giovedì 30 settembre 2010

«La nostra protesta è per Pellestrina»

29 settembre 2010

Il voto di astensione da parte del centrosinistra in Municipalità al
Lido sulla variazione del Bilancio di Ca’ Farsetti, ha un motivo
molto semplice: l’incertezza legata ad alcuni progetti per
Pellestrina. «Si tratta di interventi che erano già stati finanziati, e
che invece sono passati sotto Legge Speciale, quindi senza alcuna
certezza di essere realizzati - spiega il consigliere del Pd, Paolo
Povolato (foto) - Non avremmo votato contrario come la
maggioranza, ma non avere certezze su quei lavori è un problema non da
poco». Quindi Povolato critica l’operato del presidente Giorgio
Vianello. «A sei mesi dall’insediamento, la maggioranza, ma
soprattutto il presidente, dovrebbe avere già un’idea chiara della
strategia di governo del territorio per i prossimi 5 anni.
L’impressione è che invece si navighi a vista. Mi riferisco in
particolare agli ultimi due Consigli in cui si sono trattati due
temi centrali delle nostre due isole: il sistema socio
sanitario-Monoblocco, e la riqualificazione dell’area ex Ospedale
al Mare con il nuovo Palazzo del cinema e dei congressi». Quindi il
consigliere di opposizione aggiunge: «Con le sue posizioni
altalenanti, il presidente Vianello, non solo costituisce un evidente
imbarazzo per la sua maggioranza, ma tradisce con chiara evidenza
il suo ruolo istituzionale». (s.b.)



Cinquecento chili di vongole sequestrati dai carabinieri

29 settembre 2010

Mezza tonnellata di molluschi pescati abusivamente, sequestrati nelle
ultime tre settimane dai carabinieri del Nucleo natanti.
Denunciati otto pescatori per pesca abusiva, danneggiamento ambientale e
per la detenzione di prodotti non consoni alle norme sanitarie.
 I controlli dei militari sono avvenuti nel tratto di laguna vietato
alla pesca, tra il Tronchetto e Pellestrina. Controlli avvenuti
sia di giorno che di notte.  Oltre alle multe e alle denuncie
dovute ai reati caratteristici della pesca abusiva, alcuni dei pescatori
sono stati denunciati per eccesso di velocità. I servizi dei
carabinieri continueranno anche nelle prossime settimane. Saranno in
realtà potenziati nei prossimi mesi anche nelle acque antistanti
Campalto e Tessera.



Diossina record dopo l incendio

29 settembre 2010

Nel procedimento per l’incendio al Petrolchimico nel 2007 si aggrava la
posizione dei 6 indagati. Fino ad ora erano accusati di incendio
colposo, ieri il pm Lucia D’Alessandro ha contestato il reato di
disastro colposo sulla base di un rapporto firmato da Giorgio
Ferrari, capo della Sezione antinquinamento del Magistrato alle acque.
Si legge che nei giorni successivi all’evento a San Petro in Volta
ci fu un’altissima concentrazione di diossina.  La relazione è
arrrivata sul tavolo del pubblico ministero veneziano la scorsa estate. I
tecnici del Magistrato alle acque, oltre a rivelare che i
segnalatori da loro piazzati nelle acque lagunari dell’isola di
Pellestrina (in particolare quelli a San Pietro in Volta)
segnalarono - nei giorni successivi all’incendio al cracking della
Polimeri del Petrolchimico - valori ben cento volte superiori ai
parametri normali per quanto riguarda la presenza di diossina, hanno
anche esaminato tutte le riprese fatte dai satelliti meteorologici
di quella giornata, il 3 luglio di tre anni fa. Si vedrebbe chiaramente
che la nuvola provocata dal gas e dalle sostanze chimiche finite
in torcia e dal fumo provocato dall’incendio è stata spinta dal
vento verso il mare passando esattamente sopra San Pietro in Volta.
Disastro colposo, dunque, invece che incendio, anche perchè il
rogo fu piuttosto esteso.  I difensori degli indagati interverranno il
12 ottobre, giorno in cui il giudice veneziano Antonio Liguori ha
fissato la prossima udienza. Ieri, intanto si sono costituiti parte
civile il ministero dell’Ambiente, la Provincia, Wwf Italia e
Legambiente. Gli indagati per i quali il pm ha chiesto il rinvio a
giudizio sono dirigenti e dipendenti della «Polimeri Europa»: il
direttore dello stabilimento di Marghera, Marco Riva, il
responsabile dell’intera manutenzione del Petrolchimico, Giancarlo
Tagliapietra, il vicedirettore di Marghera, Luca Bentivegna,
quindi i responsabili nel reparto dove è scoppiato l’incendio, Cristiano
Piccinin, Dante Viale e Sereno Albanese. Inizialmente tra gli
indagati c’erano anche i milanesi: il presidente della società Giorgio
Clarizio, l’amministratore delegato Piero Raffaelli e il direttore
operativo centrale Domenico Elefante. Per loro, la rappresentante
della Procura, ha chiesto l’archiviazione.  L’accusa si basa sulla
consulenza tecnica che il pm ha chiesto al comandante dei vigili
del fuoco trevigiani, Silvano Barberi, e al docente di ingegneria
meccanica dell’Università di Firenze, Paolo Citti. A provocare
l’incendio era stato l’olio grezzo fuoriuscito da una tubatura a causa
dello scoppio di una valvola. «Il malfunzionamento della valvola -
scrivono i due periti - si era già verificato in passato...per
questo erano state aperte le procedure di manutenzione a far data dal 26
aprile 2007, ma il 3 luglio la manutenzione non era ancora stata
eseguita». «L’impianto in questione - proseguono Barberi e Citti - aveva
fornito in più occasioni chiari segni premonitori di quanto
avrebbe potuto accadere e l’incidente sarebbe stato scongiurato se
la manutenzione sulla valvola fosse stata eseguita». Hanno, inoltre,
segnalato numerose lacune di procedura tra le quali la carenza di
manutenzione e quella della valutazione dei rischi. Infine, per quanto
riguarda l’inquinamento nell’aria scrivono che non è accertabile
perché rimasto al di sotto della soglia che fa scattare i sensori. Quel
giorno i sindacati avevano escluso che ci fossero stati pericoli
per la popolazione, ma la nube tossica che si era alzata aveva scatenato
polemiche.
-
(Giorgio Cecchetti)

