mercoledì 28 luglio 2010

Boraso: «Subito due milioni per le prime emergenze»

Documento bipartisan sottoscritto dai consiglieri comunali
La bufera ha provocato danni anche al Golf Club del Lido

Subito due milioni di euro per risarcire i danni più urgenti provocati
dalla tromba d'aria che venerdì scorso ha devastato Pellestrina. La
richiesta, già preannunciata, è stata protocollata ieri dal consigliere
comunale del Pdl, Renato Boraso. Inizialmente si pensava di chiedere un
milione, poi, visto che il bilancio finale dei danni continua a salire,
si è passati a due.

      Inoltre è stato predisposto un ordine del
giorno, proposto da Alessandro Scarpa della lista Brunetta, che poi è
stato sottoscritto da vari consiglieri comunali: Michele Zuin, Alberto
Mazzonetto, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Luigi Giordani e Renato
Boraso. Il documento impegna il sindaco a vedere riconosciuto lo stato
di calamità naturale e ad attingere fondi, anche dalla riserva speciale,
per andare incontro ai problemi di Pellestrina.

      Nel
frattempo, in isola è terminata la fase di messa in sicurezza dei tetti
di tutte le abitazione. Sul posto è intervenuta, in supporto ai vigili
del fuoco e alla Protezione civile, la ditta "De Martino" del Lido, con
il coordinamento di Antonio De Martino, giovane presidente
dell'associazione "Vivere il Lido". «Domenica sera - spiega Antonio De
Martino - abbiamo terminato il nostro lavoro di messa in sicurezza dei
tetti. Abbiamo lavorato, praticamente ininterrottamente da venerdì sera,
fino a domenica e ci ha fatto molto piacere vedere, fin dalle prime ore
dopo l'emergenza, una costante presenza del sindaco Orsoni e
dell'assessore Maggioni, al fianco dei cittadini. Come impresa ora il
nostro compito è finito, siamo stati impegnati, con il nostro personale,
in prima linea e la soddisfazione più grande è stata quella di vedere
la gente, rasserenata e sorridente, dopo il nostro intervento, che ci
ringraziava dopo momenti di disperazione».

      Il maltempo di
venerdì ha provocato ingentissimi danni anche al Lido e al Golf Club
Venezia degli Alberoni che per questo motivo è rimasto chiuso.

      Lorenzo Mayer

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