giovedì 26 settembre 2013

«Basta con i ritardi del ferry boat»

I pendolari: due giorni di caos, un’ora per il percorso della linea 11 

Protestano i residenti di Pellestrina per i ritardi che continuano a verificarsi con il ferry boat che serve la linea 11. «Per due giorni consecutivi, con partenza alle 7.45 da Pellestrina, siamo arrivati in Gran Viale al Lido alle 8.42, un'ora per un tragitto mediamente per- corribile in 40-45 minuti», scrivono i cittadini che hanno aderito alla protesta. «Sappiamo per certo che il ritardo si è verificato anche con la corsa precedente, e anche la scorsa settimana ci sono stati a volte ritardi di una decina di minuti. Capiamo che il ferry boat Ammiana è fermo in cantiere per manutenzione, e che l’uso del Pellestrina comporta sempre dei ritardi, ma non vorremmo che la cosa si ripetesse giorno per giorno, fino a diventare una situazione normale». Quindi i cittadini aggiungono: «Consideriamo anche che adesso hanno ripristinato le fermate degli autobus a Malamocco e Alberoni, che hanno tolto il secondo mezzo sia alle 16.05 dal Lido, che alle 18.35, se si ripete questa situazione ancora per qualche giorno è normale che la gente poi si arrabbi, anche se purtroppo le proteste di noi pellestrinotti rimangono spesso parole al vento, e non portano quasi mai a qualcosa di concreto».
Un tema, quello della linea 11, che da mesi tiene banco sull’isola, anche a causa delle modifiche che erano state apportate con l’aggiunta di alcune fermate per compensare la soppressione di linea in servizio al Lido. Questione che aveva visto una sollevazione dei pendolari, con raccolte di firme e interrogazioni in Comune. (s.b.)

mercoledì 25 settembre 2013

Pellestrina, raccolta di firme per l’obitorio

La denuncia: è come una discarica, Veritas si giustifica. Interpellanza del consigliere Scarpa Marta

Una raccolta di firme e una interpellanza in Comune sono i primi due effetti del caso che ha riguardato nel fine settimana l’obitorio del cimitero di Pellestrina. Un locale utilizzato pochissimo che però, sabato scorso, i genitori di un bimbo di pochi mesi morto a Padova per una malattia congenita hanno trovato tutt’altro che un ambiente accogliente per la salma del loro piccolo. Pareti scrostate, piastrelle staccate, sporco e un paio di guanto monouso gettati a terra sono stati il contorno della sala che avrebbe dovuto ospitare per qualche giorno il loro bambino. Una vicenda che ha fatto scalpore a Pellestrina, lasciando esterrefatti i residenti, tanto che subito è stato puntato il dito contro Veritas e contro il Comune per la gestione del cimitero dell’isola.
«L’obitorio di Pellestrina viene utilizzano in media solo 3-4 volte l’anno, ma più come sala di esposizione delle salme che per la cella frigorifera», spiegano da Veritas, azienda responsabile della gestione dei cimiteri veneziani. «La cella, tuttavia, è stata sostituita lo scorso anno perché c’erano stati dei problemi, e nei prossimi mesi comunque era prevista una manutenzione dei locali dell’obitorio dell’isola. Il problema che si è verificato sabato, è legato al fatto che nessuno ci aveva informati dell’arrivo della salma del bambino, altrimenti i locali sarebbero stati puliti e messi in ordine come da prassi. Il cimitero di Pellestrina non è custodito, quindi non c’è un guardiano con le chiavi. Per intervenire ci pensiamo noi, una volta avvisati, oppure le chiavi le hanno i gestori delle onoranze funebri. Purtroppo sabato nessuno ci ha detto che sarebbe stata utilizzata la sala dell’obitorio, e chi l’aveva utilizzata l’ultima volta ha lasciato in disordine il 13 settembre scorso».
A Pellestrina un argomento del genere ha fatto scalpore, soprattutto perché ad essere coinvolta è stata una famiglia che aveva appena perso il bambino piccolo, e che non poteva tenere per legge la salma in casa. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, residente proprio sull’isola, che ha scritto subito una interpellanza al sindaco e alla X commissione consiliare. «Chiedo al sindaco che predisponga un intervento urgente di messa a norma e ripristino dell’obitorio del cimitero», scrive il consigliere Scarpa. «Questa situazione di degrado e trascuratezza deve assolutamente cambiare, sia nel caso emerso ora a Pellestrina che in tutto il Comune di Venezia, perché qualsiasi essere ha il diritto di mantenere la propria dignità anche dopo la morte, in strutture dedicate e decorose».
Simone Bianchi