domenica 26 settembre 2010

Sub sparisce per ore salvato dalla Capitaneria

25 settembre 2010

Brutta avventura ieri per un subacqueo che, insieme a un amico, si
immergeva nello specchio d’acqua davanti a Pellestrina,
all’altezza del cantiere De Poli.  Verso mezzogiorno, uno dei due
è sceso in acqua, mentre l’altro è rimasto sulla barca. Dopo mezz’ora
il subacqueo, però, non era ancora risalito e il compagno - non
vedendolo riemergere - si è preoccupato: anche perché l’amico si
era immerso in apnea, senza l’ausilio delle bombole di respirazione. A
questo punto ha recuperato il pallone di segnalazione e si è
accorto che l’altro non vi era più agganciato. Disperato, ha lanciato
l’allarme al numero blu 1530. La chiamata di richiesta soccorso è
stata dirottata alla sala operativa della capitaneria di porto di
Chioggia che ha inviato sul posto due motovedette per la ricerca
del disperso.  Per mezz’ora lo specchio d’acqua è stato
perlustrato senza alcun risultato. Ma proprio quando si cominciava a
temere il peggio, verso versole 13.10, il subacqueo è stato
avvistato non troppo lontano dalla barca da cui si era calato in acqua.
L’uomo era visibilmente stremato. A quanto sembra era stato colto
da un lieve malore, probabilmente a causa di un improvviso calo degli
zuccheri, che gli aveva impedito di risalire subito in superficie.
Gli uomini della capitaneria hanno caricato il turista sulla loro
motovedetta e lo hanno trasportato all’ospedale di Chioggia dove è
stato sottoposto agli accertamenti: le sue condizioni, nonostante
l’immersione e il malore subito, non sono preoccupanti. (d.d.)



