mercoledì 30 giugno 2010

Pesca abusiva, i carabinieri sequestrano 400 chili di vongole


(L.M.) Quattrocento chili di vongole veraci poste sotto sequestro e una
multa da 3.500 euro al proprietario del mezzo dove è stato scoperto il
carico. È andata decisamente male la battuta di pesca di un pescatore
isolano fermato dai carabinieri di Pellestrina durante un servizio
contro la pesca abusiva. Gli uomini dell'Arma hanno adocchiato un
furgone con lo sportello posteriore aperto. E questo ha destato i primi
sospetti, anche perché, accortisi dei militari, il proprietario ha
cercato, con un gesto maldestro, di chiudere frettolosamente il
portellone come se volesse nascondere qualcosa. Subito è scattato il
controllo. Sul furgone c'erano 13 ceste contenenti circa 400 chili di
vongole prive del documento di trasporto e di qualsiasi documentazione
che ne indicasse la provenienza. Il mezzo tra l'altro non era attrezzato
per il trasporto di prodotti alimentari e presentava carenze igieniche.
Al proprietario è stata perciò elevata la sanzione amministrativa
prevista, oltre al sequestro del carico.

Actv vuole acquistare De Poli

lunedì 28 giugno 2010

Actv vuole acquistare il cantiere De Poli di Pellestrina. Per riavviare
la produzione e ridimensionare il progetto del nuovo megacantiere
al Tronchetto. E’ la proposta che il presidente Marcello Panettoni farà
al Consiglio di amministrazione, convocato per oggi. La base
d’asta per l’acquisto del cantiere è di 21 milioni di euro.
 Iniziativa condivisa dall’azionista. «In questo modo», conferma il
direttore generale del Comune Marco Agostini, «si potrebbe
recuperare la produzione navale e dare una risposta ai 92 disoccupati
del cantiere».  In gioco c’è anche il bacino di carenaggio
dell’Arsenale, luogo strategico che Actv intende abbandonare per
lasciarlo al Consorzio Venezia Nuova. A Pellestrina sono stati prodotti
tra l’altro negli ultimi anni vaporetti e i nuovi motoscafi della
linea 52, e gli operai dell’isola sono specializzati proprio in questo
tipo di lavorazione. Il cantiere De Poli ha la disponibilità anche
del grande cantiere galleggiante, autorizzato qualche anno fa per la
produzione di grandi navi che dunque potrebbero essere prodotte in
laguna. Sull’altro piatto della bilancia c’è la distanza del
cantiere dal centro storico e il costo.  Sarà uno dei temi del Cda
Actv, che oggi dovrebbe discutere anche della conferma del
direttore Maurizio Castagna. Il manager più longevo e più pagato delle
aziende pubbliche veneziane (è in carica dal 2000 e guadagna 300
mila euro l’anno più i premi di produzione e gli altri incarichi)
ha avuto prorogato per un anno il contratto dall’ex sindaco Massimo
Cacciari. L’azienda ha dunque tempo sei mesi per pensare a una sua
eventuale sostituzione.  Un panorama piuttosto caldo quello dei
prossimi due giorni. All’ordine del giorno il rinnovo di altre
aziende strategiche.  Oggi si dovrebbero decidere le nomine di Pmv, la
società del patrimonio Actv. Domani Vela (società che vende i
biglietti per l’azienda di trasporto). E poi Asm, i cui vertici
sono stati invitati con lettera (notificata dai vigili urbani) a
dimettersi prima della scadenza del mandato fissata per aprile.
tensioni e polemiche. Perché il presidente di Asm Giorgio Nardo ha
chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Giorgio Orsoni che
si terrà stamattina. Prima il sindaco vedrà il Pd. «Non mi faccio
licenziare così», ripete Nardo. Orsoni fa sapere che il
regolamento approvato dal Consiglio comunale gli dà questa
facoltà. E che la nuova governance deve essere rinnovata e rispondere
alle linee della nuova amministrazione. Uno degli obiettivi è
quello di concentrare in un’unica società la gestione patrimoniale di
Pmv e Asm, separando la gestione.  Il mosaico delle aziende sarà
completato dal Casinò, con l’arrivo (previsto per oggi) del nuovo
amministratore Vittorio Ravà. Esclusa per ora la nomina di un nuovo
presidente, anche se Mauro Pizzigati e il Cda potrebbero lasciare
nei prossimi mesi, prima della scadenza naturale del mandato.  Intanto
Renato Boraso (presidente pdl della commissione Bilancio), lancia
la sua provocazione. E invita il patriarca Scola ad applicare lo «spoil
sistem» anche al sindaco Orsoni (procuratore di San Marco) e al
suo direttore generale Agostini.  «Ricoprono incarichi per la
Curia in conflitto di interessi», dice Boraso, «due monsignori con bolla
papale devono notificare il licenziamento come hanno fatto loro
ai presidenti. Applicando lo spoil sistem con metodi bulgari».  
-
Alberto Vitucci


la Nuova Venezia

sabato 26 giugno 2010

Travolse Brahim, era ubriaco

Chiuse le indagini preliminari sulla morte del bambino in bici
È stato accertato che il tasso alcolico del conducente era superiore al
consentito


Guidava in stato di ebbrezza il conducente dell'auto che il 16 aprile
scorso ha travolto il piccolo Brahim Nesib, mentre era in bicicletta a
Pellestrina, provocandone la morte. Trovano così conferma, anche dalla
chiusura delle indagini preliminari coordinate dal pubblico ministero
Emma Rizzato, le indiscrezioni e le voci che si erano tristemente
susseguite subito dopo l'incidente stradale, costato la vita al bimbo di
7 anni, della scorsa primavera in isola. Il conducente è indagato per
omicidio colposo, ma anche con l'aggravante della guida in stato di
ebbrezza. Lo ha accertato il controllo del tasso alcolico nel sangue,
effettuato all'ospedale di Chioggia, su disposizione dei carabinieri, e
poi inviato al laboratorio di Chioggia per le analisi. La presenza di
alcol nel sangue era superiore alla soglia di 0,50 prevista dal codice
della strada per chi è al volante.

      Il bimbo stava pedalando con
la sua bicicletta per rientrare a casa dopo essere andato al
supermercato a fare la spesa con la mamma, anche lei in bicicletta,
quando è stato travolto dall'auto. Inutile purtroppo la corsa, in
elicottero, all'ospedale di Padova, dove in bimbo morì poche ore dopo
per le lesioni gravissime riportate. Anche l'associazione «Familiari
Vittime della Strada», coordinata da Pierina Guerra, si è mobilitata per
chiedere che venga fatta chiarezza e siano punite con rigore,eventuali
responsabilità. I familiari del bimbo sono assistiti dall'avvocato
Augusto Palese e hanno depositato una loro memoria.

