delle dune. Anche in quell’occasione era stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
«L’incendio all’ex villaggio del suore è molto preoccupante», dice Michele Pegorer, responsabile dell’oasi «perché è il secondo incendio in poche settimane, e anche se spetterà alle forze dell’ordine stabilirne le cause, sono episodi sospetti, ce si sommano ai vari episodi di vandalismo che abbiamo sempre regolarmente denunciato ai carabinieri di Pellestrina». Ieri notte sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Chioggia, e in particolare della stazione di Pellestrina, ma le indagini sono affidate ai vigili del fuoco, la cui relazione che dovrà accertare anche l’eventuale presenza di un accelerante - come ad esempio la benzina - sarà fondamentale per accertare la probabile origine dolosa delle fiamme. «C’è qualcuno che ce l’ha con questa parte dell’isola», prosegue Pegorer, «e questi episodi cominciano a essere davvero preoccupanti».

venerdì 6 giugno 2014

In vendita i libri di scarto

Per tutto il mese di giugno le biblioteche Hugo Pratt del Lido e Cagnaccio di San Pietro mettono in vendita a prezzo modico circa 800 libri recuperati dalle operazioni di scarto effettuate durante gli inventari per fare spazio alle rinnovate collezioni. Il catalogo dei libri in vendita è consultabile on line nella pagina del Sistema Bibliotecario di Venezia al sito www.comune.venezia.it

È partita la rivoluzione digitale in biblioteca

Dopo la recente e tanto attesa riapertura, la biblioteca del Lido si prepara a una vera e propria “rivoluzione digitale”, con la partenza di un nuovo ed innovativo sistema di gestione interna, che renderà prestiti e consultazioni molto più agevoli e veloci. Con i primi giorni del mese di giugno, nelle biblioteche “Hugo Pratt” del Lido e “Cagnaccio di San Pietro” a San Pietro in Volta è infatti partita la fase 1 della nuova gestione on line della catalogazione, della gestione delle collezioni, della circolazione documentaria e fascicolazione dei periodici nonché dell’apposita formazione del personale per l’uso del nuovo software gestionale. Grazie a questi rinnovamenti, i cittadini avranno così una migliore accessibilità e qualità dei servizi bibliotecari. Per consentire il regolare avvio del nuovo sistema gestionale, dall’11 al 23 giugno le attività di prestito nelle due biblioteche in questione saranno sospese. Dal 23 giugno gli utenti potranno poi sostituire le vecchie tessere con quelle regionali, che permetteranno l’avviamento di tutti i nuovi servizi proposti. (ma.to.)

mercoledì 4 giugno 2014

Pellestrina, giù le baracche ma esplode la protesta

È iniziato l’abbattimento di circa 70 strutture abusive costruite sulla spiaggia. Vianello (Municipalità): «Assurdo agire così». Il Comune: «Sono illegali» 

Tra le proteste dei residenti è iniziata ieri la “pulizia” della spiaggia di Pellestrina con le rimozione delle strutture abusive - capanne e piccole baracche di legno - costruite e usate dagli abitanti dell’isola per trascorrere l’estate. Un intervento coordinato dalla polizia municipale su iniziativa della magistratura alla quale nei mesi scorsi era stata inviata una segnalazione su 125 strutture abusive realizzata sulla spiaggia dell’isola.
La decisione è stata applicata dall’ufficio Edilizia privata, dopo una conferenza dei servizi cui ha partecipato anche il Demanio. A distanza di oltre un anno da quel censimento realizzato dai vigili urbani è partito quindi l’abbattimento delle strutture in legno, che tra mareggiate rimozioni volontarie nel frattempo sono rimaste poco più di 70. Sono i luoghi dove gli abitanti dell’isola sono soliti trascorrere gran parte delle giornate d’estate, una consuetudine che dura da decenni. Ieri ne sono state abbattute e rimosse circa venti: l’intervento, affidato in appalto a una ditta specializzata, proseguirà nella giornata di oggi, e se servirà anche domani. «Molte famiglie dell’isola sono contrarie», sbotta Francesco Ballarin, della cooperativa di pesca Laguna Viva, «perché questo intervento dovrebbe essere abbinato alla riqualificazione della spiaggia. Sono due i fattori che possono aiutare Pellestrina a rivivere: il turismo e i prodotti tipici locali della pesca, ma la spiaggia è senza infrastrutture, nessuno se ne prende cura, e adesso ci tolgono anche la possibilità di stare un po’ in spiaggia in compagnia». All’oscuro dell’intervento anche il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, che per tutto il giorno ha cercato di capire cose stesse accadendo.
«Gli abitanti dell’isola raccolgono i pali che arrivano dal mare, e li usano per dare delle piccole cabine, delle piccole casette, ma è anche un modo per ripulire la spiaggia, visto che la legna viene raccolta e portata più a monte, e che non ha dato mai fastidio a nessuno, anche perché i pochi turisti che vengono qui le possono usare senza problemi», spiega Vianello, che sbotta: «Non è questo il modo di fare. Da quel che mi risulta neppure il magistrato alle acque è stato informato. Bisognerebbe pensare alla riqualificazione della spiaggia, invece che intervenire contro abitudini che non disturbavano nessuno».
Contrariato anche il consigliere di Municipalità Natale Nini Vianello: «Una decisione esagerata. In altri casi si è operato rinviando le demolizioni, qui per una manciata di tende il Comune è intervenuto subito, senza avvisare nessuno». «Se qualcuno della Municipalità, compreso il presidente, vuol difendere gli abusi lo faccia pure», dice l’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi, «ma questi sono interventi del tutto abusivi, realizzati sul demanio pubblico. Gli uffici avevano l’obbligo di intervenire, e lo hanno fatto con le specifiche ordinanze di demolizione per opere che non hanno nessun elemento di legittimità, tanto più che risultano senza proprietari, perché nessuno si è fatto avanti per rivendicarle».

