lunedì 25 giugno 2012

Festa di S. Pietro - 2012

Domenica 24 Giugno
10.30     Festa delle Famiglie, S. Messa all’aperto, pranzo comunitario, pomeriggio con balli e giochi per grandi e piccoli

Lunedì 25 Giugno
17.30     Torneo di Madrasso e Briscola
18.30     Riapertura della chiesa e incontro con i responsabili del restauro. Inaugurazione della Mostra: “Un volto nuovo alla nostra Chiesa”.

Martedì 26 Giugno
17.30     Torneo di Madrasso e Briscola
21.00     in Santuario, S. Messa della “Stella” animata dalla comunità e dal coro di S. Pietro

Mercoledì 27 Giugno
17.30     Torneo di Pallavolo
17.30     Torneo di Madrasso e Briscola
21.00     Spettacolo musicale "GREASE" con "Arena Artis"

Giovedì 28 Giugno
17.30     Torneo di Pallavolo
20.45     Partita di calcio su Maxischermo Italia - Germania

Venerdì 29 Giugno
17.30     S. Messa presieduta dal Vescovo Adriano. Processione verso via “dei Botta”
20.30     Apertura Stand Gastronomico
21.00     Esibizione di Karate con il Gruppo Karate Pellestrina
Concerto Live con “SPARKLINGS” e “CIVICO 1064”

Sabato 30 Giugno
17.00     Torneo di Pallavolo
17.30     Regata giovani su “caorline”
19.00     Premiazioni Torneo di Pallavolo
21.00     Serata danzante con l’Orchestra “ALBERTO E I MURALES”

Domenica 1 Luglio
9.00     Santa Messa
16.30     Regata donne su "mascarete"
17.30     Regata uomini su "mascarete"
20.45     Partita di calcio su Maxischermo Italia - Spagna
23.50     Estrazione numeri vincenti della lotteria







Stand gastronomico aperto venerdì sera, sabato e domenica












domenica 24 giugno 2012

Raffica di multe e auto sequestrata

Un’auto sequestrata e numerose multe per eccesso di velocità sono il risultato dei controlli a sorpresa fatti dalla Polizia municipale lungo le strade di Pellestrina. Gli agenti sono intervenuti nelle ultime ore con il supporto di etilometro e telelaser. Nel corso delle verifiche è stata sequestrata una vettura perché l’assicurazione non era stata rinnovata, e numerose multe sono state fatte utilizzando proprio il telelaser nel lungo rettilineo di Strada comunale dei Murazzi. Una strada da sempre pericolosa perché invoglia a correre, e dove spesso si sono verificati incidenti che hanno causato morti e feriti perché la strada è stretta e con delle curve molto insidiose. (s.b.)

Pellestrina, si guasta l’autobus mentre s’imbarca sul ferry

Si guasta l’autobus mentre si imbarca sul ferry boat, e il personale Actv è costretto a farlo salire in retromarcia al terminal di Santa Maria del Mare. È successo ieri pomeriggio alle 13,55. Il traghetto era pronto a partire per gli Alberoni quando il mezzo che trasportava numerosi pendolari e turisti si è rotto. La scelta di imbarcarlo in retromarcia è stata presa anche per perdere meno tempo e ridurre i disagi ai passeggeri, mentre una volta al terminal degli Alberoni sarebbe stato più facile sbarcarlo utilizzando un carro attrezzi. Questa cosa è stata fatta nel minor tempo possibile, mentre i passeggeri sono stati fatti salire su un secondo autobus giunto appositamente dal deposito del Lido per la corsa di linea che però ha subito un inevitabile ritardo. Alle 14.45, finalmente, la situazione è tornata alla normalità ed l’autobus rotto è stato portato al deposito di via lungomare Marconi per la manutenzione. Non è però la prima volta che succedono episodi simili, tra guasti al ferry boat oppure agli autobus di Linea 11. Spesso e volentieri il comitato dei pendolari di Pellestrina ha avuto da ridire con Actv, richiedendo un piano più capillare per i casi di emergenza. (s.b.)

