sabato 31 luglio 2010

Madonna dell’Apparizione. Oggi il via con il pellegrinaggio


Il clima pesante che si vive in questi giorni in isola, non è riuscito
comunque a scalfire l'entusiasmo e l'attesa per la prossima festa
dell'Apparizione. Come sempre si alterneranno momenti di preghiera e
spiritualità con appuntamenti prettamente di divertimento. Questi i
primi appuntamenti della manifestazione: oggi XI Pellegrinaggio alla
Madonna dell'Apparizione. Alle 18.30 ritrovo a S.
Maria del Mare
per la celebrazione della Liturgia. alle 19.30 inizio del
pellegrinaggio per raggiungere il santuario dell'Apparizione. Prima
dell'arrivo, sosta dinnanzi alla casa natale di Natalino Scarpa De Muti,
il ragazzino 13enne a cui apparve la Vergine. Sabato 31 luglio alle ore
10, con partenza alle ore 10 da Piazzale Ognissanti, marcia non
competitiva " 1000 passi per Brahim" dedicata al bimbo di 8 anni,
scomparso lo scorso aprile in un incidente stradale. Alle 12.30
Acquathlon Promo e Youth (500 metri nuoto e 2.500 metri corsa) e alle
13.45 Acquathon classico (2.500 metri corsa, 1.000 metri nuoto e altri
2.500 metri corsa). Alle 21 serata danzante con il duo «Mary ed Elisa».
Domenica 1 Agosto, alle 16, al via le regate comunali dei giovani su
pupparini, delle donne su mascarete e dei campioni su pupparini. Alle
21, concerto del gruppo musicale «O.I. e B. Zucchero tribute band».

      Annalisa Busetto

giovedì 29 luglio 2010

Pronti 5 milioni di credito

Il Banco San Marco lancia un intervento agevolato 

Le impalcature si moltiplicano. Vianello: «Tutte ditte dell’isola»



Il Banco San Marco stanzia 5 milioni di euro per i danni provocati dalla
tromba d'aria che ha colpito Pellestrina. I finanziamenti concessi,
rimborsabili in 60 mesi, con un interesse dell'1,5% e senza spese di
istruttoria, sono destinati sia ai privati per far fronte ai danni
subiti dagli immobili, sia alle imprese del territorio, per permettere
il ripristino della normale attività. «Si tratta di un intervento che
conferma la volontà del Banco San Marco di essere vicino alle famiglie
dei suoi territori storici, in modo particolare nei momenti di maggiore
criticità - ha dichiarato Andrea Lo Bianco, responsabile - soprattutto
in questa fase economica non particolarmente favorevole, offrendo una
concreta opportunità per superare anche questa difficoltà». Chi è
interessato alla proposta, pùò rivolgersi presso tutte le filiali del
Banco San Marco, per acquisire tutte le informazioni utili per accedere
ai finanziamenti. Intanto Pellestrina non rimane ferma. In questi
giorni, sono spuntate come funghi impalcature dinnanzi alle case più
accidentate. Soltanto a S.Pietro in Volta se ne contano una decina. «E
chi esegue i lavori - commenta il presidente della Municipalità Giorgio
Vianello - sono tutte ditte isolane. La ripresa deve essere totale, per
la gente e per chi nell'isola deve lavorare». Il fermento a Pellestrina è
tanto, anche se oggi appaiono evidenti i disastri provocati dalla
tromba d'aria. A parte le case, e le strutture in muratura, per la cui
sistemazione, come detto prima, si sta già provvedendo, ciò che salta
maggiormente agli occhi, è la completa sparizione degli alberi e delle
piante ad alto fusto. Una cinquantina di alberi di più o meno pregio
completamente sradicati, un altro centinaio smenbrato, un disastro.
«Oggi (ieri per chi legge) - commenta il consigliere Alessandro Scarpa -
dovevamo essere in isola con la commissione territorio e l'assessore al
patrimonio Bruno Filippini per un giro di ricognizione. È stato
rinviato per la tromba d'aria. Comunque giovedì scorso ero qui, con
l'assessore e il suo staff per valutare le problematiche dell'isola. Il
giorno dopo sono raddoppiate».

Madonna dell'Apparizione - 2010

PROGRAMMA DELLA FESTA DELLA MADONNA DELL'APPARIZIONE

24 LUGLIO - 4 AGOSTO 2010



SABATO 24 LUGLIO
11.00    Inaugurazione della mostra “MADRE DI DIO, MADRE DELL’UMANITA’, MADRE DELLA MISERICORDIA”  Scuola Elementare Bernardino Zendrini

LUNEDI' 26 LUGLIO
Pomeriggio sportivo in piazza Ognissanti

MARTEDI' 27 LUGLIO
21.00    XIa “Stella” in Santuario

MERCOLEDI' 28 LUGLIO
Pomeriggio sportivo in piazza Ognissanti

GIOVEDI' 29 LUGLIO
Pomeriggio sportivo in piazza Ognissanti

VENERDI' 30 LUGLIO
XI° Pellegrinaggio alla Madonna dell’Apparizione
18.30    A S. Maria del Mare: accoglienza  e S. Messa
19.30    Partenza del Pellegrinaggio da S. Maria del Mare verso il Santuario della Madonna dell’Apparizione.
21.00    Prosecuzione del Pellegrinaggio con partenza dalla casa natale di Natalino Scarpa de Muti

SABATO 31 LUGLIO
In piazza Ognissanti
10.00    Marcia non competitiva “1000 passi per Brahim”
12.30    Aquathlon Promo e Youth (500 mt nuoto + 2500 mt corsa)
13.45    Aquathlon classico (2500 mt corsa + 1000 mt nuoto + 2500 mt corsa)
21.00    Concerto del gruppo musicale: MARY E ELISA

DOMENICA 1 AGOSTO
16.00    Regata dei giovani su pupparini (Comune di Venezia)
17.00    Regata delle donne su mascarete (Comune di Venezia)
18.00    Regata dei campioni su pupparini (Comune di Venezia)
21.00    Concerto del gruppo musicale: O.I. & B. ZUCCHERO TRIBUTE BAND

LUNEDI' 2 AGOSTO
Pomeriggio sportivo in piazza Ognissanti
21.00    Concerto del gruppo musicale: MAX PIANTA – TRIBUTO A RENATO ZERO

MARTEDI' 3 AGOSTO
21.00     XIIa STELLA nel piazzale del Santuario
21.45    Concerto testimonianza dei giovani del Rione Sanità di Napoli con ALFREDO MINUCCI

MERCOLEDI' 4 AGOSTO
11.00    Santa Messa solenne in Santuario presieduta da mons. Adriano Tessarollo Vescovo di Chioggia con la partecipazione delle autorità
17.00    Regata dei Quattro Sestieri su caorline (in collaborazione con la Remiera Pellestrina)
21.00    Concerto del gruppo musicale: NUOVA ORIGINE
23.30    Favolosa lotteria a favore delle opere parrocchiali
24.00    Spettacolo pirotecnico