      Ieri
pomeriggio, intanto, sopralluogo a Pellestrina del presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello, con l'assessore comunale Ugo Bergamo, il
consigliere comunale Alessandro Scarpa e i tecnici, per la
realizzazione di una pista ciclabile protetta.

Un unico "stradino" per due isole


(L.M.) La municipalità del Lido e Pellestrina è a corto di addetti alla
manutenzione stradale. Rimarrà un solo "stradino" su tutto il
territorio. Questa la situazione che, a breve, si andrà a determinare:
mancano i fondi e la manutenzione stradale ne risente. Attualmente
nell'isola ci sono in organico due "stradini", uno però andrà in
pensione e non verrà sostituito. Il vicepresidente della municipalità,
Andrea Bodi, delegato ai Lavori pubblici: «Non abbiamo i soldi nemmeno
per la manutenzione ordinaria. Un solo stradino non può far nulla».

venerdì 25 giugno 2010

Festa de S. Piero 2010

PROGRAMMA DELLA FESTA DI S.PIETRO IN VOLTA 2010


DOMENICA 20 GIUGNO
10.15 Presso la sala del patronato INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “SCHERZA CON I SANTI”

LUNEDI' 21 GIUGNO
21.00 TESTIMONIANZA DI VITA presso la chiesa di S. Pietro Apostolo

MARTEDI' 22 GIUGNO
21.00 “STELLA DELLA MADONNA DELL'APPARIZIONE” in Santuario Messa animata dalla parrocchia di S. Pietro

MERCOLEDI' 23 GIUGNO
17.00 TORNEO DI PALLAVOLO
18.00 TORNEO DI BRISCOLA PER ANZIANI

GIOVEDI' 24 GIUGNO
17.00 TORNEO DI PALLAVOLO
21.00 CONCERTO DI MUSICA LEGGERA “POP-ROCK“, BANDA MUSICALE “GIUSEPPE VERDI”

VENERDI' 25 GIUGNO
17.00 TORNEO DI PALLAVOLO
17.00 APERTURA STAND GASTRONOMICO
21.00 SPETTACOLO DI MAGIA COMICA CON “MAGA GAIA” E A SEGUIRE CONCERTO LIVE CON GLI “SPARKLINGS”

SABATO 26 GIUGNO
16.00 TORNEO DI CALCETTO SAPONATO
19.00 PREMIAZIONI TORNEO DI PALLAVOLO E CALCETTO SAPONATO
21.00 SERATA DANZANTE CON L'ORCHESTRA “GIGI CORRADI”

DOMENICA 27 GIUGNO
9.00 SANTA MESSA
10.00 REGATA SU PUPPARINI – seguiranno premiazioni
21.00 BALLO IN PIAZZA CON “ENZO ALLEGRI”
23.50 ESTRAZIONE NUMERI VINCENTI DELLA LOTTERIA
24.00 SPETTACOLO PIROTECNICO

MARTEDI' 29 GIUGNO
18.00 SANTA MESSA PRESIEDUTA DAL VESCOVO MONS. ADRIANO, A SEGUIRE PROCESSIONE DEL SANTO PATRONO – Via dei Botta
20.00 CENA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE





giovedì 24 giugno 2010

«Al cantiere del Mose si facciano lavorare i disoccupati dell’isola»


Lo chiamano "federalismo occupazionale". E sono convinti che se il
sindaco Giorgio Orsoni alzasse il telefono, la cosa potrebbe andare in
porto. Ossia: far lavorare nei cantieri del Mose i disoccupati di San
Pietro in Volta e di Pellestrina. Gente senza lavoro nell’isola ce n’è:
«La crisi è drammatica», hanno detto Renato Boraso e Alessandro Scarpa, i
due consiglieri comunali del centrodestra, il primo del Pdl, il secondo
della Lista Brunetta, che hanno presentato una interrogazione con
l’intento di far assumere dal Consorzio Venezia Nuova i disoccupati e i
cassintegrati del posto. Tanto più che dei tre cantieri del Mose, due si
trovano proprio a Pellestrina: a Santa Maria del Mare e a Ca’ Roman. «È
gente specializzata, ci sono i saldatori rimasti senza lavoro dopo la
chiusura dei Cantieri De Poli, ci sono i pescatori che hanno la patente
nautica. Potrebbero essere tutti impiegati nei cantieri delle dighe
mobili», hanno spiegato Boraso e Scarpa. Che hanno pure lanciato un
monito: «Vivere in quell’isola è impossibile, non c’è scampo se non
andarsene. La pesca è in crisi, i cantieri De Poli hanno chiuso i
battenti, quel poco che c’era di botteghe s’è dovuto arrendere dopo lo
"sbarco" della Coop. La gente non riesce neanche più a pagare le rate
del mutuo così le case finiscono all’asta». La proposta avanzata
nell’interrogazione al sindaco è di impiegare i cassintegrati e i
giovani residenti a Pellestrina e a San Pietro in Volta nei servizi
legati ai cantieri del Mose: «Guardiania, pulizie, la stessa mensa». I
due consiglieri ammettono: «Non è competenza del sindaco, ma il sindaco
potrebbe far presente la situazione al Magistrato alle Acque, tanto più
che il Consorzio Venezia Nuova sta facendo adesso le assunzioni per i
cantieri del Mose».

lunedì 21 giugno 2010

«Cento case pubbliche sfitte»

Sull’isola e a Pellestrina troppe
abitazioni di Comune e Ater in attesa di assegnazione

Il presidente della Municipalità chiede interventi per le famiglie in
difficoltà


«Tra il Lido e Pellestrina sono un
centinaio le case sfitte di proprietà di enti pubblici».

      Lo
rivela un'indagine della municipalità del Lido e
Pellestrina
che fa emergere una preoccupante realtà. Da una parte cresce sempre più
la necessità di nuclei familiari, anche numerosi, di avere
un'abitazione, dall'altra vi sono, su tutto il territorio della
municipalità, appartamenti sfitti da anni. Il presidente Giorgio
Vianello ha chiesto al Comune di avere tutta la documentazione
dettagliata.

      Il "caso" più eclatante è a Pellestrina,
dove, secondo la ricerca, vi sono sei appartamenti del Comune vuote da
anni. Mentre sono in aumento le richieste, che spesso non possono
trovare una risposta anche per difficoltà burocratiche. Sul problema
delle abitazioni sfitte a
Pellestrina, il
consigliere comunale Alessandro Scarpa ha scritto un'interrogazione,
riportando anche l'indirizzo e numeri civici degli appartamenti vuoti.
Anche al Lido, comunque, sono arrivate numerose segnalazioni che
ripropongono lo stesso aspetto: dagli Alberoni, zona che ha fatto
registrare negli ultimi anni un'espansione abitativa, a Città Giardino.
Proprietari delle case non ancora assegnate, non solo Cà Farsetti ma
anche Ater ed altri enti pubblici.