Pellestrina, allarme siringhe in spiaggia

Dopo le pantegane ecco le siringhe, e la spiaggia di Pellestrina continua ad avere problemi sotto il profilo di una fruizione sicura da parte dei bagnanti. Ieri una cinquantina di volontari di Legambiente e del Comune si sono dati da fare raccogliendo i rifiuti trasportati dal mare tra le 9.30 e le 12.30. In tutto sono stati 150 i sacchi riempiti, per lo più con pezzi di reti, plastica varia e vetro. Questo sia dietro le dune che sull’arenile. Veritas ha messo a disposizione guanti, sacchi e attrezzi, Legambiente ha fornito magliette e cappellini, mentre a metterci l’impegno sono state tante persone che avevano a cuore la spiaggia di Pellestrina. Il problema delle siringhe però rimane, e ha lasciato perplessi molti dei volontari che poi si sono ritrovati a raccoglierle, segno che qualcosa non quadra, ma anche che c’è un concreto rischio di farsi del male camminando sulla sabbia. «Quello che è preoccupante», commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, che ha partecipato all’intervento mattutino, «è che quest’anno il Comune non è riuscito a garantire una adeguata pulizia della spiaggia. Certo, probabilmente è una questione di fondi, ma in questi 6-7 chilometri di arenile si deve intervenire con più capillarità». L’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, anche nei giorni scorsi aveva però garantito la massima attenzione anche per Pellestrina. Concessioni. Rimane però in piedi il grande ritardo con il quale procede il bando per le concessioni balneari a Pellestrina. Dal via libera della Capitaneria di porto sono trascorsi tre anni, il Piano degli arenili è stato fatto ma la burocrazia affonda le speranze dei privati. Il Consorzio servizi è pronto dal 2010 e ha già chiesto cinque delle 18 concessioni previste per creare i primi stabilimenti privati dell’isola e provare a rilanciare Pellestrina sotto il profilo turistico vista la crisi di pesca e cantieristica. «Ne abbiamo discusso di recente anche con l’assessore al Patrimonio, la c’è troppa burocrazia”, afferma Angelo Bianchini, presidente del Consorzio servizi. «Si devono portare in spiaggia acqua, luce e scarichi fognari. Ma ci siamo detti pronti a farlo noi stessi. Eppure si è bloccati. C’è rammarico perchè si sta perdendo una grande occasione, anche per offrire posti di lavoro». Proteste. Sono quelle per le imbarcazioni che anche ieri si sono ormeggiate sotto riva, a pochi metri dall’arenile lungo il litorale dell’isola. Il consigliere Scarpa Marta proprio l’altro ieri ha presentato al sindaco una interrogazione in merito, ma si attendo i controlli capillari della Guardia costiera nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”. Dal primo maggio sono entrate in vigore le nuove norme che vietano l’ormeggio sotto riva alle barche, ma ancora in questi giorni si ripetono gli episodi, e i bagnanti sono costretti a fare il bagno tra le barche, le chiazze di carburante che rilasciano e in un contesto che tutto è fuorché sicuro, specie per i bambini.