VENERDI' 6 AGOSTO
19.30    In chiesa Ognissanti, Preghiera dei Vespri in ringraziamento
20.00    Cena all’aperto con la comunità


Dal sabato 1 a mercoledì 4 agosto è aperto uno stand gastronomico con specialità locali a base di pesce.
Altre informazioni sul sito: www.madonna-apparizione.it


mercoledì 28 luglio 2010

Gli interventi critici sono 210

La conta dei danni dopo la tromba d’aria di venerdì

Duecentodieci interventi, di cui 160 di diversa rilevanza, e 50 di
minore importanza. Questa la situazione illustrata ieri da Maurizio
Calligaro, consigliere del sindaco per il coordinamento delle attività
di Protezione Civile, sullo stato degli interventi effettuati a
Pellestrina in questi giorni. «Le criticità sono state tutte monitorate -
ha detto Calligaro - ed è chiara la priorità da assegnare alle
situazioni ancora aperte. Stamane (ieri per chi legge, ndr) nell'isola
arriverà un mezzo di trasporto di piccole dimensioni, utile per accedere
nelle calli più strette e quindi si conta di chiudere altri interventi
entro la giornata». Calligaro inoltre, spende parole di elogio per il
lavoro svolto dalle squadre dei volontari di Protezione Civile, che si
sono attivate immediatamente a poche ore dalla tromba d'aria, così come i
Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale e i tecnici della Municipalità
di Lido-Pellestrina. Sempre da ieri inoltre, i tecnici dei Lavori
Pubblici della Municipalità, hanno iniziato i sopralluoghi per il
censimento vero e proprio dei danni. Sono operative cinque squadre, due a
Pellestrina, due a S.
Pietro in Volta ed
una a Portosecco, composte da due tecnici e un vigile della Polizia
municipale, che andranno casa per casa per quantificare le richieste di
fondi. Entro fine settimana questo lavoro dovrebbe essere completato e
verrà allegato alla richiesta di dichiarazione dello stato d'emergenza.
«Stiamo continuando a lavorare tutto il giorno - commenta il presidente
della Municipalità Giorgio Vianello - ma siamo anche molto aiutati». In
isola infatti, continua ad operare initerrottamente Veritas, con il
trasporto di scarrabili per la raccolta del materiale e dei rifiuti
prodotti dal maltempo, e due cooperative sociali Non Solo Verde e Il
Cerchio che stanno sistemando tutte le zone verdi. «L'isola dopo questa
batosta - aggiunge il presidente - ha bisogno di ricominciare a vivere e
a sperare. Questo inizio è sicuramente dato dal lavoro, da troppo tempo
carente. Spero che questo sia il momento giusto per iniziare pure
qualche discorso di tipo produttivo».


L’anima dell’isola "felice"




La chiamano l’isola felice. Alcuni amici insistono ancora a chiamare così l’isola di Pellestrina, non solo per amabile scherzo.
Sanno per esperienza che “l’isola che c’è” rappresenta un approdo di
pace e un luogo tranquillo di lavoro. Ma sono bastati i dieci minuti
dell’uragano di venerdì 23 luglio per sovvertire l’immagine consueta:
lungo tutto il litorale, tetti scoperchiati, camini strappati, alberi
divelti dalle radici, e perfino lo stendardo della piazza – uno dei
simboli dell’isola – sollevato e abbattuto con il suo basamento. Quasi
un terremoto.

      Mi si è affacciato alla fantasia il paragone con
un’immagine diversa ma in qualche modo complementare, quella
dell’alluvione del 1966 quando il pericolo e la distruzione vennero
dall’acqua e non dal vento. Eppure quel disastro segnò l’inizio di un
grande riscatto.

      Le autorità si presero in cura l’isola e la
recintarono con una robusta protezione dal mare e dalla laguna. Le case
furono risanate e abbellite e tornarono a risaltare con i loro mille
colori, la pesca, la coltivazione dei mitili e il lavoro in generale
ebbero una felice ripresa. A Pellestrina si cominciò a vivere bene e
l’emigrazione dei giovani e delle famiglie venne trattenuta. Chissà se
questo nuovo disastro troverà un riscatto.

      Da qualche tempo
l’economia del paese è in crisi totale. I pescatori non hanno il
permesso di staccarsi da riva. Chi può, quando può, cambia mestiere,
buttandosi spesso in occupazioni inadeguate e precarie. Il glorioso
cantiere De Poli, oggetto di tante contestazioni, ha chiuso mandando a
casa centinaia di operai e mortificando l’ampio indotto. L’isola vive
solo delle albe e dei tramonti, dell’acqua che si rinnova con le
correnti della laguna, dove ancora da mane a sera i ragazzi si buttano a
nuotare dalla riva, come un tempo anche noi dalla scaletta della
piazza. Il turismo – quello che con giusto criterio sarebbe auspicabile
senza deformare l’immagine e il cuore dell’isola – non trova punti di
decollo. Alcuni grandi caseggiati dell’isola, dismessi da varie
istituzioni, non trovano l’uso adeguato. Quale futuro? Qualcuno dice:
«Non vi fosse il santuario, l’isola sarebbe senz’anima». Ma la chiesa
dell’Apparizione, anch’essa scossa dall’anomalo uragano che ne ha
incrinato il portale, c’è. L’anima dell’isola permane. Il prossimo 4
agosto il popolo si ritroverà compatto a celebrare la festa della
Madonna. La fantasia della mente e l’energia del cuore possono risorgere
e rimettere a nuovo le case e le chiese, ricuperare gli spazi del
lavoro e i ritrovi della comunità in calle e sulla riva: se ancora una
volta qualcuno, dal cielo e dalla terra, si affiancherà alla gente
dell’isola, sostenendone la tempra generosa e decisa.

     
      don Angelo Busetto
     
Parroco di Borgo    
      San Giovanni-Chioggia

Boraso: «Subito due milioni per le prime emergenze»

Documento bipartisan sottoscritto dai consiglieri comunali
La bufera ha provocato danni anche al Golf Club del Lido

Subito due milioni di euro per risarcire i danni più urgenti provocati
dalla tromba d'aria che venerdì scorso ha devastato Pellestrina. La
richiesta, già preannunciata, è stata protocollata ieri dal consigliere
comunale del Pdl, Renato Boraso. Inizialmente si pensava di chiedere un
milione, poi, visto che il bilancio finale dei danni continua a salire,
si è passati a due.

      Inoltre è stato predisposto un ordine del
giorno, proposto da Alessandro Scarpa della lista Brunetta, che poi è
stato sottoscritto da vari consiglieri comunali: Michele Zuin, Alberto
Mazzonetto, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Luigi Giordani e Renato
Boraso. Il documento impegna il sindaco a vedere riconosciuto lo stato
di calamità naturale e ad attingere fondi, anche dalla riserva speciale,
per andare incontro ai problemi di Pellestrina.

