mercoledì 30 giugno 2010

Actv vuole acquistare De Poli

lunedì 28 giugno 2010

Actv vuole acquistare il cantiere De Poli di Pellestrina. Per riavviare
la produzione e ridimensionare il progetto del nuovo megacantiere
al Tronchetto. E’ la proposta che il presidente Marcello Panettoni farà
al Consiglio di amministrazione, convocato per oggi. La base
d’asta per l’acquisto del cantiere è di 21 milioni di euro.
 Iniziativa condivisa dall’azionista. «In questo modo», conferma il
direttore generale del Comune Marco Agostini, «si potrebbe
recuperare la produzione navale e dare una risposta ai 92 disoccupati
del cantiere».  In gioco c’è anche il bacino di carenaggio
dell’Arsenale, luogo strategico che Actv intende abbandonare per
lasciarlo al Consorzio Venezia Nuova. A Pellestrina sono stati prodotti
tra l’altro negli ultimi anni vaporetti e i nuovi motoscafi della
linea 52, e gli operai dell’isola sono specializzati proprio in questo
tipo di lavorazione. Il cantiere De Poli ha la disponibilità anche
del grande cantiere galleggiante, autorizzato qualche anno fa per la
produzione di grandi navi che dunque potrebbero essere prodotte in
laguna. Sull’altro piatto della bilancia c’è la distanza del
cantiere dal centro storico e il costo.  Sarà uno dei temi del Cda
Actv, che oggi dovrebbe discutere anche della conferma del
direttore Maurizio Castagna. Il manager più longevo e più pagato delle
aziende pubbliche veneziane (è in carica dal 2000 e guadagna 300
mila euro l’anno più i premi di produzione e gli altri incarichi)
ha avuto prorogato per un anno il contratto dall’ex sindaco Massimo
Cacciari. L’azienda ha dunque tempo sei mesi per pensare a una sua
eventuale sostituzione.  Un panorama piuttosto caldo quello dei
prossimi due giorni. All’ordine del giorno il rinnovo di altre
aziende strategiche.  Oggi si dovrebbero decidere le nomine di Pmv, la
società del patrimonio Actv. Domani Vela (società che vende i
biglietti per l’azienda di trasporto). E poi Asm, i cui vertici
sono stati invitati con lettera (notificata dai vigili urbani) a
dimettersi prima della scadenza del mandato fissata per aprile.
tensioni e polemiche. Perché il presidente di Asm Giorgio Nardo ha
chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Giorgio Orsoni che
si terrà stamattina. Prima il sindaco vedrà il Pd. «Non mi faccio
licenziare così», ripete Nardo. Orsoni fa sapere che il
regolamento approvato dal Consiglio comunale gli dà questa
facoltà. E che la nuova governance deve essere rinnovata e rispondere
alle linee della nuova amministrazione. Uno degli obiettivi è
quello di concentrare in un’unica società la gestione patrimoniale di
Pmv e Asm, separando la gestione.  Il mosaico delle aziende sarà
completato dal Casinò, con l’arrivo (previsto per oggi) del nuovo
amministratore Vittorio Ravà. Esclusa per ora la nomina di un nuovo
presidente, anche se Mauro Pizzigati e il Cda potrebbero lasciare
nei prossimi mesi, prima della scadenza naturale del mandato.  Intanto
Renato Boraso (presidente pdl della commissione Bilancio), lancia
la sua provocazione. E invita il patriarca Scola ad applicare lo «spoil
sistem» anche al sindaco Orsoni (procuratore di San Marco) e al
suo direttore generale Agostini.  «Ricoprono incarichi per la
Curia in conflitto di interessi», dice Boraso, «due monsignori con bolla
papale devono notificare il licenziamento come hanno fatto loro
ai presidenti. Applicando lo spoil sistem con metodi bulgari».  
-
Alberto Vitucci


la Nuova Venezia

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