domenica 27 febbraio 2011

Sciopero bianco e i pendolari rimangono a terra

Dal capolinea di Pellestrina, alle 8.15, parte un solo autobus in direzione Lido, che non riesce ad accogliere tutte le persone ferme in attesa nelle varie fermate. Molti utenti vengono lasciati a terra, e scoppia la protesta. È successo ieri mattina, ma è una situazione che si ripete oramai da una quindicina di giorni, da quando i dipendenti Actv hanno deciso di fare lo sciopero bianco. Gente che attende alla fermata l'arrivo del secondo autobus, che non c'è, ragazzini delle medie che vengono lasciati a terra perchè, come ieri mattina l'autobus è pieno, il ferry che parte senza attendere l'arrivo dell'autobus, fermato dalle proteste della gente che non riesce ad imbarcarsi. Un supplizio, soprattutto se si pensa che per uscire dall'isola bisogna necessariamente prendere i mezzi Actv, che passano in alcune fascie orarie ogni 30 minuti, o, come nel caso di ieri, dopo un'ora; 8.15, 9.15. E non è un caso, ma gli autobus mancano soprattutto dove c'è più movimento con i pendolari o gli studenti, dove insomma si creano più disagi. «Capiamo le esigenze e le motivazioni dei dipendenti Actv » dicono alcune lavoratrici che ogni giorno lasciano l'isola in direzione Venezia «ma non possiamo accettare un trattamento del genere, soprattutto se a farne le spese sono i nostri figli che devono andare o ritornare da scuola. E comunque anche noi abbiamo un lavoro, dove dobbiamo rispettare gli orari». «Ieri mattina vi era un caos- racconta un utente - e l'autobus è partito con le porte aperte, da tanta gente vi si era assiepata. Era anche pericoloso».
      Annalisa Busetto

Seicento firme contro i ritardi Actv

Ritardi e autobus in meno sulla linea 11 con passeggeri esasperati mentre la petizione promossa dall’associazione «Tra mare e laguna» ha raggiunto le 600 firme. La pazienza dei pellestrinotti sta giungendo al limite dopo quasi un mese di disagi sui mezzi della linea 11 che collega l’isola al Lido e viceversa. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello che ha visto decine di utenti Actv rimanere a terra a Santa Maria del Mare perchè l’autobus è arrivato con venti minuti di ritardo al terminal del ferry boat, e il traghetto è partito lo stesso verso gli Alberoni non potendo attendere l’automezzo. «Questo è successo con la corsa delle 8.15 del mattino - denuncia Lorenza Vianello dall’associazione Tra mare e laguna di Pellestrina - Dovevamo arrivare al terminal in quindici minuti, e invece ne abbiamo impiegati trentacinque in maniera inspiegabile».
 Inutili le proteste sul posto contro il conducente e l’azienda, ma questo è l’effetto diretto della «non collaborazione» attuata dai sindacati contro l’azienda per l’applicazione del Decreto 78, e con il personale che quindi non osserva più i turni straordinari ne salta i riposi previsti. «I residenti non ne possono più - aggiunge Lorenza Vianello - Qui si penalizzano i pendolari che devono farsi ore di viaggio per raggiungere Venezia e Mestre, e che da un mese continuano ad arrivare in ritardo al lavoro oppure a scuola, senza contare i problemi nel rientro la sera quando le condizioni di viaggio non mutano».
 Simone Bianchi

Creditori all’attacco dei De Poli

Il legale che cura gli interessi di alcuni creditori dei cantieri De Poli, che ancora non hanno visto un euro e temono di non vedere più un soldo nonostante le considerevoli cifre che avanzano, ha inviato una lettera al giudice Rita Rigoni e al commissario giudiziale: chiede che venga avviata un’azione di responsabilità contro la famiglia De Poli o che si vada al fallimento.
 L’avvocato veronese Giampaolo Mignolli, prima di giungere alle sue considerazioni critiche finali, affronta la questione dei conti. Ricorda che nel bilancio del cantiere chiuso nel 2007 e sottoscritto dalla famiglia De Poli si leggeva che le tre navi in costruzione valevano oltre 41 milioni di euro. Ma la valutazione del perito nominato dal Tribunale, Giampietro Zucchetta, è inferiore di ben quattromila euro. Alla fine, comunque, sono state vendute ai norvegesi della «Utkilen» per 15 milioni di euro, meno della metà del previsto. Lo stesso per quanto riguarda il cantiere, che l’Actv ha acquisito per 12 milioni e 300 mila euro. La prima considerazione del legale è che c’è stata con tutta evidenza una sopravvalutazione da parte dei vecchi anmministratori del cantiere di Pellestrina, valutazione che avrebbe fuorviato quelle sulla solvibilità e sulla capacità economica dell’azienda, inducendo allora le banche a concedere ulteriori crediti ai De Poli. Stando all’avvocato veronese, sarebbe stato violato l’articolo 2621 del codice civile, quello che punisce le false comunicazioni ai soci.
 E ancora: l’avvocato Mignolli ricorda che nella proposta di concordato preventivo avanzata dallo studio legale dei De Poli si sosteneva che dalla vendita del cantiere si potevano incassare da un minimo di 44 milioni di euro a un massimo di 62 milioni. In realtà, facendo l’addizione tra l’incasso per le navi e quello per il cantiere, il commissario giudiziale Emilio Borella ha portato in cassa 27 milioni e 300 mila euro. Una somma di molto inferiore a quanto preventivato e, stando all’avvocato, tale da rendere difficile qualsiasi soddisfacimento, seppur parziale, delle aspettative dei creditori chirografari, cioè di decine di piccoli cantieri, artigiani e fornitori che non siano banche o dipendenti.
 I piccoli creditori, insomma, dopo aver fatto i conti temono di rimanere esclusi dalla divisione finale dei soldi, visto che sono meno della metà di quello che inizialmente e ottimisticamente era previsto. E molti loro rischiano addirittura la chiusura e lo stesso fallimento. E l’avvocato Mignolli sostiene che la realtà è ben diversa dalle ipotesi di realizzo contenute nella domanda di concordato preventivo dei De Poli e sulla base delle quali è stato poi concesso. per tutto questo il legale chiede che venga avviato l’azione di responsabilità nei confronti degli imprenditori di Pellestrina, che ora hanno fondato una società di navigazione in Olanda (la De Poli Tankers), o che si vada al fallimento.

sabato 26 febbraio 2011

«Strada per Ca’ Roman da sistemare»

(a.b.) Un'interrogazione all'assessore al Patrimonio Bruno Filippini per denunciare lo stato della strada demaniale in zona Pastorello, che collega Pellestrina all'oasi di Ca’ Roman, e della darsena "Porto di rifugio", dove i diportisti lasciano sempre immondizie. Il documento è partito dal consigliere comunale Alessandro Scarpa "perchè in quella zona vige la completa anarchia, ma fa parte dell'isola, e la sua posizione di collegamento alla preziosa oasi di Cà Roman la dovrebbe invece tutelare". L'area quando non è adibita a discarica abusiva (da poco sono stati asportati quintali di materiale, ferro, materassi, materiale di risulta, scaricati dai soliti ignoti), è comunque in pessime condizioni, sterrata e piena di buche, che diventa un immenso pantano quando piove. E dato che è assai frequentata, sia da turisti che da isolani, Scarpa chiede che sia valutata l'ipotesi di una sua sistemazione.

venerdì 25 febbraio 2011

Petizione per il distretto sanitario

(a.b.) L’Udc Pellestrina avvia due raccolte di firme per il potenziamento dei servizi del distretto sanitario (un medico di pronto soccorso per suture e medicazioni) e per sollecitare i rimborsi danni della tromba d'aria di luglio, fermi a Roma. I banchetti saranno presenti domani, sabato davanti alla Coop dalle 9 alle 17 e domenica dalle 9 alle 12, di fronte alle chiese di Ognissanti a Pellestrina.

