Ennesimo caso nell’isola, colpita la zona “La Mara”
Un altro incendio ha colpito la scorsa notte Pellestrina. Ancora una
volta in zona La Mara, già teatro di numerosi roghi nel corso delle
ultime tre estati. Il sospetto che si tratti di un’altra azione dolosa è
quindi più che concreto.
Un ettaro e mezzo di canneti sono
andati completamente in fumo, per effetto di fiamme alte quasi tre metri
che hanno avvolto l’area fin dalle 22.30 di giovedì sera. Sul posto
sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco e altrettante del
locale gruppo di Protezione civile. In tutto una trentina di uomini che
hanno lottato contro il fuoco fino alle 2.30 di ieri mattina. Da Venezia
è arrivato anche un rimorchiatore a dare manforte al personale a terra,
perché il vento continuava a peggiorare la situazione e servivano a
quel punto idranti di grandi dimensioni.
Le fiamme sono arrivate a
lambire una casa e un cantiere edile, e solo il lavoro dei pompieri e
dei volontari ha permesso che non ci fosse un coinvolgimento diretto
degli edifici. I carabinieri sono stati costretti a bloccare il traffico
a lungo perché le fiamme rischiavano di aprire un nuovo fronte lungo il
murazzo, e solo con la situazione in piena sicurezza è stata poi
utilizzata una corsia in alternanza di Strada comunale dei Murazzi per
far defluire gli automezzi privati e gli autobus di Actv. Ieri mattina
verso le 11 le fiamme sono poi riprese, colpa del vento e del terreno in
cui la cenere nascondeva ancora materiali arroventati. Oltre ai canneti
sono andati bruciati materiali da pesca, pali in legno e sterpaglie.
La
Protezione civile è quindi tornata per gettare nuova acqua sul terreno
ed evitare nuovi focolai. Solo pochi giorni fa un altro incendio aveva
interessato l’area di Ca’ Roman a ridosso dell’oasi gestita dalla Lipu.
Simone Bianchi
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