martedì 30 novembre 2010

Quel vento ci porta il veleno

Tempo addietro andai a farmi una visita cardiologica alla clinica San Camillo degli Alberoni del Lido dal dott. Levedianos. Dopo avermi visitato e fatto fare degli accertamenti clinici mi disse: «Cosa aspettavi ancora? Perché non sei venuto prima?». Comunque come fa con tutti i suoi pazienti, scrupolosamente mi sta curando. Grazie, dottore.  Non ebbi nessuna parola da dirgli, se non leggere in silenzio la frase esposta al pubblico nel suo studio ambulatoriale che dice: «Il cuore soffre in silenzio». Se non fossi andato, cosa poteva succedere? Comunque è bene ciò che finisce bene. E’ proprio vero quello che dice il proverbio. «Prevenire è meglio che curare».  Quindi quello successo a me non vorrei che accadesse ad altri, solo perché non viene l’idea di andare a fare una visita cardiologica anche se non si sentono disturbi, soprattutto ai miei paesani sapete perché? Pellestrina in linea d’aria quanto lontana potrebbe essere dalle fabbriche che scaricano veleni di ogni tipo di Porto Marghera? Penso dai 3-4 chilometri forse anche meno. In caso - che caso non è - il vento che passa da quella parte cioè proveniente da tramontana che abbiamo quasi tutti i giorni, ci porta quei veleni nelle nostre case rimanendo fino a quando il vento non gira, che può durare anche giornate intere. L’aria sana l’abbiamo quando il vento viene dal mare. Nel passato molte volte sono state avvertite le autorità di competenza, ma cosa potevamo fare? 
San Pietro in Volta

domenica 28 novembre 2010

Un premio ai "biavaroli" dell’isola

Sono Gianni Scalabrin, 81 anni, e Leda Busetto, 75 anni, i premiati dall'Associazione Abitanti in Isola, che da oltre 10 anni, offre un riconoscimento agli isolani che si sono distinti per qualcosa di particolare, o, che con il loro lavoro. Nel corso degli anni è stata premiata la levatrice, l'ortolano, il falegname, il maestro d'ascia, la famiglia di barbieri, ed ora due «biavaroli». Gianni e Leda continuano a portare avanti il loro negozietto di alimentari. Gianni lo ha aperto 55 anni fa, in località Busetti, e da lì non si è più mosso. Leda «soltanto» 50 anni fa, in località Scarpa. Sono tra i pochi, in isola, che, in questo periodo di grande crisi, riescono ad andare avanti, sopportando, senza essere stritolati, la grande distribuzione, che, con il suo arrivo in questa zona, ha portato alla chiusura quattro negozi. Gianni, con il suo immancabile camice da lavoro, è tutto il giorno al banco, insieme alla moglie e al figlio. Leda invece è al banco da sola. Il suo negozio è più grande, e gli affari vanno, ma il sestiere Scarpa è meno popoloso dei Busetti, quindi difficilmente ci sono code. «Abbiamo scelto di premiare questi due negozianti» fanno sapere dall'AAII «perchè intanto sono personaggi radicati nel vissuto dell'isola».

Olio esausto e murales colorati sulle scale degli antichi Murazzi

(a.b.) Atti vandalici a Pellestrina. Una scala del Murazzo, tutta in marmo d'Istria, è stata volutamente insozzata nella notte. Qualcuno ha versato qualche tanica di olio motore, che è colato sino alla strada principale, rappresentando un serio pericolo per la circolazione. È intervenuta subito la Protezione Civile isolana, che ha strofinato e ricoperto il tutto con sabbia, per impedire ai pedoni di scivolare e ai veicoli di slittare. A San Pietro in Volta e in alcune altre zone dell'isola, invece, sul Murazzo storico sono apparse enormi scritte colorate. Murales che difficilmente potranno essere ripuliti. Uno scempio.

sabato 27 novembre 2010

Pellestrina, inaugurato il patronato festa in parrocchia di Ognissanti

La parrocchia di Ognissanti ha di nuovo il suo patronato. L’edificio chiuso dal 2008 per lavori di ristrutturazione, è stato inaugurato da don Pierangelo Laurenti e da oltre un centinaio di fedeli con il taglio del nastro affidato a due bambini. «Un percorso lungo - spiega il parroco - iniziato coi lavori di messa in sicurezza del tetto e terminato con un capolavoro di altruismo e volontariato. Molte ditte dell’isola hanno donato attrezzature e materiali, mentre nell’ultimo anno tanti volontari della parrocchia si sono impegnati per rimettere a nuovo impianti, infissi, pavimenti e ridipingere il tutto. L’edificio, che si trova accanto la chiesa in sestiere Busetti, è stato intitolato a Natalino Scarpa De Mutti, che il 4 agosto del 1716 vide in apparizione la Madonna qui sull’isola. Ora i nostri parrocchiani avranno quattro aule a disposizione per le varie attività e il catechismo». (s.b.)

Gli alunni della Loredan vincitori a S. Lucia di Piave

I ragazzi della scuola media di Pellestrina hanno ottenuto il primo premio a un concorso europeo sul Medioevo

654.jpg (a.b.) Le classi 3° A e B della scuola media «Loredan» di Pellestrina, si sono aggiudicate il primo premio del 6° Concorso Europeo «Scrivere il Medioevo», promosso dal Comitato Antica Fiera di S.Lucia di Piave. L'elaborato presentato consisteva in un manoscritto realizzato dai ragazzi durante un laboratorio denominato «Le Eredità del Medioevo», sotto la guida delle insegnanti Boscolo Marchi, Serra e Bonora. I ragazzi, fatte proprie le antiche tecniche della scrittura e della miniatura su pergamena, hanno affidato alle pagine di un Codice Miniato il frutto della loro ricerca storica relativa al periodo del Basso Medioevo. Una ricerca non solo per comprendere la storia, ma anche per diventare consapevoli delle radici locali e nazionali, in un tentativo di proiezione europea. Al centro della descrizione, nel manoscritto, la vita dei tre ordini di genti che meglio hanno caratterizzato la suddivisione della società medioevale: monaci e pellegrini, soldati e cavalieri e coloro che lavoravano. Il lavoro svolto dagli alunni è stato apprezzato dalla giuria per la ricchezza del contenuto e per la realizzazione riferita alle tecniche di scrittura amanuense. La premiazione degli alunni è avvenuta nell’ex - fillanda di S. Lucia di Piave, in occasione della 13° Rievocazione Storica dell'Antica Fiera, con figuranti in costume del XIV secolo. Il premio vinto, una cospicua somma in denaro, servirà all'acquisto di materiale ed ausili per la scuola. 

Il Merletto di Pellestrina

giovedì 25 novembre 2010

POESIE


NA’ VECIA NAVE

El mio paese xe nà vecia nave in seca
su  nà spiaja fiamante nova de zeca;
un antico  bastimento carego de tesori,
no diamanti, né gioiei, e né ori!

Ben  pi  granda  la fortuna!:
un mare incantevole, l’aria bona,
tanta pase, la splendida laguna.

Al mio paese, el tempo no interesse:
a la moja de le palàe,
i menuti giosse da le fontane seràe
e le ore, sie le cale e sie le cresse.

In tè la riva, o sul murasso
al mio paese: pè calare, i pescaori,
e  pè  ispirasse,  poeti e  pitori,
ghe xe nomachè  l’imbarasso.   

Al mio paese, ghe xe mìo Mama,
che sighe da la finestra che xe pronto,     
e mi, Bòcia, in serca dei mii amighi,         
che chissà dove ch’i  s’à sconto!