sabato 23 giugno 2012

Proteste per le barche vicine a riva con il motore accesso

Troppe barche ormeggiate fin sotto riva e monta la protesta dei bagnanti a Pellestrina. Anche in questi ultimi weekend si è infatti riproposto il problema di chi approfitta del fatto che l’arenile è libero e senza stabilimenti, per arrivare ad ancorare la propria barca a un pa io di metri dalla spiaggia. Una situazione che, oltre a creare un evidente problema di sicurezza, ne crea anche uno ambientale, con carburanti ed oli che galleggiano sottoriva mentre le persone cercano di farsi un bagno in tranquillità. Ecco che tra le proteste è arrivata anche al sindaco Orsoni una segnalazione. A presentare l’interrogazione è stato il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”, che ha chiesto maggiori controlli a chi ne ha competenza per evitare inutili incidenti e riportare un minimo di ordine davanti l’arenile di Pellestrina. Va detto inoltre che, dall’inizio di maggio, la Capitaneria di Porto ha introdotto nuove normative che vietano proprio la sosta sottoriva alle imbarcazioni. E sono stati assicurati controlli capillari con l’avvio dell’operazione stagionale “Mare Sicuro” che ogni anno vede i militari garanti della sicurezza lungo le coste. Sempre a Pellestrina, oggi alle 9.30 al pannello 12, vicino alla scuola media Loredan, si ritroveranno i volontari per pulire l’arenile dell'isola. È infatti prevista l’iniziativa saltata per il maltempo tre settimane fa e denominata «Spiagge Pulite e Campo di volontariato di Legambiente». Sarà garantito anche questa volta il sostegno di Veritas, che metterà a disposizione i materiali per la raccolta dei rifiuti spiaggiati e che provvederà, a fine mattina, alla loro rimozione. Parteciperanno, oltre agli alunni della scuola, anche i soci delle associazioni Tra mare e laguna, il Murazzo, il Calcio San Pietro, il Calcio Pellestrina e Abitanti in isola. A loro si affiancheranno le associazioni ambientaliste locali. Intanto, lungo l’arenile di Pellestrina, e anche del Lido, dopo le invasioni di alghe e di micro cappe dei giorni scorsi, da alcune ore si sono aggiunte anche le meduse. Segno della buona qualità dell’acqua di mare che bagna le due isole, ma un ulteriore fastidio per chi tenta di godersi questi giorni di sole stando comodamente in riva al mare. (s.b.)

venerdì 22 giugno 2012

I comitati dei cittadini chiedono i mezzi del 118

I comitati cittadini per la sanità scriveranno una lettera al sindaco per stigmatizzare le carenze di mezzi in dotazione al Suem-118 per il Lido e Pellestrina. Una presa di posizione che fa seguito al problema sorto tre giorni fa quando, a causa di concomitanti emergenze, la sola autoambulanza in servizio al Lido per il punto di primo intervento del distretto non aveva potuto soccorrere una bambina di 12 anni colta da malore per il caldo. «Si tratta di un problema che denunciamo ormai da anni», afferma Salvatore Lihard, uno dei portavoce dei comitati, «ormai ci siamo quasi anche stancati di dirlo. Il fatto è che il settore della emergenza/urgenza al Lido e a Pellestrina è particolarmente carente sotto questo profilo. Avevamo l’idroambulanza nella cavana del Nicelli e poi ce l’hanno tolta, avevamo un elicottero in estate in aeroporto al Lido ed è sparito due anni fa, avevamo più autoambulanze e n’è rimasta una sola. Senza contare che non c’è personale a sufficienza per poterne utilizzare una eventuale seconda. Morale, spesso capita che ci si trova con emergenze o interventi in contemporanea, e il risultato è l’impossibilità a coprirli tutti». Tre giorni fa la bambina colta da malore è stata poi costretta a rientrare a casa dei nonni a Venezia, perché la sola autoambulanza del Lido era impegnata in un caso di ictus. Il direttore della centrale operativa del Suem-118, Poalo Caputo, aveva però sottolineato la correttezza della scelta operata dal personale l’altro giorno, considerando un codice verde la bambina, ma segnalando anche il fatto che, essendoci numerose richieste quella mattina, forse nemmeno due mezzi sarebbero stati sufficienti per poter intervenire anche per la 12enne a quell’ora. Caputo che ha ribadito però la possibilità, in caso di contemporanei codici rossi o gialli, di poter disporre degli elicotteri degli ospedali di Padova e Treviso e di una delle quattro idroambulanze in servizio a Venezia all’Ospedale Civile. «Avere un solo mezzo al Lido è comunque assurdo», rincara Lihard, «va garantita maggiore sicurezza a chi frequenta o abita al Lido e a Pellestrina. Di fatto, una bambina non è stata soccorsa dal servizio sanitario». Intanto, all’indomani dell’approvazione del Piano sociosanitario regionale, il presidente della V commissione Leonardo Padrin è intervenuto all’incontro organizzato al Padiglione Rama dalla Cisl e a garantito che «In base al riconoscimento della specificità anche veneziana, se emergerà davvero il bisogno di una idroambulanza al Lido o a Pellestrina la Regione la pagherà». 
Simone Bianchi

