venerdì 4 giugno 2010

Ferry-boat insicuri, capitani in rivolta

Mercoledì 2 Giugno 2010

«Ci sono sette ferry boat disponibili, ma l’azienda non riesce a
mantenerne in servizio nemmeno tre contemporaneamente». Comincia
così l’affondo di Lorenzo Boscolo, presidente dell’associazione
capitani di Actv, dopo le ennesime avarie che l’altro ieri hanno messo
fuori causa il Pellestrina (scalandrone rotto) e il Metamauco
(impianto elettrico).  «L’Ammiana è in cantiere per la visita di classe
mentre il Lido di Venezia è più dentro che fuori, e ora
utilizzato solo per alcune corse bis non essendo ritenuto affidabile
- prosegue Boscolo - Lunedì, il risultato sono stati disagi su tutti i
terminal del ferry, e non si è riusciti a fare la corsa del
pomeriggio da Lido e Punta Sabbioni, dal momento che il San Marco è
dovuto andare a Santa Maria del Mare. Non ci sono ormai più scuse:
sarebbe ora che qualcuno si prendesse le proprie responsabilità e
pagasse questa situazione».  Una questione già rimarcata la
scorsa settimana da Rdb Trasporti in tema di manutenzioni. Quindi
Boscolo annuncia: «I capitani di Actv non sono più disposti a rischiare
in proprio a fronte delle condizioni in cui versano questi mezzi e
sono stufi di subire pressioni. Non potendo fare sciopero, sono pronti a
rifiutarsi di comandare questi ferry boat che non garantiscono i
canoni di sicurezza». La Municipalità presenterà invece a breve un
documento trasversale chiedendo chiarezza.  «Dovevo raggiungere col
collega Natale Vianello il Consiglio municipale di lunedì - dice
Danny Carella - invece siamo rimasti bloccati a Santa Maria del Mare.
Tutto perchè non c’è un ferry di emergenza agli Alberoni e un
approdo per un vaporetto a Santa Maria del Mare che da anni si
chiedono invano. Il vaporetto di emergenza arrivava a San Pietro in
Volta quando tutta la gente era dall’altra parte. Inaudito, è ora
di finirla».  Il direttore della Navigazione di Actv, Marino
Fontanella, solo pochi giorni fa aveva assicurato che «il Lido di
Venezia sarà pienamente in servizio entro pochi giorni, e non ci sarà
alcuna ripercussione sulle linee dei ferry boat. I mezzi saranno
tutti disponibili per l’estate e per far fronte alla richiesta».
Ma il consigliere comunale Sebastiano Costalonga attacca: «Venerdì ne
chiederemo conto in Commissione all’assessore Bergamo e ad Actv».
 Riccardo Palma del comitato per il ferry del Lido rincara: «Ieri
ho preso il traghetto per grazia divina. Siamo stufi, che si apra il
servizio ai privati se Actv non ce la fa».
-
(Simone Bianchi)

la Nuova Venezia

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