      «Le case sfitte nel nostro
territorio sono almeno un centinaio - spiega il presidente della
municipalità, Giorgio Vianello - È necessario intervenire al più presto:
sono tante famiglie che vivono in condizioni disagiate, soprattutto a
Pellestrina. Famiglie di 8-9 persone che non
hanno spazi adeguati, o anche famiglie numerose costrette in 45 metri
quadrati, cioè in sole due stante. Chiediamo che venga semplificata la
burocrazia e che gli appartamenti vuoti vengano messi a disposizione di
chi ne ha la necessità».

      Sulla vicenda è intervenuto anche il
presidente della commissione consiliare bilancio, Renato Boraso. «Non è
ammissibile - attacca Boraso - che il Comune non sappia indicare con
esattezza quale sia oggi il suo patrimonio immobiliare. Così ci sono
abitazioni sfitte da decenni».

      Lorenzo Mayer

domenica 20 giugno 2010

Torneo di calcio "Festa dell’amicizia"


(L.M.) Oggi, alle 9.30 al Centro Sportivo di San Pietro
in Volta
, il Nuovo Calcio San Pietro chiude in bellezza la
stagione sportiva con una singolare Festa dell'Amicizia ospitando due
simpatiche formazioni sandonatesi dedite al volontariato e capitanate da
Roberto Sanson che per l'occasione affronteranno la Rappresentativa di
San
Pietro in Volta e «All Star». Per gli
ospiti un'occasione per visitare l'isola e pranzare con menù di cucina
veneziana. Faranno gli onori di casa Giorgio Vianello, presidente della
Municipalità e il consigliere Alessandro Scarpa «Marta».

giovedì 17 giugno 2010

Pulizia delle spiagge In arrivo 50mila euro

Interrogazione di Scarpa e Boraso e il Comune annuncia interventi
per rimuovere i rifiuti


(L.M.) Arriveranno i fondi per la pulizia dell'arenile di Pellestrina.
Cà Farsetti destinerà 50mila euro per l'intervento, quanto mai
necessario all'inizio della stagione estiva. A presentare la richiesta è
stato il consigliere comunale Alessandro Scarpa, in un'interrogazione
sottoscritta anche dall'azzurro Renato Boraso, presidente della
commissione consiliare Bilancio. Scarpa, nel documento, si è rivolto
all'assessore all'ambiente Gianfranco Bettin e a quello al patrimonio
(che ha in carico le concessioni dell'arenile) Bruno Filippini. È stata
allegata anche una documentazione fotografica, disponibile anche on line
sul sito del Comune, che attesta la situazione di degrado che si vive
attualmente in isola. Ci sono stati anche dei contatti tra l'assessore
Bettin e il presidente della municipalità, Giorgio Vianello. La pulizia
dell'arenile di Pellestrina, dopo le ultime mareggiate che hanno
aumentato la presenza di rifiuti, è una necessità che non si può più
rimandare. Scarpa e Boraso lo hanno espresso a chiare lettere e il
Comune ha dato disponibilità ad intervenire. Anche il parlamentino si è
mosso a sostegno della richiesta. La pulizia dovrà comprendere tutti i
circa otto chilometri di arenile, mentre le concessioni per dare via
libera agli stabilimenti balneari scatteranno solo dalla prossima
stagione. «Chi va in spiaggia oggi a Pellestrina - spiega Scarpa - trova
davvero di tutto e una situazione di estremo degrado che deve essere
affrontata al più presto. Ci sono rifiuti di tutti i tipi: carcasse di
animali morti, tronchi d'albero lunghi anche dieci metri, plastica,
vetro, ramaglie e nessuno interviene.

      A poche centinaia di
metri c'è il Lido, a cui è andato il riconoscimento della «Bandiera Blu»
e dove l'emergenza rifiuti è stata già risolta. «Chiediamo - conclude
Alessandro Scarpa - anche per Pellestrina una pulizia periodica e
programmata nel tempo».

sabato 12 giugno 2010

Pellestrina, rimbocchiamoci le maniche fin da subito


L’unica risorsa per il futuro di Pellestrina
sarà il turismo. Questo verrà attratto da una realtà da scoprire,
un’isola in mezzo all’Adriatico. L’isola di
Pellestrina
oggi più che mai si trova abbandonata a se stessa e presto sarà
veramente perduta. L’imperativo è fare qualcosa. Dopotutto parliamo
della sorte di migliaia di persone e del futuro di quelle che verranno.
Tra i tanti problemi da risolvere alcuni sono già in calendario ma il
problema fondamentale è quello dell’economia. Una volta la natura
attraverso il mare e la terra riusciva a dare ciò di cui c’era bisogno.
Oggi che non è più così io posso vedere come unica risorsa uno sviluppo
turistico. Purtroppo nessuno ha bacchette magiche ma partire con un
obiettivo a lungo andare darà i suoi frutti. Per cominciare si potrebbe
fare una campagna sui mezzi di comunicazione incentrata sul fatto che
qui ci sono caratteristiche uniche che aspettano solo di essere trovate.
Ma poi bisognerà fare qualcosa di concreto per proporsi effettivamente.
Ad esempio allestendo campeggi per imbarcazioni con elettricità e
acqua, per ospitare chi vorrebbe venire. L’isola potrebbe essere un
gioiello goduto da molti e non solo da chi ha l’animo dell’esploratore.
Se non facciamo qualcosa in fretta, però, l’unica parola che le nuove
generazioni capiranno sarà "arrangiatevi". Non resta che rimboccarsi le
maniche

      Gianfranco Vianello    
     
Pellestrina

venerdì 11 giugno 2010

Morte in ospedale, non è meningite

Nei giorni scorsi è deceduta una donna thailandese
L’Ulss chiarisce, ma un papà teme per la salute del figlio

É un grido di allarme di un padre che chiede soprattutto rassicurazioni.
E tutto, dopo la morte "sospetta" di una donna thailandese di 36 anni,
che svolgeva la donna di servizio nell’abitazione dei nonni a
Pellestrina e che, proprio in questi giorni accudivano il nipote di 6
mesi, figlio dell’uomo, originario dell’isola, e vive da anni in Friuli
Venezia Giulia. Prima di morire la donna straniera si era rivolta
all’ospedale di Chioggia e da qui era stata trasferita nel reparto di
Malattie infettive del Civile a Venezia dove poi è deceduta. L’Ulss ieri
ha diramato una nota in cui ribadisce che che, nel rispetto della
privacy, gli esami hanno stabilito che «non si tratta di meningite».
Allarme rientrato, quindi. Ma la lettera del residente di Pellestrina
era stata scritta prima della nota dell’Ulss.

