mercoledì 24 dicembre 2014

Nuovo San Pietro, festa di Natale Un grazie anche ai genitori

Lo sport inteso come divertimento, disciplina e allegria. Il San Pietro in Volta ha rinnovato il suo messaggio nella festa di Natale per il settore giovanile nei giorni scorsi nel palasport di Portosecco. Cenone, danze, giochi, regali
e premiazioni. Applausi per tutti, e soprattutto ai cuochi che hanno regalato splendidi piatti natalizi a base di pesce fresco. La società poi ha voluto elogiare e ringraziare i genitori (le mamme in particolare) che a San Pietro in Volta sono di fatto il più grande sponsor del club.

domenica 21 dicembre 2014

Allarme sicurezza piste ciclabili e fermate Actv

Le questioni di sicurezza della pista ciclabile e delle fermate Actv di Pellestrina tornano all'attenzione, con l'intervento di un gruppo di abitanti che, guidati dall'l'ex Consigliere Alessandro Scarpa “Marta” e dall'Associazione “Tra mare e laguna” , hanno convocato in isola il presidente Pvm Stifanelli e l'ex assessore  Ugo Bergamo per evidenziare le problematiche inerenti la messa in sicurezza delle aree considerate più a rischio. Il sopralluogo ha riguardato le fermate Actv principali dell'isola, nelle quali è reale il pericolo di essere investiti dagli automezzi e per le quali i cittadini richiedono che venga predisposto un sistema di pedane in modo che i disabili riescano ad accedere ai mezzi pubblici in sicurezza, oltre alle pensiline per rimanere coperti dalle intemperie. 
La visita ha riguardato inoltre la pista ciclabile nei pressi degli ex Cantieri De Poli e nella la località “la mara”, sentiero nel lato panoramico della laguna che non è mai stato messo in sicurezza, con molti casi di incidenti. In questo caso, la richiesta è quella di rendere più facile l'accesso per i mezzi di soccorso.(ma.to.)

lunedì 1 dicembre 2014

Incontro sulla tutela delle tartarughe

Come tutelare le tartarughe: se ne è discusso a Pellestrina nell’incontro del Wwf tra pescatori e operatori del progetto NetCet (www.netcet.eu) del Comune (in foto). La pesca accidentale, è stato sottolineato, colpisce più di 20 mila esemplari all’anno.

sabato 29 novembre 2014

Tartarughe marine Progetto Netcet

La Municipalità promuove oggi alle 10.30 la presentazione del progetto Netcet tartarughe marine, iniziativa prevista nella sede dell'associazione Murazzo in Sestier Scarpa 913 a Pellestrina. L'evento è organizzato dal Wwf Italia in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Venezia.

venerdì 28 novembre 2014

Serata danzante al palazzetto

Domani dalle 19 a mezzanotte e mezza, al palazzetto dello sport di San Pietro in Volta è in programma una serata danzante con giochi di società e varie iniziative per i partecipanti. Per informazioni e prenotazioni basta rivolgersi alla segreteria del Nuovo Calcio San Pietro, al Panificio Ballarin Malta e a Gianfranco Scarpa Marta.

mercoledì 26 novembre 2014

Investì e uccise un’anziana ha patteggiato undici mesi

L’investimento sulle strisce davanti alla caserma dei carabinieri di Casale La donna, di Oriago, stava accompagnando il nipote a casa di sua figlia
 
Ha patteggiato undici mesi di reclusione (oltre a due anni di sospensione della patente) per aver investito e ucciso Emilia Busetto, 77 anni, mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Era il 5 ottobre del 2013: la donna è stata centrata lungo via Belvedere, proprio di fronte alla stazione dei carabinieri di Casale, dalla Mercedes di Gianluca Tagliapietra, classe 1973. È morta dopo due giorni di agonia. Ieri, a poco più di un anno dall’incidente, è giunta la sentenza del tribunale di Treviso. Tagliapietra, di fronte al gup Umberto Donà, ha patteggiato undici mesi di reclusione. Emilia Busetto, originaria di Pellestrina e residente da una vita a Oriago, era la suocera del comandante della stazione dei carabinieri di Casale, Andrea Zamprogna. Appena due mesi prima dell’incidente la settantasettenne aveva perso il marito, Giuseppe Giada. Il lutto l'aveva molto provata, tanto che da qualche giorno Emilia Busetto era ospite della figlia Monica, moglie del comandante Zamprogna, nell'appartamento di fianco alla caserma dell'Arma di Casale. E proprio davanti alla caserma, si è verificato il gravissimo incidente. Poco prima delle 19, l'anziana era andata a prendere il nipote al termine dell'allenamento di calcio all'impianto sportivo che si trova in via Belvedere, giusto di fronte alla caserma dei carabinieri. L'anziana e il nipote stavano rientrando a casa. Pochi passi e sarebbero arrivati al cancello della caserma. Ma sulle strisce pedonali di via Belvedere, il dramma. La Mercedes 200 condotta da Gianluca Tagliapietra, di Casale, ha travolto Emilia Busetto, centrandola in pieno. Miracolato, invece, il ragazzino che è stato risparmiato dall'auto. Illeso, ma sconvolto per quanto aveva visto e sentito pochi istanti prima, l'adolescente è subito andato a casa a chiamare i genitori che lo aspettavano insieme alla nonna per la cena.
Il comandante Zamprogna e la moglie Monica sono immediatamente accorsi in strada ed è stato proprio il militare a prestare i primissimi soccorsi alla suocera, in attesa dell'ambulanza. Le condizioni della settantasettenne sono apparse disperate sin dal primo istante. Emilia Busetto era stata immediatamente ricoverata nella Terapia intensiva dell’ospedale Ca’ Foncello: dopo due giorni di agonia è morta a causa dei traumi riportati a seguito dell’investimento.
Fabiana Pesci

Tartaruga nuota in laguna: salvata

Intervento dei volontari della Protezione civile. Era in difficoltà ma se la caverà 
 
Un’altra tartaruga marina è stata recuperata in laguna, ma questa volta fortunatamente ancora viva seppure in evidente difficoltà. I volontari di Protezione civile del gruppo comunale di Pellestrina e San Pietro in Volta l’hanno salvata mentre nuotava all’interno della laguna ma con grossi problemi. La tartaruga è stata inizialmente portata alla stazione dei carabinieri Pellestrina, quindi consegnata ai volontari specializzati in questo genere di attività, per il trasporto a un punto di primo soccorso veterinario. L’intervento rientra tra le attività svolte nell’ambito del rapporto di collaborazione tra l’amministrazione comunale e il Wwf Oasi degli Alberoni.
Nel corso degli ultimi mesi sono state numerose le tartarughe marine recuperate sul nostro litorale oppure all’interno della laguna. Spesso già morte, in altri casi malate o ferite. La Protezione civile ricorda che è attivo il numero di pronto intervento 348.2686472 che fa capo al Coordinamento litorale veneto. (s.b.)

giovedì 20 novembre 2014

Antenna finalmente in sicurezza

I vigili del fuoco hanno sistemato il parafulmine alla scuola Zendrini 
 
Dopo dieci giorni di attese e proteste, finalmente ieri è stata messa in sicurezza l’antenna parafulmine che si trova sul tetto della scuola elementare Zendrini di Pellestrina. Da giorni, infatti, l’attrezzatura metallica era pericolante, probabilmente a seguito del forte vento e del maltempo in generale che ha colpito anche l’isola in queste settimane di novembre. L’antenna si era inclinata in modo molto preoccupante, tanto che i genitori temevano per l’incolumità dei loro figli, trovandosi il parafulmine della scuola proprio sopra l’ingresso dell’istituto.
Si sono succedute telefonate di protesta da parte delle famiglie e della dirigente scolastica anche alla Municipalità, fino a informare della situazione i carabinieri della stazione di Pellestrina e poi i Vigili del fuoco. Questi ultimi sono arrivati ieri attorno alle 13, e sono saliti direttamente sul tetto della scuola per mettere in sicurezza l’antenna. E’ stata sollevata e nuovamente fissata nella posizione migliore sul tetto, eliminando ora qualsiasi pericolo per i bambini e chi in genere si reca nel plesso scolastico del centro di Pellestrina. «Dopo vari solleciti inoltrati in varie sedi, finalmente adesso la situazione si è risolta al meglio», commenta Alessandro Scarpa ‘Marta’, ex consigliere comunale proprio di Pellestrina. «La sola cosa che ci chiediamo, è come sia possibile che l’intervento di messa in sicurezza sia stato fatto solo dieci giorni dopo i primi solleciti. Qui parliamo di una scuola che ha molte decine di alunni, più il personale in servizio. Si doveva intervenire molto prima, appena è stata segnalata la cosa, e ci auguriamo che dopo questo episodio ci sia maggiore attenzione». La calle in cui si ha accesso alla scuola elementare Zendrini non è nuova a situazioni di questo genere. Lo scorso anno accadde anche per la torre dell’acquedotto, quando un forte temporale danneggiò finestre, tetto e altre parti della struttura. Una parte cadde in calle, un’altra venne messa in sicurezza dai pompieri. Ma anche in quel caso ci fu pericolo per gli alunni che si recavano a scuola. (s.b.)

martedì 18 novembre 2014

Ciclabili allagate, proteste degli abitanti

Protestano i residenti dell'isola per le condizioni in cui si trovano alcuni tratti delle piste ciclabili e delle strade di Pellestrina.
La foto si riferisce al percorso sterrato adiacente gli ex cantieri De Poli, e che raccorda il tratto ciclabile da Strada comunale dei murazzi al sentiero lungo la laguna.
Situazione di questi ultimi giorni, con la strada allagata in più tratti e che rende quasi impossibile il transito a pedoni e biciclette a causa delle piogge cadute in maniera persistente. (s.b.)

