sabato 26 aprile 2008

Municipalità, il problema casa sembra ormai sotto controllo

 

Al Lido e Pellestrina "l'emergenza casa" pare abbastanza sotto controllo. Sono "solo" 130, infatti, le domande presentate per ottenere un alloggio pubblico, pari al 4,6 per cento delle richieste pervenute da tutto il Comune. Di queste 130, poi, 117, nel bando uscito nel 2005, sono state ammesse ad entrare in graduatoria, mentre 13 sono rimaste escluse perché giudicate non idonee. La richiesta di avere una casa pubblica scende ulteriormente se si guarda a Pellestrina : 18 domande (14 ammesse e 4 respinte) che significano appena lo 0,6 per cento.

Sono questi alcuni dei dati più significativi che emergono dai parametri forniti dall'Osservatorio Casa di Ca' Farsetti per fotografare la situazione abitativa al Lido e Pellestrina . Sono, dunque, complessivamente 131, nel territorio della municipalità le domande (117 al Lido e 14 a Pellestrina ) che ufficialmente attendono una risposta rispetto alle 8181 famiglie lidensi (dati aggiornati al 31 dicembre scorso) e alle 1596 che risiedono a Pellestrina San Pietro in Volta.

Se dunque, nel panorama cittadino la Municipalità sembra essere un'isola felice, va anche rilevato che 131 famiglie in attesa non sono un elemento da sottovalutare. In quattro mesi (dal 1 dicembre 2007 al 31 marzo 2008) nel territorio della Municipalità sono state fatte 21 nuove assegnazioni di alloggio, 4 per mobilità e trasferimenti per un complessivo di 25 provvedimenti, mentre si sono registrati, nello stesso arco di tempo, 17 sfratti e 3 emergenze e casi sociali.

A completare il quadro dei dati numerici ci sono, infine, gli sfratti assistiti: 15 al Lido ovvero (1,8 per cento dei "casi") nessuno a Pellestrina , con un "caso" di emergenza abitativa in attesa urgente di assegnazione, 5 domande di trasferimento al Lido per "casi" sociali e uno soltanto a San Pietro in Volta. Questa, in sintesi, la situazione analizzata secondo i dati ufficiali, senza considerare possibili vicende di disagio "sommerso" e non conosciuto.

Proprio per dare una risposta concreta a questo problema, nell'isola sono stati avviati dall'amministrazione comunale alcuni piani di Piruea, da una collaborazione tra pubblico e privato, con i privati che costruiscono appartamenti, ottenendo l'autorizzazione, ma in cambio si impegnano a cedere al Comune, ad un prezzo convenzionato, una quota delle nuove abitazioni che poi vengono assegnate in "social housing".

Agli Alberoni i primo Piruea è già pronto, realizzato dall'imprenditore Teodoro Russo, per essere consegnato al Comune. Saranno a disposizione, come primo passo, una quindicina di nuovi appartamenti.

Lorenzo Mayer

venerdì 25 aprile 2008

A Portosecco scoperta discarica abusiva

 

Ancora una discarica abusiva sul territorio comunale. Questa volta i Rangers d'Italia sono andati a dare un'occhiata dalle parti di Pellestrina. E puntualmente hanno trovato quel che cercavano.

A Portosecco , nella zona del civico 109, i Rangers hanno scoperto una discarica probabilmente abusiva. Nella zona sono stati trovati frigoriferi, materiale di risulta, lavatrici, un motorino, un fusto di bicicletta, sacchetti di rifiuti, oggetti in plastica, guaine, mobili e televisori. «Questo sito - affermano in una nota i Rangers - è a due passi dalla strada principale dietro la fermata dell'autobus e dietro i cassonetti di raccolta Vesta». Il servizio di vigilanza ittica e ambientale dei Rangers, che da tempo controlla e segnala le discariche, ha già inviato una dettagliata nota alle autorità competenti. La relazione è stata spedita al comando della Polizia municipale, alla Direzione ambiente del Comune e ai responsabili di Veritas.

Rinviate le due udienze di merito che avrebbero dovuto giudicare su altrettanti ricorsi contro il Mose