      «In questo caso -
sottolinea l’uomo - pur salvaguardando il diritto alla privacy della
signora, credo che la popolazione debba essere informata di quello che è
accaduto, soprattutto sulle reali cause del decesso. Ovviamente la mia
massima preoccupazione è per mio figlio che non ha ancora ricevuto il
vaccino contro la meningite e poi anche per gli altri membri della mia
famiglia». Ma quello che più agita l’uomo è la mancanza generale di
informazione immediata.

      «A Pellestrina - continua - si parla
del decesso della donna thailandese ipotizzando alcuni scenari, ma
quello che più mi preoccupa è il fatto che neanche i medici di base sono
risultati informati subito sul decesso della donna visto e considerato
che in un primo tempo pareva si trattasse di meningite non infettiva».

Interrogazione sulle condizioni dell’arenile


Un’interrogazione al sindaco Giorgio Orsoni sulle condizioni
dell’arenile di
Pellestrina con la
richiesta urgente anche di una visita sull’isola da parte del primo
cittadino. Sono queste le richieste formulate da un gruppo di
consiglieri comunali trasversale (Valerio Lastrucci, Nicola Funari,
Andrea Renesto, Giacomo Guzzo dell’Idv; Alessandro Scarpa della lista
Brunetta; Claudio Borghello del Pd; Michele Zuin del Pdl) per chiedere
l’avvio delle procedure di gara relative all’assegnazione delle
concessioni demaniali turistico-ricreative della zona anche per
sostenere lo sviluppo delle attività turistico ricreative a
Pellestrina. «Chiediamo venga formalizzato quanto
prima il bando provvisorio - dicono i consiglieri - in un momento di
crisi come quello che stiamo vivendo affinchè si possa dare una nuova
opportunità ai residenti. Chiediamo inoltre al Magistrato alle Acque e
al Consorzio Venezia Nuova di bloccare l’erosione e riformare l’arenile
originario».

Arenile di Pellestrina, sette chilometri di rifiuti

Mercoledì 9 Giugno 2010
Il mare porta tonnellate di tronchi, plastica, boe e anche
elettrodomestici: c’è bisogno di una bonifica


Se al Lido le spiagge sono invase di rifiuti, che dire di Pellestrina?
Sette chilometri di arenile completamente libero, quindi sette
chilometri di immondenzaio. Si, perché se al Lido capita qualche volta
che durante le mareggiate arrivi qualcosa, a Pellestrina è un continuo.
Tonnellate di tronchi, plastica, boe, elettrodomestici; il mare porta di
tutto, e forse l'essere umano contribuisce a completare l'opera. Di
vero c'è comunque che la spiaggia dell'isola è abbandonata, non vi è
nessuna cura, se non la pulizia manuale estiva, che l'anno scorso è
iniziata a fine luglio, in piena stagione balneare. È vero che l'isola
non ha spiagge e stabilimenti privati, visto che il Piano degli Arenili
per quest'anno non decollerà, ma è pur vero che è fruita da 4.000
persone, che raggiungono le 6.000 durante la stagione estiva. Nata come
opera di difesa, circa 15 anni fa, fino al 2008 era gestita dal
Consorzio Venezia Nuova e dal Magistrato alle Acque, che ogni estate,
oltre a far effettuare la pulizia, manuale, e l'ultimo anno meccanica,
provvedeva pure alla realizzazione di camminamenti e percorsi. Per gli
isolani, il fatto che sia passata al Comune, non ha portato alcun
beneficio. La spiaggia sta sparendo, e nessuno invoca la necessità di un
ripascimento, e vi è il bisogno assoluto di una bonifica ambientale.
Dopo l'appello sul
Gazzettino, mezzo mondo si è mobilitato per
effettuare la pulizia di quel poco di spiaggiato che né arrivato
domenica notte al Lido. Speriamo accada la stessa cosa per Pellestrina.

Morte in spiaggia «Nessuna negligenza»

Mercoledì 9 Giugno 2010
Il titolare della ditta funebre: «Siamo stati chiamati alle 16.10 e
Pellestrina non è dietro l’angolo»


«Non è assolutamente vero che il corpo di Giampaolo Cecconello è stato
tutto quel tempo in spiaggia prima di essere recuperato». A parlare il
titolare della ditta funebre Soffiato, che per Veritas effettua il
recupero delle salme cosiddette «istituzionali», ovvero coloro che
muoiono per incidenti o in modo accidentale, all'indomani delle
polemiche nate dal fatto che il corpo del Cecconello, coperto da un
lenzuolo, sarebbe stato portato via soltanto quattro ore dopo il
decesso. I fatti: Giampaolo Cecconello, 45enne di Adria, domenica, si
era recato nella spiaggia di
Pellestrina,
insieme alla moglie, per trascorrere qualche ora sotto il sole. Verso le
15 un malore lo fa accasciare sulla sabbia. È subito soccorso da un
medico che, come lui si stava godendo la giornata di sole. Poi l'arrivo
del Suem, i tentativi di rianimazione, durati 40 minuti, e la
constatazione della morte, avvenuta probabilmente per un infarto.
Successivamente arrivano i carabinieri che rimangono vicino alla salma
fintanto che arrivano i necrofori per il trasporto all'obitorio
dell'ospedale civile «dove» precisa il signor Soffiato «non deve essere
eseguita nessuna autopsia». «Siamo stati chiamati alle 16.10» commenta. «
Pellestrina non è propriamente dietro l'angolo, e
ci vogliono dei tempi tecnici per raggiungerla». Praticamente, gli
incaricati della ditta per il recupero del corpo, da Venezia avrebbero
raggiunto il Lido, recuperato il furgone per il trasporto della salma, e
si sarebbero recati a
Pellestrina. «Per
arrivarci» continua Soffiato «necessariamente si deve prendere il ferry
boat. Noi siamo arrivati che era appena partito, quindi abbiamo dovuto
aspettare un'altra mezz’ora. Alle 18.45 però, il corpo del Cecconello
era già sistemato nel furgone. Arrivati al Lido la salma è stata
spostata nella barca per raggiungere l'ospedale civile. Alle 19.40 era
già tutto finito». Nessun ritardo quindi, nessuna negligenza, soltanto
il tempo necessario da Venezia a raggiungere l'isola. Rimane comunque
alto lo sconcerto e il dispiacere per quella che appare una morte
rubata. Il Cecconello tra l'altro era conosciuto in isola, proprio per
il fatto che, ogni domenica, negli anni passati, si recava in spiaggia,
sempre sullo stesso posto, che poi è quello in cui ha trovato la morte.
Quest'anno invece per lui e la moglie era la loro prima volta. «È stato
proprio un giorno da dimenticare» commenta un giovane del posto,
arrivato in spiaggia poco dopo l'accaduto».

giovedì 10 giugno 2010

Domani l’ultimo saluto al 45enne adriese

Mercoledì 9 Giugno 2010

Si terranno giovedì le esequie di Giampaolo Cecconello, il 45enne
adriese stroncato da un infarto domenica pomeriggio sull’arenile di
Pellestrina.
      La salma dell’uomo ieri
pomeriggio era ancora a Venezia dove era stata trasferita, con una coda
di polemiche per il ritardo di quasi quattro ore nell’arrivo dei
necrofori, in attesa dell’autopsia.

