sabato 21 luglio 2018

Gabbiano inchiodato «Trovare i colpevoli»

«È un gesto barbaro e vigliacco, ci auguriamo che i responsabili vengano individuati quanto prima. Oltre alla ovvia condanna morale, un atto del genere ha anche implicazioni penali». I consiglieri Andrea Zanoni, Cristina Guarda e Patrizia Bartelle commentano così quanto accaduto nella riserva naturale di Ca' Roman, dove un gabbiano è stato trovato inchiodato a un cartello segnaletico. «Ci appelliamo alle forze dell'ordine affinché conducano le dovute indagini e a tutti quei cittadini che dovessero avere utili informazioni per individuare questo delinquente. L'uccisione di esemplari protetti, o addirittura in via di estinzione, è un fenomeno in preoccupante crescita in Veneto».

giovedì 19 luglio 2018

Vandalismi all'oasi Impalato un gabbiano

Vandalismo all'oasi naturalistica di Ca' Roman. Un gabbiano è stato ucciso e brutalmente impalato con un'asse di legno a uno dei cartelli segnaletici dell'oasi. «Atti deprecabili che trovano la nostra più ferma condanna» denuncia il presidente della Municipalità Danny Carella «L'oasi rappresenta un territorio di rilevante importanza dal punto di vista naturalistico e crimini simili non possono essere tollerati».

Pestaggio a Pellestrina, la vittima finisce in coma farmacologico

Un uomo di 40 anni di Camponogara è stato iscritto sul registro degli indagati dal pubblico ministero con l'ipotesi di reato di lesioni gravissime. L'episodio risale al 27 maggio al chiosco vicino alla fermata della linea 11 dell'Actv. La lite, poi degenerata nell'aggressione, sembra sia stata innescata da futili motivi, forse legati a un debito pregresso. Sta di fatto che la vittima, un uomo di 44 anni che vive a Pellestrina, è stato oggetto di una tale violenza che i medici dell'ospedale lo avevano ricoverato in Rianimazione in coma farmacologico. Le indagini sono in corso per chiarire esattamente cosa sia successo e soprattutto i motivi reali che hanno portato all'esplosione di violenza.

mercoledì 11 luglio 2018

Festa del Redentore 2018


Pellestrina, la duna che supera i Murazzi

Erosione e accumuli che ostruiscono il passaggio. L’ex presidente della Municipalità Vianello: «Bisogna intervenire»
 
La spiaggia libera di Pellestrina rimane un rebus. Tra settori scomparsi per colpa dell’erosione, accumuli di sabbia che superano perfino il murazzo, rifiuti portati dal mare e accessi che tali non sono visto che per anziani e disabili raggiungere la riva del mare è praticamente impossibile, il quadro è preoccupante.

Per destare un po’ gli animi si è mosso pure Giorgio Vianello, ex presidente della Municipalità, residente sull’isola e battagliero come sempre. Ha scritto una lettera a Regione e Comune, allegando foto che chiariscono i motivi della protesta e ora attende risposte. «I problemi sono molti, anzi troppi», afferma Vianello, «e parto dalla situazione incredibile dell’accesso al mare di fronte l’abitato di San Pietro in Volta. La sabbia accumulata dal vento ha creato una vera montagna proprio tra il murazzo e il mare. Talmente alta che supera l’altezza stessa della difesa a mare costruita dopo l’alluvione del 1966, e con il vento quella sabbia ricade dall’altro lato dove c’è la strada comunale che collega le frazioni di Pellestrina, e nei giardini delle case. Senza contare che il camminamento sul murazzo è inutilizzabile in più punti, e anche una persona senza problemi di mobilità ha i suoi grattacapi per superare quella montagna inusuale in riva al mare». Le foto non lasciano dubbi, e in passato su argomenti simili legati alla fruibilità della spiaggia di Pellestrina si erano mossi anche l’attuale presidente del decentramento Danny Carella e il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Tant’è che la situazione nel frattempo è peggiorata, e se da un lato i residenti si sono impegnati a più riprese per pulire dai rovi il camminamento dei murazzi, dall’altro la sabbia crea problemi di non poco conto. Verrebbe quasi da dire che, per fare il ripascimento dell’arenile dove l’erosione si è mangiata la spiaggia, basterebbe in certi punti solo spianare questi colossali accumuli di sabbia segnalati da Vianello. «Un anno fa, il località Ogni Santi, l’ex Magistrato alle Acque è pure intervenuto per opere di ripascimento», aggiunge Vianello, «ma dopo nemmeno otto mesi dai lavori, e con la spesa di un milione di euro, si è tornati punto e accapo. Purtroppo chi sull’isola di mare ne capisce qualcosa, non è mai stato ascoltato. E tra le opere da aggiungere per risolvere questi problemi ci sarebbe la diga soffolta (sommersa e parallela all’arenile, ndr), che in certi punti dovrebbe anche essere più alta di quanto fatto al Lido, questo
soprattutto per impedire alla sabbia di “sfuggire” venendo portata al largo dal mare. Bisogna poi ripiantare tutti quei tamerici che sono morti nel tempo, perché hanno un ruolo prezioso sul retro della spiaggia. A questo va aggiunta la pulizia costante dell’arenile».

domenica 8 luglio 2018

Una serata per ricordare l’allenatore Dino Gotti

Una serata per ricordare Dino Gotti, ex allenatore e talent scout, a San Pietro in Volta. Ospiti (nella foto) giocatori, allenatori e dirigenti di numerose società, oltre a Luca Gotti, figlio di Dino e attuale braccio destro di Donadoni.

Avarie sui bus dell'Actv si infiamma la protesta

Si susseguono le avarie sui mezzi Actv del servizio automobilistico di Lido e Pellestrina. Tre le segnalazioni negli ultimi giorni proprio a Pellestrina, una addirittura con il bus già salito sul ferry della linea 11. Qualcosa di simile era già accaduto due settimane fa. Stavolta l'avaria si è concretizzata a tarda sera e solo il traffico ridotto di quell'ora ha evitato disagi peggiori. «Continuiamo a segnalare i problemi ma non si riesce a trovare una soluzione», spiega Mario De Marchi, delegato del sindacato Sgb per il trasporto pubblico lidense, «Negli ultimi giorni sono arrivati sull'isola alcuni autobus in sostituzione di quelli messi peggio, ma hanno solo tre-quattro anni in meno di attività, e comunque decine di migliaia di chilometri nei motori. Le avarie sono all'ordine del giorno, senza contare situazioni come la rottura del climatizzatore, con aria calda al posto di quella fresca».

martedì 3 luglio 2018

Sagra di Sant'Antonio cinque giorni di festa

Cinque giorni di festa caratterizzeranno da domani la Sagra di Sant'Antonio a Pellestrina, una delle iniziative più amate dai residenti e non solo. Oltre agli immancabili stand gastronomici con pietanze a base di pesce, previste serate in musica e con ballo liscio, il torneo di calcetto in memoria di Walter Scarpa, e l'immancabile lotteria di domenica in chiusura della festa. Dal 5 all'8 luglio, dalle 17.30 alle 23, sarà anche aperta la mostra sulla storia dell'isola quale perla dell'Adriatico, allestita da "Il Murazzo".

sabato 30 giugno 2018

Nuove ambulanze per Lido e Pellestrina

In acqua una quinta idroambulanza e lungo le strade un’ambulanza aggiuntiva: la stagione balneare del Lido e di Pellestrina entra nel vivo con la garanzia di un servizio di emergenza e urgenza potenziato, secondo un programma introdotto dalla direzione dell’Usl 3 e testato negli anni recenti.

Con i due mezzi “estivi”, già operativi, il Suem118 tutela i molti turisti presenti, ma in primo luogo i cittadini del Lido e di Pellestrina, oltre ai tanti veneziani che sull’isola, d’estate, diventano villeggianti, popolando le spiagge locali. L’idroambulanza aggiuntiva, con infermiere, resterà in

servizio fino al 30 settembre, dalle 8 alle 20. Si aggiunge alle altre quattro operative in laguna tutto l’anno e fa riferimento come in passato alla sede di Pellestrina; presidia le due isole del Lido e di Pellestrina e le collega agli Ospedali di Venezia, di Mestre e di Chioggia

giovedì 28 giugno 2018

Corse Actv garantite ai residenti del Lido per scioperi di 24 ore


In caso di scioperi di 24 ore il Lido non resterà più isolato. A seguito dell’accordo raggiunto tra Comune e Avm, il servizio di ferry boat linea 17 tra Tronchetto e Lido durante l’estate sarà garantito con sei coppie di corse tra le 6.40 e le 10.50 e tra le 15.50 e le 20. Il servizio di trasporto sarà riservato alle sole auto, con esclusione di furgoni e mezzi pesanti, di proprietà dei residenti delle isole di Lido e Pellestrina con prenotazione obbligatoria e un ampliamento del numero di posti prenotabili fino ad un massimo del 70% della capacità dei mezzi di media dimensione. Il restante 30% sarà messo a disposizione per emergenze medico-sanitarie, da comprovare con adeguata documentazione all’atto dell’imbarco.

«Un impegno preso in campagna elettorale», dice l’assessore Michele Zuin «Un riconoscimento importante per tutti i residenti delle isole di Lido e Pellestrina a fronte soprattutto di esigenze mediche ed urgenze». «Su indicazione dell’amministrazione ci siamo mossi per rendere disponibili alcune
corse di ferry durante l’arco della giornata in caso di scioperi 24 ore» spiega il direttore generale del gruppo Avm Giovanni Seno «Mi auguro ciò possa rappresentare un concreto ed ulteriore passo avanti sul versante della vivibilità della città insulare».

mercoledì 27 giugno 2018

L'Avis ha raccolto 30 sacche di sangue

Nell'ultima giornata dedicata alla donazione di sangue, l'Avis ha raccolto sull'isola 30 sacche e tre nuovi iscritti idonei che vanno a rinforzare il numero dei volontari. Pellestrina si conferma sempre molto attiva e solidale con l'Avis.

domenica 24 giugno 2018

Bus guasto bloccato per ore sul ferry

Avaria a Pellestrina, nessun altro mezzo pubblico si è potuto imbarcare

 L’avaria a un autobus di linea 11 ha costretto a non imbarcarne altri per quattro ore, mentre il ferry boat tra Alberoni e Santa Maria del Mare faceva la spola con sole auto e pedoni. È successo venerdì tra le 18 e le 22.

Ennesimo caso di avaria per un autobus Actv in servizio tra Lido e Pellestrina, come già segnalato più volte dalla Municipalità e dai sindacati del trasporto pubblico.

