giovedì 31 ottobre 2013

«No alla modifica del canale»

No alla modifica del percorso del canale lagunare di fronte agli Cantieri De Poli. È questa la posizione assunta dal presidente della Municipalità Giorgio Vianello, nei confronti del progetto che nei giorni scorsi Actv ha presentato alla commissione consiliare di Ca’ Farsetti. «Trovo che sia una modifica che non serve a nulla», dice Vianello, «quel canale è sempre stato così, anche quando la De Poli varava navi mercantili ben più grandi di un ferry boat di Actv. Ci muoveremo per capire le motivazioni di questa richiesta, ma personalmente la trovo inaccettabile». (s.b.)

martedì 29 ottobre 2013

Pellestrina, cantieri Actv c’è il rischio di un ricorso

Per la prima volta dopo circa due anni – direttamente o attraverso il Magistrato alle Acque - il Comune tornerà a inviare un progetto di propria competenza in Commissione di Salvaguardia, dopo il “rifiuto” non riconoscendone più l’autorità in merito ai piani urbanistici comunali. È quello che riguarda il nuovo cantiere per le grandi manutenzioni dell’Actv a Pellestrina, nell’area degli ex cantieri De Poli, che prevede la realizzazione di una darsena e una piattaforma in acqua e, per questo, anche lo scavo del vicino canale e la sua deviazione, secondo il progetto presentato dal Magistrato alle Acque e poi fermato proprio dalla Salvaguardia per il suo eccessivo impatto in un’area ad alto valore ambientale. Mancava inoltre - come sottolineato a suo tempo anche dall’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin - anche la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) indispensabile per Siti di Importanza Comunitari (SIC), per le Zone Speciali di Conservazione e per le Zone di Protezione Speciale (ZPS). Ora la Valutazione è stata compiuta e sarà inviata in Salvaguardia insieme ai progetti di Magistrato alle Acque e Actv per il voto finale sul progetto, di vitale importanza per l’azienda di trasporto acqueo, perché vanificherebbe altrimenti l’ingente investimento compiuto per assicurarsi gli ex Cantieri De Poli. Ma il via libera della Commissione non è scontato e, anche se arrivasse, lascerebbe comunque teoricamente la strada aperta per un’eventuale ricorso in sede comunitaria da parte di qualche associazione ambientalista contro il progetto. Che resta a rischio.(e.t.)

mercoledì 23 ottobre 2013

Pellestrina, l’Actv riduce l’impatto dei nuovi cantieri

Il nuovo progetto, che andrà ora in Salvaguardia, illustrato ieri alla Commissione consiliare Trasporti. Un anno di lavori


I cantieri Actv nell’area degli ex cantieri De Poli a Pellestrina destinati alle grandi manutenzioni, si ridimensionano in parte, per superare il “veto” ambientale della Commissione di Salvaguardia, che aveva già fermato il precedente progetto, elaborato dal Magistrato alle Acque. È quanto hanno spiegato l’amministratore delegato dell’azienda Giovanni Seno e il presidente Luca Scalabrin accompagnando ieri mattina in sopralluogo i componenti della Commissione consiliare Mobilità e Trasporti guidati dal presidente Luigi Giordani. Il progetto inizialmente presentato dal Magistrato alle Acque prevedeva interventi per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina. Un intervento impattante, a fermare il quale aveva contribuito anche una lettera alla Salvaguardia dell’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, che ricordava come al progetto mancasse la Valutazione d'impatto ambientale, andando a toccare anche zone di interesse naturalistico. A questo punto era stato lo stesso Magistrato alle Acque a fermare il progetto, in attesa di chiarimenti del Comune, anche se poi era stato il sindaco Giorgio Orsoni con una lettera riservata al presidente del Magistrato alle Acque a esprimere la volontà del Comune a trasferire il cantiere Actv a Pellestrina, lasciando a disposizione del Consorzio Venezia Nuova le aree ora occupate all'Arsenale. Ora, hanno spiegato ieri i vertici dell’Actv ai consiglieri comunali, il progetto è stato ridotto d’impatto, lo scavo del canale più modesto, con una “gobba” nella zona dove sorgerà la piattaforma sull’acqua per le manutenzioni, dove sarà possibile attraccare anche i vaporetti e i battelli. Anche la Valutazione d’impatto ambientale sul progetto è stata compiuta e si attende solo la firma del Magistrato alle Acque per ripresentarlo nuovamente in Commissione di Salvaguardia sperando stavolta in un sì. Ora nell’area del cantiere De Poli lavorano una quarantina di persone, ma diventeranno cento non appena saranno stati eseguiti i lavori per l’adeguamento del cantiere alle grandi manutenzioni, che dureranno circa un anno. Concordi i consiglieri nell’approvazione di questo percorso, che consentirebbe ad Actv di lasciare libere le aree di Arsenale e di Sant’Elena, concentrando le piccole manutenzioni al Tronchetto. «È importante che venga elaborato anche un piano B dell’azienda nel caso il progetto dovesse essere bocciato nuovamente dalla Salvaguardia - ha osservato Sebastiano Costalonga di Fratelli d’Italia - perché altrimenti si vanificherebbe tutto l’oneroso investimento fatto da Actv su Pellestrina». «Per Pellestrina l’entrata pienamente in funzione del cantiere Actv - ha aggiunto Alessandro Scarpa della Lista Civica Boraso - perché, oltre a razionalizzare l’attività dell’azienda, rappresenterebbe una boccata d’ossigeno fondamentale per l’economia e dell’occupazione dell’isola, oggi in grave crisi». «L’impatto ambientale del cantiere con la nuova riprogettazione è molto ridotto - ha osservato anche Emanuele Rosteghin del Pd - e a questo punto l’allargamento di esso deve parire, consentendo anche ad Actv di lasciare le aree di Sant’Elena e dell’Arsenale con evidenti economie e benefici per tutta l’azienda».
Enrico Tantucci