l'associazione ambientalista. "Siamo in attesa di ricevere i verbali e i progetti di questa parte (Pl.T.) Rinviate - su
richiesta dei ricorrenti, il Comune di Venezia e il Wwf - le due
udienze di merito che avrebbero dovuto giudicare su altrettanti ricorsi
contro il Mose. E il presidente del la prima sezione del
l'organo di giustizia amministrativa, Bruno Amoroso, che ha accolto la
richiesta di rinvio, non ha fissato una data per la nuova udienza. Ha
però invitato le parti a trovare un accordo su un periodo compatibile
con le esigenze procedurali in ragione "del l'importanza del la materia". Anche in occasione del
la camera di consiglio che avrebbe dovuto giudicare sulla richiesta di
sospensiva i ricorrenti chiesero un rinvio, direttamente al merito. Ma
questa volta le ragioni sono diverse. In quella occasione i legali del Comune e del Wwf, rispettivamente Giulio Gidoni del
l'Avvocatura civica e gli avvocati romani Nicolò Paoletti e Francesco
Sorrentino, ritennero opportuno rinviare all'udienza di merito per la
complessità del la materia e perchè, essendo i cantieri del
Mose già attivi, non si configurava l'urgenza di non far partire i
lavori. Ora che all'udienza di merito si è giunti, il rinvio ad una
ulteriore data serve per acquisire motivi aggiunti relativi ai lavori
per la realizzazione del villaggio per quattrocento operai a Santa Maria del Mare . Questa sezione del cantiere per le dighe mobili, infatti, ancora non era stato compreso nei ricorsi di Ca' Farsetti e deldel
le opere - spiega l'avvocato Gidoni - per completare la preparazione
dei motivi aggiunti". La nuova data per l'udienza potrebbe essere
fissata già prima del l'estate.

lunedì 21 aprile 2008

Il presidente della delegazione di zona risponde alla critiche: «Nessuno mi ha aiutato»

Domenica 20 Aprile 2008

 

«Non mi sembra che la delegazione di zona di Pellestrina non funzioni». Esordisce così Domenico Gorin, presidente della stessa, in meriti alla notizia che afferma che la delegazione pellestrinotta è ferma ed inoperosa da quasi due anni, e che in tre di vita non è ancora riuscita a completare la sua struttura istituzionale, nominando i ruoli previsti dal regolamento.

Gorin, insomma, non ci sta a quello che definisce un accanimento senza motivazione. «Sono solo, nessuno mi ha aiutato in questo compito, ma sto lavorando lo stesso, perché conosco i problemi reali dell'isola, a differenza della Municipalità. A Pellestrina bisogna impegnarsi per creare lavoro (Gorin è presidente della cooperativa Piccola Pesca), per offrire opportunità, altrimenti i residenti se ne vanno. La Municipalità - continua - è composta per la maggior parte da lidensi, che poco sanno di Pellestrina che in questi ultimi tre anni è diventata l'isola che non c'è».

Gorin ribadisce la sua linea di lavoro, solitario, e non istituzionale «perché Pellestrina può far a meno di una certa politica tesa solo ad offrire per spillare qualche voto. E poi la municipalità, come istituzione, non funziona. Bisogna tornare al vecchio Consiglio di Quartiere, composto da persone del posto, che vivono i problemi di isola in modo reale. Tra l'altro vi è una differenza sostanziale tra Pellestrina e il Lido; la prima vive di pesca, la seconda di turismo, quindi l'unione non è compatibile. E allora - conclude Gorin - se la delegazione è inoperosa, non mi pare nemmeno che la Municipalità sia decollata, almeno qui a Pellestrina ».

Annalisa Busetto

 

venerdì 18 aprile 2008

Il merletto più lungo del mondo in mostra al Centro don Orione

 

Venezia

Il merletto più lungo del mondo "approda" a Venezia. Da sabato 19 aprile infatti, fino al 27, sarà possibile ammirarlo al Centro Culturale Don Orione-Artigianelli (Zattere 919).

Il merletto più lungo del mondo, praticamente un record, è nato dall'idea di alcune giovani donne dell'Associazione Pistoletto, che arrivate a Pellestrina circa tre anni fa, si sono rese subito conto delle sue particolarità, che la rendono pressoché unica, e hanno coinvolto le associazioni del posto, gli abitanti e le scuole, per realizzare qualcosa di importante e di appartenenza al luogo. E, col contributo, durato due anni, di tutti, è stata realizzata un'opera d'arte a tombolo. L'isola, perché questa rappresenta il merletto, è lunga poco più di 500 metri, e come Pellestrina infatti, è una striscia lunga ed esile, dove spiccano le barche, le chiese, i gabbiani.

A presentarla a Venezia, l'Associazione "ACS Murazzo", in collaborazione con il Comune e la Municipalità dell'estuario. La mostra, che sarà inaugurata sabato 19 aprile alle 10.30, seguirà tutti i giorni, sino al 27, il seguente orario di apertura al pubblico: dalle ore 10 alle ore 12.30, dalle ore 15 alle ore 18.30.