L’autobus è salito a bordo del ferry boat, ma un guasto ne ha bloccato le ruote. E’ stato così necessario l’arrivo dei tecnici del settore manutenzione di Actv che si sono messi subito al lavoro per sbloccare la situazione. Il problema è che il ferry boat in servizio tra i due terminal non è delle dimensioni pari a quelli usati per la linea 17 tra Lido e Tronchetto. Così, per tutto il tempo necessario alla manutenzione, sulla motozattera non ne sono potuti salire altri, ma solo auto e pedoni che poi trovavano altri autobus a Santa Maria del Mare o Alberoni per poter proseguire il viaggio. «Fosse accaduto in una giornata di pioggia, oppure al mattino quando ci sono parecchi camion che si spostano tra le due isole, sarebbe stato un disastro», afferma il presidente municipale Danny Carella. «Il tema delle continue avarie di questi autobus, vecchi e con troppi chilometri già percorsi, deve essere affrontato prima che al Lido possano arrivare i mezzi elettrici entro uno o due anni». Anche il sindacato Sgb aveva sottolineato nei giorni scorsi le problematiche delle due isole sotto questo profilo,
tanto che il tema delle manutenzioni è stato portato venerdì in prefettura per un incontro già in programma con l’azienda. Senza contare il caos validatrici Imob. Numerosi i casi in cui sono sfalsati gli orari e i biglietti scadono poco dopo essere stati validati. (s.b.)

martedì 19 giugno 2018

“Ciaci” regala la prima bandiera vinta

Sergio Tagliapietra “Ciaci” , il più grande regatante di tutti i tempi, due volte olimpionico, vincitore di 14 Regate Storiche, ha donato al Museo del Villano di villa Badoer Fattoretto l’originale bandiera rossa vinta nella sua prima Regata Storica del 1966. Questa la sorpresa avvenuta durante la 40esima edizione del raid remiero “Venezia-Dolo-Venezia” organizzato dai fratelli Ulderico, Leonardo, Gabriele, Valeria e Alberto Fattoretto. Questa classica passeggiata in barca di primavera ha visto partecipare oltre 700 persone molte della quali hanno risalito in barca il Naviglio fino a Dolo. Tra i partecipanti infatti, ospite della Voga Pellestrina, c’era il mitico “Ciaci” amico di Luigino Fattoretto, padre dei ragazzi, che per decenni assieme alla moglie Luisa sono stati l’anima e il motore di questa manifestazione.

Ciaci ha consegnato la sua “prima” storica bandiera rossa vinta oltre 50 anni fa. Visibilmente
commosso, Ulderico Fattoretto, nel ricordare che una decina di anni fa il grande campione li aveva omaggiati del remo con cui partecipò alla sua ultima “Storica”, si è detto intenzionato a dedicare una sala del Museo del Villano al mondo della voga alla veneta. (g.pir.)

lunedì 18 giugno 2018

Lido, il mistero del sub scomparso

Allarme a Ca’ Roman, ricerche dei pompieri senza esito. Forse un pescatore di frodo che è scappato 

 Ore e ore in mare per cercare il sub scomparso. Poi il rientro dei soccorsi dopo chi Capitaneria di Porto e Vigili del fuoco si sono convinti che gli oggetti recuperati su “murazzi” a Ca’ Roman altro non erano che quelli di un pescatore di frodo che ha mollato tutto per paura di essere sorpreso. Allarme per la presunta scomparsa di un sub tra Ca’ Roman e Pellestrina. Sabato sera intorno alle 20 qualcuno ha notato sui massi dei “murazzi” parte di un’attrezzatura da sub. Inoltre a dieci metri dalla riva c’era la boa di segnalazione usata da chi si immerge. Ma nessuna traccia di persona in zona. A quel punto è scattato l’allarme. Alle 21, vigili del fuoco e Capitaneria di Porto hanno iniziato le ricerche della persona che avrebbe usato quel materiale. Si tratta di un fucile da pesca, di alcune cime e della boa di segnalazione usata dai sub quando si immergono. Boa che era ancorata a dieci metri dalla riva e aveva la cima che la teneva ferma attorcigliata. Il tutto faceva pensare ad un possibile incidente con la scomparsa in mare del sub proprietario di quel materiale. Sul posto quindi sono arrivati i sommozzatori dei vigili del fuoco e alcune motovedette della Capitaneria di Porto. Le ricerche iniziate subito sono state poi interrotte durante la notte per poi riprendere all’alba. Per ore, mentre le imbarcazioni della Capitaneria di Porto cercavano nello specchio d’acqua antistante il luogo di ritrovamento del materiale, allargando sempre di più il raggio dell’area, i sommozzatori hanno cercato sotto acqua. Soprattutto a ridosso dei massi che danno vita alla diga. C’era il sospetto che eventualmente il corpo fosse rimasto incastrato lì sotto. Nonostante le ricerche nulla è stato trovato e nulla di anomalo che potesse segnalare la presenza di un corpo sia in superficie che sott’acqua è stato visto. Alla fine, in tarda mattinata, la Capitaneria di Porto ha deciso di sospendere le ricerche. Si sospetta che l’attrezzatura ritrovata appartenesse a qualche pescatore di frodo che temendo dei controlli ha abbandonato, in fretta e furia, il materiale che gli serviva per immergersi. Non è la prima volta che in zona vengono individuati dei sub che pescano accanto ai murazzi.

domenica 17 giugno 2018

Ricerche per un sub scomparso a Pellestrina

L'attrezzatura e una boa da immersione trovate sabato sera ma dell'uomo non c'è traccia 

 Allarme per la presunta scomparsa di un sub tra Ca’ Roman e Pellestrina. Sabato sera intorno alle 20 qualcuno ha notato sui massi dei “murazzi” parte di attrezzatura da sub. Inoltre a dieci metri dalla riva c’era la boa di segnalazione usata da chi si immerge. Ma nessuna traccia di persona in zona.
A quel punto è scattato l’allarme. Dalle 21 di sabato, vigili del fuoco e Capitaneria di Porto sono impegnati nelle ricerche della persona che avrebbe
usato quel materiale. Il cavo che teneva ancorata la boa è stato trovato attorcigliato. Sul posto si stanno immergendo anche i sommozzatori dei vigili del fuoco. Le imbarcazioni della Capitaneria di Porto stanno controllando lo specchio d’acqua antistante quel tratto di “murazzi”.

sabato 16 giugno 2018

Arrivano i cassonetti per i rifiuti delle attività di pesca


I rifiuti delle attività di pesca o molluschicoltura sono assimilabili ai rifiuti urbani. Così ha deciso il Comune. Ieri la novità, molto attesa dai pescatori, è stata presentata a Pellestrina. Veritas metterà a disposizione dei pescatori un cassonetto specifico che sarà svuotato tre volte alla settimana.

martedì 12 giugno 2018

«Serve una fermata del vaporetto all’Isola dell’Unione»

Una fermata del vaporetto Actv all’Isola dell’Unione. Torna, su proposta dei consiglieri Beniamino Boscolo Capon (FI) e Marco Dolfin (Lega), la richiesta di spostare la fermata della linea 11 (Chioggia-Pellestrina) all’Isola dell’Unione dove esiste, al contrario di piazza Vigo, la possibilità di arrivare con qualsiasi mezzo e di poter parcheggiare.

«Siamo stati contattati da pendolari e da personale Actv», spiegano i due consiglieri, «ci hanno posto nuovamente l’esigenza di spostare l’imbarcadero all’Isola dell’Unione con enormi vantaggi non solo per chi lo utilizza, ma per lo stesso centro storico che sarebbe alleggerito di traffico. In questo momento, tenendo conto che l’afflusso dei passeggeri sembrerebbe aumentato (turisti, pendolari, tifosi del Venezia Calcio, abitanti di Pellestrina) risulta anacronistico e problematico per il centro storico avere come unico punto di imbarco il pontile di piazzetta Vigo. Isola dell’Unione dispone di ampio spazio per parcheggio bici, moto, auto, autobus turistici, oltre ad avere un capolinea del trasporto pubblico ed è in programma un parcheggio multipiano, diventando così un comodo e strategico punto di interscambio». L’ordine del giorno sarà discusso nel prossimo consiglio comunale. (e.b.a.)


domenica 10 giugno 2018

Regate, prova di voga per 200 ragazzi del Loredan

Regata di fine anno per l’istituto onnicomprensivo Loredan di Pellestrina. Duecento ragazzi delle elementari e delle medie si sono cimentati nella prova alla voga.

Bravissimi i bambini di 6 anni che per la prima volta sono stati
ammessi alla gara. Quest’anno si è disputata la 38esima edizione, sotto gli occhi del vecchio regatante re del remo Sergio Tagliapietra detto “Ciaci”, presente alla premiazione assieme al prosindaco del Lido Paolo Romor e al consigliere delegato Alessandro Scarpa Marta.

Gol e festa per ricordare Brahim

Torneo senza vinti e vincitori organizzato dal Nuovo San Pietro 

 Amicizia e sport uniti dal calcio per ricordare Brahim Nesid, il bambino di sette anni morto a Pellestrina nel 2010 investito da un’auto mentre circolava in bicicletta. Questo il senso del torneo organizzato dal Nuovo San Pietro e al quale hanno partecipato 14 formazioni dei club Pro Venezia, Gazzera Olimpia Chirignago, Sacca Fisola, Marghera, Lido di Venezia, Città di Venezia, Pellestrina e Nuovo San Pietro. In tutto 150 bambini delle categorie Pulcini e Piccoli amici. Premi e medaglie per
tutti, calcio in spensieratezza e immancabile rinfresco che alla fine ha unito tutti: calciatori, allenatori, dirigenti e famiglie. Non c’era una vera e propria classifica, ma una finale è stata comunque giocata, e l’ha vinta la Pro Venezia “Verde” sul Lido di Venezia. (s.b.)

venerdì 8 giugno 2018

Ferryboat ko, giovedì Pellestrina isolata sei ore

Proteste, tra le persone in attesa anche un’anziana disabile. L’altro ferry è in manutenzione l’Actv usa una motonave

 Giornata di disagi e rabbia per gli utenti Actv tra Lido e Pellestrina per la rottura del ferryboat e la mancanza di un ferry sostitutivo. Molti i residenti appiedati e costretti a lasciare la macchina in isola. Tra le persone bloccate a terra anche una signora che accompagnava la madre disabile. Il ferry, riparato, è ripartito soltanto dopo sei ore dopo.

Infatti, ieri mattina, l’Ammiana, in servizio tra Lido e Pellestrina, ha avuto verso le 9.30 una avaria elettrica. La corsa delle 9.40 è stata sospesa per consentire i lavori di ripristino in loco, con l’uso sostitutivo del motobattello di collegamento, ovviamente solo per il trasporto dei passeggeri. Già perché il ferryboat sostitutivo, il Pellestrina, è in manutenzione da mercoled.

