venerdì 11 giugno 2010

Morte in ospedale, non è meningite

Nei giorni scorsi è deceduta una donna thailandese
L’Ulss chiarisce, ma un papà teme per la salute del figlio

É un grido di allarme di un padre che chiede soprattutto rassicurazioni.
E tutto, dopo la morte "sospetta" di una donna thailandese di 36 anni,
che svolgeva la donna di servizio nell’abitazione dei nonni a
Pellestrina e che, proprio in questi giorni accudivano il nipote di 6
mesi, figlio dell’uomo, originario dell’isola, e vive da anni in Friuli
Venezia Giulia. Prima di morire la donna straniera si era rivolta
all’ospedale di Chioggia e da qui era stata trasferita nel reparto di
Malattie infettive del Civile a Venezia dove poi è deceduta. L’Ulss ieri
ha diramato una nota in cui ribadisce che che, nel rispetto della
privacy, gli esami hanno stabilito che «non si tratta di meningite».
Allarme rientrato, quindi. Ma la lettera del residente di Pellestrina
era stata scritta prima della nota dell’Ulss.

      «In questo caso -
sottolinea l’uomo - pur salvaguardando il diritto alla privacy della
signora, credo che la popolazione debba essere informata di quello che è
accaduto, soprattutto sulle reali cause del decesso. Ovviamente la mia
massima preoccupazione è per mio figlio che non ha ancora ricevuto il
vaccino contro la meningite e poi anche per gli altri membri della mia
famiglia». Ma quello che più agita l’uomo è la mancanza generale di
informazione immediata.

      «A Pellestrina - continua - si parla
del decesso della donna thailandese ipotizzando alcuni scenari, ma
quello che più mi preoccupa è il fatto che neanche i medici di base sono
risultati informati subito sul decesso della donna visto e considerato
che in un primo tempo pareva si trattasse di meningite non infettiva».

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