giovedì 31 marzo 2011

La Pro loco discute di piste ciclabili e rilancio turistico

Si è tenuta in isola, presso al sede dell'Acs Murazzo, la presentazione della Pro Loco Lido-Pellestrina, associazione di volontariato che ha lo scopo di promuovere i due territori del Lido di Venezia e di Pellestrina. Un incontro riuscito dove erano presenti i rappresentanti di una ventina di Associazioni, cittadini ed operatori economici interessati al progetto di promozione ed «esportazione» della realtà dell'isola. Presenti anche i consiglieri di Municipalità Danny Carella, Natale Vianello e il Consigliere Comunale Alessandro Scarpa. Molti gli interventi, anche non legati alla realtà della Proloco; si è parlato di piste ciclabili, di pulizia della spiaggia, in sostanza delle problematiche che toccano da vicino i residenti, ma è anche apparsa chiara la disponibilità a collaborare con idee e iniziative con la nuova Associazione. «Importante - ha sottolineato il presidente Giacomo Baresi - comprendere che la Pro Loco è uno strumento che ha come scopo quello di portare avanti le idee e iniziative che arriveranno dai cittadini di Pellestrina, riflettere sulla vocazione turistica dell'isola e promuovere e far conoscere quello che abbiamo di bello e interessante da mostrare, come per esempio le feste paesane, la valorizzazione delle tradizioni dell'Isola, il Museo della laguna sud di S. Pietro in Volta , l'Oasi di Cà Roman, la gastronomia e i punti di ristoro locali. Bisogna - ha concluso Baresi - attivare un punto informativo sul territorio per cominciare ad offrire un servizio ai turisti».
      Annalisa Busetto

martedì 29 marzo 2011

La Municipalità a Ca’ Farsetti «Servono altri 50 mila euro»

Un contributo aggiuntivo di 50 mila euro per aiutare la Municipalità del Lido e di Pellestrina nelle molteplici attività di settore che deve svolgere. E’ quanto ha chiesto al Comune il presidente del decentramento, Giorgio Vianello, alla luce del fatto che quella del Lido e di Pellestrina è la municipalità che quest’anno riceverà meno soldi per il proprio Bilancio e che oltretutto ha subìto il taglio più consistente tra tutte quelle del territorio comunale. Vianello aveva già sollevato la questione la scorsa settimana ma, dopo aver appurato che i colleghi di Mestre centro e di Venezia centro storico avevano potuto godere di una aggiunta di 50 mila euro ai loro bilanci, Vianello ha chiesto altrettanto per le due isole. Lo stesso presidente aveva annunciato la scorsa settimana che, con 123 mila euro in meno, sarebbero saltate molte attività. Tra le quali i centri estivi per i bambini, e che sarebbe venuto meno il sostegno a numerosi attività culturali e sportive. Senza scordare i problemi per la manutenzione stradale. Un taglio che la Municipalità ha applicato nella stessa percentuale a tutti i settori che normalmente le sono competenti, in modo da non penalizzare oltremodo qualcuno e favorire altri. (s.b.)

domenica 27 marzo 2011

Contestate le nuove circoscrizioni elettorali

Alle prossime elezioni Provinciali del 2014, Lido e Pellestrina saranno unite a Sant’Elena in un unica circoscrizione elettorale, ma modifiche al sistema sono state previste anche per gli altri sestieri del centro storico veneziano e delle isole della Laguna nord. A scoprire la vicenda è stato il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta) nel corso della riunione della VII commissione consiliare che si è svolta nei giorni scorsi a Cà Farsetti. Tra le carte finite sul tavolo dei consiglieri comunali c’era anche quella che riportava la modifica relativa alle circoscrizioni elettorali. Se il caso di Lido e Pellestrina appare il più anomalo, anche in virtù di alcune recenti polemiche legate alla Proloco delle due isole, è tutto da valutare il caso legato invece al sestiere di Castello, suddiviso in due: Castello ovest abbinato a San Marco e Cannaregio e Castello est finito invece con Murano, Burano e Cavallino-Treporti. «Non riusciamo a capire il perchè di queste modifiche - osserva il consigliere Scarpa - Oltretutto mai pubblicizzate e finite sui nostri tavoli solo in fase così avanzata, senza quindi che nessuno abbia avuto la possibilità di fare delle osservazioni. Qualcuno ha delle responsabilità e ne deve rispondere, perchè soprattutto il caso di Lido e Pellestrina è assurdo. Si fanno tante polemiche perchè le due isole non possono avere (secondo il Comune) una Proloco, e poi vengono unite a una porzione del centro storico dal punto di vista elettorale. Esigiamo chiarezza e, se si è ancora in tempo, che si faccia un passo indietro perchè si tratta di un caso assurdo». (s.b.)

sabato 26 marzo 2011

Villette per turisti a Ca’ Roman

Ieri in Commissione il piano di recupero dell’ex colonia estiva delle suore Canossiane
 Saranno realizzate 80 unità abitative. Timori per la vicinanza all’area naturalistica

651-1.jpg Al posto dell’ex colonia di Caroman, lembo estremo dell’isola di Pellestrina proiettato verso Chioggia, potrebbero sorgere un’ottantina di appartamenti realizzati con materiali compatibili e a bassissimo impatto ambientale, ma ai margini di un’area naturalistica pregiata. Il progetto, presentato ieri in pre-illustrazione ai consiglieri comunali, è un piano di recupero di iniziativa privata a cura dello studio di architettura Mar.
      In totale è prevista la creazione di 40 blocchetti per un totale di 80 appartamenti facenti parte di un villaggio immerso nel verde, tra il mare e la laguna.
      «Il complesso - ha spiegato l’architetto Giovanna Mar - non ha incidenza sull’area Sic e comunque sono state prese molte precauzioni per evitare emissioni dannose e interferenze sulla nidificazione di specie rare di uccelli. È prevista la demolizione degli edifici dell’ex colonia estiva, a parte un paio che saranno conservati e ristrutturati in quanto portatori di una testimonianza architettonica. I materiali derivanti dalla demolizione saranno riutilizzati nella maggior misura possibile».
      Gli edifici saranno come "sospesi" dal suolo, in modo da ridurre la cementificazione ai soli punti d’appoggio e dovrebbero avere una buona efficienza energetica.
      Trattandosi di una illustrazione, ai consiglieri non era concesso intervenire, se non per brevi domande sulle specifiche del progetto. Ma c’è da credere che per le prossime sedute saranno molti in consiglieri a volersi esprimere. Alessandro Scarpa "Marta" (Lista Brunetta) si è già prenotato: «L’area è già stata disastrata dai cantieri del Mose e pertanto non può subire ulteriori ferite. Intanto ho chiesto del materiale relativo al progetto e ho domandato che una prossima seduta della commissione si tenga a Pellestrina, in modo che tutti possano rendersi conto della delicatezza del contesto».

