sabato 12 giugno 2010

Pellestrina, rimbocchiamoci le maniche fin da subito


L’unica risorsa per il futuro di Pellestrina
sarà il turismo. Questo verrà attratto da una realtà da scoprire,
un’isola in mezzo all’Adriatico. L’isola di
Pellestrina
oggi più che mai si trova abbandonata a se stessa e presto sarà
veramente perduta. L’imperativo è fare qualcosa. Dopotutto parliamo
della sorte di migliaia di persone e del futuro di quelle che verranno.
Tra i tanti problemi da risolvere alcuni sono già in calendario ma il
problema fondamentale è quello dell’economia. Una volta la natura
attraverso il mare e la terra riusciva a dare ciò di cui c’era bisogno.
Oggi che non è più così io posso vedere come unica risorsa uno sviluppo
turistico. Purtroppo nessuno ha bacchette magiche ma partire con un
obiettivo a lungo andare darà i suoi frutti. Per cominciare si potrebbe
fare una campagna sui mezzi di comunicazione incentrata sul fatto che
qui ci sono caratteristiche uniche che aspettano solo di essere trovate.
Ma poi bisognerà fare qualcosa di concreto per proporsi effettivamente.
Ad esempio allestendo campeggi per imbarcazioni con elettricità e
acqua, per ospitare chi vorrebbe venire. L’isola potrebbe essere un
gioiello goduto da molti e non solo da chi ha l’animo dell’esploratore.
Se non facciamo qualcosa in fretta, però, l’unica parola che le nuove
generazioni capiranno sarà "arrangiatevi". Non resta che rimboccarsi le
maniche

      Gianfranco Vianello    
     
Pellestrina

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