sabato 13 gennaio 2007

Ha rimosso i sigilli dalla sua imbarcazione..


(r. br.) Ha rimosso i
sigilli dalla sua imbarcazione per tornare a dragare caparozzoli dai
delicati fondali della laguna, con una turbosoffiante che dovrebbe
essere utilizzata solo in mare aperto e nonostante il fermo della pesca
in vigore ormai dal 4 gennaio. Un reato, la rimozione dei sigilli, che
è costato l'arresto a Luigi Busetto - 41 anni, di Pellestrina
- sorpreso l'altra notte in canale di San Felice dai carabinieri del
Nucleo natanti di Venezia. In barca c'era anche un altro pescatore
dell'isola - W. B, 20 anni - denunciato a piede libero per
danneggiamento della laguna, reato contestato anche a Busetto. É ormai
da qualche giorno che i miliari dell'Arma hanno intensificato i
controlli in laguna sulla pesca di frodo e questo è il primo risultato
concreto.

L'altra
notte c'erano ben tre mezzi del Nucleo natanti a caccia di furbi.
Attorno alle 4 si sono imbattuti nell'imbarcazione dei due pescatori
pellestrinotti. Si trovava appena fuori della zona dove la pesca è
vietata comunque, anche quando non c'è il fermo, a causa
dell'inquinamento dei fondali. Viaggiava a luci spenti e aveva già un
bel carico di vongole a bordo recuperate con una draga idraulica
turbo-soffiante, vietatissima in laguna perché danneggia i delicati
fondali. Quanto basta, insomma, per denunciare a piede libero i due
pescatori e sequestrare la barca. Nel corso dei controlli, poi, è
emerso che Busetto, proprietario del barchino, era già stata fermato
per pesca abusiva a fine ottobre e il suo mezzo sequestrato. Così è
scattato pure l'arresto per rimozione dei sigilli. Il pescato, circa
200 chili di vongole, è stato gettato in mare; mentre l'imbarcazione,
del valore di 300 mila euro, è stata nuovamente sequestrata.

mercoledì 10 gennaio 2007

Divieto temporaneo di pesca alla vongola nel tratto di mare antistante Pellestrina


Temporaneamente vietato alla pesca della vongola il tratto di mare antistante il litorale di Pellestrina
(a cominciare dalla diga nord del porto di Chioggia) in seguito alla
positività da coliformi riscontrata dall'analisi di laboratorio
eseguita in alcuni campioni come da prassi.

La
comunicazione è del Cogevo, Consorzio per la gestione della pesca dei
molluschi bivalvi del compartimento marittimo di Venezia, ma finisce
per riguardare anche il Cogevo di Chioggia considerato che da anni ogni
attività di cattura degli equipaggi appartenenti ai due Consorzi
avviene nel quadro di accordi programmatici ed in pratica barche del
compartimento di Venezia pescano davanti a Chioggia e viceversa.

La
zona indicata è stata pertanto temporaneamente chiusa alla pesca e lo
rimarrà finché nuovi esami non dimostreranno superato il problema di
cui sopra. Anche se, va detto, rappresenta un fatto singolare l'aver
riscontrato il tipo di problema indicato soprattutto in molluschi che
crescono in mare.


domenica 7 gennaio 2007

Sistemate quel pontile


Sono diverse le
segnalazioni, partite dagli abitanti dell'isola, riguardo l'assenza di
manutenzione, e quindi la possibile pericolosità dell'approdo
dell'idroambulanza presente a S.Maria del Mare.

Nei
casi di urgenza infatti, o comunque quando è necessario trasportare un
ammalato nell'ospedale civile di Venezia, questo viene accompagnato con
l'autoambulanza sino a S.Maria del Mare, e da qui fatto salire
sull'idroambulanza che proviene generalmente da Venezia.
L'idroambulanza attracca a questo pontiletto, coperto, nato proprio per
tale funzione.

«Peccato
però - esordisce Alessandro Scarpa, consigliere di Municipalità - che
in alcuni punti, vista la mancanza di manutenzione, sia diventato assai
più che pericolante».

Il
corrimano, alcune zone del camminamento, praticamente tutto, è
traballante "e potrebbe - continua Scarpa - diventare pericoloso per
l'utenza". Quindi, presa carta e penna ha scritto al presidente della
Municipalità Giovanni Gusso e al direttore dell'Asl, Antonio Padoan
raccontando la situazione e chiedendo a chi di competenza di provvedere
alla sua sistemazione e messa in sicurezza, senza dimenticarsi di
aggiungere la richiesta per un incontro specifico sulla sanità
dell'isola. «Perchè - commenta - ho la sensazione che non vi sia una
chiara ed aperta visuale sulle problematiche reali del luogo. In questo
caso, si sono fatti vari incontri tematici per il Lido, per Pellestrina , nonostante alcune mie richieste, vige il silenzio, che non capisco se essere indifferente o disinformato».

Annalisa Busetto