Pellestrina, carreggiata troppo stretta costretti ad attendere il bus sulla strada

Bambini piccoli costretti con le madri sul ciglio della strada ad attendere l’autobus perché non ci sono gli spazi per le pensiline. La denuncia parte dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta) che ha raccolto disagi e immagini tra i residenti di Pellestrina per farli avere agli assessori Maggioni e Filippini. «I due assessori ci stanno aiutando a spostare la fermata di San Vito e Modesto di fronte agli uffici postali e a crearne assieme alla Municipalità due di nuove - commenta Scarpa - vicino la scuola elementare Zendrini e la scuola media Loredan. Bisogna intervenire urgentemente prima che accada il peggio. Abbiamo già fatto dei sopraluoghi e sono convito che si risolveranno i problemi. I bambini che escono dalla scuola sono costretti ad attendere l’autobus praticamente in mezzo alla strada». (s.b.)

venerdì 25 marzo 2011

Muro d’acqua fredda, seppie introvabili

Le seppie quest’anno arrivando dal mare per deporre le uova come ogni anno, si sono trovate davanti a un muro di acqua dolce. Un muro che sul fondo arrivava anche a quattro metri di altezza. Acqua fredda inospitale per far nascere i piccoli. E quindi hanno preferito girare la testa e andarsene Verso il largo. Ma così stanno facendo anche gli asià e i cagnetti che seguendo un ancestrale richiamo si avvicinavano alla costa per riprodursi. E le reti rimangono vuote. Quel muro d’acqua è l’ultimo guasto che le alluvioni avvenute in pianura stanno facendo all’equilibrio della natura. Questi muri d’acqua che i biologi marini chiamano «lenti» sono sempre più frequenti e sempre più consistenti.
 La stagione della pesca delle seppie è iniziata il 1º marzo e per legge deve terminare il 15 maggio. «In questi giorni è stato un disastro. Le reti che abbiamo sistemato aL largo sono rimaste praticamente vuote. Mediamente in un giorno abbiamo pescato quindici, venti chili di seppie», spiega Francesco Ballarin, pescatore di Pellestrina. «Per giunta si sono incastrati nelle reti parecchi alberi anche da 25 metri di lunghezza ciascuno. Stiamo pagando noi per quello che la pianura, le città scaricano in mare. Ma a noi nessuno ci risarcisce», ricorda Ballarin.
 La storia delle seppie che gravide ritornano a deporre le uova verso la costa dove le acque sono meno profonde è affascinante ed è dettata da leggi scritte nel delicato libro dell’equilibrio della natura che l’uomo non riesce a spiegare. Ed è legata al numero 13, il valore della temperatura che, due volte l’anno, consente agli strati dell’acqua (più calda in superficie e meno sul fondo), di mescolarsi e risvegliare la vita ancora in letargo. È la primavera del mare ed è in quel momento che arrivano le seppie per riprodursi e i pescatori le catturano. «Alcuni giorni fa mentre eseguivo la perizia per conto del Tribunale ho registrato che a tre miglia dalla costa di Pellestrina, sul fondo, c’è una lente di acqua dolce di tre-quattro metri. Un muro che fa allontare le seppie», spiega il dottor Federico Grim dell’Ecoscreen di Trieste e noto biologo marino. «È la conseguenza delle alluvioni avvenute in pianura e delle grosse quantità di acqua dolce e fredda portata dai fiumi al mare in brevi periodi. In primavera si sono sempre registrati fenomeni del genere ma non di queste dimensioni. Sono fenomeni tipici della tropicalizzazione e continuando in questo modo porteranno ad un cambiamento della vita sottomarina con la presenza di nuovi pesci. Penso che lo stesso fenomeno della scarsità di vongole è da ricondurre a questa acqua dolce. Infatti le vongole percepiscono l’abbassamento della temperatura e s’infilano sul fondale anche di 19-15 centimetri rintornando a un pre-letargo. Appena la temperatura salirà usciranno», conclude Grim. «A mio parere bisogna regimentare questi flussi di acqua in pianura, magari creando dei bacini di espansione».

Vivaio di cozze distrutto, un milione di danni

I pesi morti sono stati disseminati per centinaia di metri come numerosi grovigli di corde e cavi in acciaio. Dell’allevvamento di cozze, il più grande della provincia a tre miglia a largo di Pellestrina, non resta più nulla. I danni ammontano a centinaia di migliaia di euro e alla fine molto probabilmente si aggireranno intorno al milione di euro.
 Martedì c’è stato il sopralluogo del perito nominato dal tribunale per la devastazione che prima una nave russa e poi un rimorchiatore di Ravenna hanno compiuto sul vivaio della cooperativa Laguna Viva. Un vivaio che aveva un’estensione di un chilometro quadro. Il sopralluogo è stato compiuto, presenti i periti di parte, dal dottor Federico Grim, biologo marino e al tempo stesso presidente della società Ecoscreen di Trieste. L’esperto ha impiegato pure un piccolo robot sottomarino.
 La relazione del dottor Grim non è stata ancora depositata ma di certo i danni sono evidenti. Sul banco degli imputati per prima è salita la nave russa Capitan Korcoin che il 22 gennaio scorso, non è chiaro per quale motivo, è finita in mezzo al vivaio dove è rimasta incastrata tra corde e pesi morti e questo nonostante il vivaio fosse segnalato correttamente. Per liberarsi ha compiuto diverse manovre con la conseguenza di spaccare quasi tutto. L’indomani sullo stesso vivaio c’è passato sopra anche un rimorchiatore di una ditta di Ravenna che ha terminato il «lavoro». I pescatori della cooperativa grazie alla Capitaneria di Porto e con non poche difficoltà sono riusciti a individuare i responsabili e due settimane fa hanno pure ottenuto il sequestro preventivo della nave arrivata a Ravenna. È stata dissequestrata alla consegna di una fidejussione assicurativa. (c.m.)