Si studiano gli approdi di emergenza

Fa un passo avanti il progetto per gli approdi di emergenza ad Alberoni e Santa Maria del Mare. Un progetto approvato da Actv e che prevede la realizzazione di due pontili adatti all’ormeggio di vaporetti o motobattelli foranei, che saranno installati vicino i pontini di imbarco e sbarco del ferry boat che collega Lido e Pellestrina. Ora il progetto è nelle mani di Pmv, che dovrà finanziarlo e realizzarlo. I tempi non sono ancora stati definiti, ma è probabile che i pontili verranno montati e messi in servizio entro i primi mesi del prossimo anno. Una soluzione che gli abitanti di Pellestrina da anni vanno chiedendo, dal momento che in più occasioni i ferry boat sono andati in avaria, causando ritardi e lunghe attese soprattutto ai pendolari.
La Municipalità e il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta si sono spesi a più riprese per una soluzione che garantisse un piano di emergenza, ed erano state anche raccolte firme tra i pendolari. Manca però da chiarire solo un aspetto, dove verrà messo in sosta il mezzo utile a garantire la spola dei pendolari qualora il ferry boat si guastasse. Perché i pontili senza vaporetto, a quel punto non darebbero le risposte adeguate. (s.b.)

domenica 20 ottobre 2013

«Il palasport riapre tra un mese»

L’annuncio dell’assessore Panciera in visita a Portosecco

Il palasport di Portosecco riaprirà alle società sportive dell’isola entro un mese. E’ questo il termine temporale dato ieri dall’assessore allo Sport Roberto Panciera, alla luce del sopralluogo fatto con i tecnici del suo assessorato e con l’architetto Medoro. Come è noto, il palasport è chiuso da oltre due anni, dopo essere stato scoperchiato da una tromba d’aria. Ma un impianto che probabilmente, in quanto a sfortuna, non ha eguali, visto che quella di due anni fa era stata la seconda volta nella quale parti di tetto venivano staccate dal vento. In pratica, in cinque anni, è rimasto aperto solo per pochi mesi. «Una vicenda che davvero non credo abbia precedenti”, commenta l’assessore Panciera, “ma adesso siamo qui per risolvere la situazione e aprire finalmente, e si spera senza più alcun problema, questo impianto sportivo. Il tetto è sistemato, la superficie di gioco in materiale sintetico non dovrebbe avere alcun problema, e ci resta solo da fare una verifica sugli impianti elettrici e idraulici. Dopodiché contiamo di poter avere l’agibilità, ed entro un mese far entrare gli sportivi per allenamenti e partite». A Pellestrina c’è grande attesa, perché si sente la necessità di poter usufruire di questo palasport, ideato e costruito proprio per dare una risposta alle molte realtà dell’isola che praticano discipline indoor dalla pallacanestro al volley, dalle arti marziali al calcetto. «Si comincerà con una assegnazione temporanea per poter iniziare le varie attività sportive», conclude l’assessore allo Sport, Roberto Panciera. «Quindi si procederà con la preparazione di un bando pubblico secondo i regolamenti in vigore. In questo modo, però, saremo in grado di garantire l’attività sportiva da subito a tutte le società dell’isola».
Simone Bianchi