      Nel
frattempo, in isola è terminata la fase di messa in sicurezza dei tetti
di tutte le abitazione. Sul posto è intervenuta, in supporto ai vigili
del fuoco e alla Protezione civile, la ditta "De Martino" del Lido, con
il coordinamento di Antonio De Martino, giovane presidente
dell'associazione "Vivere il Lido". «Domenica sera - spiega Antonio De
Martino - abbiamo terminato il nostro lavoro di messa in sicurezza dei
tetti. Abbiamo lavorato, praticamente ininterrottamente da venerdì sera,
fino a domenica e ci ha fatto molto piacere vedere, fin dalle prime ore
dopo l'emergenza, una costante presenza del sindaco Orsoni e
dell'assessore Maggioni, al fianco dei cittadini. Come impresa ora il
nostro compito è finito, siamo stati impegnati, con il nostro personale,
in prima linea e la soddisfazione più grande è stata quella di vedere
la gente, rasserenata e sorridente, dopo il nostro intervento, che ci
ringraziava dopo momenti di disperazione».

      Il maltempo di
venerdì ha provocato ingentissimi danni anche al Lido e al Golf Club
Venezia degli Alberoni che per questo motivo è rimasto chiuso.

      Lorenzo Mayer

Orsoni: «Deve intervenire Roma. La Regione non ha più fondi»


Soldi, in Regione, non ce ne sono più. Il capitolo di spesa per aiutare
chi è stato colpito da calamnità naturali è asciutto. Dunque, non resta
che battere cassa direttamente a Roma.

      L’ha detto il sindaco
Giorgio Orsoni, intervenuto ieri pomeriggio in consiglio comunale a
Venezia per relazionare sui danni provocati dalla tromba d’aria che
venerdì scorso ha colpito l’isola di Pellestrina. Orsoni ha preso la
parola all’inizio della seduta del Consiglio di ieri pomeriggio, prima
di raggiungere il sottosegretario alla Protezione civile, Guido
Bertolaso. Pochi minuti prima, la Giunta comunale aveva approvato una
delibera per chiedere alla Regione Veneto la dichiarazione dello stato
di calamità. «Ho già parlato con il presidente della Giunta regionale
Luca Zaia - ha detto Orsoni - che si è detto sin da subito disponibile a
dare seguito alla richiesta di dichiarazione di stato di calamità.
Zaia, però, mi ha fatto presente che nel fondo specifico non c’è più
alcuna risorsa disponibile». Per il sindaco è dunque necessario battere
cassa a Roma anche perché l’isola di Pellestrina ha subìto «danni
rilevanti»: «Circa duecento case sono state colpite dalla tromba d’aria,
molti tetti scoperchiati, camini caduti. Per fortuna non ci sono stati
danni alle persone, ma i danni restano rilevanti». Il sindaco ha
informato il consiglio di avere parlato, già ieri mattina, con il
ministro veneziano Renato Brunetta per portare a Roma le istanze
dell’isola: «Il ministrro si è detto disponibile a seguire la vicenda».

     
Il sindaco ha quindi chiesto al consiglio comunale di esprimere
solidarietà agli abitanti di Pellestrina: «È importante che l’aula
approvi una mozione». Decisione che i consiglieri hanno approvato
all’unanimità, anche se il testo, fino a tarda sera, non era ancora
pronto.
(al.va.)

Protezione civile 139 volontari


Sono stati ben 139 i volontari della protezione civile della Provincia
che da venerdì scorso lavorano senza sosta nell’isola di Pellestrina. Si
tratta dei volontari delle sezioni di Venezia, Chioggia e
Cona-Cavarzere. L’assessore provinciale Giuseppe Canali ha voluto
ringraziarli tutti.


Pellestrina, a settembre i soldi

Il sottosegretario Guido Bertolaso in visita sull’isola
Oggi il governo si pronuncerà sullo stato di calamità



Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in visita ieri a
Pellestrina, per constatare i danni provocati dal maltempo di venerdì
sera. Bertolaso è arrivato in elicottero, alle 17.30, proveniente da
Montegrotto Terme, altra zona devastata dalla furia degli elementi.

     
Ad accoglierlo il sindaco Giorgio Orsoni, il presidente della
Municipalità Giorgio Vianello e il vicepresidente della Provincia Mario
Dalla Tor, oltre a numerosi consiglieri comunali e di municipalità.
Tutti si sono recati al palazzo comunale dell'isola, dove ad attenderli
vi era Maurizio Calligaro, delegato del 

sindaco alla Protezione Civile, e
rappresentanti dei Vigili del Fuoco. In un incontro a porte chiuse,
durato circa un'ora, è stato valutato lo stato dei danni e degli
interventi effettuati, tramite documentazione fotografica, e da ciò che
il sottosegretario è riuscito a vedere sorvolando l'isola prima di
atterrare. Bertolaso ha speso parole di lode per i volontari della
Protezione Civile e per i Vigili Urbani dicendo «che ormai l'isola è in
sicurezza» e che quando «vi è una buona direzione che riesce a tenere
tutto sotto controllo, e che so
 
prattutto si fa squadra, i risultati si
vedono».

      Ha anche aggiunto che già oggi, presenterà al
Consiglio dei ministri e al premier Berlusconi la richiesta di
dichiarazione di calamità naturale, deliberata ieri in Giunta comunale e
che la Regione si è impegnata a portare avanti. «Spero che i fondi
siano erogati già a settembre - ha aggiunto Bertolaso - di modo che, a
dicembre sia conclusa tutta l'operazione».

      «Non posso che
essere soddisfatto - ha aggiunto il sindaco Orsoni - si è


lavorato bene e
velocemente. Si è cercato di dare a questa popolazione tutto l'aiuto
necessario in questa situazione di grave difficoltà».

      «Stiamo
seguendo con attenzione le fasi di questa vicenda - ha commentato il
vicepresidente della Provincia - soprattutto perchè Pellestrina sta già
vivendo un periodo difficile a livello economico ed occupazionale, e
quindi non deve sentirsi abbandonata. Noi finora abbiamo contribuito
cercando di fornire a Protezione Civile e Vigili del Fuoco materiali di
prima necessità, come guaine o tele per la copertura dei tetti, e
naturalmente abbiamo appoggiato e sostenuto la richiesta di calamità
naturale».