mercoledì 23 marzo 2011

Cantieri De Poli, in arrivo i primi soldi per i creditori

Il commissario conta di liquidare alcune somme già ad aprile, ma la procedura resta lunga e complessa

 Arriveranno ad aprile i primi risarcimenti per i creditori dei cantieri navali De Poli di Pellestrina. Dopo la vendita del cantiere ad Actv, il commissario Emilio Borella, con un po’ di liquidità in cassa, ha fissato per il mese prossimo un primo riparto parziale. Impossibile, però, ancora stabilire, con esattezza, quale sarà l’entità della somma, di certo diversi milioni di euro.
      La cifra esatta dipenderà da molti fattori, anche dall’esito di alcune cause pendenti. Un esempio su tutti è quello della nave C243, che si trova a Triste: i progettisti sostengono che non sarebbe soggetta all’ipoteca delle banche. Se questo fosse confermato, le risorse finirebbero a disposizione per saldare i creditori privilegiati, a cominciare dai dipendenti e dai piccoli artigiani. Solo questo aspetto, sul quale è aperto un contenzioso, può far variare il piatto della bilancia da 5 a 10 milioni di euro, in più o in meno, a disposizione. La cosa certa è che qualcosa arriverà, anche se la fila dei creditori è lunghissima e l’azienda, per anni fiore all’occhiello dell’isola, ha chiuso con un buco finanziario di circa 136 milioni.
      «Verranno pagati al 100 per cento i creditori privilegiati - spiega il dottor Borella - ovvero i dipendenti del cantiere, nonché i fornitori e le piccole imprese artigiane. Poi, si vedrà in che misura, i creditori chirografari. Si tratta, comunque, di procedimenti molto lunghi, che potrebbero durare anche diversi anni. Dipenderà anche dall’esito delle varie cause in corso». Il commissario, ogni sei mesi, deposita in Tribunale una dettagliata relazione che riepiloga lo stato dell’arte nella vicenda. Erano circa cento, come si ricorderà, i dipendenti che lavoravano ai cantieri De Poli, che ora, con il passaggio ad Actv, diventerà il centro per le grandi manutenzioni navali dell’azienda di trasporto pubblico locale. (l. m.)

martedì 22 marzo 2011

Via libera al Piano degli arenili

È passata, seppur rimaneggiata dalla Soprintendenza, la delibera sul Piano particolareggiato dell’arenile di Pellestrina. Si tratta essenzialmente di 13 spazi che saranno dati in concessione per finalità turistico-ricettive su 1.250 metri di costa. Approvata all’unanimità la mozione che aveva per primo firmatario Alessandro Scarpa "Marta" che impegna la giunta a monitorare l’erosione dell’arenile e convocare un tavolo tecnico per intervenire.

lunedì 21 marzo 2011

Pulizia dell’arenile e piste ciclabili priorità di Pellestrina

Sistemazione delle piste ciclabili e la pulizia della spiaggia sono ai primi posti tra le richieste dei residenti di Pellestrina. Ad ascoltarle la Pro Loco di Lido e Pellestrina che ha incontrato nei giorni scorsi la cittadinanza e gli operatori economici nella sede dell’Acs Murazzo. Molti gli interventi dei partecipanti, segno di disagio e di necessità. «È importante comprendere che la Pro Loco è uno strumento che ha come scopo quello di portare avanti le idee e le iniziative che arriveranno dai cittadini di Pellestrina - sottolinea il presidente Giacomo Baresi - andando a riflettere sulla vocazione turistica dell’isola per promuovere e far conoscere quello che abbiamo di bello e interessante da mostrare, come per esempio le feste paesane, la valorizzazione delle tradizioni, il Museo della laguna sud di San Pietro in Volta». (s.b.)

Alla scoperta della Laguna Sud

Sarà da approfittarne non fosse altro perchè oltre a mangiare dell’ottimo pesce si potrà godere dello spettacolo ambientale della laguna sud. Perché il Silver Convivium Veneto, Slow Food, ha organizzato per sabato prossimo un’escursione naturalistica nella laguna sud di Venezia. Ritrovo a Valle Cornio-Lova di Campagna Lupia alle 9, poi via in motoscafo fino alla cassa di Colmata D, canale dei Petroli, Malamocco, sosta a Pellestrina dove si visiterà l’impianto di Veneto Agricoltura per la riproduzione delle vongole. A Pellestrina pranzo al ristorante Ai Pescatori. Partenza da Pellestrina, si passa dalla bocca di porto di Chioggia, il casone Settemorti, fino al casone Valle Zappa dove si farà una sosta. Rientro previsto alle 18. Durante il viaggio l’ornitologo Stefano Borella farà scoprire la natura della laguna, mentre il biologo Renato Palazzi illustrerà l’allevamento di vongole. 65 euro a persona. Prenotazioni solo su acconto di 50 euro con bonifico bancario: Silver Convivium del Veneto - Banca Carige Ag. Quinto di Tv, codice IBAN IT22G0617561970000000742380 e conferma del bonifico a g.bortoletto@slowfoodveneto.it o fax 0422.380800.

domenica 20 marzo 2011

«La spiaggia rischia di scomparire»

Quindici consiglieri comunali hanno aderito alla mozione presentata dal collega Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta) in merito al Piano degli Arenili di Pellestrina, l’attuale grave situazione in termini di erosione e la sopravvivenza della stessa spiaggia alla luce dei progetti per l’apertura dei primi stabilimenti balneari privati. Al documento di Scarpa hanno aderito consiglieri di Pdl, Psi, Lista in Comune, Movimento Cinquestelle, Lega Nord e Partito democratico. «Visto che già a partire dal 1998, un anno dopo la chiusura dei cantieri, il mare ha iniziato subito una forte azione di erosione, e che ciò che ne rimane viene sempre più spesso ricoperto di detriti e rifiuti - scrive Scarpa - puntiamo a costituire un tavolo tecnico per monitorare la situazione dell’arenile». (s.b.)