giovedì 17 ottobre 2013

Nuove intitolazioni stradali una a Raimondo Vianello

Raimondo Vianello, don Olinto Marella e il Cagnaccio sono tre delle prime proposte che la Municipalità intende portare avanti per l’intitolazione di alcune strade dell’isola rimaste ancora anonime. Con l’assessore Tiziana Agostini c’è stato già un primo incontro, ma l’iter non sarà brevissimo, forse un anno, perché dipende anche dal costo del rifacimento dei ninzioleti, già previsto per le numerose vie di Pellestrina. «Sono almeno sette le strade dell’isola senza un nome, e ci pare giusto che questa lacuna venga colmata, guardando a personaggi che con Pellestrina hanno avuto anche un forte legame», dice il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Raimondo Vianello ci è venuto in mente anche perché suo nonno ha già una strada intitolata. Si tratta di Gige Vianello, comandante di Marina, che faceva su è giù in barca tra Venezia e Pellestrina. Vedremo di portare a termine anche questo progetto, ci terremmo molto, ma dobbiamo attendere che si sblocchi la questione dei fondi per i ninzioleti». (s.b.)

mercoledì 16 ottobre 2013

Sono cominciati i lavori di restauro della cella mortuaria

Sono iniziati, e si concluderanno a novembre, i lavori di ristrutturazione della cella mortuaria del cimitero di Pellestrina.
Dopo le polemiche del mese scorso, quando la salma di un bimbo venne ospitata nel locale con gli intonaci caduti a terra per l’umidità e altre problematiche evidenziate dalla struttura, Veritas ha avviato i lavori, e ieri alcuni operai erano già impegnati nella ristrutturazione del tetto e delle pareti interne. Dopo il caso del bimbo, cui seguì una raccolta di firme tra i residenti e una interpellanza al sindaco fu presentata dal consigliere comunale Scarpa, si è messa in moto la macchina della manutenzione.
Da Veritas, del resto, avevano spiegato di essere in attesa dei fondi per poter eseguire i lavori, ma anche che nessuno aveva avvisato l’azienda dell’arrivo della salma del bambino, altrimenti sarebbe stato inviato sul posto del personale per garantirsi che il locale fosse nelle migliori condizioni possibili per accogliere la salma e i familiari. Invece ciò non avvenne, e per quel motivo, non essendo custodito il cimitero, il locale non era nelle condizioni ideali per quella delicata operazione. (s.b.)

martedì 15 ottobre 2013

«Risolvete le carenze dei trasporti a Pellestrina»

«Avevamo ragione quando, insieme alla Protezione Civile di Pellestrina, abbiamo più volte evidenziato le carenze nel sistema di trasporti dell’isola». Vincenzo Vianello, responsabile di Scelta Civica per Pellestrina, interviene in merito alla recente esercitazione fatta sull’isola dalla Protezione civile comunale. «Le simulazioni fatte», prosegue Vianello, «hanno funzionato bene, ma sono emerse tutte le criticità che denunciamo da tempo relativamente al sistema di trasporto. In particolare è emersa chiaramente la mancanza di pontili per lo sbarco dei mezzi. Eventuali situazioni di emergenza che dovessero investire l’isola sarebbero affrontate con pericolosi rallentamenti, che impedirebbero efficaci interventi sulla popolazione. Pensiamo in particolare alle difficoltà che potrebbero avere la Croce Verde o il Suem-118 negli ormeggi. Ora non ci sono più scuse alle nostre richieste: si ascolti la Protezione Civile. Invitiamo il Comune a prendere seriamente la questione e a intervenire in modo che i gruppi di pronto intervento siano messi nelle condizioni di svolgere in sicurezza e velocità la loro importante funzione». (s.b.)

