mercoledì 24 marzo 2010

De Poli, sei condanne per l’incidente mortale

 


Quattro patteggiamenti, due condanne e un rinvio a giudizio per il grave
incidente sul lavoro che, il 19 maggio del 2007, costò la vita Valentin
Iancu, l’operaio romeno di 53 anni impegnato nella costruzione di una
nave all’interno dei cantieri De Poli di Pellestrina. Il presidente
della società, Giovanni De Poli e due componenti del consiglio
d’amministrazione, Davino e Giancarlo De Poli (avvocati Rampinelli e
Garbisi) hanno chiesto e ottenuto l’applicazione della pena (sospesa) di
dieci mesi e venti giorni di reclusione per omicidio colposo.
Pattegiamento anche per Ivan Vlasic (avvocato Cerutti), l’operaio della
ditta Sea, che la mattina dell’incidente si era messo ai comandi della
gru ch

      e colpì Iancu, facendolo precipitare al suolo: un anno e
4 mesi di reclusione.

      Il direttore genera 
le, Massimo Iuris
(avvocato Bettiol), responsabile della sicurezza nei cantieri ha invece
preferito essere processato con rito abbreviato, e il giudice per
l’udienza preliminare Roberta Marchiori lo ha condannato ad 11 mesi di
reclusione. Stessa pena inflitta a Chiara De 
Poli, i cui 
legali,
Rampinelli e Garbisi, hanno espresso sorpresa, in quanto un testimone
ascoltato dal giudice ha confermato


che, seppure formalmente in
consiglio d’amministrazione, non frequentava quasi mai i cantieri in
quanto si era trasferita da un anno all’estero per occuparsi di altre
attività economiche. Il giudice ha condannato Iuris e Chiara De Poli al
pagamento di 169 mila euro all’Inail, che ha liquidato un vitalizio ai
familiari della vittima. 

Gli stessi familiari sono già stati risarciti
dai De Poli con 500 mila euro prima della sentenza. Per finire, il gup
ha disposto il rinvio a giudizio di Francesco 
Orlandini (avvocato
Marchi), titolare della Cooperativa Costruzioni e saldature navali
a.r.l. di Pietra Ligure, la ditta per la quale lavorava Iancu.
L’incidente mortale si verificò in mattinata, attorno alle 10, nel
bacino di carenaggio situato all'esterno del cantiere, e destinato alla
costruzione della motonave c. 240. Valentin Iancu stava scendendo dalla
scala installata per accedere alla nave, quando questa fu colpito da una
gru in manovra.

lunedì 22 marzo 2010

È sempre più a rischio il medico del distretto

È l’unico presidio sanitario presente nell’isola per circa cinquemila
residenti


A rischio il medico del distretto a Pellestrina. Una normativa vorrebbe
togliere il medico di medicina dei servizi, da tutte le località con
determinate caratteristiche, nelle quali rientrerebbe anche Pellestrina.
La disposizione, inizialmente doveva entrare in vigore già dal primo
aprile, ma intanto è stata ottenuta una proroga per il mantenimento fino
a fine aprile. Poi, passata anche la tornata elettorale, si vedrà. La
notizia, di una possibile abolizione di questa figura, è trapelata da
ambienti medici sia al Lido che a Pellestrina, dagli stessi operatori
del servizio, ed aveva già messo in allarme i residenti. Un segnale
positivo è però arrivato da questa proroga, ma ora naturalmente si punta
ad avere una conferma definitiva. A Pellestrina, infatti, il medico di
medicina dei servizi, presente nella sede della sede distretto, durante i
giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, è l’unico
presidio sanitario presente in isola (per circa cinquemila residenti) e,
per necessità svolge anche funzioni di piccolo pronto soccorso, per i
“codici bianchi”o le prestazioni non urgenti. Nella riorganizzazione,
per il momento “congelata”, salterebbe il medico di medicina dei servizi
in orario diurno (appunto 8-20) mentre rimarrebbero l’assistenza medica
notturno e la guardia medica il sabato e domenica. Veste i panni del
“pompiere”, il direttore di distretto Danilo Corrà, rintracciato
all’estero durante alcuni giorni di vacanza. “Nessuna riduzione prevista
per Pellestrina – dice Corrà – tutto proseguirà come prima. I residenti
stiano tranquilli avranno sempre l’assistenza sanitaria di cui hanno
bisogno. Non c’è nessun cambiamento”. A Pellestrina, però, si domandano
fino a quando.