sabato 15 novembre 2014

I consiglieri attaccano il presidente

La conferenza stampa della Lega Nord, seguita al sopralluogo all’ex Ospedale al Mare, accende la polemica politica in seno alla Municipalità. Protestano gli alleati di maggioranza e si fa sentire anche l’opposizione. Tutti ce l’hanno con il presidente Giorgio Vianello reo, secondo loro, di aver utilizzato la sala consiliare per interesse di partito e non istituzionale. E a questo punto, dietro l’angolo potrebbe anche esserci il fantasma della sfiducia. «Non escludo nulla», attacca il vicepresidente Andrea Bodi (Nuovo Centrodestra), «perché il ruolo del presidente è delicato, ma quella di ieri è stata una riunione di partito bella e buona. Il tema trattato è importantissimo, lo abbiamo discusso più volte in Consiglio. Invece nessuno dei consiglieri è stato invitato, neppure informato della cosa. Poi, se ognuno si vuole prendere il merito dei controlli in corso al Lido, faccia pure, ma su questo ci abbiamo lavorato in tanti, cittadini compresi». Paolo Povolato, capogruppo del Partito democratico, rincara la dose: «Ho scoperto da Facebook di questo incontro, peccato, perché il tema della sicurezza sul territorio non appartiene né alla destra né alla sinistra, ma è un diritto di tutti i cittadini e avrebbe meritato anche al Lido e Pellestrina una cornice più rappresentativa e non di parte». Pronta la replica del-lo stesso Giorgio Vianello: «Come presidente ho avuto mandato dal Consiglio per muovermi e trovare soluzioni a questo problema. Siccome dal Comune non è giunta nessuna risposta ai solleciti, ho scelto la via politica sentendo e coinvolgendo un onorevole del mio partito. Ma allora perché nessuno del Pd ai vari livelli non si è mosso per questo? ». (s.b.)

mercoledì 12 novembre 2014

Tunnel del Mose per le emergenze sanitarie

I malati sarebbero trasportati in pochi minuti. Il progetto verrà presentato al nuovo commissario 


La pista ciclabile sotto le bocche di porto, sfruttando i tunnel del Mose, potrà essere un’ottima alternativa in caso di emergenza sanitaria sulle isole, specie per Pellestrina. Nel progetto del Consorzio Venezia Nuova, annunciato ieri dal nostro giornale, all’esterno degli accessi ai tunnel si prevedono spazi per le ambulanze. Tra le idee c’è quella di garantire la presenza di un mezzo elettrico, tipo quelli utilizzati sui campi da calcio o golf, in grado di trasportare in sicurezza un malato in pochissimi minuti. Pellestrina potrebbe così rivolgersi all’ospedale di Chioggia, evitando il trasbordo in idroambulanza in caso di maltempo. «È uno dei temi più interessanti del progetto», sottolinea Mauro Fabris, presidente del Consorzio Venezia Nuova, «e a tempo debito se ne discuterà con le Asl, i Comuni interessati e le forze dell’ordine». Dietro il cimitero di Pellestrina servirebbe però una rampa in grado di garantire alle ambulanze il passaggio (lato mare) lungo il murazzo fino a Ca’ Roman. Cosa che verrà richiesta dalla Municipalità per completare l’opera.
Sezioni. La pista ciclabile sotterranea sarà lunga in tutto 1.620 metri e suddivisa in quattro sezioni a una profondità variabile tra i 10 e i 22 metri. Dalla fantascienza si passa alla fase più concreta, con strutture già costruite e a questo punto solo da sfruttare nel modo migliore. I tempi rimangono una incognita, ma la volontà c’è. «Il progetto sarà presentato al nuovo commissario che insedierà a breve al Consorzio Venezia Nuova», spiega Mauro Fabris, «ma credo che la fruibilità dei percorsi possa esserci non prima di 12-18 mesi. Sarebbe bello rispondere subito alla richiesta della Municipalità, aprendoli l’estate prossima, ma forse si dovrà attendere l’inizio effettivo dell’attività del Mose».
Misure. Quattro i tronconi di pista ciclabile previsti. Punta sabbioni – Isola artificiale (420 metri con profondità -10 metri), Isola artificiale – San Nicolò (400 metri a -20), Alberoni – Santa Maria del Mare (380 metri a -22) e Ca’ Roman – Chioggia (360 metri a -21). L’adattabilità dei tunnel di servizio a un transito pubblico regolato, impone in ogni caso alcune limitazioni sulle modalità di utilizzo dei passaggi. In particolare, nei periodi in cui sarà possibile il transito dovrà essere definito un numero massimo di utenti presenti nelle gallerie nello stesso momento, e in sede preliminare si è stimato che possano essere 35 per compartimento. Per tali ragioni, oltre all’opportunità di realizzare sistemi di controllo degli accessi, si ipotizzano alcune strutture accessorie a completamento degli edifici di spalla. Vale a dire spazi attrezzati per dare informazioni sul Sistema Mose e degli interventi di Salvaguardia della Laguna di Venezia, ma anche salette di attesa.
Bike sharing. E tra le novità ci potrebbe essere anche questa, con un servizio di noleggio agli ingressi dei tunnel, per garantire una maggiore fruizione del sistema. Il tutto in gallerie larghe 4 metri, videosorvegliate e con accesso mediante montacarichi e con il pagamento di un biglietto la cui cifra dovrà essere definita con i Comuni e con Actv e integrata al sistema Imob.
Simone Bianchi

Proteste per i battelli “anticipati”

La rabbia dei pendolari lasciati a terra ai pontili e l’insufficienza delle linee 


Sale la rabbia al Lido, Cavallino-Treporti e Pellestrina per la mancanza di controlli sugli orari “effettivi” delle linee di navigazione per la terraferma. Si tratta delle linee più importanti per tutti i pendolari, lavoratori e studenti costretti ogni giorno a raggiungere piazzale Roma, che fanno capo al servizio “Giracittà” di Actv. Da sempre si tratta di orari abbastanza alla mano, i cui problemi si erano acuiti con la rivoluzione apportata in primavera da Actv e che aveva scatenato proteste tali da costringere l’azienda a soprassedere e tornare al vecchio sistema. Ora però molti utenti segnalano il “vizio” di molti equipaggi dell’azienda di trasporto, di anticipare le partenze. «Basta avere la sfortuna di incappare nelle corse di un equipaggio che si avvicina a fine turno», spiega Donatella Silvestri, «per non riuscire a prendere il battello, che parte anche tre minuti prima del previsto, lasciando a terra tutti i pendolari arrivati con le coincidenze dei bus».
L’ultimo episodio è avvenuto ieri quando la corsa della linea 6 delle 11.02 è partita in forte anticipo, addirittura prima della corsa della linea 5.2 per l’ospedale, lasciando a terra una ventina di pendolari visibilmente infuriati.
«Una cosa che fa male perché dopo la gente se la prende con noi», dicono alcuni piloti Actv, «può capitare che un equipaggio a fine turno voglia assicurarsi di riuscire a prendere la corsa del bus extraurbano della linea 80 in partenza da piazzale Roma e diretto a Sottomarina, ma certi episodi fanno solo male all’intera azienda, lavoratori compresi».
Il tutto senza contare che l’estuario (Lido, Pellestrina e Cavallino-Treporti) è servito meno di altre località meno abitate, ma dove Actv fa passare le circolari delle linee 4.1 e 4.2 che non fermano al Lido, costringendo l’utenza dell’estuario a restare alla pioggia su battelli strapieni.

martedì 11 novembre 2014

Nuovo panificio apre a Sant’Elena, Carlon chiude a Rialto

Aprire un panificio - in tempi in cui i negozi di vicinato chiudono continuamente bottega, per la concorrenza di supermercati e locali turistici - è già di per sé una notizia. Aprirlo a Sant’Elena lo è ancor di più.
A fine ottobre lo ha fatto la giovane Giada Ghezzo - già titolare del panificio Molin alla Bragora - aprendo la sua rivendita di pane e alimentari, in campo Marco Stringari, con una piccola festa inaugurale che ha richiamato molti residenti e anche amici e parenti in arrivo da Pellestrina, isola d’origine della giovane fornaia. «Una scelta importante e coraggiosa: complimenti a Giada», commenta Adriano Canzeon Sensale, animatore del gruppo “Quelli di Sant’Elena”, «soprattutto perché in controtendenza rispetto al trend di chiusura delle piccole botteghe, che affligge tutta Venezia».
Per un panificio che apre, uno che chiude in un luogo-simbolo di Venezia: il mercato di Rialto. Ha, infatti, deciso di chiudere i battenti il noto fornaio Carlon, a due passi dalla Pescheria: l’area realtina perde così un’altra delle sue realtà commerciali.(r.d.r.)

«Pista ciclopedonale sotto le dighe del Mose»

Lido. Il presidente Vianello annuncia il progetto concordato con il Consorzio Da Punta Sabbioni a Chioggia attraverso i tunnel che collegano le bocche di porto


Da Punta Sabbioni a Chioggia in bicicletta, passando sotto le dighe mobili del Mose. Non un sogno, ma una realtà che potrebbe concretizzarsi già la prossima estate, almeno stando agli auspici del presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina, le due isole che potrebbero così essere attraversate senza alcun problema dagli amanti delle due ruote, portando magari una ulteriore goccia di introito economico per questi territori. «Il progetto esiste ed è concreto», annuncia Giorgio Vianello. «Lo avremmo dovuto presentare con il Consorzio Venezia Nuova, e ci spiace farlo da soli, ma dopo il via libera possiamo solo sperare che si concretizzi il più in fretta possibile».
Fantascienza fino a qualche anno fa, possibile invece oggi. Il progetto prevede lo sfruttamento di uno dei due tunnel sotterranei che collegano gli estremi delle bocche di porto di San Nicolò (Punta Sabbioni e Lido), Malamocco (Alberoni e Santa Maria del Mare) e infine Chioggia (Chioggia e Ca’ Roman).
«I tunnel sono larghi quattro metri ciascuno e lunghi a seconda della larghezza del canale portuale», prosegue il presidente della Municipalità. «Sono tutti già funzionanti e utilizzabili, dotati di impianti di illuminazione e di riciclo dell’aria. E soprattutto sono anche videsorvegliati, così da garantirne la sicurezza».
In poche parole, basterebbe partire in bicicletta da Chioggia per raggiungere Punta Sabbioni e viceversa ma, attenzione, potrebbero essere utilizzati anche a piedi. «I tunnel sono due», precisa Vianello, «uno che rimarrebbe al personale per la manutenzione e gestione delle dighe mobili, e uno che verrebbe destinato a questo fine. La larghezza è di quattro metri, ma per motivi di sicurezza lo spazio utilizzabile scenderebbe a due e mezzo. Di sicuro non ci sarebbe un traffico tale da creare problemi alla circolazione, quindi nel momento di incrocio tra due bici o tra un pedone e una bici, di certo ci auguriamo che non si verifichino incidenti». Un solo nodo resterebbe da risolvere: quello degli accessi. «Per scendere e risalire dai tunnel ora ci sono ascensori per massimo sei persone» ricorda Vianello «dovrebbero essere sostituiti con ascensori in grado di trasportare 12-15 persone con le biciclette. Poi, per entrare nei tunnel verrebbero installati dei tornelli, a una tariffa simbolica. A quel punto, per attraversare il canale si può usare la bici anzichè una motonave o un vaporetto. E a Santa Maria del Mare e Alberoni potrebbero passare anche i malati con una lettiga, qualora il canale non fosse utilizzabile da una idroambulanza».
Se sarà fantascienza o rivoluzionerà la mobilità delle due isole lo vedremo presto.

