domenica 29 dicembre 2013

Vecchi giornali d’epoca...

Vecchi giornali d’epoca, immagini sfocate dal passato ma preziose per rendere omaggio a tutti i cittadini Del Lido e di Pellestrina che nel corso dei due guerre mondiali ( 1915-18 e 1939-45) hanno combattuto a fianco di milioni di italiani e in alcuni casi hanno guadagnato con gesti eroici decorazioni al valore civile e militare. Si tratta dell’inatteso e speciale dono fatto alla Municipalità da chi lidense lo è, anche se da lungo tempo risiede nelal città lombarda di Bergamo, dove ha seguito il figlio che è divenuto un luminare nel campo della cardiochirurgia. Ferruccio Ferrazzi, oggi con la veneranda età di 97 anni, ha così donato tutta la sua collezione di vecchi quotidiani raccolti e custoditi dal 1915 al secondo dopoguerra, e ora la Municipalità delle due isole vuole allestire una mostra che ricordi quei personaggi, molti dei quali oggi non vengono neppure più ricordati. Il presidente della Municipalità delle isole veneziane, Giorgio Vianello, riceverà a breve i materiali, quindi ha già preso contatto con la scuola elementare Zendrini di Pellestrina per reperire gli spazi adatti. Poi, si passerà alle operazioni di allestimento vere e proprie per aprire la mostra il prima possibile alla cittadinanza. Si tratta di una certosina opera di raccolta e recupero che per la Municipalità risulta particolarmente preziosa. In essa vi sono molti nomi di chi ha dato anche la vita per l’Italia, oppure ha aiutato i suoi concittadini in momenti particolarmente difficili. Una iniziativa che oltretutto arriva proprio mentre il decentramento delle due isole deve decidere a chi intitolare alcune strade di Pellestrina ancora senza nome. In base ai dati che verranno raccolti, la Municipalità del Lido e di Pellestina darà poi le sue indicazioni al Comune per la ratifica, e dopo quasi un secolo più di qualcuno di coloo che saranno insegniti di medaglia potrà avere il giusto ricordo nella sua isola. Non è, infatti, escluso che anche nell’arrea residenziale del Lido possano essere trovati siti - come vie, piazzali, ecc. – da intitolare a qualcuno di nel prossimo futuro quei protagonisti della storia veneziana. 
Simone Bianchi

domenica 22 dicembre 2013

La lettera di Jennifer alle amiche: «Il tumore mi fa paura, ma ho voi»

C'era tutta Pellestrina a dare l'addio in chiesa alla 27enne che è riuscita ad avere il figlio che desiderava prima di morire

 «Quando ho scoperto la malattia, ho avuto paura, ma ho promesso di non piangere, perchè ho voi, il vostro affetto e le vostre preghiere. Pregate per me, perchè io credo». Queste le parole di una Jennifer dicianovenne, lette durante il suo funerale, ed affidate ad una lettera indirizzata a quel tempo, alle compagne di scuola. Jennifer Vianello, 27 anni, parrucchiera ed estetista, si è spenta giovedì pomeriggio all'ospedale Civile di Venezia, dove era ricoverata da un paio di mesi, dilaniata a un tumore, con cui combatteva e conviveva da nove anni. Nove anni di lotte, battaglie, con brevi periodi di stasi, sino alla stoccata finale, arrivata quando si è accorta di aspettare un bambino. Il sogno di Jennifer era quello di avere un figlio, e non era assolutamente scontato che ciò fosse possibile da realizzare. Non ha avuto esitazioni Jennifer, ha scelto immediatamente, ed ora, il suo bambino ha 15 mesi, sta bene, ed è bello e fiero come la sua mamma. E c'era tutta l'isola ieri a dare l'ultimo saluto «alla stella più bella e luminosa del cielo» , come l'hanno apostrofata sul web. I parenti, gli anziani nonni, gli amici, i conoscenti, e tanti adulti, a piangerla come una figlia. Pellestrina si è letteralmente fermata per due ore, incredula, attonita, per stringersi intorno a quella bara chiara ed esile, come lo era Jennifer, coperta di fiori bianchi.«

sabato 21 dicembre 2013

Jennifer Vianello muore per tumore a 27 anni, prima diventa mamma

Jennifer Vianello morta Pellestrina cancro, prima partorisce bambino
La giovane di Pellestrina è deceduta giovedì all'ospedale Civile. Da otto anni lottava contro il male. Quindici mesi fa ha dato alla luce un bimbo

Jennifer Vianello morta Pellestrina cancro, prima partorisce bambino

Nonostante la malattia. Nonostante da otto anni lottasse contro il male. Jennifer Vianello aveva deciso che nonostante tutto di amore ne aveva tanto da donare in questi otto anni di battaglia. Al punto da decidere quindici mesi fa di dare alla luce un bimbo. Diventare madre. La gioia più grande.
Come riporta il Gazzettino, nell'isola di Pellestrina la commozione è generale per qualla 27enne che finché le forze gliel'hanno permesso ha lavorato come parrucchiera alla casa di riposo locale. Una giovane che ha lasciato il segno in quanti l'hanno conosciuta. Per gentilezza, delicatezza e professionalità. Anche negli ultimi mesi, quando è stata ricoverata all'ospedale Civile.
 Jennifer Vianello morta Pellestrina cancro, prima partorisce bambino
Anche lì, in momenti certo difficili, non ha mancato di dimostrare tutta la propria umanità. Il male, però, si è dimostrato inesorabile. Dopo un periodo di relativa tranquillità è tornato a fare capolino a settembre 2012. Da lì in poi il calvario, con terapie pesanti da sopportare. Inevitabile che la commozione generale si "impadronisse" anche dei social network. In tanti hanno voluto tributare l'ultimo saluto alla giovane. I funerali sabato mattina nella chiesa Arcipretale di Ognissanti. Per volontà della famiglia, non fiori ma donazioni all’Airc e all’Avapo.


Venezia Today


Jennifer, diventa madre nonostante il cancro: il bimbo nasce e lei muore

 L’isola si stringe attorno alla famiglia della giovane stroncata da un tumore. Era malata da 8 anni ma non si è mai arresa

Si è spenta a 27 anni, dopo lunga e straziante malattia Jennifer Vianello. Da circa otto anni lottava contro il male, lo stesso che non le ha lasciato scampo, ma ciò non le ha impedito di vivere questo tempo con grande intensità. Finché le forze gliel’hanno consentito, ha lavorato come parrucchiera nella casa di riposo dell’isola, dove era adorata dagli anziani ospiti, per la dolcezza e il rispetto con cui si rapportava con loro. Nel settembre dell'anno scorso poi, quando la malattia, dopo un periodo di relativa tranquillità, si era ripresentata, aveva fatto una scelta estrema: dare la vita a quel bimbo che, come un miracolo, si era accorta di portare in grembo. Malgrado le cure pesanti, il bimbo è nato e ora sta bene.

Interrogazione per spostare i cassonetti Veritas

Cassonetti dei rifiuti in posizioni ritenute troppo pericolose, e all’assessore Ugo Bergamo arriva la richiesta di spostarli. L’interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa perché in carrizzada San Vito e Modesto e in strada comunale dei Murazzi c’è un incrocio con un serio problema di viabilità, perché ci sono dei cassonetti di Veritas a lato della strada, a pochi metri dall’incrocio, che rendono impossibile la visuale a chi deve immettersi in strada comunale dei Murazzi. Da qui la richiesta all’assessore alla Mobilità di con gli uffici tecnici comunali per valutare se spostare o arretrare di qualche metro i cassonetti, in modo da fornire una visuale più ampia e quindi mettere in sicurezza chi deve immettersi nella strada principale. Scarpa ha poi anche chiesto a Bergamo che negli incroci siano installati degli specchi parabolici per incrementare i livelli di sicurezza per gli automobilisti, e di fare ripristinare tutti gli specchi che invece sono rotti o danneggiati. E questo, in particolare per la carrizzada carrabile adiacente al cimitero di San Pietro in Volta (lato nord) che collega strada comunale dei Murazzi a quella della laguna, dove ci sono delle curve particolarmente pericolose. (s.b.)

venerdì 13 dicembre 2013

Nuovi ricoveri per attrezzi da pesca

Il Consiglio comunale ha dato il via libera all’ultima fase del progetto che prevede la costruzione di nuovi ricoveri per attrezzi da pesca o agricoli sull’isola di Pellestrina. Dopo l’abbattimento dei primi casoni abusivi nella zona di Portosecco, altri ne andranno giù a San Pietro in Volta e Pellestrina, ma verranno poi ripristinati con prefabbricati di 4 metri per 3 in legno. «Il Comune ha destinato 200 mila euro a questo progetto», dice il presidente del decentramento, Giorgio Vianello. «Serviranno a realizzare 45 nuove ricoveri che i possessori di quelli in precedenza abusivi, potranno affittare a cifra tra 150 e 200 euro l’anno. In questo modo si chiuderà una storia durata decenni, eliminando strutture abusive e pericolose e mettendo in regola chi usufruirà di quelli nuovi. In un secondo momento, con un altro contributo che dovrebbe attestarsi sui 200-250 mila euro, si prevede la realizzazione di altri 36 ricoveri più grandi, 6 metri per 5, destinati solo ai pescatori per ricoverare reti e altro materiale, e che verranno posti in zona La Mara in un’area che deve però essere ancora bonificata. Al Comune va un ringraziamento per come è stata gestita la cosa, dando una alternativa invece di abbattere solamente i vecchi casoni e lasciando i residenti senza altri spazi utilizzabili». (s.b.)

martedì 10 dicembre 2013

Una mozione di 17 consiglieri per il rilancio economico

Una mozione sottoscritta da 17 consiglieri comunali per il rilancio delle attività economiche di Pellestrina. L’ha presentata Pierantonio Belcaro dopo la discussione in commissione di un’interrogazione che aveva già avuto modo di formulare nelle ultime settimane sullo stesso tema. Nella mozione rivolta al Consiglio comunale si chiede di «attivarsi per definire puntualmente azioni concrete per il lavoro, il turismo sostenibile e l’ambiente a Pellestrina, in grado di dare risposta alle problematiche presenti sull’isola in termini di rilancio della residenza, valorizzazione ambientale (compresa la richiesta della Bandiera Blu), assegnazione di porzioni di demanio costiero a gestori balneari, avvio di attività turistiche ricettive e non ricettive, dotazione di piste ciclabili, consolidamento della pesca, avviamento di nuove attività di pesca turismo, promozione turistica in Italia e all’estero, informazione e segnaletica turistica». Lo stesso Belcaro aggiunge poi che «è ora importante che la Giunta dia seguito a queste indicazioni». (s.b.)