Actv ha portato a Pellestrina i bus necessari per consentire il frazionamento della linea 11 tra le due isole, ma fino alle 16.15, quando l’avaria dell’Ammiana è stata risolta, non è stato possibile il trasporto dei mezzi.

Ovvio che con il passare delle ore, il disagio dei pendolari è sfociato in protesta. Qualcuno ha deciso di spegnere i motori nella corsia riservata ai mezzi che si imbarcavano, per cavarsela in altro modo. Il proprietario di un furgone, racconta chi c’era, ha deciso di tornare a casa con il battello, stufo di aspettare, lasciando il mezzo parcheggiato alla meno peggio. Altri, invece, hanno deciso di sfogarsi dopo ore di attesa. È il caso della signora Manuela. Dall’ora di pranzo è rimasta in coda insieme alla madre, anziana e disabile. Con la carrozzina in bagagliaio.

Già perché l’imbarcadero di Santa Maria del Mare, dove ha attraccato la navetta che ha fatto la spola per ore tra le due isole, è scomodo per un disabile. «È incredibile, nel 2018, non avere una pronta disponibilità di mezzi per un’emergenza simile. Per sei ore, Pellestrina è rimasta ancor più isolata di quando ci sono gli scioperi. Come può non esserci un piano B immediatamente funzionante?», si è chiesta Manuela. «Se ci è stata fornita assistenza? Sì» ha raccontato amara «nel senso che ci è stato detto di arrangiarci».

Pellestrina, dicono i residenti, è un’isola ben pubblicizzata, con spiagge e piste ciclabili. Mancano però servizi funzionanti in tutte le situazioni.

«Io lavoro in ospedale» ha concluso la signora, prima di salire sulla prima corsa dopo il ripristino della linea «ma se c’è un qualsiasi problema ai trasporti, anche insignificante, rischio di ritardare di diverse ore».

«Non riesco a capire come sia possibile un fatto del genere», ha detto infine il presidente della Municipalità Danny Carella, «siamo nel 2018 e per una avaria a un mezzo non esistono possibilità

sostitutive. Actv deve delle spiegazioni ai residenti e ai pendolari perché non possono essere lasciati in balia degli eventi in questa maniera. Chiediamo che sia sempre presente una alternativa sia per i passeggeri che per le auto».

lunedì 4 giugno 2018

Le Forze dell’Ordine si aggiudicano il “Giada e Busetto”

Si è concluso a Pellestrina il 1° Memorial “Giovanni Giada e Mauro Busetto”, dedicato a due operatori della casa di riposo di Santa Maria del Mare, per tutta la vita impegnati nel sociale e nella solidarietà come volontari della Protezione Civile della sezione di Pellestrina e San Pietro in Volta. Con l’organizzazione di Alessandro Scarpa "Marta", della Protezione Civile di Pellestrina e del Gs Nuovo Calcio S.Pietro che ha messo a disposizione il campo sportivo si sono affrontate le squadre del calcio amatori Brahim, la selezione “Amici di Mauro e Giovanni”, gli amatori
del Veterani Serenissima e la squadra delle forze dell'ordine. A trionfare, proprio questi ultimi, che in una combattuta finale hanno superato gli amatori Brahim. Terzi gli Amici di Mauro e Giovanni (i più commossi al minuto di raccoglimento) e a chiudere i Veterani. (ma.to.)

domenica 3 giugno 2018

Spiagge aperte al Lido, Pellestrina denuncia l’abbandono

Da ieri la stagione balneare è ufficialmente iniziata al Lido tra stabilimenti attrezzati, sabbia pulita, capanne e ombrelloni. A Pellestrina invece non esiste nulla di tutto ciò, e oltretutto anziani e disabili in più punti non possono accedere all’arenile per colpa di dune alte metri che si sono formate nel corso dei mesi con il vento che ha accumulato quintali di sabbia. È la realtà vissuta il primo giugno su un’isola i cui residenti da anni si battono per migliorare la situazione.

A Pellestrina la spiaggia è una vera e propria opera di difesa a mare, come i Murazzi per il Lido, non sono previsti gli aspetti e i servizi che il Piano degli arenili riserva al Lido, ma tra erosione, rifiuti portati dal mare e accessi inaccessibili, il quadro dei problemi è quanto mai preoccupante. A muoversi da tempo è stato anche il presidente municipale Danny Carella, che ha segnalato il tutto al Comune corredando i documenti con immagini più che eloquenti.

«Ho sollecitato il Gabinetto del sindaco Brugnaro, l’assessora ai Lavori pubblici Zaccariotto e il consigliere comunale delegato alle Isole Scarpa “Marta” per avere un riscontro» spiega Carella. «Con il progressivo avvicinarsi della stagione estiva sono aumentate le segnalazioni dei residenti di Pellestrina riguardo la peggiorata situazione di mancata accessibilità alla spiaggia in alcuni tratti dell’isola. Come si vede dalle fotografie, si sono formate delle dune di sabbia alte diversi metri e al punto tale da rendere inaccessibile l’arenile a chi non è in grado di scalarle, e quindi a tutta quella fetta di popolazione anziana o con difficoltà motorie. Chiediamo al Comune che sia fatto un intervento, anche provvisorio, per rendere fruibili quei passaggi per i prossimi tre mesi, e ridurre il problema per la stagione estiva. Il tutto in attesa di un intervento più corposo e definitivo».

Spesso i pellestrinotti si sono rimboccati le maniche e hanno risolto parecchi problemi da soli. Basti pensare alle raccolte straordinarie di rifiuti sull'arenile oppure alle iniziative che l’anno scorso

hanno permesso la pulizia del camminamento del murazzo, prima invaso da sterpaglie, sabbia e rifiuti. Rendere nuovamente accessibile la spiaggia sarebbe un ulteriore passo per consentire a migliaia di residenti di accedere al mare in maniera più semplice e senza rischi. (s.b.)

giovedì 31 maggio 2018

Pellestrina, pista ciclabile “vietata” alle forze dell’ordine

La pista ciclabile dell’isola di Pellestrina, dopo pochi mesi mostra, per lo meno nello spazio costruito dal Magistrato alle Acque, alcune difficoltà, con un terreno già in parte rotto e, soprattutto, l’impossibilità da parte delle forze dell’ordine di accedere al suo interno con mezzi adeguati. La ciclabile di Portosecco finisce nel mirino di vigili e protezione civile per una caratteristica che potrebbe in parte limitarne la fruibilità: l’accesso all’ultimo tratto infatti, risulta impossibile per i mezzi delle forze dell’ordine, bloccati da una ordinanza che impedisce il transito ai mezzi pesanti che potrebbero rovinare la pavimentazione. In realtà, però, i fatti sono diversi e, a sentire chi frequenta la zona, il permesso di passaggio ad alcuni mezzi è permesso, con danni alla pista che sono evidenti e dimostrano la netta differenza tra i due tratti, quello di competenza comunale e quello del Magistrato alle acque. «Il tratto di competenza del Comune della pista ciclabile è stato realizzato a regola d’arte – spiega il delegato comunale alle isole Alessandro Scarpa – Mentre i lavori di realizzazione del tratto costruito dal Magistrato alle Acque e dal Consorzio Venezia Nuova, hanno evidenziato diverse problematiche».

lunedì 28 maggio 2018

Il Nuovo San Pietro sogna ma si risveglia ai calci di rigore

Sfuma ai calci di rigore il sogno del Nuovo San Pietro di centrare la finale dei campioni di Seconda Categoria. La squadra di Franco Cerilli, infatti, dopo essere passata in vantaggio al 10' della ripresa con un bel diagonale di Alessandro Vianello, al termine di un'azione corale, si è fatta raggiungere al 35' da De Riz su un calcio di rigore causato da un fallo di...stanchezza di Giada.

San Pietro che avrebbe meritato di passare il turno e di raggiungere in finale il Montorio, perché ha giocato meglio anche se sostanzialmente la gara è stata equilibrata. La squadra di Cerilli però recrimina su alcune decisioni arbitrali che avrebbero, secondo i padroni di casa, danneggiato i gialloblù isolani. Chiusi i 90' regolari sul risultato di 1-1 a decidere il passaggio del turno sono stati i calci di rigore. Giuseppe Cerilli del S.Pietro è riuscito a pararne uno, ma Pietrobon,
l'estremo del Condor, ne ha respinti addirittura due dando così la vittoria finale ai trevigiani. Si chiude così la straordinaria stagione del Nuovo San Pietro che dopo 18 anni è riuscito a vincere il campionato ed a tornare in Prima Categoria.  
Daniele Zennaro

venerdì 25 maggio 2018

Con l'estate sono in arrivo anche i problemi per raggiungere l'isola di Pellestrina

Con l'estate sono in arrivo anche i problemi per raggiungere l'isola di Pellestrina. Il 23 maggio, come segnalano i responsabili dell'associazione isolana "Tra mare e laguna", è stato un giorno nero per i trasporti da e per Pellestrina, soprattutto nelle ore del primo pomeriggio. A causa della presenza di un gruppo di scolaresche provenienti da Chioggia e di numerosi pendolari, le due corse in partenza alle 13 dal piazzale della motonave in direzione Lido hanno iniziato la corsa già del tutto carichi. Una volta arrivati alla fermata della scuola media Loredan, impossibilitati a caricare altri passeggeri, i bus hanno tirato dritto, lasciando a terra e sotto la pioggia battente una quindicina di alunni, che hanno dovuto o attendere il successivo, passato mezz'ora dopo, oppure incamminarsi a piedi da soli e sotto la pioggia verso casa. «È l'ennesimo disservizio», dice un rappresentante dell'associazione, «nonostante avessimo segnalato al Comune con largo anticipo che, con l'arrivo dell'estate e dei turisti da Chioggia, queste sarebbero state le logiche conseguenze. Forse qualcuno pensa ancora che la gente di Pellestrina non si muova o che siamo isolati dal mondo, ma non è affatto così, anzi sono moltissimi i pendolari e i turisti. Chiediamo maggior rispetto e corse supplementari negli orari principali». (ma. to.)

martedì 22 maggio 2018

L'Oasi di Ca' Roman si conferma un'area naturalistica di grande importanza

L'Oasi di Ca' Roman si conferma un'area naturalistica di grande importanza anche sotto il profilo della accoglienza di specie migratorie.Nei giorni scorsi le sorprese non sono mancate, e i volontari della Lipu veneziana che gestiscono l'oasi hanno potuto documentare numerose presenze.Poiane, falchi di palude, albanelle reali sono i rapaci più facilmente osservabili in questo periodo. A decine si fermano in volo sopra Ca' Roman per sfruttare le correnti termiche ascensionali che si formano sopra le dune.Parallelamente prosegue il passaggio dei colombacci e, nella zone della pineta, dei passeriformi come tordi, merli, fringuelli e peppole.È stato possibile ammirare inoltre un centinaio di magnifiche gru.Avendo anch'esse sfruttato le correnti calde ascensionali, hanno a lungo veleggiato, sopra la riserva con la loro imponente conformazione alare.Le sorprese per i volontari non si sono esaurite qui, visto che a Ca' Roman sono arrivate pure due rare e bellissime cicogne nere. A loro si è aggiunto un esemplare di nibbio reale che si è aggregato agli altri rapaci che stanno frequentando in questo periodo l'oasi per riposarsi oppure per cacciare in attesa di spostarsi altrove quando cambierà la stazione.
Simone Bianchi

venerdì 18 maggio 2018

Torneo in memoria di Giada e Busetto

Domani dalle 9.30 al campo di San Pietro in Volta si terrà il torneo di calcio in memoria di Giovanni Giada e Mauro Busetto Catoro. Parteciperanno il Calcio Amatori Brahim, gli Amatori Serenissima, gli Amici di Mauro e Giovanni e una squadra delle forze dell'ordine. Al termine premi e pranzo a base di pesce.

venerdì 4 maggio 2018

Pellestrina, arriva l’elisuperficie

L’Usl Serenissima ha stanziato 400 mila euro. L’area scelta vicino al murazzo 

 Per i servizi di emergenza-urgenza il distretto sanitario di Pellestrina è normalmente servito da un’idroambulanza. Nel 2017 le uscite del Suem 118 sono state 3.451 sulle isole di Lido e Pellestrina con mezzi acquei o su gomma. Come già lo scorso anno, anche quest’anno .


