Pellestrina. Il consigliere Scarpa denuncia pericoli e disagi che affrontano gli studenti della Zendrini
Anche a Pellestrina, dopo la pioggia dell’ultima settimana, tornano
gli ormai cronici problemi strutturali alle strutture scolastiche. Ma
se, nel caso di lunedì al nido di Ca’ Bianca al Lido, i problemi
riguardavano alcune giunture vecchie che causavano infiltrazioni, a
Pellestrina per la scuola elementare Zendrini non si tratta “solo” di
infiltrazioni d’acqua, ma anche di problemi elettrici che lasciano
intere classi al buio e di una situazione di incuria generalizzata. La
pioggia degli ultimi giorni ha accentuato la situazione di disagio della
scuola elementare Zendrini di Pellestrina, struttura che già da almeno
tre anni i genitori e i rappresentanti giudicano in condizioni precarie e
a forte rischio di sicurezza per i bambini. Se già l’esterno non si
presenta in condizioni ottimali, con panchine in pessimo stato,
tappetini di gomma rotti, tricicli arrugginiti e una staccionata
pericolante ma usata lo stesso dai bambini per arrampicarsi, è
all’interno che si evidenziano i problemi maggiori.
«Solo per
presentare i danni più evidenti», elenca il Consigliere comunale
dell’isola Alessandro Scarpa «ci sono evidenti infiltrazioni d’acqua dal
tetto di almeno tre aule e nelle vicinanze di una prese elettrica nel
bagno dei bambini. Adsl, apriporta e campanello d’ingresso non
funzionano, e due aule per un probabile problema di cortocircuito sono
senza elettricità, perché non appena si prova ad accendere la luce,
salta la corrente. Gli insegnanti hanno già chiamato gli elettricisti,
ma l’intervento, come troppo spesso, ritarda».
Il consigliere
Scarpa ieri si è attivato con l’assessore dei Comune Tiziana Agostini
per cercare di risolvere in fretta la difficile situazione, e oggi ci
sarà un primo incontro valutativo, al quale seguirà un sopralluogo. «Mi
auguro», conclude Scarpa, «che vengano adottate tutte le misure
necessarie per rassicurarci e, innanzitutto, salvaguardare la salute
degli alunni e dei bambini che utilizzeranno in futuro la struttura. Se
non otterrò risposte positive al più presto, presenterò
un’interrogazione al sindaco. Non vorrei che si aspettasse troppo tempo e
si rischiasse, per evidenti problemi strutturali, un secondo caso di
disastro simile a quanto accaduto al Carlo Steeb».
Massimo Tonizzo
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