Aldo Vianello e il privilegio dell’indignazione

«Sulla via del non ritorno» è il titolo dell’ultima raccolta di versi, edita da Supernova, del poeta veneziano Aldo Vianello, tra le voci più forti della lirica non solo lagunare, con uno sguardo lucido e privo di indulgenze verso la sua città.
 Ecco, ad esempio, il suo occhio sulla controversa realtà sociale di Campo Santa Margherita: «Ogni sera fino all’alba/Santa Margherita/ è un campo senza pace./Gli universitari,/sostituendo i sogni/ con il rito dello spritz/ e degli amori da non ricordare,/fanno la pipì nelle calli/e proiettano il fumo delle canne/sugli occhi del pudore./Dal Massimo al minimo Cacciari/la vanagloria del potere/si esalta nel tutto è permesso.
 E sulle sue riflessioni: Al declinare del giorno/un pensiero/ha lo stesso tenore/di un cane alla catena./Troppi significati/hanno zavorrato/il tremendo cervello/che illude le arti/e rigenera i demoni.
 O, ancora, sulla sosta rigeneratrice dell’avventore serale: Nelle ore più adatte/al sorriso del riposo/La Cantina è un porto/di cieli diversi./Appena vi metto piede/ mi sento nei panni/di quanti hanno avuto/approdi fra le nubi.
 La poesia di Vianello, originario di Pellestrina, ha spesso accenti di un realismo cupo e insieme trasognato. Un autore che, al di là della sua dimensione volutamente di nicchia, è già stato tradotto in inglese con due sue raccolte, l’ultima delle quali, Selected poems, a cura della Anvil Press Poetry, mentre è la Supernova ad aver pubblicato le ultime opere letterarie italiane. Grandi poeti come Ezra Pound, Diego Valeri o Aldo Palazzeschi, hanno scritto per lui.
 La poesia come cura, o almeno efficace antidolorifico al male di vivere nella sua orgogliosa solitudine e nella dignitosa povertà. Vianello ha mantenuto intatta anche la voglia, la passione, la commozione di spettatore attento e partecipe. Come quando scrive: Oggi è gran festa: /una mente a colori/sul cuore di Burano/invita il sospiro/ a far di sé incanto./Il giorno già si flette/alla verità/che onora i merletti.
 Una poesia, quella di Aldo Vianello, capace ancora del privilegio dell’indignazione, come della capacità di scrutare con occhi sempre acuti, la realtà che lo circonda. C’è in lui un’urgenza di comunicare che è, certo, sofferenza, ma anche una ricerca esasperata di verità, che si trasmette viva, dalle sue pagine, anche a chi legge. (e.t.)

Rito abbreviato il 17 giugno per la morte del piccolo Brahim

La morte del piccolo Brahim Nsid, travolto in bicicletta da un’auto in Strada Comunale dei Murazzi a Pellestrina lo scorso anno, sarà oggetto di rito abbreviato condizionato il 17 giugno prossimo. Il Giudice per le indagini preliminari ha accettato ieri la richiesta presentata dall’avvocato Federico Guerriero, legale dell’imputato Francesco Scarpa, e sarà prevista una perizia sulla verifica di stato di ebbrezza alla quale il giovane automobilista era stato sottoposto dopo l’incidente. L’imputato dovrà rispondere di omicidio colposo in stato di ebbrezza su strada e lesioni gravissime nei confronti della madre di Brahim, Luciana Gavagnin, anch’essa investita nell’occasione. Ieri in udienza davanti al Gup si sono presentati anche la madre, i nonni e tre zii del bambino che si sono costituiti parte civile e saranno rappresentati dagli avvocati Augusto Palese, Paolo Vianello e Gian Luca De Biasi. Il giudice ha inoltre accolto la richiesta dell’Associazione italiana familiari vittime della strada, rappresentata dall’avvocato Giammarco Cesari del Foro di Roma, che per la prima volta nella storia del Tribunale di Venezia è stata così riconosciuta quale ente esponenziale, quindi portatore di interessi collettivi, e si potrà costituire anch’essa parte civile nel procedimento. (s.b.)

sabato 19 marzo 2011

Travolse Brahim, udienza in giugno

Ammessa a costituirsi parte civile l’associazione Vittime della Strada

 Verrà processato con rito abbreviato condizionato il prossimo 17 giugno, F.S., il ventiquattrenne di Pellestrina, che nell’aprile 2010 investì il piccolo Brahim Nesib provocandone la morte. Il bimbo di 7 anni fu travolto da un'auto mentre era in bici a Pellestrina insieme alla mamma. Ieri davanti al gip Antonio Liguori, l'udienza preliminare. L'automobilista, assistito dall'avvocato Federico Guerriero, dovrà rispondere dell'accusa di omicidio colposo, guida in stato di ebbrezza e lesioni colpose gravi nei confronti della madre del bambino, Luciana Gavagnin coinvolta nell'incidente. Il rito abbreviato sarà però condizionato su richiesta della difesa a una perizia medico-legale che accerti la congruità dei test alcolemici che evidenziarono, subito dopo l'incidente un tasso alcolico nel sangue superiore al livello di 1,5 nel conducente. I familiari di Brahim seguiti dagli avvocati Augusto Palese, Gianluca De Biasi e Paolo Vianello si sono costituiti parte civile insieme all'associazione «Familiari Vittime della Strada», per la prima volta ammessa dal giudice nel procedimento in corso. In questo modo, evidentemente, è stato riconosciuto il ruolo svolto a livello nazionale, dall'associazione, rappresentata ieri in aula dall'avvocato Gianmarco Cesari del foro di Roma, costantemente impegnata nella lotta agli incidenti stradali. Soddisfatta per questo riconoscimento la coordinatrice regionale del Veneto, dell'associazione, Piera Guerra. In memoria del piccolo, grande appassionato di calcio, è stata recentemente inaugurata a Pellestrina anche una nuova pista ciclabile.

