La rabbia dei pendolari lasciati a terra ai pontili e l’insufficienza delle linee
Sale la rabbia al Lido,
Cavallino-Treporti e Pellestrina per la mancanza di controlli sugli
orari “effettivi” delle linee di navigazione per la terraferma. Si
tratta delle linee più importanti per tutti i pendolari, lavoratori e
studenti costretti ogni giorno a raggiungere piazzale Roma, che fanno
capo al servizio “Giracittà” di Actv. Da sempre si tratta di orari
abbastanza alla mano, i cui problemi si erano acuiti con la rivoluzione
apportata in primavera da Actv e che aveva scatenato proteste tali da
costringere l’azienda a soprassedere e tornare al vecchio sistema. Ora
però molti utenti segnalano il “vizio” di molti equipaggi dell’azienda
di trasporto, di anticipare le partenze. «Basta avere la sfortuna di
incappare nelle corse di un equipaggio che si avvicina a fine turno»,
spiega Donatella Silvestri, «per non riuscire a prendere il battello,
che parte anche tre minuti prima del previsto, lasciando a terra tutti i
pendolari arrivati con le coincidenze dei bus».
L’ultimo
episodio è avvenuto ieri quando la corsa della linea 6 delle 11.02 è
partita in forte anticipo, addirittura prima della corsa della linea 5.2
per l’ospedale, lasciando a terra una ventina di pendolari visibilmente
infuriati.
«Una cosa che fa male perché dopo la gente se la
prende con noi», dicono alcuni piloti Actv, «può capitare che un
equipaggio a fine turno voglia assicurarsi di riuscire a prendere la
corsa del bus extraurbano della linea 80 in partenza da piazzale Roma e
diretto a Sottomarina, ma certi episodi fanno solo male all’intera
azienda, lavoratori compresi».
Il tutto senza contare che
l’estuario (Lido, Pellestrina e Cavallino-Treporti) è servito meno di
altre località meno abitate, ma dove Actv fa passare le circolari delle
linee 4.1 e 4.2 che non fermano al Lido, costringendo l’utenza
dell’estuario a restare alla pioggia su battelli strapieni.
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