      In ambienti adriesi si è
venuto a sapere dunque che il funerale è stato fissato per domani,
giovedì, alle 16 nella basilica di Santa Maria Assunta della Tomba.

     
Successivamente la salma verrà tumulata nel cimitero della cittadina
polesana. La data dei funerali è stata decisa dopo il nullaosta alla
sepoltura da parte della magistratura di Venezia.

Scarpa: «Pista ciclabile per evitare altre tragedie»

Mercoledì 9 Giugno 2010

Interrogazione di Alessandro Scarpa (Lista Brunetta) sulle piste
ciclabili a
Pellestrina. Vista la
pricolosità della strada dei Murazzi, Scarpa chiede al sindaco di
adottare delle misure di sicurezza urgenti, considerando il fatto che
durante la stagione estiva aumenta notevolmente l’affluenza dei turisti e
dei ciclisti.

      Scarpa chiede ancora se esistano progetti in
itinere al fine di creare una pista ciclabile lato Laguna, in località
“La Mara” che collegherebbe
Pellestrina a
Portosecco.


mercoledì 9 giugno 2010

Muore d’infarto, resta 4 ore in spiaggia

Era un 45enne residente ad Adria
L’uomo è stato colto da malore sull’arenile di Pellestrina durante una
gita con la moglie


Un malore lo stronca in una giornata che doveva essere di vacanza, in
spiaggia a
Pellestrina, e rimane lì,
coperto da un lenzuolo, in mezzo ai bagnanti, dalle 16 alle 19.30, ora
in cui sono arrivati i necrofori per trasportarlo all’obitorio
dell’ospedale civile di Venezia dove nei prossimi giorni sarà eseguita
l’autopsia.

      È accaduto domenica pomeriggio ad un 45enne di
Adria, Giampaolo Cecconello, che si stava godendo
la splendida giornata di inizio estate insieme alla moglie, nella
porzione di arenile vicina all’imbarco del vaporetto per Chioggia, da
dove era arrivato. Erano all’incirca le 15, quando l’uomo si accascia
sulla sabbia. Lì vicino c’è un medico, pure lui in vacanza, che gli
presta il primo soccorso. Nel frattempo viene allertato il Suem, che
arriva con tempestività: i soccorritori passano i successivi quaranta
minuti nel tentativo di rianimarlo. Non succede nulla, l’uomo è morto
per cause naturali, probabilmente d’infarto, ma come succede in questi
casi, vengono chiamati i carabinieri per i rilievi del caso, e il
magistrato di turno, che, da prassi, dispone l’autopsia.

     
Arrivano così, verso le 16.15 le forze dell’ordine, che presidiano la
zona, in attesa che giunga sul luogo l’impresa di trasporto che lo
accompagnerà a Venezia. Scioccati coloro che erano presenti alla scena:
«È stata un’esperienza traumatizzante» racconta una donna che ha
assistito dall’inizio alla fine la tragica vicenda «Assistere in diretta
ad una morte, e poi vedere per tante ore quel povero corpo senza vita
coperto da un lenzuolo bianco». Cecconello, che lascia la moglie Shara e
un figlio attorno agli 11 anni, era titolare di un conosciuto e
frequentato negozio di alimentari "L’angolo del gusto" che si trova tra
ad Adria corso Vittorio Emanuele sud e via Angeli. Nel 2009 fu promotore
di un gemellaggio gastronomico con Chieri, la città pemontese che ha
recentemente sottoscritto un patto di amicizia con Adria.

      Annalisa
Busetto

E sull’isola l’obitorio è chiuso Salme al Lido


(a.b.) Salme dirottate all’obitorio del Lido perché nel cimitero di
Pellestrina, è rotta la serratura della cella mortuaria. Il fatto è
avvenuto una decina di giorni fa e ha già provocato il trasferimento di
due defunti dell’isola, Giuseppe Ghezzo e Walter Scarpa. Il primo
episodio è avvenuto quando la salma, con i familiari al seguito, erano
già davanti all’obitorio, ma la chiave non riusciva ad aprire la cella
mortuaria. Quindi, giocoforza, è stato necessario trasferire il defunto
al Lido. Dopo questo episodio sono scattate alcune segnalazioni, tanto
che in un primo momento sembrava che tutto potesse risolversi in poco
tempo.

      Alcuni addetti sono prontamente intervenuti per riparare
la serratura, ma giovedì scorso l’ennesimo colpo di scena. E questa
volta è toccato alla salma di un altro defunto di Pellestrina. Anche
questa volta l’impresa di pompe funebri si è trovata con la porta
inaccessibile tanto che si è deciso di trasferire anche questa salma al
Lido. “Tutto ciò è indegno di un paese civile” afferma un parente di uno
dei due deceduti: non basta il dolore per la perdita di un proprio
caro, ma ci devono essere anche questi intoppi che indignano e fanno
arrabbiare. Per non parlare dei costi di questo trasferimenti”.

domenica 6 giugno 2010

Regata della Loredan, vince la caorlina celeste della 3B


È l’equipaggio della caorlina celeste il vincitore della 30°
manifestazione remiera proposta dalla scuola media “P. Loredan” di
Pellestrina. Grande tifo ieri per la gara che ha
coinvolto quattro imbarcazioni e venti atleti di 12 e 13 anni. Per la
strada, in bicicletta, a seguire le caorline nel loro percorso, i
genitori, i compagni di scuola e tanta altra gente, che incitava i vari
equipaggi, che, probabilmente stimolati dall’inatteso tifo, hanno
condotto una gara impeccabile, con tanta grinta e sano antagonismo. Al
termine, atleti, professori, dirigente scolastica, rappresentanti
politici e del mondo imprenditoriale isolano e veneziano, si sono
ritrovati nel cortile della locale associazione remiera per le
premiazioni. La regia di tutta la manifestazione, è stata condotta come
consuetudine, dal professor Giovanni Scarpa.