Depositi attrezzi a Pellestrina nelle zone abusive

I fabbricati realizzati abusivamente dai residenti degli alloggi pubblici di Pellestrina, Portosecco e San Pietro in Volta, oggetto di ordinanza di demolizione, potranno essere sostituiti con manufatti da adibire a ripostigli per l'esercizio dell'attività ittica e a ricovero attrezzi. È stata infatti approvato ieri dal Consiglio comunale il relativo progetto preliminare presentato dalla Municipalità . «È una notizia importante per Pellestrina – sottolinea in una nota l'assessore comunale all'Urbanistica, Andrea Ferrazzi – perché il Consiglio in questo modo viene incontro alle esigenze particolari di un'isola in cui il tema della vivibilità e della residenza è centrale, in modo tale che ci sia la possibilità di costruire dei nuovi manufatti per il ricovero degli attrezzi, in particolare legati all'esercizio della pesca».

mercoledì 4 dicembre 2013

Multe a raffica in zona del cimitero

Raffica di multe nella zona del cimitero, dove i residenti parcheggiano per poi recarsi a Chioggia con il motoscafo o per andare al campo santo. Il problema è semplice: non ci sono posteggi a sufficienza, l’area è troppo piccola e non studiata per essere un terminal, e così le auto vengono lasciate anche vicino a una zona verde dove, puntualmente, fioccano le multe dei vigili urbani. Gli abitanti protestano, perché secondo loro le multe vengono date ingiustamente e non tutti i giorni, ma soprattutto perché chiedono che quella non sia una zona soggetta a Ztl o disco orario, viste le necessità dei pendolari che a Chioggia ci vanno per lavoro o per studio. Ieri dalla Municipalità è giunta una prima risposta per cercare di far fronte alla situazione. “Il problema della mancanza di parcheggi è reale”, commenta il presidente Giorgio Via- nello. «Ci sono posti per un centinaio di autovetture, ma ne servono ancora, e soprattutto con strisce bianche. Per questo motivo stiamo trattando con i proprietari di una porzione di terreno che, accanto al cimitero, potrebbe ospitare almeno trenta posti auto senza sosta a pagamento. In questo modo si potrebbe dare la giusta risposta agli abitanti». C’è poi anche il progetto della pista ciclabile che parte da dietro il campo santo. Intanto, però, i residenti di Pellestrina chiedono una tregua con le multe, visto che non ci sono alternative per chi deve spostarsi necessariamente con l’auto per raggiungere la zona sud del centro abitato e usufruire dei servizi di navigazione verso Chioggia o per andare al cimitero. (s.b.)

Concerti al palasport

Sabato e domenica il palasport di Portosecco di Pellestrina ospiterà due concerti gratuiti per il pubblico. Il primo sarà un musical, mentre il secondo riguarderà musica rivolta soprattutto ai giovani.

martedì 3 dicembre 2013

Scelta civica incontra le associazioni

I rappresentanti di Scelta Civica stanno incontrando in questi giorni numerosi rappresentanti di società e comitati di Pellestrina. L’isola ha necessità di vedere completate alcune opere per aumentare la sicurezza della popolazione, soprattutto dal punto di vista sanitario. Il consigliere regionale Diego Bottacin e il parlamentare Enrico Zanetti hanno parlato alla cittadinanza sia dei problemi della pesca che degli aspetti legati alla sanità (trasporti e cure emergenziali), con la possibilità di fare riferimento all’ospedale di Chioggia, molto più vicino a Pellestrina di quanto non sia il Civile a Venezia. (s.b.)

Le luminarie saranno al risparmio

Anche per il prossimo Natale il Lido avrà le luminarie. Meno degli altri anni, ma del resto anche in questo caso la crisi economica sta lasciando il segno. Un Natale quindi all’insegna dell’austerità delle luci, con la Municipalità che sta installato in corsa tutte quelle che può. Ed ecco che a essere illuminato dal 7 dicembre sarà una parte del Gran Viale, almeno quella che da Piazzale Santa Maria Elisabetta arriva fino a via Zara, e poi la parte principale di via Lepanto, dalla piazzetta fino all’ex mercato. Qui ci saranno anche i mercatini di Natale, per tre fine settimana, il primo dei quali sabato e domenica prossimi con 64 bancarelle che offriranno prodotti un po’ di ogni genere: da quelli strettamente natalizi con piccole idee regalo fino all’antiquariato. Molti di questi banchetti saranno gestiti direttamente dai commercianti del Lido. Un modo per dare una ulteriore offerta ai cittadini. Il ricavato dei mercatini, inoltre, sarà a favore dell’Aism del Lido che collabora a questa iniziativa. «Stiamo cercando di far fronte alla situazione ma i soldi disponibili sono molto pochi», conferma il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, impegnato ieri in prima persona nel montaggio delle luminarie dopo la disponibilità ricevuta anche da una ditta di Pellestrina. «In piazzetta Lepanto metteremo un abete, e altri due li porteremo proprio a Pellestrina. Per le luminarie della zona di Città Giardino non sappiamo ancora nulla, attendiamo che i commercianti ci facciano sapere. Il materiale lo abbiamo nel nostro magazzino, ma serve la disponibilità di tutti per poter garantire la accensione delle luci anche stavolta». (s.b.)

domenica 1 dicembre 2013

De Poli, gli affari in Olanda a Pellestrina restano i debiti

La famiglia un tempo proprietaria dello storico cantiere ha acquisito in Cina quattro navi per trasportare prodotti chimici. In Italia ha rischiato il fallimento

Nel giro di pochi giorni la«De Poli Tankers bv», la società di navigazione con sede in Olanda che fa capo alla famiglia di Pellestrina un tempo proprietaria del cantiere ora acquisito dall’Actv, ha acquistato altre quattro navi chimichiere, le prime due da 19 mila tonnellate, altre due in opzione, spendendo naturalmente decine di milioni di euro. A rivelarlo è la rivista specializzata «Trade Winds», che tra l’altro pubblica la foto dell’anziano Davino De Poli premiato il 22 novembre scorso a Londra dal dirigente del cantiere cinese al quale sono state ordinate le quattro navi. Due anni fa, un’altra rivista specializzata, aveva rivelato che la stessa società di cui è amministratore delegato Chiara De Poli, figlia di Davino, aveva aquistato l’ennesima chimichiera per 15 milioni di dollari, una nave che originariamente si chiamava «Clipper Carobe» e che poi era stata ribattezzata «Davino D.» con il nome del «patriarca» della famiglia di armatori.
Ancora una volta i De Poli dimostrano di avere capitali da investire nella loro società olandese, mentre in Italia avevano dichiarato di non avere un euro, tanto da aver scelto la strada del concordato preventivo in modo da scaricare i loro errori e la gestione fallimentare del cantiere sui creditori. Se le banche sono riuscite a recuperare almeno una parte dei crediti e la maggior parte dei dipendenti sono passati all’Actv, il nuovo proprietario degli impianti di Pellestrina, grazie all’attività del commissario Emilio Borella nominato dal Tribunale (oltre a vendere l’azienda ha messo all’asta anche le tre navi che erano in cantiere), molti artigiani e numerose piccole imprese non hanno ancora visto un soldo. Tra loro più di qualcuno ha dovuto chiudere i battenti e sospendere l’attività perché impossibilitato a pagare i dipendenti e i fornitori a causa del mancato pagamento dei lavori effettuati per i De Poli.
Prima di chiedere e ottenere il concordato preventivo dal Tribunale i De Poli non hanno pagato stipendi e Tfr ai dipendenti, che per avere quei soldi che spettavano loro hanno dovuto attendere più di un anno. Stando ai conti, il passivo del cantiere era di ben 136 milioni di euro e, alla fine, solo una piccola parte di quel debito è stata coperta. Quando lo storico cantiere dell’isola stava rischiando il fallimento, due potevano essere le strade percorribili per evitarlo, quella che i componenti della famiglia mettessero a disposizione le loro proprietà immobiliari e i loro conti in banca oppure il concordato preventivo. È stata scelta la seconda perché i De Poli sostennero di non avere un euro, mentre nel giro di pochi anni con la società olandese hanno messo in piedi una flotta di più di una decina di navi.
Giorgio Cecchetti

domenica 24 novembre 2013

Cimitero San Pietro in Volta proteste dei residenti

Le associazioni dell’isola chiedono un intervento del Comune per sistemare il cimitero di San Pietro in Volta. Il problema è molto semplice, non ci sono alberi e soprattutto l’ala nuova non viene ritenuta all’altezza. Da qui la richiesta di incontro con l’assessore al Gianfranco Bettin per provare a capire se con Veritas si può fare qualcosa per migliorare il campo santo. Veritas che solo il mese scorso è intervenuta già nel cimitero di Pellestrina, sistemando la cella mortuaria tra tetto, intonaci e piastrelle, eliminando così le infiltrazioni e rendendola più accogliente per le famiglie che vi portano i propri defunti in attesa della sepoltura. «È importante che questi interventi vengano fatti», afferma il consigliere comunale, Alessandro Scarpa. «Appena contattato dalle associazioni mi sono mosso per chiedere la disponibilità a un incontro con l’assessore Bettin. Il caso di San Pietro in Volta è emblematico, qualcosa crediamo sia necessario farlo, perché il cimitero è un luogo particolare per le famiglie, e trovarlo in ordine e con degli alberi è di sicuro un aspetto che viene notato dalla gente. Intanto ringraziamo Comune e Veritas per quanto è stato fatto in quello di Pellestrina». (s.b.)

mercoledì 20 novembre 2013

Visita speciale all’oasi di Ca’ Roman

L’Oasi di Ca’ Roman diventa protagonista della Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sensibile 2013. In programma domenica c’è una visita guidata particolare all’interno della riserva naturale gestita dalla Lipu veneziana. Si illustreranno le peculiarità dell’ecosistema litoraneo e di quello lagunare, fino ad arrivare ai rapporti storici e attuali tra questi e le attività umane, con approfondimenti formativi sul concetto di sviluppo sostenibile applicato alla Laguna di Venezia e ai suoi biotopi. La Lipu aderisce all’iniziativa dell’Unesco con il tema «Naturalmente belli. Gli uccelli, la natura, l'uomo: l'armonia possibile». Sarà un evento gratuito. Gli interessati si potranno iscrivere alla Lipu e prenotare a costo agevolato anche un volume di birdwatching. Ogni partecipante under 14 e ogni nuovo iscritto riceverà un regalo fino ad esaurimento scorte. In caso di pioggia la manifestazione sarà annullata. Informazioni e iscrizioni al numero 340.6192175 o utilizzato la mail oasi.caroman@lipu.it oppure direttamente il sito www.lipuvenezia.it. L’oasi di Ca’ Roman è raggiungibile con la linea 11 dell’Actv sia da Chioggia che dal Lido. (s.b.)

martedì 19 novembre 2013

A Pellestrina via Raimondo Vianello

Una riva intitolata al calciatore Duilio Gorin, nato in isola e giocatore di punta nel Milan degli anni Settanta. Un campiello all’attore Raimondo Vianello, anche lui con natali in laguna. Una strada al vescovo Stefano Rosada, un’altra dedicata alle merlettaie. L’isola di Pellestrina - attraverso la municipalità - si sta interrogando in questi mesi su quali toponimi suggerire all’amministrazione comunale per quelle dieci località ancora senza nome nell’isola di Pellestrina. Partendo dal progetto di revisione e recupero della toponomastica di Pellestrina, che il Servizio Ecografico e Toponomastico del Comune ha concluso in questi giorni: se a Venezia le strade prendono nome dalle attività artigiane, dai luoghi di culto e della vita cittadina, dalle famiglie dei residenti, nell’isola della laguna è fondata prevalentemente sui “detti” dei suoi abitanti, ovvero gli appellativi che servivano meglio ad identificare le famiglie accomunate da pochi cognomi (Vianello, Busetto, Zennaro, Scarpa). A guidare la ricerca per la riscrittura dello stradario di Pellestrina, i Sommarioni dei Catasti Napoleonici del 1806. Sui 127 toponimi censiti, il 17% è corretto e in buono stato, il 56 richiede interventi di manutenzione, il 20% necessita di individuare il toponimo corretto e il 7% necessita di nuove intitolazioni da definire. «E su queste ci stiamo confrondando con gli abitanti, per ricordare personaggi famosi con le radici in isola», osserva il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, «il Comune ha fatto un grande lavoro. Da parte nostra, con due studiosi che hanno avuto accesso all’archivio vescovile, stiamo inoltre portando avanti una ricerca che individui - casa per casa - le famiglie che vi abitavano». Anche qui, comunque, il problema della manutenzione è legato alla mancanza di fondi pubblici: «Chiederemo alle famiglie di contribuire per i nizioleti sulle loro abitazioni e cercheremo sponsor». (r.d.r.)