Al mio paese… ogni tanto ghe torno col vapore,
e i ricordi  gnanche a dilo: i core…i core…i core… 
                                                                                        Dino Pito



GOOGLE EARTH

Al riparo dai fulmini, no! no! sotto una pianta!
Seduto: volo tra nuvoloni neri e qualche pecorella,
guardo giù, e salgo ancora girando la rotella.
Un sospiro,  un po’ di fantasia, anzi, tanta!
Gocce e gocce, scendono sul vetro in fila indiana,
Il sole? in ferie come me da inizio settimana.
Seichelles, Mauritius, Maldive? Macchè!!
Navigo senza navigare e senza  perché,  
apro, e scorro eccitato  il menù a tendina,
col mause: Italia-Veneto-Venezia-Pellestrina,
picchietto fiducioso con l’indice: invio,
si apre la finestra e come un falco a capofitto
volo sul paese più bello del mondo… il mio. 
                                                                              Dino Pito



DOPPI SERVISSI

Verzo a pian la porta,
e vardo a busiolo in cale:
no gh’è nissuni,
manco male!
Tre passi svelti,
e su in canale
che ziodo l’orinale.
Vissin de mi,
nà signora tuta fineta,
va zo pe la scaleta
e ziode le so do late,
pestandoghe de sora,
pin! pun!...cò le savate. 
                                            Dino Pito



EL DETO CINESE

Del sole i ragi a l’alba
fate fare passa banda
sensa fare ‘nà domanda.
I oci stropai cò do biroci
fermo come un toco de legno,
speta un segno.
Po’, butate in aqua cò la cresse,
e per un àno,
ti sarà sàn come un pesse.-
Speto el solstissio da un mese,
per provare el deto cinese.
Eccome qua,
sentà in posission yoga
in sima a la palà.
Da le quatro, speto el sole
come el profeta vuòle.
…me vien un stranùo:
“ostia!” Digo: “Proprio ancuo?”.
Me cavo i biroci dai oci,
vardo l’ora, le nove,
una giossa in testa,
porco can, piove. 
                                      Dino Pito



4 NOVEMBRE 1966

Do tochi de tola,
quatro ciodi,
un po’ de cola.
Cò i pugni,
e col martelo
fico i cugni.
Stropo le sfese:
così l’aqua no passe,
a scanso de sorprese,
cò stuco e strasse,
a ridosso,
caso mai servisse!
secio e tarosso.
-E desso!
cò popò de tressa,
lassa pure
che la cressa!-
No xe passà nà giossa,
per meza ora,
dopo!...
la xe passà de sora. 
                                         Dino Pito



AMORI MISTERIOSI

La luna de l’isola, xe inamorà del sole,
ma elo a se vergogne e no a la vuole,
rosso come un pomodoro, a se butte in barena  in cavario,
e a vien fuora el giorno dopo per da drio.
Ela povereta! triste tuta la note pe ’l  tormento,
la pianse in laguna grosse  lagreme d’argento,
                          elo invesse! ghe gire in torno indifferente
fando finta tuto el dì, che no ghe ne freghe gnente.
Ma come xe!, che nove mesi dopo ogni eclisse,
 ghe xe na stela gnova che se impisse?;
e ghe ne xe cossì tante a Pellestrina,
che xe impossibile contale, perché fa za matina?
Alora!: La ghe piase, no la ghe piase, sarà falso! sarò vero!
e come mai? e perché? Questo si… che xe un mistero.
                                                                                                       Dino Pito



L’OROLOGIO DE SANT’ANTONIO

Sensa lancete, l’orologio
in sima al campanile,
conte le ore mogio mogio.
Chi che sa la storia,
dise, che a xe de quei
che va a memoria,
e anche se no ti ghe credi!
le ore gire stesso,
se ben no ti le vedi!
L’à solo un problema,
desso che a xe ansian,
cò rive mezanote,
n’à sa pì se xe ancuo…o se xe doman.
                                                                   Dino Pito 
 

Programma eventi centenario U.S. Pellestrina

1911/2011 una partita lunga cent’anni.



GENNAIO 2011
22/01/2011

Presentazione del programma. Richiesta la rappresentazione di tutte le parti coinvolte e della stampa locale.
Con l’apertura si inaugurerà la prima mostra fotografica intitolata “Come eravamo, come siamo”.




FEBBRAIO 2011
12/02/2011

Conferenza sulla figura caritatevole del padre con testimonianze e conseguente tavola rotonda.




MARZO 2011
12/03/2011

Incontro sullo sport alla presenza di esponenti del settore con presentazione degli eventi sportivi presenti in calendario e a seguire, tavola rotonda.



APRILE 2011
10/04/2011

Torneo di scacchi con premiazioni e rinfresco finale nei locali dell’associazione Murazzo.




MAGGIO 2011
01/05/2011

Regata commemorativa organizzata dalla remiera di Pellestrina.
Al termine partita di calcio “Vecchie Glorie” presso il centro Don Olinto Marella, con premiazione finale.



GIUGNO 2011

Concerto delle Bande dell’isola, con data da destinarsi all’interno della festa paesana di S. Antonio.

Manifestazione teatrale , con data da destinarsi , all’interno della festa paesana di S. Pietro in Volta.



LUGLIO 2011
09/07/2011

Manifestazione di Karate all’ interno del centro sportivo Don Olinto Marella.
Al termine della manifestazione si esibiranno delle coppie di ballo dell’isola.



AGOSTO 2011

Manifestazione teatrale con data da destinarsi all’interno della festa paesana della Madonna dell’Apparizione.

Concerto delle Bande dell’isola, con data da destinarsi all’interno della festa paesana di S. Stefano.




SETTEMBRE 2011 
10/09/2011

Chiusura della manifestazione presso il Centro Sportivo Don Olinto Marella alla presenza di autorità con la Santa Messa presso il centro stesso, con la presentazione dell’opuscolo nata dagli eventi del centenario presentati durante l’anno.
Serata finale con cena presso il centro con tutte le persone che hanno collaborato alla buona riuscita della festa.

Centenario U.S. Pellestrina

Fervono i preparativi per festeggiare, il prossimo anno, i primi cento anni dell'Unione Sportiva Pellestrina voluta da Don Olinto Marella, il fondatore, grande benefattore della Città dei Ragazzi a Bologna, di cui è in corso il processo di Beatificazione.

Nel festeggiare questo importante traguardo, la Società si conferma una tra le più antiche in Italia ed ancora in attività. Merito, questo, delle tante persone che in questo secolo di storia del calcio, ma in particolare dello sport, si sono prodigate dando il loro contributo di grande valore  educativo e sportivo ad un tempo mantenendo vivo l'insegnamento e l'esempio del Padre Fondatore che fece dello Sport un efficace strumento di comunicazione.
Vivo interesse per i giovani Pellestrinotti, all'inizio del Novecento, la presenza attiva di  Don Olinto Marella  ha dato origine alla prima Banda isolana creando  l'occasione di potersi avvicinare, alla musica ed allo studio di uno strumento musicale, offrendo parallelamente una preziosa opportunità di accesso alla Letteratura grazie ai volumi che il Sacerdote metteva loro a disposizione tramite un mobile, efficace quanto insolito sistema bibliotecario 'itinerante' in bicicletta.

Sotto molti aspetti l'Isola di Pellestrina deve molto al Sacerdote Marella, di cui tuttavia ancora in pochi ne conoscono la storia e non conoscono il percorso di quanti, dopo Lui, hanno proseguito sui suoi passi, la Sua opera educativa.

Il Centenario dell'Unione Sportiva Pellestrina 1911 vuole essere un'occasione per onorare con riconoscenza affettiva gli artefici della fondazione e della storia del Calcio a Pellestrina, nel ricordo di grandi educatori prima ancora che sportivi.

Il calendario degli eventi coprirà un vasto arco di tempo che, a partire dal mese di gennaio 2011 arriverà al 4 di Agosto, giorno della Festa della Madonna dell'Apparizione.

A questo proposito è al vaglio la stesura di un progetto per  organizzare una serie di eventi sportivi, culturali, commemorativi ed informativi che possano coinvolgere sia le varie realtà dell'Isola (associazioni, scuole, società'), sia tutte le persone desiderose di voler dare il proprio appoggio e contributo personale di tempo, idee, creatività, ricordi, fotografie, documenti...

