domenica 19 maggio 2013

Sgominata banda di spacciatori

Chioggia. Blitz dei carabinieri all’alba in Corso. Nuovi guai per il gestore del Coco Loco già in carcere

L'elicottero che sorvolava la città, le macchine dei carabinieri che percorrevano corso del Popolo, i cani antidroga al guinzaglio dei militari. A chi era già sveglio, all'alba di ieri mattina, è sembrato di assistere a una caccia all'uomo. E, infatti, si trattava del momento conclusivo di un'operazione antidroga, Taurilia il nome in codice, condotta dai carabinieri di Abano Terme tra l'agosto e il dicembre 2012 e ripresa in questi mesi con la ricerca e l'arresto dei complici della banda sgominata l'anno scorso, che tentavano di riorganizzarsi. Nella rete dei militari sono finite dieci persone, tra cui sei chioggiotti e un pellestrinotto, destinatarie di ordinanze di custodia in carcere (sette di loro), di arresti domiciliari (uno) e di obbligo di dimora (due) con l'accusa di spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti in concorso tra di loro. Alcuni degli arrestati sono, comunque, già in carcere per effetto di precedenti reati. Agli arresti sono finiti Pasquale Creuso, 50enne campano, residente a Montegrotto Terme, già in carcere a Vicenza, ritenuto il capo dell’organizzazione; Luciano Rossin, 70enne padovano pluripregiudicato; Reda Lyoussi, marocchino dell’87; Alex Tiozzo Celi, 30 anni, già detenuto a Padova; Marco Nordio, 30 anni; Stefano Marangon, 40 anni; Lorenzo De Meneghetti, 40 anni, già detenuto a Venezia, perché arrestato per spaccio a Trieste, proprietario del Cocoloco, uno dei locali più noti di Sottomarina. Ai domiciliari Sonny Marcon 25enne chioggiotto, cui sono stati sequestrati 6000 euro ritenuti provento di spaccio. Obbligo di dimora per Daniel Tiozzo Pagio, 30 anni e Daniel Zennaro, 25 anni di Pellestrina, trovato anche con 25 grammi di hashish divisi in dosi. L'operazione Taurilia aveva avuto una prima conclusione con l'arresto, il 21 dicembre 2012, al casello di Padova est, di Alex Tiozzo Celi e Valeria Naccari (29 anni) trovati in possesso di cinque chili di hascisc. Secondo le indagini dei carabinieri, i due erano stati ingaggiati dal Creuso per portare a termine la consegna della droga che un pregiudicato marocchino, Hadir Jamal, già fermato nell'ottobre 2012, aveva fatto arrivare dall'Olanda a Bergamo per spacciarla a Chioggia e Padova. L'arresto dei due chioggiotti e di altre nove persone aveva disarticolato la banda, ma Creuso non voleva mollare la piazza e, subito dopo, si era accordato con il siciliano Giuseppe “Pippo” Azzaro per continuare la sua attività. Gli investigatori, però, vengono a sapere di un incontro, in Olanda, tra i due suddetti spacciatori e i chioggiotti Marco Nordio e Stefano Marangon che doveva servire a importare 30 chili di marijuana del tipo white skunk e continuano a monitorare gli spostamenti dei vari personaggi e prestanome, ricostruendo anche il flusso di denaro da Chioggia all'Olanda. A marzo viene fermato Pippo Azzaro, in Italia per un altro affare e, da quel momento, l'identificazione della “nuova” banda procede spedita, fino all'operazione eseguita ieri a Chioggia. 

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