giovedì 21 giugno 2012

Trecento piantine rubate appena piantumate

Le avevano appena piantate nelle aiole, ma la scorsa notte molti sono stati subito rubati dai residenti. Si tratta di trecento piantine fiorite che la Municipalità e Veritas avevano sistemato per abbellire l’isola di Pellestrina in più punti, andando a proseguire un intervento che nei mesi scorsi aveva visto piantare anche 40 alberi, mentre 15 sono attesi a breve in sestiere Busetti. Ieri la denuncia del presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. È una cosa assurda che va contro gli stessi residenti», dice, «si fa di tutto per abbellire un’isola che h già molti problemi, e poi saltano fuori i furbi che rovinano tutto o quasi. Chiediamo ai residenti che si facciano coraggio e segnalino a noi o alle forze dell’ordine i colpevoli. Siamo sconcertati dall’accaduto, un’azione senza alcun senso che rovina il lavoro svolto per migliorare questa isola anche in tal modo». Un episodio che però ha parecchi precedenti anche al Lido. Soprattutto nei giorni precedenti la Mostra del Cinema, dalle aiole e dalle ciotole sparivano a decine piante fiorite e gerani, con il risultato che al Comune si causava un danno economico non di poco conto. (s.b.)

Proteste contro i tagli del bus

Allarmati da possibili tagli al servizio della Linea 11 Actv, i pendolari di Pellestrina hanno scritto in queste ore all’assessore Ugo Bergamo chiedendo un incontro. La portavoce del comitato pendolari dell’isola ci vuole vedere chiaro. «Abbiamo chiesto un appuntamento all’assessore Bergamo per esporgli la situazione ormai critica della Linea 11», argomenta Antonietta Busetto. «Chiediamo gentilmente priorità a questa nostra richiesta perchè i residenti sono sufficientemente stufi dei continui disagi che si verificano». Sull’isola girano infatti voci che la frequenza delle corse dell’autobus che collega Pellestrina al Lido e viceversa possa salire a 40 minuti. Una cosa ritenuta inac-cettabile visto che già ora si verificano spesso disagi, non ultimi quelli di due settimane fa che hanno visto un solo mezzo inserito nella corsa delle 12.55 e moltissimi studenti costretti a non salire e ritardare il rientro a casa. Tanto che poi venne anche bloccato un mezzo per protesta e dovettero intervenire i carabinieri. «Ho già presentato una interpellanza sui fatti accaduti il 7 e 8 giugno scorso, e nei quali molti passeggeri sono stati lasciati a terra perché l’autobus era strapieno e non c’era una corsa aggiuntiva», dice il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. «In più la Linea 11 è soffocata dai turisti che arrivano da Chioggia, e quindi un autobus a volte non basta. Non si possono fare tagli dove le corse sono ridotte già all’osso. I residenti vanno tutelati». (s.b.)

La regata su caorline per studenti

Iniziativa della scuola media Loredan e delle Remiera Pellestrina

  La scuola media Loredan e la Remiera Pellestrina hanno organizzato una regata per gli studenti su caorline che si è disputata davanti l’isola e che ha attirato moltissimi appassionati. La partenza è stata data nel canale antistante il ristorante da “Celeste”, mentre l’arrivo dopo pochi minuti è stato al traverso della sede della remiera. La giuria era composta da Romano Vianello, Giovanni Busetto e Rossano Gorin, mentre il grande Sergio Tagliapietra “Ciaci” ha ricoperto le funzioni di giudice di gara. (s.b.)