Con l'estate arriva un'idroambulanza in più all'Ulss3. Come già avvenuto lo scorso anno anche quest’anno nel periodo estivo
una quinta idroambulanza costituirà un potenziamento continuativo del parco barche impegnato per il soccorso nella zona insulare: sarà al servizio della popolazione del Lido e di Pellestrina in particolare, collegando queste isole agli ospedali di Venezia, di Mestre e di Chioggia.
In arrivo la nuova elisuperficie che sarà realizzata sull’isola di Pellestrina per consentire così agli elicotteri del soccorso sanitario di atterrare e ripartire con dei pazienti a bordo in caso di situazione di estrema gravità che richiedano un rapido ricovero ospedaliero. Il progetto definitivo risale al dicembre del 2016, ma solo ora l’Usl 3 Serenissima e il Comune di Venezia hanno finalmente definito l’esatta definizione dell’area che verrà riservata agli elicotteri di emergenza. L’azienda sanitario ha già previsto lo stanziamento di 400 mila euro necessario per la realizzazione dell’elisuperficie. Si voleva infatti evitare il previsto abbattimento di alberi nell’area dell’ex ospedale di Pellestrina necessario per realizzare l’area di sosta e di atterraggio per gli elicotteri di primo soccorso. Il Comune ha ora indicato una nuova area nella vicinanza del murazzo dell’isola. Il progetto pertanto sarà aggiornato, l’area prescelta verrà ripulita e disinfestata, anche se prima dell’approvazione definitiva dovrà essere compiuta una verifica preventiva di interesse archeologico

La spiaggia appena sistemata è già stata erosa dal mare


L’erosione della spiaggia non è un problema che tocca solo località come Bibione oppure Jesolo, perché un’ntera cella di arenile di Pellestrina è stata spazzata via a solo un anno dal ripascimento. A segnalare la situazione è il comitato locale Tra mare e laguna, che ha segnalato quanto accaduto alle spalle del Sestiere Busetti di Pellestrina, dove si trovano i pennelli 16 e 17. Il mare ha eroso tutta la sabbia riportata, tanto che le onde lambiscono nuovamente la base del murazzo, con tutti i problemi del caso legati a sicurezza e utilizzo dell’arenile. Il ripascimento eseguito dal Provveditorato alle opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque), Consorzio Venezia Nuova e ditte appaltanti, è totalmente sparito.

«I lavori erano stati conclusi nel maggio dello scorso anno - spiega Lorenza Vianello, presidente del comitato Tra mare e laguna - e a nome dei residenti ci sentiamo di dire che qualcosa nei progetti non ha funzionato. Il ripascimento della spiaggia non è andato a buon fine, malgrado i tanti soldi pubblici spesi. Prima dei lavori i pescatori dell’isola, anche se non sono ingegneri, avevano avvisato che in quel punto ci sono forti correnti marine e fondali molto bassi, quindi c’era obbligatoriamente la necessità di farvi manutenzione e rialzare la diga soffolta che protegge al largo la spiaggia di Pellestrina.

La realtà dei fatti ha dimostrato che i pescatori ed esperti locali avevano pienamente ragione. Inoltre la manutenzione doveva essere fatta dopo dieci anni dalla costruzione
della spiaggia, e invece dopo vent’anni è stata lasciata andare in degrado». Segnalazioni che negli ultimi anni più volte sono state fatte dai pellestrinotti, con i timori che si sono puntualmente realizzati e un tratto di spiaggia che ora è scomparso. (s.b.)

giovedì 3 maggio 2018

Fiamme in un camion dei rifiuti

 È accaduto a Pellestrina: sotto accusa un razzo di segnalazione. A fuoco anche il nastro trasportatore di Ecoprogetto a Fusina 

 Ha rischiato di esplodere a causa di alcuni razzi gettati nell'immondizia, ma i suoi veloci riflessi lo hanno salvato. La scampata tragedia è avvenuta a Pellestrina, all'altezza di Ca' Roman. Un operatore di Veritas, mentre trasportava rifiuti a bordo del camion di servizio, ha sentito puzza di bruciato. D'istinto ha guardato il carico e si è accorto che stava uscendo del fumo da uno dei cassonetti che stava trasportando. In una manciata di minuti ha eseguito una manovra cruciale: ha portato il camion lontano dalle case in un posto isolato, ha scaricato i rifiuti e li ha spenti con l'estintore dato in dotazione dalla società. Quando è riuscito a spegnere l'incendio che stava per divampare a bordo, si è accorto che tra i rifiuti c'erano alcuni razzi che qualcuno ha gettato nell'immondizia. Se l'operatore non si fosse accorto di quanto stava accadendo, nel giro di pochissimo il razzo avrebbe potuto esplodere con delle conseguenze immaginabili. «Da qualche settimana anche a Pellestrina i contenitori per il rifiuto secco sono chiusi da una calotta che si apre con una chiave personale, consegnata a ciascun utente» fa sapere Veritas « Controllando le aperture, cercheremo ora di risalire all'autore del conferimento». L'autore del gesto ha le ore contate: «È assolutamente vietato lasciare in strada o gettare tra i rifiuti, nei cassonetti o nei contenitori per la differenziata razzi, articoli pirotecnici e altri materiali esplosivi. Questi prodotti possono scoppiare o incendiarsi» spiega Veritas « I rifiuti, una volta raccolti, sono triturati meccanicamente e questa operazione può provocare scintille, con evidenti e gravi conseguenze alle persone e a tutte le cose circostanti».Lo scorso giugno per esempio, nella sede di Fusina, un razzo di segnalazione, nascosto in un mobile che una macchina stava triturando, aveva causato un grande incendio, distruggendo il nuovo capannone dei rifiuti ingombranti della società Eco-ricicli. «Gli ecocentri ed ecomobili di Veritas non sono autorizzati a ritirare razzi e materiali esplosivi» puntualizza la società di rifiuti «I venditori di articoli pirotecnici hanno l'obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati». Un altro incendio è divampato nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, nell'impianto di Eco Progetto a Fusina. Alle 2.30 ha preso fuoco un nastro trasportatore che, per fortuna, era spento dalle 22. Sul posto sono intervenuti subito i pompieri e l'Arpav che ha escluso conseguenze ambientali. Sembra che la causa sia stata il surriscaldamento di un motore. Il pm di turno Giorgio Gava attende la relazione della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco per decidere come procedere. Al momento la pista più accreditata è quella di un incendio accidentale o colposo. Il nastro trasportatore completamente distrutto rende le indagini non semplici.

«Risaliremo a chi ha buttato il razzo nel cassonetto»


Da qualche settimana, anche a Pellestrina i contenitori per il rifiuto secco sono chiusi da una calotta, che si apre solo con una chiave personale consegnata a ciascun utente.

Controllando le aperture, Veritas cercherà ora di risalire all’autore del conferimento. Veritas ricorda che è assolutamente vietato lasciare in strada o gettare tra i rifiuti, nei cassonetti o nei contenitori per la differenziata razzi, articoli pirotecnici e altri materiali esplosivi. Si tratta, infatti, di prodotti che possono scoppiare o incendiarsi: i rifiuti, una volta raccolti, sono triturati meccanicamente e questa operazione può provocare scintille, con evidenti e gravi conseguenze alle persone e alle cose.

Inoltre, gli Ecocentri ed Ecomobili di Veritas non sono autorizzati a ritirare razzi e materiali esplosivi. I venditori di articoli pirotecnici, razzi di segnalazione compresi, hanno l’obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati. Lo stabilisce il decreto del ministero dell’Ambiente 101/2016.

L’articolo
4 dice infatti che «il distributore di articoli pirotecnici raccoglie gratuitamente quelli inutilizzati, scaduti o non più suscettibili di ulteriore uso per le finalità cui sono destinati e i rifiuti derivanti dal loro utilizzo, consegnati dall’utilizzatore».

martedì 1 maggio 2018

Calcio Dilettanti, ecco i primi verdetti

Record delle isole veneziane: promosse San Pietro, Pellestrina, Lido e Nettuno 

 Otto promozioni e nove retrocessioni. Al termine della stagione regolare nei Dilettanti regionali, il bilancio per le squadre della nostra provincia è provvisoriamente in rosso, seppure di poco. Ma il conto di promozioni e retrocessioni è parziale. Sono nove, infatti, le squadre che inseguono ancora il sogno della promozione, da conquistare attraverso i playoff. Mentre per cinque formazioni lo spettro della retrocessione è ancora presente, visto che dovranno disputare i playout.

Le promozioni. L’ultima giornata ha sancito il trionfo del Sandonà, che ha vinto il girone B di Eccellenza riportando il calcio biancoceleste in serie D dopo cinque anni. La promozione del Sandonà compensa la retrocessione della Calvi Noale, che ritorna nei Dilettanti regionali. In Prima Categoria già la settimana scorsa ha festeggiato la Julia Sagittaria, tornata in Promozione dopo una cavalcata trionfale nel girone H. In Seconda Categoria sono tre le squadre promosse. Festeggiano il Nuovo San Pietro, che ha vinto il girone L, e il Pramaggiore, che ha dominato il girone O. All’ultima giornata si è aggiunto il Lido di Venezia, che si è imposto al fotofinish nel gruppo N. In Terza Categoria hanno conquistato la promozione Juventina Marghera, Nettuno Lido e Pellestrina. Una curiosità: è stata una stagione trionfale per le squadre delle isole veneziane, con quattro promozioni.