Tutta la comunità dell'Isola può sentirsi invitata a partecipare a queste iniziative per la buona riuscita della manifestazione.



mercoledì 24 novembre 2010

Strada della Laguna, si cambia

(L.M.) Cambia la viabilità a Pellestrina. Con un'ordinanza della municipalità da lunedì scorso è scattata, fino al 20 aprile del prossimo anno, l'istituzione del divieto di transito e di sosta con rimozione, 24 ore su 24, nella strada comunale della Laguna, nel tratto compreso tra i civici 57/a e 62 e nel piazzale antistante i civici 397/a e 507 di strada della Laguna. In questo modo Insula potrà portare a conclusione un intervento, segnalato dagli stessi abitanti.

Duemila euro per i gatti di Deborah

Boccata di ossigeno per Deborah Scarpa, la campionessa di voga alla veneta impegnata sull'isola nel mantenimento dei gatti abbandonati. Deborah Scarpa assiste da anni la colonia felina locale, circa 120 gatti, che non avrebbero altrimenti sostentamento, cure mediche e cibo in primis. Nelle scorse settimane era partito un appello al Comune per poter continuare l'assistenza, dal momento che la ragazza non riusciva più da sola a coprire le spese, dirottando tutti gli introiti dei premi delle regate e di parte di ciò che prende di stipendio col lavoro. Ieri sono arrivati i duemila euro promessi dall'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin, ma anche altre persone si stanno mobilitando. «Ho ricevuto il contributo dell'Amministrazione - dice Deborah Scarpa - e ringrazio l'assessore per aver mantenuto la promessa. Ora i gatti di Pellestrina potranno avere cibo e cure fino alla fine dell'anno, poi mi incontrerò con Bettin per progettare il futuro. Fonderò un'associazione per la tutela degli animali sull'isola e già alcune persone si sono fatte avanti per collaborare. Quindi ho ricevuto già delle telefonate da possibili altri sostenitori». (s.b.)

domenica 21 novembre 2010

Nuova sede dell’Udc, la guiderà Vianello

644.jpg (L.M.) L'Udc apre una nuova sezione a Pellestrina. A guidarla sarà il responsabile Vincenzo Vianello. L'inaugurazione l'altra sera alla presenza dei due assessori comunali Ugo Bergamo e Roberto Panciera, nonchè del commissario di Venezia, centro storico e isole, Michele Scibelli. Entusiasmo per la nuova apertura, in strada della Laguna, come ha dimostrato una partecipazione numerosa di isolani ma soprattutto la promessa, da parte dei due assessori di una rinnovata attenzione. Per Bergamo e Panciera è stata soprattutto l'occasione per ascoltare le richieste da parte dei residenti.

sabato 20 novembre 2010

Gli abitanti «Aiuti subito»

Dopo le proteste dei pellestrinotti alle prese coi mancati rimborsi per i danni della tromba d’aria che danneggiò centinaia di case il 23 luglio scorso, e dopo lo sfogo del presidente della Municipalità in merito a questa vicenda, si è mosso anche il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta». Questo si è rivolto direttamente al ministro Renato Brunetta, facendo parte tra l’altro della sua lista in Consiglio comunale, e chiedendo che vi siano chiarimenti sulla questione. Dopo la visita dell’allora numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso, e le promesse di aiuti concreti a seguito del disastro provocato su gran parte dell’isola dalla tromba d’aria, il 30 luglio il Governo aveva inserito Pellestrina tra i casi per i quali prevedere lo stato di calamità naturale e quindi i rimborsi. Da 8 milioni di euro stimati in un primo momento, tra pubblico e privato, la cifra è poi scesa attorno ai 5, ma i residenti di Pellestrina si sono subito rimboccati le maniche senza perdersi d’animo, accendendo mutui o facendosi prestare denaro da parenti e amici per sistemare al più presto le case. (s.b.)

venerdì 19 novembre 2010

Piano Arenili. Cresce il malumore

Mentre il Piano degli arenili è alle battute finali - l'approvazione è prevista per dicembre - a Pellestrina cresce il malumore per quello che appare un piano inutile: è prevista una decina di stabilimenti balneari lungo l'arenile, dai 50 ai 200 metri lineari, con possibilità di avere un chiosco, servizi igienici, ombrelloni e sdraio. Ogni stabilimento sarà posizionato a cavallo di un pennello perchè è la zona più larga e profonda dell'arenile. Peccato però che in molte zone la sabbia dell'arenile sia completamente sparita, rendendo assai difficile se non impossibile avviare un'attività simile.
      Ma oltre alla spiaggia erosa, che necessita urgentemente di ripascimento, la popolazione dell'isola, si sente beffata per quanto riguarda i soldi stanziati dalla Regione per il ripascimento dei litorali veneziani e per la loro pulizia: finanziamenti che ammontano ad oltre 7 milioni e 200 mila euro, di cui soltanto 22.679 per Venezia. La spiaggia di Pellestrina è lunga 7 km, e gli stabilimenti andranno ad occuparne un chilometro e mezzo. E il resto sarà spiaggia libera. Con che soldi sarà pulita? Con i soldi che comprendono anche le pulizie delle spiaggie libere del Lido?
      «Ci sentiamo presi in giro» afferma un pellestrinotto «il piano degli arenili non è reale, prevede interventi impossibili. Spese per la concessione, spese per la creazione dello stabilimento, spese per la realizzazione degli allacciamenti. A fronte di un turismo che non esiste, perchè non ci sono strutture ricettive, e di una spiaggia che sta scomparendo». «La necessità di ripascimento è evidente - commenta il consigliere Alessandro Scarpa - Per la pulizia bisogna prevedere ed intervenire, anche a fronte di ciò che è successo la scorsa estate in piena stagione balneare, con la spiaggia invasa dai rifiuti». Contrariamente al post alluvione di questi giorni, in cui le spiagge del Lido e di Pellestrina risultano abbastanza pulite.
      Annalisa Busetto

giovedì 18 novembre 2010

Risarcimenti, Pellestrina dimenticata

A quasi quattro mesi dalla tromba d’aria che portò paura e distruzione sull’isola di Pellestrina, i residenti colpiti dal maltempo non hanno ancora ricevuto nemmeno un centesimo di quanto era stato promesso dal numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso. Il 23 luglio attorno alle 18 una violenta tromba d’aria danneggiò centinaia di abitazioni, auto, tetti e imbarcazioni.  L’abitato di San Pietro in Volta fu messo in ginocchio, e fu danneggiato gravemente per la terza volta in cinque anni il palasport di Portosecco. A ieri, tutto è rimasto fermo sul fronte degli aiuti, mentre i residenti hanno già completato i restauri di tasca propria. Una vicenda istruttiva, visto cosa accade in Veneto in queste settimane. E ora a Pellestrina monta la rabbia. «La gen-te è arrabbiatissima per il semplice fatto che in dieci giorni sono stati stanziati 300 milioni di euro per le zone alluvionate in Veneto, mentre dopo quasi quattro mesi di promesse, qui a Pellestrina non è arrivato ancora nulla - attacca il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello - Ci sono centinaia di famiglie che hanno acceso mutui o si sono fatti prestare denaro da amici e parenti per fare i lavori, coprire i tetti delle case e rifare gli infissi in vista dell’autunno. Quindi in difficoltà, con una situazione economica già difficile sull’isola per le note crisi della pesca e della cantieristica. Ma Bertolaso & company cosa so- no venuti a fare qui a Pellestrina? Hanno promesso aiuti su- bito e ora ci chiediamo dove sono finiti». Oltre 250 sono state le richieste di risarcimento che, tra pubblico e privato, viaggiavano complessivamente tra i 3 e i 4 milioni contro una stima iniziale di circa 8. «Mi sono messo in contatto con l’onorevole Corrado Callegari affinché tenti di smuovere le acque a Roma - aggiunge Vianello, anch’egli esponente del Carroccio - e lunedì ho ricevuto una lettera dall’assessore regionale Daniele Stival, proprio in tema di Protezione civile. Mi ha scritto sostanzialmente che il 30 luglio il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato che il caso Pellestrina rientra nella categoria C, vale a dire quella che prevede la competenza statale. Il problema è che da allora non è stata emanata l’ordinanza che assegna le risorse». E il malumore sull’isola è evidente, tanto che il presidente della Municipalità lancia una provocazione. «Visto che la Regione potrà godere del supporto dell’attrice Angelina Jolie per l’alluvione, allora noi chiederemo quello di Vittoria Risi, che è proprio cresciuta da noi e in questo periodo è molto attiva a Venezia. Di sicuro lei conosce bene la situazione di Pellestrina». Quindi Vianello riserva una nuova stoccata al Comune. «La dimostrazione di come si stia tralasciando la situazione del Lido e di Pellestrina sta anche nei contributi per le mareggiate alle nostre spiagge - rincara - La Regione ha stanziato sette milioni e mezzo di euro. A Venezia sono arrivati solo 22 mila euro coi quali non si fa proprio nulla. Evidentemente, avendo le due isole solo una Municipalità, non vengono tenute in considerazione, ma intanto il mare sta erodendo gli arenili e qualcuno resta solo a guardare».