giovedì 24 febbraio 2011

Ora le alghe daranno luce al porto

Una microcentrale sperimentale con l’obiettivo di rendere autosufficiente l’area 
L’impianto definitivo potrebbe sorgere a Marghera, in un’area dismessa dal Petrolchimico

 Alghe da trasformare in elettricità, con l’obiettivo di rendere autosufficiente il porto di Venezia che ha attualmente un fabbisogno di 7 megawatt e che in prospettiva di nuovi investimenti potrebbe triplicare, ma utile anche per la rete veneziana. Ieri mattina è stato siglato un accordo per la realizzazione di un progetto pilota su scala industriale tra Veneto Agricoltura ed eNave Srl (una controllata del Porto), con la partecipazione di Enalg spa che detiene il brevetto dell’invenzione. Veneto Agricoltura ha dato la disponibilità ad installare per cinque anni nel sito di acquacoltura sperimentale di Pellestrina un impianto per la creazione di combustibili puliti, utilizzabili anche per imbarcazioni e veicoli in via sperimentale, che saranno trasformati in energia elettrica. A Pellestrina sarà realizzato un impianto in miniatura con l’obiettivo di ottenere almeno mezzo megawatt per un costo annuo di gestione tra i 700 e gli 800 mila euro all’anno: sarà testato in laguna su due bioreattori per valutare la resa della minicentrale in un anno, in base al clima veneziano. Le microalghe, tipo fitoplancton e alghe unicellulari allevate in laboratorio e selezionate, saranno inserite in cilindri trasparenti all’interno dei quali saranno immesse acqua e anidride carbonica prelevata dall’ambiente. Grazie all’effetto dei raggi solari saranno accelerati i processi fotosintetici. La biomassa prodotta subirà un procedimento per estrarre il biocarburante e altre sostanze pregiate di sintesi vegetale, il carburante sarà convogliato in un generatore per produrre energia e calore. Se la sperimentazione sarà positiva non sarà neppure necessario attendere la conclusione prevista entro cinque anni e potrebbe essere dato il via all’impianto vero e proprio da 40-50 megawatt che dovrebbe sorgere a Marghera, in un’area dismessa del Petrolchimico. La collaborazione tra le società prevede l’avvio della ricerca nel campo delle bioenergie, in particolare Veneto Agricoltura potrà sperimentare se parte della biomassa prodotta può essere impiegata come integratore di mangimi per prodotti ittici.
      L’accordo prevede inoltre la collaborazione tra Enalg Spa e Veneto Agricoltura per la creazione di un Centro di riferimento di Algologia e Biotecnologie Fotosintetiche. C’è infatti la necessità di sviluppare sul territorio competenze professionali adeguate nel settore e, contemporaneamente, svolgere attività di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo nel settore delle energie rinnovabili.
      «Questo progetto consente - ha dichiarato Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale - imsieme ai progetti legati alle altre fonti rinnovabili tra cui spicca il cold ironing (l’elettrificazione delle banchine a terra) di fare un grande passo in avanti verso l’autosufficienza energetica del Porto».

Mini-centrale a Pellestrina alimentata ad alghe Parte la sperimentazione

Sarà a Pellestrina la prima mini-centrale da 0.5 Megawatt per la produzione di energia dalle alghe: un test, per valutare la resa del biocarburante, in base alla capacità produttiva delle alghe. «L’obiettivo finale è realizzare una centrale di 40-50 megawatt», dichiara il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, «il porto di Venezia consuma circa 7 megawatt: questo progetto ci consente - insieme ad altri, come quello per l’elettrificazione delle banchine da terra - di fare un grande passo in avanti verso l’autosufficienza energetica». Ieri, la sigla dell’accordo tra Veneto Agricoltura, eNave Srl e con la partecipazione di Enalg S.p.A. (società detentrice del brevetto industriale) per la realizzazione del progetto pilota su scala industriale. Veneto Agricoltura ha dato la propria disponibilità ad installare presso il proprio sito di Acquacoltura sperimentale a Pellestrina l’impianto pilota.

martedì 22 febbraio 2011

Saltano corse i pendolari rimangono a terra

(L.M.) Corse saltate, e lunghe attese prima di prendere il bus. Una situazione che si prolunga da giorni al Lido nel servizio di trasporto automobilistico urbano di linea. I turni, in teoria, sulla carta sarebbero tutti coperti, ma spesso, in questo ultimo periodo, c'è da fare i conti qualche «epidemia diplomatica» in extremis. Così si riduce il personale in servizio e questo può portare anche all'annullamenti di alcune corse. Una sorta di «sciopero bianco» per protestare contro i tagli sui trasporti. Ieri mattina, l'ultimo esempio in ordine cronologico tra il Lido e Pellestrina: cancellato un bus di linea 11 dalla corsa delle 8.45 in partenza da Pellestrina. In teoria, visto la fascia oraria di maggior afflusso, ci sarebbero dovuti essere due autobus, invece ce ne era solo uno. Come se non bastasse, il ferry boat non ha atteso il bus prima di staccare gli ormeggi e così la corsa è arrivata a destinazione dimezzata e con mezz'ora di ritardo. Nei giorni scorsi in piazzale Santa Maria Elisabetta c'è chi ha aspettato l'autobus venti minuti.

domenica 20 febbraio 2011

Il primo agriturismo ittico a Pellestrina

Il Consorzio Servizi Pellestrina ha attivato il nuovo impianto di preingrasso delle vongole all’interno della valle da pesca di Santa Maria del Mare che sarà sede, a partire da Pasqua, anche del primo agriturismo ittico della zona. L’impianto sfrutta i laghetti dell’ex Opera Pia, circa 75mila metri quadrati di specchio d’acqua, che si autolimenta grazie alla fluttuazione di marea col ripristino delle canalette che lo collega al mare e alla laguna. «Preingrasso significa portare la vongola verace nostrana dalla misura poco più che embrionale di 2 millimetri fino a quella seminabile di 12/15 - spiega il presidente del Consorzio, Angelo Bianchini - dopodiché i molluschi vengono venduti ai vari concessionari autorizzati, seminati in laguna e, dopo circa dieci mesi, raccolti e immessi sul mercato». Questo impianto è attualmente il più importante in laguna. Entro aprile avrò una potenzialità teorica di 270 milioni di pezzi l’anno. Ma servirà anche l’agriturismo ittico che sorge nell’are e che il Consorzio punta ad aprire già a fine aprile con una capacità di ottanta coperti e otto camere per chi vorrà fermarsi a dormire sull’isola. «Non un ristorante - precisa Bianchini - ma un luogo dove poter mangiare i prodotti della valle, e solo quelli. Stiamo poi cercando di realizzare un percorso naturalistico, tanto che è già partita la pulizia della zona dei Murazzi e dell’area verde circostante. Speriamo a breve di poter partire anche coi lavori per il campeggio, si troverà a poca distanza, con 72 postazioni per camper, roulotte e tende. Manca solo l’allaccio fognario». (s.b.)

venerdì 18 febbraio 2011

Goldoni ancora da restaurare

A quasi sette mesi dalla tromba d’aria, i danni riportati dall’ex scuola Goldoni non sono stati ancora ripristinati con inevitabili disagi per le associazioni che ne usufruiscono, tra le quali la locale sezione della Protezione civile. A parte la messa in sicurezza dei locali con soffitti puntellati e rimozione dei detriti, ancora ieri pioveva dentro il magazzino e alcune stanze della sede dei volontari. Una sezione che tra l’altro svolge un ruolo molto prezioso per Pellestrina, ma anche quale servizio antincendio per le oasi di Cà Roman e di Alberoni. La situazione non è decisamente rosea, a partire dal cancello rotto e chiuso solo con una corda, rendendo quindi la sede accessibile a chiunque. Poi c’è il problema del tetto, senza tegole e grondaie, coi camini distrutti e due finestre rotte. Per fortuna la sala radio e lo spogliatoio ne sono usciti indenni, ma c’è un continuo rischio che possano andare in corto circuito gli impianti visto che piove dentro. La Protezione civile è èstata costretta a spostare tutti i materiali in un magazzino per evitare danni ad attrezzature fondamentali per gli interventi di emergenza sulle due isole. Ma nell’altra parte della ex scuola Goldoni non va meglio. Il medico di base e i volontari che hanno realizzato il piccolo museo possono lavorare abbastanza tranquilli, ma problemi li hanno già avuti al centro anziani, senza parlare della banda che non può usare gli spazi per le prove musicali.