Recupero dei 16 casoni, accordo raggiunto

Mancano solo i voti dei consigli di Municipalità e Comune, ma il progetto per il recupero dei casoni di San Pietro in Volta è praticamente realtà. Viene presentato oggi alle 17.30 alla sala Perla di Pellestrina e prevede il salvataggio degli ultimi 16 casoni ancora in piedi a San Pietro in Volta, dove i proprietari vi ricoverano attrezzi per la pesca e l’agricoltura. Il progetto è il frutto della collaborazione tra Municipalità e Comune, avviata due anni fa dopo la iniziale decisione di abbattere tutti e 45 i casoni presenti sull’isola di Pellestrina perché abusivi. Sono stati 29 quelli già smantellati, tutti nella zona di Portosecco, ma per questi ultimi il decentramento è riuscito a trovare una soluzione. «Quando, oltre quarant’anni fa, si decise di costruirli, in base a un progetto del Comune che mirava ad andare incontro a pescatori e agricoltori dell’isola, alla fine saltò fuori che non c’erano i soldi per farli attraverso fondi pubblici», spiega il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Così i residenti se li costruirono da soli, ma il tutto divenne col tempo abusivo, e due anni fa durante un sopralluogo dei carabinieri, per altri motivi, emerse la situazione». Inizialmente la strada intrapresa da Ca’ Farsetti fu quella dell’abbattimento e così caddero i 29 casoni di Portosecco. Quindi ne seguì la trattativa con il decentramento, fino alla presentazione odierna del progetto già approvato dalla Giunta comunale. «I 16 casoni rimasti a San Pietro in Volta verranno ristrutturati a spese dei proprietari per metterli a norma, quindi gli stessi dovranno pagare un affitto al Comune, che varierà a seconda della metratura», prosegue Vianello. «È una soluzione che salva ciò che c’è e permette di andare incontro alle esigenze dei privati, ma al tempo stesso garantisce anche l’amministrazione comunale». Nel progetto rientra anche la costruzione di un numero di casoni, ancora da definire, che sorgerebbero nell’area del depuratore di Pellestrina. «Strutture di sei metri per sei», conclude il presidente della Municipalità, «che verrebbero destinate esclusivamente ai pescatori. Molti di loro tengono le reti da pesca addirittura in casa, non avendo altri posti dove metterle al riparo, e oggettivamente si tratta di un disagio molto pesante per le loro attività». Simone Bianchi

domenica 13 ottobre 2013

Una via intitolata a Raimondo Vianello. Pellestrina celebra il suo "Gige"

Il soprannome dello showman scoperto da uno storico locale:
il nonno Ciriaco Vianello era un comandante della Marina


L’indimenticabile showman Raimondo Vianello avrà una via a lui dedicata sull'isola di Pellestrina (Venezia). Proprio alla vita della sua famiglia è stata dedicata una parte del sopralluogo in isola svoltosi l’altro giorno dall’assessore Tiziana Agostini e dal presidente della Municipalità del Lido-Pellestrina Giorgio Vianello. L’obiettivo dell’incontro è quello di ricostruire la toponomastica dell’isola di Pellestrina che attualmente è assai carente e presenta molte dimenticanze dovute allo scorrere del tempo.

Con l’aiuto di Ugo Scarpa detto “Zio”, residente a Mestre, ma originario proprio di Pellestrina, si sta ricostruendo l’esatta denominazione di tutte le vie. Scarpa è uno storico ed in particolare è uno studioso della toponomastica, tra l’altro ha già pubblicato un libro che ripercorre la storia di circa 250 sacerdoti originari di Pellestrina dal Concilio di Trento ad oggi.
Proprio Scarpa consultando nell’archivio parrocchiale della Chiesa di Ognissanti di Pellestrina i vari certificati di battesimo e studiando le mappe dal 1800 ad oggi ha scoperto che il Raimondo nazionale era detto “Gige”.

Un soprannome in onore del nonno Ciriaco Vianello che è vissuto a Pellestrina ed era un comandante della Marina militare. Abitava nel Sestiere Vianelli e tutt’ora c’è una via dedicata a lui, col soprannome, a Pellestrina. La via si trova oggi tra via “Ciaccole” e via “Testoni”: era intitolata a “Gige” proprio perché quasi tutte le case di quella via (dal civico 785 al 792 e dall’801 all’804) erano di proprietà del nonno, appunto detto “Gige”.