A.B.

giovedì 17 aprile 2008

Dopo il sequestro della cisterna del distributore i residenti temono rischi per l'ambiente

 

Continuano a Pellestrina , le chiusure di servizi indispensabili per la tutela dell'ambiente. Qualche anno fa è toccato al centro di raccolta e stoccaggio inerti, che ha provocato la nascita di discariche abusive lungo l'isola. Pochi giorni fa invece, è stata sequestrata, dal Nucleo Ambientale della Polizia Municipale, la cisterna degli olii esausti dell'unico distributore isolano, la Visca. La motivazione? La mancanza di un'autorizzazione provinciale per lo smaltimento, che ha prodotto, come racconta uno dei titolari, Alessandro Scarpa "Perla", "un procedimento penale con l'accusa di danno ambientale e presunto stoccaggio". Praticamente il distributore, aperto nel 1999, dopo anni e anni di lotte per le autorizzazioni, è dotato di una cisterna sotterranea, dalla capacità di contenimento di cinque mila litri. Qui confluivano non solo gli olii esausti delle autovetture isolane, ma anche quelli delle centinaia di imbarcazioni presenti in loco e di quelle che passavano per turismo. Ed è proprio per gli olii dei natanti che è scattato il provvedimento, in quanto i gestori, a differenza che per le vetture, non sarebbero stati in possesso delle autorizzazioni per il recupero.

Scarpa ribatte: "Forse la nostra è stata leggerezza. Pensavamo di essere a posto. Abbiamo invece appurato che cosi' non è, ma sinceramente, accusarci di danno ambientale, quando in realtà provvediamo al recupero, senza guadagno alcuno, perché pure noi smaltendo l'olio alle società autorizzate non paghiamo nulla, mi sembra un eccesso». E' tanto lo sbalordimento tra i gestori (quattro soci), convinti infatti, e a verità, fino alla doccia fredda dell'altro giorno, di offrire un servizio utile sia ai loro concittadini, che alla loro isola. «Ora però - conclude Scarpa - preso atto che, nonostante il nostro impegno, dovremo andare in tribunale, tutto rimane com'è. Non abbiamo interesse alcuno al dissequestro della cisterna, che ci costerebbe una fortuna». Gli avventori del distributore, informati ovviamente di quanto avvenuto, invocano, da parte di tutti, il buonsenso. E in questi giorni, si sono mossi pure i presidenti delle cooperative di pesca dell'isola, Domenico Gorin e Aldo Marmi, direttamente coinvolti nella vicenda. Dove andranno ora infatti i pescatori a smaltire i loro olii? Le prime avvisaglie di un inquinamento ambientale, quello che i gestori volevano evitare, già si vede, con le taniche e le lattine comparse in alcune zone isolate di Pellestrina .

Annalisa Busetto

domenica 13 aprile 2008

Anche la delegazione di zona di Pellestrina è ferma al palo

 

(L.M.) Anche la delegazione di zona di Pellestrina è ferma al palo. Inoperosa da quasi due anni. Tanto che non vengono più convocate le riunioni e, dal momento del suo insediamento, non si è ancora riusciti (dopo quasi tre anni di legislatura) a completare la sua struttura istituzionale nominando alcuni ruoli previsti dal regolamento.

Se a Burano la delegazione di zona è nel caos, a Pellestrina non è mai decollata. Più volte il presidente di delegazione Domenico Gorin, davanti alle perplessità, ha allargato le braccia. I consiglieri eletti, infatti, non possono usufruire né dei permessi per essere presenti agli incontri, né di un gettone di presenza per il compito da svolgere. Inoltre la delegazione di zona non ha alcun potere decisionale, ma solo un ruolo consultivo e non vincolante verso la Municipalità. Tutte difficoltà che a Pellestrina hanno decretato, quasi fin da subito, il fallimento della delegazione di zona. Un fallimento ammesso anche dal presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina , Giovanni Gusso: «Per la prossima tornata elettorale amministrativa del 2010 vale la pena di ripensare al senso delle delegazioni di zona. O per abolirle del tutto, oppure conferendo un ruolo che possa essere anche incisivo. Evidentemente in principio sono state create solo per dare alle isole più piccole una specie di "contentino" - prosegue Gusso -. Come Municipalità cerchiamo comunque sempre di coinvolgere negli incontri e sopralluoghi a Pellestrina , almeno il presidente di delegazione, ma il ruolo della stessa delegazione istituzionale si vede ben poco».