«Studenti e pendolari a terra: ora basta»

Contro i continui disagi subiti dai passeggeri della linea 11, è iniziata a Pellestrina una raccolta di firme promossa dall’associazione Tra mare e laguna. Da giorni, infatti, proseguono i problemi legati al minor numero di autobus in linea per ogni singola corsa. Questione legata alla «non collaborazione» promossa dai sindacati del personale Actv in merito all’applicazione del Decreto 78 da parte dell’azienda. Solo al Lido, e quindi anche a Pellestrina, ogni giorno sono oltre una decina i turni scoperti, senza quindi copertura dei riposi e degli straordinari. «E’ però una situazione che non siamo più disposti a sopportare - fanno sapere dall’associazione di Pellestrina - Ogni giorno ci sono tantissimi studenti e pendolari che rimangono a terra e sono costretti a prendere il mezzo successivo arrivando tardi a scuola o al lavoro. Un disagio enorme vista la situazione di Pellestrina e la distanza dal Lido e dal centro storico». Un problema che a tratti subisce anche il Lido, dove solo mercoledì è capitato a degli studenti di restare oltre mezzora alla fermata fuori dalla scuola, perchè non sono passati autobus che li riportassero a casa. «A Pellestrina ci sono delle fasce orarie in cui il disagio è enorme - aggiungono dall’associazione Tra mare e laguna - Actv deve trovare una soluzione definitiva».

giovedì 17 febbraio 2011

Maggioni in visita: «Copertura subito per il palasport»

Sopralluogo ieri mattina a Pellestrina dell'assessore ai lavori Pubblici Alessandro Maggioni. Insieme a lui, il consigliere comunale Alessandro Scarpa, alcuni tecnici di Insula, il vicepresidente della Municipalità Andrea Bodi, e i consiglieri Danny Carella e Natale Vianello. In programma la visita ad alcuni luoghi critici. Al gruppo di politici e tecnici, si è aggiunta una delegazione di cittadini. I luoghi visitati Piazzale Zendrini, dinnanzi all'omonima scuola elementare, alcune carizzade soggette all'allagamento durante le precipitazioni, e Campo Mestrin, dove gli interventi alla vasca di raccolta dell'acqua piovana stanno procedendo con inspiegabile ritardo. Momento clou la visita al Palazzetto dello sport, scoperchiatosi tre volte nel giro di cinque anni. L'ultima volta risale a luglio, ed è stata causata dalla tromba d'aria che ha provocato parecchi danni sull'isola. Dopo l'episodio la parte del tetto danneggiata era stata momentaneamente ricoperta con teli di plastica, volati via con il vento.
      Evidenti quindi, agli occhi di tutti i danni all'interno, con la pioggia che cadeva sul tappeto di gomma utilizzato per le pratiche sportive. «Siamo pronti a partire per gli interventi di risistemazione della copertura del palazzetto» ha commentato l'assessore. «È pronta la delibera del progetto preliminare, e a breve sarà pronto quello definitivo. Spero che entro questo mese potranno iniziare i lavori. Ma intanto serve una copertura provvisoria».

Il palasport avrà la «massima urgenza»

A sette mesi dalla tromba d’aria, ieri nel palasport di Portosecco pioveva ancora dentro, ed è stata questa una delle tappe del tanto atteso sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici a Pellestrina. Accompagnato dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, dai tecnici di Insula e dai residenti, Alessandro Maggioni ha potuto fare il punto della situazione tra cantieri lumaca, palasport scoperchiato e strade allagate.
 «A breve saranno messi i paletti per la recinzione di Piazzale Zendrini, poi parleremo con la Municipalità per l’arredo urbano - afferma Maggioni - Nella calle adiacente l’asilo si è resa disponibile Insula per la pulizia di tombini e fognatura per migliorare il deflusso delle acque. In carizzada Brasiola il problema è più serio: bisogna innanzitutto capire se l’allagamento, con piogge abbondanti, dipende dal mal funzionamento delle pompe. Il cantiere per la costruzione di una vasca di raccolta dell’acqua piovana dovrebbe chiudere a maggio. Per il palasport domani (oggi, ndr) porterò in Giunta la delibera del progetto preliminare, e a breve sarà approvato quello definitivo. Entro qualche mese spero possano iniziare i lavori. Nel frattempo, proprio perchè non è ammissibile che continui a piovere nell’impianto, chiederò un intervento di massima urgenza».
 «Ringrazio Maggioni per la sua presenza - dice il consigliere Scarpa - Penso che il metodo da lui introdotto sia positivo, ma non dimentichiamo che l’isola è una zona disagiata che attende risposte». (s.b.)

mercoledì 16 febbraio 2011

La darsena di Ca'Roman

La darsena di Ca’ Roman sarà affidata in gestione ai privati. Lo ha deciso il Magistrato alle Acque, che ha pubblicato ieri un «avviso di intendimento a concedere» che riguarda l’area demaniale vicino al cimitero di Pellestrina, in zona «Pastorello». Chi avesse osservazioni e controproposte dovrà presentarle agli uffici del Magistrato alle Acque entro 30 giorni.
 «Abbiamo affidato in concessione la darsena a una cooperativa di pesca», conferma il vicepresidente del Magistrato alle Acque Giampietro Mayerle, «che intende fare gite turistiche in laguna e agriturismo. La stessa cooperativa si occuperà della manutenzione anche della parte che resterà in uso al Magistrato».
 La costruzione della darsena a Ca’ Roman era stata decisa dal Magistrato alle Acque nei primi anni Duemila. Provocando allora poteste da parte delle associazioni ambientaliste per l’uso massiccio di cemento a due passi dall’oasi protetta. Oggi anche la piccola darsena di Ca’ Roman, come altre del Magistrato alle Acque, è sottoutilizzata. E sarà data in concessione ai privati. (a.v.)

martedì 15 febbraio 2011

Wi-Fi e Cittadinanza digitale pronti a sbarcare a Pellestrina

L’isola di Pellestrina non è stata dimenticata nel contesto del progetto della cittadinanza digitale e del Wi-Fi libero. Alla richiesta di chiarimenti avanzata ieri dal Consigliere municipale Danny Carella (Partito Democratico), ha prontamente risposto l’assessore Gianfranco Bettin riportando lo stato dell’arte dei lavori per l’ampliamento della rete che a breve raggiungerà gran parte del territorio. «Stiamo completando l’installazione dei ponti radio necessari per collegare le principali isole della laguna alla rete a banda larga in fibra ottica - replica all’Ambiente Bettin - La dorsale radio, con riferimento al Lido, vede già attivati i link che collegano il Vega, dove è situato il data centre del Comune, a Sacca Fisola e all’ex Casinò lidense. Il progetto di integrazione della rete Wi-Fi isole prevede anche la realizzazione dei link radio che consentiranno di collegare Malamocco e Pellestrina. La loro realizzazione dovrebbe essere completata entro giugno e quindi, a quella data, saranno collegati il centro civico e la biblioteca di Pellestrina. Resta sempre il problema degli hot spot in aree pubbliche, ma attualmente non abbiamo le risorse». (s.b.)

