domenica 7 novembre 2010

Tromba d’aria, tardano i risarcimenti

Il presidente della Municipalità chiede alla Regione lo sblocco dei fondi
«L’isola è stata devastata e non è arrivato un solo euro per garantire la ricostruzione»

Non ci sono soldi per risarcire i danni subìti a Pellestrina dopo il fortunale dello scorso luglio.
     
Il presidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Giorgio
Vianello, ha deciso di scrivere al governatore del Veneto, Luca Zaia,
per chiedere che vengano sbloccati i fondi.

      In caso contrario
Pellestrina, sconvolta da una tromba d'aria che ha scoperchiato case,
devastato strade e «ferito a morte» l'intera isola, rischia di trovarsi
senza un euro per la ricostruzione.

      A lanciare il grido
d'allarme è stato lo stesso presidente Vianello, allarmato dal fatto
che, dopo le promesse e l'onda emozionale di quei giorni, nonostante la
raffica di domande per ottenere un risarcimento dei danni, non sia
ancora arrivata alcuna risposta concreta.

      «Ci vogliono i soldi -
spiega Vianello - stanziamenti strordinari, visto che era anche stato
chiesto lo stato di calamità. Ho scritto ancora più di un anno fa per
capire a che punto siano le cose, per ottenere rassicurazioni, ma non ho
ricevuto alcuna risposta. Per il momento i soldi non ci sono, e non è
arrivato nulla».

      Senza stanziamenti non è possibile dare il via
ai necessari interventi per la sistemazione dei danni provocati dalla
tromba d’aria, scatenatasi sull’isola con grande violenza. Ecco perché
il presidente della municipalità è tornato alla carica.

     
«Scriverò direttamente al governatore - dice Vianello - chiedendo con
forza che, anche a Pellestrina, vengano date le risorse che ci spettano.
Fino ad ora, tutto è fermo ma oggi non c'è più tempo da perdere. I
cittadini, molti dei quali hanno perso tutto, chiedono risposte e
certezze. Non più solo promesse, e noi dobbiamo impegnarci per loro».

     
Vista la carenza di fondi pubblici, che si registra un po’ ovunque, a
tutti i livelli, il presidente fa anche una proposta concreta, che si
lega, appunto, al maltempo di questi giorni in Veneto.

      «Visto
che è stata chiesta la cifra di un miliardo di euro per il Veneto, dopo
le piogge e gli allagamenti di questi giorni, chiedo che, una piccola
parte di questo fondo, ad esempio un paio di milioni di euro, possa
essere dedicata a Pellestrina. La mia ricchiesta sarà indirizzata non
solo a Zaia, ma anche al capo della Protezione civile, Bertolaso, che in
quei giorni era stato in visita a Pellestrina. Con questa iniziativa
spero si riesca a portare a casa qualcosa».

      Pellestrina, che
nel frattempo è tornata alla sua quotidianità, non ha però dimenticato
quelle ore di terrore. E chiede risposte.

Nessun commento:

Posta un commento