Le retrocessioni. In nove dicono addio alla categoria, retrocedendo nel campionato inferiore. In Promozione saluta il Pro Venezia. Mentre Cavarzere, Treporti e Fossaltese abbandonano la Prima. Dal campionato di Seconda retrocedono direttamente Ambrosiana Sambruson, Città di Venezia, Sindacale, Villanova e Meolo.

Playoff e playout. Domenica prossima riposo per tutti, poi dal 13 maggio spazio a playoff e playout. Partiamo dai playoff. In Prima girone E si giocherà Mellaredo-Fossò. La vincente sfiderà lo Janus già qualificato al secondo turno. Nel girone H, invece, per il grande distacco in classifica, il Fossalta Piave ha già conquistato il pass per il terzo turno e dunque tornerà a giocare solo a fine maggio. In Seconda saranno due le sfide dei playoff in programma il 13 maggio: Sporting Scorzè - Sant’Erasmo e Burano- Jesolo. Sono già qualificate al secondo turno Campocroce e San Stino. I playout si disputeranno sui 180’: andata il 13 maggio, ritorno il 20 maggio.

In Promozione il Favaro si giocherà la salvezza contro la Solesinese, andata in terra padovana. In Seconda si affronteranno Vigonovo - Vetrego per il girone N e Teglio Veneto – Lugugnana per il gruppo O. Andata in casa della peggio classificata.  
Giovanni Monforte

domenica 29 aprile 2018

«Distretto sanitario servono più specialisti»

Il distretto sanitario di Pellestrina è sempre più utilizzato dai residenti, che però ora chiedono anche una maggiore disponibilità di specialisti. Sono infatti sempre più numerose le richieste che arrivano alla Municipalità, affinché si faccia intermediaria con la Usl 3 per l’invio al distretto di medici ortopedici, cardiologi o fisiatri alcuni giorni al mese. Tutto nasce dal fatto che a Pellestrina moltissimi dei 3.500 abitanti sono anziani, che quindi si scontrano con la difficoltà a spostarsi a Venezia o Mestre, ed eventualmente Chioggia per sottoporsi a visite specialistiche.

Da qui la necessità, anche un paio di giorni al mese oppure mano a mano che si accumulano le prenotazioni, di poter essere visitati nella sede di Sestiere Scarpa e non altrove. Una sede oltretutto quasi nuova di zecca, dal momento che l’ex Usl 12 due anni e mezzo fa aveva completato i lavori di ristrutturazione. Spazi e servizi sono stati rinnovati grazie anche a una riorganizzazione.

Dopo il restauro dei pontili per le idromabulanze (compreso quello a Santa Maria del Mare), i locali del distretto sanitario di Pellestrina sono stati riportati a una situazione di pieno decoro compresi il giardino, le recinzioni e la rampa di accesso per i disabili. I muri esterni sono stati ripuliti e tinteggiati, così come i serramenti. Importanti anche i lavori sugli interni con pulizie, ridipinture, ristrutturazione dei bagni, acquisto di nuovi arredi e sostituzione di quelli presenti negli ambulatori e nelle sale di attesa.

I servizi ambulatoriali sono stati infine dotati di nuove attrezzature sanitarie. Una sede che offre i servizi di assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare, centro unico prenotazioni, centro prelievi, guardia medica, oltre ovviamente ai servizi di emergenza/urgenza e ai servizi amministrativi e di anagrafe sanitaria.

L’Usl 3 sta inoltre lavorando per realizzare la nuova piazzola destinata all’elisoccorso, visto che le uniche due aree ora utilizzabili in caso di grave necessità sono i campi sportivi di Pellestrina e San Pietro in Volta, ma i cui cancelli

possono essere chiusi anche a chiave quando non sono utilizzati, con tutti i problemi del caso. Il distretto sanitario di Pellestrina è poi a sua volta incorporato nel distretto 1 di Venezia, che comprende anche il Monoblocco del Lido a San Nicolò. 
Simone Bianchi

Vince la maestra merlettaia Leda Vianello

Una buona partecipazione di pubblico e tanti prodotti artigianali di grande bellezza che hanno creato forte curiosità, soprattutto tra i più giovani hanno decretato il successo ieri a Pellestrina del doppio appuntamento dedicato al mondo femminile, con la consegna del primo " Premio Venezia Città delle Donne" per celebrare le figure femminili che più fortemente caratterizzano la storia di Venezia nel campo del sapere artigianale, delle arti, dell'economia, dell'insegnamento e di tutti quei settori che contribuiscono a far crescere il corpo sociale cittadino. Quest'anno il Premio assegnato a Leda Vianello storica maestra merlettaia di Pellestrina, e la presentazione dei lavori tipici della tradizione veneziana. La giornata è iniziata proprio con questa esposizione, in campiello Brasiola con la partecipazione di una decina di merlettaie di tutte le età, che hanno mostrato, e in certi casi anche iniziato a creare, i merletti "da corredo" per le giovani spose, in una cornice tipica dell'isola tra scorci di vita locale e i pescatori che hanno in contemporanea dato un esempio della tradizionale riparazione delle reti da pesca con metodi e segreti tramandati da padre in figlio dalle singole famiglie. A seguire, nell'aula magna della scuola media Pietro Loredan, è stato proiettato il video "Le Pellestrinotte" ideato e montato da "Progetto Futura", con interviste alle donne dell'isola e ad alcune ragazzine che praticano l'arte del merletto, la voga alla veneta e la pesca. Alla presenza della presidente della Fondazione Civici Musei di Venezia Mariacristina Gribaudi, e della vicesindaco del comune di Venezia Luciana Colle, è stato infine consegnato il premio a una commossa Leda Vianello. «Un ringraziamento sentito va al Comune di Venezia e alla Fondazione Civici Musei, ma soprattutto alle esperte merlettaie di Pellestrina, perchè senza di loro non esisterebbe questo patrimonio dell'umanità» ha commentato il consigliere delegato ai rapporti con le isole, Alessandro Scarpa «Questa è stata una giornata di aggregazione per tutta l'isola di Pellestrina all'insegna della tradizione, con la consapevolezza dell'importanza fondamentale di tramandare le tradizioni ai più giovani, cosi da preservarle per il futuro».
Massimo Tonizzo

venerdì 27 aprile 2018

“Premio Venezia città delle donne” alla scuola Loredan

La lavorazione del merletto è una delle storiche attività dell’isola, tramandata di generazione in generazione, e che domani vivrà del Premio Venezia città delle donne. L’iniziativa verrà organizzata alla scuola media Loredan. Saranno presenti il presidente della Fondazione Civici Musei di Venezia, il vicesindaco, il consigliere comunale delegato per le isole e il presidente della Municipalità.

Si comincerà alle 16.30 in Campiello Brasiola con una decina di merlettaie che esporranno i loro merletti per creare un corredo per le giovani spose e per valorizzare il lavoro femminile. A seguire i pescatori con la loro manualità daranno forma alla tradizionale riparazione delle reti da pesca, con metodi e segreti tramandati di padre in figlio nelle famiglie locali.

Quindi nell’aula magna della scuola Loredan sarà proiettato il video “Le pellestrinotte”, ideato e montato da Progetto Futura con interviste alle donne dell’isola

e ad alcune ragazze che hanno già imparato l’arte del merletto. Ad accompagnarle ci sono anche sportive che praticano la voga alla veneta, calcio e anche donne impegnate nel mondo della pesca. L’iniziativa sarà un momento di aggregazione per tutta Pellestrina. (s.b.)

L'isola delle donne Premio e docufilm sulle merlettaie

Pellestrina in festa per la seconda edizione del Premio Venezia Città delle Donne con presentazione del docufilm: "Futura nella mia stanza guardando al domani: le pellestrinotte" ideato da Mattia Berto, sabato 28 aprile alle 16.30, in campiello Brasiola con esposizione di merletti e dimostrazione, e alle 17.30, alla scuola media Pietro Loredan, proiezione del docufilm e premiazioni.Ideato e avviato dalla Fondazione Musei Civici due anni fa, il progetto culturale "Venezia Città delle Donne" promuove, attraverso suggestioni e momenti di approfondimento, una più ampia riflessione sul ruolo della donna nei secoli, con particolare attenzione all'ambito veneziano. Per celebrare le figure femminili che più fortemente caratterizzano la storia di Venezia nel campo del sapere artigianale, delle arti, dell'economia, dell'insegnamento e di tutti quei settori che contribuiscono a far crescere il corpo sociale cittadino, la Fondazione Muve ha istituito lo scorso anno il "Premio Venezia Città delle Donne", con il quale si intende celebrare ogni anno una donna che si è saputa distinguere nel proprio ambito, divenendo un punto di riferimento e un 'simbolo' per la contemporaneità e le generazioni future. L'edizione 2018 del Premio andrà alla merlettaia Leda Vianello di Pellestrina, che da 30 anni esegue merletti a fusello ed insegna questa antica arte, appresa giovanissima dalla madre, presso la Scuola del Merletto a tombolo e fuselli dell'isola. Suddiviso in quattro capitoli il progetto "Futura" racconta le donne veneziane delle isole della laguna, in questo caso il focus è su Pellestrina, famosa per il fiorire nei secoli dell'arte del merletto a tombolo e fuselli. Attraverso interviste a bambine e donne adulte, appartenenti alle più diverse estrazioni sociali, etnie e temperamenti, il video documenta il racconto al femminile di chi nasce e cresce in questi luoghi. Ne è scaturito un affresco di donne che fanno mestieri differenti ma soprattutto è emerso un vero e proprio mosaico di storie e relazioni umane appassionanti e vere. Il tutto è stato immortalato negli scatti di Giorgia Chinellato, raccolti in una piccola pubblicazione che sarà presentata a margine dell'iniziativa.

martedì 24 aprile 2018

Scontro camion-scooter a Pellestrina, un ferito grave

Sessantenne alla guida del motociclo si è scontrato sulla strada dei Murazzi a Pellestrina, trasportato in elicottero e Mestre 

 Un sessantenne di Pellestrina è stato ricoverato ieri all’Ospedale dell’Angelo di Mestre, dopo essersi scontrato con il suo motociclo contro un furgone nelle vicinanze della chiesa di Sant’Antonio. Alle 12. 45 R. V. è giunto all’incrocio tra Carrizzada Sant’Antonio e Strada Comunale dei Murazzi. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio dei carabinieri, fatto sta che i conducenti del motociclo e del furgone non sono riusciti a evitarsi, e l’impatto è stato molto violento.
Ad avere la peggio è stato R. V. , caduto poi sull’asfalto ma subito soccorso da chi guidava il furgone e da alcuni passanti. Oltre ai carabinieri è stato chiamato il Suem.