      Lorenzo Mayer

«Licenze ai vincitori»

Per i gondolieri che vincono la Storica

(t.c.) «Se sarò sindaco, premierò i vincitori della Regata Storica con
due licenze da gondoliere». Una promessa «bomba» di Giorgio Orsoni,
espressa ieri a Pellestrina, dove ieri il candidato sindaco ha
incontrato i cittadini dell'isola, venendo in contatto con le remiere
locali e con qualche campione del remo. «Sono perfettamente conscio - ha
spiegato Orsoni - che un tempo i vincitori della Storica potevano
contare su cifre tali da ricompensarli della loro bravura, delle spese
sostenute, della fatica, della loro immagine promozionale della voga in
città. Poiché le risorse comunali sono esigue ed altri enti locali hanno
annunciato che non potranno più partecipare ai contributi per la
manifestazione, ho pensato che il Comue potrebbe ricompensare degnamente
e giustamente i due vincitori della regata dei gondolini con
altrettante licenze da gondoliere, in tal modo senza nessun esborso da
parte della pubblica amministrazione. Così torneremo alla tradizione,
poiché furono proprio i gondolieri ad iniziare la storia delle
competizioni uniche al mondo di voga alla veneta».

domenica 21 marzo 2010

Pochi mezzi e un po’ di nebbia, l’isola di nuovo senza ambulanza


In una settimana, per ben due volte, l’ambulanza del 118 è assente,
seppur per un tempo limitato, dall’isola. É accaduto nel giorno della
tempesta di neve, è riaccaduto con la nebbia. Un’anziana cardiopatica
ha avuto un malore. Necessitava di controlli accurati, per cui doveva
essere trasferita al Civile di Venezia. Solitamente l’ambulanza del
Suem, che sosta in isola, accompagna il paziente a Santa Maria del Mare,
dove, in tempi più o meno brevi, o più o meno lunghi (dipende dalla
disponibilità dei mezzi), arriva un’idroambulanza. Stavolta, però, è
stata fermata dalla nebbia, come era già successo con la neve.
L’ambulanza si è così imbarcata sul ferry e ha fatto il trasbordo agli
Alberoni. Qui doveva essere presente il mezzo di soccorso del Lido, che
però era impegnato in un’emergenza, quindi, l’ambulanza di Pellestrina
ha accompagnato l’anziana al Nicelli, dove l’attendeva il mezzo acqueo.
Tra attesa, andata e ritorno, l’isola è rimasta senza soccorso per circa
tre ore. Per fortuna, in quel lasso di tempo non vi sono state altre
emergenze, perché, per gli eventuali malcapitati, sarebbe stata morte
assicurata.

      Annalisa Busetto

Cinquemila famiglie povere

In aumento il numero delle persone colpite dalla crisi
Nel corso del 2009 sono entrati nella fascia della miseria altri 524
nuclei


E’ Pellestrina quella che soffre di più. Più ancora di Marghera. La
crisi dei cantieri De Poli e le difficoltà dei pescatori si misurano sul
numero delle domande di minimo vitale e contributo economico
straordinario. Tra il 2008 e il 2009 a Pellestrina le domande sono
aumentate del 90 per cento. Vuol dire che ci sono 145 famiglie - nel
2008 erano 76 - che hanno chiesto ed ottenuto dal Comune un aiuto
straordinario o l’erogazione del minimo vitale.

      Per dare
un’idea, a Marghera l’aumento è stato "solo" del 7,9 per cento. Il
contributo straordinario viene erogato per una necessità improvvisa -
può essere una bolletta che non si riesce a pagare - mentre il minimo
vitale è un fisso che viene dato a chi si trova sempre in difficoltà. E
il fatto che si chiami minimo vitale la dice lunga sul periodaccio che
stanno attraversando tante famiglie.