Il soprannome era stato attribuito perché il nonno possedeva una barca con quel nome con la quale si spostava per lavoro da Pellestrina a Venezia. Via “Gige” verrà presto indicata con un riferimento al nonno e all’illustre nipote. L’obiettivo è quello di recuperare tutti i “ninzioletti” per offrire una toponomastica certa e completa dell’isola e per far questo, visto i pochi fondi a disposizione, il presidente della Municipalità Giorgio Vianello ha chiesto la collaborazione di commercianti ed esercenti.

Zendrini, promessa una soluzione

L’assessore Agostini incontra i cittadini dopo le proteste

Doppio impegno positivo per l’assessore Tiziana Agostini che, in visita a Pellestrina, offre agli abitanti motivazioni di soddisfazione sia per una risoluzione in tempi brevi dei problemi segnalati dai genitori alla scuola elementare Zendrini, sia per la sistemazione degli storici “nizioleti” di alcune strade dell’isola.
Dopo le richieste di intervento rapido presentate da alcuni genitori della scuola elementare Zendrini di Pellestrina, guidati dall’intervento con una lettera di protesta firmata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa, a metà della passata settimana l’assessore del Comune di Venezia Tiziana Agostini, si è recata nell’isola per verificare di persona i problemi segnalati, tra i quali i più gravi riguardavano delle infiltrazioni d’acqua in alcuni bagni e problemi elettrici che causavano cortocircuiti alla semplice accensione della luce in due aule del tempo pieno.
«L’incontro è stato molto positivo», spiega il consigliere Scarpa, «e l’assessore ha dimostrato pieno appoggio alle famiglie del’isola, promettendo l’immediata segnalazione dei problemi agli uffici competenti. Ora, restiamo in attesa di un riscontro che ci auguriamo il più veloce possibile».
La visita è stata anche l’occasione per verificare, assieme al presidente della Municipalità Giorgio Vianello, lo stato di salute di alcuni degli storici “nizioleti” che, così come nel centro città, ornano anche le vie di Pellestrina.
«Si tratta», spiegano da Pellestrina, «di un aggiornamento dovuto della toponomastica di alcune calli e campielli dell’isola, con la correzione di alcuni nomi riportati in maniera errata e la sostituzione di targhe sbagliate o compromesse».
Insomma, un appuntamento importante per fare il punto su alcuni problemi dell’isola.
Massimo Tonizzo

giovedì 10 ottobre 2013

«Infiltrazioni dal tetto e aule senza luce»

Pellestrina. Il consigliere Scarpa denuncia pericoli e disagi che affrontano gli studenti della Zendrini

Anche a Pellestrina, dopo la pioggia dell’ultima settimana, tornano gli ormai cronici problemi strutturali alle strutture scolastiche. Ma se, nel caso di lunedì al nido di Ca’ Bianca al Lido, i problemi riguardavano alcune giunture vecchie che causavano infiltrazioni, a Pellestrina per la scuola elementare Zendrini non si tratta “solo” di infiltrazioni d’acqua, ma anche di problemi elettrici che lasciano intere classi al buio e di una situazione di incuria generalizzata. La pioggia degli ultimi giorni ha accentuato la situazione di disagio della scuola elementare Zendrini di Pellestrina, struttura che già da almeno tre anni i genitori e i rappresentanti giudicano in condizioni precarie e a forte rischio di sicurezza per i bambini. Se già l’esterno non si presenta in condizioni ottimali, con panchine in pessimo stato, tappetini di gomma rotti, tricicli arrugginiti e una staccionata pericolante ma usata lo stesso dai bambini per arrampicarsi, è all’interno che si evidenziano i problemi maggiori.
«Solo per presentare i danni più evidenti», elenca il Consigliere comunale dell’isola Alessandro Scarpa «ci sono evidenti infiltrazioni d’acqua dal tetto di almeno tre aule e nelle vicinanze di una prese elettrica nel bagno dei bambini. Adsl, apriporta e campanello d’ingresso non funzionano, e due aule per un probabile problema di cortocircuito sono senza elettricità, perché non appena si prova ad accendere la luce, salta la corrente. Gli insegnanti hanno già chiamato gli elettricisti, ma l’intervento, come troppo spesso, ritarda».
Il consigliere Scarpa ieri si è attivato con l’assessore dei Comune Tiziana Agostini per cercare di risolvere in fretta la difficile situazione, e oggi ci sarà un primo incontro valutativo, al quale seguirà un sopralluogo. «Mi auguro», conclude Scarpa, «che vengano adottate tutte le misure necessarie per rassicurarci e, innanzitutto, salvaguardare la salute degli alunni e dei bambini che utilizzeranno in futuro la struttura. Se non otterrò risposte positive al più presto, presenterò un’interrogazione al sindaco. Non vorrei che si aspettasse troppo tempo e si rischiasse, per evidenti problemi strutturali, un secondo caso di disastro simile a quanto accaduto al Carlo Steeb».
Massimo Tonizzo