Sara Gavagnin (testimonial Avis) premiata dal Comune

 
Sara Gavagnin, la sedicenne di Pellestrina che pochi giorni fa ha conquistato tre medaglie di bronzo ai mondiali giovanili di karate disputati a Creta, è stata ricevuta e premiata, dall’assessore allo Sport Roberto Panciera. Il Comune di Venezia ha voluto darle un riconoscimento per i risultati sportivi, ma Sara Gavagnin in Grecia è andata anche grazie alla collaborazione dell’Avis comunale di Venezia, che di fatto ha sponsorizzato la sua impresa.
Il presidente Sandro Cicogna, aveva motivato la scelta nel dare supporto a una atleta che vive e si allena da anni a Pellestrina, isola in cui la generosità dei donatori di sangue si distingue da moto tempo. Da due anni l’Avis comunale sostiene Sara Gavagnin, e i risultati sportivi non mancano sia a livello italiano sia a livello internazionale. (s.b.)

domenica 17 novembre 2013

Proteste per le infiltrazioni dal tetto alla scuola Zendrini

Proteste in isola per la situazione legata alle infiltrazioni dal tetto nella Scuola Zendrini. Nonostante i lavori di rifacimento della copertura risalgano al 2010, gli episodi si ripetono, ed è stato anche chiuso uno dei bagni destinati ai bambini. «Dopo il sopralluogo dell’assessore Agostini, un mese e mezzo fa, almeno gli impianti elettrici sono stati sistemati», commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa. «Nonostante questo, però, entra ancora acqua dal soffitto, e la troviamo una cosa assurda. Ci sarà pure una garanzia legata ai lavori che vengono fatti, come in questo caso sul tetto della scuola. Poi sono stati segnalati cattivi odori nella mensa, e solo un bagno è utilizzabile dai bambini di tutta la scuola, proprio per i problemi elencati in precedenza al piano superiore». Alla Zendrini di Pellestrina sono ospitati bambini di elementari e scuola materna. “Lunedì presenterò una interpellanza, chiedendo chiarimenti sulla vicenda e interventi urgente per poter rendere sicura e pienamente fruibile questa scuola che, per l’isola, è fondamentale». (s.b.)

venerdì 15 novembre 2013

Net.Uno-New Team a Pellestrina

Rinviato il debutto delle ragazze lidensi allo stadio “Penzo”

Speravano di poter giocare allo stadio Penzo di Sant’Elena, invece il Net.Uno femminile domenica sfiderà il New Ferrara a Pellestrina. Una prima assoluta per la squadra del Lido di Venezia, ma una prima anche per Pellestrina, dove mai si era giocata in precedenza una sfida di calcio femminile di serie B. Si giocherà quindi al campo del “Beato don Olinto Marella” alle 14.30, ottava giornata, ingresso gratuito. «Alcuni imprevisti logistici ci hanno portati a Pellestrina, peraltro in un’occasione di una partita particolarmente importante per il nostro campionato» spiegano i dirigenti, «ci auguravamo di la prima partita al Penzo, ma la necessità di altri piccoli interventi, dopo la riapertura, ci ha costretti a rimandare l’appuntamento. Giocare lì rimane il nostro obiettivo e il sogno di tutte le ragazze, anche perché significherebbe aprire uno stadio prestigioso per tutto il movimento del calcio al femminile che ha bisogno di crescere. Siamo comunque felici di poter giocare per la prima volta a Pellestrina. Un ringraziamento va alla Us Pellestrina e al suo presidente Teresino Vianello, che si sono resi disponibili per accogliere la squadra. Speriamo nell’appoggio dei tanti appassionati dell’isola vista l’importanza della partita affronteremo». Una scelta peraltro quasi obbligata, perché dopo la comunicazione della indisponibilità del Penzo, è arrivata al club lidense anche quella del campo “ Jacopo Reggio” delle Terre Perse al Lido. (s.b.)

Incendio a bordo, due dipendenti feriti

L’incidente davanti all’isola di Pellestrina: qualche escoriazione per il pilota e l’operaio 

Due dipendenti Actv lievemente feriti a causa di un incendio scoppiato ieri pomeriggio a bordo di un mezzo di servizio dell’azienda di trasporto. L’incidente si è verificato davanti all’isola di Pellestrina.
Con tutta probabilità l’incidente è stato causato da un oggetto che si è impigliato sull’elica comportando un surriscaldamento del motore e provocando quindi l’incendio al giunto di trasmissione.
Sul posto sono subito giunti i mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco che hanno spento l’incendio e prestato aiuto ai due componenti dell’equipaggio.
A bordo del mezzo, come detto, c’erano due persone M.V. e B. N. (un pilota e un operaio dipendenti di Actv).
I due si sono subito prodigati per spegnere l’incendio e sono rimasti leggermente feriti. Sono quindi stati immediatamente accompagnati al pronto soccorso per essere sottoposte ad una serie di accertamenti.
Dopo i primi accertamenti compiuti dai sanitari dell’ospedale civile Santi Giovanni e Paolo, pare abbiano riportato solamente lievi escoriazioni alle braccia e a una parte del viso. Tant’è che sono stati dimessi in serata.
L’amministratore delegato di Actv, Giovanni Seno, si è recato al pronto soccorso, per sincerarsi sulle condizioni di salute dei due dipendenti coinvolti nell’incendio.
Nel frattempo l’azienda ha dato disposizione di avviare un’indagine interna, per approfondire l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto ieri pomeriggio.

giovedì 14 novembre 2013

Ritorno di fiamma sul battello officina Actv. Due ustionati

Un piccolo incendio si è sviluppato nel vano motore mentre il natante tornava in cantiere a Pellestrina. Il pilota e un operaio si sono bruciati leggermente le mani per spegnerle

Un incendio si è sviluppato nel vano motore di un battello officina dell’Actv e due dipendenti si sono bruciacchiati le mani. I due, un pilota e un operaio, sono infatti rimasti lievemente ustionati nel tentativo di spegnere le fiamme.
L'incendio, avvenuto davanti all'isola di Pellestrina, mentre il battello officina stava rientrando al cantiere aziendale. Si tratta di un vecchio motoscafo adibito al trasporto dei materiali necessari per interventi di piccola entità sui pontili aziendali e presso le unità di più grandi dimensioni.
Le fiamme sarebbero state causate da un surriscaldamento del motore, dovuto, probabilmente, per un oggetto che si è impigliato nell'elica. I due dipendenti sono stati portati al pronto soccorso per controlli e sono stati medicati e dimessi.

martedì 12 novembre 2013

Riapre il palasport di Portosecco

Conclusi i lavori di ristrutturazione, tornano le attività sportive

Il palasport di Portosecco ha riaperto le porte agli sportivi. Come promesso dall’assessore Roberto Panciera, una volta terminati i lavori al tetto, in tempi rapidi le prime società sportive dell’isola hanno avuto accesso. Dalla danza alla pallavolo e al calcetto, finalmente atleti e allenatori hanno ripreso possesso di quello che di fatto resta uno spazio fondamentale per gli sportivi di Pellestrina. «Un passo avanti importante», sottolinea il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, «è bello poter disporre nuovamente di un impianto che purtroppo ha avuto finora solo grande sfortuna». Il palasport è stato infatti scoperchiato due volte dal maltempo, la prima dopo pochi giorni che era stato inaugurato. Ne sono seguiti lunghi tempi di attesa tra perizie, assicurazioni e lavori, con il Comune che è riuscito a sistemare ancora una volta la copertura e ora a mettere il palasport a disposizione dei cittadini. «Abbiamo saputo che ci sarebbe la disponibilità di 65 mila euro per rifare anche il campo da gioco», prosegue Vianello, «e ovviamente la speranza è che vada in porto anche questo progetto, così da poter disporre di un impianto perfetto». In questa prima fase le società che ne faranno richiesta, potranno usufruire degli spazi in tempi e modi che il Comune stabilirà. Poi, appena possibile, verrà indetto un bando per la gestione, e allora si vedrà come le società dell’isola risponderanno, se singolarmente oppure creando un pool come già accade in altre situazioni per impianti sportivi cittadini. (s.b.) 

mercoledì 6 novembre 2013

Record di raccolta dell’Avis

Nell’ultima uscita del gruppo Avis dell’isola sono state raccolte 48 sacche; 7 le nuove idoneità alla donazione. Per Pellestrina si tratta di un record, quello precedente era di 46 sacche di sangue donate in un’unica giornata.

martedì 5 novembre 2013

Sara, medaglie per l’Avis

Arti marziali. Karateka di Pellestrina con un insolito sponsor

Quando sport e solidarietà si mettono assieme, i risultati possono essere davvero preziosi. È la storia di Sara Gavagnin, karateka 16enne di Pellestrina che è appena rientrata dall’isola di Creta con tre medaglie mondiali al collo. Tre bronzi conquistati in altrettante discipline, grazie a tecnica, tenacia e sacrifici in palestra, ma anche per il supporto dell’Avis comunale di Venezia. L’associazione che gestisce la raccolta del sangue tra i suoi numerosissimi volontari sparsi sul territorio, ha infatti deciso di sponsorizzare la giovane atleta di Pellestrina. «Mia mamma è una donatrice di sangue da tanti anni per il gruppo di Pellestrina» racconta Sara Gavagnin, «e così l’Avis ha deciso di sostenermi per fare queste gare. Sono molto felice di essere testimonial pe questa causa, è una cosa importante». A Creta sono arrivati tre terzi posti nella categoria “Teen” per quel che riguarda le specialità del Kumite -55 kg, del Kata Freestyle e del Kata tradizionale. «Ho iniziato a cinque anni» dice la giovane karateka di Pellestrina, «nel frattempo ho praticato per alcuni anni anche ginnastica artistica, e in questo modo mi sono avvicinata al Karate Freestyle, una sorta di disciplina acrobatica che mi appassiona moltissimo. Unisce per certi versi le due cose, ed è stato facile. Da anni mi alleno a Sottomarina, e ho già ottenuto anche titoli italiani a livello giovanile. A Creta puntavo anche all’oro, ma c’erano tantissime atlete di alto livello, e comunque i tre bronzi me li tengo stretti».
I prossimi appuntamenti per Sara Gavagnin saranno il 23 e 24 novembre a San Marino per i campionati nazionali. Ma lei guarda lontano e vuole ottenere altri risultati di prestigio in una carriera che può durare ancora molti anni. A spiegare il perché di questa insolita sponsorizzazione è invece Sandro Cicogna, presidente comunale dell’Avis di Venezia. «Lo abbiamo deciso per fare un regalo a un’isola che è da sempre generosissima sul fronte delle donazioni di sangue. Anche la scorsa domenica la raccolta è stata notevole. La mamma di Sara è da anni una associata, e il passo è stato poi breve. Aiutare una giovane promettente è stata una gioia, e si sono visti anche i risultati. Il messaggio che lanciamo è forte, perché aiutare il prossimo donando il sangue significa poter far molto per tante persone».
Simone Bianchi

domenica 3 novembre 2013

Dopo un mese finiti i lavori all’obitorio di Pellestrina

Dopo circa un mese si sono conclusi i lavori per la ristrutturazione dell’obitorio del cimitero di Pellestrina. Un intervento urgente per la sistemazione del tetto e delle pareti interne del locale adibito ad accogliere le salme quando necessario, cui si è aggiunta una pulizia approfondita e la sostituzione delle piastrelle rotte. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Conte su incarico di Veritas, che gestisce il servizio. Intervento accelerato dopo le polemiche seguite alle condizioni trovati, in settembre, quando venne sistemata la salma di un bambino deceduto in ospedale a Padova senza che Veritas ne fosse a conoscenza per poter far trovare la cella mortuaria in perfette condizioni. Ora si risolverà anche il problema delle chiavi del locale, dal momento che il cimitero non è custodito. (s.b.)