      Ebbene, mettendo assieme
l’uno e l’altro dato, si scopre che nel giro dell’ultimo anno i
quattrini sborsati dal Comune - attraverso le Municipalità - sono
aumentati di parecchio, ma ancora di più sono aumentate le richieste.
Complessivamente si passa da 1 milione 542 mila euro del 2008 ad 1
milione 715 mila euro del 2009. Questo per minimo vitale e contributi
straordinari. A questo dato va aggiunto quello dei contributi
all’affitto - 1 milione 87 mila euro. Mettendo assieme le due cifre
arriviamo a 2 milioni 800 mila euro tra contributi erogati a chi non
riesce a pagare l’affitto, contributi dati a chi si trova in emergenza e
contributi dati a chi non ha i soldi sufficienti per arrivare a fine
mese. Il Comune ha dovuto mettere 200 mila euro in più sui contributi
all’affitto e altrettanti sui minimi vitali e contributi straordinari.
Vuol dire che tra il 2008 e il 2009 Cà Farsetti ha aumentato di 400 mila
euro i quattrini destinati ad aiutare i concittadini in difficoltà.
Che, però, sono aumentati di un bel po’. Nel 2008 le famiglie che
venivano aiutate erano 3.919 e nel 2009 sono state 4.339. 420 in più. A
questo numero bisogna aggiungere 586, il numero delle famiglie che hanno
il contributo all’affitto. Fa un totale di quasi 5 mila famiglie -
4.925 contro le 4.401 del 2008. Vuol dire che ci sono 524 famiglie
povere in più.

      In numeri assoluti chi assiste il maggior numero
di famiglie è la Municipalità di Mestre-Carpenedo - ma bisogna tener
presente che in termini assoluti è la Municipalità più numerosa - con
1.204 persone. Marghera ne assiste 927, Chirignago 525, Favaro 573,
Lido-Pellestrina 145, Venezia-Murano-Burano 965. Tutti hanno avuto un
incremento tra il 2008 e il 2009, a parte Mestre che è calata dello 0,7
per cento e Chirignago dello 0,4 per cento.

sabato 20 marzo 2010

Tariffa ridotta sulla linea 31 per l’estate


In via sperimentale e solo per il periodo estivo la tariffa di corsa
semplice senza Carta Venezia della linea 31 Actv sulla tratta Chioggia–
Pellestrina, è stata ridotta da 6.50 euro a 4
euro. La decisione è stata assunta ieri dalla Giunta di Venezia. Per
contribuire alla riduzione, il Comune rinuncerà alla quota di propria
spettanza (1,50 euro a biglietto) per una minore entrata valutata in
circa 22.500 euro (il calcolo è riferito ai 15 mila biglietti venduti
l’estate scorsa nei tre mesi di giugno, luglio, agosto). La decisione,
sollecitata dalla Municipalità di Lido
Pellestrina,
è stata presa per promuovere lo sviluppo turistico del Litorale,
specialmente di
Pellestrina, dopo la
approvazione del piano degli arenili dell’isola, favorendo i flussi dei
turisti stanziali a Chioggia.

venerdì 19 marzo 2010

Cadavere restituito dal mare

Giovedì 18 Marzo 2010

Trovato il corpo di una donna scomparsa nel Padovano

Un mese fa si era allontanata dalla sua abitazione temendo di essere
malata


Era scomparsa da Legnaro, in provincia di Padova, il 13 febbraio scorso.
L’hanno ritrovata cadavere, davanti a San Pietro in Volta a
Pellestrina. Così, dopo più di un mese, le acque
del mare hanno restituito il corpo di Pasquina Destro, la donna di 76
anni di Ponte San Nicolò allontanatasi da casa senza un perché.
L’anziana è stata recuperata ieri mattina dai carabinieri e dai vigili
del fuoco di Chioggia a
Pellestrina. Di
quel corpo si è accorto un uomo che stava passeggiando lungo la diga.
Immediata la richiesta di intervento al 112. I carabinieri della città
lagunare, che già avevano ricevuto la segnalazione da parte dei colleghi
di Legnaro, hanno sospettato fin da subito che potesse trattarsi di
Pasquina Destro. La prova del nove è stata fornita dagli abiti che
indossava e dal riconoscimento che hanno effettuato i parenti, una volta
trasferita la salma all’obitorio.