lunedì 14 febbraio 2011

Pellestrina, nuova richiesta per avere la copertura wi-fi

La cittadinanza digitale e il poter utilizzare il wi-fi gratuitamente è un progetto che piace, ma Pellestrina ne è ancora sprovvista. Sull’isola, nonostante ormai gran parte della popolazione usi abitualmente Internet, e sia abbondantemente diffuso pure l’uso degli smartphone, non esiste nessuna area coperta dal wi-fi. «Ma cosa ancor più grave - dice il consigliere municipale del Pd, Danny Carella - non ci sembra esistere nemmeno un progetto per il futuro. Mentre anche al Lido, finalmente, dal 30 Aprile sarà possibile navigare liberamente in rete in tutta la zona del Gran Viale, per quanto riguarda Pellestrina non se ne sa nulla. E il coinvolgimento di Pellestrina nella rete del wi-fi potrebbe essere un ulteriore incentivo anche per il turismo, sia per coloro i quali la visitano l’isola con le biciclette sia per quanti usufruiranno dell’apertura degli stabilimenti balneari. Ecco quindi come, alla luce di tutto ciò, la esclusione di questa parte di territorio dal progetto della cittadinanza digitale appare ancora più ingiustificata». (s.b.)

domenica 13 febbraio 2011

Abbonamenti scontati per gli scooter

Quella votata in giunta venerdì è una piccola rivoluzione per gli appassionati di scooter e motorini che abitualmente utilizzano il ferry boat per spostarsi tra la terraferma e il Lido e tra quest’ultima isola e quella di Pellestrina. La giunta comunale ha infatti approvato la delibera che prevede la possibilità di fare anche un abbonamento da 10 o più corse a prezzo scontato, rispetto al normale biglietto che ormai veniva a costare come quello di una autovettura (5,40 euro a tratta). Fino all’altro ieri solo mezzi a quattro ruote oppure motociclette potevano godere dello sconto offerto dagli abbonamenti, escludendo quindi scooter e motorini che ormai sono diventati tra i mezzi più utilizzati per gli spostamenti brevi.
 «Abbiamo voluto allargare questa opportunità - dice l’assessore Ugo Bergaamo - anche al traghetto di linea 17 tra Lido e Tronchetto». Sulla questione nei mesi scorsi era intervenuto il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta), segnalando i disagi dei pellestrinotti alle prese con costi decisamente penalizzanti, dal momento che tra una motocicletta e uno scooter l’unica cosa che varia è la cilindrata e non certo la dimensione, mentre per le auto la tariffa varia solo in base alla lunghezza del mezzo. «Ma una ulteriore novità - aggiunge Bergamo - è quella che adotteremo per favorire il turismo al Lido garantendo la tariffa traghetto del motoscafo non più solo tra Lido e Sant’Elena, ma ampliando la copertura della tratta fino ai Giardini. Questo agevolerà l’arrivo sull’isola di molte più persone». (s.b.)

sabato 12 febbraio 2011

Raccolta di fondi per i bambini bielorussi

«Remiera Pellestrina» e gruppo anziani autogestiti «Isola Unita», insieme per solidarietà. Erano circa 300 le persone che hanno partecipato alla festa indetta dalle due realtà, per raccogliere fondi da destinare all'associazione «Aiutiamoli a vivere», sezione di Chioggia, che oramai da anni accoglie durante l'estate bambini bielorussi per vacanze di risanamento. Da qualche anno, hanno aderito a quest'iniziativa anche alcune famiglie pellestrinotte. In un clima di festa, ma anche d'ascolto, sono state spiegate le problematiche relative alla salute di questi bambini, che risentono ancora delle radiazioni nucleari emesse negli anni 80 dallo scoppio della centrale di Cernobyl. 2.500 euro le donazioni raccolte, che saranno impiegate per l'acquisto di materiale scolastico e di consumo, vestiario ed altro per alcuni orfanotrofi.
      Hanno aderito all'iniziativa anche i sacerdoti dell'isola, il presidente della Municipalità Giorgio Vianello, il consigliere comunale Alessandro Scarpa, e il segretario Udc Vincenzo Vianello.
      Annalisa Busetto

Incendio alla Polimeri, nominato il perito

Sarà il professor Alberto Tiziani, ordinario di materiali metallici a Padova, a dover chiarire le ragioni per cui un tubo dell’impianto cracking della Polimeri Europa di Porto Marghera si ruppe, il 3 luglio del 2007, provocando un incendio con conseguente fuga di gas che investì Pellestrina. Un incidente per cui sei dirigenti dell’impianto sono finiti sul banco degli imputati per disastro colposo.
      La perizia è stata disposta dal giudice per l’udienza preliminare, Antonio Liguori, davanti al quale si sta svolgendo il processo con rito abbreviato, a fronte di una serie di contrasti tra la ricostruzione dei periti dell’accusa e di quelli della difesa. Per i primi, la rottura è legata a una cattiva manutenzione recente. Per i secondi, è il risultato di una lento processo di cedimento.
      Il professor Tiziani, con le sue sofisticate analisi al microscopio, dovrebbe risolvere il dilemma. Ma ci vorrà del tempo. E la prossima udienza è stata fissata per il 21 settembre.

venerdì 11 febbraio 2011

Cancellata la dicitura «cimitero» al pontile Actv di Pellestrina

L’orgoglio dei cittadini è una cosa seria, da non prendere sotto gamba e con la quale non scherzare. Ne sanno qualcosa a Pellestrina dove, dopo anni di proteste e di discussioni verrà tolta una volta per tutte la dicitura «cimitero» sotto l’indicazione dell’approdo di linea 31 per Ca’ Roman e Chioggia. A prima vista potrebbe sembrare una banalità, ma c’è chi non la pensa per nulla allo stesso modo. Succede infatti che il solo pontile Actv di Pellestrina si trovi malauguratamente accanto al cimitero dell’isola. Quella che a quel punto sembrerebbe una cosa palese, è che la scritta cimitero sotto il nome della località, sia una semplice questione tecnica per evitare errori. Ma i residenti hanno puntato i piedi, ritenendo la scritta cimitero un pretesto per deridere la località. Per risolvere la questione è scesa in campo la Municipalità, e la soluzione è stata pare trovata. «Con Actv se n’è discusso, ora si attendono gli operai affinché venga sostituita la scritta». (s.b.)

Pellestrina prepara la spiaggia per i bagnanti

«Nulla da dire sulle concessioni che il Consorzio Pellestrina Servizi potrà ottenere per gli stabilimenti balneari previsti, ma escludere la Municipalità dal confronto significa anche lasciar fuori gli altri privati che potrebbero essere interessati al progetto». Il decentramento non ci sta, e così il delegato alle Attività produttive Marco Damiani critica l’assessore Antonio Paruzzolo alla luce degli accordi presi l’altro ieri con il presidente del Consorzio, Angelo Bianchini. In pratica, non essendoci più tempo, il bando pubblico per le diciotto concessioni slitterà, ma intanto si agirà in deroga permettendo ai privati di eseguire i lavori a spese proprie pur di aprire entro il primo giugno le prime spiagge di Pellestrina. «La Municipalità ha partecipato a vari incontri sul tema, svolgendo un ruolo prezioso nel contesto del Piano degli arenili - rincara l’esponente del Carroccio - Si era discusso anche sugli interventi di urbanizzazione e sui sottoservizi, ma se il Comune dialoga solo con un privato, come faranno senza bando gli altri interessati a puntare alle tredici concessioni a disposizione? C’è il rischio di una penalizzazione». Dopo il via libera della Capitaneria di Porto lo scorso anno, Pellestrina si prepara così ad avere le sue prime spiagge attrezzate. Aree comunque ristrette, dotate solo di sdraio, ombrelloni, chioschi e servizi igienici. (s.b.)