sabato 25 settembre 2010

Tromba d'aria, danni per 3 milioni

24 settembre 2010

Si dimezza il conto dei danni causati dalla tromba d’aria che due
mesi fa colpì gli abitati di San Pietro In Volta e Pellestrina. Al
momento della visita dei vertici della Protezione civile, con in
testa Guido Bertolaso, il Comune stimò una somma superiore ai cinque
milioni di euro tra i danni causati agli edifici pubblici e quelli
alle abitazioni e alle autovetture dei privati.  E’ di ieri
mattina la notizia che dagli ultimi conteggi non si dovrebbero superare i
tre milioni di euro. «Attualmente siamo sui 2,5 milioni, ma nel
conto vanno aggiunti in teoria altri 4-500 mila euro per interventi che
dovrebbero essere necessari su alcuni edifici pubblici - conferma
Maurizio Calligaro dalla Protezione civile del Comune di Venezia -
Mentre sono circa 330 i cittadini dell’isola che hanno presentato
richiesta di rimborso per i danni subiti dal maltempo in quella
occasione». Comune che adesso attende le mosse da Roma. «Noi
abbiamo predisposto già tutto, e siamo pronti per distribuire ai
cittadini il denaro che ci è stato promesso da Bertolaso e dal Governo -
aggiunge Calligaro - Si seguirà lo stesso procedimento che ha
interessato i casi dell’alluvione di Mestre e dell’acqua alta
straordinaria a Venezia e sulle isole. I criteri sono già
definiti». E c’è soddisfazione per come hanno funzionato i soccorsi.
«La macchina ha funzionato bene, nel complesso - conclude - Abbiamo
imparato molte cose da questa esperienza, come i problemi per
portare materiali pesanti sulle isole. Di sicuro ci organizzeremo per
potenziare, in termini di materiali leggeri, le sedi della
Protezione civile di Lido e Pellestrina. Quindi si dovrà studiare un
piano di emergenza per il trasporto, in tempi molto celeri, anche
dei materiali pesanti». La tromba d’aria che esattamente due mesi fa
colpi Pellestrina ha lasciato il segno, ma ha pure mostrato molti
aspetti positivi. In primis quello della forza dei residenti che non
sono stati a guardare con le mani in mano. Nonostante una
pesantissima situazione economica (causa la crisi della pesca e della
cantieristica, ndr) tutti si sono dati da fare per ripristinare il
possibile in tempi brevissimi, e ci sono riusciti a tempo record.
«Pellestrina è un’isola unita - sostiene il presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello - e lo ha dimostrato. Eccezion
fatta per il problema delle lastre di eternit abbandonate in più di
trenta cumuli e per alcuni quintali di peso, per il resto tutto è
filato liscio. Ora la situazione è tranquilla e si attendono solo i
rimborsi per quelle che sono state le spese eccezionali cui centinaia
di famiglia hanno dovuto far fronte». Tantissime le case
scoperchiate, comprese le chiese; i camini crollati, i giardini
distrutti, e le finestre divelte. Molti hanno avuto danneggiata
anche l’automobile, e solo una ragazza è rimasta ferita leggermente.
«Rimangono da fare i lavori solo negli edifici pubblici -
sottolinea Vianello - Nella ex scuola Goldoni, attualmente quasi tutta
inagibile, e dove non possono essere riaperte le mostre e il
centro anziani. Siamo riusciti a far rientrare solo il medico di base. E
poi c’è il capitolo della remiera e quello del Palasport di
Portosecco. Lì si dovranno attendere anche i responsi delle
assicurazioni».
-
(Simone Bianchi)

Mozione




fonte: Danny Carella

giovedì 23 settembre 2010

La Nuda di Giorgione

Saltata nel giorno dell’inaugurazione, Sgarbi ci riprova
Martedì prossimo a Palazzo Grimani la performance di Vittoria Risi

E alla fine la pornostar si spoglia per Sgarbi e per Giorgione. Martedì
prossimo, 28 settembre, alle 21 a Palazzo Grimani l'attrice hard di
Pellestrina Vittoria Risi interpreterà senza veli La Nuda di Giorgione.
La performance era già prevista per l'inaugurazione, il 28 agosto
scorso, della mostra voluta dal soprintendente Vittorio Sgarbi che
espone a Palazzo Grimani oltre alla Nuda, la Vecchia e la Tempesta. Ma
all'ultimo momento, sull'onda delle polemiche, tra cui quelle
dell'assessore comunale Tiziana Agostini che parlò di «degrado e
mercificazione», l'iniziativa rientrò. E all'inaugurazione invece della
pornostar c'era il delegato del patriarca per i beni culturali don
Gianmatteo Caputo che scherzò di una boutade di Sgarbi per scatenare non
una tempesta ormonale, ma una tempesta mediatica sulla mostra.

     
Ma a quanto pare non si è trattato di una boutade e questa sembra
essere la volta buona. Tanto che l'altro ieri proprio a Palazzo Grimani
si è svolta la prima prova della performance che, tra meno di una
settimana, porterà la maggiorata di Pellestrina a spogliarsi accando
all'affresco del Giorgione. E il nome dello spettacolo sembra giocare,
oltre che con i titoli delle opere dell'artista rinascimentale, con le
polemiche che fatalmente susciterà: «Vanitas. La nuda e la vecchia in
tempesta». «Sarà uno spettacolo con sette attori sul quale stiamo ancora
lavorando - spiega il regista Gianni De Luigi che ha avuto l'idea della
performance e avrebbe fatto conoscere Vittorio Sgarbi e Vittoria Risi -
Sarà basato su versi di Ruzante, di Zanzotto e di un anonimo del
Cinquecento e sarà ispirato alla leggenda che vorrebbe che la Vecchia e
la donna della Tempesta siano la stessa modella in due fasi della vita».
E, in mezzo agli attori, la pornostar Vittoria Risi, anch'essa presente
alla prova dell'altro ieri, che esibirà sè stessa. «Completamente
nuda? Ovviamente» risponde con un risolino l'attrice hard.