Tariffa agevolata anche per l'inverno

L’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo ha accolto ieri in Commissione Trasporti a Cà Farsetti la richiesta di prolungamento della tariffa agevolata per la linea 31 anche in inverno. La richiesta era stata avanzata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» (Lista Brunetta) alla luce della necessità di rilancio dell’isola e quindi di incentivare il turismo. «Ringrazio l’assessore Bergamo per l’attenzione rivolta a questa tematica - ha detto Scarpa - dai dati fornitici risulta che la scorsa estate ci sono stati 27mila passaggi tra Pellestrina e Chioggia, contro i poco più di 2.500 dell’inverno passato. L’incremento di transiti in estate ha portato anche ad un aumento di introiti per la stessa Actv, quindi mantenere i 4 euro a tratta, anziché i 6,50 previsti per i non residenti, ci sembra un ottimo incentivo per aumentare il turismo anche in inverno. Ora, sono solo da capire i tempi per le delibere, ma credo che tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio la conferma della tariffa scontata potrebbe ritornare operativa». Un passaggio che si aggiunge alle altre iniziative in corso per il rilancio di Pellestrina, isola alle prese con una pesante crisi economica frutto dei problemi legati alla pesca e alla cantieristica. E in attesa che la prossima estate vengano finalmente inaugurati i primi stabilimenti balneari previsti. (s.b.)

Linea 31: biglietti scontati prorogati all’estate prossima

(A.B.) Si è registrato il 18 per cento dei passaggi in più, tra Chioggia e Pellestrina, durante la scorsa estate grazie alla sperimentazione, sulla linea 31, di un biglietto scontato anche per i non residenti, a un prezzo di 4 euro anzichè 6,5. I dati sono stati forniti dall’assessore Ugo Bergamo nella seduta della Commissione Trasporti all’interpellanza presentata dal consigliere Alessandro Scarpa Marta, che chiedeva un intervento del Comune per incentivare il turismo a Pellestrina: con prezzi così esagerati una famiglia composta da quattro persone mai si sarebbe sognata di venire a visitare Pellestrina. Il costo della sperimentazione, che doveva concludersi in settembre, per il Comune è ammontato a circa 21 mila euro mentre Actv ha subito minori introiti per 2728 euro. Considerando che durante la stagione invernale il transito è di circa 3 mila persone, con un costo per il Comune di circa 6 mila euro, si è deciso di prorogare la sperimentazione fino alla prossima estate, per poi verificare i risultati.

mercoledì 17 novembre 2010

«Abbassare il costo del biglietto Actv per Chioggia»

776.jpg (a.b.) Come può essere incentivato il turismo per l'isola, quando per arrivarci, in traghetto Actv da Chioggia, l'utente senza Imob deve pagare 6,50 euro per un percorso di circa 20 minuti, e ripagare lo stesso importo per tornare indietro? È quello che chiede il consigliere Alessandro Scarpa (Lista Brunetta) in una interpellanza all'assessore alla mobilità Ugo Bergamo, e che sarà discussa oggi a Cà Farsetti in IV Commissione. «Visto che la linea 31, di collegamento Pellestrina - Chioggia» spiega Scarpa «non attraversa il centro storico di Venezia, bensì una zona molto meno frequentata e conosciuta, e che tale linea è utilizzata spesso da famiglie di turisti con bambini, è ovvio che una famiglia media di 4 persone, piuttosto che pagare la cifra folle di 52 euro per l'andata e ritorno, preferisce farsi un biglietto giornaliero e visitare Venezia. È evidente che con tali prezzi, l'isola non può sperare di diventare zona turistica, ma sarà sempre emarginata e non conosciuta». Durante la scorsa estate era stata avviata una sperimentazione, che riduceva la tariffa del tragitto di sola andata a 4 euro durata fino a settembre. «Ma anche 4 euro - ribatte il consigliere - sono troppi. Spero, come su mia richiesta, oggi venga valutata la possibilità di abbassare il prezzo del biglietto».

martedì 16 novembre 2010

Piovono critiche sulla pista ciclabile

Non hanno fatto a tempo ad inaugurarla che già la nuova pista ciclabile provoca qualche polemica a Pellestrina. E’ il caso del consigliere municipale del Pd, Danny Carella, che nelle ultime ore ha sollevato il problema che accomuna numerosi residenti nella zona dei cantieri De Poli. «Si tratta di un intervento prezioso, certo, ma che non ha tenuto conto del problema di chi ha l’auto e non può più posteggiarla dove la metteva prima - dice Carella - Di conseguenza c’è chi è costretto a lasciare adesso l’auto a 4-500 metri da casa, non trovando posteggio vicino alla propria abitazione».  La nuova pista ciclabile è stata inaugurata pochi giorni fa alla presenza dei rappresentanti della Municipalità e dell’assessore Ugo Bergamo. Un percorso che collegherà San Pietro in Volta a Pellestrina, lungo oltre sei chilometri e per gran parte immerso nel verde sul lato della laguna, in grado di sfruttare uno scorcio splendido dell’isola. La pista ciclabile è stata intitolata a Brahim Nesid, il bambino morto la scorsa primavera dopo essere stato travolto da un’auto mentre, in bicicletta con la madre, stava tornando a casa dopo le spese al supermercato. Un incidente che ha scosso l’opinione pubblica locale, e spinto il Comune ad affrettare i lavori per creare un percorso sicuro per tutti quegli amanti della bicicletta che, continuamente, rischiano di essere falciati lungo Strada comunale dei Murazzi, un rettilineo che invoglia a correre e già teatro di altri gravi incidenti. (s.b.)

«Subito un incontro con l'assessore regionale»

Il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» ha inoltrato in Regione la richiesta per un incontro con l’assessore all’Ambiente Maurizio Conte per discutere del problema degli arenili di Pellestrina e dei contributi mancati alla spiaggia dell’isola dopo le mareggiate della estate appena trascorsa e di una settimana fa.  Come è noto, la Regione ha destinato al Comune di Venezia solo 22 mila euro la scorsa settimana, dopo le insistenze dell’assessore comunale Gianfranco Bettin, circostanza che ha lasciato meravigliati i gestori degli stabilimenti balneari del Lido e i residenti di Pellestrina, calcolando poi che per l’arenile di questa seconda isola si sta ancora discutendo a Cà Farsetti sul Piano che porterà alla creazione dei primi stabilimenti balneari per la prossima stagione, quella del 2011.  Scarpa vuole avere chiarimenti sul perchè di questa esiguità di fondi stanziati dalla Regione per le due isole al cospetto di quanto fatto per altre aree del litorale veneziano. E inoltre ribadire la necessità assoluta di un intervento di ripascimento in più punti della spiaggia di Pellestrina, dal momento che l’erosione si è portata via decine di metri di arenile, in particolare tra i pennelli 16 e 17, dove la situazione sarebbe più critica che in altre zone. (s.b.)