Non ancora avviati i lavori a Pellestrina

Protestano i volontari della Protezione civile dell’isola, ancora in attesa che vengano portati a termine i lavori di ristrutturazione della loro sede a Pellestrina. Una storia lunga tre anni, da quando l’ultima tromba d’aria causò milioni di euro di danni tra San Pietro in Volta, Portosecco e Pellestrina. La sede della Protezione civile aveva subito gravi danni, dal tetto al muro di cinta, dagli infissi alle grondaie. Solo nel marzo scorso sono stati deliberati 70 mila euro dal Comune, proprio per finire i lavori e rendere pienamente fruibile e sicura la sede che si trova vicino agli uffici municipali. Non è però accaduto nulla, e il personale volontario protesta, chiedendo che sia messo tutto in sicurezza, visto anche il prezioso lavoro che questo gruppo garantisce in continuazione, specialmente sul fronte antincendio e degli allagamenti, intervenendo anche fuori regione vista la notevole esperienza acquisita. Volontari che già in passato si erano detti pronti a dar vita a una protesta, anche sospendendo le attività di intervento in caso di emergenza sul territorio tra Lido e Pellestrina, e che ora sono di nuovo indispettiti dalla situazione. (s.b.)

giovedì 31 ottobre 2013

«No alla modifica del canale»

No alla modifica del percorso del canale lagunare di fronte agli Cantieri De Poli. È questa la posizione assunta dal presidente della Municipalità Giorgio Vianello, nei confronti del progetto che nei giorni scorsi Actv ha presentato alla commissione consiliare di Ca’ Farsetti. «Trovo che sia una modifica che non serve a nulla», dice Vianello, «quel canale è sempre stato così, anche quando la De Poli varava navi mercantili ben più grandi di un ferry boat di Actv. Ci muoveremo per capire le motivazioni di questa richiesta, ma personalmente la trovo inaccettabile». (s.b.)

martedì 29 ottobre 2013

Pellestrina, cantieri Actv c’è il rischio di un ricorso

Per la prima volta dopo circa due anni – direttamente o attraverso il Magistrato alle Acque - il Comune tornerà a inviare un progetto di propria competenza in Commissione di Salvaguardia, dopo il “rifiuto” non riconoscendone più l’autorità in merito ai piani urbanistici comunali. È quello che riguarda il nuovo cantiere per le grandi manutenzioni dell’Actv a Pellestrina, nell’area degli ex cantieri De Poli, che prevede la realizzazione di una darsena e una piattaforma in acqua e, per questo, anche lo scavo del vicino canale e la sua deviazione, secondo il progetto presentato dal Magistrato alle Acque e poi fermato proprio dalla Salvaguardia per il suo eccessivo impatto in un’area ad alto valore ambientale. Mancava inoltre - come sottolineato a suo tempo anche dall’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin - anche la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) indispensabile per Siti di Importanza Comunitari (SIC), per le Zone Speciali di Conservazione e per le Zone di Protezione Speciale (ZPS). Ora la Valutazione è stata compiuta e sarà inviata in Salvaguardia insieme ai progetti di Magistrato alle Acque e Actv per il voto finale sul progetto, di vitale importanza per l’azienda di trasporto acqueo, perché vanificherebbe altrimenti l’ingente investimento compiuto per assicurarsi gli ex Cantieri De Poli. Ma il via libera della Commissione non è scontato e, anche se arrivasse, lascerebbe comunque teoricamente la strada aperta per un’eventuale ricorso in sede comunitaria da parte di qualche associazione ambientalista contro il progetto. Che resta a rischio.(e.t.)

mercoledì 23 ottobre 2013

Pellestrina, l’Actv riduce l’impatto dei nuovi cantieri

Il nuovo progetto, che andrà ora in Salvaguardia, illustrato ieri alla Commissione consiliare Trasporti. Un anno di lavori


I cantieri Actv nell’area degli ex cantieri De Poli a Pellestrina destinati alle grandi manutenzioni, si ridimensionano in parte, per superare il “veto” ambientale della Commissione di Salvaguardia, che aveva già fermato il precedente progetto, elaborato dal Magistrato alle Acque. È quanto hanno spiegato l’amministratore delegato dell’azienda Giovanni Seno e il presidente Luca Scalabrin accompagnando ieri mattina in sopralluogo i componenti della Commissione consiliare Mobilità e Trasporti guidati dal presidente Luigi Giordani. Il progetto inizialmente presentato dal Magistrato alle Acque prevedeva interventi per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina. Un intervento impattante, a fermare il quale aveva contribuito anche una lettera alla Salvaguardia dell’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, che ricordava come al progetto mancasse la Valutazione d'impatto ambientale, andando a toccare anche zone di interesse naturalistico. A questo punto era stato lo stesso Magistrato alle Acque a fermare il progetto, in attesa di chiarimenti del Comune, anche se poi era stato il sindaco Giorgio Orsoni con una lettera riservata al presidente del Magistrato alle Acque a esprimere la volontà del Comune a trasferire il cantiere Actv a Pellestrina, lasciando a disposizione del Consorzio Venezia Nuova le aree ora occupate all'Arsenale. Ora, hanno spiegato ieri i vertici dell’Actv ai consiglieri comunali, il progetto è stato ridotto d’impatto, lo scavo del canale più modesto, con una “gobba” nella zona dove sorgerà la piattaforma sull’acqua per le manutenzioni, dove sarà possibile attraccare anche i vaporetti e i battelli. Anche la Valutazione d’impatto ambientale sul progetto è stata compiuta e si attende solo la firma del Magistrato alle Acque per ripresentarlo nuovamente in Commissione di Salvaguardia sperando stavolta in un sì. Ora nell’area del cantiere De Poli lavorano una quarantina di persone, ma diventeranno cento non appena saranno stati eseguiti i lavori per l’adeguamento del cantiere alle grandi manutenzioni, che dureranno circa un anno. Concordi i consiglieri nell’approvazione di questo percorso, che consentirebbe ad Actv di lasciare libere le aree di Arsenale e di Sant’Elena, concentrando le piccole manutenzioni al Tronchetto. «È importante che venga elaborato anche un piano B dell’azienda nel caso il progetto dovesse essere bocciato nuovamente dalla Salvaguardia - ha osservato Sebastiano Costalonga di Fratelli d’Italia - perché altrimenti si vanificherebbe tutto l’oneroso investimento fatto da Actv su Pellestrina». «Per Pellestrina l’entrata pienamente in funzione del cantiere Actv - ha aggiunto Alessandro Scarpa della Lista Civica Boraso - perché, oltre a razionalizzare l’attività dell’azienda, rappresenterebbe una boccata d’ossigeno fondamentale per l’economia e dell’occupazione dell’isola, oggi in grave crisi». «L’impatto ambientale del cantiere con la nuova riprogettazione è molto ridotto - ha osservato anche Emanuele Rosteghin del Pd - e a questo punto l’allargamento di esso deve parire, consentendo anche ad Actv di lasciare le aree di Sant’Elena e dell’Arsenale con evidenti economie e benefici per tutta l’azienda».
Enrico Tantucci

Si studiano gli approdi di emergenza

Fa un passo avanti il progetto per gli approdi di emergenza ad Alberoni e Santa Maria del Mare. Un progetto approvato da Actv e che prevede la realizzazione di due pontili adatti all’ormeggio di vaporetti o motobattelli foranei, che saranno installati vicino i pontini di imbarco e sbarco del ferry boat che collega Lido e Pellestrina. Ora il progetto è nelle mani di Pmv, che dovrà finanziarlo e realizzarlo. I tempi non sono ancora stati definiti, ma è probabile che i pontili verranno montati e messi in servizio entro i primi mesi del prossimo anno. Una soluzione che gli abitanti di Pellestrina da anni vanno chiedendo, dal momento che in più occasioni i ferry boat sono andati in avaria, causando ritardi e lunghe attese soprattutto ai pendolari.
La Municipalità e il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta si sono spesi a più riprese per una soluzione che garantisse un piano di emergenza, ed erano state anche raccolte firme tra i pendolari. Manca però da chiarire solo un aspetto, dove verrà messo in sosta il mezzo utile a garantire la spola dei pendolari qualora il ferry boat si guastasse. Perché i pontili senza vaporetto, a quel punto non darebbero le risposte adeguate. (s.b.)

domenica 20 ottobre 2013

«Il palasport riapre tra un mese»

L’annuncio dell’assessore Panciera in visita a Portosecco

Il palasport di Portosecco riaprirà alle società sportive dell’isola entro un mese. E’ questo il termine temporale dato ieri dall’assessore allo Sport Roberto Panciera, alla luce del sopralluogo fatto con i tecnici del suo assessorato e con l’architetto Medoro. Come è noto, il palasport è chiuso da oltre due anni, dopo essere stato scoperchiato da una tromba d’aria. Ma un impianto che probabilmente, in quanto a sfortuna, non ha eguali, visto che quella di due anni fa era stata la seconda volta nella quale parti di tetto venivano staccate dal vento. In pratica, in cinque anni, è rimasto aperto solo per pochi mesi. «Una vicenda che davvero non credo abbia precedenti”, commenta l’assessore Panciera, “ma adesso siamo qui per risolvere la situazione e aprire finalmente, e si spera senza più alcun problema, questo impianto sportivo. Il tetto è sistemato, la superficie di gioco in materiale sintetico non dovrebbe avere alcun problema, e ci resta solo da fare una verifica sugli impianti elettrici e idraulici. Dopodiché contiamo di poter avere l’agibilità, ed entro un mese far entrare gli sportivi per allenamenti e partite». A Pellestrina c’è grande attesa, perché si sente la necessità di poter usufruire di questo palasport, ideato e costruito proprio per dare una risposta alle molte realtà dell’isola che praticano discipline indoor dalla pallacanestro al volley, dalle arti marziali al calcetto. «Si comincerà con una assegnazione temporanea per poter iniziare le varie attività sportive», conclude l’assessore allo Sport, Roberto Panciera. «Quindi si procederà con la preparazione di un bando pubblico secondo i regolamenti in vigore. In questo modo, però, saremo in grado di garantire l’attività sportiva da subito a tutte le società dell’isola».
Simone Bianchi

giovedì 17 ottobre 2013

Nuove intitolazioni stradali una a Raimondo Vianello

Raimondo Vianello, don Olinto Marella e il Cagnaccio sono tre delle prime proposte che la Municipalità intende portare avanti per l’intitolazione di alcune strade dell’isola rimaste ancora anonime. Con l’assessore Tiziana Agostini c’è stato già un primo incontro, ma l’iter non sarà brevissimo, forse un anno, perché dipende anche dal costo del rifacimento dei ninzioleti, già previsto per le numerose vie di Pellestrina. «Sono almeno sette le strade dell’isola senza un nome, e ci pare giusto che questa lacuna venga colmata, guardando a personaggi che con Pellestrina hanno avuto anche un forte legame», dice il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Raimondo Vianello ci è venuto in mente anche perché suo nonno ha già una strada intitolata. Si tratta di Gige Vianello, comandante di Marina, che faceva su è giù in barca tra Venezia e Pellestrina. Vedremo di portare a termine anche questo progetto, ci terremmo molto, ma dobbiamo attendere che si sblocchi la questione dei fondi per i ninzioleti». (s.b.)

