lunedì 24 ottobre 2011

Fratelli pescatori dispersi in mare

Lucio e Giorgio Tiozzo sono usciti all’alba di ieri con un potente barchino e non sono più rientrati
 Motovedette ed elicottero hanno setacciato invano il tratto di mare tra Chioggia e Pellestrina

Apprensione per la sorte di due pescatori che ieri non sono rientrati in porto, dopo essere usciti in mare per salpare le reti. Nonostante l'intervento dell'elicottero dei Vigili del fuoco e dei mezzi nautici della Capitaneria e della Guardia di Finanza, non si è trovata traccia delle persone e dell'imbarcazione: un grosso barchino dotato di un motore da ben 150 cavalli. I fratelli Lucio e Giorgio Tiozzo, residenti in campo Traghetto, rispettivamente di 48 e 44 anni, erano usciti in mare ieri mattina, tra le 5 e le 6, per ritirare le reti calate l'altroieri. Sciolti gli ormeggi dalla banchina del Lusenzo, avevano fatto rotta verso il mare aperto assieme ad altri pescatori. Erano usciti dal porto fiduciosi, perché il ritorno del bel tempo lasciava presagire la cattura di un discreto quantitativo di sogliole ed altri pesci costieri. Fatta rotta verso il mare aperto, avevano salutato i colleghi, invitandoli al bar dopo il rientro, previsto all'incirca tra le 9 e le 10 del mattino.
      Secondo le previsioni, le operazioni di pesca si sarebbero dovute concludere alla svelta, perché il mare era tranquillo e la visibilità ottima. Riunitisi alla banchina del Traghetto, gli altri pescatori a un certo punto hanno cominciato a preoccuparsi per il mancato rientro degli amici: non riuscivano ad immaginare cosa potesse aver trattenuto Lucio e Giorgio Tiozzo così a lungo in mare aperto. Erano tutti al corrente del fatto che il recupero delle reti da sogliole si sarebbe dovuto risolvere rapidamente. Fattosi troppo tardi, hanno quindi deciso di chiedere l'intervento dei mezzi di soccorso.
      Nell'arco di pochi minuti, mentre già le motovedette della Guardia costiera e della Finanza prendevano il largo, sono stai allertati anche i Vigili del fuoco che hanno partecipato alle ricerche con un motoscafo e un elicottero, decollato da Mestre. I mezzi aerei e nautici, giunti al largo dell'isola di Ca’ Roman poco dopo la richiesta d'intervento, hanno provveduto alla meticolosa ricognizione dello specchio acqueo. Nonostante l'esperienza e le attrezzature ottiche ed elettroniche, però, non è stata trovata alcuna traccia dell'imbarcazione e dei dispersi. Le ricerche, protrattesi sino al tramonto, riprenderanno all’alba di oggi. Purtroppo, col trascorre delle ore, le possibilità di ritrovare i due fratelli ancora vivi si stanno via via riducendo. Tutti, comunque, continuano a sperare nel miracolo. I due fratelli potrebbero aver raggiunto la scogliera di Pellestrina od essersi aggrappati a una delle boe presenti nella zona.

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