      I vincitori: 1°
classificato, celeste, classe 3° B- Simone Ballarin, Fabio Busetto,
Davide Scarpa, Francesco Busetto, Rachele Vianello, e a poppa il
regatante Michele Vianello, 2° classificato, verde, classe 2°B, Nicola
Busetto, Sara Gavagnin, Ilaria Scarpa, Riccardo Vianello, Stefano
Vianello, a poppa Marco Busetto, 3° classificata, bianco, 2°A, Nicolò
Calzavara, Andrea Giacomini, Martina Scarpa, Nicolò Scarpa, Giampietro
Vianello Doretto, a poppa Igor Busetto, 4° classificato, rosso, classe
3° A, Niccolò Busetto, Manuel Carbonin, Matteo Orsi, Luca Passarella,
Tommaso Vianello, a poppa Marco Busetto.

      Annalisa Busetto

Sagra di S.Antonio - 2010


PROGRAMMA DELLA SAGRA DI SANT'ANTONIO -
PELLESTRINA

7 - 14 GIUGNO 2010


LUNEDI' 7 GIUGNO
20.00 CON-DIVIDERE CON GUSTO - CENA COMUNITARIA

MERCOLEDI’ 9 GIUGNO
17.30 Presso la Sala Murazzo INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "NUVOLE IN LAGUNA: LELE VIANELLO, FUMETTO E ALTRO"
21.00 Presso il campo parrocchiale PARTITA DI CALCIO AMICHEVOLE: PRETI Vs COMITATO

GIOVEDI’ 10 GIUGNO
21.00 SAGGIO DI AEROBICA E DIMOSTRAZIONE DI KARATE

VENERDI’ 11 GIUGNO
21.30 SPETTACOLO COMICO DA ZELIG: “PAOLO CEVOLI” Spettacolo gratuito con cena "fronte palco" a menù fisso su prenotazione
23.00 MUSICA "LIVE"

SABATO 12 GIUGNO
17.00 REGATA SU MASCARETE (in collaborazione con la remiera di Pellestrina)
21.00 MUSICA IN PIAZZA CON “GLI ZETA”

DOMENICA 13 GIUGNO
9.30 CORSA PODISTICA NON COMPETITIVA
11.00 S. MESSA SOLENNE
18.00 PREGHIERA DEI VESPRI E PROCESSIONE verso località Braziola CON IL VESCOVO ADRIANO E LA PARTECIPAZIONE DELLA BANDA "G. VERDI"
2
1.00 SERATA DANZANTE CON L'ORCHESTRA “LORETTA GIORGI”
23.45 LOTTERIA
SORPRESA FINALE

LUNEDI' 14 GIUGNO
20.30 PROIEZIONE DELLA PARTITA DI CALCIO: ITALIA – PARAGUAY; valevole per il girone eliminatorio dei mondiali in Sud Africa
SPECIALE MONDIALI:
Straordinariamente il chiosco resterà aperto con cena su prenotazione con menù fisso, per gustarvi una serata in compagnia di amici la partita dei CAMPIONI DEL MONDO! 
 

Il chiosco aprirà il giorno giovedì 10, mentre la cucina sarà funzionante a partire da Venerdì 11


venerdì 4 giugno 2010

Ferry-boat insicuri, capitani in rivolta

Mercoledì 2 Giugno 2010

«Ci sono sette ferry boat disponibili, ma l’azienda non riesce a
mantenerne in servizio nemmeno tre contemporaneamente». Comincia
così l’affondo di Lorenzo Boscolo, presidente dell’associazione
capitani di Actv, dopo le ennesime avarie che l’altro ieri hanno messo
fuori causa il Pellestrina (scalandrone rotto) e il Metamauco
(impianto elettrico).  «L’Ammiana è in cantiere per la visita di classe
mentre il Lido di Venezia è più dentro che fuori, e ora
utilizzato solo per alcune corse bis non essendo ritenuto affidabile
- prosegue Boscolo - Lunedì, il risultato sono stati disagi su tutti i
terminal del ferry, e non si è riusciti a fare la corsa del
pomeriggio da Lido e Punta Sabbioni, dal momento che il San Marco è
dovuto andare a Santa Maria del Mare. Non ci sono ormai più scuse:
sarebbe ora che qualcuno si prendesse le proprie responsabilità e
pagasse questa situazione».  Una questione già rimarcata la
scorsa settimana da Rdb Trasporti in tema di manutenzioni. Quindi
Boscolo annuncia: «I capitani di Actv non sono più disposti a rischiare
in proprio a fronte delle condizioni in cui versano questi mezzi e
sono stufi di subire pressioni. Non potendo fare sciopero, sono pronti a
rifiutarsi di comandare questi ferry boat che non garantiscono i
canoni di sicurezza». La Municipalità presenterà invece a breve un
documento trasversale chiedendo chiarezza.  «Dovevo raggiungere col
collega Natale Vianello il Consiglio municipale di lunedì - dice
Danny Carella - invece siamo rimasti bloccati a Santa Maria del Mare.
Tutto perchè non c’è un ferry di emergenza agli Alberoni e un
approdo per un vaporetto a Santa Maria del Mare che da anni si
chiedono invano. Il vaporetto di emergenza arrivava a San Pietro in
Volta quando tutta la gente era dall’altra parte. Inaudito, è ora
di finirla».  Il direttore della Navigazione di Actv, Marino
Fontanella, solo pochi giorni fa aveva assicurato che «il Lido di
Venezia sarà pienamente in servizio entro pochi giorni, e non ci sarà
alcuna ripercussione sulle linee dei ferry boat. I mezzi saranno
tutti disponibili per l’estate e per far fronte alla richiesta».
Ma il consigliere comunale Sebastiano Costalonga attacca: «Venerdì ne
chiederemo conto in Commissione all’assessore Bergamo e ad Actv».
 Riccardo Palma del comitato per il ferry del Lido rincara: «Ieri
ho preso il traghetto per grazia divina. Siamo stufi, che si apra il
servizio ai privati se Actv non ce la fa».
-
(Simone Bianchi)

la Nuova Venezia

L’oro della laguna? Ora sono i foresti Da oggi i vongolari "pescano" turisti

Mercoledì 2 Giugno 2010

I pescatori trasporteranno i turisti alla scoperta dei segreti della
laguna e della "magia" di questo mestiere oggi in crisi. Un modo,
innovativo per rimpiazzare il poco lavoro, dato dalla crisi della pesca,
con il trasporto dei turisti alla scoperta di percorsi di turismo
ittico in laguna. Da oggi un'opportunità concreta.

