lunedì 8 novembre 2010

L'ultimo saluto a Massimo «Generoso»

7 novembre 2010

Grande partecipazione, ieri mattina a Portosecco, per i funerali di
Massimo Scarpa «Generoso», il 56enne deceduto la scorsa settimana a
seguito di un incidente nautico in laguna all’altezza dell’ottagono
degli Alberoni. Oltre trecento residenti della comunità di
Pellestrina e San Pietro in Volta, ma anche molte persone giunte
da Malamocco e Alberoni, hanno dato l’ultimo saluto al pescatore che in
tanti amavano sulle due isole. Tanta gente è stata costretta a
rimanere all’esterno della chiesa di Santo Stefano. Per loro sono state
sistemate delle casse acustiche sul sagrato, in modo da permettere
di seguire comunque la cerimonia e ascoltare l’omelia di don Pierangelo
Laurenti. Il sacerdote ha ricordato la figura di Massimo Scarpa a
più riprese, persona che conosceva da parecchio tempo, attraverso
la passione che lo caratterizzava nell’ambito della pesca, uno degli
ultimi che ancora utilizzavano le reti e che poi, con la loro
barca, andavano a vendere il pesce al dettaglio lungo le rive delle
isole. «Un uomo generoso di soprannome e di fatto - ha detto don
Pierangelo - perchè a dispetto del costo, dava sempre porzioni molto
abbondanti». Al termine della cerimonia anche il ricordo di alcuni
familiari, mentre molto toccante è stato il cammino della salma
fino al vicino cimitero. Dalla sua barca, la Anita Madre, ormeggiata
lungo la riva, è stata fatta suonare la sirena, come a voler
salutare per l’ultima volta il suo comandante, compagno di mille viaggi,
prima della sepoltura. E in cimitero gli è stata anche dedicata
una poesia dialettale incentrata sulla vita in laguna. (s.b.)

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