lunedì 10 novembre 2014

Oggi la verità sulla morte di Italo

Sottomarina. I funerali solo dopo l’esame sul corpo del pescatore trovato senza vita a Ca’ Roman
 
Si svolgeranno oggi le ultime formalità sulla salma di Italo Boscolo Meneguolo, il 74enne di Sottomarina morto sabato in seguito al naufragio della sua barca sugli scogli della diga di Pellestrina.
Niente autopsia, ma solo ispezione cadaverica, giacché le cause della morte sembrano, al momento, già abbastanza chiare. In sostanza il mare agitato dell'altra mattina ha buttato la «Giulia», una barchetta in legno di nemmeno cinque metri, con un motore da 20 cavalli, sugli scogli.
Il 74enne è rimasto incastrato tra due pietre, flagellato dalle onde. Almeno tre ore, probabilmente semisvenuto, immerso nell'acqua fredda, in balia del mare, che gli ricopriva la testa, facendogli ingollare acqua salata, ad ogni ondata di risacca. Un'agonia la cui durata si desume dalle sue abitudini, dato che, come raccontano i conoscenti, tutti i giorni usciva di casa, per andare a pescare, verso le sei e mezza e tornava verso le otto.
Quindi il naufragio deve essere avvenuto prima di quell'ora e l'allarme è stato lanciato poco prima delle 11. Forse, prima di perdere i sensi, ha cercato di gridare ma sulla diga di Pellestrina, a quell'ora, non c'era nessuno. I particolari - se la caduta gli avesse procurato fratture che gli impedivano i movimenti, se sia annegato, o se lo stress e ipotermia gli abbiano provocato un arresto cardiocircolatorio - li stabilirà, probabilmente, oggi il medico legale. Lui, ex pescatore in pensione, che ancora pescava, anche nelle giornate di maltempo, per antica passione e, magari, anche per sbarcare il lunario, semplicemente non ha resistito quanto sarebbe stato necessario.
Uno dei soccorritori che l'hanno avvistato per primi era perfino sceso in acqua e gli aveva tenuto la testa sollevata, per non fargli più bere acqua, fino all'arrivo dei pompieri che lo hanno portato a terra. Ma era già troppo tardi.
E mentre Italo Boscolo Meneguolo viveva gli ultimi minuti della sua vita, la moglie e gli amici, abituati a vederlo tornare ogni mattina, si chiedevano dove fosse finito.
Ora si trova in obitorio, ad aspettare che qualcuno metta le ultime firme alla vicenda della sua esistenza terrena, mentre la moglie, che i figli si sono portati via da quella semplice casa di Sottomarina vecchia, piena di ricordi, aspetta anche lei di dargli l'ultimo addio.

domenica 9 novembre 2014

Schianto sugli scogli, muore pescatore

Italo Boscolo Meneguolo, 75 anni, trovato in fin di vita sulla diga di Ca’ Roman ieri alle 11. Inutili tutti i tentativi di salvarlo
 
Ha finito la sua vita incastrato tra gli scogli, con il corpo semisommerso e la testa che appena affiorava dall'acqua finiva sotto ad ogni onda che si infrangeva sulle pietre.
Così l'hanno trovato due passanti, marito e moglie, che passeggiavano sulla diga di Pellestrina e che hanno lanciato immediatamente l'allarme, poco prima delle 11 di ieri mattina. Ma Italo Boscolo Meneguolo, 75 anni, ex pescatore di professione, doveva essere lì dalle prime ore del mattino, forse con qualche arto fratturato, sicuramente in condizioni di ipotermia avanzata, ormai incapace di proferire parola e in fin di vita.
I due passanti sono scesi in acqua e, in attesa dei soccorsi, gli hanno tenuto la testa sollevata, per impedire che bevesse altra acqua. Poi si è fermata altra gente e tutti hanno provato a dare una mano. Hanno cercato di parlargli, di fargli coraggio, di assicurarlo che stava per essere salvato e che tutto sarebbe finito bene. Ma lui non era più in grado di rispondere.
Pochi metri più in là c'era la sua barca, la «Giulia», un cinque metri di cui il pescatore andava orgoglioso, senza il motore a testimonianza dell'esito di un naufragio.
Le onde gli avevano sollevato il maglione, lasciandolo mezzo nudo, penetrando anche nei pantaloni di tela cerata e portando il gelo dell'acqua marina fino alle ossa. Per primi sono arrivati i vigili del fuoco di Chioggia che l'hanno preso e portato sulla diga, mettendolo in posizione di sicurezza. A ruota tutti gli altri: i vigili del fuoco di Venezia, con l'appoggio dell'elicottero che ha perlustrato lo specchio di mare lì attorno per verificare se ci fossero altri naufraghi, la guardia costiera di Chioggia, con una pattuglia da terra e una via mare che, però, non è riuscita ad attraccare a causa delle pessime condizioni del mare, il personale del 118.
I sanitari hanno fatto di tutto per rianimarlo, ricorrendo alla respirazione artificiale e al defibrillatore, ma non c'è stato nulla da fare: il pensionato è morto sulla diga. Cosa possa essere accaduto è solo un insieme di ipotesi.
Di certo Italo Boscolo era uscito per andare a pescare nonostante il maltempo sconsigliasse una “gita” del genere. Ma lui, ex pescatore, probabilmente si sentiva sicuro di poter affrontare quel mare che non gli sarà sembrato tanto diverso da quello che aveva incontrato chissà quante altre volte nel corso della sua vita. Lo può aver tradito un'onda più insidiosa di altre o una manovra sbagliata.
La barca ha sbattuto pesantemente sugli scogli, come dimostra il motore staccato dal suo alloggiamento. L'urto potrebbe aver sbalzato l'uomo da bordo o, forse, l'ha solo fatto solo cadere in acqua, lasciando alle onde il compito di spingerlo sugli scogli. In ogni caso lui non ha avuto la forza di togliersi da quella posizione e il passare delle ore lo ha sempre più indebolito.
Forse, per qualche tempo, ha anche gridato per chiedere aiuto, ma sulla diga non passava nessuno e nessuno poteva sentirlo.
Quando l'aiuto è arrivato, forse lui non se n'è neppure accorto. Ma, ormai, era troppo tardi.

sabato 8 novembre 2014

Pescatore muore sugli scogli a Ca’ Roman

Italo Boscolo Meneguolo, 75 anni, di Sottomarina, vittima di un naufragio a Pellestrina. L’hanno trovato stamattina due passanti, semisommerso dalle acque. Vani i tentativi di rianimarlo 

 Non ce l'ha fatta il pescatore trovato questa mattina sugli scogli della diga, nei pressi di Cà Roman. Ad avvistarlo per primi, e a dare l'allarme, due passanti che l'avevano raggiunto e gli hanno tenuto la testa fuori dall'acqua, per evitare che venisse sommerso, ogni volta, dalle onde.
La vittima è Italo Boscolo Meneguolo, 75 anni, di Sottomarina. Per tutta la vita aveva fatto il pescatore e anche stamattina era uscito in mare per quella che era stata la sua passione e mestiere di sempre. Ma il mare era troppo mosso, condizioni in cui è sconsigliato avventurarsi fuori per la pesca.
I vigili del fuoco sono arrivati con due squadre, da Chioggia e da Venezia, e l'hanno portato all'asciutto sulla diga, dove i sanitari del 118 hanno tentato, invano, la rianimazione, praticando la respirazione atificiale e adoperando il defibrillatore. Purtroppo per l'uomo non c'è stato niente da fare: le ore passate in acqua, al freddo, e semiannegato dai marosi che lo ricoprivano, lo hanno stroncato.

sabato 1 novembre 2014

Actv, attività ridotta all’Arsenale

Il sindacato Usb protesta per i trasferimenti a Pellestrina: «Ne va della sicurezza» 

 «I lavoratori trasferiti a Pellestrina, il cantiere dell’Arsenale in via di dismissione. E quello del Tronchetto che slitta di un anno. Come si fa in queste condizioni a garantire la sicurezza?». Dura presa di posizione del sindacato autonomo Usb di Actv, dopo un incontro con l’azienda sulla questione dei cantieri e delle riparazioni. Dopo il grave incidente della Palanca, che ha provocato numerosi feriti per la rottura della leva delle marce, il sindacato è tornato all’attacco. «Abbiamo chiesto garanzie precise», dice il segretario Giampietro Antonini, «invece si va in direzione opposta: abbiamo saputo solo per caso che un elettricista sarà trasferito da lunedì nei cantieri ex De Poli di Pellestrina. Anche gli altri ci andranno a breve». Ma il cantiere di manutenzione nell’isola è secondo il sindacato scomodo e irraggiungibile. Contestata anche la decisione di cedere il bacino di carenaggio «piccolo» al Consorzio Venezia Nuova per il Mose. Un problema, quello della tenuta in perfetta efficienza dei mezzi, che il sindacato solleva da tempo. L’altro giorno il faccia a faccia con i vertici dell’azienda, i responsabili del cantiere e l’amministratore delegato Giovanni Seno. «Non siamo per nulla soddisfatti», dice Antonini, «se si vuole garantire la sicurezza bisogna investire nel settore manutenzione, ripristinare ad esempio i controlli a metà giornata sui mezzi, che sono sottoposti a grande usura e hanno un’età media molto alta». Non soltanto gli invertitori e le marce ma anche le emissioni di fumo nero, inquinanti e sempre più visibili, sono causa secondo il sindacato di una scarsa manutenzione.(a.v.)

venerdì 31 ottobre 2014

Cercansi immagini d’epoca per l’ “Album di famiglia”

