Quindici scie di aereo ben visibili nel
cielo. Traffico che aumenta, di voli civili e militari. Voli anche di
notte e aerei che emettono scie bianche di condensazione, che qualcuno
chiama in modo improprio “scie chimiche”.
Preoccupazione tra gli
abitanti delle isole, e in particolare di Pellestrina, sorvolata da
quasi tutte le rotte aeree dirette al sud. Un gruppo di cittadini ha
inviato una lettera con richiesta di chiarimenti all’Arpav regionale e
al ministero per l’Ambiente. «Il ministero non ci ha risposto», dice
Alessandro Scarpa, ex consigliere comunale che ha raccolto le
segnalazioni e ha inviato le lettere, «l’Arpav invece ci ha inviato una
relazione da cui si evince che il fenomeno al momento non è abbastanza
studiato ma non sarebbe preoccupante. Abbiamo molti dubbi, perché le
emissioni sono ben visibili nel cielo».
Secondo l’Arpav, le scie
bianche visibili in questi giorni altro non sarebbero che scie di
condensazione emesse dagli aerei in volo, rese particolarmente visibili
dai fenomeni meteorogici. Non si può nemmeno escludere, scrivono i
tecnici, «che il combustibile e i motori degli aerei possano concorre a
produrre scie particolarmente visibili. Né che queste emissioni non
abbiano influenza sui cambiamenti climatici». Ma per dare risposte più
esaurienti, conclude lo studio dell’Arpav, «è necessario il
coinvolgimento degli operatori del trasporto aereo civile e militare e
degli enti di controllo». «Noi non siamo tranquilli», dice l’ex
consigliere, «chiediamo alle autorità di fare una verifica per la
salute. E di tener d’occhio l’aumento del traffico aereo nei nostri
cieli».(a.v.)
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