giovedì 10 febbraio 2011

Il cantiere è di Actv ma tra i 22 assunti due parenti dei De Poli

I Cantieri De Poli sono di Actv. Ieri, il presidente dell’azienda comunale Marcello Panettoni, il commissario giudiziarile Emilio Borella e il commissario liquidatore per la famiglia De Poli Riccardo Avanzi hanno firmato il rogito davanti al notaio Monica Santi. Per 12 milioni e 330 mila euro Actv si è preso sia i due ettari e mezzo del cantiere di terra sia il bacino galleggiante.
 «Questo investimento - ha dichiarato il presidente Panettoni - è per noi una mossa che punta a riportare all’interno dell’azienda la maggior parte dei servizi di manutenzione navale, il che ci consente di offrire ai nostri utenti un servizio di trasporto pubblico più efficiente e di ridurre i tempi di revisione e riparazione della flotta». «Non secondariamente l’assunzione di 22 delle maestranze del cantiere - ha aggiunto - arricchisce il nostro personale con un capitale di competenze professionali che Actv e Venezia non potevano permettersi di perdere».
 Conseguentemente i nove milioni di euro d’investimento previsti per l’Arsenale non verrano sborsati, visto che i cantieri dell’azienda comunale dei trasporti saranno sempre due, quello del Tronchetto e a Pellestrina. Nel primo verranno eseguite le manutenzioni e le riparazioni di guasti programmate a 12 e 36 mesi, nell’isola le manutenzioni previste ogni cinque anni. A Pellestrina, tra l’altro, si potrà compiere la manutenzione anche sul grande ferry «Lido di Venezia».
 Nell’isola, però, è polemica perchè tra i 22 assunti vi sarebbero anche due appartenenti alla famiglia De Poli, parenti stretti e uno anche socio degli amministratori che hanno portato quasi al fallimento il cantiere dell’isola con le loro scelte industriali sbagliate, lasciando un buco di 113 milioni di euro, che per mesi non hanno pagato lo stipendio ai loro cento dipendenti e che, però, hanno trovato le risorse per fondare la «De Poli Tankers», una società di navigazione in Olanda (dove alcuni di loro si sono trasferiti), grazie alla quale continuano a prosperare. Non solo: ad altri tre appartenenti alla famiglia e soci un tempo di coloro che hanno condotto alla rovina il cantiere sarebbe stato ribadito l’impegno a trovare un impiego in società controllate dall’azienda comunale dei trasporti.

Sì agli stabilimenti balneari ma al momento niente bandi

Gli stabilimenti balneari si faranno ma con una procedura che al momento non prevede il bando pubblico. La conferma emerge dal confronto avuto ieri mattina dal rappresentante del Consorzio Pellestrina Servizi con l’assessore Paruzzolo. I tempi infatti stringono e il Comune è in ritardo con la procedura del bando. Ma la soluzione c’è. «Si agirà in deroga - argomenta Angelo Bianchini, presidente del Consorzio - Lo scopo è quello di aprire assolutamente i primi stabilimenti il primo giugno prossimo, e a fare i primi interventi saranno i concessionari a loro spese. Il Comune è infatti anche intenzionato a riprendere in mano il Piano degli arenili approvato l’anno scorso per migliorarlo, ma intanto qualcosa si dovrà fare».
 Il Consorzio aveva chiesto cinque delle diciotto concessioni disponibili, ed è il solo che al momento si è fatto avanti in maniera concreta. «Creeremo gli spazi per ombrelloni e sdraio, i chioschi per bibite e panini, docce, mentre per i bagni si opterà al momento per quelli chimici con manutenzione quotidiana - aggiunge Bianchini - In un secondo momento si parlerà di allacciamento alla rete fognaria. Solo così si potrà partire». (s.b.)

«Salviamo i gatti di Pellestrina»

La situazione dei gatti di Pellestrina si fa sempre più difficile. Dopo il contributo che il Comune aveva erogato in novembre alla campionessa del remo, Deborah Scarpa - che da anni ormai segue da sola la locale colonia felina - i mici dell’isola sono di nuovo in difficoltà complice il freddo e i costi di farmaci e cibo. «Purtroppo quel contributo è stato sufficiente solo ad acquistare cibo e medicine per coprire i mesi di novembre e dicembre - racconta la ragazza - la verità è che da sola non ce la faccio a garantire la sopravvivenza a questi 120 gatti, abbandonati in tutto e da tutti. Alcune persone, dopo gli articoli pubblicati dalla Nuova nei mesi scorsi, si erano anche fatte avanti, ma solo parole e niente fatti concreti per aiutarmi. Bisognerebbe anche trovare delle casette nuove per far riparare gli animali, ma non so come comprarle». Deborah Scarpa da anni ormai, investe ciò che guadagna per i gatti.
 «Siamo già d’accordo - replica da Ca’ Farsetti l’assessore Gianfranco Bettin - Il problema è legato al decreto Milleproroghe. Finché il governo non lo approva, rimarremo fermi col Bilancio comunale e quindi non potremo erogare il contributo promesso». (s.b.)

Attesa delle licenze per la prossima stagione estiva

(L.M.) Non ci sono ancora le concessioni demaniali per aprire i sei stabilimenti balneari previsti nell'isola di Pellestrina. Il piano degli arenili per l'isola era stato adottato ancora a gennaio del 2010. Tredici mesi sono passati, ma poco si è mosso sul fronte delle autorizzazioni. L'intero progetto di sviluppo per l'isola è stato discusso ieri durante un incontro tra il presidente del Consorzio Pellestrina, Angelo Bianchini, e l'assessore di Cà Farsetti alle attività produttive, Antonio Paruzzolo. L'assessore ha promesso che farà di tutto per consentire agli operatori delle spiagge un'apertura, seppure parziale, già dalla prossima estate. Un anno di transizione per poi partire ufficialmente, in grande stile, dall'estate 2012. Dunque la riunione è stata giudicata molto positivamente dal presidente del Consorzio Angelo Bianchini, che ha immediatamente informato dell'esito dell'incontro sia il presidente della municipalità isolana, Giorgio Vianello, che il consigliere comunale pellestrinotto, Alessandro Scarpa, da sempre attento alle vicende della sua isola. «È andata molto bene - commenta Angelo Bianchini - l'assessore ci ha garantito che farà l'impossibile pur di farci partire, nella gestione delle spiagge, fin da questa stagione. Un anno di transizione, in cui comunque non staremo fermi, per poi partire con serietà e competenza dal 2012. All'assessore abbiamo ribadito anche la disponibilità ad affrontare con i nostri fondi gli interventi necessari a partire. Circa 50 mila euro per ogni stabilimento».

I cantieri De Poli centro della manutenzione Actv

I cantieri navali De Poli di Pellestrina diventano il nuovo centro per le grandi manutenzioni di Actv. L'acquisto è stato formalizzato ieri dall'azienda di trasporto pubblico veneziano, nello studio del notaio Monica Sarti. Dopo l'assunzione dei 22 ex operai del cantiere, tocca ai beni immobili dell'azienda cantieristica, un tempo fiore all'occhiello di Pellestrina. L'investimento pari a 12.3 milioni di euro, circa nove milioni in meno rispetto all'ipotesi del concordato, garantirà ad Actv di poter contare su una struttura in grado di razionalizzare e di rendere più efficiente la manutenzione e il rimessaggio della flotta dei vaporetti e ferry boat del trasporto di linea. L'accordo prevede l'acquisto degli spazi (2.5 ettari) e l'assunzion, come detto,e di 22 ex dipendenti del cantiere che consentiranno ad Actv una maggiore capacità produttiva e di poter recuperare, al contempo, il prezioso patrimonio di conoscenze dei lavoratori. I nuovi spazi sostituiscono l'originale progetto di sviluppo all'interno dell'Arsenale. I De Poli quindi si uniscono al cantiere in via di realizzazione presso il Tronchetto aumentando così le potenzialità complessive della logistica di cantiere e consentendo ad Actv di disporre «in house» di strutture in grado di mantenere gran parte della flotta, compreso il grande ferry boat ex «Salamina», ora «Lido di Venezia». La suddivisione del lavoro tra i due cantieri, prevede di effettuare al Tronchetto le manutenzioni dei guasti e gran parte delle manutenzioni programmate a 12 e a 36 mesi mentre a Pellestrina, si realizzeranno gli interventi previsti sulle imbarcazioni ogni 5 anni, così come tutta la carpenteria importante, avvalendosi, in particolare, delle notevoli potenzialità del bacino galleggiante già presente nel complesso. Soddisfatto il presidente di Actv, Marcello Panettoni. «Questo importante investimento - spiega Panettoni in una nota - è per noi una mossa strategica che punta a riportare all'interno dell'azienda la maggior parte dei servizi di manutenzione navale. L'assunzione di 22 delle maestranze operaie del cantiere, arricchisce il nostro personale con un capitale di competenze professionali che Actv e la città non poteva permettersi di perdere. Il progetto infine consente di ridurre di ben 9 milioni di euro gli investimenti previsti in Arsenale - su aree demaniali quindi a fondo perduto - e di incrementare il patrimonio aziendale anche grazie all'utilizzo di fondi europei».
      Lorenzo Mayer