mercoledì 20 giugno 2012

Abitanti sul piede di guerra per fermare le villette

Una cinquantina di abitanti hanno preso parte ieri pomeriggio all’assemblea pubblica promossa dalle associazioni ambientaliste al cinema Perla per discutere del progetto delle villette di Ca’ Roman. Un buon risultato, secondo i promotori, che puntano il dito su 11 delle 42 villette progettate su un’area che da sempre era stata invece vietata alle edificazione nelle ex colonie delle suore Canossiane, e sul rischio di utilizzo delle falde per attingere acqua nella costruzione e sulla possibile realizzazione di una darsena che danneggerebbe l’ecosistema lagunare a ridosso dell’isola. «Ci è stata sottolineata la mancanza di informazione a Pellestrina su questo tema», dicono gli ambientalisti, «e pertanto abbiamo deciso di organizzare per lunedì 9 luglio alle 21 una grande assemblea pubblica in piazza a Pellestrina, così da presentare a più persone possibile il progetto della Ca’ Roman srl e le richieste che facciamo al Comune per mettere dei vincoli allo stesso. In ballo c’è l’ambiente e la tutela dello stesso visto che l’area è anche a ridosso di un’oasi protetta». (s.b.)

Trovata una soluzione per i casoni

Municipalità e Comune hanno trovato un accordo sul problema dei casoni abusivi per il ricovero di attrezzi per la pesca e l’agricoltura. Un centinaio quelli sparsi sull’isola di Pellestrina e costruiti attorno al 1982. Strutture talvolta ampie solo qualche metro quadrato, fatte in legno o con materiali di risulta, ma di fatto abusive e su terreno comunale o demaniale dove i residenti non pagavano alcun canone di affitto. Dopo la decisione di ordinarne l’abbattimento immediato, solo 29 sono stati quelli eliminati nella zona di Portosecco. Ne restano in piedi ancora 18 nell’area di San Pietro in Volta, quindi una quarantina in zona La Mara nei pressi dell’abitato di Pellestrina. Lunedì si è svolta una commissione municipale apposita per fare il punto su questa vicenda, con una buona notizia. «Dopo l’abbattimento dei 29 casoni di Portosecco, avevamo scoperto che ci poteva essere una soluzione alternativa anche per garantire pescatori e agricoltori dell’isola», commenta il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «È pur vero che per trent’anni nessuno ha pagato affitti al Comune, e che quelle strutture erano del tutto abusive se non in certi frangenti anche pericolose, viste le modalità di costruzione. Però hanno un loro scopo fondamentale, altrimenti i pescatori non avrebbero luoghi dove poter ricoverare le reti e le altre attrezzature per la pesca. Il Comune ci ha informati che sono stati messi a disposizione 200 mila euro come primo stralcio per costruire i casoni già demoliti e per rifare i 18 di San Pietro in Volta. Ovvio che poi i residenti dovranno pagare un canone di affitto a Ca’ Farsetti in base alla dimensione del casone stesso». Per la quarantina di casoni in piedi ancora in zona La Mara a Pellestrina si lavorerà in un secondo momento, cioè non appena saranno disponibili altri fondi per la sostituzione del preesistente. In questo modo il Comune ha risolto da un lato il problema della fatiscenza dei casoni e della loro possibile pericolosità, e il fatto che fossero del tutto illegali. E dall’altro ha messo in regola la situazione. «Ci auguriamo che il tutto avvenga in tempi brevi, così da chiudere una partita che va avanti ormai da due anni. Da parte del Comune abbiamo trovato grande disponibilità nell’affrontare e risolvere questa vicenda», conclude Vianello. (s.b.)