Domani a Ca’ Roman visita guidata all’oasi della Lipu

(L.M.) Nell'Oasi Lipu di Cà Roman primo appuntamento del progetto educativo «Spring Alive», l'invito della Lipu a bambini e famiglie, per trascorrere una giornata immersi nella natura. Ritrovo alle 10.20 all'approdo della motonave di Pellestrina, poi dalle 10.30 via alla passeggiata lungo il «Murazzo» per osservare la migrazioni. Infine dalle 11.15 breve visita all'oasi di Cà Roman. Scopo del progetto, partito a febbraio scorso, è insegnare a conoscere la natura attraverso l'utilizzo del web: un modo divertente che permette a tutti di segnalare nel sito www.springalive.net il primo avvistamento della stagione delle specie migratrici.

venerdì 18 marzo 2011

E’ morto Federico Schiavon decano dei commercialisti ed ex consigliere comunale

E’ morto nella sua casa di Santa Maria Formosa Federico Schiavon, decano dell’Ordine dei commercialisti veneziani di cui è stato anche presidente. Aveva 93 anni e lascia cinque figli e sei nipoti. I funerali saranno celebrati domani, sabato alle 10, nella chiesa di Santa Maria Formosa, quindi alle 11.45 gli amici di San Pietro in Volta potranno salutarlo con una preghiera nella chiesa dell’isola, dove poi verrà sepolto. Era nato a San Pietro, il padre aveva fondato e gestito un cantiere che ha dato lavoro a decine di operai dell’isola nel secolo scorso. E’ stato il primo laureato di Pellestrina e negli anni’50 fu consigliere comunale Dc e capo di gabinetto del sindaco Spanio. «Porteremo sempre con noi la serenità del tuo sorriso, la forza della tua sensibilità e l’amore per la professione e la vita» hanno scritto i suoi colleghi.

giovedì 17 marzo 2011

Spring Alive, progetto della Lipu per abbinare oasi protette e web

Si chiama «Spring Alive» ed è il progetto promosso dalla Lipu, che domenica si concretizzerà nell’oasi di Cà Roman con un evento dedicato a famiglie e bambini che amano trascorrere qualche ora immersi nella natura protetta. Ad accoglierli sarà personale specializzato della Lipu per imparare a riconoscere e osservare le cinque specie di uccelli simbolo del progetto Spring Alive: cuculo, cicogna bianca, rondine, rondone e, da quest’anno, anche il gruccione, una specie coloratissima che ricorda gli uccelli tropicali e che nidifica da anni tra Pellestrina e Alberoni. Gli avvistamenti effettuati dai partecipanti si potranno poi inserire sul sito www.springalive.net. Scopo del progetto è quello di insegnare a conoscere la natura attraverso l’utilizzo del web, in un modo divertente che permette a tutti di segnalare il primo avvistamento della stagione, effettuato in città o in natura, delle cinque specie migratrici simboli della primavera. Il ritrovo è fissato per le 10.20 all’approdo della linea 31 a Pellestrina, quindi seguirà una passeggiata lungo il murazzo per osservare la migrazione, e alle 11.15 la visita all’oasi di Cà Roman. Si consigliano abiti e scarpe da escursione e pranzo al sacco. (s.b.)

sabato 12 marzo 2011

Familiari di Brahim parte civile nel processo

E’ prevista il 18 marzo l’udienza preliminare davanti al Gup in Tribunale a Venezia in merito alla morte del piccolo Brahim Nesid, il bambino di sette anni travolto da un’auto a Pellestrina un anno fa e deceduto a seguito delle ferite riportate. L’avvocato Gianmarco Cesari di Roma rappresenterà nel procedimento l’Associazioni italiana familiari vittime della strada che si è costituita parte civile, mentre gli avvocati Augusto Palese, Paolo Vianello e Gian Luca De Biasi difenderanno i familiari del piccolo. Oltre alla Aifvs, si sono costituiti parte civile anche la mamma, i tre zii che si occupavano di Brahim come fossero il loro padre, e i nonni materni. «La costituzione di parte civile da parte di questa associazione non è vendetta ma giustizia - sottolinea Pierina Guerra, coordinatrice regionale della Aifvs - Di certo è che questo piccolo angelo sacrificato per la folle corsa di un’auto, rimarrà per sempre nei cuori di tutte le mamme, Tutti dobbiamo riflettere su questa morte innocente perchè tragedie come queste non si ripetano più, sopratutto su strisce esigue di terra come Pellestrina e Lido dove negli ultimi anni di incidenti se ne sono verificati a decine e con molti morti e feriti. Ho comunque già avuto soddisfazione perchè l’assessore alla Mobilità Bergamo ha accolto in pieno le richieste di questa associazione e dei comitati sorti. Le promesse fatte sembrano ora avere un futuro certo». Oltre alla ciclabile già realizzata a Pellestrina e intitolata proprio a Brahim, Comune e Municipalità stanno lavorando a Biciplan e Pgtu per ridurre i rischi sulle strade. (s.b.)