L’addio a Luigi Zennaro, voce del Lido negli anni ’50

Si è spento a 81 anni, all’ospedale Civile, Luigi "Pio" Zennaro, per quarant’anni dipendente del Gazzettino. Originario di Pellestrina, trasferitosi da cinquant’anni a Sant’Elena, giornalista pubblicista aveva iniziato come corrispondente della cronaca e dell'inserto Ognisport per Pellestrina e il Lido negli anni 50 passando successivamente nel reparto Spedizioni fino alla pensione a meta' anni 80 come responsabile. Aveva seguito la migrazione della sede con i relativi processi innovativi del proprio reparto da Venezia a Mestre.
I funerali si svolgeranno al Lido nella chiesa di Santa Maria Elisabetta domani, venerdì alle 11.15.
 Luigi Zennaro lascia la moglie e tre figli.

Saltate per protesta 150 corse dell’Actv

625.jpg Se questa mattina non ci saranno autobus e vaporetti tra le 9 e le 13, il motivo è lo sciopero regionale contro i tagli al trasporto pubblico. Dopo le 13 qualche disservizio potrebbe esserci lo stesso, non prevedibile, per la "non collaborazione" dei dipendenti che si rifiutano di effettuare il lavoro straordinario o di sospendere la propria giornata di riposo per coprire turni di altri colleghi, assenti magari per malattia o per ferie. Come del resto accade da un paio di giorni: ieri Actv ha confermato la mancata effettuazione di circa 150 corse complessive, un centinaio nel bacino urbano di Mestre, una cinquantina nell’extraurbano, mentre in navigazione tutto è sembrato regolare. Ma non si sa se Pellestrina faccia parte del servizio di navigazione o dell’automobilistico, o non è stata considerato il fatto che invece di due autobus, alle 12.55 dal Cimitero, ne è partito uno solo. Un’odissea, per i pendolari da Chioggia che dovevano raggiungere gli ospedali del Lido, ma soprattutto per i ragazzini della scuola media che da Pellestrina dovevano tornare a San Pietro in Volta, e che non sono riusciti a salire sul bus già stracolmo e sono stati così costretti ad aspettare il mezzo successivo, dopo mezz’ora. Stessa cosa alle 6.45 della mattina, altra corsa clou dei pendolari di Pellestrina che devono raggiungere Venezia.
      Actv provvederà ad avvertire i "clienti" del servizio pubblico della protesta in atto, che non è prevedibile negli orari.
      Nel mirino dei lavoratori c’è il decreto legge 78/2010 in materia di contenimento della spesa pubblica. Anche ieri in Prefettura si è svolto un incontro con i sindacati per trovare una mediazione. Ma il clima che si percepisce nelle assemblee dei dipendenti Actv (ieri Usb ne ha radunati oltre 500) è infuocato e fa tornare alla memoria gli scontri del 2003, quando Venezia rimase in scacco per parecchi giorni, nonostante le precettazioni e le contestazioni di interruzione di pubblico servizio.
      «La decisione aziendale di dare applicazione alle disposizioni è stata attentamente ponderata sulla base del quadro normativo complessivo ed in coerenza con le indicazioni del Comune di Venezia e di Asstra» precisa Actv, che sostiene di aver limitato l’applicazione a quanto ritenuto necessario, accantonando comunque prudenzialmente le somme trattenute nell’eventualità di una pronta restituzione nel caso intervengano modifiche legislative.
      Actv aggiunge comunque che «sono regolarmente retribuite le prestazioni straordinarie così come l’attribuzione di mansioni superiori temporanee o strutturali».

martedì 8 febbraio 2011

Palasport ancora sott’acqua. Spogliatoi invasi dall’umidità

Passa il tempo, i fondi del premio assicurativo ancora non sono arrivati e il Palasport di Portosecco vede aumentare lo stato di degrado a sette mesi dalla disastrosa tromba d’aria dello scorso anno. Gli ultimi sopralluoghi interni alla struttura hanno evidenziato la presenza ancora di pozzanghere dovute all’acqua piovana viste le condizioni precarie del tetto scoperchiato dal vento, e anche se poi rattoppato in qualche modo per evitare il peggio. E poi c’è il problema dell’umidità che dal basso sta salendo lungo i muri perimetrali e gli spogliatoi a suo tempo allagati. Ieri doveva anche esserci una visita dell’assessore ai Lavori pubblici, ma è slittata. «La situazione è critica - dice il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta) - l’umidità sta intaccando gli impianti elettrici e il rischio di incrementare i danni è evidente. Forse sarebbe servito qualche intervento per evitare questa situazione prima di ricevere il denaro dall’assicurazione. Il fatto certo è che serve manutenzione, perchè il disagio è notevole». (s.b.)

Actv assume nel cantiere anche due De Poli

(L.M.) Tra i ventidue nuovi assunti da Actv, disoccupati in cassa integrazione dopo la chiusura dei cantieri navali De Poli di Pellestrina, ci sono anche due componenti della famiglia De Poli. Un «caso» che ha fatto alimentare nuove polemiche, soprattutto dal fronte delle piccole ditte che si erano opposte al concordato. Si tratta di Michele De Poli, uno dei soci del cantiere, e di Alessandro De Poli, figlio di un altro socio. «Non sta a noi fare discriminazioni - spiega il direttore generale di Actv, Maurizio Castagna - e dire chi sì e chi no. Nella trattativa noi ci siamo impegnati ad assumere tutti i dipendenti del comparto operaio, e così sarà. Valutazioni su eventuali responsabilità morali, le lasciamo ad altri». Ci sarebbe stato anche un terzo De Poli, Roberto, ma quest'ultimo avrebbe rinunciato, preferendo restare in mobilità, visto che manca poco alla pensione, ed intascando per la sua rinuncia un bonus. «Sappiamo benissimo le colpe che hanno i De Poli sulla fine del cantiere - scrivono le piccole ditte infuriate e sul piede di guerra - con oltre 136 milioni di euro buco finanziario, mentre hanno in Olanda una florida società di navigazione con circa una quindicina di navi dove hanno i loro lauti guadagni (De Poli Tankers BV). È una cosa gravissima ed assurda, è uno scandalo, che, con tutte le persone che sono a casa senza lavoro e senza sostentamento ci siano due De Poli ai quali è stato dato un posto fisso pubblico».

