Il racconto: cinque ore al Tronchetto prima di rientrare al Lido
«Dopo anni di inutili disagi, è ora che
Actv si decida a prevedere tra i servizi minimi garantiti anche la linea
11 e la linea 17 del ferry boat». Per il presidente della Municipalità
di Lido e Pellestrina, Danny Carella, la misura adesso è veramente
colma. Venerdì è stato messo in ginocchio anche il collegamento per le
auto tra Lido e Tronchetto (linea 17) e tra Alberoni e Santa Maria del
Mare (linea 11). «La gente non ne può più e ha ragione», rincara
Carella. «È una situazione assurda e vergognosa, l’azienda si è fatta
trovare impreparata. I servizi minimi devono essere garantiti sempre
indistintamente, aggiungendo anche il ferry boat. Non si può paralizzare
il traffico anche degli automezzi. I ferry boat non sono come i
vaporetti, basta che un solo membro dell’equipaggio scioperi, e tutto si
ferma».
Venerdì c’è stato chi ha atteso dalle 14.30 alle 19.20
prima di poter lasciare il terminal del Tronchetto per rientrare al Lido
o a Pellestrina. Il tutto con il bar del piazzale chiuso, il freddo e
nessuno che dava informazioni su cosa sarebbe potuto succedere,
nonostante la sede di Actv fosse a duecento metri di distanza. «Sono
rientrato dalle ferie giovedì notte e, non essendoci il servizio
notturno del ferry boat di linea 17, ho parcheggiato l’auto a Chioggia e
sono rientrato a Pellestrina con il vaporetto», racconta Alvise, in
coda l’altro ieri al Tronchetto. «Venerdì mattina sono andato a
riprendermi l’auto a Chioggia, avevo poi degli appuntamenti, e alle
14.30 sono arrivato al Tronchetto. Da qui l’amara sorpresa di dover
attendere oltre le 19 prima di potermi imbarcare verso il Lido, senza
sapere se poi agli Alberoni avrei trovato il mezzo per Pellestrina. Una
situazione surreale, senza assistenza e abbandonati a noi stessi.
C’erano bambini piccoli e anziani, e anche sul ferry boat il bar era
chiuso! Ma Actv stavolta l’ha combinata davvero grossa. In una città
come Venezia e con le isole, non è ammissibile che si venga dimenticati
in questo modo. Deve cambiare qualcosa, assolutamente
in meglio per la gente». Ovviamente i disagi di venerdì non hanno
riguardato solo il Tronchetto, ma anche il terminal di San Nicolò al
Lido. Da qui è partito poi il ferry boat che ha caricato i mezzi alle
19.20 al terminal sulla sponda opposta.
Simone Bianchi