      Intanto in isola, anche per tutta la giornata di
ieri - ma sarà lo stesso ancora per un paio di giorni - Protezione
Civile e Vigili del Fuoco, hanno lavorato ininterrottamente per
sistemare ancora alcune zone critiche. Ieri mattina infatti, sono
arrivate altre 20 richieste di intervento, su situazioni che sembravano
normali, e che invece, dopo il maltempo di domenica sera, che ha fatto
tremare nuovamente la popolazione, hanno fatto emergere problemi e nuovi
danni. «Ora ciò che mi preoccupa - afferma il presidente della
Municipalità Vianello - è il carroponte dell'ex cantiere navale De Poli.
Si è sbilanciato pesantemente in avanti, tanto da appoggiarsi ad un
edificio in cui attualmente vi sono gli uffici del cantiere e una
famiglia. Il dirigente dei Vigili del fuoco ha detto che non vi sono
rischi, ma io non sono tranquillo, e mi sto muovendo per cercare
un'abitazione provvisoria per la famiglia». In isola, in questi giorni, a
valutare la situazione, e a portare conforto alla popolazione, il
consigliere provinciale Sopradassi, l'ex presidente della municipalità
Gusso con il suo vice Ghezzo, e il consigliere comunale Alessandro
Scarpa.

lunedì 26 luglio 2010

Danni, già 250 richieste

Dopo la tromba d’aria si pensa alle riparazioni
Ieri vertice in isola con sindaco, pompieri e Protezione civile

Altra giornata di intenso lavoro a Pellestrina. Fin dal primo mattino,
le squadre dei pompieri e della protezione civile, divise in zone, hanno
continuato gli interventi di controllo e messa in sicurezza di edifici
ed abitazioni civili.

      «Un lavoro che si protrarrà anche oggi
(ieri per chi legge, ndr) per tutto il giorno - ha detto il presidente
della Municipalità Giorgio Vianello, che da venerdì pomeriggio, giorno
in cui è avvenuto il maltempo che ha messo in ginocchio l'isola, passa
le sue giornate nella sede comunale e tra la gente - ma per stasera,
tutte le situazioni più pericolose e difficili, dovrebbero essere
valutate e sistemate».

      E ieri, intorno alle 12, è ridisceso a
Pellestrina pure il sindaco Giorgio Orsoni, che ha conferito in un
incontro con Maurizio Calligaro, suo delegato per la Protezione Civile,
con l'assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni, affiancato
dall'ingegner Manuel Cattani, e con i Vigili del Fuoco. Obiettivo, fare
il punto della situazione. Una situazione che, via via che passano le
ore, pur non essendo più di stretta emergenza, continua a far emergere
danni. Dalle 8 alle 12.30 di ieri mattina infatti, sono state già circa
250 le richieste di modulistica per un eventuale rimborso. E non si
potrà bluffare; nel senso che ogni situazione denunciata dovrà essere
accompagnata da documentazione fotografica e relazione tecnica. Inoltre
sarà poi vagliata dall'ufficio tecnico comunale, che già da oggi sarà
presente in isola per un sopralluogo e un primo censimento di
valutazione oggettiva dei danni.

      «Ringrazio, in questo momento
di grande difficoltà - ha detto Vianello - tutti coloro che in modi
diversi, hanno lavorato per il ritorno ad una parziale normalità.
Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale,ditte isolane
che si sono prestate a controllare tetti e case. Voglio anche aggiungere
che chi avesse necessità di ripristinare il tetto, non deve avanzare
alcuna domanda per montare l'impalcatura. Sarà la ditta a fare tutto». E
stamane, si continua.

domenica 25 luglio 2010

«Ci rimbocchiamo le maniche Lavoriamo per la ricostruzione»

Tutti impegnati per quantificare i danni sui tetti e togliere i calcinacci con l’aiuto dei vigili del fuoco e della protezione civile 


(a.bus.) Un fermento adrenalinico palpabile, un brulichio di
attività. Pellestrina non si è fermata ieri a piangersi addosso, anche
se alla luce del sole i disastri provocati dalla 

tromba d'aria di
venerdì pomeriggio sembravano ancora più pesanti e cattivi. No, con la
forza di volontà ci si è rimboccati le maniche, e si è iniziato a
lavorare per la ricostruzione. Uomini sopra i tetti, a controllare i
danni e cercare di sistemare il possibile, perché le case scoperchiate
sono state molto, ma molto di più di una decina, donne che cercavano di
ripulire ciò che la furia degli elementi aveva portato loro in casa o
nei giardini. Ragazzini con carriole piene di calcinacci, da depositate
fuori delle abitazioni.

      Tutti hanno fatto il loro, supportati
da quegli angeli custodi della Protezione Civile, che da venerdì


pomeriggio, insieme ai Vigili del Fuoco, dopo la pausa notturna, non
hanno smesso un attimo di lavorare; hanno potato alberi, liberato strade
da detriti e calcinacci, hanno anche dato consigli. E i pellestrinotti
hanno dimostrato quel che sono veramente senza piangersi addosso; gente
forte, abituata ad affrontare di petto le avversità senza piegarsi.
Inesistenti le scene di disperazione, tante facce attonite, spaventate e
tristi si, ma chi non lo sarebbe vedendo che un attimo può servire per
spazzare via la tua casa e la tua vita.

      «È veramente bastato un
attimo» raccontano un gruppo di amiche di San Pietro in Volta «e il
cantiere Schiavon, pur malmesso, ma simbolo di un'epoca in cui la
cantieristica era una delle principali attività dell'isola (venne chiuso
negli anni 80), si è sbriciolato. Eravamo alla finestra, intente ad
osservare la pioggia, e in un attimo, uno dopo l'altro, i grandi pini
marittimi presenti nelle aiuole, sono caduti come birilli. È bastato un
attimo, e si vedevano volare, come coriandoli, le tegole dei tetti, che
cadevano qua e la, provocando danni dovunque incontrassero qualcosa,
rompendosi a terra dove nella loro traiettoria, non vi era nulla. Scene
impressionanti, che non dimenticheremo mai».

      E venerdì si è
anche sfiorata la tragedia nel pieno della tromba d'aria, in località
Scarpa, quanto nel tratto di laguna antistante stava transitando un
barcone pieno di turisti.

      «Ho sentito urla strazianti» afferma
un residente «ma non potevo uscire. Vedevo dalla finestra questo barcone
in balia delle onde e del vento, che è anche riuscito ad agganciarsi ad
una bricola. Soltanto che questa è stata spazzata via. Meno male che il
tutto è durato pochi minuti, e, quando ho potuto uscire ho visto che
tutti stavano bene».

Ca’ Farsetti ha chiesto lo stato di calamità


Settanta persone al lavoro, e da domani inizierà la consegna, casa per
casa, dei modelli per quantificare i danni. «Venerdì sera - ha spiegato
l'assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni - con il sindaco
siamo stati qui fino a mezzanotte. Stamattina (ieri ndr) siamo di nuovo
qui, all'opera, ed abbiamo avuto una grande collaborazione da parte di
tutti. Anche il Consorzio ha messo a disposizione le proprie maestranze.
Da sabato alle 14 è in funzione, nella sede di Pellestrina, un punto
informativo a disposizione dei cittadini, che rimarrà in funzione anche
domenica e lunedì. L'emergenza è stata affrontata con grande
partecipazione». Impossibile calcolare i tempi necessari al ripristino.
«È ancora prematuro - ha ripreso Maggioni - di certo lavoreremo
alacremente, anche in agosto quando le imprese edili vanno in ferie».