      Pierluigi Tamburrini

martedì 21 settembre 2010

Concorso di poesia sulla carità e su Don Olinto Marella


Il cominato organizzatore, nell'ambito dei festeggiamenti per il centenario di Don Olinto Marella, ha inserito alcuni momenti di riflessione durante i quali verranno recitati testi di carattere poetico aventi come tema principale il concetto di Carità come espresso dal Padre.

Tali testi dovranno pervenire entro e non oltre il 01/06/2011 al seguente indirizzo: comitato1911@virgilio.it

Le poesie verranno poi inserite nel libretto di commemorazione che verrà stampato.

sabato 18 settembre 2010

«Pesca notturna senza controllo»

I pescatori ospiti del circolo del Pd per fornire proposte

I pescatori dovranno formulare le loro proposte alla Provincia sul
futuro del settore. E sconcertati, l’altra sera, hanno partecipato alla
riunione del circolo del Pd a Pellestrina invitati per fare il punto
della situazione sull’argomento: «Da febbraio a settembre - hanno detto -
non è stato fatto nulla, il Magistrato alle Acque non ha ancora
concesso le nuove aree per la semina e l’allevamento delle vongole, che
deve avvenire entro ottobre, mentre la presidente della Provincia
Zaccariotto nell’ultima riunione ci ha detto di essere intenzionata a
mantenere in vita il Gral, attualmente commissariato e in mano ai
liquidatori». Ma questo presuppone che prima i pescatori versino per
intero quanto dovuto alla Provincia, perchè devono essere incassati i
crediti. «Ma per quale servizio?» si chiedono i pescatori, che nel
frattempo vorrebbero tornare a pescare, dopo il fermo volontario che
pare non abbia prodotto grandi risultati. E teoricamente potrebbero
farlo indisturbati, non solo in aree non ancora date in concessione, ma
soprattutto in quelle proibite perchè considerate non sicure. «I
presidi notturni della Polizia provinciale sono stati aboliti - ha
commentato il consigliere provinciale Pd Serena Ragno - e la pesca in
zone inquinate avviene per lo più con l’oscurità. Come se la Provincia
volesse dire: cari pescatori, visto che non abbiamo fatto nulla pescate
pure di frodo tanto non vi controlliamo. Basti pensare che i risultati
della Polizia provinciale parlano di 3 sequestri di vongole in tutta
l’estate. In compenso la Polizia provinciale viene impiegata a
sequestrare aquiloni, girandole e cocco sulle spiagge, oppure a bloccare
i parcheggi selvaggi davanti alle scuole all’uscita degli studenti,
distogliendola dai compiti per i quali è professionalmente preparata».

«Tanti tombini bloccati e piani bassi allagati»

17 settembre 2010

Il maltempo continua a creare problemi a Pellestrina. Lo segnala il
consigliere comunale della Lista Brunetta, Alessandro Scarpa
«Marta», che ha rivolto una interrogazione all’assessore ai Lavori
Pubblici, Alessandro Maggioni. «Sull’isola negli ultimi anni sono
stati realizzati importanti interventi da parte di Insula -
segnala il consigliere Scarpa - Dopo questi lavori, quando piove anche
in modo non intenso, nel sestiere Scarpa (precisamente nelle
vicinanze della Carrizzada detta Brasiola) e in altri punti, l’acqua non
defluisce negli appositi pozzetti con conseguenti allagamenti
nelle zone più basse». Rispetto a qualche anno fa, comunque, la
situazione è migliorata. «Ma non defluendo l’acqua, ed entrando
nelle case, si creano seri danni alle abitazioni e agli arredi»
sottolinea il consigliere Scarpa. (s.b.)