martedì 19 giugno 2012

Assemblea pubblica sul futuro dell’area di Ca’ Roman

Il cinema Perla di Pellestrina ospiterà oggi alle 17.30 un’attesa assemblea pubblica sul tema del progetto per le villette che dovrebbero essere costruite nella zona di Ca’ Roman a ridosso dell’oasi gestita dalla Lipu. Un progetto che procede da alcuni anni ormai, ma che sta trovando da mesi grande resistenza nel fronte ambientalista e cittadino sull’isola di Pellestrina. Tanto è vero che il titolo dell’assemblea stessa è eloquente: “Giù le mani da Ca’ Roman”, con motivazione il “no alla devastazione ambientale dell’estremità sud dell’isola, il no alle villette che non portano alcun beneficio economico ai residenti, e il si invece per un progetto alternativo e condiviso con gli abitanti di Pellestrina”. In ballo c’è la costruzione di 42 villette bifamiliari per un totale quindi di 84 appartamenti previsti nell’area ex colonia delle suore Canossiane. Un totale di 25 mila metri cubi di volumetrie realizzati dalla Ca’ Roman Srl, società nata proprio a questo scopo. «Noi non siamo a priori contrari al progetto, ma ad alcune porzioni dello stesso», fa notare Federico Antinori della Lipu, una delle associazioni ambientalisti schierata contro l’iniziativa immobiliare. «In primis, non va bene il fatto che 11 delle villette siano state previste in un’area che lo stesso Comune ha sempre tutelato vietando le edificazioni. Questa è compresa tra il Forte Barbarigo e uno degli edifici della ex colonia. Una fascia di rispetto per semplici motivi di sicurezza, ma area verde molto preziosa. Che le 11 villette le facciano da un’altra parte su quel terreno, o che ne costruiscano di meno». Poi c’è il problema del rifornimento di acqua per i lavori. «Vogliono utilizzare l’acqua di falda, ma qui si creerebbe il rischio di subsidenza, e il Comune vuole autorizzare una cosa simile invece di tutelare la sua laguna?», si chiede Antinori. «Che si portino l’acqua con una imbarcazione. Infine, c’è il rischio che venga realizzata una darsena. Non c’è ora nel progetto, ma la stessa Ca’ Roman Srl nello studio di impatto ambientale si chiede e si risponde sul come i proprietari arriveranno nelle loro case: utilizzando la barca. Ciò determina una possibile darsena e un nuovo danno ambientale all’area». (s.b.)

Sabato nonna Amalia Scarpa ha spento 100 candeline

Amalia Scarpa spegne le sue prime cento candeline. Un traguardo davvero raro quello raggiunto da nonna Amalia. Sabato il presidente della Municipalità, Ezio Ordigoni, assieme alla delegata alle Politiche sociali, Roberta Tossato, si è recato a Salzano, nella residenza per anziani Anni Azzurri con un mazzo di fiori e una lettera, che la centenaria, che si alza, cammina e canta, ha letto senza occhiali. Originaria di Pellestrina, nonna Amalia ha vissuto per molti anni a Favaro. Sabato ha spento le candeline in un colpo solo, davanti a parenti e nipoti. (m.a.)

venerdì 15 giugno 2012

Il comitato incontra Simionato

Il comitato cittadino composto da chi il 23 luglio 2010 ha subìto danni dalla tromba d’aria che colpì Pellestrina e San Pietro in Volta ha incontrato ieri mattina il vicesindaco Sandro Simionato. Assente il sindaco perchè ammalato, Simionato ha spiegato alla rappresentanza di residenti il quadro economico della situazione attuale e come è modificato quello dei possibili risarcimenti. Inizialmente doveva essere lo Stato a farli, ora invece, essendo stati modificati alcuni regolamenti, il tutto è passato sotto la Regione. «Abbiamo molto apprezzato il modo nel quale il vicesindaco si è confrontato con noi», spiega Daniele Scarpa, portavoce del comitato di Pellestrina, «purtroppo i tanti eventi che nel frattempo si sono succeduti e il piatto che piange non permettono di vedere una situazione rosea all’orizzonte. Ma restiamo fiduciosi sul fatto che qualcosa si possa ottenere, quantomeno per i privati che si sono dovuti ricostruire porzioni di casa oppure che hanno subìto altri danni». Come prima cosa il comitato ha chiesto e ottenuto di potersi confrontare nuovamente con il sindaco Orsoni, appena sarà possibile, quindi hanno an- nunciato di voler chiedere un incontro anche al governatore della Regione, Luca Zaia, senza escludere la possibilità di interessare i parlamentari. (s.b.)

