domenica 12 novembre 2017

«Il ferry boat tra i servizi minimi»

Il racconto: cinque ore al Tronchetto prima di rientrare al Lido 

 «Dopo anni di inutili disagi, è ora che Actv si decida a prevedere tra i servizi minimi garantiti anche la linea 11 e la linea 17 del ferry boat». Per il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina, Danny Carella, la misura adesso è veramente colma. Venerdì è stato messo in ginocchio anche il collegamento per le auto tra Lido e Tronchetto (linea 17) e tra Alberoni e Santa Maria del Mare (linea 11). «La gente non ne può più e ha ragione», rincara Carella. «È una situazione assurda e vergognosa, l’azienda si è fatta trovare impreparata. I servizi minimi devono essere garantiti sempre indistintamente, aggiungendo anche il ferry boat. Non si può paralizzare il traffico anche degli automezzi. I ferry boat non sono come i vaporetti, basta che un solo membro dell’equipaggio scioperi, e tutto si ferma».

Venerdì c’è stato chi ha atteso dalle 14.30 alle 19.20 prima di poter lasciare il terminal del Tronchetto per rientrare al Lido o a Pellestrina. Il tutto con il bar del piazzale chiuso, il freddo e nessuno che dava informazioni su cosa sarebbe potuto succedere, nonostante la sede di Actv fosse a duecento metri di distanza. «Sono rientrato dalle ferie giovedì notte e, non essendoci il servizio notturno del ferry boat di linea 17, ho parcheggiato l’auto a Chioggia e sono rientrato a Pellestrina con il vaporetto», racconta Alvise, in coda l’altro ieri al Tronchetto. «Venerdì mattina sono andato a riprendermi l’auto a Chioggia, avevo poi degli appuntamenti, e alle 14.30 sono arrivato al Tronchetto. Da qui l’amara sorpresa di dover attendere oltre le 19 prima di potermi imbarcare verso il Lido, senza sapere se poi agli Alberoni avrei trovato il mezzo per Pellestrina. Una situazione surreale, senza assistenza e abbandonati a noi stessi. C’erano bambini piccoli e anziani, e anche sul ferry boat il bar era chiuso! Ma Actv stavolta l’ha combinata davvero grossa. In una città come Venezia e con le isole, non è ammissibile che si venga dimenticati in questo modo. Deve cambiare qualcosa, assolutamente

in meglio per la gente». Ovviamente i disagi di venerdì non hanno riguardato solo il Tronchetto, ma anche il terminal di San Nicolò al Lido. Da qui è partito poi il ferry boat che ha caricato i mezzi alle 19.20 al terminal sulla sponda opposta.  
Simone Bianchi

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