mercoledì 15 settembre 2010

Don Giovanni Natoli parroco a Donzella


Dopo 9 anni la comunità parrocchiale Beata Vergine del Carmine di
Donzella Porto Tolle avrà il suo parroco nella persona di don Giovanni
Natoli, già parroco della parrocchia Nostra Signora del Santissimo
Sacramento di Oca Marina di Taglio di Po e amministratore parrocchiale
di Donzella, Santa Giulia e Gorino Sullam. La cerimonia sarà celebrata
domenica 19 alle 11.15 durante la celebrazione eucaristica presieduta
dal Vicario Generale della Diocesi di Chioggia Monsignore Pietro Alfredo
Mozzato. Don Giovanni Natoli, ordinato sacerdote nella Cattedrale di
Chioggia nel giugno del 2003, dall’ottobre del 2005 è giunto in Polesine
dalla sua Isola di
Pellestrina dov’era
Vicario Parrocchiale, con la nomina di amministratore Parrocchiale delle
quattro parrocchie polesane. Dallo scorso gennaio è Pro Vicario Foraneo
del Vicariato di Ca’ Venier e con la nuova nomina diventerà parroco
delle quattro Comunità parrocchiali dell’unità pastorale: “Beata Vergine
del Carmine” di Donzella, “San Giuseppe Sposo di Maria e Santa Giulia”
di Ivica Santa Giulia, “Nostra Signora del Santissimo Sacramento “di
Oca Marina, “Cuore Immacolato di Maria e San Rocco Confessore” di Gorino
Sullam. Don Giovanni ha commentato la nuova nomina ringraziando tutti
coloro che fin dall’inizio hanno creduto in lui e che gli hanno voluto
bene sostenendolo nelle difficoltà che in questi cinque anni, in cui era
amministratore parrocchiale, non sono mancate. “E’ una continuità del
lavoro svolto finora grazie all’aiuto delle suore, dei catechisti, dei
membri dei Consigli parrocchiali e di quanti collaborano in parrocchia,
non per il mio bene, ma per il bene della Comunità”.

      Leonarda Ielasi

martedì 14 settembre 2010

I cento anni dell’Unione Sportiva

Un incontro per allestire il programma dei festeggiamenti

È aperto a tutti l'incontro che si terrà oggi, alle 18, al centro
sportivo «Don Olinto Marella» e che ha lo scopo di gettare le
basi per
un progetto, che preveda eventi sportivi, culturali ed informativi che
possano coinvolgere le varie realtà dell'isola per festeggiare il
centenario della fondazione dell'Unione Sportiva
Pellestrina.
Un traguardo importantissimo, sia perchè ciò è l'effettiva
dimostrazione che pur, con poco a disposizione, se non l'impegno e il
lavoro quotidiano, le cose si possono fare, sia perchè l'associazione
sportiva è stata voluta e creata da Don Olinto Marella, pellestrinotto,
grande benefattore della Città dei Ragazzi a Bologna, di cui è in corso
il processo di Beatificazione. E uno degli obiettivi, perseguiti da
tutti coloro che in modo diverso in questi anni hanno prestato il loro
servizio nella società, che si conferma una tra le più antiche in Italia
ancora in attività, è stato proprio il seguire lo spirito del padre
fondatore, che fece dello sport un efficace strumento di comunicazione.
Padre Marella fu una figura importantissima per il riscatto umano e
sociale dell'isola. Diede vita al Ricreatorio Popolare, dove i bambini e
i ragazzini, si recavano per imparare l'alfabetizzazione.
Contemporaneamente alla creazione dell'Unione Sportiva, diede vita alla
prima banda musicale isolana, composta dagli stessi frequentatori del
ricreatorio, che lui seguì passo passo, offrendo loro conoscenza, sapere
e dignità, completato dalla preziosa opportunità di accesso alla
letteratura grazie ai volumi che il sacerdote metteva loro a
disposizione tramite un efficace quanto insolito sistema bibliotecario
itinerante in bicicletta. Per questo motivo, i festeggiamenti per il
centenario dell'associazione sportiva, non possono essere divisi dalla
celebrazione del ricordo di questo grande educatore.