Oggi incontro con gli assi di Pellestrina

«Una partita lunga cent’anni» è il titolo della conferenza che il Calcio Pellestrina ha organizzato per oggi alle 18 nella sede dell’associazione “Il Murazzo” in sestier Scarpa per proseguire con le celebrazione del centenario di attività. Saranno presenti molti giocatori usciti dal vivaio e arrivati fino alla serie B e A di calcio. Tra questi Adelino Zennaro, Andrea Boscolo, Duilio Gorin, Lamberto Scalabrin e Walter Ballarin. Parteciperanno anche storiche bandiere dell’Us Pellestrina come Dino Vianello Scoa, Giuseppe Scarpa Baulotto, Giovanni Gavagnin Maè, Antonio Scarpa Ostia, Antonio Zennaro Bigola e Danilo Vianello Pope. Le iniziative del centenario proseguiranno fino a settembre, compresa una partita di vecchie glorie. (s.b.)

venerdì 11 marzo 2011

Distrugge il vivaio, nave sequestrata

PELLESTRINA. Non si sono persi d’animo quella mattina di gennaio quando arrivati dove avevano realizzato il loro vivaio, hanno trovato tutto distrutto. Hanno cercato di capire, di scoprire chi era stato e alla fine la caperbietà li ha ripagati e lunedì a Ravenna, con in mano il decreto del giudice, hanno sequestrato la nave russa che aveva mandato in frantumi le loro speranze.
 Loro sono i soci della cooperativa Laguna Viva. L’estate scorsa con mille sacrifici realizzano, in mare, a tre miglia dalla costa uno dei più grandi vivai di cozze della nostra regione: mezzo chilometro quadrato di fatica, sudore e sacrifici. Non è ancora entrato in produzione ma neccessità lo stesso di lavoro quotidiano e di «semine». Lunedì 22 gennaio arrivano sul posto e trovano il disastro: boe di segnalazione rotte, cavi tranciati, cordoni affondati, sassi da 14 tonnellate disseminati in ogni dove. Tutto perso. Capiscono che non può essere stato il maltempo. E immaginano che qualche nave sia passata di lì. Eccoli che dopo il primo smarrimento si mettono a caccia del pirata del mare. È un pirata perchè come scoprono subito nessuno ha denunciato l’incidente alla Capitaneria di Porto. Qui trovano la massima collaborazione. Come ricorda Francesco Ballarin, anima della cooperativa, i militari s’impegnano per aiutare i pescatori a venire a capo di quanto successo. Nel frattempo i soci della cooperativa si affidano ad un pool di legali composto dagli avvocati Cristiano Alessandri, Roberto Senigaglia e Davide Vianello. Ottengono dalla capitaneria di porto i tracciati Ais (le tracce satellitari lasciate dalle navi in navigazione) e scoprono che il disastro è stato compiuto dalla nave russa Capitan Korcoin. Lasciando Venezia, il sabato precedente, ha sbagliato rotta ed è finita sul vivaio, per uscire ha fatto un macello. A quel punto è iniziata la caccia alla Korcoin con l’aiuto di Sante Bigon, un comandante di navi che ora fa il consulente. L’hanno seguita con il computer in ogni suo spostamento all’interno del Mediterraneo. Nel frattempo è arrivato il decreto di sequestro conservativo del giudice, che l’avvocato Alessandri poteva notificare al comandante nel momento in cui il mercantile attraccava in un porto italiano. E così è stato. Infatti lunedì la nave, proveniente dalla Turchia, ha ormeggiato a Ravenna. E quì è stata sequestrata. Il dissquestro potrà avvenire solo quando l’armatore invierà ai legali della coop una lettera di garanzzia di un’assicurazione con la fidejussione in grado di coprire l’eventuale danno che sfiorerà il milione di euro.
Carlo Mion

Mose, dibattito sulla sicurezza nei cantieri

(L.M.) «Lavorare nei cantieri significa non solo fornire materiali, ma anche offrire servizi di rilevanza sociale, che devono rispondere a requisiti fondamentali, come la sicurezza nei cantieri stessi e l'affidabilità». Così Marianna Tiso ha voluto indrodurre e spiegare il significato della giornata di studio, ai cantieri del Mose a Pellestrina, sulla qualità delle opere in cemento armato. In un momento nel quale il Lido e tutto il litorale è interessato da importanti progetti di sviluppo, la «Tiso Alfredo e Figli», storica azienda lidense, ha organizzato in collaborazione con GLF, (Grandi Lavori Fincosit), una giornata di studio.

Un patentino per pescare in mare

Il ministero delle Politiche agricole ha avviato il censimento dei pescatori sportivi
 Autorizzazione obbligatoria anche per chi va in spiaggia a caccia di vongole, peoci e cappe

816.jpg  Dal 1. maggio anche per andare a raccogliere vongole lungo l’arenile per farsi un risotto si dovrà avere un’autorizzazione dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Ma anche per pescare dalla diga o dalla barca (in mare) con la canna, o con il fucile subacqueo. O anche senza, semplicemente per staccare i "peoci" dai pali o dai massi. La registrazione è gratuita, per carità, online richiede cinque minuti, ma sarà un assillo per molte persone soprattutto anziane che con il computer non hanno familiarità.
      L’obiettivo è censire i pescatori sportivi, cioè quelli che pescano per diletto nel tempo libero e che magari hanno già la licenza di pesca rilasciata dalla Provincia per pescare in laguna. Nel 2008 erano circa 38mila le licenze richieste in Provincia, e se si contano anche quelli che arrivavano dai comuni limitrofi, pur fuori provincia, si toccano circa 50mila unità. Supponendo che ciascuno abbia almeno tre canne e porti a casa qualcosa (il massimo è cinque chili, c’è chi non li ha presi in tutta la sua vita, ma anche chi li assomma in un’uscita, se non di più) si vuol capire come la pesca sportiva incida sugli stock ittici del mare, in questi anni particolarmente poveri. Le sanzioni per la mancanza della ricevuta di avvenuta registrazione partono dai 1000 euro. La Capitaneria di Porto, che sarà uno degli organi preposti al controllo, invita a rivolgersi alle associazioni dei pescatori oppure ad accedere direttamente al sito www.politicheagricole.gov.it, sul quale è possibile registrarsi. I pescatori dilettanti dovranno quindi conservare la ricevuta e tenerla a disposizione. «Logico che non ci accaniremo contro le famiglie che pescano vongole in riva al mare - dicono in Capitaneria - ma è importante che questa direttiva venga recepita soprattutto da chi pesca con la canna, un passatempo sempre più diffuso e che rischia di impoverire le risorse ittiche del mare. Si tratta di un censimento, per ora, nulla di più».