I primi ad arrivare sono stati medici e infermieri dal vicino distretto sociosanitario e, vista la gravità dell’incidente e il sospetto che il sessantenne potesse aver subito anche lesioni interne o cerebrali, è stato richiesto l’intervento anche dell’elisoccorso.

Dopo pochi minuti l’elicottero del Suem decollato dall’Ospedale di Padova è arrivato a Pellestrina, atterrando nel campo sportivo che si trova a un centinaio di metri dal luogo dello scontro, dovendo ancora essere costruita la piazzola dedicata accanto al distretto sociosanitario. Il ferito è stato quindi caricato sull’ambulanza medicalizzata in servizio ventiquattro ore su ventiquattro al distretto di Pellestrina, e trasportato fino al campo sportivo, da dove poi è ripartito con destinazione Ospedale dell’Angelo di Mestre.
L’uomo è stato preso in carico dal personale del Pronto soccorso. È risultato politraumatizzato, avendo riportato alcune fratture, traumi ed escoriazioni per lo scontro con il furgone e la caduta sull’asfalto. Le sue condizioni sono apparse da subito stabili, e non di gravità tale da richiedere il passaggio nel reparto di Rianimazione. Non essendo quindi in pericolo di vita, è stato sottoposto a tutte le verifiche diagnostiche del caso e alle cure necessarie per far fronte ai traumi riportati.

Starà ora ai carabinieri in servizio a Pellestrina, e alle dipendenze del comando di Chioggia, ricostruire la dinamica dell’incidente anche in base alle testimonianze dei conducenti e dei passanti. Non sono numerosi gli incidenti stradali che si verificano nel corso dell’anno a Pellestrina, poiché molte aree sono pedonalizzate e poche le strade percorribili rispetto ad esempio al Lido.
Tuttavia l’esito degli incidenti che avvengono è spesso grave, o comunque tale da richiedere un ricovero ospedaliero immediato. La viabilità dell’isola, infatti, nella sua semplicità ha riservato purtroppo spesso brutte sorprese. La situazione peggiora soprattutto nel periodo primaverile ed estivo con l’incremento della presenza di cicloturisti nel fine settimana, e l’uso di motorini e scooter da parte dei residenti, portando a un aumento del traffico in strade spesso molto strette.
Il recente
ritorno della Polizia municipale, a svolgere alcune delle proprie mansioni anche a Pellestrina, può essere in questo senso un aspetto molto importante a livello preventivo e dissuasivo in termini di rispetto del Codice della strada.

Demanio a Venezia: hotel e resort nei forti e nelle caserme

Turismo, laguna e tesori. A giorni saranno rese note le offerte per le Batterie del Lido e di Pellestrina 
 
Un tempo servivano per la difesa di Venezia, ma in futuro potrebbero diventare altri alberghi. Parliamo della Batteria Emo, della Caserma della Guardia di Finanza del Lido e della Batteria Marco Polo di Pellestrina.
Tra qualche giorno il demanio renderà noto ufficialmente il numero delle offerte giunte per la concessione dei tre immobili. Sembra che siano arrivate delle richieste per la Batteria Marco Polo e per la caserma della Guardia di Finanza, mentre nessuna per la Batteria Emo, ricoperta di vegetazione.
 Demanio. Il bando “Cammini e Percorsi”, uscito lo scorso 4 dicembre, rientra nelle concessioni degli immobili ubicati «lungo cammini storico religiosi e percorsi ciclopedonali».
Più volte il demanio ha detto che mettere in concessione gli immobili rientra nella necessità di non lasciare le strutture in stato di abbandono.
C’è da ricordare che, per gli immobili non ritenuti parte del patrimonio culturale, la richiesta del passaggio da bene demaniale a comunale è scaduta il 31 dicembre 2016, ma per quelli invece considerati culturali è sempre aperta la possibilità di fare la richiesta, a condizione che ci sia un progetto di recupero.
Più volte l’Istituto Italiano dei Castelli ha chiesto al Comune di acquisirli, presentando il dossier sul «Piano strategico dello Sviluppo culturale delle Fortificazioni Veneziane», ma non c’è stato verso. Ora gli immobili si trovano sopraffatti dalla natura che ha stretto in una morsa pietre e storia.
«Se l’amministrazione li avesse acquisiti» spiega Andrea Grigoletto dell’Istitutop Italiano dei Castelli «ora avrebbe potuto avere i canoni di concessione, magari facendo un accordo con le realtà del luogo o anche con i ristoratori locali, ma avrebbe potuto avere un bene e decidere che cosa farne, mentre così sapremmo a sorpresa tra una settimana che cosa ospiterà il nostro territorio».
Al bando è allegato un dossier con schede sugli eventi culturali più conosciuti di Venezia (come la Vogalonga), numeri con i flussi turistici (presenza, arrivi), indicazioni sul turismo lento associato ai percorsi naturali e anche le possibili forme di supporto finanziario.
Batteria Marco Polo. Oltre a luogo di ristoro, il demanio indica per la batteria di San Pietro in Volta a Pellestrina, altre destinazioni come area per bici o per cavalli, ambulatori medici o botteghe per prodotti a chilometro zero, ma anche servizi alla persona, alla spiaggia e al cicloturismo.
La Marco Polo rientrerebbe nella ciclovia Vento (Torino-Venezia, 679 km di cui solo 102 pronti). Chiamato anche Forte Belvedere per la vista spettacolare, è stata realizzata dagli Austriaci tra il 1832 e 1842. Circondata dall’acqua e formata da sei strutture, la Batteria occupa una superficie territoriale di due ettari abbondanti ed è in pessimo stato.
Caserma della Finanza. Situato agli Alberoni, il complesso è rivolto alla laguna ed è composto da tre corpi per una superficie di 2.400 metri quadrati. Anche in questo caso il bando prevede una serie di destinazioni rivolte al turismo. A differenza dei forti, più rudimentali, l’immobile sembra essere più predisposto a diventare un albergo con vista sulla laguna.
 Batteria Emo. Anche la Batteria Emo, conosciuta anche come Batteria Casabianca in Via Pigafetta, rientra nella ciclovia Vento. Le possibili destinazioni d’uso sono turistico culturali. Si tratta di una struttura realizzata a metà Ottocento dagli Austriaci, in pessimo stato conservativo, usata tra il 1900 e il 1913 per posizionare i cannoni da difesa. Sembra che nessuno abbia partecipato, lasciando un altro rudere in stato di abbandono per chissà quanto altro tempo.

lunedì 23 aprile 2018

«Giochi rotti nei parchi pubblici, bisogna intervenire»


La primavera è ormai inoltrata, ma al Lido e Pellestrina continua a non essere all’altezza la condizione di numerosi parchi pubblici. Il tasto più dolente rimane quello legato ai giochi per i bambini, alle superfici antitrauma e ai percorsi per le mamme con i passeggini, ma non meglio va sotto il profilo degli escrementi dei cani lasciati liberi dai padroni al cospetto invece delle regole.

La gestione delle aree verdi delle due isole non è più di competenza di Veritas da alcune settimane, ma al lavoro ci sono alcune cooperative come sancito dai nuovi accordi comunali. Da qui la Municipalità si aspetta molto per poter risolvere le problematiche esistenti. «La situazione peggiore è quella del parco Turcato alle Terre Perse» sottolinea il presidente municipale, Danny Carella. «Lì le famiglie fanno i conti con giochi danneggiati, e alcuni sono stati anche rimossi perché rotti e non più utilizzabili. Solo che non sono stati sostituiti, ed è un bel problema se proprio nei parchi si vogliono far giocare i bambini. Ma anche al parco Quattro Fontane non va certo meglio, così come all’ex Luna park di via Lungomare D’Annunzio. C’è poi il capitolo legato ai parchi di Pellestrina. Se il verde pubblico bene o male è sempre stato curato, servono investimenti da parte del Comune per i giochi. Sappiamo che l’Amministrazione ha investito 250 mila euro sul parco Albanese di Mestre. Ora, ci sono altre difficoltà rispetto a quelle delle nostre due isole, ma con molto meno rispetto a quella cifra si risolverebbero di
sicuro tutte le criticità».

Poi rimane sempre il nodo dell’ex cral della Favorita, dove tante associazioni sono pronte a intervenire, ma dove al momento non si sblocca la situazione per l’eventuale gestione e tipologia di interventi per il recupero dell’area. (s.b.)

venerdì 20 aprile 2018

Actv ripristina la tratta Pellestrina-Chioggia per le bici

Da domani pedalare in bicicletta da Punta Sabbioni fino a Chioggia sarà più facile grazie al ripristino del servizio di trasporto bici tra Pellestrina e Chioggia. In questo modo sarà completato ancora una volta il collegamento lungo il litorale veneziano. Actv ha infatti annunciato la conferma di un servizio che è sempre molto utilizzato dai turisti, specie dagli amanti delle due ruote che hanno così la possibilità di transitare lungo le strade di Pellestrina e del Lido, sfruttando le varie opportunità della rete di trasporto pubblico. Un modo per agevolare tutte le persone che vogliono raggiungere le spiagge del litorale o fare una gita tra mare e laguna in sella a una bicicletta, godendosi il verde, la natura, i murazzi e anche magari una sosta nei ristoranti delle due isole attraversate. Il percorso sarà oltretutto più accessibile ai cicloturisti. Oltre alle corse della linea 14 tra Punta Sabbioni e Lido (terminal di Santa Maria Elisabetta), alcune delle quali garantite con motonavi per consentire una maggiore disponibilità di spazi per il trasporto delle bici (seppur sempre a discrezione dell'equipaggio per motivi di sicurezza), da domani tornerà il rinforzo del collegamento tra Chioggia e Pellestrina. Il motobattello attrezzato e certificato può trasportare fino a 40 biciclette e oltre 100 passeggeri, assicurando in quest'ultima tratta dodici corse giornaliere il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Le partenze da Chioggia per Pellestrina saranno alle 9.20, 10.20, 11.20, 15.45, 16.45 e 17.45. Quelle da Pellestrina per Chioggia alle 9.45, 10.45, 11.45, 16.15, 17.15 e 18.15. Il costo del trasporto della bici è di un euro a tratta, che va ad aggiungersi a quello del biglietto per i passeggeri. (s.b.)

martedì 17 aprile 2018

Nuovo San Pietro, quanto è buona la Prima

Calcio seconda categoria. La squadra isolana allenata da Franco Cerilli matematicamente promossa 

 Vincere il campionato e tornare in Prima Categoria dopo 18 anni di attesa è un’impresa straordinaria, conquistare i punti della matematica promozione sul campo della diretta rivale non ha prezzo. E così il San Pietro in Volta vince proprio sul campo di quel Codevigo che per tutta la stagione ha fatto a spallate con i gialloblù isolani, dando via ai festeggiamenti che sicuramente dureranno per un bel po’. Già domenica sera il primo assaggio con i caroselli delle auto che hanno fatto il giro dell’isola e brindisi che si sono protratti fino a notte fonda. È il San Pietro in Volta del presidente Antiga, del direttore Piero Scarpa, del factotum Daniele Scarpa, una autentica icona della società che ogni giorno parte da Mogliano e si reca in isola, ma anche di mister Franco Cerilli e dei molti dirigenti nostrani che hanno fatto squadra per raggiungere un risultato atteso ma non casuale.