Pellestrina, protezione civile al lavoro con i Vigili del fuoco

Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Loris Munaro e il dirigente del settore Protezione Civile e Sicurezza del Territorio del Comune, Valerio Collini, hanno sottoscritto ieri un protocollo operativo per la disciplina delle attività di supporto agli interventi antincendio nell’isola di Pellestrina San Pietro in Volta da parte dei volontari comunali di protezione civile.
La sottoscrizione del protocollo rafforza e consolida gli ottimi rapporti di collaborazione già in essere. Il documento stabilisce che i volontari del Gruppo comunale di Pellestrina San Pietro in Volta, specializzati nella lotta all’antincendio boschivo potranno, a seguito di uno specifico percorso formativo, supportare il personale dei Vigili del fuoco negli interventi di contrasto agli incendi che si dovessero verificare nell’isola.
È un passaggio importante perché permetterà da un lato, in caso di necessità, di garantire un intervento più efficace, e dall’altro perché riconosce la buona volontà, l’impegno e la professionalità del gruppo di volontari dell’isola.

martedì 3 giugno 2014

Porto chiuso per il Mose I pescatori non ci stanno

Chioggia. È scontro sulle date del blocco per installare i cassoni delle paratie S’inizia il prossimo weekend, poi si proseguirà nei giorni infrasettimanali

All’orizzonte forte disagi per la flotta peschereccia per la chiusura completa del porto per sedici giorni per i lavori del Mose. Lo scalo portuale sarà chiuso per consentire l’alloggiamento dei cassoni che ospitano le paratie del Mose per il contrasto alle maree eccezionali. I primi due giorni sono previsti per il prossimo weekend e pertanto non recheranno danni all’attività di pesca, ma in tutte le altre date il porto verrà chiuso durante la settimana bloccando di fatto l’ingresso dei pescherecci.
Coopesca chiede che il calendario sia rivisto e che non si lavori contemporaneamente a Chioggia e Pellestrina. I lavori del Mose stanno proseguendo e la prossima fase prevede la collocazione dei cassoni. Un’operazione che comporta la chiusura del porto con inevitabili riflessi sull’attività portuale, su quella ittica e sul diportismo. Le date individuate dal Consorzio Venezia Nuova, concessionario del Magistrato alle acque per i lavori del Mose, sono il 7 e 8 giugno, il 19 e 20 giugno (giovedì e venerdì), il 30 giugno e 1 luglio (lunedì e martedì), il 10 e 11 luglio (giovedì e venerdì), il 21 e 22 luglio (lunedì e martedì), il 31 luglio e 1 agosto (giovedì e venerdì), il 12 e13 agosto (martedì e mercoledì), il 25 e 26 agosto (lunedì e martedì). «E’ chiaro che una chiusura totale del porto», rileva l’assessore alle attività produttive Maurizio Salvagno, «comporta inevitabilmente dei disagi. Nel weekend sono limitati alle imbarcazioni da diporto, ma durante la settimana influiscono sul traffico merci e sull’attività di pesca. Ci sono stati già vari incontri con tutti gli enti coinvolti, mi auguro ce ne sia uno nei prossimi giorni per capire come limitare i danni. La Capitaneria si sta muovendo per avere l’autorizzazione dal Ministero per far lavorare la marineria nei weekend delle tante settimane in cui perdono due giorni di lavoro».
Molta la preoccupazione delle associazioni di categoria. «Questo calendario non va bene», spiega Antonio Gottardo, presidente di Coopesca, «le date vanno concordate con le sigle e non devono cadere infrasettimanali come del resto è impensabile che si lavori contemporaneamente a Chioggia e Pellestrina impedendoci qualsiasi via di uscita. Abbiamo richiesto a Magistrato e Consorzio di rivedere il calendario assieme a noi, ci è stato promesso un tavolo di crisi per lavorare assieme sulle date e su come ridurre i disagi, siamo in attesa di conoscere la data della convocazione».
Nessun problema per il Circolo nautico invece perché le date non coincidono con nessun evento in programma.