
Oggi si prenderà un giorno di ferie per andare dagli altri due che si trovano invece a Piove di Sacco. «Sono pieni di fratture: spalle, piedi e naso. Una cosa incredibile, ma almeno stanno meglio. A Lucia, invece, la vita non la ridarà nessuno». Il pensiero del dirigente torna poi a domenica: «La nostra squadra under 12, una delle tre che schieriamo, era andata a giocare un torneo femminile a Musile. Avevano vinto 3-0 e stavano tornando. Si erano fermate a mangiare fuori con allenatori e dirigenti ed erano ormai prossime ad arrivare a Chioggia. Poi lo schianto. Sappiamo solo questo per adesso e la speranza è che i nostri amici possano riprendersi al più presto, anche se uno è messo un po’ peggio degli altri. Ci sono poche parole in questi momenti, perché la morte della bambina cambia tutte le cose». Tante l’emozione e la commozione per quello che è successo.
Ma la società, quasi senza dirigenti, ora dovrà anche prendere delle decisioni. «Vedremo cosa fare, siamo in pochi a seguire la sessantina di tesserate», aggiunge Guerrino Vianello, «Non escludo che si possano ritirare le squadre dai campionati giovanili e di seconda divisione. Cose di minor conto rispetto alla morte di una bambina di tre anni, ma che ovviamente dobbiamo pensare visto che ci toccano direttamente. In queste ore abbiamo ricevuto anche noi la solidarietà di tanti amici e parenti delle persone coinvolte in questo incidente. Ma il pensiero va inevitabilmente sempre a Lucia: è il minimo».
Simone Bianchi
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