martedì 25 dicembre 2007

I regali del Todaro Benefico agli anziani

L’associazione ha visitato gli ospiti della casa di riposo Santa Maria del Mare a Pellestrina

 

Il Todaro Benefico nella Casa del l'Ospitalità a Santa Maria del Mare . Pomeriggio di festa prenatalizia nella casa di riposo, con l'associazione, arrivata come ogni Natale a portare un po' di allegria e calore ai numerosi anziani ospiti. La Benefica è giunta carica di doni e sorprese; un video dvd e una macchina fotografica digitale, perché anche i nonni possano godersi qualche film ed essere fotografati durante le loro numerose attività. E poi il rinfresco e la musica, con un gruppo veneziano che ha suonato e cantato un repertorio d'altri tempi, e che ha visto ballare gli ospiti più arzilli. Il Todaro è un'associazione che da anni si occupa di volontariato nel sociale, inteso come interventi nelle case di riposo, negli istituti per diversamente abili, nei centri di accoglienza dei poveri e nelle case famiglia per i bambini. Le loro modalità di operare sono sempre le stesse; i soci , circa 350, raccolgono le segnalazioni del le varie comunità, le richieste, i bisogni, cercando con la loro disponibilità di tempo ed economica (perchè tutto proviene da loro, o al limite da qualche sostenitore) di venire incontro alle varie necessità. E naturalmente a Natale il loro sforzo aumenta "anche se - afferma il presidente Sergio Boschian - la fatica sparisce nel momento in cui vedi la gioia nei volti degli altri". Quello che è successo l'altro giorno tra i nonni del la casa di riposo.

A. B.

domenica 16 dicembre 2007

Nasce il piccolo museo che racconta la laguna sud


Immagini e suggestioni dell’isola

E' stato inaugurato ieri pomeriggio, nei locali dell'ex scuola elementare Carlo Goldoni a S.Pietro in Volta, il "Piccolo Museo della laguna sud". Nato dall'intuizione e dalla passione per il loro territorio dell'associazione Abitanti in isola, e dalla disponibilità della Municipalità dell'estuario e del Comune di Venezia, che ha affiancato al gruppo, la grande competenza ed originalità dell'architetto Vidal; questo connubio, ha dato vita ad un piccolo capolavoro. Piccolo perché per adesso, sono soltanto due le sale espositive; quella dedicata alla storia dei murazzi e delle difese a mare, con plastici e modellini realizzati dall'Associazione "El Fughero", e quella della grande paura, relativa all'acqua granda del 4 novembre 1966.

Ed erano molti ieri pomeriggio, isolani e non, insieme a consiglieri di municipalità, al presidente Gianni Gusso e al delegato alla cultura Stefano Stipitivich, a partecipare a ciò che per Pellestrina rappresenta un evento; un luogo di proprietà dell'isola e della sua gente, pieno di materiali preziosi che contengono e narrano la loro memoria.

La particolarità del piccolo museo è fatta dalle cose stesse che lo compongono: immagini, testi, colori e luci, che iniziano il racconto della storia dell'isola e della sua forma modellata nei secoli dalla natura e dall'uomo. E oggi, l'associazione Abitanti, arrivata al traguardo, ha comunicato che molto probabilmente vi sarà un'ampliamento espositivo, tant'è che si stanno già operando per raccogliere materiale (molto è già stato fatto) su cose tipiche di Pellestrina : la pesca, gli orti, gli squeri, la lingua e le tradizioni. Il Piccolo Museo della Laguna Sud è già stato inserito nei circuiti didattici per le scuole del Comune di Venezia.

Annalisa Busetto


 

sabato 15 dicembre 2007

Piccolo museo della laguna sud

Venerdi' 14 Dicembre 2007

 

Domani, sabato, alle 17 nella ex scuola Goldoni di San Pietro in Volta saranno inaugurate le prime due sezioni Storia dei Murazzi l'isola e le difese a mare e 4 novembre 1966 - la grande paura del nuovo Piccolo Museo della Laguna Sud, realizzato dalla Municipalità di Lido-Pellestrina con la collaborazione dell'associazione Abitanti in Isola. «Materiali preziosi per la memoria dell'isola di Pellestrina e di Venezia trovano finalmente nel nuovo museo è scritto in una nota di presentazione una casa sicura, in un'esposizione che parla, attraverso le immagini, i testi, le luci, della storia dell'isola nei secoli».