Terminata positivamente la prima fase della raccolta, con la consegna nelle sedi delegate di un numero di foto e testimonianze oltre le aspettative, la Municipalità di Lido e Pellestrina, in accordo con l’amministrazione comunale e con la collaborazione dell’Archivio della Comunicazione, parte con la seconda fase della raccolta di immagini d’epoca (dal 1900 al 2000) relative alla vita quotidiana delle due isole per il progetto “Album di famiglia”, destinato a diventare corpo di una ricca memoria storica.
Gli abitanti delle due isole hanno fatto prevenire un gran numero di fotografie, negativi e cartoline, che ora andranno ad alimentare un patrimonio di conoscenza che ricostruisca i cambiamenti avvenuti nel territorio, nel costume e nelle abitudini, ma anche nella tecnica fotografica a partire dal periodo dell’epoca d’oro del Lido.
Il materiale raccolto in quetsi mesi è stato intanto suddiviso, dove possibile, per aree tematiche: feste e cerimonie,(sia a carattere laico che religioso) e an cora scuola, sport, vacanza e tempo libero e miscellanea in attesa quindi di essere catalogato, scansionato e consultabile nel sito della Municipalità e del Comune di Venezia, nonché in un secondo momento valorizzato in esposizioni e in contesti dedicati al territorio della città e al fascino delle immagini che fissano lo scorrere del suo tempo.
Non si è trattato soltanto di contributi privati, ma importante - ad esempio - è stato rintracciare presso la Biblioteca Cagnaccio di Pellestrina un fondo corposo che ha donato oltre trecento fotografie d'epoca, ricche, per chi sa osservare, di dettagli che parlano dell'intervento dell'uomo sull'ambiente, della sua condizione e che aiutano, dove manca, a collocare l'immagine nel suo tempo. Nel frattempo, per chiunque voglia è possibile consegnare ancora il materiale fotografico alle Biblioteche Hugo Pratt del Lido e Cagnaccio di San Pietro a Pellestrina, nonché nelle sedi dei Nidi Sole e Delfino e delle Scuole dell’Infanzia Ca’Bianca, San Giovanni Bosco, G. Rodari e A. Gabelli e contribuire così a ricostruire l’album della memoria delle isolecon le proprie immagini.
Massimo Tonizzo

mercoledì 29 ottobre 2014

Canneti sporgenti Veritas interverrà per la potatura

Interverrà Veritas per la potatura dei canneti che intralciano la circolazione lungo Strada comunale dei Murazzi. Dopo la petizione lanciata dai residenti, preoccupati di rischiare incidenti per colpa dei canneti che sporgono nella corsia di marcia che conduce al centro abitato di Pellestrina, e dopo l’intervento della Municipalità, Veritas si è detta disponibile a una manutenzione straordinaria.
Ecco che i canneti saranno tagliati in modo da eliminare ogni pericolo alla circolazione stradale, e probabilmente saranno potati anche i tamerici che creano non pochi impedimenti sul montone del murazzo stesso, dove camminare è diventato difficoltoso lungo il sentiero. Ma l’aspetto più preoccupante è quello dei canneti. Infatti, le auto sono costrette ad avvicinarsi alla linea di mezzeria per non urtare contro le canne, cosa che poi crea problemi se si incrociano autoveicoli in senso opposto. Specie la sera, quando poi la visibilità è anche ridotta.
I lavori di Veritas inizieranno il prima possibile, con il taglio, la raccolta dei materiali e il successivo smaltimento.
Il tutto per ripristinare i canoni di sicurezza lungo la strada. (s.b.)

venerdì 24 ottobre 2014

Manutenzione carente raccolta firme a Pellestrina

Una raccolta firme per protestare contro la mancata manutenzione del verde pubblico tra Murazzi e Strada comunale. Ad avviarla sono stati gli stessi cittadini dell’isola, preoccupati per i pericoli che questa situazione sta creando anche alla viabilità. Una petizione che sarà quanto prima consegnata al commissario straordinario Vittorio Zappalorto, per chiedere un rapido e urgente intervento di sfalcio e potature da parte di Veritas. «Qualcuno del Comune dovrebbe venire a verificare la situazione di persona», sostiene l’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. «Lungo la strada comunale ci sono i canneti che sporgono dentro la carreggiata, e le auto sono costrette ad avvicinarsi alla linea di mezzeria per evitare problemi. Ma questa cosa poi mette a rischio la sicurezza con i mezzi che provengono dal lato opposto. Non solo, sui Murazzi i tamerici ormai da tempo hanno invaso il camminamento, e fare una passeggiata è un’impresa. Chiediamo al Comune che faccia intervenire Veritas per rimettere in sicurezza la situazione. È da troppo tempo che non viene eseguito un intervento a modo». (s.b.)

martedì 21 ottobre 2014

Trasporti sanitari nuovo pontile

Insula ha avviato il restauro del pontile riservato ai trasporti sanitari sull'isola di Pellestrina, in località San Piero in Volta-Santa Maria del Mare: fino a venerdì 7 novembre, la Direzione comunale Mobilità e Traffico acqueo ha interdetto con un'apposita ordinanza l'utilizzo del pontile a tutte le imbarcazioni. L'Asl 12 ha allestito un pontile galleggiante provvisorio, destinato esclusivamente all'ormeggio di trasporti sanitari, per emergenza.

«Siamo tutti vicini alla famiglia di Lucia»

La società della Pallavolo Pellestrina sotto choc. Quattro i dirigenti feriti, uno è in gravi condizioni 
 
«Siamo vicini alla famiglia di Lucia per l’immensa tragedia. Tutta la Pallavolo Pellestrina si stringe ai genitori». Parole di Guerrino Vianello, dirigente della società sportiva, che in queste ore sta seguendo la vicenda in prima persona. Lo sta facendo perché il club di dirigenti ne ha pochi, e oltre la metà è rimasta ferita dello scontro tra le auto. «Siamo tutti molto commossi e colpiti da questo disastro», aggiunge, «Il primo pensiero va alla bambina morta così piccola e in una situazione così assurda. Non riusciamo ancora a crederci, il dispiacere è davvero immenso. Se potessi scegliere, preferirei essere in un letto d’ospedale con delle fratture piuttosto che sapere della morte di quella bambina». Ieri Guerrino Vianello è stato a Chioggia, in visita ai due colleghi ricoverati.
Oggi si prenderà un giorno di ferie per andare dagli altri due che si trovano invece a Piove di Sacco. «Sono pieni di fratture: spalle, piedi e naso. Una cosa incredibile, ma almeno stanno meglio. A Lucia, invece, la vita non la ridarà nessuno». Il pensiero del dirigente torna poi a domenica: «La nostra squadra under 12, una delle tre che schieriamo, era andata a giocare un torneo femminile a Musile. Avevano vinto 3-0 e stavano tornando. Si erano fermate a mangiare fuori con allenatori e dirigenti ed erano ormai prossime ad arrivare a Chioggia. Poi lo schianto. Sappiamo solo questo per adesso e la speranza è che i nostri amici possano riprendersi al più presto, anche se uno è messo un po’ peggio degli altri. Ci sono poche parole in questi momenti, perché la morte della bambina cambia tutte le cose». Tante l’emozione e la commozione per quello che è successo.
Ma la società, quasi senza dirigenti, ora dovrà anche prendere delle decisioni. «Vedremo cosa fare, siamo in pochi a seguire la sessantina di tesserate», aggiunge Guerrino Vianello, «Non escludo che si possano ritirare le squadre dai campionati giovanili e di seconda divisione. Cose di minor conto rispetto alla morte di una bambina di tre anni, ma che ovviamente dobbiamo pensare visto che ci toccano direttamente. In queste ore abbiamo ricevuto anche noi la solidarietà di tanti amici e parenti delle persone coinvolte in questo incidente. Ma il pensiero va inevitabilmente sempre a Lucia: è il minimo».
Simone Bianchi

lunedì 20 ottobre 2014

«Salvi solo per miracolo Ma siamo tutti sconvolti»

«Abbiamo visto il suv bianco tagliare improvvisamente la strada e mettersi di traverso sulla nostra corsia. Per fortuna mantenevo una distanza di sicurezza, altrimenti saremmo stati coinvolti anche noi nell'incidente»: a parlare è Emanuele Scarpa, che con moglie e bambine seguiva, dietro di una macchina, la Opel Astra che ha tamponato la Hyundai Tucson scontratasi frontalmente con il Nissan Qashqai della famiglia Tasso. «Pensare che l'Astra ci aveva superato un paio di chilometri prima» continua Scarpa, «ancora non credo a quello che ho visto. Le mie figlie sono sconvolte, hanno sentito le urla e visto i feriti. Noi stavamo andando verso casa, a Pellestrina, e seguivamo l'allenatore e i dirigenti della squadra di pallavolo delle nostre bambine. Siamo stati a una partita a Musile di Piave (Venezia) e stavamo rientrando. La giornata era andata così bene, eravamo tutti felici, anche perché il Pellestrina aveva vinto. Questo incidente non sarà facile da dimenticare». Scarpa è riuscito a scambiare qualche parola con Giuseppe Siegato, che guidava la Hyundai Tucson: «Ha detto che si è trovato il suv davanti, dopo che l'auto che lo precedeva l'ha evitato per un soffio. Lui non è riuscito a spostarsi, non ne ha avuto il tempo. Tutto è successo in una frazione di secondo» ricostruisce il veneziano, «io sono riuscito a frenare appena in tempo. E dire che con l'allenatore avrebbero dovuto esserci anche delle bambine: meno male che all'ultimo sono salite su un'altra auto. Non posso nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere. Siamo tutti sconvolti, anche perché allenatore e dirigenti sono rimasti tutti feriti e non sappiamo come stiano. Speriamo di riuscire a contattare al più presto le famiglie». I primi rilievi della polizia stradale avrebbero accertato che a far sbandare il Nissan Qashqai sarebbe stato lo scoppio di uno pneumatico, quello anteriore sinistro. Tutti i mezzi sono stati comunque posti sotto sequestro per le perizie. L'incidente costato la vita alla piccola Lucia Tasso, di tre anni appena, è avvenuto poco dopo lo svincolo per Conche, in direzione di Chioggia. A poche centinaia di metri da dove, venerdì mattina, un'anziana che attraversava la strada è stata investita da un camion, rimanendo gravemente ferita. La Romea si conferma una delle strade più pericolose della regione. Elena Livieri

Scontro frontale sulla Romea: morta una bimba di 3 anni. Era allacciata al seggiolino

A uccidere la piccola Lucia Tasso sarebbe stata una lesione addominale gravissima provocata dalla cintura inferiore. La procura ordina l'autopsia. A causare lo schianto lo scoppio di un pneumatico 