mercoledì 16 ottobre 2013

Sono cominciati i lavori di restauro della cella mortuaria

Sono iniziati, e si concluderanno a novembre, i lavori di ristrutturazione della cella mortuaria del cimitero di Pellestrina.
Dopo le polemiche del mese scorso, quando la salma di un bimbo venne ospitata nel locale con gli intonaci caduti a terra per l’umidità e altre problematiche evidenziate dalla struttura, Veritas ha avviato i lavori, e ieri alcuni operai erano già impegnati nella ristrutturazione del tetto e delle pareti interne. Dopo il caso del bimbo, cui seguì una raccolta di firme tra i residenti e una interpellanza al sindaco fu presentata dal consigliere comunale Scarpa, si è messa in moto la macchina della manutenzione.
Da Veritas, del resto, avevano spiegato di essere in attesa dei fondi per poter eseguire i lavori, ma anche che nessuno aveva avvisato l’azienda dell’arrivo della salma del bambino, altrimenti sarebbe stato inviato sul posto del personale per garantirsi che il locale fosse nelle migliori condizioni possibili per accogliere la salma e i familiari. Invece ciò non avvenne, e per quel motivo, non essendo custodito il cimitero, il locale non era nelle condizioni ideali per quella delicata operazione. (s.b.)

martedì 15 ottobre 2013

«Risolvete le carenze dei trasporti a Pellestrina»

«Avevamo ragione quando, insieme alla Protezione Civile di Pellestrina, abbiamo più volte evidenziato le carenze nel sistema di trasporti dell’isola». Vincenzo Vianello, responsabile di Scelta Civica per Pellestrina, interviene in merito alla recente esercitazione fatta sull’isola dalla Protezione civile comunale. «Le simulazioni fatte», prosegue Vianello, «hanno funzionato bene, ma sono emerse tutte le criticità che denunciamo da tempo relativamente al sistema di trasporto. In particolare è emersa chiaramente la mancanza di pontili per lo sbarco dei mezzi. Eventuali situazioni di emergenza che dovessero investire l’isola sarebbero affrontate con pericolosi rallentamenti, che impedirebbero efficaci interventi sulla popolazione. Pensiamo in particolare alle difficoltà che potrebbero avere la Croce Verde o il Suem-118 negli ormeggi. Ora non ci sono più scuse alle nostre richieste: si ascolti la Protezione Civile. Invitiamo il Comune a prendere seriamente la questione e a intervenire in modo che i gruppi di pronto intervento siano messi nelle condizioni di svolgere in sicurezza e velocità la loro importante funzione». (s.b.)

Recupero dei 16 casoni, accordo raggiunto

Mancano solo i voti dei consigli di Municipalità e Comune, ma il progetto per il recupero dei casoni di San Pietro in Volta è praticamente realtà. Viene presentato oggi alle 17.30 alla sala Perla di Pellestrina e prevede il salvataggio degli ultimi 16 casoni ancora in piedi a San Pietro in Volta, dove i proprietari vi ricoverano attrezzi per la pesca e l’agricoltura. Il progetto è il frutto della collaborazione tra Municipalità e Comune, avviata due anni fa dopo la iniziale decisione di abbattere tutti e 45 i casoni presenti sull’isola di Pellestrina perché abusivi. Sono stati 29 quelli già smantellati, tutti nella zona di Portosecco, ma per questi ultimi il decentramento è riuscito a trovare una soluzione. «Quando, oltre quarant’anni fa, si decise di costruirli, in base a un progetto del Comune che mirava ad andare incontro a pescatori e agricoltori dell’isola, alla fine saltò fuori che non c’erano i soldi per farli attraverso fondi pubblici», spiega il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Così i residenti se li costruirono da soli, ma il tutto divenne col tempo abusivo, e due anni fa durante un sopralluogo dei carabinieri, per altri motivi, emerse la situazione». Inizialmente la strada intrapresa da Ca’ Farsetti fu quella dell’abbattimento e così caddero i 29 casoni di Portosecco. Quindi ne seguì la trattativa con il decentramento, fino alla presentazione odierna del progetto già approvato dalla Giunta comunale. «I 16 casoni rimasti a San Pietro in Volta verranno ristrutturati a spese dei proprietari per metterli a norma, quindi gli stessi dovranno pagare un affitto al Comune, che varierà a seconda della metratura», prosegue Vianello. «È una soluzione che salva ciò che c’è e permette di andare incontro alle esigenze dei privati, ma al tempo stesso garantisce anche l’amministrazione comunale». Nel progetto rientra anche la costruzione di un numero di casoni, ancora da definire, che sorgerebbero nell’area del depuratore di Pellestrina. «Strutture di sei metri per sei», conclude il presidente della Municipalità, «che verrebbero destinate esclusivamente ai pescatori. Molti di loro tengono le reti da pesca addirittura in casa, non avendo altri posti dove metterle al riparo, e oggettivamente si tratta di un disagio molto pesante per le loro attività». Simone Bianchi

domenica 13 ottobre 2013

Una via intitolata a Raimondo Vianello. Pellestrina celebra il suo "Gige"

Il soprannome dello showman scoperto da uno storico locale:
il nonno Ciriaco Vianello era un comandante della Marina


L’indimenticabile showman Raimondo Vianello avrà una via a lui dedicata sull'isola di Pellestrina (Venezia). Proprio alla vita della sua famiglia è stata dedicata una parte del sopralluogo in isola svoltosi l’altro giorno dall’assessore Tiziana Agostini e dal presidente della Municipalità del Lido-Pellestrina Giorgio Vianello. L’obiettivo dell’incontro è quello di ricostruire la toponomastica dell’isola di Pellestrina che attualmente è assai carente e presenta molte dimenticanze dovute allo scorrere del tempo.

Con l’aiuto di Ugo Scarpa detto “Zio”, residente a Mestre, ma originario proprio di Pellestrina, si sta ricostruendo l’esatta denominazione di tutte le vie. Scarpa è uno storico ed in particolare è uno studioso della toponomastica, tra l’altro ha già pubblicato un libro che ripercorre la storia di circa 250 sacerdoti originari di Pellestrina dal Concilio di Trento ad oggi.
Proprio Scarpa consultando nell’archivio parrocchiale della Chiesa di Ognissanti di Pellestrina i vari certificati di battesimo e studiando le mappe dal 1800 ad oggi ha scoperto che il Raimondo nazionale era detto “Gige”.

Un soprannome in onore del nonno Ciriaco Vianello che è vissuto a Pellestrina ed era un comandante della Marina militare. Abitava nel Sestiere Vianelli e tutt’ora c’è una via dedicata a lui, col soprannome, a Pellestrina. La via si trova oggi tra via “Ciaccole” e via “Testoni”: era intitolata a “Gige” proprio perché quasi tutte le case di quella via (dal civico 785 al 792 e dall’801 all’804) erano di proprietà del nonno, appunto detto “Gige”.

Il soprannome era stato attribuito perché il nonno possedeva una barca con quel nome con la quale si spostava per lavoro da Pellestrina a Venezia. Via “Gige” verrà presto indicata con un riferimento al nonno e all’illustre nipote. L’obiettivo è quello di recuperare tutti i “ninzioletti” per offrire una toponomastica certa e completa dell’isola e per far questo, visto i pochi fondi a disposizione, il presidente della Municipalità Giorgio Vianello ha chiesto la collaborazione di commercianti ed esercenti.

Zendrini, promessa una soluzione

L’assessore Agostini incontra i cittadini dopo le proteste

Doppio impegno positivo per l’assessore Tiziana Agostini che, in visita a Pellestrina, offre agli abitanti motivazioni di soddisfazione sia per una risoluzione in tempi brevi dei problemi segnalati dai genitori alla scuola elementare Zendrini, sia per la sistemazione degli storici “nizioleti” di alcune strade dell’isola.
Dopo le richieste di intervento rapido presentate da alcuni genitori della scuola elementare Zendrini di Pellestrina, guidati dall’intervento con una lettera di protesta firmata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa, a metà della passata settimana l’assessore del Comune di Venezia Tiziana Agostini, si è recata nell’isola per verificare di persona i problemi segnalati, tra i quali i più gravi riguardavano delle infiltrazioni d’acqua in alcuni bagni e problemi elettrici che causavano cortocircuiti alla semplice accensione della luce in due aule del tempo pieno.
«L’incontro è stato molto positivo», spiega il consigliere Scarpa, «e l’assessore ha dimostrato pieno appoggio alle famiglie del’isola, promettendo l’immediata segnalazione dei problemi agli uffici competenti. Ora, restiamo in attesa di un riscontro che ci auguriamo il più veloce possibile».
La visita è stata anche l’occasione per verificare, assieme al presidente della Municipalità Giorgio Vianello, lo stato di salute di alcuni degli storici “nizioleti” che, così come nel centro città, ornano anche le vie di Pellestrina.
«Si tratta», spiegano da Pellestrina, «di un aggiornamento dovuto della toponomastica di alcune calli e campielli dell’isola, con la correzione di alcuni nomi riportati in maniera errata e la sostituzione di targhe sbagliate o compromesse».
Insomma, un appuntamento importante per fare il punto su alcuni problemi dell’isola.
Massimo Tonizzo

giovedì 10 ottobre 2013

«Infiltrazioni dal tetto e aule senza luce»

Pellestrina. Il consigliere Scarpa denuncia pericoli e disagi che affrontano gli studenti della Zendrini