      Questa la
svolta portata in isola dal Consorzio Servizi Pellestrina, presieduto da
Angelo Bianchini, come risposta alle difficoltà economiche. L'idea,
costruita lo scorso autunno, è ora pronta a partire. Sono state ricevute
tutte le autorizzazioni e, dai primi di giugno, chi arriverà a
Pellestrina avrà anche questa opportunità. La prima imbarcazione che
farà questo tipo di servizio a Pellestrina sarà il peschereccio "Rebus"
di Dario Scarpa, associato al Consorzio Pellestrina Servizi, abilitato
sia alla pesca, sempre più avara di questi tempi, che al trasporto di
persone. «Si parte - spiega il presidente Bianchini - questo
peschereccio porterà gruppi da 12 fino ad un massimo di 20 persone.
Un'intera giornata in barca, sperimentando appieno la vita del
pescatore, costerà circa 50 euro a persona, compreso il pranzo a bordo,
in stile da vita di mare». I percorsi, su itinerari tutti dedicati a
percorsi ittici, saranno molto suggestivi, vissuti all'aria aperta, alla
scoperta della natura incontaminata e dei suoi segreti. Ci saranno più
percorsi a scelta. Questa offerta verrà pubblicizzata nelle fiere
turistiche e negli appuntamenti di settore. Sarà comunque una svolta
storica per Pellestrina che dice così stop alla monocultura della pesca,
e cerca nuove sfide».

      Bianchini ha sfruttato l'occasione
della presentazione di questo nuovo servizio, per fare il punto
sull'attività portata avanti, in questi mesi, dal Consorzio Pellestrina
Servizi. Circa 1,2 milioni di euro l'investimento stimato dal Consorzio,
tutto con risorse private, che prevede nel dettaglio cinque spiagge, un
campeggio con 62 postazioni per tende e camper, tre chioschi con punti
di ristoro e piccola cucina, un agriturismo dotato di 80 coperti, sei
camere doppie per il pernottamento, infine un centro di pescicoltura per
l'allevamento del capparozzolo.

      Lorenzo Mayer

«Senza le barche perdiamo l’anima»

Mercoledì 2 Giugno 2010

«Le nostre storie si somigliano tutte – afferma Romeo Botter, pescatore
di Caorle - Abbiamo trascorso i nostri migliori anni tra le onde ed ora
vogliono toglierci tutto ciò che abbiamo costruito con determinazione e
sacrificio». Botter è uno dei tanti ad aver ormeggiato il proprio
peschereccio lungo il Canale della Giudecca per protestare contro le
decisioni sulla pesca dell’Unione Europea. «Il nostro non è un mestiere
come gli altri – irrompe Domenico Gorin, pescatore di
Pellestrina – Senza le nostre barche perdiamo
l'anima, la nostra è un'arte che andrebbe rispettata. Quando usciamo in
mare portiamo con noi centinaia d'anni di esperienza e di lavoro, i
nostri padri e i nostri nonni ci hanno insegnato a rispettarlo e ad
amarlo». Insomma, un appello accorato e soprattutto il rischio di veder
conclusa una tradizione. I pescatori della laguna nord denunciano poi
anche gravi casi di incuria: «Il problema dello spopolamento
dell'Adriatico e della laguna non è da imputare a noi – afferma
indignato Giorgio Ficcotto di Cavallino-Treporti – quando di notte
siamo fuori in mare ci capita di assistere a strani traffici: i campeggi
sversano i loro flussi fognari in modo illegale direttamente nei canali
che sfociano in laguna, eppure anche quest'anno le nostre spiagge hanno
la bandiera blu».


Pescatori all’assalto di Venezia

Mercoledì 2 Giugno 2010
Contro le nuove norme europee 200 pescherecci nel canale della Giudecca

Bocciata la sperimentazione della Regione, mercoledì vertice con Galan


Da ieri per la normativa europea non possono più pescare, come si sapeva
peraltro da anni. Così hanno giocata la solita, ultima carta, quella
dell’"assalto" a Venezia. Hanno preso i loro pescherecci e hanno fatto
rotta verso i palazzi del potere, in laguna, per chiedere alla politica
una soluzione concreta e rapida, dopo anni di rimpalli e chiacchiere.
Prima un centinaio, poi duecento, forse più, imbarcazioni grandi e
piccole, in arrivo da Burano,
Pellestrina,
Chioggia, Cavallino, Caorle, fino a Porto Tolle, hanno invaso il Canale
della Giudecca, da Punta della Salute al Molino Stucky. Tutto un
comparto mobilitato, quella della pesca veneta, che con il 1. giugno, è a
terra: ben 300 pescherecci per un totale di oltre 1.400 addetti, che
vivevano di un sistema di pesca che per la normativa europea non è più
possibile.

      Peccato che per prepararsi a questo momento, la Ue
avesse dato ben quattro anni di tempo che in Italia, a differenza di
altri paesi, sono trascorsi invano. Ed ecco la disperazione, ma anche la
rabbia della categoria, che a fronte della proposta di sperimentazione,
con tanto di aiuti, rilanciata ieri dall’assessore regionale alla
pesca, Franco Manzato, si è detta insoddisfatta, tanto da voler
prolungare ad oltranza l’"assedio" a Venezia: «Fino a quando il ministro
Giancarlo Galan non avvierà una trattativa vera con l’Unione europea».

     
Una giornata lunga, iniziata con il suono lugubre delle sirene dei
pescherecci calati su Venezia. A decine hanno ormeggiato lungo le rive
del Canale della Giudecca, senza comunque mai bloccare il traffico
acqueo. E mentre a bordo si cucinavano le "ultime angue" («Anche queste,
con la nuova normativa, non si potranno più pescare» si lamentavano i
pescatori), a Palazzo Balbi iniziava la lunga riunione tra l’assessore
Manzato e una folta delegazioni di cooperative, associazioni di
categoria, amministratori locali. A porte chiuse, i pescatori si sono
sfogati prendendosela un po’ con tutti. Da Zaia, che ieri non era a
Venezia e non li ha ricevuti: «Lo abbiamo votato e ora ci sta tradendo».
A Galan: «É un nemico della pesca. Lui è un ambientalista, ma noi siamo
veneti».

      Manzato, da parte sua, ha messo sul piatto un
finanziamento ad hoc per partire con una sperimentazione che metta a
confronto vecchio e nuovo sistema di pesca. Un lavoro scientifico per
dimostrare all’Unione europea che in Alto Adriatico la nuova normativa
non regge e va quindi riconosciuta la specificità territoriale. Proposte
interessati, hanno ribattuto i rappresentanti di categoria, ma intanto
come vivranno i pescatori? Senza un via libera dalla Ue, non si può
nemmeno sperimentare, senza incappare nelle pesanti multe. Dilemmi
ribaditi anche al prefetto di Venezia, Luciana Lamorgese, dove la
delegazione è stata accompagnata dallo stesso Manzato. Intanto Lucio
Tiozzo, consigliere regionale del Pd, partiva all’attacco di governatore
e ministro: «L’applicazione di questa normativa si tradurrà nella
perdita di 400 posti di lavoro, oltre ai contraccolpi all’indotto - ha
riassunto, in una nota -. Zaia e Galan, in nome della loro guerra
interna, hanno lasciato che questa bomba ad orologeria esplodesse». Ben
diversa la "lettura" dell’assessore: «Giocare alla ricerca delle
responsabilità non produce reddito e non dà lavoro. Se qualcuno pensa
che questa vicenda gli possa tornare utile a risolvere problematiche
politiche interne, sappia che queste non ripagano: è il momento di agire
e rapidamente». Dichiarazioni che si sono rincorse per tutto il giorno,
fino a quella dello stesso Galan che nel pomeriggio ha annunciato la
convocazione delle associazioni di categoria, per mercoledì prossimo, a
Roma.