La Procura della Repubblica ha ordinato l'autopsia sul corpo di Lucia Tasso, la bimba di appena 3 ann morta domenica nel terribile incidente sulla statale Romea con latri 8 feriti. La piccola, secondo le prime analisi in mano agli investigatori, era regolarmente allacciata sul seggiolino dell'auto dei suoi genitori quando è avvenuto lo scontro frontale. Lucia sarebbe morta per trauma addominale. La cintura inferiore del seggiolino avrebbe cioè provocato delle lesioni interne.
Ora la Procura chiede di capire come questo sia stato possibile.
L'incidente è avvenuto all’altezza di Conche di Codevigo. Sul posto sono arrivate diverse ambulanze del Suem e l’elicottero del 118, mentre per i rilievi sono intervenuti gli agenti della Polstrada di Padova. La Romea è rimasta bloccata fino a quando non sono state rimosse le carcasse e si sono formate lunghe code. La causa dell'incidente, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere un lo scoppio penumatico.
La ricostruzione dell'incidente. Un pomeriggio spensierato a giocare e passeggiare in spiaggia, godendo di questa coda d’estate e poi, all’improvviso, nel viaggio di ritorno verso casa, la tragedia che mette fine a tutto. Aveva solo tre anni la piccola Lucia Tasso ed è morta nel terribile schianto che ieri pomeriggio verso le 17, lungo la Romea, a Conche di Codevigo, ha coinvolto l’auto su cui viaggiava con il papà Federico e la mamma Elena Greco, in attesa di un altro figlio. La famiglia vive a Dolo, paese di origine di Elena Greco, mentre Federico Tasso è di Piove di Sacco.
Uno pneumatico della Nissan Qashqai su cui viaggiavano, in direzione di Piove di Sacco, sarebbe scoppiato improvvisamente e il suv di conseguenza avrebbe sbandato all’improvviso, mettendosi di traverso sulla corsia opposta. Una prima auto l’ha evitato, ma quella che seguiva, una Hyundai Tucson con a bordo l’allenatore e tre dirigenti di una squadra di pallavolo di Pellestrina, si è scontrata frontalmente. Un urto violentissimo che ha fatto accartocciare i due veicoli uno contro l’altro. Una terza auto, una Opel Astra Sw con a bordo altri due veneziani, ha tamponato a sua volta la Hyundai.

sabato 18 ottobre 2014

Da oggi i lavori al pontile idroambulanze

L’approdo per le idroambulanze a Pellestrina, fondamentale per assicurareil collegamento sanitario dell’isola con l’Ospedale di Chioggia in caso di urgenza, è ormai fatiscente e deve essere sottoposto subito a un intervento di manutenzione straordinaria da parte di Insula. Da domani al 20 ottobre - salvo ulteriori proroghe - scatteranno dunque i lavori di manutenzione della struttura nel canale lagunare di San Piero, bloccando quindi ogni attività di imbarco e sbarco. Contemporaneamente verrà comunque installato un pontile galleggiante provvisorio che verrà messo in opera dall’Ulss 12 per l’intera durata dei lavori in sostituzione di quello permanente, anch’esso destinato in esclusiva all’ormeggio delle imbarcazioni per trasporti sanitari e pronto soccorso, per non lasciare comunque Pellestrina isolata da questo punto di vista. Gli interventi di emergenza-urgenza a Pellestrina avvengono sfruttando una idroambulanza che porta i malati all’Ospedale di Chioggia. Dopo le petizioni dei residenti, e le interpellanze a Ca’ Farsetti dell’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, l’Asl 12 ha raccolto le richieste per cercare di andare incontro ai residenti.
Questi ultimi, partendo dal presupposto che spesso si recano lo stesso a Chioggia per sottoporsi a visite ed esami, vista la vicinanza di questo ospedale rispetto a Pellestrina, hanno più volte sottolineato l’importanza di poter sfruttare la struttura di Chioggia in caso di emergenza.
«L’ospedale Civile è troppo lontano da Pellestrina», aveva più volte ribadito Alessandro Scarpa Marta, «e i residenti preferiscono affidarsi a Chioggia per una questione di comodità e vicinanza se fosse necessario raggiungerlo».

In duecento a Pellestrina a imparare il primo soccorso

Sono attesi almeno duecento partecipanti oggi a Pellestrina all’evento Insieme per la vita, una iniziativa promossa dall’Asl 12 che vedrà cittadini e soprattutto studenti impegnati ad affrontare il tema del primo soccorso. Lo scorso anno al Padiglione Rama di Zelarino fu un successo, in termini di partecipazione degli alunni, e in occasione della settimana europea della rianimazione cardiopolmonare, questo di Pellestrina sarà per Venezia e Mestre l’atto conclusivo. A organizzare l'appuntamento, questa mattina all'istituto comprensivo Pietro Loredan sono l’Asl 12 e la Municipalità dell'isola, mentre saranno più di dieci i locali occupati dai vari gruppi, ognuno composto da 15 persone, moltissime delle quali giovani poiché l'iniziativa è rivolta in particolare ai ragazzi di terza media, alle scuole e alle associazioni sportive. In ogni gruppo un istruttore, un volontario e un manichino, saranno protagonisti delle dimostrazioni e del corso di primo soccorso, in cui si spiegherà innanzitutto come deve essere fatta una corretta chiamata al 118, e poi come trattare il paziente con difficoltà respiratorie, crisi epilettica o vittima di avvelenamento, ustioni e colpi di calore. (s.b.)

giovedì 16 ottobre 2014

Palasport fuori uso a Portosecco disagi per i giovani pallavolisti

Mancano le linee sul campo del palasport di Portosecco e i giovani della squadra di pallavolo sono costretti ad andare a giocare al Lido alla palestra Olivi. Un problema che ormai si protrae da tempo e che è collegato direttamente alla conclusione dei lavori di manutenzione dell’impianto sportivo di Portosecco, ancora non ultimati.
Dalla Municipalità spiegano che deve ancora essere sostituita la pavimentazione, così come vanno tracciate le linee del campo e poi deve essere rifatta la dipintura dei locali. Ci sono poi altri accorgimenti da ultimare, ma intanto gli sportivi dell’isola sono penalizzati. Karate, calcetto, pallavolo ma anche ballo. E la situazione è dovuta ai ripetuti danni subiti dalla copertura del palasport costruito per l’isola, che venne due volte scoperchiato da trombe d’aria, con parte del tetto letteralmente strappato via e la pioggia che fece ingenti danni nei locali sottostanti, all’impiantistica e alla pavimentazione del campo.
Appena vennero ultimati i primi restauri, neppure il tempo di riaprire il palasport, il maltempo colpì duramente una seconda volta. (s.b.)

domenica 12 ottobre 2014

L'affondamento del "Giudecca"

Oggi alle 10.30 è prevista la commemorazione dell'affondamento del "Giudecca", uno dei momenti di ricordo più sentiti sull'isola e legati agli avvenimenti bellici che hanno colpito anche la laguna veneziana.

sabato 4 ottobre 2014

Visita gratuita a Ca’ Roman con Euro birdwatch 2014

Uccelli che pesano meno di dieci grammi che fanno andata e ritorno, ogni anno, tra il Nord Europa e Africa centrale, superando il Mediterraneo e il Sahara. Saranno una delle tante attrazioni che oggi e domani si potranno vedere e ascoltare nella riserva naturale di Ca’ Roman gestita dalla Lipu a Euro-birdwatch 2014.
Oggi dalle 8 ci sarà Eurobw, dedicata ai più esperti, con birdwatching nella riserva e i grandi dilemmi: cenni sull'identificazione dei gabbiani più difficili: pontico, nordico e zafferano. Dopo la registrazione dei partecipanti le uscite proseguiranno fino alle 10.30. Domani è invece in programma Eurobw per tutti, dedicata a neofiti, bambini e famiglie, compresa la visita guidata nella riserva. Accoglienza e registrazione alle 10.15, uscita dalle 10.30 alle 12.30.
Un evento completamente gratuito a cui però ci si deve iscrivere chiamando il numero 340.6192175 o via mail a oasi.caroman@lipu.it. In caso di maltempo le attività saranno annullate. In regalo ci sarà poi un volume a marchio Lipu sugli uccelli nidificanti di Ca’ Roman o sugli uccelli marini italiani. Il tutto fino ad esaurimento scorte. (s.b.)

venerdì 3 ottobre 2014

Troppi aerei in cielo, esposto all’Arpav

Quindici scie di aereo ben visibili nel cielo. Traffico che aumenta, di voli civili e militari. Voli anche di notte e aerei che emettono scie bianche di condensazione, che qualcuno chiama in modo improprio “scie chimiche”.
Preoccupazione tra gli abitanti delle isole, e in particolare di Pellestrina, sorvolata da quasi tutte le rotte aeree dirette al sud. Un gruppo di cittadini ha inviato una lettera con richiesta di chiarimenti all’Arpav regionale e al ministero per l’Ambiente. «Il ministero non ci ha risposto», dice Alessandro Scarpa, ex consigliere comunale che ha raccolto le segnalazioni e ha inviato le lettere, «l’Arpav invece ci ha inviato una relazione da cui si evince che il fenomeno al momento non è abbastanza studiato ma non sarebbe preoccupante. Abbiamo molti dubbi, perché le emissioni sono ben visibili nel cielo».
Secondo l’Arpav, le scie bianche visibili in questi giorni altro non sarebbero che scie di condensazione emesse dagli aerei in volo, rese particolarmente visibili dai fenomeni meteorogici. Non si può nemmeno escludere, scrivono i tecnici, «che il combustibile e i motori degli aerei possano concorre a produrre scie particolarmente visibili. Né che queste emissioni non abbiano influenza sui cambiamenti climatici». Ma per dare risposte più esaurienti, conclude lo studio dell’Arpav, «è necessario il coinvolgimento degli operatori del trasporto aereo civile e militare e degli enti di controllo». «Noi non siamo tranquilli», dice l’ex consigliere, «chiediamo alle autorità di fare una verifica per la salute. E di tener d’occhio l’aumento del traffico aereo nei nostri cieli».(a.v.)

mercoledì 1 ottobre 2014

Bruciano le sterpaglie paura per le abitazioni vicine

La Protezione civile di Pellestrina e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire a Portosecco per spegnere un incendio che si era sviluppato a ridosso di alcune abitazioni. Una zona caratterizzata da sterpaglie, dove forse un mozzicone di sigaretta può aver innescato la combustione, dal momento l’erba era secca, così come alcuni tratti di canneto.
Il tutto dietro il cimitero a due passi dalla remiera, un luogo di passaggio e che nel pomeriggio di domenica ha visto subito dare l’allarme. È stato necessario utilizzare idranti e migliaia di litri di acqua per spegnere le fiamme che si era sviluppate su un’area di circa cento metri quadrati.
Il pronto intervento di pompieri e volontari ha così impedito che il rogo potesse avvicinarsi troppo alle case e alle strutture sportive di Portosecco, ma stavolta sembra che non si tratti di un episodio di origine dolosa.
Nulla a che vedere con quanto accaduto in luglio e agosto, quando in zona La Mara più volte furono necessari interventi ben più impegnativi da parte di Protezione civile e vigili del fuoco, con intere aree di canneto a fuoco, e pericoli anche per la circolazione delle auto a ridosso di Strada comunale dei Murazzi. (s.b.)