sabato 13 novembre 2010

Per le spiagge delle isole 22mila euro

Spuntano 22mila euro per le spiagge di Lido e Pellestrina a seguito delle mareggiate degli ultimi giorni. Ad annunciarlo ieri è stato l’assessore comunale all’Ambiente dopo una verifica fatta con l’omologo della Regione, Maurizio Conte. Gianfranco Bettin si era risentito non poco, giovedì, dopo aver letto che dei sette milioni stanziati dalla Regione per gli arenili del litorale, nulla sarebbe finito alle due isole lagunari che si affacciano sul mare. «Piuttosto che niente, va bene anche questo al momento, ma si deve lavorare per arrivare a un maggiore riconoscimento - dice Bettin - Parliamo di una delle spiagge più belle del mondo, quella del Lido, e di un ambiente naturale tra i più preziosi dell’Adriatico». La scorsa estate gli arenili delle due isole erano stati invasi da decine di tonnellate di rifiuti in plastica, tronchi e rami che i fiumi avevano scaricato in Adriatico a causa del maltempo e delle chiuse aperte senza alcun ritegno in alcuni punti della rete fluviale veneta. Un problema non indifferente per i concessionari nel bel mezzo della stagione balneare 2010. Lo scherzo è costato quasi 200mila euro al Comune in termini di pulizia e smaltimento, ma anche gli stessi stabilimenti hanno dovuto far fronte a spese inaspettate. Il mancato riconoscimento di fondi aveva fatto andare su tutte le furie i concessionari lidensi, mentre a Pellestrina si vive pure il problema dell’erosione della spiaggia. Tra i pennelli 16 e il 17, in corrispondenza del centro abitato di Pellestrina, il mare ha eroso decine di metri di spiaggia, arrivando a lambire nuovamente il Murazzo come accadeva quindici anni fa, e prima dei lavori del Magistrato alle Acque e del Consorzio Venezia Nuova.  «Ci siamo ripromessi di discuterne a fondo, di questa vicenda legata ai fondi per le spiagge di Lido e Pellestrina - aggiunge Bettin - La cosa che non si capisce è legata al fatto che nelle ultime delibere, mai Venezia era stata inserita per lo stanziamento di fondi per il ripristino degli arenili dopo il maltempo. Bisogna capire il perchè. L’assessorato regionale all’Ambiente farà delle verifiche in merito, ma il collega Conte mi pare che abbia lasciato uno spiraglio per il futuro, ed essere disponibile nei nostri confronti per discutere di questi problemi. Certe questioni dovranno però essere risolte». - Simone Bianchi

Il calendario in bianco e nero del Lido e di Pellestrina

Dopo la fortunata esperienza del calendario illustrato 2010 con gli acquerelli di Lele Vianello dedicati al Lido e a Pellestrina, la casa editrice El Squero propone stavolta il «Calendiario 2011» con protagoniste accattivanti immagini in bianco e nero delle due isole. La presentazione è in programma oggi alle 17 nella sede dell’Acs Murazzo a Pellestrina in collaborazione con la locale municipalità. Ancora una volta dietro le quinte si è mosso Davide Livieri, anima e curatore di un progetto già molto apprezzato nel corso di questo ultimo anno. Livieri - editore, scrittore e storico del cinema - ha deciso stavolta di accompagnare con testi da lui stesso scritti, le immagini in bianco e nero scattate dal fotografo lidense Riccardo Roiter Rigoni. Il lavoro risulta suddiviso in due parti di sei mesi ciascuna: la prima dedicata al Lido e la seconda a Pellestrina. In questo percorso si possono trovare illustrati luoghi caratteristici e momenti di vita delle due isole. Dall’ormai celebre tuffo di Capodanno degli ibernisti al Lido alle signore che lavorano al tombolo, dalla piazza di Malamocco alla spiaggia nella zona di Ognissanti. Luoghi ricchi di fascino che, nelle immagini in bianco e nero, fanno a tratti viaggiare nel tempo. «Particolare è la foto che illustra il mese di settembre - sottolinea Livieri - dove sono ritratti i vogatori di Pellestrina che sono arrivati in «bandiera» durante la Regata Storica. Foto ufficiale mai pubblicata prima d’ora. Uno scatto che fissa la storia sportiva di un’intera isola e della sua vera tradizione». Da sottolineare l’alta qualità sia della carta che della stampa che fannno di questo Calendiario un autentico pezzo da collezione. (s.b.)

venerdì 12 novembre 2010

Spiagge, la rivolta di Venezia

Le spiagge di Lido e Pellestrina rimangono a secco rispetto ai fondi erogati dalla Regione per la pulizia straordinaria e il ripascimento degli arenili, protestano l’assessore all’ambiente di Venezia e i concessionari lidensi. Degli oltre sette milioni stanziati, al Lido e a Pellestrina non arriverà nemmeno un centesimo. «Spero che in questa vicenda ci sia un equivoco - avverte l’assessore Gianfranco Bettin - e che le cose non stiano così, sarebbe davvero incredibile».  Un’osservazione che parte da quanto accaduto la scorsa estate. In due momenti distinti, gli arenili di Lido e Pellestrina vennero invasi da tronchi, rami e rifiuti di ogni genere arrivati a spiaggiarsi dopo mareggiate seguite a giorni di intenso maltempo. Materiali giunti fino a riva dopo essere stati scaricati dai fiumi nell’alto Adriatico e, con il gioco delle correnti, scaricati sulle spiagge delle due isole. «Abbiamo speso almeno 200 mila euro, solo come Amministrazione comunale, per ripulire le nostre spiagge - rincara Bettin - cui si sono aggiunte le spese dei concessionari - Come dire che Cà Roman, Pellestrina, Alberoni e Lido non fanno parte del Veneto e non sono litorali nostri. E’ totalmente inaccettabile quanto ha fatto la Regione, sono quasi senza parole. Stiamo parlando della dimenticanza di quanto fatto per una delle spiagge più belle e uniche al mondo, quella del Lido, e di altre che costituiscono un litorale tra i più particolari del Mediterraneo per le caratteristiche naturali e ambientali. Domani contatterò il collega assessore all’Ambiente della Regione per chiarire la vicenda, e ci stiamo attivando congiuntamente sia io che il collega comunale Paruzzolo».  Stizzita anche la reazione del presidente del Consorzio Balneari del Lido. «Mi chiedo come mai a noi non sia stato dato nemmeno un euro - commenta Mario Campagnaro - Negli ultimi giorni al Lido e a Pellestrina non è successo quanto si è visto a Jesolo o Chioggia, ma solo per il gioco delle correnti. Quanto accaduto la scorsa estate in Regione se lo sono forse dimenticati? Il rischio, ora, per le nostre spiagge non è comunque passato. Molti materiali scaricati dai fiumi stanno ancora galleggiando al largo. Se il maltempo prosegue, tutta quella roba finisce da noi, e allora saremo daccapo nuovamente. Ci chiediamo come sia possibile che l’ente regionale si sia scordato di contribuire anche alla nostra causa dopo le centinaia di migliaia di euro spesi pochi mesi fa. Forse il Comune dovrebbe partecipare di più ai tavoli di confronto in Regione». Ma Bettin replica subito: «Noi partecipiamo eccome, ma stavolta non c’erano tavoli a cui sedersi. Anzi, siamo spesso noi a promuoversi e a invitare la Regione». La scorsa estate ci vollero giorni e giorni per ripulire gli arenili di Lido e Pellestrina. Centinaia di quintali di legno e plastica resero, in piena stagione balneare, quasi inutilizzabile la riva prospiciente al mare. Furono riempite decine di camion per rimuovere i materiali e per portarli in discarica. Il tutto a fronte di ingenti spese suddivise tra Comune e privati. Il fenomeno ha fatto però nascere una forte sinergia pubblico-privato. 
Simone Bianchi