Domani l’addio a Emilia l’anziana investita a Casale

Si terranno domani alle 10.30 nella chiesa di San Pietro in Bosco ad Oriago i funerali di Emilia Busetto, l’anziana di 77 anni, investita da una Mercedes una settimana fa a Casale sul Sile. L’anziana, che risiedeva in via Sabbiona al civico 29, giovedì scorso, stava camminando con il suo nipotino dodicenne sul ciglio della strada e, mentre stava attraversando la carreggiata, è stata colpita da un’auto in via Belvedere nel centro del paese trevigiano. Emilia Busetto, originaria di Pellestrina e residente da una vita a Oriago, era la suocera del comandante della stazione dei carabinieri di Casale, Andrea Zamprogna. Illeso, ma sconvolto per quanto aveva visto e pochi istanti prima, l’adolescente è subito andato a casa a chiamare i genitori che lo aspettavano assieme alla nonna per la cena. Dopo 48 ore di agonia la donna è morta all’ospedale Ca’ Foncello. (a.ab.)

mercoledì 9 ottobre 2013

Stanziati 23 mila euro, salve feste e sagre

La Municipalità del Lido e Pellestrina per l’autunno punta tutte le sue risorse su sport e cultura, e riesce, nonostante le esiguità del bilancio, a trovare fondi sufficienti per aiutare le principali associazioni sportive e culturali delle due isole a continuare a organizzare manifestazioni e ricorrenze “storiche”, puntando in particolar modo sulle sagre e feste paesane, considerate uno dei modi migliori per rilanciare anche turisticamente le due realtà. La Municipalità del Lido e Pellestrina nell’ultima riunione di consiglio ha deciso per uno stanziamento di ventitremila quattrocento euro, parte consistente del bilancio del quartiere, da dedicare interamente a spese di rappresentanza, organizzazione eventi, e servizi relativi, con particolare attenzione alle numerose feste popolari e parrocchiali delle due isole. Tra le iniziative che avranno la Municipalità come sponsor questi autunno e inverno, dunque, le Feste Patronali di San Pietro Apostolo e Madonna dell’Apparizione a Pellestrina, Sant’ Antonio e Madonna di Marina al Lido e la Sagra di Sant’ Antonio di Padova a Pellestrina, ma anche le tradizionali Corsa della Befana a Malamocco e gli auguri di capodanno con gli ibernisti. Sostegno garantito, inoltre, anche alle Edizioni Atiesse di Pecorai Patrizia per continuare la pubblicazione di “Lido di Ieri e Lido di oggi” e a tutti i gruppi Anziani Autogestiti. «Vogliamo», spiega il Presidente di Municipalità Giorgio Vianello, «per quanto possibile agevolare tutte quelle realtà associative che hanno sempre dato e fatto molto per Lido e Pellestrina, per permettere loro di continuare a proporre iniziative importanti e che danno lustro alle realtà isolane da tutti i punti di vista». (ma.to.)

domenica 6 ottobre 2013

Acqua alta, collisione e tromba d’aria: ma è un’esercitazione

Tre giorni che hanno coinvolto Protezione civile, volontari e forze dell’ordine nell’area tra gli Alberoni e Pellestrina 