      Annalisa Busetto

lunedì 13 settembre 2010

Corteo in bici per la tutela dell ambiente


Decine di persone hanno partecipato alla biciclettata organizzata ieri
tra Lido e Pellestrina dall’assessorato all’Ambiente e dalla
Municipalità in occasione della manifestazione «Insieme per
Bandiera Blu». Un progetto fortemente voluto dall’assessore Gianfranco
Bettin, che sta lavorando alla tutela degli arenili sin dai primi
mesi estivi, caratterizzati dallo spiaggiamento di quintali di rifiuti
di provenienza fluviale. Un lungo corteo di biciclette è partito
alle 10 da Piazzale Ravà per dirigersi prima a Malamocco e quindi a
Ca’ Roman. Al Palazzo del Podestà, sede del Museo di Malamocco, si è
tenuto un lungo dibattito cui hanno partecipato l’assessore
Bettin, il vicepresidente della Municipalità, Andrea Bodi, i
rappresentati delle categorie economiche e degli stabilimenti
balneari del Lido e tanti residenti. «Un segnale forte - ha ribadito
Bettin - L’interesse della gente è parso subito molto elevato, con
interventi interessanti, tali da capire quanto è tenuto in
considerazione questo territorio. I fronti sui quali lavorare sono
almeno due: lo stop alla cementificazione continua, con il rientro
di determinate funzioni di controllo al Comune e alla Municipalità,
senza poteri speciali a commissari per il Lido; quindi la
collaborazione fattiva con i gestori degli stabilimenti balneari per la
pulizia e la tutela degli arenili tutto l’anno, al Lido e a
Pellestrina. Le emergenze superate brillantemente nei mesi scorsi
dimostrano che insieme si può lavorare bene, e a guadarne saranno
tutti, a partire dall’ambiente». (s.b.)



domenica 12 settembre 2010

Bandiera blu, una giornata di festa per l’isola


Si intitola «Insieme per la Bandiera Blu» e sarà una grande festa per il
Lido e Pellestrina, alla scoperta della natura e delle eccellenze del
territorio. L’appuntamento è per oggi, organizzato dalla Municipalità di
Lido Pellestrina in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente. Il
programma prevede un percorso cicloturistico, con partenza alle 10 da
piazzale Ravà a San Nicolò e destinazione Ca’ Roman, nonchè un incontro
pubblico al Palazzo del Podestà, sede del Museo di Malamocco, al quale
parteciperanno l’assessore all’ambiente, Gianfranco Bettin, il
presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, alcuni rappresentati
delle categorie economiche lidensi. Seguirà, alle 11.30, la visita al
Centro informativo delle Tegnùe e la premiazione del concorso
fotografico «La tua Bandiera Blu in spiaggia», lanciato per il secondo
anno consecutivo dalla Sab (Stabilimenti Attività Balneari),
responsabile delle spiagge di «Est Capital». Un concorso aperto a tutti
gli ospiti degli stabilimenti, senza limiti di età, fotografi
professionisti e non, che dovevano raccontare con tre scatti la loro
estate in spiaggia. Il programma della giornata continuerà (con imbarco
sul ferry boat alle 13.55 dagli Alberoni per Pellestrina) con la visita
all’oasi di Ca’ Roman e si concluderà nuovamente al Lido.

      L. M.

sabato 11 settembre 2010

Vanno a fondo i motori della supernave

La chiatta da Trieste si è rovesciata a 4 miglia da Pellestrina. Per il gruppo è un danno da 15 milioni
A causa del mare mosso e della rottura di un cavo i rimorchiatori hanno perso il controllo del carico

I sei motori della Costa Fascinosa sono finiti in mare. Mille e duecento
tonnellate di tecnologia, quindici milioni di euro finiti su un fondale
di venti metri a quattro miglia e mezzo al largo di Pellestrina. Un
danno molto grave per Fincantieri, Azienda leader mondiale nella
costruzione di navi da crociera che a Marghera sta ultimando gli ultimi
ritocchi alla gemella Costa Favolosa la quale entrerà in servizio a
luglio dell’anno prossimo e il cui varo tecnico è avvenuto lo scorso
agosto. La Fascinosa, invece, è l’ultima nave nel portafoglio ordini
dell’Azienda e sarà pronta per la primavera del 2012; altre commesse non
ce ne sono, per cui da gennaio, se non arriveranno nuovi clienti,
partirà la cassa integrazione. La Fascinosa sarà la sedicesima unità
della flotta Costa Crociere, primo gruppo turistico italiano e numero
uno in Europa. Come la gemella Favolosa potrà accogliere 3.780
passeggeri con 1540 cabine, avrà 114.500 tonnellate di stazza, una
lunghezza di 306 metri, 17 ponti, raggiungerà una velocità di crociera
di 21,5 nodi.

      Fincantieri sta correndo ai ripari per trovare
altri sei motori da montare nella nave; proprio venerdì scorso è
avvenuta la posa in bacino della chiglia, che comprende anche la prima
sezione di 295 tonnellate, lunga 12 metri. Pare che a Monfalcone ci sia
la possibilità di trovare una soluzione; si tratta di motori moderni che
azionano un generatore elettrico la cui corrente, a sua volta, alimenta
un motore elettrico che aziona il propulsore navale, oltre a dare
corrente a tutti gli altri servizi.