È il Nuovo San Pietro la squadra del momento

È il Nuovo San Pietro la squadra del momento nella Terza categoria veneziana. Gli isolani infatti, dopo aver conquistato il pass per la finale della Coppa «Città di Venezia» (in programma il 20 febbraio contro l'Union Sant'Anna) si sono presi anche il primato in campionato: decisivo l'1-0 del 6 febbraio nello scontro diretto col Pianiga, ora sorpassato in vetta e attardato di due punti. Per la promozione in Seconda categoria si profila una fuga a due, ma domenica prossima il Pianiga riposerà mentre il San Pietro tenterà di allungare in casa dell'Ambrosiana Sambruson. Da segnalare inoltre i successi esterni di Pellestrina e Arinese.
      I risultati del 15. turno: Bojon-Vetrego 1-1, Borbiago-Pellestrina 1-2, Nuovo San Pietro-Pianiga 1-0, Salese-Arinese 0-1, Union Sant'Anna-Stra Riviera del Brenta 1-1, Zianigo-Ambrosiana Sambruson 4-3, ha riposato Marchi Marano Veneziano.
      La classifica: Nuovo San Pietro 36, Pianiga 34, Stra Riviera del Brenta e Bojon 26, Union Sant'Anna e Pellestrina 24, Borbiago 20, Zianigo 19, Arinese 15, Ambrosiana Sambruson 14, Vetrego 11, Marchi Marano Veneziano 9, Salese 5.(m.del.)

lunedì 7 febbraio 2011

Fari rotti, la palestra della scuola è al buio

 La palestra della scuola media Loredan finisce sotto accusa a Pellestrina per la lunga lista di problemi legati a impiantistica e accessi. A sollevare la questione è Danny Carella, consigliere municipale ma al tempo stessa profondo conoscitore della situazione essendo anche atleta e istruttore per una delle società che usufruiscono degli spazi alla Loredan. «Il principale disagio è quello legato alla illuminazione - sottolinea Carella - su otto faretti ne funzionano solo tre, e altrettanti si accendono e spengono a intervalli di venti minuti, mentre due sono rotti. Ad aggravare la situazione il fatto che le luci rotte sono sullo stesso lato della palestra rendendo, di fatto, metà di essa completamente inutilizzabile trovandosi in penombra. In caso di rottura di un ulteriore faretto saremmo costretti a sospendere la nostra attività, impedendo a oltre un centinaio di bambini delle associazioni che frequentano la palestra di poter fare attività fisica». Ma c’è anche un problema legato alle docce. «In entrambi gli spogliatoi ne funziona solo una su due - rincara il consigliere municipale del Pd - Questo inconveniente ci costringe a finire i nostri corsi con abbondante anticipo per poter permettere agli atleti di lavarsi nell’unica doccia funzionante. E toccando il tema del riscaldamento, dei 4 aerotermi presenti solo la metà funziona. A volte tutto si spegne, e quando ciò accade siamo costretti a sospendere le lezioni, considerando anche che il karate è uno sport che necessita di essere praticato a piedi nudi, e non è opportuno far fare attività sportiva in quel modo a bambini con temperature polari». Infine la questione degli accessi. «Alla porta che immette agli spogliatoi è stata applicata una serratura che permette l’apertura solo dall’interno. Cose dell’altro mondo - conclude Carella - Ciò implica che un responsabile delle associazioni deve restare per tutto il tempo all’entrata, a fare il portiere per consentire l’ingresso degli atleti e dei genitori, e garantire così la sicurezza delle persone».
Simone Bianchi 

domenica 6 febbraio 2011

Calcio, i giovanissimi ricordano don Olinto Marella

La squadra dei giovanissimi dell'US Pellestrina, oggi in campo con la maglietta del centenario. Una maglietta che ha un duplice significato: il centenario della nascita della squadra pellestrinotta e il ricordo di chi la fece nascere, il beato don Olinto Marella. È da qualche mese che in isola vi è un grosso fermento; il variegato mondo associazionistico, sportivo, insieme a molti cittadini, si sono uniti per rendere onore e conoscenza, se ce ne fosse bisogno, alla vita e alle gesta di don Marella, il fondatore, e per anni, fino alla sua morte, anima della Città dei ragazzi di Bologna. Ma padre Marella nacque in isola, e proprio qui diede inizio alla sua missione spirituale ed educativa. Dal 1903, fino al 1909, rivoluzionò il vivere e pensare del luogo, in un periodo storico in cui vigeva la massima povertà, materiale e conseguentemente spirituale. Tutto il suo lavoro era rivolto ai ragazzi per toglierli dalla miseria e ridar loro dignità. Aprì una scuola per l'infanzia ad indirizzo montessoriano, il ricreatorio popolare, luogo di alfabetizzazione e crescita per ragazzini e giovani uomini, creò una biblioteca ambulante, una banda musicale e la squadra di calcio. «Ci sentiamo onorati - commentano dalla dirigenza - perchè questa squadra ricopre pure un ruolo storico. E poi, perchè abbiamo veramente dei bravi giocatori e siamo seguiti dal calcio Padova». Tant'è che su 8 atleti, reclutati dal Padova in tutto il Veneto, ben 4 sono di Pellestrina.
      Annalisa Busetto

sabato 5 febbraio 2011

De Poli, Actv riassume 22 lavoratori

Accordo raggiunto con i sindacati in attesa dell’avvio dell’attività produttiva
Soddisfatta la Fiom: «La ripresa è un segnale importante per tutta la comunità dell’isola»

 Ventidue operai dei cantieri navali De Poli di Pellestrina saranno assunti da Actv. Giovedì sera è stato dato il via libera ufficiale all'accordo, nell'ambito dell'intesa che ha portato l'azienda di trasporto pubblico ad acquisire i beni immobili del cantiere dove si faranno le manutenzioni delle imbarcazioni di linea. L'intesa per le nuove assunzioni è stata sottoscritta a tre, dal direttore generale di Actv, Maurizio Castagna, da Riccardo Avanzi, in rappresentanza dai Cantieri Navali De Poli, nonché da Fabio Querini per la Fiom, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali. I nuovi addetti, operai e maestranze della storica azienda di Pellestrina, andranno ad operare nel comparto delle manutenzioni navali. Un buon risultato, nell'ambito del concordato preventivo, che ha portato i quasi cento operai da mesi in cassa integrazione. Nel documento è anche aggiunto che, anche per coloro che non verranno assunti da Actv, è stata trovata una soluzione soddisfacente. In arrivo una buona boccata d'ossigeno, e un segnale soddisfacente per la ripresa della produttività a Pellestrina. Positivo il commento di Luca Trevisan, segretario generale della Fiom-Cgil.
      «La Fiom Cgil valuta positivamente l'accordo - scrive Trevisan - per l'acquisizione degli ex cantieri De Poli in concordato preventivo. L'accordo mette fine a una vertenza durata due anni, affrontata con il ricorso alla Cig e alla Cig in deroga, con il passaggio di 22 lavoratori tra operai e impiegati. Inoltre per la parte di lavoratori non coinvolti direttamente nell'accordo si valuta positivamente l'impegno formulato dall'amministrazione comunale volto a favorire la loro ricollocazione. Spetterà ora ad Actv stabilire i tempi e le modalità di riavvio delle attività produttive degli ex cantieri De Poli. La ripresa delle produzioni dei cantieri rappresenta un segnale importante sul piano sociale, occupazionale ed economico per tutta la comunità dell'isola».

venerdì 4 febbraio 2011

De Poli, mazzata "postuma" dell’Ue

Decisione della Corte di giustizia europea contro l’Italia
Illegittimi i 10 milioni concessi nel 2004: sono aiuti di Stato

 (L.M.) Per i cantieri navali De Poli di Pellestrina dall'Unione Europea arriveranno "solo" dieci milioni di euro del 2004, anziché venti. Contributo dimezzato rispetto a quanto chiedeva sia lo Stato italiano che l'azienda di Pellestrina, ora sommersa da un deficit di circa 136 milioni di euro. Il cantiere non è più operativo e il commissario giudiziale, Emilio Borrella, anche liquidatore, si sta occupando di risarcire i creditori. Ieri sera è arrivata la notizia da Strasburgo che la Corte di giustizia della Ue ha respinto i ricorsi presentati dallo Stato italiano e dai cantieri navali De Poli di contro la decisione della Commissione Ue che ha bocciato l'aumento di 10 milioni di euro della dotazione del regime del 2004, ritenendola un aiuto di stato, pertanto contraria al mercato unico europeo. La prima somma di 10 milioni di euro era stata stanziata nel 2004, in modo conforme ad un regolamento comunitario per aiuti straordinari per il settore dei cantieri navali, in forti difficoltà per la crisi di mercato e dunque non è in discussione. Ma poi non arriveranno più soldi. Questa prima rata stata accettata dalla Commissione. Il primo febbraio di tre anni fa, nel 2008, però, l'Italia ha notificato alla Commissione l'intenzione di stanziare altri 10 milioni destinati al regime del 2004. Questa seconda tranche è stata considerata aiuto di Stato, incompatibile con il mercato comune. Anche questo capitolo sarà materia per avvocati. La telenovela continua a colpi di carte bollate. Ma l'Ue, che è l'ente erogatore del contributo, ha detto no.