      La figlia la cercava
disperatamente dal giorno in cui si era allontanata da casa, senza più
fare ritorno. Pasquina si era messa in testa di essere gravemente
ammalata, ma in realtà non era così. Questo chiodo fisso probabilmente
l’ha portata a compiere un gesto estremo. Poche ore dopo la scomparsa,
un testimone l’aveva notata mentre passeggiava lungo il Bacchiglione,
all’altezza di Legnaro. Dal momento della denuncia, i carabinieri e i
vigili del fuoco di Piove di Sacco, con i colleghi veneziani, avevano
continuato a cercarla lungo il corso del fiume fino alle foci.

domenica 14 marzo 2010

Noi, isolani ma non isolati


Volevamo ringraziare pubblicamente tutti gli equipaggi della nave
traghetto linea 11 che nei giorni scorsi hanno svolto il proprio lavoro
dimostrando professionalità e senso del dovere garantendo a noi isolani
di Pellestrina e abitanti del litorale il
collegamento come una qualsiasi giornata nonostante il vento
fortissimo. Un grazie ancora e scusate se tante volte ci scordiamo di
farlo.
     
Giovanni Ballarin    
      Olindo Vianello    
      Caterina Busetto    
     
Pellestrina

venerdì 12 marzo 2010

Pellestrina resta senza ambulanza


(A.B.) L'ambulanza del Suem di Pellestrina, accompagna due infortunati
al pronto soccorso del monoblocco del Lido, e l'isola rimane scoperta
per circa tre ore. È accaduto due giorni fa, con la tormenta di neve.
Due ragazzi si stavano recando al lavoro in motorino, da Pellestrina
direzione San Pietro, quando sono stati centrati da un grande segnale.
Soccorsi dal personale del Suem, si è deciso che necessitavano di un
controllo più accurato. Peccato che con quel tempaccio nessuna
imbarcazione partisse da Venezia, per cui l'ambulanza isolana ha
accompagnato i due ragazzi al Lido, lasciando l'isola completamente
scoperta. La medesima mattina l'ambulanza era già uscita per un'altra
emergenza a San Pietro in Volta. Inoltre fino alle 11, mancava il
medico, probabilmente bloccato a causa del maltempo, e pure le due
infermiere professionali del punto prelievi, tant'è che le 20 persone
in attesa, dopo un paio d'ore se ne sono andate senza nulla di fatto.
«Mercoledì è stato un caso di maltempo eccezionale - commenta un utente
- e forse impedimenti reali ci sono stati. Ma non è la prima volta che
manca il medico di distretto». Quello che fa più paura comunque, è
l'assenza, seppur limitata nel tempo, del 118.

Isola in festa, "è nata" una nuova gondola


(a.b.) - Grande festa alla «Polisportiva Portosecco»
l'associazione remiera che opera da una vita in isola, per
l'inaugurazione di una gondola nuova di zecca. Da anni l'associazione
puntava a questa imbarcazione, ma la mancanza cronica di fondi a
disposizione, impediva l'acquisto. «Non ci siamo però mai persi
d'animo» commenta Mario Vianello del direttivo «qualcosa abbiamo
raccolto con le feste della società proposte durante l'estate, e poi
abbiamo scovato degli sponsor, che hanno contribuito alla realizzazione
del nostro sogno: Il Consorzio Venezia Nuova, la Carive ed un isolano,
che preferisce l'anonimato. Avuta la certezza della somma,
l'imbarcazione è stata realizzata nel cantiere di Roberto Dei Rossi
alla Giudecca». Dopo l'inaugurazione di sabato la gondola sarà esposta
nei giorni 19-20-21 marzo nel salone della mostra nautica a Venezia, e
poi diventerà operativa.