La promozione è il frutto di una programmazione iniziata lo scorso anno, quando la società mi ha ingaggiato e mi ha spiegato quali erano le ambizioni» spiega proprio Cerilli «è una società nuova, solida, ambiziosa che dopo 18 anni è riuscita a tagliare il traguardo della promozione in Prima Categoria». Impresa compiuta proprio sul campo dei grandi rivali di questa stagione, il Codevigo. «Visto il vantaggio che avevamo in classifica» continua il tecnico chioggiotto «siamo scesi in campo tranquilli e sereni, con la convinzione che se anche le cose fossero andate male, avevamo comunque altre opportunità per ottenere la promozione. Poi abbiamo visto tutta quella gente che si è mossa da San Pietro in Volta ed è arrivata in massa a Codevigo e allora abbiamo pensato che, insomma, si poteva chiudere la pratica. Così è stato, abbiamo vinto per 3-2 e la gioia sul campo è stata davvero tanta e voglio ringraziare davvero tutti quanti hanno contribuito a questo risultato».

Un San Pietro in Volta autoctono, con soli due “foresti” , due “ciosoti” , Johnny Garbin ed il portiere Giuseppe Cerilli, accorso in aiuto dello zio dopo che il portiere titolare aveva accusato dei malanni fisici. «Giuseppe era fermo e così gli ho chiesto

se veniva a darci una mano» precisa l’allenatore «è comunque l’impresa di un gruppo di ragazzi straordinari che ha vinto 22 partite su 28. Abbiamo preso qualche gol di troppo, ma su questo si può tranquillamente sorvolare». 
Daniele Zennaro

mercoledì 11 aprile 2018

Gli studenti del Corner ripuliscono tutta la spiaggia

Duecento studenti veneziani e i loro sei insegnanti hanno partecipato nello scorso fine settimana a una pulizia straordinaria della spiaggia di Ca’ Roman. L’oasi gestita dalla Lipu (la Lega di protezione degli uccelli) sta vivendo un periodo ricco di iniziative con la partecipazione di molti cittadini di tutte le età.

In questa occasione sono stati protagonisti gli studenti dell’Istituto Vendramin Corner al completo e hanno pulito la spiaggia dalla plastica. Tale operazione va fatta a mano, perché si deve separare dalla sostanza organica depositata dalle mareggiate sull’arenile. La sostanza organica, lasciata sul posto, ha una funzione insostituibile per avviare l’intero ecosistema; dalla sua decomposizione si ottengono i nutrienti per le erbe pioniere e le graminacee che formano le dune. E attira tutti gli insetti,

crostacei e invertebrati che diventano cibo per gli uccelli che frequentano le spiagge. I volontari della Lipu hanno realizzato palizzate a difesa della nidificazione dei fratini lungo l’arenile di fronte l’oasi. Coinvolti nelle iniziative anche turisti e residenti. (s.b.)

giovedì 5 aprile 2018

Pellestrina, i residenti chiedono il diretto Chioggia-Venezia

I disagi vissuti dai residenti nell’utilizzo della linea 11 da Pellestrina al Lido, per i troppi turisti in transito, in queste ore hanno fatto riemergere la proposta di tornare a istituire una linea diretta con motonave tra Chioggia e Venezia. Da un lato c’è chi propone che venga inserita in alternanza al ferry boat tra le due isole, mentre dall’altro che sia aggiunta senza alcuna decurtazione. La prima a muoversi è stata Daniela Giadresco, abitante degli Alberoni. «La linea 11, in rosso nel bilancio Actv, viaggia 24 ore su 24, garantendo ogni ora anche il servizio notturno, mentre due nuovi imbarcaderi sostitutivi del ferry boat, costo 130 mila euro, restano inutilizzati a Santa Maria del Mare e agli Alberoni Rocchetta», spiega. «Gli abitanti di Pellestrina, possono raggiungere la terraferma in 25 minuti via Chioggia, tanto che molti parcheggiano lì l’auto, e se gravitano invece sul Lido e Venezia la lasciano agli Alberoni». Dalla Municipalità
il presidente Danny Carella osserva: «Non sono per un taglio di servizi del ferry boat che serve la linea 11, semmai la motonave da Chioggia a Venezia dovrebbe essere istituita a prescindere. L’aumento dei turisti è evidente, sia nei fine settimana che in estate». (s.b.)

mercoledì 4 aprile 2018

Pasqua con vaporetti senza bici

Protesta di Montanariello (Pd): «È un servizio che va potenziato»   

 Brutta sorpresa, durante il week end di Pasqua, per chi voleva recarsi in escursione a Pellestrina in bicicletta. A causa del sovraffollamento turistico le bici non sono state imbarcate all’interno del vaporetto che da piazza Vigo porta all’isola lagunare, con buona pace degli amanti del cicloturismo. «Trovo singolare», afferma Jonatan Montanariello, consigliere Pd, «come questa problema sia d’interesse di alcuni amministratori veneziani toccati dal fenomeno in seconda battuta, visto che in realtà il disagio lo ha la città di Chioggia che deve rispondere a coloro che sono rimasti a terra. Invito pertanto Actv ad attivarsi subito per il ripristino del servizio di imbarco delle bici come lo scorso anno che aveva dato risposte importanti per il cosiddetto turismo lento e balneare che sceglie Chioggia come punto d’imbarco» . «Resto basito», continua Montanariello, «quando scopro che questi amministratori veneziani invitato gli operatori privati ad usare con parsimonia il servizio, come se il trasporto pubblico non lo prevedesse già o, ancor peggio, come se non lo considerassero in grado di aggredire il crescente mercato». Montanariello
fa sapere che chiederà una commissione che coinvolgerà Actv per capire che cosa aspetta l’azienda di navigazione veneziana a potenziare il servizio, in attesa magari di sapere se il tunnel ciclabile sotto il Mose sia solo un’utopia o una potenziale opportunità futura. (d.z.)

domenica 1 aprile 2018

Vaporetto pieno, Pellestrina resta isolata

Con le vacanze pasquali tornano i problemi al terminal della linea 11 di Pellestrina. Per la corsa delle 10.25, diretta al Lido, ieri mattina non sono mancate proteste da parte dei residenti, rimasti a terra per il gran numero di turisti giunti in vaporetto da Chioggia. Una vicenda nota ormai da anni, per la quale le associazioni e la municipalità dell'isola non hanno mancato di farsi sentire verso Comune e Actv.Puntualmente è successo anche ieri, e Lorenza Vianello, presidente dell'associazione "Tra mare e laguna", rincara la dose: «Siamo stufi di fare i conti con una situazione di cui non abbiamo colpe. Actv sa benissimo con cosa ci confrontiamo, e non succede solo a Pasqua o al ponte del primo maggio, ma ogni fine settimana e per tutti i mesi più caldi che attirano turisti da Chioggia verso il Lido e Venezia. In tanti anche questa volta non sono riusciti a salire sull'autobus perché ce n'era uno soltanto in servizio, persone che dovevano andare al lavoro, all'Ospedale Civile o comunque che hanno bisogno di garanzia di mobilità all'ora che vogliono senza dover essere penalizzati da dieci turisti in più che scelgono il transito attraverso le isole piuttosto che per la terraferma».In passato erano state fatte varie proposte ad Actv, tra cui quella di lasciare un mezzo in caso di necessità a Pellestrina, in modo che potesse garantire una corsa bis all'occorrenza. Sono sempre di più, infatti, i turisti che evitano di dormire in albergo al Lido o a Venezia, e preferiscono Chioggia o Sottomarina. Poi, non per comodità ma i paesaggi suggestivi all'interno della laguna, salgono sul vaporetto al terminal di piazza Vigo e arrivano a Pellestrina, da dove poi proseguono con l'autobus di linea 11 fino al Lido e quindi raggiungono Venezia. Una tendenza alcuni anni fa, una costante con numeri sempre più consistenti negli ultimi tempi. Ma il problema della linea 11 è appunto noto da tempo, come del resto quello legato ai piani di emergenza in caso di avaria del ferry boat tra Santa Maria del Mare e Alberoni, che permette proprio ai pellestrinotti di attraversare il canale portuale di Malamocco. Spesso i ferry boat sono andati in avaria, il servizio si è interrotto con tutti i problemi del caso e le proteste.La Municipalità e i comitati più volte hanno chiesto piani di emergenza con mezzi di "scorta" disponibili in pochi minuti, ma senza finora soluzioni definitive.
Simone Bianchi

sabato 31 marzo 2018

Veritas, ripuliti tutti gli arenili

Pulizie straordinarie della spiaggia a Pellestrina per liberare la “passeggiata” dalla sabbia accumulata negli ultimi giorni proprio in tempo per le festività pasquali. Grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, il Comune in collaborazione con Insula e Veritas, è intervenuto negli ultimi giorni nella
zona di Pellestrina e San Pietro in Volta per pulire la sabbia che, causa il forte vento di bora, aveva invaso una parte della passeggiata dei Murazzi e la strada carrabile arrivando perfino a formare alte dune. L’intervento è riuscito e la passeggiata è di nuovo frequentabile

venerdì 30 marzo 2018

Pellestrina, i chioschi saranno permanenti

Nei posteggi degli ambulanti vicino ai terminal, prima più piccoli e utilizzabili solo per cinque mesi 


I chioschi degli ambulanti a Pellestrina, nei due posteggi nelle vicinanze dell’imbarcadero del vaporetto per Chioggia e nei pressi del terminal del ferry boat di Santa Maria del Mare, diventeranno più grandi e da temporanei a fissi, aperti non più solo per cinque mesi, ma tutto l’anno. È la modifica al piano del per il commercio su aree pubbliche dell’isola, approvata ieri con una delibera della Giunta per incentivare, ove possibile e nel rispetto della tutela ambientale, le attività economiche del territorio che, grazie al loro impegno. Nello specifico si propone al Consiglio comunale che dovrà votare la delibera, di modificare una decisione presa nel 2007 che stabiliva le dimensioni e le caratteristiche delle strutture, nonché la durata temporale dell’occupazione dei posteggi: si propone di passare, previa acquisizione dei titoli edilizi ed igienico sanitari, da banchi amovibili a chioschi fissi posizionati su una superficie che va dai precedenti 8 per 6 metri ad una di 10 per 7 metri. Il tutto per un periodo d’utilizzo che passa dai precedenti 5 mesi (maggio-settembre) a 12 mesi. Viene infine confermata la finalità con cui vengono assegnati i posteggi che riguarderà il settore merceologico alimentare con possibilità di somministrazione.