Polimeri, serve una super-perizia

Tre anni fa una nube tossica investì l’isola di Pellestrina, sotto accusa i vertici dell’azienda
 Il giudice Liguori ha disposto nuove analisi per chiarire le cause dell’incidente

919.jpg  Serve un’altra perizia per chiarire, anche con l’aiuto di una serie di analisi al microscopio, se ci sono state responsabilità nella rottura del tubo che il 3 luglio del 2007 provocò un incendio alla Polimeri Europa di Porto Marghera, con il conseguente sprigionarsi di una nube tossica che investì in pieno Pellestrina. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare di Venezia, Antonio Liguori, davanti a cui si sta celebrando il processo a carico di sei dirigenti della Polimeri Europa accusati, a vario titolo, di disastro colposo dal pubblico ministero Lucia D’Alessandro.
      Per ieri era fissato un confronto tra i periti di accusa e difesa - gli ingegneri Palombarini e Roberti, due cattedratici esperti in metallurgia - che doveva essere decisivo. In realtà, a fronte di una serie di contrasti molto tecnici tra i due professori, che sulla carta potrebbero essere risolti con nuove analisi, il gup ha disposto quest’ulteriore approfondimento. Un terzo perito, che a questo punto sarà scelto dallo stesso giudice, dovrà analizzare la tubazione, con le sue striature, per stabilire se la rottura è legata a una cattiva manutenzione recente, di cui sarebbe responsabile l’azienda, come sostiene l’accusa, oppure dipende da un lento processo di cedimento, durato decenni, per cui non ci sarebbero responsabilità, come ribatte la difesa.
      L’incarico al nuovo perito sarà affidato il prossimo 11 febbraio. E i tempi del processo, inevitabilmente, si allungano. Il perito si prenderà un paio di mesi per il suo lavoro, poi ci sarà la discussione. Nel procedimento, come parti civili, si sono costituiti anche il ministero dell’Ambiente, il Comune e il Wwf. I sei imputati inizialmente erano stati accusati solo di incendio colposo. É stato all’inizio dell’udienza preliminare che gli è stata contestato il reato più grave di disastro colposo, sulla scorta dei dati registrati dalla centralina dell’aria di Pellestrina.

giovedì 3 febbraio 2011

Scarpa propone il rilancio dell’area dell’ex ospedale

868.jpg (L.M.) «Trasformare e rilanciare, con nuove funzioni, l'area dell'ex ospedale di Pellestrina». Lo chiede, in un'interpellanza all'assessore all'urbanistica, Ezio Micelli, il consigliere comunale della Lista Brunetta, Alessandro Scarpa. La proposta prende spunto dalla discussione in corso sul Pat, tenendo presente che dal gennaio 1991, vent'anni fa, l'ex ospedale di Pellestrina situato nel centralissimo sestiere Scarpa, è stato chiuso definitivamente lasciando gran parte dello stabile abbandonato e incolto, con un'area verde trasformatasi nel tempo quasi in una selva. «Solo una piccola parte di quest'area viene usufruita dal distretto sanitario e da alcuni ambulatori - scrive Alessandro Scarpa - nell'ex piano regolatore il recupero dell'area è una tematica molto discussa dai residenti, che auspicherebbero l'utilizzo di questi spazi ripristinando l'area, con attività e finalità utili alla comunità di Pellestrina». Poi l'appello all'assessore affinchè si attivi per dare «informazioni alla cittadinanza aprendo una discussione costruttiva - si legge nel documento - e ricevere proposte dai cittadini, dalla Municipalità e dalle associazioni locali per trasformare la zona dell'ex ospedale di Pellestrina in uno strumento utile, di sviluppo socio-economico e di occupazione per l'isola».

mercoledì 2 febbraio 2011

Pellestrina, urge soluzione per i casoni dei pescatori

«Dobbiamo trovare una soluzione per i casoni utilizzati da pescatori e agricoltori a Pellestrina, e che il Comune ha ordinato di abbattere». L’appello è del presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, dal momento che i primi interventi di rimozione sono già in atto. «Parliamo di strutture piccole e poco invadenti - dice Vianello - che nella maggior parte dei casi sono abusive, ma che hanno una funzione preziosa, soprattutto per i pescatori professionisti che in questi casoni ripongono reti e attrezzi. Non si chiede una sanatoria, ma che si possa trovare una soluzione in grado di evitare disagi a chi non ha altri posti dove mettere gli attrezzi del mestiere». Sarebbero oltre centocinquanta i casoni inquisiti, e il decentramento tenterà a breve una mediazione con Ca’ Farsetti. Una interrogazione in merito era stata presentata mesi fa anche dal consigliere comunale Alessandro Scarpa. (s.b.)

martedì 1 febbraio 2011

Arenili ancora senza concessioni

Il bando per l’assegnazione delle concessioni balneari di Pellestrina doveva essere emesso dal Comune a gennaio ma così non è stato e gli operatori economici dell’isola protestano. In primis il Consorzio di Angelo Bianchini, che da un anno è pronto per avviare il progetto di cinque concessioni con spiagge dove affittare ombrelloni e lettini. «E’ assurdo ciò che sta accadendo e vorremmo capire se c’è qualcuno che ci sta remando contro - dice Bianchini - La precedente amministrazione comunale in meno di un anno è riuscita a fare e ad approvare il Piano degli arenili per Pellestrina. Ora, dopo quasi nove mesi non si è venuti a capo, con i nuovi amministratori, del bando. I ritardi sono gravi e rischiano di mettere a repentaglio il progetto un’altra volta. Al contrario del Lido, a Pellestrina vanno fatti anche gli impianti. Se il Comune non ha i soldi per farli ci pensiamo noi ma non possiamo restare bloccati».
 Il Consorzio a breve partirà anche col progetto del campeggio - manca solo il sopralluogo di Veritas per la rete fognaria - mentre tutto è pronto per la valle da pesca con annesso ristorante e piccolo albergo in stile agriturismo ittico. «Abbiamo già tutti i permessi - garantisce Bianchini - forse già in aprile si potrà aprire. Ma per le spiagge serve il bando. Non chiediamo soldi al Comune, ma solo la possibilità di lavorare». (s.b.)

Pellestrina, l’assessore Maggioni in «visita» agli allagamenti

I residenti della carrizzada a nord di Piazzale Zendrini hanno chiesto l’intervento del Comune per eliminare una volta per tutte gli allagamenti che di continuo si verificano davanti alle loro abitazioni. La segnalazione è stata raccolta dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta) che lunedì prossimo effettuerà un sopralluogo a Pellestrina insieme all’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni.
 «Sarà l’occasione per parlare con lui di tutti i problemi che gli abitanti subiscono quotidianamente a Pellestrina - dice Scarpa - Partiremo dalla carrizzada in questione per passare al vicino Piazzale Zendrini, dove dovevano essere installati i paletti spartitraffico e l’arredo urbano entro fine gennaio, ma dove ancora non abbiamo visto nulla di tutto ciò. Quindi discuteremo del Palasport di Portosecco, e dei rimborsi che ancora non sono arrivati per i danni causati dalla tromba d’aria del 23 luglio scorso». Con l’assessore sarà anche l’occasione per discutere della questione erosione della spiaggia antistante il centro abitato di Pellestrina e del completamento delle piste ciclabili nel lungo laguna dell’isola. (s.b.)