Anche a Pellestrina, dopo la pioggia dell’ultima settimana, tornano gli ormai cronici problemi strutturali alle strutture scolastiche. Ma se, nel caso di lunedì al nido di Ca’ Bianca al Lido, i problemi riguardavano alcune giunture vecchie che causavano infiltrazioni, a Pellestrina per la scuola elementare Zendrini non si tratta “solo” di infiltrazioni d’acqua, ma anche di problemi elettrici che lasciano intere classi al buio e di una situazione di incuria generalizzata. La pioggia degli ultimi giorni ha accentuato la situazione di disagio della scuola elementare Zendrini di Pellestrina, struttura che già da almeno tre anni i genitori e i rappresentanti giudicano in condizioni precarie e a forte rischio di sicurezza per i bambini. Se già l’esterno non si presenta in condizioni ottimali, con panchine in pessimo stato, tappetini di gomma rotti, tricicli arrugginiti e una staccionata pericolante ma usata lo stesso dai bambini per arrampicarsi, è all’interno che si evidenziano i problemi maggiori.
«Solo per presentare i danni più evidenti», elenca il Consigliere comunale dell’isola Alessandro Scarpa «ci sono evidenti infiltrazioni d’acqua dal tetto di almeno tre aule e nelle vicinanze di una prese elettrica nel bagno dei bambini. Adsl, apriporta e campanello d’ingresso non funzionano, e due aule per un probabile problema di cortocircuito sono senza elettricità, perché non appena si prova ad accendere la luce, salta la corrente. Gli insegnanti hanno già chiamato gli elettricisti, ma l’intervento, come troppo spesso, ritarda».
Il consigliere Scarpa ieri si è attivato con l’assessore dei Comune Tiziana Agostini per cercare di risolvere in fretta la difficile situazione, e oggi ci sarà un primo incontro valutativo, al quale seguirà un sopralluogo. «Mi auguro», conclude Scarpa, «che vengano adottate tutte le misure necessarie per rassicurarci e, innanzitutto, salvaguardare la salute degli alunni e dei bambini che utilizzeranno in futuro la struttura. Se non otterrò risposte positive al più presto, presenterò un’interrogazione al sindaco. Non vorrei che si aspettasse troppo tempo e si rischiasse, per evidenti problemi strutturali, un secondo caso di disastro simile a quanto accaduto al Carlo Steeb».
Massimo Tonizzo

Domani l’addio a Emilia l’anziana investita a Casale

Si terranno domani alle 10.30 nella chiesa di San Pietro in Bosco ad Oriago i funerali di Emilia Busetto, l’anziana di 77 anni, investita da una Mercedes una settimana fa a Casale sul Sile. L’anziana, che risiedeva in via Sabbiona al civico 29, giovedì scorso, stava camminando con il suo nipotino dodicenne sul ciglio della strada e, mentre stava attraversando la carreggiata, è stata colpita da un’auto in via Belvedere nel centro del paese trevigiano. Emilia Busetto, originaria di Pellestrina e residente da una vita a Oriago, era la suocera del comandante della stazione dei carabinieri di Casale, Andrea Zamprogna. Illeso, ma sconvolto per quanto aveva visto e pochi istanti prima, l’adolescente è subito andato a casa a chiamare i genitori che lo aspettavano assieme alla nonna per la cena. Dopo 48 ore di agonia la donna è morta all’ospedale Ca’ Foncello. (a.ab.)

mercoledì 9 ottobre 2013

Stanziati 23 mila euro, salve feste e sagre

La Municipalità del Lido e Pellestrina per l’autunno punta tutte le sue risorse su sport e cultura, e riesce, nonostante le esiguità del bilancio, a trovare fondi sufficienti per aiutare le principali associazioni sportive e culturali delle due isole a continuare a organizzare manifestazioni e ricorrenze “storiche”, puntando in particolar modo sulle sagre e feste paesane, considerate uno dei modi migliori per rilanciare anche turisticamente le due realtà. La Municipalità del Lido e Pellestrina nell’ultima riunione di consiglio ha deciso per uno stanziamento di ventitremila quattrocento euro, parte consistente del bilancio del quartiere, da dedicare interamente a spese di rappresentanza, organizzazione eventi, e servizi relativi, con particolare attenzione alle numerose feste popolari e parrocchiali delle due isole. Tra le iniziative che avranno la Municipalità come sponsor questi autunno e inverno, dunque, le Feste Patronali di San Pietro Apostolo e Madonna dell’Apparizione a Pellestrina, Sant’ Antonio e Madonna di Marina al Lido e la Sagra di Sant’ Antonio di Padova a Pellestrina, ma anche le tradizionali Corsa della Befana a Malamocco e gli auguri di capodanno con gli ibernisti. Sostegno garantito, inoltre, anche alle Edizioni Atiesse di Pecorai Patrizia per continuare la pubblicazione di “Lido di Ieri e Lido di oggi” e a tutti i gruppi Anziani Autogestiti. «Vogliamo», spiega il Presidente di Municipalità Giorgio Vianello, «per quanto possibile agevolare tutte quelle realtà associative che hanno sempre dato e fatto molto per Lido e Pellestrina, per permettere loro di continuare a proporre iniziative importanti e che danno lustro alle realtà isolane da tutti i punti di vista». (ma.to.)

domenica 6 ottobre 2013

Acqua alta, collisione e tromba d’aria: ma è un’esercitazione

Tre giorni che hanno coinvolto Protezione civile, volontari e forze dell’ordine nell’area tra gli Alberoni e Pellestrina 

Venerdì una tromba d’aria a Pellestrina e una collisione tra mezzi acquei agli Alberoni con numerosi feriti; ieri, acqua eccezionalmente alta e un fortunale con piogge molto intense, oggi un incendio boschivo. Per fortuna è solo un’esercitazione, la «Litotale 2013» che ha messo in campo centinaia di persone e di mezzi coordinati dal servizio Protezione civile del Comune di Venezia al cui vertice c’è Maurizio Calligaro. Il teatro delle operazioni è stato scelto tra gli Alberoni e Pellestrina, un’area distante dalle zone più trafficate, un’area dove quelle stesse calamità sono davvero avvenute.
Ieri, la marea ha raggiunto la punta massima di 172 centimetri, la seconda di sempre dopo quella del 4 novembre 1966, quando Venezia e le isole furono messe in ginocchio da una marea di 194 centimetri. I 172 centimetri ipotizzati, comunque, non sono distanti dalle maree raggiunte nel dicembre 1979 (166 centimetri) e febbraio 1986 (158). Questa volta, però, si è registrata una situazione particolarmente difficile a Pellestrina, dove per un guasto non sono entrati in funzione i presidi elettromeccanici, così tre squadre della Protezione civile, munite di motopompe hanno lavorato per svuotare i case e strade. Nella notte, inoltre, un fortunale con pioggia e vento si è abbattuto su Pellestrina ed ha provocato gravi danni al tetto della chiesa di Ognisanti. Le infiltrazioni d’acqua e il vento hanno danneggiato un prezioso testo a stampa del sedicesimo secolo e un dipinto, inoltre è caduta al suolo una statua all’esterno. I vigili del fuoco hanno operato per la messa in sicurezza dell’edificio, mentre i volontari della Protezione civile hanno recuperato le opere danneggiate.
Venerdì la tromba d’aria aveva provocato alcuni feriti, che hanno ricevuto le prime cure mediche nel posto medico dell’isola e sono stati poi trasportati negli ospedali di Venezia, Mestre e Padova con l’elicottero atterrato nel campo da calcio a due passi dalle case. Così . i 18 feriti, di cui 5 gravi, provocati dalla collisione tra un vaporetto Actv e un lancione granturismo.

venerdì 4 ottobre 2013

«Io, miracolata. Ero appena uscita da lì»

È stata l’ultima a controllare che le porte della chiesa fossero chiuse, pochi minuti prima che il tetto crollasse. L’operatrice Katia Vianello non riesce ancora a credere che avrebbe potuto rimanere sepolta sotto le macerie. «Sono andata alle 14.10 a controllare che le porte fossero chiuse – racconta la signora di Pellestrina – e, poco dopo che ho preso l’autobus per tornare a casa, mi hanno chiamata dicendomi che era crollato il tetto. Pensavo fosse uno scherzo, ma quando ho realizzato che era vero ho pensato che ero stata protetta da un angelo custode. Ho avuto il desiderio istintivo di abbracciare mia figlia e ho realizzato che ci preoccupiamo sempre di tante cose, ma ci dimentichiamo che la cosa più importante è essere vivi». Come lei anche altre operatrici se la sono vista brutta e l’hanno davvero scampata per un pelo: «Altre due colleghe – prosegue la Vianello, operatrice della Casa di Riposo da dieci anni – sono state miracolate. Una, come al solito finito il turno si reca in chiesa. Mercoledì stava andando via, ma in reparto l’hanno trattenuta chiedendole di rimanere per un caffè. L’altra, che era solita andare a riposare in chiesa per rilassarsi qualche minuto, si è fermata in reparto. Per chi ha fede questo è, a mio parere, davvero un segno che qualcuno ci protegge». Per il parroco della chiesa Don Lucio la causa del crollo può avere un’origine materiale, ma la tragedia è stata evitata grazie a un aiuto immateriale: «Pensando alla posizione della chiesa affacciata alla spiaggia – ha detto oggi, passando per l’istituto per dare un saluto - potrebbe trattarsi dell’azione della salsedine. Sta di fatto che alla mattina avevamo celebrato la messa per la giornata degli angeli custodi e mi sembra che siano stati davvero presenti. Il Patriarca è stato informato e ha detto che avrebbe chiamato per una telefonata di sostegno». Domenica, nella sala polivalente della Casa di Riposo, si terrà una messa di ringraziamento. Nel pomeriggio i Vigili del Fuoco, considerati da molti dei presenti angeli in persona, hanno recuperato reliquie, libri sacri e calici appartenenti al luogo di culto e cercato di recuperare parte degli oggetti personali lasciati dagli operatori negli spogliatoi, ubicati proprio sotto la chiesa e quindi inagibili. (v.m.)

mercoledì 2 ottobre 2013

Protezione civile, tre giorni di esercitazione

Nell’isola evacuazione, incidente nautico e incendio. «Ci manca una vera unità operativa»

 Non solo una dimostrazione di tecnica e capacità, ma soprattutto un modo per portare all’attenzione della gente l’operato dei volontari della Protezione Civile della terraferma veneziana. È quanto emerso ieri, alla presentazione dell’esercitazione che si terrà venerdì, sabato e domenica a Pellestrina. L’isola veneziana è stata scelta per le sue peculiarità che si prestano perfettamente alle diverse simulazioni; dall’evacuazione degli abitanti, allo scontro tra un vaporetto e un motoscafo Gran Turismo fino all’incendio della pineta. Hanno preso parte alla presentazione l'assessore comunale alla Protezione civile, Pierfrancesco Ghetti, il consigliere delegato per il coordinamento operativo delle attività di Protezione civile, Maurizo Calligaro, il dirigente del Servizio, Valerio Collini e una rappresentanza dei volontari che parteciperanno all'esercitazione denominata “Litorale 2013”.
Durante i diversi scenari operativi sono previsti interventi a seguito di nubifragio, attività di ricerca di dispersi a terra e in mare, anche con unità cinofile, prosciugamenti a seguito di alta marea eccezionale, spegnimento di incendio boschivo ed emergenza sanitaria in ambiente lagunare. Interessante anche l’esercitazione della ricerca di pescatori dispersi in mare a causa di un nubifragio. L’esperimento mira anche a mettere in luce la mancanza di attrezzature promesse ai 4 gruppi di volontari della terraferma e mai mantenute, a cominciare, come ha sottolineato Collini, dalla mancanza di una vera unità operativa per i volontari. Alle sue parole fa eco Calligaro: «Non c’è stato nessun tavolo comune e non abbiamo svolto nessun ruolo, questo anche a causa di un forte decentramento, eppure i volontari sono sempre presenti».
Sarà una simulazione di codice rosso che coinvolgerà la cittadinanza anche attraverso servizi di sms. L’esercitazione si completerà con lo sfollamento delle persone, il loro allestimento in una struttura, la fornitura di pasti caldi e un censimento mirato alla ricerca di eventuali familiari. Venerdì si inizierà con prova di evacuazione di una scuola e si concluderà domenica con l’incendio nella pineta. Insieme alla Protezione civile prenderanno parte la Prefettura di Venezia, Regione, Provincia di Venezia, Polizia Municipale, Centro Segnalazione e Previsione Maree, ASL 12-Unità Operativa Centrale 118, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Comando dell’Arma dei Carabinieri, Capitaneria di Porto di Venezia, ACTV e le Associazioni convenzionate con la Protezione Civile del Comune.
Gian Nicola Pittalis