Commenta il consigliere delegato alle Isole, Alessandro Scarpa Marta. «Dopo oltre 10 anni di attesa, siamo riusciti a modificare il vigente piano commerciale portando a ripensare l’offerta di un servizio da sviluppare nell’arco dell’intero anno. Avere oggi, in due punti strategici dell’isola, la possibilità di realizzare due chioschi fissi, non più dei banchi amovibili, permetterà alle attività economiche dell’isola di incrementare i
posti di lavoro che limiteranno l’esodo dei nostri ragazzi verso altri comuni. Inoltre, conclude il delegato Scarpa Marta, questi chioschi saranno un punto di ristoro e aggregazione per i giovani del luogo e per i visitatori, che avranno così a disposizione anche i servizi igienici».

lunedì 26 marzo 2018

Delfino spiaggiato a Pellestrina. Incubo reti e motori

Sul litorale veneto se ne contano una quindicina l’anno. Va peggio alle tartarughe: dal 2013 ne sono morte 252 


 Un delfino spiaggiato è stato trovato ieri mattina a Pellestrina e portato subito a Padova per essere analizzato. Qui, nel Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova, ogni giorno i veterinari cercano di capire perché delfini e tartarughe non ce la fanno. Amatissimi dagli umani, hanno comunque due storie diverse.
 Le tartarughe arrivano dalla Grecia per stare al calduccio e mangiare le alghe dei temperati fondali dell’alto Adriatico. I delfini invece abitano tra l’Italia e la Croazia per tutto l’anno, arrivando a 5000 esemplari. Reti, eliche dei motori, plastica sono tra le cause maggiori della morte di entrambe le specie e tra quelle che stressano di più.
Le tartarughe Caretta Caretta durante l’anno vivono nei mari del Mediterraneo, ma da aprile a ottobre si spostano nelle coste italiane e croate. Purtroppo però gli ostacoli non sono pochi e spesso non ce la fanno.

Ieri pomeriggio la Società Veneziana Scienze Naturali ha organizzato al Museo di Storia Naturale l’incontro “Spiaggiamento. Perché cetacei e tartarughe marine finiscono nelle spiagge?” con Nicola Novarini, l’esperto di tartarughe del Museo, e i veterinari Cinzia Centelleghe e Sandro Mazzariol dell’ateneo patavino.

I dati parlano di 252 tartarughe che dal 2013 al 2016 si sono spiaggiate sul litorale veneto e di una media di una quindicina di delfini all’anno, come dimostra l’esemplare di ieri mattina. Le cause di spiaggiamento per le tartarughe sono tra le più svariate.

«Per la prima volta» spiega Centelleghe «stiamo provando ad applicare un’analisi fatta solo sugli umani per capire se la causa di morte è l’annegamento. Ci sono tante specie morte per una causa che non riusciamo a capire. Se una persona muore annegata si trovano infatti nel suo corpo le tracce delle alghe diotomee, stiamo verificando se avviene così anche nelle tartarughe». Gli affascinanti rettili e i simpatici mammiferi vengono studiati in due modi: da vivi o da morti.

Da vivi, se rimangono feriti, vengono trasportati al Centro di Primo Soccorso Netcem agli Alberoni, come i casi recenti delle tartarughe Luna, Camilla e Olga, liberate in mare dopo essere state curate. Nel caso invece di spiaggiamenti vengono portate a Padova.
«Con la stagione calda in arrivo» spiega Novarini «Noi continueremo a parlare con i pescatori e a sensibilizzare i diportisti che rischiano di falciarle con le eliche se vanno troppo veloci. Poi la plastica, non bisogna buttarla perché può esser scambiata per cibo dalla tartaruga». Oltre alla specie tipica, la Caretta Caretta, sono state trovate in questi anni due specie rare: la tartaruga liuto e la tartaruga verde, entrambe morte. Insomma, con barche, traffico mercantile, pescatori e qualche virus non è facile e anche loro rischiano di stressarsi.
 Stessi rischi per i delfini, il più comune il tursiope. «Ce ne sono tra l’Italia e la Croazia circa cinquemila» spiega Mazzariol «Quest’anno inizierà un progetto con i pescatori, i primi che in mare possono imbattersi in un delfino». Tutti possono nel loro piccolo fare qualcosa, per esempio tenendo il mare pulito e avvertendo il Wwf se ci sono animali in pericolo (348.2686472).

martedì 20 marzo 2018

Raccolta differenziata al via consegna chiavi per le calotte

In vista della raccolta differenziata che comincerà a Pellestrina da domani, gli abitanti che ancora non l’hanno fatto, potranno ritirare le chiavette necessarie per aprire le calotte sui cassonetti del rifiuto secco domani, giovedì 22 e venerdì 23 dalle 10 alle 12. La consegna si terrà nella sede della municipalità di Pellestrina, sestiere Zennari 639. Per ricevere la chiavetta, i cittadini dovranno presentare la lettera già recapitata. In caso di smarrimento, serve avere con sé un documento di identità e l’ultima bolletta pagata della Tari. Da mercoledì 21 marzo debutterà il nuovo metodo di raccolta che prevede l’uso dei cassonetti con calotta per il secco e la raccolta dell’organico. Un sistema già collaudato in tutta la terraferma del Comune di Venezia e al Lido. I risultati, in termini di raccolta differenziata, sono buoni: in terraferma a gennaio scorso è arrivata al 67,30%; al Lido, dove questo sistema è in vigore da 3 anni, è al 62%. In un pieghevole spedito agli abitanti di Pellestrina, conclude Veritas, è stato
illustrato il nuovo metodo di raccolta e fornita qualsiasi altra informazione utile per differenziare i vari rifiuti. Insieme a questo, è stato spedito anche un invito personalizzato per ritirare la chiavetta necessaria ad aprire le calotte sui cassonetti. (e.p.)

venerdì 16 marzo 2018

Raccolta differenziata anche a Pellestrina

Anche Pellestrina sperimenterà la raccolta differenziata dei rifiuti. L’isola era uno degli ultimi luoghi della laguna dove ancora mancavano i cassonetti a calotta con le chiavi, e nelle ultime ore Veritas ha organizzato alcuni incontri con la cittadinanza per spiegare le nuove modalità di impiego e di raccolta delle immondizie. A tutti i nuclei famigliari è stata consegnata la chiave per poter utilizzare i nuovi contenitori a calotta, come da lungo tempo avviene in terraferma. Ai cittadini sono stati anche dati dei piccoli contenitori per l’umido da poter utilizzare in casa. La Municipalità ha messo a disposizione la propria sede per la distribuzione dei materiali e per gli incontri in cui sono stati spiegati i nuovi termini della raccolta. «Siamo molto soddisfatti di questo ulteriore passo avanti» ha detto il presidente municipale, Danny Carella. «Finalmente anche Pellestrina si mette al passo con questo progetto, e comunque noi rimarremo a disposizione della cittadinanza per eventuali problematiche come la richiesta di nuovi contenitori oppure lo spostamento dei cassonetti e delle isole ecologiche, qualora fossero necessarie delle modifiche agli schemi iniziali. I cittadini avranno a disposizione i contenitori per il secco a calotta, per vetro e plastica, carta e naturalmente l’umido. Ora non resta che sperare che le cose possano funzionare bene anche a Pellestrina, fermo restando che in alcune aree permane il problema degli abbandoni di rifiuti ingombranti, come ad esempio
nelle zone limitrofe ai cimiteri. Veritas ha ben spiegato a tutti che esiste il servizio di recupero gratuito a domicilio, ma in molti credono ancora che quei materiali, come mobili o elettrodomestici, sia meglio abbandonarli per strada o nei campi».  
Simone Bianchi

giovedì 15 marzo 2018

La laguna di Venezia "autogrill" per gli uccelli migratori: anche le rare cicogne nere

Lo staff della Lipu di Ca' Roman segnala giorni eccezionali per il misterioso e affascinante migrare delgi uccelli 
 
L'8 marzo è stata una giornata eccezionale di migrazione, per gli uccelli delle oasi protette in laguna di Venezia: un fenomeno osservato dagli esperti ornitologi ed appassionati in queste settimane che precedono la primavera.
Lo segnala lo staff Lipu dell'oasi di Ca' Roman: "La migrazione è fenomeno ancestrale e naturale, porta, per sopravvivere, intere popolazioni animali a spostarsi da un luogo all’altro", spiegamo mostrando le magnifiche foto scattate in questi giorni,, "gli uccelli sono indiscutibilmente i maestri di questo fenomeno, grazie alla loro conformazione e all’evoluzione".
Lo staff tecnico LIPU, in Ca’ Roman, sta svolgendo le consuete attività inerenti il monitoraggio dei flussi nella Riserva.
 "Poiane, falchi di palude, albanelle reali sono i rapaci più facilmente osservabili in questo periodo migratorio", spiegano, "a decine si fermano in volo sopra l’isola per sfruttare le correnti termiche ascensionali che si formano sopra le dune. Nei cieli sopra il mare, infatti, questo fenomeno non si si apprezza con tale intensità".
Parallelamente prosegue il passaggio dei colombacci e, nella zone della pineta, dei passeriformi: tordi, merli, fringuelli e peppole.
 La vera sorpresa è stato il passaggio di due belle e rare cicogne nere: "Questi due uccelli", spiegano, " si sono ritrovati a sfruttare le correnti d’aria sopra Ca’ Roman proprio in contemporanea con le gru , un esemplare di Nibbio Reale e qualche decina di altri rapaci tra poiane e falchi di palude, nel complesso uno spettacolo come poche volte accade".
Nella stessa riserva si possono  contemplare anche tutti quei limicoli, uccelli che rimestano nel fango, che in questi giorni di migrazione sfruttano le risorse di cibo della spiaggia come in un autogrill lungo l’autostrada. In questi giorni nella spiaggia si posso o infatti vedere molti piovanelli tridattili (in viaggio fino al circolo polare artico e oltre) e le elegantissime beccacce di mare.
E’ stato possibile, inoltre, ammirare più di un centinaio di magnifiche gru. Emblema della migrazione, nella loro tipica formazione a V, nel loro lungo viaggio verso l’Europa continentale dove, nelle radure e steppe nordiche, andranno a ritrovare il proprio partner per la stagione riproduttiva, tardo primaverile.
Avendo anch’esse sfruttato le correnti calde ascensionali, hanno a lungo veleggiato, sopra la Riserva, con la loro imponente conformazione alare, prima di proseguire con volo direzionale.