     
A coordinare tutto Maurizio Calligaro, consigliere delegato del sindaco
per la Protezione civile. Alle 16 di venerdì ha dichiarato conclusa la
prima fase più delicata dell'emergenza. Al lavoro vi sono settanta
persone, di cui trenta vigili del fuoco, polizia municipale e Protezione
civile. Inoltre sono impegnate le ditte De Martino, Regazzo e quelle
che operano per mettere in sicurezza tutte le zone colpite. L'incognita
maggiore riguarda il meteo e il rischio di nuove perturbazioni, ma fino a
lunedì pomeriggio non dovrebbe esserci questo pericolo». Infine Renato
Boraso. «Chiederemo che il Comune stanzi subito un milione di euro - ha
annunciato il consigliere Pdl».

      Intanto anche la Provincia ha
fatto scattare l’allarme con la Protezione civile provinciale. Fino a
dopo mezzanotte e trenta, i volontari dei nuclei di Cona, Cavarzere e
Chioggia, circa 15 unità. Ieri hanno effettuato un sopralluogo gli
assessori Giuseppe Canali (Protezione civile), Pierangelo Del Zotto
(Bilancio) e Paolino d’Anna (Lavoro), il vicecomandante della Polizia
provinciale Arianno Patron. Costernazione e preoccupazione da parte
della presidente Francesca Zaccariotto: “Sono addolorata per le famiglie
dei nostri concittadini che hanno provato qualche minuto di grande
terrore e dispiaciuta per i danni subiti. Mercoledì ci sarà una Giunta
straordinaria dedicata a quanto avvenuto a Pellestrina”.

Superlavoro per i pompieri


Giornate concitate per i vigili del fuoco che da venerdì pomeriggio
stanno lavorando ininterrottamente su Pellestrina. In totale sono
trentadue i pompieri impegnati nell’isola con nove mezzi. Nello
specifico tre autopompe, due autoscale, due motoscafi, un fuoristrada e
un mezzo "aps" munito di serbatoio. A supportarli negli interventi
qualche squadra della Protezione civile. Poco meno di centocinquanta gli
interventi richiesti. Nel pomeriggio di ieri una cinquantina di
interventi erano già stati portati a termine, mentre un’altra settantina
era in lista d’attesa. Ma le chiamate per le richieste di aiuto sono
continuate anche ieri. Non si tratta infatti solo di spostare qualche
ramo caduto o qualche albero sradicato. Tra le emergenze ci sono pali
dell’elettricità spezzati e intere linee dell’illuminazione interrotte,
tetti delle case scoperchiati, capanni o casette degli attrezzi
distrutte e scaraventate a ridosso delle abitazioni.

Cinque milioni di danni

Una cinquantina le case danneggiate a Pellestrina. Iniziate le prime verifiche


Pellestrina il giorno dopo. L'alba del sabato ha dato l'esatta
percezione del disastro
 
provocato dal tornado abbattutosi venerdì
intorno alle 18 sull'isola. Venti 

minuti di pioggia torrenziale e vento
impressionante, che ha messo in ginocchio Pellestrina, e l'ha ridotta ad
un campo di battaglia. Una cinquantina le case seriamente danneggiate, a
cui si aggiungono la chiesa di Ognissanti, il Palasport di Portosecco,
capannoni, alberi, barche. Tanto che il sindaco di Venezia, Giorgio
Orsoni, dopo un sopralluogo effettuato nell'isola venerdì sera, dopo
poche ore dal disastro, ha deciso di chiedere lo stato di calamità
naturale per gli ingenti danni che ha


subito l'isola veneziana.
«L’evento – ha detto il sindaco - ha lasciato l’isola in condizioni
davvero difficili per gli abitanti, e la situazione mi preoccupa molto.
Pessime sono le condizioni di tantissime abitazioni ed ingenti sono i
danni alle strutture pubbliche. La protezione civile sta facendo il
possibile ma di fronte alla vastità dell’evento sarà difficile
ritornare presto alla normalità. Da una prima stima i danni causati alle
strutture civili ammonterebbero a circa cinque milioni di euro. Ci sono
poi quelle pubbliche sulle quali si sta facendo ancora una stima. Ho
comunicato al presidente Zaia che chiederemo lo stato di 

calamità».
     
Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime vicinanza alle
località della regione colpite dal maltempo. «Ho già parlato con alcuni
dei sindaci delle località che hanno subito i danni maggiori - fa sapere
- in particolare con il sindaco di Venezia per Pellestrina. Con i
sindaci degli altri comuni dove il maltempo di ieri ha provocato danni,
stiamo definendo la richiesta della dichiarazione dello stato di
calamità naturale. Faremo tutto quanto in nostro potere per arrivare al
più presto al ripristino degli edifici pubblici e al rimborso dei danni
subiti».

      Intanto nell'isola la mattinata di ieri è stata
oggetto di incontri e verifiche per il coordinamento sugli interventi
immediati e necessari. Con il presidente di Municipalità Giorgio
Vianello, l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Maggioni e
l’ingegner Manuel Cattani, oltre ad un gruppo di polizia municipale e
vigili del fuoco, quest'ultimi coordinati dal responsabile Muneretto.

     
L'isola è state così completamente divisa in zone, sei per l'esattezza,
presidiate tutte da vigili del fuoco e protezione civile, che
interverranno su situazioni di necessità e verificheranno gli effettivi
danni subiti. Nel pomeriggio di ieri, dalle 13.30 alle 19, e per tutta
la giornata di oggi, dalle 8 alle 18, la sede municipale dell'isola
resterà aperta, per permettere a coloro che hanno subito danni con il
maltempo, di qualunque tipo, di presentare una richiesta per, si spera,
un eventuale risarcimento. Il tutto dovrà essere illustrato con
documentazione fotografica e relazione tecnica.


Tromba d’aria sconvolge Pellestrina

Sabato 24 luglio 2010

Casa scoperchiate, alberi abbattuti, il tetto divelto del Palasport taglia in due l’isola

Gente in lacrime fuori dalla propria
casa distrutta, un’isola tagliata in due dal tetto del
palasport
divelto dal vento e piombato in mezzo all’unica via di
comunicazione, e le difficoltà nel soccorrere chi ha perso tutto
sotto la furia della tromba d’aria abbattutasi ieri pomeriggio su
Pellestrina. Non è la prima volta che eventi meteorologici di
questo genere toccano questa comunità, ma nulla di simile si
ricordava da anni a questa parte. La perturbazione ha affrontato l’i
sola nel tardo pomeriggio procedendo in direzione Santa Maria del
Mare, San Pietro in Volta, Pellestrina fino al sestiere
Busetti.




Uno dopo l’altro sono caduti al suolo alberi e arbusti, sono
crollati muretti di cinta, letteralmente volati via tetti e camini
mentre la pioggia incessante allagava le camere delle abitazioni
rimaste senza protezione tra vetri in frantumi ovunque. Il
palasport di Portosecco è stato scoperchiato per la terza volta in
meno di cinque anni, una cosa assurda, per la quale già si
annunciano esposti e denunce.



