Il nuovo progetto, che andrà ora in Salvaguardia, illustrato ieri alla Commissione consiliare Trasporti. Un anno di lavori
I cantieri Actv nell’area degli ex cantieri De Poli a Pellestrina
destinati alle grandi manutenzioni, si ridimensionano in parte, per
superare il “veto” ambientale della Commissione di Salvaguardia, che
aveva già fermato il precedente progetto, elaborato dal Magistrato alle
Acque. È quanto hanno spiegato l’amministratore delegato dell’azienda
Giovanni Seno e il presidente Luca Scalabrin accompagnando ieri mattina
in sopralluogo i componenti della Commissione consiliare Mobilità e
Trasporti guidati dal presidente Luigi Giordani. Il progetto
inizialmente presentato dal Magistrato alle Acque prevedeva interventi
per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere
De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura
di quel tratto del canale di Pellestrina. Un intervento impattante, a
fermare il quale aveva contribuito anche una lettera alla Salvaguardia
dell’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, che ricordava come al
progetto mancasse la Valutazione d'impatto ambientale, andando a toccare
anche zone di interesse naturalistico. A questo punto era stato lo
stesso Magistrato alle Acque a fermare il progetto, in attesa di
chiarimenti del Comune, anche se poi era stato il sindaco Giorgio Orsoni
con una lettera riservata al presidente del Magistrato alle Acque a
esprimere la volontà del Comune a trasferire il cantiere Actv a
Pellestrina, lasciando a disposizione del Consorzio Venezia Nuova le
aree ora occupate all'Arsenale. Ora, hanno spiegato ieri i vertici
dell’Actv ai consiglieri comunali, il progetto è stato ridotto
d’impatto, lo scavo del canale più modesto, con una “gobba” nella zona
dove sorgerà la piattaforma sull’acqua per le manutenzioni, dove sarà
possibile attraccare anche i vaporetti e i battelli. Anche la
Valutazione d’impatto ambientale sul progetto è stata compiuta e si
attende solo la firma del Magistrato alle Acque per ripresentarlo
nuovamente in Commissione di Salvaguardia sperando stavolta in un sì.
Ora nell’area del cantiere De Poli lavorano una quarantina di persone,
ma diventeranno cento non appena saranno stati eseguiti i lavori per
l’adeguamento del cantiere alle grandi manutenzioni, che dureranno circa
un anno. Concordi i consiglieri nell’approvazione di questo percorso,
che consentirebbe ad Actv di lasciare libere le aree di Arsenale e di
Sant’Elena, concentrando le piccole manutenzioni al Tronchetto. «È
importante che venga elaborato anche un piano B dell’azienda nel caso il
progetto dovesse essere bocciato nuovamente dalla Salvaguardia - ha
osservato Sebastiano Costalonga di Fratelli d’Italia - perché altrimenti
si vanificherebbe tutto l’oneroso investimento fatto da Actv su
Pellestrina». «Per Pellestrina l’entrata pienamente in funzione del
cantiere Actv - ha aggiunto Alessandro Scarpa della Lista Civica Boraso -
perché, oltre a razionalizzare l’attività dell’azienda,
rappresenterebbe una boccata d’ossigeno fondamentale per l’economia e
dell’occupazione dell’isola, oggi in grave crisi». «L’impatto ambientale
del cantiere con la nuova riprogettazione è molto ridotto - ha
osservato anche Emanuele Rosteghin del Pd - e a questo punto
l’allargamento di esso deve parire, consentendo anche ad Actv di
lasciare le aree di Sant’Elena e dell’Arsenale con evidenti economie e
benefici per tutta l’azienda».
Enrico Tantucci
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