Esce il calendario del 2011 dedicato a Lido e Pellestrina

(L.M.) Esce il nuovo calendario 2011 dedicato al Lido e Pellestrina. Si tratta di un progetto ideato e curato da Davide Livieri, editore, scrittore e storico del cinema, già autore lo scorso anno di un'importante iniziativa editoriale, sempre dedicata a Lido e Pellestrina, realizzata in collaborazione con l'artista Lele Vianello. Quest'anno ad accompagnare i testi scritti dall'autore veneziano saranno dodici fotografie in bianco e nero scattate dal giovane e brillante fotografo lidense Riccardo Roiter Rigoni. Il lavoro risulta suddiviso in due parti: la prima dedicata al Lido (da gennaio a giugno) e la seconda a Pellestrina (da luglio a dicembre). In questo percorso si possono trovare illustrati luoghi caratteristici e momenti di vita delle due isole: dal bagno di capodanno degli ibernisti, alle signore che lavorano al tombolo, dalla piazza di Malamocco, alla spiaggia nella zona di Ognissanti. Domani sabato alle 17, nella sede dell'Acs Murazzo a Pellestrina si terrà la presentazione ufficiale.

giovedì 11 novembre 2010

Actv-De Poli, il Pdl chiede la massima trasparenza

La Giunta deve dire cosa nei pensa della proposta di acquisizione, da parte di Actv, dei cantieri De Poli. Lo scrivono in un’interrogazione i consiglieri comunali del Pdl Sebastiano Costalonga e Marta Locatelli. I due consiglieri vogliono che l’operazione venga gestita in modo professionale e strategicamente corretto. Soprattutto sul fronte delle manutenzioni.
      «Bisogna intervenire in primis per chiarire la responsabilità in merito all’attività manutentiva dei mezzi con attribuzione delle competenze nella gestione regolare e nella corretta erogazione del servizio - affermano i consiglieri - una volta riscontrate le inefficienze operative si prevedano le dimissioni dei soggetti coinvolti per garantire che nella progettazione e conseguente gestione del nuovo investimento non si incorra nei medesimi errori. In Consiglio comunale deve essere presentato un piano quinquennale strategico correlato da un “Business Plan”, per la sua approvazione nel rispetto del principio di trasparenza, ma soprattutto per una verifica ed analisi economica di opportunità dell’investimento».

mercoledì 10 novembre 2010

Tra un mese scade la cassa integrazione

 Manca poco più di un mese e mezzo alla scadenza dei termini della cassa integrazione cui sono sottoposti ancora una quarantina di ex operai dei Cantieri De Poli di Pellestrina.  Una situazione di grande difficoltà, sulla quale la Fiom, l’organizzazione dei metalmeccanici della Cgil, ieri è tornata a parlare. «Inizialmente gli operai rimasti a casa erano il doppio, ma una parte è riuscita a trovare nuovo impiego all’Actv e in altre aziende - dice Luca Trevisan, esponente locale della Fiom - Ora, la speranza è che si possano trovare soluzioni per i cantieri in tempi brevi. Da parte nostra c’è il consenso a un eventuale ingresso dell’Actv per gestire le manutenzioni della propria flotta negli spazi del cantiere. In quel modo - insiste l’esponente della Fiom - potrebbero trovare collocazione gli operai ex De Poli ancora a casa. Una possibilità utile anche al tessuto economico di Pellestrina, oltreché alle famiglie dell’isola coinvolte ancora in questa difficile situazione determinata dalla crisi del cantiere di Pellestrina. La trattativa è aperta e potrebbe chiudersi entro la prima decade del mese di dicembre». (s.b.)

martedì 9 novembre 2010

Chioggia-Pellestrina a quattro euro

Dopo la sperimentazione della scorsa estate, nella quale la tariffa per il biglietto della linea 31 di navigazione tra Chioggia e Pellestrina era stato ribassato da 6,50 a 4 euro per tratta, il consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» ha chiesto la prosecuzione di questa tariffa ridotta anche per l’autunno e l’inverno. «Quanto fatto ha avuto una notevole importanza - dice Scarpa - perchè 6,50 euro a viaggio per 18 minuti di navigazione li ritengo decisamente eccessivi tra Chioggia e Pellestrina, oltretutto se calcoliamo che questo servizio serve anche a portare turisti su un’isola alle prese con molteplici difficoltà. Poter contare su un incentivo sotto il profilo dei foresti per Pellestrina e le sue attività è fondamentale, quindi la riduzione del biglietto per i non residenti è importantissimo». Proprio su richiesta di Scarpa, ancora quando era consigliere di Municipalità (fino allo scorso mese di marzo, ndr), venne avviato l’esperimento che è proseguito per tutta la lascorsa estate. Ma c’è un problema. «Questo valeva per chi acquistava il biglietto a Chioggia, dal momento che a Pellestrina non c’è la biglietteria - osserva il consigliere comunale della Lista Brunetta - Di fatto, il turista si trovava poi a comprare il biglietto a bordo dopo essere salito sui motobattelli a Pellestrina, con la maggiorazione, e quindi addio sconto. La regola valeva da Chioggia, ma non per chi arrivava dal Lido o da Venezia ed era diretto in senso opposto imbarcandosi a Pellestrina». Il tema del turismo a Pellestrina, in questo momento è piuttosto sentito. Da qui, l’incentivo sui biglietti per i visitatori viene visto come un aiuto prezioso. Anche nei giorni scorsi il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, aveva ribadito l’importanza dello sviluppo turistico per l’isola, alle prese da un paio d’anni con una profonda crisi economica, dettata in primis dai problemi legati alla pesca, quindi da quanto accaduto in seguito con i Cantieri De Poli e le decine di operai finiti in cassa integrazione. Lo sviluppo di attività ricettive, della spiaggia nel periodo estivo e di iniziative volte a portare turismo a Pellestrina sono ormai un punto fisso per la Municipalità e chi opera su questa isola. Tanto che è nato pure un consorzio che sta portando avanti progetti molto apprezzati per il rilancio. (s.b.)

In uno scatto la storia sportiva di Pellestrina

Nella foto di Riccardo Roiter Rigoni ecco un'anticipazione del calendario 2011 curato da Davide Livieri e dedicato al Lido e Pellestrina. Rappresenta il mese di settembre: in essa sono ritratti tutti i vogatori di Pellestrina arrivati in «bandiera» alla Regata Storica. Uno scatto che fissa in un attimo la storia sportiva di un'intera isola.

Avis, nell’isola il record delle donazioni di sangue


(L.M.) Cinquantaquattro donazioni di sangue in una settimana. Pellestrina ha confermato la sua grande generosità con numeri da record per una piccola isola, ma sempre in prima linea quando c'è da aiutare chi ha bisogno. Sabato era in programma la consueta campagna trimestrale Avis per raccogliere sangue ed anche coinvolgere nuovi potenziali donatori. E il gruppo di volontari, coordinato da Natale Vianello, ha risposto alla grande nonostante il tempo meteo non certo favorevole. In poche ore sono state raccolte 43 donazioni di sacche di sangue, e fatte undici nuove idoneità a futuri donatori. In 54, insomma, hanno dato il proprio contributo: tra questi tanti giovani, numerose donne ed anche pescatori che, pur avendo perso il posto di lavoro, non hanno perso la capacità di pensare agli altri.