Il tetto in lamina di rame si è accartocciato come un foglio di
carta finendo la sua corsa solitaria al centro di Strada comunale
dei Murazzi, impendendo la circolazione degli automezzi e
ritardando i soccorsi. Perfino la Protezione civile dell’isola ha
avuto problemi, dopo che un muretto è crollato davanti il garage
della sede. Sul posto sono convogliati vigili urbani dal Lido,
pompieri da Venezia e volontari anche da Mestre. Ma la lontananza
di Pellestrina dal centro storico non ha facilitato le cose.



C’è chi l’ha definita una apocalisse, fatto sta che decine di
barchini sono affondati sul lato laguna tra le paline divenuti
cappi senza lasciare alcuno scampo, mentre un carro gru dei
Cantieri De Poli è uscito dalla sua sede minacciando una vicina
abitazione dalla quale gli inquilini sono fuggiti appena in tempo.
La remiera di Portosecco è stata devastata, col muro di cinta
sbriciolato e le imbarcazioni volate via sfondando perfino le
finestre. In tutto questo un solo ferito lieve, curato curato con
alcuni punti di sutura a una gamba.







«Ero in auto quando la tromba d’aria ci è passata sopra e ho visto
volare via tutto - racconta Giorgio Vianello, presidente della
Municipalità - Qui c’è il
disastro totale, una cosa mai vista.
Servono aiuti e sul palasport adesso scatteranno denunce». Il
consigliere comunale Alessandro Scarpa «Marta» va giù duro: «Si va
in Procura e chiederemo lo stato di calamità naturale e la
convocazione di una commissione urgente a Cà Farsetti».


Lorenza Vianello, residente della zona non trova quasi parole: «C’è
gente che ha perso tutto nel momento di profonda crisi che vive l’i
sola. C’è chi non ha i soldi per restaurare. Come si farà adesso?».




«La casa dei miei genitori è distrutta - dice disperata Luciana
Ballarin - Il tetto è volato via, ci sono vetri ovunque e da due
ore attendiamo aiuti. Tutto è allagato e non ci è rimasto più
nulla».



FOTOGALLERY

la Nuova Venezia

sabato 24 luglio 2010

Palasport di nuovo senza copertura È la terza volta





 





Era già successo due estati fa. Ed era già la seconda volta. Pare che il
palasport di Portosecco sia destinato ad essere scoperchiato. Il caso
più eclatante, due anni fa, appunto, quando la copertura in rame del
tetto venne in gran parte divelta e finì nel vicino campo da calcio,
lasciando la struttura per ampi tratti completamente scoperchiata.
All’epoca, a Ca’ Farsetti, l’opposizione gridò allo scandalo, invocando
commissioni d’inchiesta: possibile che una struttura, 
praticamente
nuova, si ritrovasse senza copertura per due volte in due anni? Ora è
capitato per la terza volta! Ed è facile immaginare che qualcuno
rispolveri l’idea di un’inchiesta per fare chiarezza su una struttura
quanto meno sfortunata.


Inferno di vento e acqua. Pellestrina devastata

Una violentissima bufera ieri pomeriggio siè abbattuta sull’isola e sugli Alberoni


Scoperchiate decine di case e la chiesa di Ognissanti. Residenti sui tetti, nessun ferito


Venti minuti di paura, ieri verso le 18. E Pellestrina che torna a
vedere in faccia la furia degli elementi, come quel novembre del 1966.


     
Un "tornado", con raffiche di vento fortissime e pioggia battente, ha
messo in ginocchio l’isola e creato gravi danni anche al Lido,
soprattutto in località Alberoni.



      Il massimo della violenza del
vento si è abbattuto proprio su Pellestrina, dove sono state
scoperchiate dieci case, oltre alla chiesa di Ognissanti e al nuovo
Palasport di Portosecco, ancora una volta finito con il tetto in strada.

      E ancora: detriti in mezzo alla strada, alberi abbattuti,
persone sopra i tetti per cercare di aggiustare, alla meno peggio, i
comignoli dei tetti divelti. Una scena come quelle che si vedono in tv
in Paesi tropicali, dove gli uragani sono ben più frequenti


 
     
Pesante, pesantissimo, il bilancio dei danni, tanto che si sono già
manifestate le intenzioni di chiedere lo stato di calam
ità naturale, per
un'isola già messa a dura prova dalla crisi produttiva della pesca e la
chiusura dei cantieri navali De Poli. Unico aspetto positivo, in un
vero e proprio disastro, il fatto che non ci sia stato nessun ferito. 


     
Vigili del fuoco, polizia municipale hanno risposto, tra Pellestrina e
il Lido, ha centinaia di chiamate, lavorando fino a notte inoltrata.
Mobilitata anche la Protezione civile.

      La bufera si è
abbattuta con maggior forza nella zona sud, tra Alberoni e Pellestrina.
Proprio in località Alberoni, sono stati abbattuti dal vento quattro 

grossi alberi. Uno di questi ha semidistrutto anche l'auto del
comandante della polizia municipale del Lido, Ferruccio Filipello.



     
Le raffiche di vento hanno fatto cadere in strada comignoli e tegole
dai tetti. Problemi, evidenti, anche alla circolazione stradale.

     
A Pellestrina danni ovunque: alberi, detriti in mezzo alla strada anche
lungo il Murazzo, lato laguna, pali della luce abbattuti come birilli.
In piazza Ognissanti,
anche lo stendardo, con una base in marmo di
parecchie tonnellate, è stato divelto. La chiesa, invece, è stata
parzialmente sventrata, scoppiati i vetri di molte auto in sosta. 


     
Per strada sono volate anche recinzioni private. Il carroponte dei
cantieri navali De Poli, un braccio mastodontico, si è inclinato
pericolosamente verso la strada.




      A Portosecco, con il
palazzetto, evidentemente oggetto di qualche maledizione, ancora
sventrato, per la terza volta. Non è stata una giornata felice per le 
attività sportive. Anche la nuova remiera è finita ko. Semi affondati
molti barchini, ormeggiati lungo la riva, altre imbarcazioni sono finite
contro la remiera 
stessa.
      Il sindaco Giorgio Orsoni alle
20.30 di ieri sera stava raggiungendo Pellestrina per verificare di
persona l'entità dei danni. Il consigliere comunale 
Alessandro Scarpa ha
preannunciato che produrrà un'interrogazione urgente al sindaco,
chiedendo lo stato di calamità naturale e soprattutto una commissione
d'inchiesta per capire come mai, un'opera nuova come il Palasport, sia
finita ancora scoperchiata.

      E in serata qualche voce di
contestazione si è levata sui soccorsi, perchè a Pellestrina c’è chi si
chiede se la sola presenza di una pattuglia dei vigili del 
fuoco sia
sufficiente a garantire i primi soccorsi in caso di emergenza.





Tromba d'aria a Pellestrina


Una tromba d'aria si è abbattuta poco prima delle ore 18 a Pellestrina,
colpendo soprattutto la zona di Portosecco. La Protezione civile, ad una
prima stima, ritiene rilevanti i danni (alberi abbattuti, barche
danneggiate, tetti colpiti dalla furia del vento). In particolare
potrebbero essere ingenti i danni al Palazzetto dello Sport.