      L’incidente è avvenuto
nella notte tra martedì e mercoledì. I motori erano stati caricati su
una grossa chiatta a Trieste, presa in carico da due rimorchiatori.
Giunti all’altezza della bocca di porto di Malamocco, uno dei cavi di
traino di un rimorchiatore si è spezzato. È stato chiamato subito uno
dei rimorchiatori di Venezia con un cavo nuovo, ma il mare, che era già
mosso, è montato ulteriormente con un forte vento di scirocco che
spingeva il pontone verso la costa. Il rimorchiatore che aveva ancora il
cavo d’acciaio integro ha tentato di tenere la posizione in mare, ma
prima che arrivasse il mezzo di soccorso, verso le nove e mezza di
mercoledì mattina, la chiatta si è rovesciata, le catene di fissaggio si
sono spezzate e i motori sono finiti sul fondo del mare. Sul posto sono
intervenuti uomini e mezzi della Capitaneria di Porto, e una ditta
specializzata veneziana, con una unità di sommozzatori, che ha
delimitato la zona. L’area è stata interdetta alla navigazione in attesa
di decidere come recuperare i macchinari che probabilmente non saranno
più utilizzabili, visto che sono stati immersi in acqua salata.
Pericolo per la navigazione non dovrebbe essercene, e nemmeno di
inquinamento perché i motori erano ancora senza olio, ma è chiaro che
non possono comunque rimanere sul fondo del mare; ieri, in proposito, si
è tenuta una riunione in Capitaneria di Porto per stabilire un piano
operativo.

Pellestrina, rimosso l eternit dalle strade

9 settembre 2010

 L’eternit abbandonato lungo le strade è stato
interamente rimosso. A intervenire è stata Veritas, che ha
affidato il lavoro a una ditta specializzata. Il problema si era
manifestato il mese scorso, dopo la tromba d’aria che il 23 luglio
aveva colpito gran parte dell’isola, danneggiando gravemente
decine di tetti di case e magazzini. Alcuni di questi avevano coperture
in eternit, e molti proprietari hanno accatastato i materiali
pericolosi a bordo strada, dando vita però a discariche abusive.
All’inizio erano 14, sparse tra San Pietro in Volta, Portosecco e
Pellestrina. Col passare dei giorni i cumuli sono però diventati una
trentina, e il volume di materiale nocivo è notevolmente
aumentato. Veritas ha quindi incaricato una ditta specializzata che ha
messo in sicurezza i materiali e consentito la rimozione. Decine
di metri cubi di eternit sono finiti così in discarica. A Veritas
sono stati necessari due viaggi per portare via tutto. (s.b.)



venerdì 10 settembre 2010

San Pietro in Volta, fiamme in capannone Intervengono pompieri e carabinieri


Fiamme la scorsa notte in vecchio impianto di stabulazione (in disuso) in via dei Murazzi, a San Pietro in Volta.
A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno visto il fuoco e
il fumo e hanno chiamato il 115. È accaduto attorno alle 4 della notte
tra martedì e ieri. Le fiamme hanno attecchito in un magazzino in
lamiera r in un camioncino ormai radiato dalla circolazione. I
carabinieri di Chioggia stanno lavorando assieme ai vigili del fuoco per
cercare di capire le cause dell’incendio. Non si esclude la pista
dolosa.

domenica 5 settembre 2010

Senza casa, vive da mesi in una automobile


Da mesi dorme in una macchina, in terraferma, perché non ha più nulla.
Laura, (nome di fantasia), è una donna di Pellestrina. Una storia
inizialmente normale, con un matrimonio, a cui segue la nascita di due
figli. Poi la separazione ed inizia il dolore. Passa qualche anno e
Laura incontra una persona con cui crede di ricominciare a sperare.
Nasce un figlio, ma anche questo tentativo di nuova vita fallisce
miseramente.

      Poi il Tribunale dei minori decide di dare in
affido l’ultimo figlio di pochi anni e una depressione potente, che la
spinge a due tentativi di suicidio. La sensazione di non riuscire ad
uscire da questo tunnel, e per finire la perdita nel lavoro, per
superamento del periodo di malattia. Laura decide che per tirarsi su
economicamente, forse serve vendere la casa di proprietà. Con i soldi
della vendita, potrebbe saldare qualche debito e acquistare un piccolo
monolocale per lei, visto che i figli, ormai grandi, hanno iniziato a
vivere per conto loro.