Una partita lunga cent'anni - tavola rotonda

giovedì 10 marzo 2011

Calatrava, preso «writer» Pagherà la pulizia

Questa volta il writers è stato preso mentre imbrattava il ponte di Caltrava. Lo hanno sorpreso i carabinieri della stazione di Scali l’ultima notte di Carnevale. Si tratta di una padovano di 19 anni che assieme a due altri amici era intento a griffare il parapetto del ponte con un pennarello indelebile di colore celeste. I carabinieri in borghese, in servizio nel vicino piazzale Roma, lo hanno notato e sono intervenuti. Il ragazzo è scappato ma i militari lo hanno raggiunto davanti alla stazione. Alla fine è stato denunciato per imbrattamento. Il Comune poi gli presenterà il conto delle spese sostenute per pulire la scritta. Indagini sono in corso per individuare i suoi complici.
 In manette invece è finito S.D., 22 anni, di Pellestrina. Il giovane è stato arrestato martedì notte a Rialto con trente pastiglie di ecstasy e due grammi e mezzo di marijuana. I carabinieri del Nucleo Operartivo della Compagnia erano in servizio antidroga quando hanno visto un giovane che stava parlottando con un gruppetto di ragazzi. Hanno notato che il ragazzo ha passato agli altri qualche cosa e sono intervenuti. A quale punto il giovane ha buttato a terra un sacchetto che conteneva delle pastiglie di colore rosa che sono uscite. Si trattava di pastiglie di ecstasy con stampigliato un galletto e di colore rosa in onore della festa della donna. Al ragazzo, arrestato, sono stati sequestrati anche 800 euro in banconote di piccolo taglio. Altre tre ragazzi sono stati segnalati al Prefetto per uso di sostazne stupefacenti. (c.m.)

Pellestrina, ecco i fondi per i danni del maltempo

Il Comune ha ricevuto i fondi assicurativi per poter intervenire sugli edifici pubblici e gli impianti sportivi danneggiati dalla tromba d’aria della scorsa estate. Mentre dei fondi ministeriali per i residenti s’è persa ogni traccia, Ca’ Farsetti potrà intervenire a breve per restaurare il Palasport e la Remiera di Portosecco, la ex scuola Goldoni dove associazioni e Protezione civile sono in grave difficoltà e la palestra della scuola Loredan divenuto rifugio momentaneo per le società sportive dell’isola. «E’ una buona notizia che aspettavamo da tempo - dice il presidente della Municipalità Giorgio Vianello - Ci auguriamo che il Comune possa partire nel più breve tempo possibile con i lavori, in modo da rendere nuovamente fruibili questi spazi. L’augurio è anche quello che il governo sblocchi il rimborso per i cittadini che hanno subìto danni alle case, alle bache e alle auto». (s.b.)

Protezione civile inagibile la sede

Dopo la tromba d’aria del 2010 edifici pubblici dimenticati
All’ex scuola Goldoni attività sospese

Sede inagibile: i volontari della Protezione Civile di Pellestrina non possono operare. La loro base infatti, a S.Pietro in Volta, in un'ala dell'ex scuola elementare Goldoni, era già stata messa a dura prova con la tromba d'aria dello scorso luglio. Tegole volate, infiltrazioni dal tetto, recinzioni sfondate; il tutto rattoppato quasi subito, ma senza un intervento di risistemazione serio. Una messa in sicurezza provvisoria, che però è durata troppo. E il forte vento della scorsa settimana, ha complicato la situazione, dandole il colpo di grazia: nuove tegole volate, grondaie divelte, ponteggi traballanti. I trenta volontari non potranno quindi entrare nella loro sede, se non per emergenza e dotati di attrezzatura infortunistica, poichè la sede è stata giudicata inagibile, con segnalazione inviata al comando comunale della Protezione Civile di Ca’ Farsetti. Una situazione questa, comune a tutti gli edifici pubblici. La ex scuola Goldoni, oltre alla Protezione Civile, ospita un gruppo anziani, un medico di base, il «piccolo Museo della laguna» e pure, nella palestra, corsi di danza e ginnastica. Il tetto dell'edificio è un marasma di tegole volanti, che cadono alla minima folata di vento, da sette mesi c'è un'impalcatura con un passaggio per permettere entrata ed uscita dei fruitori. Lavori? nulli. Così è per il palazzetto e anche per gli ex bagni pubblici a Pellestrina, località Tre Rose. La preoccupazione è che queste risistemazioni non vengano eseguite, ma soprattutto l'impossibilità ad operare della Protezione Civile, valido punto di riferimento per qualunque necessità.

mercoledì 9 marzo 2011

Sede della Protezione civile ko a causa delle raffiche di bora

La tromba d’aria del luglio scorso l’aveva in parte danneggiata, ma la bora di una settimana fa l’ha definitivamente resa inagibile. E’ ciò che accade alla sede della Protezione civile di Pellestrina all’ex Scuola Goldoni. Infiltrazioni dal tetto, recinzioni sfondate e ingressi danneggiati già attendevano un restauro da sette mesi, ma il vento di pochi giorni fa ha fatto il resto portando via tegole dal tetto e facendo cadere le grondaie. I trenta volontari non potranno quindi entrare nella sede se non armati di attrezzature anti infortunio, e la sede è stata giudicata inagibile, con la segnalazione inviata al comando comunale della Protezione civile di Ca’ Farsetti. Un problema non da poco per il personale dell’isola, visto che i pompieri sono al Lido, in caso di incendio o altra necessità sono da anni sempre i primi a intervenire. Ma in queste condizioni tutto si complica e urge un intervento di restauro. (s.b.)