Venerdì una tromba d’aria a Pellestrina e una collisione tra mezzi acquei agli Alberoni con numerosi feriti; ieri, acqua eccezionalmente alta e un fortunale con piogge molto intense, oggi un incendio boschivo. Per fortuna è solo un’esercitazione, la «Litotale 2013» che ha messo in campo centinaia di persone e di mezzi coordinati dal servizio Protezione civile del Comune di Venezia al cui vertice c’è Maurizio Calligaro. Il teatro delle operazioni è stato scelto tra gli Alberoni e Pellestrina, un’area distante dalle zone più trafficate, un’area dove quelle stesse calamità sono davvero avvenute.
Ieri, la marea ha raggiunto la punta massima di 172 centimetri, la seconda di sempre dopo quella del 4 novembre 1966, quando Venezia e le isole furono messe in ginocchio da una marea di 194 centimetri. I 172 centimetri ipotizzati, comunque, non sono distanti dalle maree raggiunte nel dicembre 1979 (166 centimetri) e febbraio 1986 (158). Questa volta, però, si è registrata una situazione particolarmente difficile a Pellestrina, dove per un guasto non sono entrati in funzione i presidi elettromeccanici, così tre squadre della Protezione civile, munite di motopompe hanno lavorato per svuotare i case e strade. Nella notte, inoltre, un fortunale con pioggia e vento si è abbattuto su Pellestrina ed ha provocato gravi danni al tetto della chiesa di Ognisanti. Le infiltrazioni d’acqua e il vento hanno danneggiato un prezioso testo a stampa del sedicesimo secolo e un dipinto, inoltre è caduta al suolo una statua all’esterno. I vigili del fuoco hanno operato per la messa in sicurezza dell’edificio, mentre i volontari della Protezione civile hanno recuperato le opere danneggiate.
Venerdì la tromba d’aria aveva provocato alcuni feriti, che hanno ricevuto le prime cure mediche nel posto medico dell’isola e sono stati poi trasportati negli ospedali di Venezia, Mestre e Padova con l’elicottero atterrato nel campo da calcio a due passi dalle case. Così . i 18 feriti, di cui 5 gravi, provocati dalla collisione tra un vaporetto Actv e un lancione granturismo.

venerdì 4 ottobre 2013

«Io, miracolata. Ero appena uscita da lì»

È stata l’ultima a controllare che le porte della chiesa fossero chiuse, pochi minuti prima che il tetto crollasse. L’operatrice Katia Vianello non riesce ancora a credere che avrebbe potuto rimanere sepolta sotto le macerie. «Sono andata alle 14.10 a controllare che le porte fossero chiuse – racconta la signora di Pellestrina – e, poco dopo che ho preso l’autobus per tornare a casa, mi hanno chiamata dicendomi che era crollato il tetto. Pensavo fosse uno scherzo, ma quando ho realizzato che era vero ho pensato che ero stata protetta da un angelo custode. Ho avuto il desiderio istintivo di abbracciare mia figlia e ho realizzato che ci preoccupiamo sempre di tante cose, ma ci dimentichiamo che la cosa più importante è essere vivi». Come lei anche altre operatrici se la sono vista brutta e l’hanno davvero scampata per un pelo: «Altre due colleghe – prosegue la Vianello, operatrice della Casa di Riposo da dieci anni – sono state miracolate. Una, come al solito finito il turno si reca in chiesa. Mercoledì stava andando via, ma in reparto l’hanno trattenuta chiedendole di rimanere per un caffè. L’altra, che era solita andare a riposare in chiesa per rilassarsi qualche minuto, si è fermata in reparto. Per chi ha fede questo è, a mio parere, davvero un segno che qualcuno ci protegge». Per il parroco della chiesa Don Lucio la causa del crollo può avere un’origine materiale, ma la tragedia è stata evitata grazie a un aiuto immateriale: «Pensando alla posizione della chiesa affacciata alla spiaggia – ha detto oggi, passando per l’istituto per dare un saluto - potrebbe trattarsi dell’azione della salsedine. Sta di fatto che alla mattina avevamo celebrato la messa per la giornata degli angeli custodi e mi sembra che siano stati davvero presenti. Il Patriarca è stato informato e ha detto che avrebbe chiamato per una telefonata di sostegno». Domenica, nella sala polivalente della Casa di Riposo, si terrà una messa di ringraziamento. Nel pomeriggio i Vigili del Fuoco, considerati da molti dei presenti angeli in persona, hanno recuperato reliquie, libri sacri e calici appartenenti al luogo di culto e cercato di recuperare parte degli oggetti personali lasciati dagli operatori negli spogliatoi, ubicati proprio sotto la chiesa e quindi inagibili. (v.m.)

