Lucio e Giorgio Tiozzo sono usciti all’alba di ieri con un potente barchino e non sono più rientrati
Motovedette ed elicottero hanno setacciato invano il tratto di mare tra Chioggia e Pellestrina
Secondo le previsioni, le operazioni di pesca si sarebbero dovute concludere alla svelta, perché il mare era tranquillo e la visibilità ottima. Riunitisi alla banchina del Traghetto, gli altri pescatori a un certo punto hanno cominciato a preoccuparsi per il mancato rientro degli amici: non riuscivano ad immaginare cosa potesse aver trattenuto Lucio e Giorgio Tiozzo così a lungo in mare aperto. Erano tutti al corrente del fatto che il recupero delle reti da sogliole si sarebbe dovuto risolvere rapidamente. Fattosi troppo tardi, hanno quindi deciso di chiedere l'intervento dei mezzi di soccorso.
Nell'arco di pochi minuti, mentre già le motovedette della Guardia costiera e della Finanza prendevano il largo, sono stai allertati anche i Vigili del fuoco che hanno partecipato alle ricerche con un motoscafo e un elicottero, decollato da Mestre. I mezzi aerei e nautici, giunti al largo dell'isola di Ca’ Roman poco dopo la richiesta d'intervento, hanno provveduto alla meticolosa ricognizione dello specchio acqueo. Nonostante l'esperienza e le attrezzature ottiche ed elettroniche, però, non è stata trovata alcuna traccia dell'imbarcazione e dei dispersi. Le ricerche, protrattesi sino al tramonto, riprenderanno all’alba di oggi. Purtroppo, col trascorre delle ore, le possibilità di ritrovare i due fratelli ancora vivi si stanno via via riducendo. Tutti, comunque, continuano a sperare nel miracolo. I due fratelli potrebbero aver raggiunto la scogliera di Pellestrina od essersi aggrappati a una delle boe presenti nella zona.
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