 

giovedì 13 dicembre 2007

L'associazione remiera ha premiato i suoi campioni, festeggiati anche dalla Riviera al Cavallino

 

Una festa sociale, per premiare le campionesse e i campioni dell'isola. Si sono ritrovati in molti la scorsa sera, tutti soci e simpatizzanti dell'Associazione Remiera Pellestrina , per trascorrere una serata insieme, di chiusura della stagione agonistica, per iniziare ad elaborare progetti per la prossima, e per premiare loro, i campioni, coloro che si sono distinti durante questa stagione sportiva. Per gli uomini Martino Vianello e Andrea Bertoldini, per le donne, le vincitrici della regata comunale dell'Apparizione, Rossana Scarpa e Romina Catanzaro. Presenti per l'occasione, gli amici della Riviera del Brenta e di Treporti e Cavallino, con cui sono avvenuti dei gemellaggi, Aldo Rosso, presidente dell'ente gondola, e gli storici campioni del remo, Ciaci e Fongher. Durante la serata il presidente dell'Associazione, Gianantonio Gavagnin, ha ricordato le votazioni del prossimo 16 dicembre, per il rinnovo del direttivo. La Remiera, nata nell'85, conta oggi 130 soci, quasi tutti operativi, e divisi tra diverse età, tra cui un buon numero di donne. Nel corso degli anni, con la presenza di istruttori altamente qualificati, l'associazione ha fatto uscire dal suo vivaio un gran numero di campioni e di promesse. Da ricordare la collaborazione ventennale con la scuola media locale, dove la voga alla veneta è inserita nel Pof. Visto l'impegno e la valenza educativo-sociale dell'associazione, il Comune ha fatto tutta una serie di investimenti, tra cui la vasca all'aperto per imparare a vogare, ed oggi sta completando gli interventi per la realizzazione del rimessaggio per barche, che verrà inaugurato in primavera, con l'apertura della stagione agonistica 2008.

Annalisa Busetto

giovedì 6 dicembre 2007

Salta fuori un documento inedito, il Tar rinvia il Mose

È l’approvazione del progetto dei cantieri di Santa Maria del Mare. Il Comune: «Mai visto, vogliamo verificare»

 

Nulla di fatto al Tar per il discusso quanto enorme cantiere per la prefabbricazione dei cassoni in cemento sulla spiaggia di Santa Maria del Mare. Il Comune e le associazioni ambientaliste hanno infatti chiesto un rinvio per poter visionare documenti non conosciuti e depositare motivi aggiuntivi. In altre parole, era stato impugnato il parere della Commissione di salvaguardia del 31 luglio in cui si ribadiva la regolarità del cantiere e ieri è saltato fuori il documento con il quale il Comitato tecnico di magistratura licenziava il progetto. Un atto non conosciuto dal Comune, i cui legali, gli avvocati Federico Sorrentino, Nicolò Paoletti e Giulio Gidoni, hanno voluto prendersi il tempo di visionare per poi eventualmente replicare.

Ma come, si dirà, Ca' Farsetti non era a conoscenza del documento che dava il via libera al cantiere?

«Esatto - spiega il capo di gabinetto del sindaco, Maurizio Calligaro - le decisioni del Comitato tecnico di magistratura non prevedono pareri del Comune e, tra l'altro, c'è molta difficoltà a farci vedere i progetti neppure quando lo chiediamo esplicitamente. Un precedente, comunque, c'è stato anche durante un'audizione alla Camera, sempre in materia di Mose , quando il ministro Di Pietro tirò fuori il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici di cui il Comune non era a conoscenza».

L'avvocato Alfredo Bianchini, che con altri tre colleghi cura gli interessi del Magistrato alle Acque e del Consorzio Venezia nuova in sede amministrativa, non si è opposto alla richiesta del Comune: «Eravamo pronti alla discussione - ha commentato poco prima di rientrare in aula, ma non c'è alcun problema. Ne riparleremo più avanti quando si discuteranno insieme sospensiva e merito».

L'udienza è stata aggiornata al 19 aprile, quando solamente la discussione nel merito avrà un senso. Il cantiere, un piazzale in cemento di 15 ettari su cui troveranno posto gru, autocarri, gigantesche betoniere, è già stato realizzato e difficilmente sarebbe comprensibile una sospensione dell'attività in questo senso. Come è noto, la Commissione di salvaguardia si pronunciò sul cantiere a lavori già avanzati, tanto che il Comune ha sostenuto che quel parere in realtà fosse una sanatoria illegittima e mascherata.

