domenica 23 ottobre 2011

Ordinativi non pagati, nuovo processo per la De Poli

(L.M.) È stato fissato per il 21 dicembre il secondo round del procedimento penale a carico dei cantieri navali De Poli di Pellestrina. Così ha stabilito il giudice Santoro, dopo la prima udienza. In ballo ci sono due ordinativi, per un valore complessivo di 732 mila euro che l'azienda avrebbe richiesto, non provvedendo poi al pagamento, e ottenendo così, secondo il pm Gava un ingiusto profitto per la società. I De Poli sono assistiti dall'avvocato Alessandro Rampinelli. Davanti al giudice Santoro sono stati citati direttamente in giudizio il «patron» del cantiere Davino De Poli, con il fratelli, Giancarlo e Giovanni (quest'ultimo anche rappresentante legale della società), tutti componenti del consiglio d'amministrazione, nonché l'amministratore delegato Giancarlo Galazzo. I fatti contestati, e al centro del dibattito processuale, risalgono a settembre, ottobre 2008, prima del fallimento della società, sprofondata in un crack finanziario. Secondo la Procura i De Poli avrebbero «in concorso fra loro con più atti, utilizzando artifizi e raggiri per sottacere lo stato di gravissima crisi finanziaria della società, sollecitato reiteratamente l'esecuzione degli ordinativi». Tutto questo nonostante la società fosse precipitata in una tale crisi finanziaria da rendere evidente che essa non avrebbe potuto soddisfare le obbligazioni assunte. Il tutto, afferma il pm, traendo in errore Giocondo Corsi, legale rappresentante della società Carpenteria Corsi srl, circa alla effettiva solvibilità del cantiere di Pellestrina.

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