Marijuana nascosta vicino al forte

Indagine dei carabinieri nell’area dell’oasi di Caroman

 

Marijuana nascosta nel forte di Caroman. I carabinieri di Pellestrina
hanno trovato all'esterno della struttura circa 600 grammi di marijuana
in foglie. La scoperta è stata fatta dai militari durante un controllo
di routine. Le piante erano mescolate nella vegetazione locale
all'interno della pineta che costituisce l'oasi marina protetta. Il
fogliame è stato trovato parzialmente adagiato in essicazione su dei
pezzi di rete plastificata. I carabinieri hanno sequestrato tutto il
materiale e hanno avviato le indagini per cercare di individuare i
responsabili che hanno avviato la coltivazione della droga. Il forte di
Caroman fu costruito nei primi anni dell'ottocento. La zona, specie
d'inverno, è molto isolata e poco frequentata. Forse proprio per questo è
stata scelta dai «coltivatori di Marijuana», convinti probabilmente che
nessuno si sarebbe mai accorto della piantagione. I controlli dei
carabinieri di
Pellestrina ha però fermato
tutto prima che le foglie potessero essere raccolte e utilizzate.
Quest'estate i militari, sempre nella stessa zona, avevano trovato
altre piantine di marijuana.
(M.Bio.)

lunedì 8 novembre 2010

L’affondamento del "Giudecca"


Oggi alle 16.30, la Biblioteca Cagnaccio di San Pietro in Volta si trasformerà in cinema, in occasione della proiezione del video d'inchiesta “L'affondamento del Giudecca”, realizzato da Enrico Mengotti. L'iniziativa, a ingresso libero, è organizzata dalla Municipalità di Lido Pellestrina. Basandosi su interviste e testimonianze dirette, il video ricostruisce un drammatico episodio avvenuto in Laguna durante la seconda Guerra Mondiale, il 13 ottobre 1944.

L'ultimo saluto a Massimo «Generoso»

7 novembre 2010

Grande partecipazione, ieri mattina a Portosecco, per i funerali di
Massimo Scarpa «Generoso», il 56enne deceduto la scorsa settimana a
seguito di un incidente nautico in laguna all’altezza dell’ottagono
degli Alberoni. Oltre trecento residenti della comunità di
Pellestrina e San Pietro in Volta, ma anche molte persone giunte
da Malamocco e Alberoni, hanno dato l’ultimo saluto al pescatore che in
tanti amavano sulle due isole. Tanta gente è stata costretta a
rimanere all’esterno della chiesa di Santo Stefano. Per loro sono state
sistemate delle casse acustiche sul sagrato, in modo da permettere
di seguire comunque la cerimonia e ascoltare l’omelia di don Pierangelo
Laurenti. Il sacerdote ha ricordato la figura di Massimo Scarpa a
più riprese, persona che conosceva da parecchio tempo, attraverso
la passione che lo caratterizzava nell’ambito della pesca, uno degli
ultimi che ancora utilizzavano le reti e che poi, con la loro
barca, andavano a vendere il pesce al dettaglio lungo le rive delle
isole. «Un uomo generoso di soprannome e di fatto - ha detto don
Pierangelo - perchè a dispetto del costo, dava sempre porzioni molto
abbondanti». Al termine della cerimonia anche il ricordo di alcuni
familiari, mentre molto toccante è stato il cammino della salma
fino al vicino cimitero. Dalla sua barca, la Anita Madre, ormeggiata
lungo la riva, è stata fatta suonare la sirena, come a voler
salutare per l’ultima volta il suo comandante, compagno di mille viaggi,
prima della sepoltura. E in cimitero gli è stata anche dedicata
una poesia dialettale incentrata sulla vita in laguna. (s.b.)

domenica 7 novembre 2010

Tromba d’aria, tardano i risarcimenti

Il presidente della Municipalità chiede alla Regione lo sblocco dei fondi
«L’isola è stata devastata e non è arrivato un solo euro per garantire la ricostruzione»

Non ci sono soldi per risarcire i danni subìti a Pellestrina dopo il fortunale dello scorso luglio.
     
Il presidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Giorgio
Vianello, ha deciso di scrivere al governatore del Veneto, Luca Zaia,
per chiedere che vengano sbloccati i fondi.

      In caso contrario
Pellestrina, sconvolta da una tromba d'aria che ha scoperchiato case,
devastato strade e «ferito a morte» l'intera isola, rischia di trovarsi
senza un euro per la ricostruzione.

      A lanciare il grido
d'allarme è stato lo stesso presidente Vianello, allarmato dal fatto
che, dopo le promesse e l'onda emozionale di quei giorni, nonostante la
raffica di domande per ottenere un risarcimento dei danni, non sia
ancora arrivata alcuna risposta concreta.

      «Ci vogliono i soldi -
spiega Vianello - stanziamenti strordinari, visto che era anche stato
chiesto lo stato di calamità. Ho scritto ancora più di un anno fa per
capire a che punto siano le cose, per ottenere rassicurazioni, ma non ho
ricevuto alcuna risposta. Per il momento i soldi non ci sono, e non è
arrivato nulla».

      Senza stanziamenti non è possibile dare il via
ai necessari interventi per la sistemazione dei danni provocati dalla
tromba d’aria, scatenatasi sull’isola con grande violenza. Ecco perché
il presidente della municipalità è tornato alla carica.

     
«Scriverò direttamente al governatore - dice Vianello - chiedendo con
forza che, anche a Pellestrina, vengano date le risorse che ci spettano.
Fino ad ora, tutto è fermo ma oggi non c'è più tempo da perdere. I
cittadini, molti dei quali hanno perso tutto, chiedono risposte e
certezze. Non più solo promesse, e noi dobbiamo impegnarci per loro».

     
Vista la carenza di fondi pubblici, che si registra un po’ ovunque, a
tutti i livelli, il presidente fa anche una proposta concreta, che si
lega, appunto, al maltempo di questi giorni in Veneto.

      «Visto
che è stata chiesta la cifra di un miliardo di euro per il Veneto, dopo
le piogge e gli allagamenti di questi giorni, chiedo che, una piccola
parte di questo fondo, ad esempio un paio di milioni di euro, possa
essere dedicata a Pellestrina. La mia ricchiesta sarà indirizzata non
solo a Zaia, ma anche al capo della Protezione civile, Bertolaso, che in
quei giorni era stato in visita a Pellestrina. Con questa iniziativa
spero si riesca a portare a casa qualcosa».

      Pellestrina, che
nel frattempo è tornata alla sua quotidianità, non ha però dimenticato
quelle ore di terrore. E chiede risposte.

Actv stringe i tempi per i cantieri De Poli

Entro l’anno l’azienda conta di acquisire l’intero cantiere di Pellestrina col bacino galleggiante

Avarie elettroniche frequenti che si trasformano in schianti più o meno
pericolosi, un ferry boat che perde un’elica per strada, battelli che
finiscono addirittura all’Arsenale di Messina per essere riparati,
cantieri che falliscono e che tengono in ostaggio mezzi per mesi. È la
cronaca degli ultimi mesi sotto gli occhi dei pendolari Actv. Senza
contare la lentezza di una manutenzione appaltata all’esterno che può
richiedere anche sei-sette mesi tra bando e riconsegna del prodotto
finito. Eppure una scelta obbligata, per l’azienda di trasporto
pubblico, che un tempo disponeva di un cantiere d’avanguardia a
Sant’Elena. Poi si è scelto di creare una società ad hoc per le
manutenzioni, la Stn che aveva sede all’Arsenale, poi la società è
tornata in Actv e gran parte delle manutenzioni è stata esternalizzata.
Oggi la prospettiva dell’acquisto dei Cantieri De Poli per tornare
nuovamente a fare la manutenzione "in proprio".

      L’OPERAZIONE «Bisognerà
vedere se il commissario liquidatore, l’assemblea dei creditori e il
giudice accetteranno di mettere a gara l’intero blocco e se riterranno
congrua l’offerta» annuncia il direttore Actv, Maurizio Castagna.

     
L’auspicio di molti è che entro la fine dell’anno si chiuda
l’operazione e che Actv riesca davvero ad acquisire l’intero cantiere di
Pellestrina comprensivo del bacino galleggiante. Lo sperano gli ex
dipendenti dell’azienda in cassaintegrazione da due anni e ormai solo
fino a dicembre; l’isola di Pellestrina che tornerebbe ad avere una
ricaduta economica dalla ripresa di una simile attività, se lo augurano
anche gli utenti Actv, che sperano di poter viaggiare su mezzi più
affidabili.