mercoledì 2 ottobre 2013

Protezione civile, tre giorni di esercitazione

Nell’isola evacuazione, incidente nautico e incendio. «Ci manca una vera unità operativa»

 Non solo una dimostrazione di tecnica e capacità, ma soprattutto un modo per portare all’attenzione della gente l’operato dei volontari della Protezione Civile della terraferma veneziana. È quanto emerso ieri, alla presentazione dell’esercitazione che si terrà venerdì, sabato e domenica a Pellestrina. L’isola veneziana è stata scelta per le sue peculiarità che si prestano perfettamente alle diverse simulazioni; dall’evacuazione degli abitanti, allo scontro tra un vaporetto e un motoscafo Gran Turismo fino all’incendio della pineta. Hanno preso parte alla presentazione l'assessore comunale alla Protezione civile, Pierfrancesco Ghetti, il consigliere delegato per il coordinamento operativo delle attività di Protezione civile, Maurizo Calligaro, il dirigente del Servizio, Valerio Collini e una rappresentanza dei volontari che parteciperanno all'esercitazione denominata “Litorale 2013”.
Durante i diversi scenari operativi sono previsti interventi a seguito di nubifragio, attività di ricerca di dispersi a terra e in mare, anche con unità cinofile, prosciugamenti a seguito di alta marea eccezionale, spegnimento di incendio boschivo ed emergenza sanitaria in ambiente lagunare. Interessante anche l’esercitazione della ricerca di pescatori dispersi in mare a causa di un nubifragio. L’esperimento mira anche a mettere in luce la mancanza di attrezzature promesse ai 4 gruppi di volontari della terraferma e mai mantenute, a cominciare, come ha sottolineato Collini, dalla mancanza di una vera unità operativa per i volontari. Alle sue parole fa eco Calligaro: «Non c’è stato nessun tavolo comune e non abbiamo svolto nessun ruolo, questo anche a causa di un forte decentramento, eppure i volontari sono sempre presenti».
Sarà una simulazione di codice rosso che coinvolgerà la cittadinanza anche attraverso servizi di sms. L’esercitazione si completerà con lo sfollamento delle persone, il loro allestimento in una struttura, la fornitura di pasti caldi e un censimento mirato alla ricerca di eventuali familiari. Venerdì si inizierà con prova di evacuazione di una scuola e si concluderà domenica con l’incendio nella pineta. Insieme alla Protezione civile prenderanno parte la Prefettura di Venezia, Regione, Provincia di Venezia, Polizia Municipale, Centro Segnalazione e Previsione Maree, ASL 12-Unità Operativa Centrale 118, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Comando dell’Arma dei Carabinieri, Capitaneria di Porto di Venezia, ACTV e le Associazioni convenzionate con la Protezione Civile del Comune.
Gian Nicola Pittalis

martedì 1 ottobre 2013

Finalmente iniziati i lavori per la ciclabile a S.M. del Mare

Dopo una lunga attesa e le numerose richieste dei cittadini, sono finalmente in dirittura d’arrivo i lavori per la pista ciclabile a Santa Maria del Mare. Dopo un ritardo di due mesi dalla data preventivata in una riunione a fine maggio tra rappresentanti dell’isola, assessori comunali e Avm, a fine settimana sono finalmente iniziati i lavori della pista ciclabile in località S. Maria del Mare - di Botta S. Pietro in Volta. «I cantieri», riferisce il consigliere comunale Alessandro Scarpa, «sono iniziati pochi giorni fa. Siamo ancora in fase di preparazione cantiere, taglio dell'erba, e ho intanto chiesto che, dato anche i ritardi di partenza, venga rispettata la data del fine lavori a 180 giorni dalla data di inizio». L’occasione è anche quella per il consigliere Scarpa di sollecitare la continuazione della ciclabile anche in località "La Mara", a raccordare Pellestrina e Portosecco, «Continua a rimanere la priorità assoluta per motivi di sicurezza», spiega Scarpa, «e chiedo dunque di iniziare con il preliminare e lo studio di fattibilità. Chiederò subito un incontro con i responsabili del Consorzio Venezia Nuova per avviare il progetto e i lavori». (ma.to.)