domenica 22 settembre 2013

La bandiera blu non può essere solo del Lido, va estesa anche a Pellestrina

«La bandiera blu non può essere solo del Lido, va estesa anche a Pellestrina, isola vicinissima e che ha lo stesso grandi peculiarità per la sua spiaggia». Il consigliere comunale Pierantonio Belcaro ha inoltrato la richiesta in queste ore alla commissione Ambiente, con un’interpellanza che punta proprio a rivalutare Pellestrina anche sotto questo profilo, per dare nuovo impulso alle sue attività economiche. «Sono più che maturi i tempi per una più forte attenzione dell'Amministrazione comunale verso il Lido e verso Pellestrina, appunto», scrive Belcaro. «Per quest'ultima va fatto ogni sforzo per una diversificazione delle attività produttive presenti in isola, e che punti a uno sviluppo turistico “soft” e rispettoso dell'ambiente: un waterfront come quello del litorale di Pellestrina molte località ce lo invidiano e non si può continuare nell'immobilismo, sia da parte delle istituzioni pubbliche che delle realtà imprenditoriali, che vanno messe nelle condizioni, anche economiche e di certezza del contesto delle regole. Tutto questo per avviare nuove iniziative in grado di far fronte ai gravi problemi occupazionali che da tempo caratterizzano tanta parte della popolazione locale». (s.b.)

venerdì 20 settembre 2013

Giochi rotti nel giardino della scuola elementare Zendrini

Protestano i genitori degli alunni iscritti alla scuola elementare Zendrini, per le condizioni dei giochi e delle altre attrezzature presenti nel giardino. Si va dalle panchine in pessimo stato ai tappetini di gomma rotti; dalla staccionata pericolante, dove i bambini si arrampicano con la possibilità di farsi male, ai tricicli vecchi e arrugginiti. C’è inoltre una colonnina con dei contatori senza protezione. Da qui, la protesta è stata girata al consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, che a sua volta l’ha inoltrata all’assessore ai Lavori pubblici e al sindaco. «Chiedo, se ritenuto opportuno, che sia fatto un sopralluogo affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per rassicurare le famiglie e, soprattutto, salvaguardare la salute dei bambini che utilizzeranno in futuro la struttura», rimarca il consigliere Scarpa Marta. Le famiglie hanno sottolineato inoltre la necessità che sia costruito un altro gazebo e che venga piantato qualche albero, giusto per riparare in primavera ed estate i bambini quando escono in giardino, vista la sua continua esposizione al sole durante la giornata. (s.b.)

martedì 17 settembre 2013

Tutti contro l’antenna vicino a scuola

I residenti di Pellestrina e il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta hanno fatto richiesta al Comune per avviare un monitoraggio sul possibile inquinamento elettromagnetico per la presenza dei nuovi ripetitori in Sestiere Scarpa. Il traliccio, alto alcune decine di metri, si trova a poca distanza dalla scuola Loredan e dall’asilo gestito in zona dalle suore. Una situazione che nei giorni scorsi ha allarmato non poco i residenti e i comitati dell’isola, pronti a dichiarare guerra a chi ha fatto installare in quel punto dell’isola i nuovi ripetitori per i telefonini cellulari. «La gente è preoccupata», ha detto il consigliere comunale Scarpa Marta, «non vogliamo che resti nulla di intentato, e che si facciano le dovute verifiche per evitare danni alla salute dei cittadini. Che si facciano i dovuti controlli». Un traliccio che nessuno vede di buon occhio a Pellestrina, tanto più se si trova a poche decine di metri da scuole e asili. Come successo anni fa a Burano, poi a Murano e anche al Lido di recente, le proteste dei residenti dimostrano che la paura per il possibile inquinamento elettromagnetico dovuto ai ripetitori telefonici è tutt’altro che passata. (s.b.)

lunedì 16 settembre 2013

Una “house boat” contro una bricola

Barca finisce contro una bricola in laguna, a Pellestrina non lontano dal ristorante “Celeste”. L’incidente è avvenuto verso le 5 di ieri mattina. A bordo dell’imbarcazione, una house boat, si trovavano tre turisti tedeschi. Nello scontro con la bricola, per fortuna, i tre turisti hanno rimediato solo un grosso spavento ma non sono rimasti feriti. Dopo aver lanciato l’allarme sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e da una vedetta della Capitaneria di porto che si trovava in zona. Con un pontone la house boat, una specie di casa galleggiante, è stata trainata fino ad un cantiere di Pellestrina per essere riparata.