martedì 1 ottobre 2013

Finalmente iniziati i lavori per la ciclabile a S.M. del Mare

Dopo una lunga attesa e le numerose richieste dei cittadini, sono finalmente in dirittura d’arrivo i lavori per la pista ciclabile a Santa Maria del Mare. Dopo un ritardo di due mesi dalla data preventivata in una riunione a fine maggio tra rappresentanti dell’isola, assessori comunali e Avm, a fine settimana sono finalmente iniziati i lavori della pista ciclabile in località S. Maria del Mare - di Botta S. Pietro in Volta. «I cantieri», riferisce il consigliere comunale Alessandro Scarpa, «sono iniziati pochi giorni fa. Siamo ancora in fase di preparazione cantiere, taglio dell'erba, e ho intanto chiesto che, dato anche i ritardi di partenza, venga rispettata la data del fine lavori a 180 giorni dalla data di inizio». L’occasione è anche quella per il consigliere Scarpa di sollecitare la continuazione della ciclabile anche in località "La Mara", a raccordare Pellestrina e Portosecco, «Continua a rimanere la priorità assoluta per motivi di sicurezza», spiega Scarpa, «e chiedo dunque di iniziare con il preliminare e lo studio di fattibilità. Chiederò subito un incontro con i responsabili del Consorzio Venezia Nuova per avviare il progetto e i lavori». (ma.to.)

giovedì 26 settembre 2013

«Basta con i ritardi del ferry boat»

I pendolari: due giorni di caos, un’ora per il percorso della linea 11 

Protestano i residenti di Pellestrina per i ritardi che continuano a verificarsi con il ferry boat che serve la linea 11. «Per due giorni consecutivi, con partenza alle 7.45 da Pellestrina, siamo arrivati in Gran Viale al Lido alle 8.42, un'ora per un tragitto mediamente per- corribile in 40-45 minuti», scrivono i cittadini che hanno aderito alla protesta. «Sappiamo per certo che il ritardo si è verificato anche con la corsa precedente, e anche la scorsa settimana ci sono stati a volte ritardi di una decina di minuti. Capiamo che il ferry boat Ammiana è fermo in cantiere per manutenzione, e che l’uso del Pellestrina comporta sempre dei ritardi, ma non vorremmo che la cosa si ripetesse giorno per giorno, fino a diventare una situazione normale». Quindi i cittadini aggiungono: «Consideriamo anche che adesso hanno ripristinato le fermate degli autobus a Malamocco e Alberoni, che hanno tolto il secondo mezzo sia alle 16.05 dal Lido, che alle 18.35, se si ripete questa situazione ancora per qualche giorno è normale che la gente poi si arrabbi, anche se purtroppo le proteste di noi pellestrinotti rimangono spesso parole al vento, e non portano quasi mai a qualcosa di concreto».
Un tema, quello della linea 11, che da mesi tiene banco sull’isola, anche a causa delle modifiche che erano state apportate con l’aggiunta di alcune fermate per compensare la soppressione di linea in servizio al Lido. Questione che aveva visto una sollevazione dei pendolari, con raccolte di firme e interrogazioni in Comune. (s.b.)

mercoledì 25 settembre 2013

Pellestrina, raccolta di firme per l’obitorio

La denuncia: è come una discarica, Veritas si giustifica. Interpellanza del consigliere Scarpa Marta

Una raccolta di firme e una interpellanza in Comune sono i primi due effetti del caso che ha riguardato nel fine settimana l’obitorio del cimitero di Pellestrina. Un locale utilizzato pochissimo che però, sabato scorso, i genitori di un bimbo di pochi mesi morto a Padova per una malattia congenita hanno trovato tutt’altro che un ambiente accogliente per la salma del loro piccolo. Pareti scrostate, piastrelle staccate, sporco e un paio di guanto monouso gettati a terra sono stati il contorno della sala che avrebbe dovuto ospitare per qualche giorno il loro bambino. Una vicenda che ha fatto scalpore a Pellestrina, lasciando esterrefatti i residenti, tanto che subito è stato puntato il dito contro Veritas e contro il Comune per la gestione del cimitero dell’isola.
«L’obitorio di Pellestrina viene utilizzano in media solo 3-4 volte l’anno, ma più come sala di esposizione delle salme che per la cella frigorifera», spiegano da Veritas, azienda responsabile della gestione dei cimiteri veneziani. «La cella, tuttavia, è stata sostituita lo scorso anno perché c’erano stati dei problemi, e nei prossimi mesi comunque era prevista una manutenzione dei locali dell’obitorio dell’isola. Il problema che si è verificato sabato, è legato al fatto che nessuno ci aveva informati dell’arrivo della salma del bambino, altrimenti i locali sarebbero stati puliti e messi in ordine come da prassi. Il cimitero di Pellestrina non è custodito, quindi non c’è un guardiano con le chiavi. Per intervenire ci pensiamo noi, una volta avvisati, oppure le chiavi le hanno i gestori delle onoranze funebri. Purtroppo sabato nessuno ci ha detto che sarebbe stata utilizzata la sala dell’obitorio, e chi l’aveva utilizzata l’ultima volta ha lasciato in disordine il 13 settembre scorso».
A Pellestrina un argomento del genere ha fatto scalpore, soprattutto perché ad essere coinvolta è stata una famiglia che aveva appena perso il bambino piccolo, e che non poteva tenere per legge la salma in casa. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, residente proprio sull’isola, che ha scritto subito una interpellanza al sindaco e alla X commissione consiliare. «Chiedo al sindaco che predisponga un intervento urgente di messa a norma e ripristino dell’obitorio del cimitero», scrive il consigliere Scarpa. «Questa situazione di degrado e trascuratezza deve assolutamente cambiare, sia nel caso emerso ora a Pellestrina che in tutto il Comune di Venezia, perché qualsiasi essere ha il diritto di mantenere la propria dignità anche dopo la morte, in strutture dedicate e decorose».
Simone Bianchi

domenica 22 settembre 2013

La bandiera blu non può essere solo del Lido, va estesa anche a Pellestrina

«La bandiera blu non può essere solo del Lido, va estesa anche a Pellestrina, isola vicinissima e che ha lo stesso grandi peculiarità per la sua spiaggia». Il consigliere comunale Pierantonio Belcaro ha inoltrato la richiesta in queste ore alla commissione Ambiente, con un’interpellanza che punta proprio a rivalutare Pellestrina anche sotto questo profilo, per dare nuovo impulso alle sue attività economiche. «Sono più che maturi i tempi per una più forte attenzione dell'Amministrazione comunale verso il Lido e verso Pellestrina, appunto», scrive Belcaro. «Per quest'ultima va fatto ogni sforzo per una diversificazione delle attività produttive presenti in isola, e che punti a uno sviluppo turistico “soft” e rispettoso dell'ambiente: un waterfront come quello del litorale di Pellestrina molte località ce lo invidiano e non si può continuare nell'immobilismo, sia da parte delle istituzioni pubbliche che delle realtà imprenditoriali, che vanno messe nelle condizioni, anche economiche e di certezza del contesto delle regole. Tutto questo per avviare nuove iniziative in grado di far fronte ai gravi problemi occupazionali che da tempo caratterizzano tanta parte della popolazione locale». (s.b.)

venerdì 20 settembre 2013

Giochi rotti nel giardino della scuola elementare Zendrini

Protestano i genitori degli alunni iscritti alla scuola elementare Zendrini, per le condizioni dei giochi e delle altre attrezzature presenti nel giardino. Si va dalle panchine in pessimo stato ai tappetini di gomma rotti; dalla staccionata pericolante, dove i bambini si arrampicano con la possibilità di farsi male, ai tricicli vecchi e arrugginiti. C’è inoltre una colonnina con dei contatori senza protezione. Da qui, la protesta è stata girata al consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, che a sua volta l’ha inoltrata all’assessore ai Lavori pubblici e al sindaco. «Chiedo, se ritenuto opportuno, che sia fatto un sopralluogo affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per rassicurare le famiglie e, soprattutto, salvaguardare la salute dei bambini che utilizzeranno in futuro la struttura», rimarca il consigliere Scarpa Marta. Le famiglie hanno sottolineato inoltre la necessità che sia costruito un altro gazebo e che venga piantato qualche albero, giusto per riparare in primavera ed estate i bambini quando escono in giardino, vista la sua continua esposizione al sole durante la giornata. (s.b.)

martedì 17 settembre 2013

Tutti contro l’antenna vicino a scuola

I residenti di Pellestrina e il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta hanno fatto richiesta al Comune per avviare un monitoraggio sul possibile inquinamento elettromagnetico per la presenza dei nuovi ripetitori in Sestiere Scarpa. Il traliccio, alto alcune decine di metri, si trova a poca distanza dalla scuola Loredan e dall’asilo gestito in zona dalle suore. Una situazione che nei giorni scorsi ha allarmato non poco i residenti e i comitati dell’isola, pronti a dichiarare guerra a chi ha fatto installare in quel punto dell’isola i nuovi ripetitori per i telefonini cellulari. «La gente è preoccupata», ha detto il consigliere comunale Scarpa Marta, «non vogliamo che resti nulla di intentato, e che si facciano le dovute verifiche per evitare danni alla salute dei cittadini. Che si facciano i dovuti controlli». Un traliccio che nessuno vede di buon occhio a Pellestrina, tanto più se si trova a poche decine di metri da scuole e asili. Come successo anni fa a Burano, poi a Murano e anche al Lido di recente, le proteste dei residenti dimostrano che la paura per il possibile inquinamento elettromagnetico dovuto ai ripetitori telefonici è tutt’altro che passata. (s.b.)

lunedì 16 settembre 2013

Una “house boat” contro una bricola

Barca finisce contro una bricola in laguna, a Pellestrina non lontano dal ristorante “Celeste”. L’incidente è avvenuto verso le 5 di ieri mattina. A bordo dell’imbarcazione, una house boat, si trovavano tre turisti tedeschi. Nello scontro con la bricola, per fortuna, i tre turisti hanno rimediato solo un grosso spavento ma non sono rimasti feriti. Dopo aver lanciato l’allarme sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e da una vedetta della Capitaneria di porto che si trovava in zona. Con un pontone la house boat, una specie di casa galleggiante, è stata trainata fino ad un cantiere di Pellestrina per essere riparata.

venerdì 13 settembre 2013

Nuove antenne sulla scuola le proteste a Pellestrina

Nuove antenne spuntano sul tetto della scuola Loredan, e a Pellestrina è rivolta tra i residenti. Da alcuni giorni è aumentato il numero di ripetitori per la telefonia cellulare e implementare così la copertura di rete per il servizio telefonico dell’isola. A protestare sono molti cittadini e comitati dell’isola, in primis il «Tra mare e laguna», mentre il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta è pronto a dare battaglia in consiglio comunale, e a rivolgersi al sindaco. «Non è possibile che tutte le antenne vengano messe nei paraggi dei siti sensibili, dagli impianti sportivi alle scuole», osserva Scarpa Marta, «siamo stufi, la gente è stufa di questa situazione, e pronta a manifestare anche in modo plateale questo disappunto». Gli ultimi a protestare per le antenne furono i residenti delle Terre Perse al Lido, per via di un ripetitore che venne installato sopra l’area dell’Ecocentro. Le proteste non servirono a nulla, nonostante in quell’area ci fossero scuole, un parco giochi, impianti sportivi e anche il distaccamento dei vigili del fuoco. A Pellestrina si vogliono organizzare per una protesta che coinvolga gran parte della cittadinanza, facendo sentire la propria voce contro le nuove antenne. (s.b.)