      Abbastanza per convincere i pescatori veneti a mollare
l’assedio? Ieri sera sembrava proprio di no.


martedì 1 giugno 2010

Documento approvato ieri dalla municipalità sulla pesca a Pellestrina


Documento di iniziativa del gruppo del Partito Democratico della
Municipalità di Lido-Pellestrina
Presentato nella Conferenza dei Capigruppo del 27 maggio 2010 per
l’inserimento nell’o.d.g. del Consiglio del 31 Maggio

Il Consiglio di Municipalità di Lido-Pellestrina

APPRESO
dagli organi di stampa della ripresa della protesta dei lavoratori del
settore della pesca nei confronti dell’Amministrazione provinciale di
Venezia e della Regione che tardano a dare risposte concrete alle varie
istanze da tempo sollevate;

RITIENE
assai preoccupante il comparto ittico che rappresenta la risorsa
principale, se non unica, per numerose famiglie di Pellestrina,
determinando una situazione di crisi economica e sociale gravissima per
un territorio già colpito dalla chiusura del cantiere navale De Poli;

CONSTATA
che l’Amministrazione della Provincia di Venezia, ente pubblico per
legge competente per il settore della pesca, non ha ancora,
ingiustificatamente, messo in atto il “Documento programmatico per la
venericoltura” congiuntamente firmato in data 2 febbraio 2010 dalla
Presidente della Provincia e dall’Assessore provinciale alla pesca;
RAMMENTA
che in tale documento l’Amministrazione provinciale si è ufficialmente
impegnata a dare avvio ad una serie di attività, in collegamento con la
Regione e il Magistrato alle Acque, che una volta realizzato dovrebbe
dare un sostegno concreto all’attività di venericoltura.
In particolare l’Amministrazione provinciale si è impegnata a :
1) dare avvio a una fase di sperimentazione della c.d. “pompetta” nella
laguna di Venezia, al fine di consentire, qualora ritenuta compatibile,
l’utilizzo della stessa quale strumento per la raccolta del prodotto;
2) dare avvio ad un percorso con gli Enti competenti finalizzato ai
punti di sbarco e alla autorizzazione per il trasporto del prodotto sia
“cesti” che “sacchi”;
3) dare avvio con la Regione Veneto delle rimanenti acque della Laguna,
finalizzato al reperimento di nuove aree da adibire ad allevamento o
raccolta del seme;
4) dare avvio con il Magistrato alle Acque della definizione di un
percorso per l’assegnazione di nuove aree da adibire ad allevamento,
così da poter rilasciare nuove concessioni;
5) dare avvio alle procedure necessarie alla attuazione di una campagna
di pesca controllata sussidiaria all’attività di allevamento,anche nella
forma di pesca collettiva, con la raccolta di prodotto adulto e mezzano
con l’obbligo di rimessione nei vari vivai del prodotto mezzano;
6) dare avvio alle procedure atte a favorire la campagna di raccolta del
seme, nella c.d. area “dighette”, “verti” e nella zona del Brenta,
presumibilmente ne mese di marzo, ritenuto più compatibile con le
necessarie condizioni ambientali ed atmosferiche;
7) dare avvio ad un percorso con il Magistrato alle Acque finalizzato al
rilascio del permesso di raccolta del seme nell’area catalogata S.I.N.;
8) dare avvio ad un percorso con gli Enti competenti finalizzato al
rilascio di una autorizzazione permanente che consenta il prelievo del
seme ogni qualvolta lo stesso sia disponibile nell’ambito lagunare,
compatibilmente con le condizioni ambientali ed atmosferiche;
9) dare avvio a tutte le procedure necessarie per la proroga della
scadenza delle concessioni prevista per il 2012 al fine di garantire un
arco temporale che permetta l’ammortamento dei capitali impiegati;

RAMMENTA INOLTRE
che l’Amministrazione provinciale si è impegnata a istituire un tavolo
operativo con tutti gli Enti interessati e con la partecipazione di
qualificati rappresentanti della categoria;

CHIEDE
al Presidente della Provincia di Venezia e all’Assessore provinciale
alla pesca di dare rapida risposta alle attività e ai punti
programmatici dagli stessi sottoscritti con un proprio atto ufficiale
(“Documento programmatico per la venericoltura”) in data 2 febbraio
2010 e ancora totalmente disattesi, in quanto essi costituiscono una
risposta concreta ed efficace alle diverse richieste avanzate dalle
categorie interessate e ritenute necessarie al passaggio dalla
condizione di pesca alla vongola alla attività di allevamento;

INVITA
altresì, il Sindaco e la Giunta del Comune di Venezia a farsi parte
attiva nel sollecitare e favorire, per quanto di competenza, l’avvio
delle attività soprarichiamate.


fonte: Danny Carella, Presidente della Commissione Ambiente,
Urbanistica, Attività Produttive
per la municipalità di Lido-Pellestrina








Nuova avaria del ferry e il traffico va in tilt


(L.M.) Il ferry boat della linea 11 va in avaria e tiene in scacco gli
automobilisti di Pellestrina per oltre un'ora. È accaduto ieri
pomeriggio intorno alle 16.30, quando la nave traghetto «Pellestrina» si
è bloccata agli Alberoni per una perdita d'olio dal portellone. Il
guasto ha comportato così l'interruzione dei collegamenti su nave
traghetto e, all'approdo di Santa Maria del Mare, con il passare dei
minuti, si è subito formata una coda chilometrica di automezzi che erano
in attesa di lasciare l'isola. Subito sono scattate le proteste da
parte di decine di automobilisti pendolari: Actv, vista la situazione
d'emergenza ha predisposto dei collegamenti con battelli sostitutivi,
ovviamente per i soli passeggeri e non per le auto, che però andavano a
prendere la gente in attesa non all'imbarco di Santa Maria del Mare, ma
da San Pietro in Volta, costringendo così la gente ad un ulteriore
disagio. Nel frattempo è stata messa in linea in sostituzione del
«Pellestrina» la motozattera «San Marco», dopo circa un'ora di
blackout.