martedì 9 marzo 2010

Una base d’asta da 20 milioni per i cantieri De Poli


(L.M.) Partirà da una base d’asta attorno ai 20 milioni di euro, il bando per mettere in vendita i cantieri navali De Poli a Pellestrina.
«Puntiamo a pubblicare il bando entro fine mese – spiega il commissario
giudiziale e liquidatore, Emilio Borella – in prima istanza cercheremo
di trovare delle manifestazioni di interesse da parte di potenziali
acquirenti interessati a rilevare l’intera azienda. Solo se ciò non
sarà possibile provvederemo a fare dei bandi “a lotti”. Intanto stiamo
completando le valutazioni». Quella di fine mese si presenta, quindi,
come una fase cruciale. «Le cifre riportate nel concordato preventivo e
dunque tenute basse – prosegue Borrella – parlano di una valutazione di
14 milioni di euro per i beni mobili e immobili. In realtà le stime
indicano che il valore reale è molto di più. Per cui la base di
partenza non potrà che essere attorno ai 29 milioni di euro. Dal
“pacchetto” sono escluse le tre navi già piazzate sul mercato e vendute
per 15 milioni di euro. Nei bandi d’asta le valutazioni che indicheremo
non potranno che seguire le cifre depositate in tribunale». Il
concordato preventivo, ricordiamo, è passato con il voto favorevole del
70,13 dei creditori (o 86,03 per cento a seconda delle due ipotesi in
ballo). Il deficit del cantiere ammonta a circa 136 milioni di euro.
Inoltre il tribunale ha anche indicato un comitato dei creditori che è
formato da Unicredit, e Monte dei Paschi, oltre alla Cav (Costruzioni
Arsenale). I due istituti di credito sono quelli maggiormente esposti
con quasi 100 milioni di crediti. Le navi vendute sono tutte soggette
ad ipoteca.

giovedì 4 marzo 2010

Allagamenti, ecco il piano

Gli interventi che salveranno il quartiere Busetti e Portosecco
Un milione di finanziamento. Intanto arriveranno le pompe

Un piano da un milione di euro per prevenire, in attesa che si completi
il progetto definitivo delle fognature, gli allagamenti a
Pellestrina.
Questo il disegno che verrà presentato entro un paio di settimane in
un'assemblea pubblica della municipalità, convocata dal presidente
Giovanni Gusso, a
Pellestrina per illustrarlo a tutti i cittadini.
     
Il progetto definitivo, presentato e curato da Insula, è stato
approvato grazie all'intervento del commissario del governo, Mariano
Carraro, nell'ambito del pacchetto di provvedimenti messo in cantiere
per contrastare gli allagamenti nel territorio comunale, dopo la
calamità naturale del settembre 2007. L'intervento del commissario è
stato determinante per snellire le procedure.Il progetto è stato poi
seguito direttamente con il coordinamento del capo di gabinetto,
Maurizio Calligaro. A finanziare l'operazione, fondi provenienti dalla
Legge speciale.
Pellestrina, come
purtroppo ben noto ai suoi abitanti, durante i fenomeni meteorologici
avversi di particolare intensità, viene messa in ginocchio. Le zone più
"martoriate" sono il sestiere Busetti e Portosecco, ma le criticità
sono diffuse un po’ a macchia d'olio su tutto il territorio isolano.

     
«Un impegno - spiega Calligaro - che ci eravamo presi con la
delegazione di zona. In pratica, in attesa che siano maturi i tempi e
che, aspetto non secondario, si trovino i fondi per il completamento
del sistema fognario, verranno predisposte della pompe, nei punti di
maggior criticità, anticipando così a stralcio una parte
dell'intervento. In questo modo, durante le piogge più intense, si
dovrebbero vedere già i primi risultati».

      All'interno del
finanziamento, oltre a queste opere strutturali, è prevista anche la
fornitura al nucleo di Protezione civile di
Pellestrina di altre cinque grandi pompe in dotazione al nucleo di Protezione civile di Pellestrina per il contrasto agli allagamenti.