I
volontari di Protezione civile dell'isola stanno già operando. La
Protezione civile comunale sta inviando nell'isola squadre dalla
terraferma ed ha chiesto rinforzi alla Protezione civile provinciale.

 
Aggiornamento ore 20.20
Da
una prima ricognizione ancora parziale, oltre ai pesantissimi danni al
Palasport e alle strutture dell'ex cantiere De Poli, si segnalano decine
di abitazioni con danni più o meno ingenti ai tetti e, in genere, alle
coperture e altrettante situazioni con camini e cornicioni pericolanti.

Sul
posto, oltre ai volontari della Protezione civile di Pellestrina e agli
agenti della Polizia municipale,  stanno operando i Vigili del Fuoco,
mentre sono in arrivo altre squadre sia di Vigili del Fuoco che di
volontari di Protezione civile del Comune e di altri Comuni della
Provincia e delle province vicine.

Sul posto si sta recando anche il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni.


www.comune.venezia.it

Piantagione di canapa indiana tra le mura dell’antico forte

Venerdì 23 Luglio 2010

I carabinieri hanno sequestrato una piantagione di canapa indiana all'isola di Ca’ Roman.
Sequestrate 17 piante di altezza compresa tra i 40 ed i 230 centimetri.
La coltivazione era occultata tra le mura dell'antico forte, in una
posizione difficilmente accessibile per chi non è esperto della zona. Da
quando l'isola non è più adibita all'agricoltura e al pascolo, per
accedere alla fortezza bisogna passare attraverso un'alta e fitta
vegetazione di rovi. i militari hanno sequestrato numerosi
attrezzi.(R.Per.)

martedì 20 luglio 2010

Un mese di vacanze per i bambini bielorussi





Sono partiti i bambini Bielorussi, ospitati a Pellestrina e Chioggia, e
giunti in Italia per una vacanza, grazie all'Associazione «Aiutiamoli a
vivere». Oltre un mese di ospitalità, trascorso dai bambini, tra tanta
spiaggia, mare, montagna. A Chioggia in collaborazione con la Fondazione
Clodiense, a Pellestrina con l'associazione sportiva «U.S.Pellestrina».

lunedì 19 luglio 2010

Pesca abusiva, sei denunce

Blitz dell’Arma che ha bloccato tre barche con le gabbie vibranti
Stavano pescando vicino Porto San Leonardo in una zona inquinata

Avevano gettato le ancore proprio davanti a porto San Leonardo, zona
vietatissima per la pesca a causa dell’inquinamento. E proprio qui
avevano calato in acqua le loro "gabbie vibranti", casse da tre metri
per tre, in grado di dragare in poche ore svariate tonnellate di vongole
dai fondali. Una devastazione per l’ambiente, che si aggiunge alle
ovvie problematiche di tipo sanitario, bloccata anche stavolta
dell’intervento dei Carabinieri. Nei guai sono finiti sei pescatori di
Pellestrina, trovati a bordo di tre vongolare,
imbarcazioni da pesca professionali di una certa dimensione che sono
state immediatamente sequestrate. I sei, invece, tutti con precedenti
proprio per pesca abusiva, sono stati nuovamente denunciati per
danneggiamento ambientale aggravato, inosservanza delle segnalazioni in
mare (le vongolare erano all’ancora, ovviamente senza alcun dispositivo
di segnalazione visiva), mentre gli sono state contestate anche
l’impiego di attrezzature vietate e la pesca in orari non consentiti.

     
Tutto risale alla notte tra giovedì e venerdì, quando il Nucleo natanti
dei Carabinieri è stato impegnato in una serie di controlli a tappeto
in laguna. Un’operazione mirata, in considerazione del fatto che con
l’avvicinarsi del Redentore, cresce la domanda di pesce e i pescatori si
danno da fare, anche in modo illecito. Quello che facevano le tre
vongolare, "pizzicate" alla fine del canale dei Petroli, a ridosso di
Porto Marghera, attorno alle 3 e mezza di notte. Presumibilmente avevano
appena iniziato a pescare, utilizzando l’argano dell’ancora per "arare"
il fondale con le loro gabbie. Un sistema molto più efficace, in
termini di quantità di pescato, di quello dei barchini che utilizzano
gabbie più piccole, ma tanto più devastante per l’ambiente: se i
barchini lasciano dei solchi di pochi centimetri, le vongolare raschiano
il fondo della laguna fino a 20, 30 centimetri per 10, 15 metri. Di
contro, con un barchino la fuga è più semplice che con una vongolara che
deve togliere l’ancora.

      E questo deve aver incastrato, l’altra
notte, i sei pescatori pellestrinotti, che si sono visti piombare i
militari da un momento all’altro. Qualcuno ha tentato di disfarsi delle
vongole, ma era troppo tardi. Complessivamente ne sono state sequestrate
450 chili, per un valore di 3mila euro,subito ributtate in laguna. 180
mila il valore delle tre imbarcazioni finite sotto sequestro.

     
Dall’inizio dell’anno solo il Nucleo natante ha già denunciato 18
persone, sequestrato 9 imbarcazioni (per un valore di 320 mila euro) e 5
tonnellate di vongole per altri 30mila euro.

I Madonnari a Pellestrina


Domani domenica manifestazione dei Madonnari bergamaschi a Pellestrina. L'appuntamento è alle ore 10 in
piazzale della chiesa di Ognissanti. L'extempore tematica, «Madre di
Dio, Madre dell'umanità, Madre della misericordia». Su questo tema, che
in realtà è anche il titolo della mostra che sarà aperta in isola nei
prossimi giorni, in occasione della festa dell'Apparizione, seguirà un
laboratorio didattico rivolto ai bambini e ai ragazzi. Alle 18.30, la
manifestazione si sposterà sul piazzale del Santuario dell'Apparizione.
In caso di brutto tempo, il tutto avverrà all'interno della chiesa di
Ognissanti.