      Per la vendita, fa una procura speciale
ad uno dei fratelli, quello con cui era riuscita a mantenere un minimo
di rapporto. Praticamente il fratello doveva vendere la casa e darle il
ricavato. La casa è stata venduta nel 2008, per 310mila euro, ma Laura
non ha mai visto un soldo. Si è così rivolta ad un legale, iniziando una
causa con il fratello. Il legale della donna afferma tutto, e racconta
che il fratello, nella sua versione, avrebbe detto che 80mila euro della
vendita sono serviti per pagare il mutuo in atto e una penale al
Comune. E gli altri 230mila?

      Laura non si dà pace. Quando
lavorava, si era sottoposta volontariamente ad una amministrazione di
sostegno, che continua anche oggi che vive con il minimo vitale. 400 €
al mese, che non le consentono di prendere neppure una stanza in
affitto, dilazionati al bisogno. Una richiesta di invalidità civile in
atto. «Mi sento come una barca in mezzo alla tempesta, solo che questa
non ha mai fine. Il mio piccolo lo vedo un paio di volte al mese. Non ho
nulla, soltanto i miei figli che cercano di starmi vicino il più
possibile. Mi danno da mangiare, mi coprono le spese extra. Ma la mamma
sono io. Vi prego, aiutatemi».

Annalisa Busetto

sabato 4 settembre 2010

Vittorio e la pornostar di Pellestrina «Love story? L ho visto solo tre volte»

3 settembre 2010

Davanti agli amici, sulla terrazza dell’Excelsior, le cinge i fianchi e
annuncia a quattro venti: «Adesso partiamo per Pantelleria». Mano
nella mano davanti a obiettivi e telecamere, sguardi di intesa,
sorrisini. Vittorio Sgarbi e la pornostar di Pellestrina Vittoria
Risi sono sempre più amici e sempre più intimi. Naturalmente, se
lo chiedono tutti: «Che ci sia del tenero, fra i due, oltre alle
questioni di lavoro a Palazzo Grimani?» Forse, la cosa più giusta,
sarebbe chiederlo alla fidanzata del sovrintendente Sabrina Colle visto
che ieri, sorridente e compiaciuta, è sbarcata al Lido assieme a
Vittorio e Vittoria. E il trio ha posato in scioltezza davanti ai
fotografi. «A dire il vero io e Vittorio siamo usciti insieme solo
tre volte», ha detto ieri la Risi, accanto a Gianni De Luigi.
Neanche un mese fa, è stato il maestro a presentare la pornostar a
Vittorio Sgarbi. E subito il critico se l’è vista nuda accanto
alla «Nuda» di Giorgione. «Si sa che a lui piacciono le donne e visto
che io sono una pornostar tutti pensano che tra noi due ci sia una
storia - dice Vittoria - D’altronde lo dicevano la stessa cosa anni
fa, quando girava per il Lido con Milly D’Abbraccio». E ci sono
anticipazioni sul suo nudo di Vittoria a Palazzo Grimani: Gianni
De Luigi ha proposto un body painting sulle tinte del dipinto di
Giorgione. (s.z.)



venerdì 3 settembre 2010

Si moltiplica l eternit abbandonato nelle strade

1 settembre 2010

Crescono i cumuli di eternit lungo le strade dopo la tromba d’aria del
mese scorso. Erano 14 i siti contati solo qualche giorno fa dalla
Municipalità, e frutto dei materiali che la gente ha raccolto
dopo il maltempo che ha distrutto tetti e coperture di molte case e
magazzini tra San Pietro in Volta, Portosecco e Pellestrina. Il
problema è che i siti caratterizzati dagli abbandoni di questo materiale
sono raddoppiati, passando a un totale di 30 e con volumi ben
superiori ai precedenti. «La gente sta continuando ad abbandonare
l’eternit in strada - dice Giorgio Vianello, presidente del
decentramento - E’ bene che i residenti si liberino di questi materiali
potenzialmente nocivi, ma lo stanno facendo nel modo sbagliato. E
c’è evidentemente qualcuno che ne sta approfittando. Siamo
convinti che non tutto quell’eternit sia frutto del passaggio della
tromba d’aria, e che qualcuno stia trovando una scappatoia per
evitare il costo della bonifica». «La Regione ha di recente previsto un
finanziamento per la bonifica e lo smaltimenti di prodotti tossici
- fa notare Vianello - crediamo quindi che possano rientrare anche
questi sotto tale capitolo. Mi rivolgerò alla Regione per poter
così chiudere questa partita in tempi ristretti. Più l’eternit
resta all’aperto, ammassato e in quelle pessime condizioni, e più
rischia di essere pericoloso per la salute della gente». (s.b.)