      «Si tratta di un’operazione strategicamente molto
importante - puntualizza Castagna - anche perchè di questi tempi nessun
imprenditore sarebbe disposto a investire a Pellestrina, logisticamente
decentrata». In effetti per chi si occupa di trasporti una località meno
appetibile può essere un punto di forza rispetto ai concorrenti.

      LE PROSPETTIVE «Entro
3 anni e mezzo ci siamo impegnati a restituire l’area dove oggi c’è il
cantiere di Sant’Elena al Comune - prosegue il direttore - avevamo in
programma degli investimenti all’Arsenale (dove Actv sfrutta la
concessione dal Demanio di 14mila metri quadrati con il bacino di
carenaggio piccolo) e al Tronchetto dove dobbiamo scavare il canale lato
Ovest per ricavarne cavane. Se andrà in porto l’operazione De Poli, con
un’area di 25mila metri quadrati più un bacino galleggiante che può
ospitare anche il ferry boat "Lido di Venezia" ridurremo l’impegno al
Tronchetto e lasceremo l’area dell’Arsenale; con questo risparmio di
risorse e altri fondi aziendali contiamo di chiudere».

      I SINDACATI accusano
costantemente l’azienda di una politica di manutenzione non puntuale,
con picchi di mezzi in cantiere che hanno recentemente toccato anche il
50 per cento se si parla di vaporetti. E quando la manutenzione
ordinaria viene troppo a lungo rinviata pur di assicurare il servizio
"vengono meno le condizioni di sicurezza per i passeggeri, oppure i
costi aumentano molto di più perchè un intervento ordinario diventa
straordinario» sostengono i sindacati.

      LA REPLICA «In
base alle risorse cerchiamo di svolgere la manutenzione con un certo
numero di mezzi in servizi - risponde Castagna - I picchi ci sono, ma
dobbiamo tener presente i dati medi tra rotture e interventi
programmati. Il cantiere di un tempo era molto costoso, esternalizzando
si risparmiava. Poi è arrivata l’elettronica e non avevamo competenze
specifiche. Oggi molti cantieri falliscono per restare concorrenziali,
oppure mantengono i prezzi più alti, per cui converrebbe arrangiarsi
all’interno».

      LA POLITICA Il presidente Marcello
Panettoni ha sottolineato l’importanza dell’assorbimento della forza
lavoro dei De Poli, un "know how" estremamente prezioso. Molti dei
motoscafi attualmente in uso sono stati costruiti infatti proprio lì.

Nuovo video di Mengotti


(L.M.) Ultimato il documentario del regista lidense Enrico Mengotti sull'affondamento della motonave «Giudecca» a Pellestrina. Il video d'inchiesta verrà proiettato domani lunedì alle 16.30, alla biblioteca «Cagnaccio» di San Pietro in Volta a Pellestrina
che si trasformerà in un cinema per l'occasione. Basandosi su
interviste e testimonianze dirette, Mengotti ricostruisce un drammatico
episodio avvenuto in laguna durante la seconda guerra mondiale. Il 13
ottobre 1944 il piroscafo Giudecca, partito da Chioggia con circa 400
persone a bordo e diretto a Venezia, venne bombardato e mitragliato
dagli aerei americani, provocando la morte di moltissimi innocenti.
Oltre a ricordare il tragico evento, il documentario vuole essere un
monito per le generazioni di oggi e domani, affinché venga ripudiata la
violenza e cercata la pace. L'iniziativa, a ingresso libero, è
organizzata dalla Municipalità di Lido
Pellestrina.

«Proteggete quella spiaggia»

6 novembre 2010

Il maltempo degli ultimi giorni ha evidenziato nuovamente a
Pellestrina il problema dell’erosione della spiaggia. Un fenomeno
particolarmente evidente tra i pennelli 16 e 17, quelli in
corrispondenza del centro abitato e della chiesa di Ognissanti che
si trovano dal lato opposto, fronte laguna, ma a sole poche decine di
metri dal murazzo.  L’acqua del mare e le onde, lo testimoniano
numerose immagini scattate dai residenti tra martedì e mercoledì,
sono arrivate a lambire la difesa a mare eretta per proteggere le case.
Da tempo il mare ha eroso numerosi tratti di arenile. «Il
Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova devono intervenire al
più presto - dice il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta
- La gente è preoccupata, e si corre il rischio di veder peggiorare
quella che è la situazione già critica in questo momento. Urge un
ripascimento per riportare le cose alla normalità, in quel punto, e
anche in altre zone danneggiate dalle onde del mare». Il tutto mentre
il Comune si avvia ad approvare il nuovo Piano degli arenili per
l’isola, con la rivoluzione rappresentata dalla creazione di 13
concessioni balneari, 5 delle quali già richieste dal locale
Consorzio Pellestrina Servizi, pronto a partire dalla prossima estate
con ombrelloni, lettini e servizi. «Due mesi fa avevamo sottoposto
al Magistrato alle Acque questo problema, ma non abbiamo ricevuto
risposte - conferma il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello -
In genere si diceva che interventi di ripascimento dovevano
essere eseguiti almeno ogni dieci anni, ma qui ne son passati di più e
la situazione sta peggiorando». Dal Magistrato alle Acque giungono
rassicurazioni dall’ingegner Piero Majerle. «La situazione è
costantemente monitorata, ma è ovvio che siamo disponibili ad
ascoltare tutte le istanze e nel caso a intervenire. Al momento la
crisi economica colpisce anche noi, tanto che fondi per Pellestrina non
ce ne sarebbero. E poi va verificata la disponibilità di
materiali per il ripascimento. Eseguiremo nuovi sopralluoghi».

 Simone Bianchi

Bettin: resta l'emergenza

«Stiamo monitorando la situazione degli arenili di Pellestrina e Lido, dal momento che temiamo l’arrivo imminente di una nuova mareggiata che possa portare molti rifiuti, tronchi e rami». Così l’assessore all’Ambiente di Venezia Gianfranco Bettin, sulle spiagge in carico al Comune. «Al momento la situazione è sotto controllo e non ci sono emergenze, ma il rischio è tangibile con quello che i fiumi stanno scaricando nell’alto Adriatico - osserva - Non vogliamo farci trovare impreparati».

sabato 6 novembre 2010

Pista ciclabile dedicata a Brahim

5 novembre 2010

Un momento di grande commozione ha caratterizzato ieri il taglio del
nastro che ha inaugurato la pista ciclabile che collega San Pietro
in Volta e Pellestrina. A tagliare il nastro è stata Luciana Gavagnin, madre del piccolo Brahim Nesid, morto dopo
essere stato travolto da un’auto mentre era in sella alla sua
bicicletta, e al quale è stata intitolata la prima pista ciclabile
realizzata sull’isola. Presenti l’assessore alla Mobilità Ugo
Bergamo e il presidente di Asm Giorgio Nardo. Il percorso copre l’80 per
cento della lunghezza di Pellestrina per un totale di otto
chilometri e mezzo; corre lungo la strada dei Murazzi, nei pressi
dell’ex cantiere De Poli, dove si era verificato l’incidente che
aveva coinvolto Brahim, cui si aggiunge un lungo percorso fronte laguna.
Per maggiore sicurezza il percorso è stato separato con cordonate
stradali. Il nome di Brahim appare sotto ogni cartello
indicatore. «I cittadini di Pellestrina devono sentirsi parte della
comunità veneziana - ha detto Ugo Bergamo - la sicurezza, insieme
al lavoro, rappresentano due condizioni imprescindibili. In tempi brevi
dovremo impegnarci affinché anche le problematiche legate al
lavoro sull’isola siano affrontate e risolte». «Il presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello, ha ribadito la necessità di
proseguire il progetto anche sul lato Murazzi per arrivare fino a Ca’
Roman, mentre il consigliere comunale Alessandro Scarpa ha aggiunto
che «servirà anche un sistema adeguato di illuminazione, e
l’asfaltatura del tratto vicino ai Cantieri De Poli». La pista è stata
benedetta da don Pierangelo Laurenti. (s.b.)