Giuridicamente la vicenda ruota sul fatto se il cantiere, sicuramente enorme, sia di per sé un'opera oppure no. Secondo i legali del Comune è un'opera e in quanto tale non ha l'autorizzazione paesaggistica, come prevedono la legge Galasso e il Codice dei Beni culturali. Secondo il Magistrato alle Acque e il Consorzio l'autorizzazione non era necessaria, trattandosi di opere "provvisorie e sul mare".

Quanto però queste siano provvisorie e quanto possibile sia il ripristino reale dell'ambiente, al momento non è dato sapere.

Michele Fullin

 

mercoledì 5 dicembre 2007

Una grande discarica dietro il cimitero di Pellestrina

Martedi' 4 Dicembre 2007

 

(a. b.) Una grande discarica, contenente inerti edilizi, tv, lavatrici, frigoriferi e sanitari, di tutto e di più, dietro il cimitero di Pellestrina . Una situazione che dura da tempo, e che sembra senza soluzione, visto il pedurare della stessa, e l'allargamento pressochè quotidiano della discarica. Fino ad un mese fa anche a Santa Maria del Mare, vi era lo stesso problema; oggi, con gli interventi di bonifica per il Mose, è tutto sparito. Ma gli ingombranti, la ramaglia, i rifiuti particolari, vengono lasciati anche vicino ai cassonetti, creando sporcizia, disordine, ed alimentando la presenza di pantegane, in questo periodo assai segnalate dalla popolazione. «Il problema discariche - afferma il delegato all'ambiente della municipalità dell'estuario, Sergio Torcinovich - è il primo argomento che ho affrontato da quando sono delegato anche dell'isola. Per quella presente dietro il cimitero, in terreno demaniale, è stato smosso l'assessorato all'ambiente, e pare si stia facendo qualche passo avanti, come per la riapertura del centro di raccolta e smaltimento inerti (chiuso qualche anno fa n.d.r.). Inoltre, proprio per iniziare un discorso relativo al rispetto dell'ambiente, ho contattato il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo isolano, con cui mi incontrerò, insieme ad alunni ed insegnanti, il prossimo 13 dicembre».

 

 

A giugno 2008 il palazzetto di Portosecco ospiterà i campionati juniores di pallacanestro italiani.

Martedi' 4 Dicembre 2007

 

A giugno 2008 il palazzetto di Portosecco ospiterà i campionati juniores di pallacanestro italiani. La notizia è trapelata dopo una visita dell'assessore Simionato e l'isola è carica di aspettative. Perchè? Perchè il palazzetto dello sport, dove si svolgeranno i campionati, è praticamente finito e chiuso dal 2004. Una storia che ha dell'incredibile, fatta di ritardi e inesattezze, tanto che questa struttura, costata svariati miliardi, è ridotta a una cattedrale nel deserto: vecchia, in deperimento, senza mai essere stata utilizzata. Tutto ha inizio alla fine degli anni '80; il progetto ha avuto un iter per la sua approvazione di oltre 10 anni. Iniziati i lavori, per una struttura assolutamente sovradimensionata rispetto al potenziale bacino d'utenza, sono iniziati i ritardi nell'esecuzione. Completato con la giunta Costa, doveva essere inaugurato nel settembre 2004, ma la commissione di controllo giudicò non a norma alcuni interventi. Fatti gli adeguamenti richiesti, un ulteriore controllo, con normativa diversa, rilevò altre cose non a norma. Nella prima metà del 2006, sembrava possibile l'apertura a settembre, ma ecco che a luglio arriva un fortunale che in isola fa pochissimi danni, ma che si accanisce sul tetto del palazzetto, accartocciando la guaina protettiva di rame. Quindi ancora soldi e lavori, ma gli interventi non sono finiti, visto che, con il tetto scoperchiato è filtrata acqua all'interno che ha causato altri danni alla pavimentazione, non ancora sistemati. E allora? Praticamente nulla di fatto. "Qualcosa in vista invece c'è - commenta Stefano Stipitivich, delegato allo sport e alla cultura della Municipalità - date le notizie riportate nei giorni scorsi. C'è un grande interessamento e la volontà di andare avanti e concludere il tutto. La ditta che vincerà l'appalto per le riparazioni avrà 90 giorni inderogabili per finire i lavori. E da gennaio ricominceremo, insieme alla delegazione di zona, alle associazioni e ai consiglieri dell'isola, a ridiscutere per la gestione dell'impianto". Sperando che sia la volta buona.

Annalisa Busetto