martedì 1 giugno 2010

Documento approvato ieri dalla municipalità sulla pesca a Pellestrina


Documento di iniziativa del gruppo del Partito Democratico della
Municipalità di Lido-Pellestrina
Presentato nella Conferenza dei Capigruppo del 27 maggio 2010 per
l’inserimento nell’o.d.g. del Consiglio del 31 Maggio

Il Consiglio di Municipalità di Lido-Pellestrina

APPRESO
dagli organi di stampa della ripresa della protesta dei lavoratori del
settore della pesca nei confronti dell’Amministrazione provinciale di
Venezia e della Regione che tardano a dare risposte concrete alle varie
istanze da tempo sollevate;

RITIENE
assai preoccupante il comparto ittico che rappresenta la risorsa
principale, se non unica, per numerose famiglie di Pellestrina,
determinando una situazione di crisi economica e sociale gravissima per
un territorio già colpito dalla chiusura del cantiere navale De Poli;

CONSTATA
che l’Amministrazione della Provincia di Venezia, ente pubblico per
legge competente per il settore della pesca, non ha ancora,
ingiustificatamente, messo in atto il “Documento programmatico per la
venericoltura” congiuntamente firmato in data 2 febbraio 2010 dalla
Presidente della Provincia e dall’Assessore provinciale alla pesca;
RAMMENTA
che in tale documento l’Amministrazione provinciale si è ufficialmente
impegnata a dare avvio ad una serie di attività, in collegamento con la
Regione e il Magistrato alle Acque, che una volta realizzato dovrebbe
dare un sostegno concreto all’attività di venericoltura.
In particolare l’Amministrazione provinciale si è impegnata a :
1) dare avvio a una fase di sperimentazione della c.d. “pompetta” nella
laguna di Venezia, al fine di consentire, qualora ritenuta compatibile,
l’utilizzo della stessa quale strumento per la raccolta del prodotto;
2) dare avvio ad un percorso con gli Enti competenti finalizzato ai
punti di sbarco e alla autorizzazione per il trasporto del prodotto sia
“cesti” che “sacchi”;
3) dare avvio con la Regione Veneto delle rimanenti acque della Laguna,
finalizzato al reperimento di nuove aree da adibire ad allevamento o
raccolta del seme;
4) dare avvio con il Magistrato alle Acque della definizione di un
percorso per l’assegnazione di nuove aree da adibire ad allevamento,
così da poter rilasciare nuove concessioni;
5) dare avvio alle procedure necessarie alla attuazione di una campagna
di pesca controllata sussidiaria all’attività di allevamento,anche nella
forma di pesca collettiva, con la raccolta di prodotto adulto e mezzano
con l’obbligo di rimessione nei vari vivai del prodotto mezzano;
6) dare avvio alle procedure atte a favorire la campagna di raccolta del
seme, nella c.d. area “dighette”, “verti” e nella zona del Brenta,
presumibilmente ne mese di marzo, ritenuto più compatibile con le
necessarie condizioni ambientali ed atmosferiche;
7) dare avvio ad un percorso con il Magistrato alle Acque finalizzato al
rilascio del permesso di raccolta del seme nell’area catalogata S.I.N.;
8) dare avvio ad un percorso con gli Enti competenti finalizzato al
rilascio di una autorizzazione permanente che consenta il prelievo del
seme ogni qualvolta lo stesso sia disponibile nell’ambito lagunare,
compatibilmente con le condizioni ambientali ed atmosferiche;
9) dare avvio a tutte le procedure necessarie per la proroga della
scadenza delle concessioni prevista per il 2012 al fine di garantire un
arco temporale che permetta l’ammortamento dei capitali impiegati;

RAMMENTA INOLTRE
che l’Amministrazione provinciale si è impegnata a istituire un tavolo
operativo con tutti gli Enti interessati e con la partecipazione di
qualificati rappresentanti della categoria;

CHIEDE
al Presidente della Provincia di Venezia e all’Assessore provinciale
alla pesca di dare rapida risposta alle attività e ai punti
programmatici dagli stessi sottoscritti con un proprio atto ufficiale
(“Documento programmatico per la venericoltura”) in data 2 febbraio
2010 e ancora totalmente disattesi, in quanto essi costituiscono una
risposta concreta ed efficace alle diverse richieste avanzate dalle
categorie interessate e ritenute necessarie al passaggio dalla
condizione di pesca alla vongola alla attività di allevamento;

INVITA
altresì, il Sindaco e la Giunta del Comune di Venezia a farsi parte
attiva nel sollecitare e favorire, per quanto di competenza, l’avvio
delle attività soprarichiamate.


fonte: Danny Carella, Presidente della Commissione Ambiente,
Urbanistica, Attività Produttive
per la municipalità di Lido-Pellestrina








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