Gettate migliaia di puntine sul percorso dei Murazzi a Pellestrina. Indignazione del Gruppo turismo
Tre piccoli scoppi, seguiti da altrettanti sibili appena percettibili. I
ciclo-turisti che erano arrivati a Pellestrina la mattina del
primo maggio erano, a dire poco, esterrefatti: nel giro di pochi secondi
tre biciclette avevano forato le gomme e quasi metà del loro
gruppo era rimasto appiedato. «Ma che razza di pista ciclabile è
questa?» hanno telefonato immediatamente a Marco Tiozzo
Bastianello, il titolare del Bragozzo Ulisse che fa regolarmente la
spola tra Chioggia e Pellestrina, proprio per accompagnare questi
escursionisti in uno dei più belli itinerari lagunari, tra sole e mare,
nella quiete della natura resa ancor più accattivante dall'uso di
un mezzo, come la bici, silenzioso e rispettoso dell'ambiente.
Tutto bello, finché non fori le gomme. E a loro era capitato a poche
decine di metri dall'approdo, sulla pista ciclabile dei Murazzi
dove erano giunti alle sette e mezza di mattina con l'idea di una gita
“fuori porta” nella giornata di festa. Fermarsi a cambiare le gomme
non rientrava nei programmi e, probabilmente, non era neppure
contemplato dal contenuto degli zaini. A Peggiorare la situazione,
poco dopo, anche altre due bici, che avevano proseguito, forano. E un
po' alla volta il gruppetto si rende conto che tutta la pista
ciclabile è cosparsa di puntine da disegno: centinaia, forse migliaia,
lungo un percorso di almeno due chilometri, fin quasi al cimitero.
Marco Bastianello, capita la situazione non esita un secondo: manda
il figlio a ripulire tutta la pista ciclabile e fornisce ai turisti
appiedati alcune sue bici per poter continuare l'escursione. Tutto
risolto, quindi, ma il rischio non era trascurabile. Quel primo gruppo
di sette-otto ciclisti, infatti, non ha avuto problemi di cadute,
ma qualche ora dopo sarebbero transitati gruppi molto più numerosi di
50-60 persone provenienti dalla parte opposta del percorso
ciclabile, dal Lido, cioè. E se qualcuno del gruppo, forando, fosse
caduto, si sarebbe trascinato dietro altre persone che avrebbero
potuto farsi molto male. Bastianello ha avvertito dell'accaduto la sua
associazione, il Gruppo turismo Chioggia. «Presenteremo una
denuncia contro ignoti» dice Marino Masiero di Slow Lagoon e Gtc «È
un atto che offende il turismo “lento” e coloro che credono in questo
tipo di visitazione, ma è soprattutto un potenziale danno per
l'economia dell'isola che dal lavoro di Bastianello, col suo Bragozzo
Ulisse, riceve grandi benefici». Diego Degan
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