venerdì 26 settembre 2014

Collegamento Alberoni terraferma confermato

Dopo il positivo impatto in termini di passeggeri trasportati nei collegamenti diretti tra Fusina e Pellestrina, che il prossimo anno saranno raddoppiati, Terminal Fusina Venezia ha deciso di mantenere attivo anche in inverno quello tra Alberoni e la terraferma. «Viste le numerose richieste da parte dei cittadini che usano questa linea di navigazione lagunare, abbiamo deciso di proseguire con la sperimentazione», confermano dalla società. «I nuovi orari sono stati pensati per garantire ai pendolari, residenti tra Alberoni e Pellestrina, di poter raggiungere il centro storico in modo pratico e veloce. Un motoscafo partirà alle 8.15 (dal lunedì al venerdì) dagli Alberoni per le Zattere, permettendo in tal modo di arrivare in centro storico in circa mezzora. I ritorni dalle Zattere per gli Alberoni saranno alle 12 e alle 18.30».
Per chi da Venezia volesse raggiungere gli Alberoni e l’Ospedale San Camillo le partenze dalle Zattere saranno alle 12 con ritorno dagli Alberoni alle 17.45. Non appena verrà ripristinato il pontile di Malamocco, la linea potrà effettuare questa ulteriore fermata. La tariffa di andata e ritorno per i residenti è di 5 euro, l’abbonamento mensile ne costa 60. Rimane invariato tutto l’anno con dodici corse al giorno il collegamento diretto Fusina-Alberoni, nonché la linea Fusina-Zattere, usata anche dai pendolari della Riviera del Brenta. Su questa tratta il biglietto con CartaVenezia costa 5 euro e l’abbonamento mensile 40. (s.b.)

mercoledì 24 settembre 2014

Grandine, opere di Tiepolo danneggiate a Venezia

Al Lido rete di scarico intasata e traffico in tilt, a Pellestrina cattivo funzionamento delle pompe. Calli ricoperte di ghiaccio 
 
La pioggia e la grandine di lunedì sera hano danneggiato gravemente 25 dipinti, tra cui due opere di Giambattista Tiepolo, alla Galleria Scarpa dell’Accademia. Le altre opere sono una tavola di Jacopo da Montagnana, diciannove disegni di Giacomo Favretto, dipinti di Maratta, Schiavone e Crosato. Problemi al tetto e agli scarichi, fatto sta che l’acqua penetrata all’interno ha allagato muri, soffitti e pavimenti. «I danni sono molto gravi», ha detto il titolare Pietro Scarpa, «il negozio dovrà rimanere chiuso diversi giorni». Le opere sono state date a dei restauratori, ora si spera di poterle recuperare.
I temporali hanno lasciato ancora una volta il segno al Lido e a Pellestrina, con fitte grandinate che hanno imbiancato il centro storico e allagamenti ovunque, con alberi sradicati e decine di interventi dei vigili del fuoco. Al Lido la grandine ha raggiunto in alcuni punti anche i cinque centimetri di spessore, spogliando in un quarto d’ora pini e latifoglie, con le strade rese per un po’ impraticabili, mentre ieri mattina erano un tappeto di aghi di pino marittimo, piccoli rami e foglie. Intasata la rete di scarico idrico, con punti in cui l’acqua arrivava fino al bordo dei marciapiedi e grandi difficoltà per la circolazione delle auto. Numerosi gli scantinati e i magazzini allagati, ma anche alcuni appartamenti al piano terra sono stati invasi dall’acqua. Molte, inoltre, le auto danneggiate dalla grandine.
A Pellestrina non è andata meglio. Il vento ha sradicato numerosi tamerici nel lungo laguna, mentre sette volontari della locale sezione di Protezione civile, suddivisi in due squadre, hanno lavorato dalle 21.30 all’1 di notte con le pompe idrovore per risolvere le immancabili criticità. Tutto il centro abitato della frazione di Portosecco è finito sotto acqua, con punte di 20 centimetri. Peggio è andata a San Pietro in Volta dove il livello è arrivato anche a 30. Colpa ancora una volta del malfunzionamento della rete di pompe di emergenza. La gente a Pellestrina anche ieri ha manifestato tutto il suo disappunto, e in molti si sono rivolti alla Municipalità perché si risolva la situazione.
La grandine l’ha fatta da padrona anche in centro storico, e numerose sono state le chiamate ai vigili del fuoco per infiltrazioni di acqua dai tetti, grondaie divelte e allagamenti. Come fosse stato scalpellato - ad esempio - l’antico campanile della chiesa di San Giacomo dall’Orio ieri era circondato da alcuni mattoni sgretolati. Problemi anche alla Giudecca con danni e allagamenti a case e giardini, mentre la grandine ha imbiancato anche le isole della Laguna Nord, con disagi per chi si doveva spostare tra calli e campi per fare rientro a casa. Il commissario Vittorio Zappalorto, ha ringraziato i vigili del fuoco, la Polizia municipale, i volontari della Protezione civile e le forze dell'ordine. (s.b. - a. v.)

martedì 16 settembre 2014

Si appoggia a un lampione e lo fa crollare

Un turista appoggia una mano ad un lampione, e questo si piega dal basamento e finisce in acqua. Attimi di paura, domenica pomeriggio a Pellestrina, per un incidente che avrebbe potuto avere anche gravi conseguenze, e che invece si è risolto senza danni a cose o persone, fatta eccezione per il palo di ferro finito in laguna. Nel pomeriggio di domenica, giornata nella quale l’isola si riempie di turisti in gita per godersi in questo periodo la spiaggia e la buona cucina di Pellestrina, tre coppie di turisti italiani stavano passeggiando a poca distanza dal campo sportivo, tra i sestieri Zennari e Scarpa. Uno di loro, visto che c’era la volontà di farsi una foto con alle spalle lo scorcio del panorama lagunare, ha appoggiato istintivamente una mano al lampione, e questo ha iniziato a ondeggiare fino a cadere in acqua.
Il basamento era vistosamente corroso dalla ruggine, e il lampione è caduto tra alcune imbarcazioni ormeggiate alla riva, sfiorandole appena ma senza causare danni. L’incidente ha allarmato anche i residenti, tanto che ieri mattina l’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta ha inviato una richiesta di monitoraggio di tutti gli impianti che si trovano lungo la laguna di Pellestrina, per capirne il reale stato, ed evitare che si possano ripetere incidenti simili. Una ditta è poi stata subito chiamata dal Comune per avviare le verifiche del caso e scongiurare ulteriori incidenti. «Quando accaduto fa riflettere», dice Scarpa Marta. «Perché innanzi tutto non dovrebbero esserci lampioni in ferro, a rischio corrosione, a ridosso della laguna. Vorrei capire se in questa vicenda ci sono responsabilità, è necessario che si controllino tutti gli impianti».
Simone Bianchi

domenica 14 settembre 2014

Idroambulanza a Pellestrina

Porterà i pazienti direttamente all’ospedale di Chioggia 

Procedono i lavori per garantire gli interventi di emergenza-urgenza a Pellestrina, sfruttando una idroambulanza che porterà i pazienti direttamente dall’isola all’ospedale di Chioggia.
Dopo le petizioni dei residenti, e le interpellanze a Ca’ Farsetti dell’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, l’Asl 12 ha raccolto le richieste per cercare di andare incontro ai residenti.
Questi ultimi, partendo dal presupposto che spesso si recano lo stesso a Chioggia per sottoporsi a visite ed esami, vista la vicinanza di questo ospedale rispetto a Pellestrina, hanno più volte sottolineato l’importanza di poter sfruttare la struttura di Chioggia in caso di emergenza.
La ditta incaricata sta procedendo con i lavori ed è a buon punto con la realizzazione delle opere previste.
«L’ospedale Civile è troppo lontano da Pellestrina», aveva più volte ribadito Alessandro Scarpa Marta, «e i residenti preferiscono affidarsi a Chioggia per una questione di comodità e vicinanza se fosse necessario raggiungerlo. È importante ottenere questo risultato».
Tra le altre richieste ribadite nei giorni scorsi, anche quella di un maggiore controllo per l’approdo di Santa Maria del Mare che serve l’idroambulanza del Suem-118.
Approdo che anche domenica scorsa era invece stato usato da imbarcazioni di diportisti, impedendo in caso di necessità l’accesso ai mezzi di soccorso, come invece sarebbe necessario. (s.b.)

sabato 13 settembre 2014

San Pietro e Pellestrina si riparla di fusione per combattere la crisi

Nuovo San Pietro e Pellestrina, due realtà calcistiche storiche per un’isola che ha fatto dello sport una missione grazie al grande impegno di dirigenti generosi e appassionati. Società che però appaiono “scomode” a molte altre della terraferma, per la distanza e una laguna che si frappone al momento di giocare contro. Daniele Scarpa, decano dei dirigenti calcistici dell’isola, e consigliere del Nuovo San Pietro osserva: «Sentiamo da molto tempo queste lamentele, soprattutto quando di mezzo ci sono incontri delle giovanili. Bene, noi, quella scomodità, non la affrontiamo solo una volta in una stagione, ma dieci o quindici per ciascun campionato. E accogliamo sempre tutti con il sorriso e grande sportività, e dispiace sentire queste cose». Fare sport a Pellestrina non è facile, e lo sarà forse ancora meno in futuro. «I costi per l’uso degli impianti crescono in continuazione» aggiunge Scarpa, «così come quelli dei club per far fare sport ai ragazzi senza gravare sulle famiglie. Ci sono in arrivo possibili tagli dal Comune di Venezia, mi chiedo se non sia questo il momento giusto per una fusione tra Nuovo San Pietro e Pellestrina. Ora più che mai servirebbe un accordo tra le dirigenze per potenziare il lavoro che già si svolge in maniera egregia. Storia a parte, mettendo in un cassetto i campanilismi, si potrebbe fare un salto di qualità. E che il nome della squadra venga scelto dai ragazzi con un concorso di idee, liberando la loro fantasia al di là delle rivalità storiche». (s.b.)

mercoledì 10 settembre 2014

Soldi in arrivo per le manutenzioni

Trecentomila euro contro gli allagamenti e per sistemare le strade
 
Sono 300 mila gli euro a disposizione della Municipalità per interventi di manutenzione diffusa tra Lido e Pellestrina. Si sta già cominciando con la manutenzione delle pompe della rete anti allagamenti a Pellestrina, quella che si bloccò a inizio estate dopo una serie di temporali ravvicinati e piuttosto intensi.
Problema che era stato motivo di grandi proteste sull’isola. Il denaro a disposizione del decentramento e di Insula, verrà poi utilizzato per sistemare la strada che collega il Santuario della Madonna della Apparizione e la stazione dei Carabinieri sempre a Pellestrina, in tutto circa 120 metri. Quindi per rimettere a norma i due dissuasori di velocità che si trovano nei pressi della scuola elementare Zendrini e della locale Remiera.
Per quanto riguarda invece il Lido, ci saranno circa sei chilometri di strada da riasfaltare, e verranno decisi i tratti più urgenti. Negli ultimi mesi altre buche sono comparse lungo i tratti percorribili con le auto, e la manutenzione servirà anche a mettere queste strade in completa sicurezza.
«Ci auguriamo che a breve si sblocchi anche il contributo per completare parte delle piste ciclabili di Pellestrina», spiega il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello.
«Si tratta di circa 100 mila euro, e stiamo aspettando di avere notizie dal commissario Zappalorto».
Poi la Municipalità, ma soprattutto i residenti del Lido, aspettano di sapere come si evolverà la situazione legata ai cantieri di Piazzale santa Maria Elisabetta e al futuro degli alberi del Gran Viale.
I prossimi giorni potrebbero portare novità, ora che si è conclusa amche la Mostra del Cinema e sull’isola è diminuita la pressione per la stagione balneare che entro la prossima settimana terminerà in quasi tutti gli stabilimenti lidensi. (s.b.)