giovedì 14 giugno 2012

Pellestrina attende ancora i soldi promessi

«I residenti di Pellestrina, Portosecco e San Pietro in Volta non chiedono la luna, solo che gli venga riconosciuto quanto promesso a fronte delle spese che hanno dovuto sostenere per ristrutturare le loro case». Il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ribadirà oggi al sindaco Orsoni quanto richiesto dalla popolazione in un incontro programmato da tempo assieme anche alla Municipalità. Si parla di quei fondi che lo Stato aveva promesso dopo la visita dell’allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, a seguito della tromba d’aria che il 23 luglio 2010 aveva colpito duramente l’isola. Un fenomeno che danneggio decine di case, impianti sportivi, edifici pubblici e anche numerose autovetture dei residenti. A una prima stima erano stati fissati danni per circa 5 milioni di euro. «Con il massimo rispetto ci raffrontiamo a quanto accaduto con la tromba d’aria che ha colpito Venezia»,, prosegue il consigliere comunale, «ma a Pellestrina la gente si chiede perché non gli sia arrivato neppure un centesimo rispetto a quando promesso da Roma, mentre altre zone del Paese sono state rifondate subito a seguito di eventi che si sono verificati dopo quello di Pellestrina». Dalla Municipalità, il presidente Giorgio Vianello commenta amaramente: «Parleremo con il sindaco, ma il mio timore è che a questa isola non arriverà nulla. Sono tanti i soldi da tirare fuori per i terremoti e le alluvioni che si sono poi succedute in giro per l’Italia, ma qui a Pellestrina sarebbe bastato intanto partire con un milione di euro, almeno per aiutare le famiglie che sono più bisognose e che hanno subìto i danni maggiori. C’è tanta gente che si è dovuta fare un mutuo, con somme fino a 50 mila euro per ricostruire il tetto della casa». 
Simone Bianchi

venerdì 8 giugno 2012

Bus pieno, arrivano i carabinieri

Genitori e studenti in mezzo alla strada bloccano la linea 11

Per il secondo giorno consecutivo l’autobus di linea 11 è arrivato pieno di passeggeri alla fermata della scuola Loredan senza permettere a nessuno di salire, e stavolta studenti e genitori lo hanno bloccato mettendosi in mezzo alla strada. Mercoledì avevano minacciato di farlo se il disagio si fosse riproposto, e puntualmente è accaduto. Il mezzo era partito puntuale alle 12.55 dal capolinea del cimitero di Pellestrina, ma già pieno di passeggeri dal momento che a qualche turista, in arrivo con il vaporetto di linea 31 da Chioggia c’erano anche molti residenti di rientro dal mercato chioggiotto. Situazione che ha impedito ad altri passeggeri di salire sul mezzo strada facendo, fino alle 13, quando è giunto alla fermata della scuola media Pietro Loredan dove molti studenti erano in attesa per salire e tornare a casa. «E’ successa la stessa cosa e stavolta la gente ha reagito protestando perchè è stufa di queste situazioni – commenta Lorenza Vianello dalla associazione Tra mare e laguna – ci sono continue penalizzazioni per i residenti dell’isola, abbiamo già avuto in passato molti problemi per questo stesso motivo. Serve un secondo mezzo».
La reazione degli studenti e dei genitori che si sono messi in mezzo alla strada per impedire all’autobus di ripartire, ha provocato la cancellazione della corsa e l’arrivo dei carabinieri. Gli stessi dai quali il giorno prima erano andati a protestare i genitori degli alunni. Solo che stavolta i militari sono passati alla identificazione dei giovani e dei familiari. «Credo che sia stata una reazione ovvia, visto che il problema è continuo» osserva il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”. Consigliere che ieri ha presentato una interpellanza al sindaco sui fatti di Pellestrina. «Sindaco con il quale ho avuto modo di parlare ieri mattina al telefono, spiegandogli il disagio degli abitanti. In fin dei conti, la scuola terminerà tra due giorni, cosa costava ad Actv mettere in linea una corsa di rinforzo per evitare tutto questo? Tra l’altro si sa che in questo periodo può capitare che un maggior numero di turisti arrivano da Chioggia, quindi bastava fare quattro conti e potenziare il servizio per quella corsa delle 12.55. Invece niente».