venerdì 13 settembre 2013

Nuove antenne sulla scuola le proteste a Pellestrina

Nuove antenne spuntano sul tetto della scuola Loredan, e a Pellestrina è rivolta tra i residenti. Da alcuni giorni è aumentato il numero di ripetitori per la telefonia cellulare e implementare così la copertura di rete per il servizio telefonico dell’isola. A protestare sono molti cittadini e comitati dell’isola, in primis il «Tra mare e laguna», mentre il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta è pronto a dare battaglia in consiglio comunale, e a rivolgersi al sindaco. «Non è possibile che tutte le antenne vengano messe nei paraggi dei siti sensibili, dagli impianti sportivi alle scuole», osserva Scarpa Marta, «siamo stufi, la gente è stufa di questa situazione, e pronta a manifestare anche in modo plateale questo disappunto». Gli ultimi a protestare per le antenne furono i residenti delle Terre Perse al Lido, per via di un ripetitore che venne installato sopra l’area dell’Ecocentro. Le proteste non servirono a nulla, nonostante in quell’area ci fossero scuole, un parco giochi, impianti sportivi e anche il distaccamento dei vigili del fuoco. A Pellestrina si vogliono organizzare per una protesta che coinvolga gran parte della cittadinanza, facendo sentire la propria voce contro le nuove antenne. (s.b.)

giovedì 12 settembre 2013

«Ripristinare subito il pontile Actv»

È la richiesta del consigliere comunale Scarpa Marta per San Pietro in Volta

Ristrutturare e rimettere in funzione il pontile Actv di San Pietro in Volta”. Questa la richiesta avanzata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, in un’ interpellanza rivolta in primis al sindaco Orsoni. Una presa di posizione che parte da lontano, e che ha il supporto della popolazione di Pellestrina alle prese, spesso, con disagi nei trasporti. Nel tanto decantato piano di emergenza in caso di avarie dei ferry boat, da anni i residenti e il consigliere Scarpa Marta tentano di inserire il pontile di San Pietro in Volta. Un elemento che risolverebbe parecchi problemi, unitamente a un mezzo sempre pronto a partire dall’isola in direzione Alberoni, per fare la spola e trasferire quei cittadini che magari restano bloccati su una sponda oppure su un’altra tra Lido e Pellestrina. «A causa delle maree e dalla scarsa manutenzione, numerose tavole del pontile posto sulla strada della laguna fronte via Tardivi a San Pietro in Volta si sono staccate rendendolo di fatto inutilizzabile», sottolinea il consigliere comunale. «Ci sono state molte segnalazioni fatte dai cittadini, in merito al pericolo che lo stesso approdo rappresenta in quelle condizioni, ma finora sono rimaste inascoltate. Quando c’è stato poi l’ultimo incidente al ferry boat Ammiana, il personale dell’azienda è andato in tilt perché al momento dello sbarco delle persone, dopo quattro ore di attesa, l’equipaggio si è reso conto che il pontile non era in condizioni di sicurezza, e ha dovuto far scendere gli utenti addirittura all’imbarcadero di Pellestrina che dista una decina di chilometri». Da qui la richiesta di ristrutturazione e possibilità di farne un uso completo, per dare una risposta ai residenti in caso di necessità, dal momento che potrebbe tornare utile anche per i mezzi di emergenza. (s.b.)

giovedì 5 settembre 2013

Pellestrina, rivolta contro i canoni

Domani all’ex cinema Perla assemblea con un pool di avvocati

Anche cinquemila euro di arretrati per il posto barca. Non si ferma la protesta per gli aumenti – retroattivi – decisi dal Magistrato alle Acque sui canoni delle acque demaniali. Di colpo le tariffe sono triplicate, e ai concessionari sono arrivati anche gli arretrati. Domani all’ex cinema Perla assemblea convocata per le 17.30 per discutere delle azioni da mettere in campo. Molti sono convinti che la retroattività sia una decisione illegittima e che l’aumento dei posti destinati a barche da lavoro o dei residenti sia sproporzionata. Dopo le proteste a Sant’Erasmo e in provincia adesso tocca a Pellestrina. Domani all’assemblea ci sarà anche un pool di avvocati: Augusto Palese, Alberto Pagnoscin e Paolo Vianello che daranno consigli e soluzioni giuridiche. A richiedere un intervento urgente sono migliaia di concessionari. Un’interrogazione urgente è stata presentata al sindaco Orsoni, firmata da Alessandro Scarpa. Chiede che il Comune intervenga per fermare questi aumenti «illegittimi».(a.v.)

lunedì 2 settembre 2013

Protezione civile. Si cercano sponsor

Il Comune è a caccia di sponsor per l’esercitazione di protezione civile che si terrà a Pellestrina i giorni 4, 5 e 6 ottobre. Nel corso dell’esercitazione saranno simulati, tra gli altri, una collisione tra mezzi acquei che causerà numerosi feriti e dispersi in mare e in laguna e un fortissimo nubifragio che colpirà la laguna sud, causando anche
una decina di feriti tra i passanti. Per l’esercitazione servono 18 mila euro, soldi che il Comune sta cercando di reperire tramite sponsorizzazioni. Chi è interessato a sponsorizzare l’esercitazione può inviare all’indirizzo e-mail protezione.civile@comune.venezia.it.