Iniziativa dell’Avis domenica “Dona sangue” a Pellestrina

Colazione abbondante, check up intero e bella compagnia. È questa l’offerta che il Gruppo Avis propone a chi domenica 14 settembre si recherà a Pellestrina per donare il proprio sangue, dalle 8 alle 10.30. L’iniziativa assume un’importanza cruciale perché in questo periodo c’è bisogno di donatori.
«Il periodo di crisi», spiega lo staff, «si sente anche a Venezia nelle donazioni come in tutta la provincia ed è per questo che l'Avis Venezia, in collaborazione con il gruppo di Pellestrina, ha voluto ricordare ai donatori e alle migliaia di persone che hanno ammirato la regata l'importanza di recarsi periodicamente presso il centro trasfusionale dell’ospedale Civile di Venezia». Un impegno che si riduce a pochi minuti, ma che assume un’importanza fondamentale per chi si trova in fin di vita con la necessità di ricevere sangue. Per richiedere l’idoneità bisogna fare gli esami, prassi che conviene anche al donatore che avrà un controllo gratuito sullo stato di salute oltre che una ricca colazione. L’Avis ha partecipato alla Regata Storica a bordo di una caorlina e di un’imbarcazione di Pellestrina, addobbate con bandiere e striscioni con scritto “Dona sangue”. (v.m.)

L’ospedale avrà l’approdo per l’idroambulanza

«Ancora poche settimane», annuncia il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben «e anche l’ospedale di Chioggia avrà il suo approdo per l’idroambulanza».
L'approdo è in costruzione sul lato ovest dell’area ospedaliera e, in questi giorni, la ditta Scutari ha cominciato lo scavo del canale di accesso. Ma gli aspetti “costruttivi” dell’opera non sono l'unico fattore di cui tener conto. Non meno importanti sono gli aspetti logistici (percorsi e tempi di arrivo, eventuali ostacoli in laguna, ecc.) per valutare i quali, il responsabile operativo provinciale del 118, Paolo Caputo, e il primario del pronto soccorso, Andrea Tiozzo, hanno compiuto un viaggio perlustrativo da Venezia a Pellestrina e da Pellestrina a Chioggia. Il servizio di idrosoccorso lagunare, infatti, collegherà gli approdi dell’ospedale civile e di Piazzale Roma, a Venezia, del Lido e di Santa Maria del Mare, a Pellestrina, con quello appunto dell’ospedale di Chioggia.
Un servizio di emergenza rivolto in particolare agli abitanti di Pellestrina che potrebbero, in alcuni casi, venire dirottati verso l’ospedale di Chioggia, anziché in quello di Venezia. (d.deg.)

martedì 9 settembre 2014

«L’ormeggio del 118 utilizzato dai diportisti»

La denuncia dell’ex consigliere Scarpa Marta: bisogna garantire approdi alternativi 

 L’approdo per le idroambulanze del Suem-118 a Santa Maria del Mare viene utilizzato dai diportisti del fine settimana. La segnalazione parte dall’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, con una cattiva abitudine che sembra non voler proprio cessare.
«Ci risiamo, purtroppo, e come spesso accade a Pellestrina, non essendoci pontili adatti e malgrado siano state fatte molte richieste, le barche in maggior parte dei turisti giornalieri continuano a ormeggiare abusivamente sul pontile dell’idroambulanza a Santa Maria del Mare», commenta Scarpa. «Trovo vergognoso il disinteresse di chi dovrebbe seguire queste situazioni. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione? Basterebbe fare dei controlli e far rispettare il regolamento, e dare la possibilità di ormeggiare in altri punti dove le barche non darebbero fastidio a nessuno. Il problema si potrebbe risolvere creando dei pontili in altre zone. Per ora le barche che arrivano a Pellestrina ormeggiano in modo illegittimo e senza un minimo di sicurezza in tutto il litorale e questo non va bene». (s.b.)

lunedì 8 settembre 2014

TGR Veneto (03-09-2014)

sabato 6 settembre 2014

Raccolta di firme per la pista ciclabile

Sull’isola è iniziata in questi giorni una raccolta di firme, ed è stato creato un gruppo di lavoro tra cittadini e associazioni locali, per il completamento della pista ciclabile del tratto che va dagli ex Cantieri De Poli a Portosecco, collegando finalmente per le bici Pellestrina a S. Pietro in Volta. Era previsto per ottobre l’inizio lavori, ma dopo il commissariamento del Comune i residenti temono che ci sia il rischio di uno stop. I residenti chiedono che il progetto sia inserito urgentemente nel piano degli interventi 2014 del Comune, ritenenedola una priorità. (s.b.)

sabato 30 agosto 2014

Salvo l’asilo “Piccole impronte” Non chiuderà

Il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, ha approvato ieri, con i poteri della Giunta comunale che gli sono affidati con l’incarico commissariale, una delibera che autorizza la prosecuzione del servizio all'asilo nido integrato “Piccole impronte” di San Pietro in Volta, facendo uso di personale educativo del Comune di Venezia.
Come si ricorderà, il mancato rinnovo del contratto di servizio alla cooperativa che gestiva la struttura educativa era stato motivo di preoccupazione per i cittadini dell'isola, che paventavano la chiusura dell'asilo nido. I genitori dei piccoli ospitati nella struttura si erano mobilitati per protestare contro la decisione e chiedere il proseguimento dell’attività del nido per i più piccoli, un servizio essenziale per tante famiglio. «L'amministrazione comunale aveva da subito promesso che la situazione sarebbe stata risolta utilizzando personale del Comune», spiega una nota del commissario. «Con la delibera approvata ieri si rende definitiva tale decisione che garantisce l'importante servizio per gli abitanti di Pellestrina e di San Pietro in Volta, utilizzando personale di ruolo trasferito da altre sedi, per la gran parte su base volontaria, questo anche a garanzia di una continuità didattica per gli anni a venire».

venerdì 29 agosto 2014

Ritrovata ragazzina fuggita di casa

Quanto è difficile l'adolescenza. Per una ragazzina quindicenne, proveniente dall'est Europa, presa in affido da una famiglia italiana, può essere anche particolarmente difficile e una vacanza al mare può non bastare a superare i dubbi e le paure di quell'età.
È', forse, in un quadro del genere, che va collocata la “fuga” di quella giovane, martedì pomeriggio, sebbene lei, ritrovata dalla polizia locale di Chioggia, non abbia dato alcuna spiegazione, ma si sia limitata a farsi riaccompagnare dai genitori affidatari. Loro l'avevano persa di vista poche ore prima, sulla spiaggia di Ca’ Roman, dove erano in vacanza. Preoccupatissimi avevano avvisato i carabinieri i quali avevano inoltrato la segnalazione a tutte le forze dell'ordine della zona. Ed erano stati due agenti della polizia locale, in servizio di pattuglia a piazza Vigo, a metà pomeriggio, che avevano visto scendere dal vaporetto, proveniente da Pellestrina, una ragazza che corrispondeva alla descrizione della “fuggitiva”. Fermata, lei non ha cercato di scappare e, poco dopo, è stata affidata ai carabinieri e da loro riconsegnata allacoppia italiana che l'attendeva con ansia. (d.deg.)

sabato 23 agosto 2014

Oggi la regata dei giovanissimi dedicata ad Albino Tagliapietra

In onore di un vecchio campione del remo, omaggiato da un figlio che dell’arte rematoria è stato uno dei re indiscussi, scendono in gara i giovanissimi allievi che, un giorno, sperano di ripeterne le imprese sportive sfidandosi nelle acque del Canal Grande come i loro illustri precedessori.
Oggi una regata decisamente speciale a Pellestrina omaggerà la figura di Albino Tagliapietra, padre del leggendario re del remo Sergio “Ciaci” e maestro di intere generazioni di regatanti isolani.
La manifestazione, riservata alla categoria “allievi” e organizzata dalla Remiera Pellestrina, vedrà scendere in acqua bambini e ragazzi tra i 9 e i 13 anni, alunni delle scuole elementari e medie dell’isola e tutti allievi proprio di quel Ciaci che ha ideato l’evento e che consegnerà i premi ai vincitori. La regata avrà inizio alle 11 con un percorso che si svilupperà dalla chiesa della Madonna dell’Apparizione alla sede della Remieri Pellestrina in via degli Zennari 792/a, dove si svolgeranno le premiazioni, con un piccolo rinfresco e un omaggio alle due generazioni di Tagliapietra. (ma.to.)

giovedì 21 agosto 2014

Due volontari veneziani spengono incendi in Puglia

Da Pellestrina al Gargano per spegnere gli incendi estivi. Protagonisti due volontari della sezione di Protezione civile dell’isola: Giuseppe Vianello e Silvano Baseggio. Nei giorni scorsi i due sono stati dislocati a Vico del Gargano, per prendere parte alle attività di tute- la di parchi e foreste dell’area pugliese, spesso alle prese con incendi dolosi in questo periodo dell’anno. Assieme a sei colleghi trevigiani hanno pattugliato per una settimana vaste aree boschive su terreni accidentati, con perlustrazioni che prevedevano quattro diversi percorsi. Una copertura giornaliera di servizio che partiva dalle 8 e terminava alla mezzanotte, con la disponibilità di due mezzi e un lavoro di squadra che ha sempre dato ottimi frutti. (s.b.)