giovedì 12 settembre 2013

«Ripristinare subito il pontile Actv»

È la richiesta del consigliere comunale Scarpa Marta per San Pietro in Volta

Ristrutturare e rimettere in funzione il pontile Actv di San Pietro in Volta”. Questa la richiesta avanzata dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, in un’ interpellanza rivolta in primis al sindaco Orsoni. Una presa di posizione che parte da lontano, e che ha il supporto della popolazione di Pellestrina alle prese, spesso, con disagi nei trasporti. Nel tanto decantato piano di emergenza in caso di avarie dei ferry boat, da anni i residenti e il consigliere Scarpa Marta tentano di inserire il pontile di San Pietro in Volta. Un elemento che risolverebbe parecchi problemi, unitamente a un mezzo sempre pronto a partire dall’isola in direzione Alberoni, per fare la spola e trasferire quei cittadini che magari restano bloccati su una sponda oppure su un’altra tra Lido e Pellestrina. «A causa delle maree e dalla scarsa manutenzione, numerose tavole del pontile posto sulla strada della laguna fronte via Tardivi a San Pietro in Volta si sono staccate rendendolo di fatto inutilizzabile», sottolinea il consigliere comunale. «Ci sono state molte segnalazioni fatte dai cittadini, in merito al pericolo che lo stesso approdo rappresenta in quelle condizioni, ma finora sono rimaste inascoltate. Quando c’è stato poi l’ultimo incidente al ferry boat Ammiana, il personale dell’azienda è andato in tilt perché al momento dello sbarco delle persone, dopo quattro ore di attesa, l’equipaggio si è reso conto che il pontile non era in condizioni di sicurezza, e ha dovuto far scendere gli utenti addirittura all’imbarcadero di Pellestrina che dista una decina di chilometri». Da qui la richiesta di ristrutturazione e possibilità di farne un uso completo, per dare una risposta ai residenti in caso di necessità, dal momento che potrebbe tornare utile anche per i mezzi di emergenza. (s.b.)

giovedì 5 settembre 2013

Pellestrina, rivolta contro i canoni

Domani all’ex cinema Perla assemblea con un pool di avvocati

Anche cinquemila euro di arretrati per il posto barca. Non si ferma la protesta per gli aumenti – retroattivi – decisi dal Magistrato alle Acque sui canoni delle acque demaniali. Di colpo le tariffe sono triplicate, e ai concessionari sono arrivati anche gli arretrati. Domani all’ex cinema Perla assemblea convocata per le 17.30 per discutere delle azioni da mettere in campo. Molti sono convinti che la retroattività sia una decisione illegittima e che l’aumento dei posti destinati a barche da lavoro o dei residenti sia sproporzionata. Dopo le proteste a Sant’Erasmo e in provincia adesso tocca a Pellestrina. Domani all’assemblea ci sarà anche un pool di avvocati: Augusto Palese, Alberto Pagnoscin e Paolo Vianello che daranno consigli e soluzioni giuridiche. A richiedere un intervento urgente sono migliaia di concessionari. Un’interrogazione urgente è stata presentata al sindaco Orsoni, firmata da Alessandro Scarpa. Chiede che il Comune intervenga per fermare questi aumenti «illegittimi».(a.v.)

lunedì 2 settembre 2013

Protezione civile. Si cercano sponsor

Il Comune è a caccia di sponsor per l’esercitazione di protezione civile che si terrà a Pellestrina i giorni 4, 5 e 6 ottobre. Nel corso dell’esercitazione saranno simulati, tra gli altri, una collisione tra mezzi acquei che causerà numerosi feriti e dispersi in mare e in laguna e un fortissimo nubifragio che colpirà la laguna sud, causando anche
una decina di feriti tra i passanti. Per l’esercitazione servono 18 mila euro, soldi che il Comune sta cercando di reperire tramite sponsorizzazioni. Chi è interessato a sponsorizzare l’esercitazione può inviare all’indirizzo e-mail protezione.civile@comune.venezia.it.

lunedì 26 agosto 2013

Si è iscritto al gruppo Avis e ha già donato

Marc Vianello nasce a Brooklyn (New York) nel 1953. A 4 anni si trasferisce con la famiglia a Kansas City nello Stato del Missouri. Nell’omonima università si laurea con lode nel 1975. Sposato con Michelle, ha tre figli. Ha maturato 31 anni di esperienza diversificata in contabilità, finanza e business. È accreditato dall’American Institute of Certified Public Accountants in materia di valutazioni aziendali. Il nonno di Marc Vianello, proprio a Brooklyn lavorò nella costruzione dei grandi cannoni da 40 piedi montati sulla corazzata Missouri che combatté le battaglie nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale. Quando invece il signor Marc ritornò la prima volta a Pellestrina, lo fece con le magliette con il logo del ranch di Kansas City. Questa volta si è invece presentato con i cappellini che riportano lo stemma della famiglia Vianello e le scritte laterali dedicate alla Repubblica di Venezia da una parte, e a Pellestrina dall’altra. Nei giorni scorsi è entrato anche a far parte del gruppo Avis dell’isola, donando per la prima volta il sangue. «Credo che aiutare le persone sia giusto, ed è importante. Ora, la città ha qualcosa di me, e spero possa servire per salvare qualcuno». (s.b.)

Dal Missouri a Pellestrina alla riscoperta delle origini

Marc Vianello, consulente finanziario di Kansas City, è tornato in laguna sulle tracce dei propri antenati. «Al mio ranch ho dato il nome dell’isola»

C’è un filo sottile che unisce la città statunitense di Kansas City nel Missouri e l’isola di Pellestrina: e a reggerlo è Marc Vianello, un consulente finanziario che da anni sta cercando di ricostruire le sue origini. Oggi ripartirà per il Nord America assieme alla moglie Michelle, ma per quasi un mese si è intrattenuto in laguna assieme agli amici che lo stanno aiutando da alcuni anni.
Nato a Brooklyn (New York)nel 1953, a soli quattro anni si trasferì con la famiglia a Kansas City perché il padre era maestro di orchestra. E a distanza di un po’ di anni è nata la curiosità per il proprio cognome, marcatamente italiano. «Nel 1964 i miei genitori sono venuti in Italia per tre mesi, e un giorno consultando l’elenco del telefono a Venezia, scoprirono pagine e pagine di persone che avevano il nostro stesso cognome», racconta il signor Marc mentre è seduto a un tavolino in un bar del Lido.
«Da lì si pensò a una origine veneziana per la nostra famiglia, e a distanza di anni feci una ricerca online, trovando gli episodi della serie tivù Casa Vianello. Quando venni da parenti a Sestri Levante in Liguria, nel 1999, passai poi anche per Milano, e in un albergo trovai un addetto che si chiamava come me ed era veneziano. Il passo fu breve, e mi trovai in laguna, arrivando fino a Pellestrina».
A distanza di quattro anni, il signor Marc a Pellestrina c’è tornato altre tre volte, è diventato amico di tutti e accolto con grande affetto, al punto che il consigliere municipale Nini Vianello lo ha presentato al sindaco Giorgio Orsoni. L'anno successivo il signor Marc è pure divenuto Cavaliere di San Marco.
«Il primo giorno che venni a Pellestrina ero spaesato, nessuno parlava inglese a bordo della linea 11 stracolma di persone. Poi scoprii che la metà di loro si chiamava Vianello di cognome, e mi si spalancarono le porte dell’isola. Stiamo ancora cercando di capire le mie origini, ma forse si tratta di persone che 120 anni fa partirono per l’America in cerca di fortuna, approdando come tanti migranti ad Ellis Island. Si chiavano Vianello Basara, poi la seconda parte del cognome sparì».
Tra le tante curiosità, quella del ranch di Kansas City, il cui nome nel 2001 divenne proprio Pellestrina. «Dovevamo dargli un nome, dopo il primo viaggio con mia moglie a Venezia, decidemmo per questo», assicura Marc Vianello. «Un ranch che è sei volte l’isola con cavalli, mucche e piantagioni di grano e soia. Non un luogo di relax, ma una questione di affari, e la produzione aumenta di anno in anno».
Talmente grande, che all’interno ci possono transitare anche orsi e puma, per intendersi. «Il futuro? Chissà, se troverò una casa a buon prezzo, potrei anche acquistarne una a Pellestrina, ma il mio desiderio sarebbe anche quello di fare qualcosa per questa isola. Progetti ce ne possono essere, ma i residenti non vedono molto di buon occhio uno sviluppo turistico. Vedremo, intanto va esaltata la bontà e l’amicizia manifestate da queste persone, gente speciale che per me è diventata una grande famiglia. Continuo a essere americano, ma sto diventando un po’ pellestrinotto».
L’italiano lo sta imparando da autodidatta, e lo parla anche bene, intanto ha imparato pure la voga alla veneta, e sabato si è fatto 10 chilometri in laguna con una gondola a quattro remi. Tutti stravedono per lui, lo hanno riempito di regali tra forcole e merletti.
A Pellestrina ci tornerà forse il prossimo anno, non prima di essere passato anche dai parenti a Sestri Levante. Intanto ha lasciato un cospicuo contributo per realizzare un’opera artistica dedicata ai donatori di sangue dell’isola, e che spera di veder presto concretizzato».

domenica 25 agosto 2013

Approdo occupato da privati. E l’idroambulanza aspetta

L’approdo per i mezzi del Suem-118 occupato da imbarcazioni private: l’idroambulanza è costretta ad attendere mezzora per poter imbarcare un codice giallo a Santa Maria del Mare. È successo venerdì e a denunciare la vicenda è il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. Il mezzo era stato chiamato per soccorrere una persona ritenuta in codice giallo, quindi in una situazione non a rischio della vita ma comunque da tenere in considerazione. L’idroambulanza è partita dalla cavana dell’aeroporto Nicelli del Lido e si è diretta verso Pellestrina. Il solo approdo utile per i mezzi del Suem-118, però, è proprio quello a ridosso dell’imbarco del ferry boat che fa da spola tra Santa Maria del Mare e gli Alberoni. E qui, il personale medico e infermieristico si è trovato altre imbarcazioni che impedivano l’ormeggio. Ne è seguita un’attesa di mezzora per attendere di capire chi erano i proprietari delle varie barche, cercandoli nel vicino agriturismo. A quel punto le barche sono state rimosse e l’idroambulanza ha potuto completare il suo servizio, trasferendo all’Ospedale Civile di Venezia il paziente. «Da anni chiediamo che venga realizzato un approdo secondario nella zona di Pellestrina, ma finora senza successo», dice il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Trovo altresì assurdo che, nonostante i cartelli di divieto di ormeggio, ci sia gente che se ne infischia e ormeggia in un pontile riservato ai mezzi di emergenza e urgenza. Una cosa vergognosa».
Simone Bianchi