martedì 16 settembre 2014

Si appoggia a un lampione e lo fa crollare

Un turista appoggia una mano ad un lampione, e questo si piega dal basamento e finisce in acqua. Attimi di paura, domenica pomeriggio a Pellestrina, per un incidente che avrebbe potuto avere anche gravi conseguenze, e che invece si è risolto senza danni a cose o persone, fatta eccezione per il palo di ferro finito in laguna. Nel pomeriggio di domenica, giornata nella quale l’isola si riempie di turisti in gita per godersi in questo periodo la spiaggia e la buona cucina di Pellestrina, tre coppie di turisti italiani stavano passeggiando a poca distanza dal campo sportivo, tra i sestieri Zennari e Scarpa. Uno di loro, visto che c’era la volontà di farsi una foto con alle spalle lo scorcio del panorama lagunare, ha appoggiato istintivamente una mano al lampione, e questo ha iniziato a ondeggiare fino a cadere in acqua.
Il basamento era vistosamente corroso dalla ruggine, e il lampione è caduto tra alcune imbarcazioni ormeggiate alla riva, sfiorandole appena ma senza causare danni. L’incidente ha allarmato anche i residenti, tanto che ieri mattina l’ex consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta ha inviato una richiesta di monitoraggio di tutti gli impianti che si trovano lungo la laguna di Pellestrina, per capirne il reale stato, ed evitare che si possano ripetere incidenti simili. Una ditta è poi stata subito chiamata dal Comune per avviare le verifiche del caso e scongiurare ulteriori incidenti. «Quando accaduto fa riflettere», dice Scarpa Marta. «Perché innanzi tutto non dovrebbero esserci lampioni in ferro, a rischio corrosione, a ridosso della laguna. Vorrei capire se in questa vicenda ci sono responsabilità, è necessario che si controllino tutti gli impianti».
Simone Bianchi

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