Pellestrina Incendio doloso in spiaggia

Sabato 17 Luglio 2010

(a.b.) Intervento dei vigili del fuoco del Lido a Pellestrina, per
spegnere degli incendi, dolosi, sull'arenile. È accaduto ieri a Santa
Maria del Mare, intorno alle 13. Erano stati
lasciati accatastati, dalla ditta che sta effettuando la pulizia
meccanica della spiaggia, grandi mucchi di materiale spiaggiato, con di
plastica e legna, in attesa di essere portati a Veritas per lo
smaltimento. Qualcuno invece ha appiccato, probabilmente durante la
notte, il fuoco. Gente che è passata per di là nelle prime ore del
mattino, ha detto di aver visto levarsi fiamme altissime. Poi il fuoco
si è smorzato, ma qualcuno arrivato in spiaggia, si è trovato la
sorpresa di trovare immensi bracieri ardenti, con il fuoco che
continuava a covare. Quindi la segnalazione e l'arrivo dei pompieri,
supportati via mare da un’autopompa di Chioggia. Il timore ora, che
domani, festa del Redentore festeggiato in isola con falò e cene in
spiaggia, porti gli stessi problemi. Negli anni scorsi i falò erano
quelli normali, ora, in alcune zone della spiaggia dell'isola, sono già
state preparate enormi pire, montagne di legna alte decine di metri.

domenica 11 luglio 2010

Vianello: «Pista ciclabile, da lunedì al via i lavori»


(L.M.) «Da lunedì partiranno i lavori per la realizzazione di una nuova
pista ciclabile a
Pellestrina».
      A
dare l'annuncio è stato, ieri mattina, il presidente della municipalità
del Lido e
Pellestrina, Giorgio Vianello,
appena ricevuto l'ok dall'assessore comunale alla mobilità e traffico,
Ugo Bergamo. L'intesa è arrivata dopo un sopralluogo insieme alla
direttrice di Asm, Alessandra Bolognin e ai tecnici di Asm che cureranno
l'intervento tecnico. Sarà proprio la società comunale ad occuparsi
dell'intervento, con parte delle risorse incamerate dal parcheggio a
pagamento. «La pista ciclabile - spiega Bergamo - partirà dall'approdo
del ferry boat di Santa Maria del Mare per terminare, una volta ultimati
i lavori, all'altezza del cimitero. Praticamente attraverserà l'intera
isola. Già nel breve periodo, comunque, arriveranno i primi interventi,
che permetteranno di mettere in sicurezza, e rendere fruibili alle
biciclette, intere parti di territorio. Si tratta, inoltre, del primo
tratto di pista ciclabile, a parte la terraferma, che viene realizzato
nel nostro Comune e dunque l'operazione è ancor più rilevante, anche
perché in una municipalità, dove l'utilizzo della bici, è forse il più
indicato, , specie nella bella stagione».

      Due i significati
essenziali dell'opera. «Anzitutto - chiude l'assessore - mettere in
sicurezza i ciclisti e la viabilità. Poi l'alto valore paesaggistico del
contesto, in mezzo alla laguna, che la rende probabilmente una delle
piste ciclabili più belle».

«Un nuovo ferry per rinforzare la linea 11»

Actv è intenzionata ad acquistarlo per migliorare i collegamenti tra il
Lido e Pellestrina


Actv pensa di acquistare un nuovo ferry boat per rinforzare i
collegamenti di linea 11 tra il Lido e
Pellestrina.
Lo ha confermato il direttore generale dell'azienda, Maurizio Castagna,
in un momento in cui a fare notizia sono soprattutto i disagi in linea
17, dovuti al black out del sistema di bigliettazione elettronica. Anche
mercoledì mattina si è ripetuto il disservizio. Una signora di
Pellestrina, che doveva andare al Tronchetto per
una visita medica in terraferma, è rimasta a terra (non avendo potuto
prenotare tramite call center la corsa delle 9.10) per la lunga fila di
auto in attesa. La donna non è riuscita a imbarcarsi sulla corsa bis
delle 9.30 e neppure sul ferry (semivuoto) delle 10, a causa
dell'ingorgo davanti alla biglietteria. «La corsa delle 10 - racconta la
signora - è partita con a bordo sette macchine e un camion. Non si
riusciva a passare e il ferry era già in ritardo per la bigliettazione a
mano. Non avessimo compiuto un atto di forza, non ci saremmo stati
neanche sul ferry delle 10.50. È vergognoso che si ripetano simili
disagi».

      Nel frattempo il direttore generale di Actv, annuncia
la possibilità di nuovi investimenti sull'altra linea sovraccarica di
traffico, in determinate fasce orarie, anche per i lavori del Mose e gli
interventi sulle grandi opere. «Per quanto riguarda la linea 17 -
spiega Castagna - i temporali dei giorni scorsi e il festival di San
Giuliano, avevano prodotto un sovraccarico della rete che ha mandato in
tilt il sistema. In queste circostanze abbiamo dato mandato al personale
di attuare una sorta di piano d'emergenza con biglietti a mano. Ora,
però, da quello che ci risulta è stato tutto risolto».

      Passando
a
Pellestrina l'aumento di traffico ha
portato l'azienda a considerare di comprare una nave traghetto. «Nei
prossimi mesi il San Giorgio, ormai arrivato a fine corsa verrà
rottamato. Porteremo all'esame del consiglio d'amministrazione,
l'ipotesi di comprare sul mercato un nuovo ferry, dovunque questo possa
essere disponibile ad un prezzo conveniente. Le risorse disponibili non è
che siano particolarmente cospicue. Ma valuteremo se sarà meglio un
acquisto ex novo o un buon usato».

      Lorenzo Mayer

mercoledì 7 luglio 2010

«A Pellestrina si apra uno sportello per i cittadini»


Istituire uno "sportello per il cittadino" a Pellestrina.
È quanto propone il consigliere comunale Alessandro Scarpa (Lista
Brunetta) che ieri ha presentato una interrogazione al sindaco chiedendo
di «tenere in seria considerazione la possibilità di aprire, in uno
degli spazi disponibili, un ufficio relazioni con il pubblico per
facilitare il cittadino alla comunicazione con l'Amministrazione
comunale». Scarpa ricorda che l’isola di
Pellestrina
dal 2005 non ha più il consiglio di quartiere e che i principali uffici
comunali della Municipalità del Lido-
Pellestrina
si trovano a 45 minuti di viaggio. Ci sarebbe Iris, certo, ma per gli
anziani - dice Scarpa - non è facile usare il sistema digitale per
comunicare con l’amministrazione. Di qui la proposta di uno "sportello".

sabato 3 luglio 2010

Actv si aggiudica il bacino galleggiante ex Cantieri De Poli

Giovedì 1 Luglio 2010

Actv Spa si è aggiudicata all’asta il bacino galleggiante del Cantiere
navale De Poli. Il bacino, funzionale alla manutenzione delle grandi
unità in dotazione ad Actv, è stato assegnato con gara pubblica dal
Tribunale di Venezia all’interno del Concordato preventivo per la
liquidazione del cantiere. La base d’asta partiva da 2 milioni di euro,
l’offerta di Actv è stata giudicata la migliore tra quelle presentate, e
pertanto si è aggiudicata l’impianto per un controvalore di 2.300.326
euro.

      “Si tratta di un passo importante che si inserisce nel
progetto di trasferimenti e ammodernamento dei cantieri navali interni
ad Actv. Ci auguriamo di poter portare a termine l’acquisto delle altre
strutture e impianti del cantiere de Poli a un prezzo ragionevole e
rispondente al mercato – dichiara Marcello Panettoni, presidente di Actv
Spa –  questo nell’interesse dell’azienda,  degli ex dipendenti del
cantiere e soprattutto della nostra città . Potremmo così salvaguardare
l’esperienza maturata negli anni dal personale operante nella
 cantierstica  e rendere più efficiente la manutenzione dei mezzi Actv
fornendo così  sempre un miglior servizio agli utenti”.