giovedì 7 giugno 2012

Pellestrina Bus stracolmo gli studenti restano a terra

Gli studenti restano a terra perchè l’autobus Actv è stracolmo e scoppia la protesta delle famiglie a Pellestrina. Ieri mattina alle 12.55, la corsa di linea 11 partita dal cimitero era già piena di passeggeri. Quando è arrivata alla fermata di fronte la scuola Loredan non c’è stato quasi modo di far salire nessuno. È successo che alcuni genitori hanno anche tentato di bloccare il mezzo per protesta, mentre altri sono stati chiamati al telefono per andarsi a prendere i figli in auto direttamente da casa. C’è stato chi si è rivolto subito anche ai carabinieri per denunciare l’accaduto, ma oggi si annunciano già altre proteste qualora dovesse ripetersi il disagio. «Siamo tornati agli episodi dello scorso anno», commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, «la gente è stufa di queste situazioni, e ha già detto che domani (oggi, ndr) bloccherà i mezzi diretti al Lido senza farli imbarcare sui ferry boat a Santa Maria del Mare. Gli alunni delle scuole hanno diritto a usare i mezzi pubblici ed è assurdo che Actv non preveda corse di rinforzo proprio in fasce come queste». Scarpa ha subito presentato una interrogazione all’assessore Bergamo. (s.b.)

martedì 5 giugno 2012

Pellestrina, arenile irraggiungibile

“Pennelli” coperti dai rifiuti e dune che impediscono l’accesso

La stagione balneare è iniziata ma a Pellestrina i problemi per l’arenile permangono. Detto che per il terzo anno
consecutivo il progetto per allestire stabilimenti attrezzati è rimasto solo sulla carta, nonostante la disponibilità del consorzio che si era creato a suo tempo, per i residenti le difficoltà di accesso e uso degli arenili liberi dell’isola rimane la sola certezza. In una interrogazione che il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ha rivolto nelle ultime ore all’assessore Gianfranco Bettin, viene citato proprio il problema dei pennelli e del loro utilizzo da parte dei bagnanti.
Scarpa segnala infatti le difficoltà di accesso e uso dei “pennelli”, dal momento che i camminamenti sono sempre pieni di legno e rifiuti trasportati dal mare con le onde. Un altro problema ancora da risolvere è quello dell’erosione, ma qui entra in ballo invece il Magistrato alle Acque. In alcuni dei tratti di spiaggia, l’erosione è talmente evidente che il mare si è “mangiato” alcune decine di metri di arenile, arrivando ormai quasi a lambire il vecchio murazzo costruito a protezione degli abitati retrostanti la spiaggia.
Una situazione che preoccupa non poco gli stessi residenti, soprattutto chi ha ancora negli occhi l’alluvione del 1966. In certi punti, infine, la sabbia trasportata dal vento ha creato dune che impediscono l’accesso a porzioni intere di arenile, avendo ricoperto alcuni camminamenti fondamentali per spostarsi dal murazzo alla riva del mare. Il consigliere Scarpa chiede quindi interventi celeri a chi ne ha la competenza per rendere pienamente fruibili ai pellestrinotti la loro spiaggia, sempre sperando che si possa sbloccare la partita legata agli stabilimenti balneari dei privati. (s.b.)