Barriere architettoniche proteste a Pellestrina

Troppe barriere architettoniche per i disabili che vogliono usare gli autobus della linea 11 a Pellestrina. La segnalazione parte dal consigliere municipale Danny Carella (Pd): «Tutti gli autobus in servizio sulla linea 11 sono dotati di sistema con pedana, per consentire alle persone diversamente abili di poter salire e scendere con comodità e di sostare all’interno del mezzo in un apposito spazio con tutti i requisiti necessari per poter viaggiare in condizioni dignitose. Per quanto riguarda le fermate lungo l’isola, solo una parte è attrezzata con discese agevolate per consentire uno spostamento autonomo una volta scesi dal mezzo con una carrozzina. Alcune fermate hanno la pensilina e la relativa piazzola rialzata, ma non la discesa, bensì un gradino di 5 centimetri. Ritengo che sia assolutamente necessario un sopralluogo per individuare i punti critici per chi ha ridotta mobilità nelle operazioni di salita e discesa dall’autobus. E chiedo che il presidente della Municipalità intervenga quanto prima, chiedendo in tempi rapidi al Comune di porre rimedio a queste situazioni precarie».(s.b.)

mercoledì 20 agosto 2014

«Esclusa la squadra di Brahim»

La mamma del piccolo morto a 7 anni contro il torneo dei Vianello

La giornata di festa di Ferragosto dedicata interamente ai Vianello, con il torneo di calcio in memoria di Raimondo e la presenza dei più noti Vianello dell’isola e non solo, porta con sé anche una polemica da parte di chi si è sentito, a suo dire ingiustamente, escluso dalla manifestazione. A protestare è Luciana Gavagnin, la madre del piccolo Brahim tragicamente scomparso a soli 7 anni in un incidente stradale nell’isola e al quale è intitolata una squadra di calcio composta da giocatori e ex, tutti di Pellestrina, che raccoglie fondi per beneficenza.
«Era stato chiesto alcuni mesi fa al presidente della Municipalità di Lido Pellestrina», spiega la signora Gavagnin, «e anche organizzatore del memorial dedicato a Raimondo Vianello, di poter far giocare anche la squadra di calcio formata da ex giocatori dell’isola di Pellestrina e dedicata a Brahim, ma non è stato possibile. Si ricorda Raimondo Vianello che a Pellestrina non è mai venuto e non è mai stato partecipe a nessuna manifestazione, ma ci si dimentica di un piccolo bambino che a Pellestrina ci ha vissuto anche se solo per 7 anni».
Pronta la replica del presidente Giorgio Vianello che rimanda al mittente le accuse e a sua volta contrattacca: «Non capisco perché questa polemica, se non per avere visibilità alla presenza delle telecamere. La giornata era dedicata ai Vianello, a partire da Raimondo, e non ad altro. Per esigenze dovute al poco tempo a disposizione, la partecipazione al torneo è stata limitata a tre compagini tra quelle che avevano presentato richiesta e che hanno subito garantito la loro disponibilità. La signora poteva venire a parlarne direttamente con me prima, senza protestare poi platealmente nel corso delle premiazioni e nei giorni seguenti l’evento». (ma.to.)

lunedì 18 agosto 2014

Pellestrina 450 firme per fermare gli allagamenti

Sono 450 le firme inviate al commissario Vittorio Zappalorto, per chiedere che vengano ultimati i lavori per evitare nuovi allagamenti ai centri abitati di San Pietro in Volta e Pellestrina. Una petizione chiusa nelle ultime ore, per un tema molto sentito dai residenti. «La gente è stanca di trovarsi con case, giardini, orti e magazzini allagati dopo le piogge di questi giorni», spiega l’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta.
«Da Insula, dopo molte segnalazioni già fatte, non danno nessuna rassicurazione, sia per quanto riguarda il completamento della rete fognaria in tutta l'isola, sia per la manutenzione delle pompe. Inoltre durante gli ultimi allagamenti, è successo che le batterie delle pompe idrauliche sono state trovate scariche. Non si può continuare in questo modo, la situazione sta degenerando, e la gente è stufa». Insula aveva spiegato che la rete antiallagamenti è completata solo al 50 per cento a causa della mancanza dei fondi necessari.
Il Comune di Venezia non ha infatti più messo a disposizione il denaro utile per completare i lavori. Uno dei tanti problemi sorti negli ultimi anni, mancando i fondi della Legge Speciale. (s.b.)

Lotteria sagra di Portosecco 2014 - numeri vincenti

15° - 2852
14° - 4870

13° - 6960
12° - 1953
11° - 5903
10° - 2901
9° - 2870
8° - 0160
7° - 5586
6° - 4165
5° - 1895
4° - 6803
3° - 2934
2° - 3375
1° - 2344

domenica 17 agosto 2014

La bellezza di Pellestrina e la calma della laguna

Chi vuole conoscere la laguna e i suoi delicati equilibri deve visitare l’isola di Pellestrina. Isola di pescatori difesa dai suoi abitanti dall’assalto del turismo usa e getta. È un’isola dai tempi lenti, mèta per veri viaggiatori. Oggi, in questo luogo del cuore, grazie al fotoracconto collettivo “Racconta la tua terra con Instagram”, ci porta @seventhsoul. È uno scatto dell’imbarcadero di Santa Maria del Mare. Complimenti a @seventhsoul dalla Nuova Venezia e da Instagramers Venezia, curatori di “Racconta la tua terra con Instagram”. Rilanciare l'immagine della nostra provincia, raccontandola attraverso Instagram, il social network che consente la condivisione di foto scattate con il cellulare, cui vengono applicati filtri per renderle più «magiche». È lo scopo dell’iniziativa. Poche regole per partecipare: scattare una foto di città o provincia con smartphone utilizzando l'app di Instagram, taggarla con gli hashtag #instanuovave e #igersvenezia, aggiungere una breve descrizione e l’indicazione del luogo, quindi pubblicarla. L'immagine oltre che su IG, sarà pubblicata anche nella photogallery che trovate sul nostro sito web. Ogni fine settimana, poi, una giuria selezionerà una foto. Quando si carica la foto è importante georeferenziare l'immagine, cioè indicare con precisione il luogo dove è stata scattata.

Pellestrina in festa per i Vianello

Concerto di Edoardo, ma ancora niente strada intitolata a Raimondo

È stata una bella una giornata di festa per tutti i Vianello che hanno portato il nome di Pellestrina nel mondo, ma è mancata la ciliegina sulla torta: quella dell’intitolazione di una strada all’attore e comico Raimondo Vianello, morto quattro anni fa.
A Ferragosto, la sagra di Portosecco ha visto il seguitissimo concerto di un altro celebre Vianello: Edoardo, cantante da 50 milioni di dischi venduti con i suoi evergreen - Abbronzatissima, Guarda come dondolo, Pinne, fucile ed occhiali, I Watussi tra tante altre - romano di nascita, ma pellestrinotto d’origine e cugino di Raimondo.E il torneo di calcio in onore del tifosissimo Raimondo, con in campo una formazione tutta rigorosamente di “Vianelli” contro una rappresentanza di Carabinieri e la squadra femminile del Lido NetUno. Ma le strade di Pellestrina non porteranno ancora a lungo il nome del famoso attore, il cui padre aveva lasciato l’isola per girare l’Italia come ufficiale di Marina. Come ha spiegato il commissario Vittorio Zappalorto nei giorni scorsi - incontrando il presidente della municipalità, Giorgio Vianello - la normativa prevede che si possano intitolare strade, piazze, impianti a una persona, solo a dieci anni della morte. E da quella di Raimondo Vianello sono passati, appunto, solo quattro anni: bisognerà attendere. La giunta Orsoni - pur avendo fatto propria con l’allora assessora Tiziana Agostini, la richiesta della Municipalità in tal senso - non ha fatto in tempo ad approvare la delibera per istruire una eventuale procedura d’urgenza, con l’iter che dunque dovrà iniziare il suo corso con la nuova amministrazione. Così, è rimasto solo sulla locandina della festa il programma di inaugurare il nizioleto con il nome dell’attore: in isola, per l’occasione, anche la nipote Virginia. «Raimondo Vianello amava tantissimo Pellestrina e ne parlava nelle sue trasmissioni», ricorda il presidente Giorgio Vianello, «da grande tifoso e giocatore di calcio, era rimasto incuriosito da una partita che vedeva schierati in campo tutti giocatori di nome Vianello e persino l’arbitro si chiamava così, anche se era di Vicenza: ne aveva parlato in televisione». (r.d.r.)

sabato 16 agosto 2014

TGR Veneto (16-08-2014)

giovedì 14 agosto 2014

Sagra di Portosecco 2014

Domenica 10 agosto
ore 10.00 Messa Solenne presieduta da S. Ecc. Mons. Adriano Tessarollo Vescovo della Diocesi di Chioggia, accompagnata dal coro pastorale di San Pietro in Volta e S.Stefano
ore 18.45 Vespro
ore 19.15 Processione accompagnata dalla banda Pellestrina

Giovedì 14 agosto
ore 21.00 Serata danzante con I SORRISO

Venerdì 15 agosto
ore 10.30 Santa Messa della Solennità dell'Assunzione di Maria
ore 11.45 Gara di kayak per bambini
GIORNATA REGISTRATA DALLA RAI E CANALE 5
ore 17.00 Partita del Cuore, ricordando RAIMONDO VIANELLO
I Vianello contro "Net.Uno VeneziaLido Femminile militanti in serie B" e Forze dell'Ordine
Campo Comunale Don Olinto marella a Pellestrina, ingresso 5 Euro
il ricavato dell'entrata sarà devoluto alle scuole di Pellestrina
ore 20.30 Direttamente da Zelig SIMON E DUILIO PIZZOCCHI
ore 22.00 Concerto di EDOARDO VIANELLO

Sabato 16 agosto
ore 18.00 Torneo di pallacanestro in piazza
ore 21.00 Serata danzante con MATTEO TASSI

Domenica 17 agosto
ore 9.00 Gara di pesca per adulti ai Murazzi "Ass. I Dogi"
ore 9.00 Pedalando per i Murazzi
ore 10.30 Santa Messa
In collaborazione con il Coordinamento delle remiere, si organizza 4 regate "Voga alla Veneta"
ore 15.30 Regata su mascarete "Schile"
ore 16.30 Regata su Mascarete "Maciarele"
ore 17.15 Regata su Mascarete "Senior"
ore 18.00 Regata su Gondole a 4 remi
ore 21.00 Serata danzante con D'ANIMOS BAND
ore 23.45 Lotteria a premi
Il ricavato della lotteria sarà devoluto alle scuole di Pellestrina

Sarà allestito uno stand gastronomico nelle giornate 14,15,16,17 nella piazzola antistante il Ristorante da Memo
Aperol Spritz hour con cicchetti