 

giovedì 10 aprile 2008

REGATA Di PELLESTRiNA - 2007

5 agosto 2007

 

 




 






 

Cicloturisti per Pellestrina alle prese con il problema del contingentamento delle bici

 

Si fa tutto un parlare di turismi, di diversificazione rispetto al tradizionale turismo balneare sostenendo che le valenze del territorio di Chioggia e dintorni sono tali da costituire una vera e propria ricchezza, che aspetta sola di essere sfruttata. Renzo Bonivento, presidente degli albergatori ha un diavolo per capello, circostanza che sta diventando, a dire la verità, troppo frequente. "Segno - spiega - che le cose non vanno come dovrebbero". Lo stesso presidente cita un episodio che sarebbe accaduto un paio di giorni fa. "Un gruppo di cicloturisti, una trentina di persone - sostiene - si sono presentati all'imbarcadero di Vigo. La gita in bici che comincia a Pellestrina ed arriva fino agli Alberoni ed oltre è senz'altro affascinante soprattutto per chi on abbia mai visto la laguna e l'abitato del cordone che la chiude a mare". All'imbarcadero questi turisti sbattono contro il problema del contingentamento. I vaporetti di linea non possono accogliere più di dieci bici. Come si fa se i ciclisti sono più numerosi? "Nel nostro caso - precisa Bonivento - parliamo di una trentina di persone, che tra loro si conoscevano e volevano muoversi in gruppo". Dalle 7,45 del mattino le frequenza delle corse è di un'ora. Il gruppo, con le norme attuali, o si divideva in tre, partendo a distanza di un'ora oppure rinunciava. "Non capisco come mai non si trovi il modo di risolvere problemi del genere" -osserva Bonivento. Che non è l'unico a lamentare quest'inconveniente. Ruggero Toninato, che gestisce il bar La Fenice, distante dall'imbarcadero una cinquantina di metri, sostiene che episodi del genere avvengono spesso. "Due o più famiglie che si muovono insieme, magari con i bambini e che dovrebbero separarsi per adeguarsi alle norme che Actv settore navigazione ha deciso per i vaporetti della linea 31 per Pellestrina ". Toninato sostiene che questo dei cicloturisti non è l'unico problema: "Chioggia, città di mare, non dispone di punti di sbarco per le imbarcazioni private. Sono molti i diportisti che vorrebbero fermarsi qualche ora. Sono invece costretti a girare intorno e poi ad andarsene".

lunedì 7 aprile 2008

Inaugurato il centro di rimessaggio della Remiera

 

(A.B.) - È stato inaugurato, in concomitanza con l'inizio della stagione agonistica, il centro di rimessaggio per imbarcazioni, nella sede della società "Remiera Pellestrina ". La società, attiva da oltre 30 anni, all'interno dell'isola ricopre un ruolo importante, non solo perché ha sfornato numerosi campioni del remo, ma anche per la sua funzione sociale, di grande vivaio giovanile, aperto ed accogliente per tutte le età. Ed è stata vera festa all'inaugurazione, non solo per il rimessaggio, avuto grazie al contributo del Comune di Venezia, ma anche per la presentazione dei due nuovi pupparini, il cui sponsor è stata la Venice Informazioni. Tra l'altro le due nuove imbarcazioni sono state costruite da uno degli ultimi maestri d'ascia del veneziano, dall'isolano Pietro Menetto, scomparso un paio di mesi fa. E proprio per questo, i loro nomi sono "Piero I" e "Piero II". Per dare ufficialità all'evento è stata celebrata una messa da don Pierangelo Laurenti. Presenti, il presidente di Insula, Paolo Sprocati, il segretario del vicesindaco Renzo Scarpa, numerosi campioni del remo, rappresentanti delle varie associazioni e società isolane, e il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo dell'isola, prof. Roberto Sintini, dato che tra scuola e realtà remiera esiste una collaborazione ventennale. Estremamente soddisfatto il presidente Gianantonio Gavagnin, che da sempre si adopera affinché questa realtà sportiva diventi parte del fulcro sociale dell'isola.

domenica 6 aprile 2008

Inizierà a breve il posizionamento delle nuove pensiline alla fermata degli autobus

 

Inizierà a breve, e durerà all'incirca 40 giorni, il posizionamento delle nuove pensiline, alla fermata degli autobus, lungo tutta l'isola di Pellestrina , lato banchina. Lo ha comunicato il presidente della Municipalità dell'estuario Giovanni Gusso, che da tre anni sta seguendo la vicenda. In isola già esistono, però sono praticamente tutte danneggiate da atti vandalici. Il presidente Gusso, sentite le richieste della popolazione, si è attivato subito con Actv per il riposizionamento di pensiline nuove e l'aggiunta di queste in fermate in cui mancavano. Nessuno pensava però che la storia fosse cosi' lunga, certamente nemmeno che servisse un parere di impatto ambientale. Ora, che si è ottenuto il tutto, si è pronti a partire. Il presidente comunica inoltre che si sta studiando un intervento anche per le fermate lato murazzo. La conformità dell'isola infatti, ha le fermate del bus, direzione Lido, proprio a ridosso della scarpata, costruita per la difesa dell'abitato dalle acque alte, con pochissimo spazio di sosta. Oggi, con la realizzazione della spiaggia artificiale, la scarpata non riveste più importanza essenziale, per cui potrebbe essere ridotta e le fermate messe in sicurezza.

Annalisa Busetto