lunedì 7 marzo 2011

Seminario sull’utilizzo del calcestruzzo

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(L.M.) Giornata di studio, mercoledì, dalle 9 alle 18 ai cantieri del Mose a Pellestrina, finalizzata all'aggiornamento sull'impiego del calcestruzzo preconfezionato nelle opere pubbliche e nelle costruzioni private. Ad organizzarla è la "Tiso Alfredo e Figli", storica azienda lidense, in collaborazione con Grandi Lavori Fincosit. Il seminario si svolge all'interno del più ampio "Progetto Concrete", programma nazionale di diffusione della cultura della qualità nella produzione e nell'impiego del calcestruzzo, patrocinato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.

sabato 5 marzo 2011

Morì a sette anni travolto da un’auto. Udienza il 18

(L.M.) Fissata per il 18 marzo, davanti al gip Antonio Liguori, l'udienza preliminare per l'incidente stradale in cui, il 15 aprile scorso, ha perso la vita il piccolo Brahim Nesib, il bimbo di 7 anni, travolto da un'auto mentre era in sella alla sua bicicletta a Pellestrina. Il pm chiede il rinvio a giudizio per l'automobilista per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. I familiari del bambino, seguiti dagli avvocati Augusto Palese, Gianluca De Biasi e Paolo Vianello, si costituiranno parte civile, e stessa cosa tenterà di fare, per la prima volta, anche l’associazione familiari vittime della strada. L'imputato è assistito dall'avvocato Federico Guerriero. La storia di Brahim ha commosso e sconvolto tutta Pellestrina: un anno dopo la ferita è ancora aperta. In memoria del piccolo è stata recentemente inaugurata a Pellestrina anche una pista ciclabile.

venerdì 4 marzo 2011

Ciclomotori e ferry Una soluzione per l’abbonamento

(a.b.) A settembre, senza preavviso Actv aveva eliminato gli abbonamenti del ferry per il motorino. Se agli utenti di Pellestrina, con un cinquantino, costava poco più di 2 euro andare e tornare dal Lido, oggi lo stesso percorso costerà 5.40 euro. Ma ancora per pochi giorni. Infatti, oltre alle proteste dei cittadini, sono partite all'indirizzo del Comune una mozione del consigliere di Municipalità Danny Carella e un'interrogazione del consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Il passaggio in Giunta è avvenuto una decina di giorni fa, e la delibera ha riportando la situazione allo stato precedente. Quindi ricompariranno gli abbonamenti per i cinquantini, sia per la linea 11 che per la linea 17. Nello specifico l'abbonamento a 10 corse per i residenti verrà a costare 14,50 euro il carnet di 40 corse 45 euro. Soddisfatti Carella "per il lavoro di squadra" e il consigliere Scarpa che commenta: «È una nuova vittoria. Basta guardare i dati della linea 31, con tratta Chioggia-Pellestrina, dove da metà gennaio, dopo mie richieste, il turista o chi non è residente, paga la riduzione del biglietto, da 6 euro a 4 euro e 50. Fino al 21 febbraio, sono stati venduti 1487 biglietti, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso».

martedì 1 marzo 2011

Con lo sconto passeggeri raddoppiati

Dall’introduzione dello sconto per i non residenti, sulla tratta della Linea 31 di Actv tra Pellestrina e Chioggia i passeggeri sono raddoppiati. E’ il dato che emerge dalla IV commissione consiliare di Ca’ Farsetti che ha analizzato la situazione su richiesta del consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta). Dopo le segnalazioni e le richieste giunte da Pellestrina, lo stesso assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo, aveva proposto ad Actv di attuare lo conto sul tagliando non solo in estate, ma in via sperimentale anche in inverno. Vela ha così fornito il dato dei transiti riferito al periodo compreso tra il primo gennaio e il 21 febbraio, con il risultato che di biglietti da 6,50 euro di corsa semplice 60 minuti rete navigazione (senza riduzione) ne sono stati venduti 58. Di quelli da 4 euro (con riduzione) ne sono stati invece staccati 1.487, cioè più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Ciò sta a dimostrare che, riducendo i costi, in maniera esponenziale aumenta il flusso turistico su questa linea - fa notare il consigliere Scarpa - Come sostenevo nella mia interpellanza, ci troviamo adesso ad avere un maggior utilizzo della linea 31 con conseguente incremento di introiti sia per Actv che per il Comune. Il prossimo passo sarà battersi affinché questa riduzione possa diventare la tariffa ordinaria applicata alla linea 31». E in questi giorni di Carnevale già si segnalano parecchi passaggi di turisti che da Chioggia vanno a Venezia via Pellestrina. (s.b.)

L’assessore Maggioni conferma gli interventi

(A.B.) L'aveva promesso 15 giorni fa, dopo una visita veloce in isola, e ieri, l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Maggioni è ritornato a Pellestrina, accompagnato dal consigliere comunale Alessandro Scarpa e dai tecnici di Insula, per prendere coscienza delle reali necessità del territorio. Già a qualche giorno di distanza dal primo sopralluogo, si è vista la sistemazione degli interventi richiesti. Pulizia delle caditoie in alcune calli, che non riuscivano a far defluire l'acqua con la pioggia, posizionamento di paletti per la messa in sicurezza e il completamento del Piazzale Zendrini, chiusura di un paio di buche, frutto di lavori iniziati per la sistemazione di sottoservizi, e lasciati poi aperti. Ieri invece l'attenzione è stata spostata sulla sicurezza stradale. Visitata la pista ciclabile, completata soltanto per i primi 40 mt, mentre il resto, circa 2 km sulla strada della laguna, è ancora zona sterrata, difficilmente praticabile, e sulle fermate del bus dinnanzi alle scuole, dove la salita e la discesa dei bambini avviene pericolosamente sulla strada, perchè non esiste una piazzola di sosta. «L'assessore ha promesso un intervento immediato - conferma Scarpa - e visto i precedenti, non abbiamo motivo per non crederci. Sono molto soddisfatto».