Con i lavori di ristrutturazione di Strada comunale dei Murazzi, in corrispondenza della scuola elementare Zendrini è stata tolta la scaletta che dava accesso ai Murazzi. Il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta ha scritto ieri all’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, chiedendo che ne venga realizzata un’altra nel medesimo punto o nelle vicinanze. «Nei giorni scorsi la necessità è emersa dall’incontro con i rappresentanti delle associazioni di Pellestrina», osserva il consigliere Scarpa Marta, «per questo ho interessato l’assessore Maggioni. In quella zona di sestiere Zennari la scaletta per i Murazzi era fondamentale. Era infatti utilizzata di frequente, e in sicurezza, in particolar modo dai bambini della scuola Zen- drini per raggiungere la spiaggia. Ora è sparita del tutto. Pertanto, a nome dei cittadini e delle associazioni isolane, chiediamo che si possa intervenire con urgenza per sanare questo problema di accesso all’arenile, soprattutto ora con la bella stagione». (s.b.)
giovedì 29 marzo 2012
sabato 24 marzo 2012
Nuova zona con i 30 km orari in strada comunale Laguna
Nuova zona con limite di velocità di 30 chilometri orari a Pellestrina. L’ha istituita la Municipalità per evitare un uso improprio della strada e quindi incidenti come purtroppo già avvenuto in passato, e nell’ottica di incrementare la sicurezza stradale sull’isola. E’ stato quindi istituita la nuova “Zona 30” con limite di velocità 30 km/h in strada Comunale Della Laguna nel tratto compreso tra il civico 159 e 320. A questa si aggiunge l’istituzione del divieto di fermata su ambo i lati di strada Comunale della Laguna nel tratto compreso tra il civico 194/a ed il civico 181; l’istituzione del senso unico alternato in strada nel medesimo tratto e la realizzazione del percorso pedonale protetto mediante l’uso di paletti parapedonali sempre nel tratto compreso tra il civico 194/a ed il civico 181. Ciò dovrebbe finalmente proteggere i pedoni che camminano a ridosso del parapetto lagunare ed impedire il rischio di investimenti, anche per la presenza di abitazioni i cui accessi sono proprio a ridosso della strada. (s.b.)
La Regione taglia i fondi le remiere restano a secco
«La voga alla veneta è a secco. Purtroppo i tagli al bilancio hanno bloccato i 110 mila euro di contributi che, ogni anno, la Regione elargisce alle associazioni per promuovere e far sopravvivere questo sport tradizionale. Auspico che adesso, alle battute conclusive della discussione del bilancio regionale, si faccia il possibile per rimediare e ridare ossigeno a questo mondo». Così Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, si fa portavoce delle compagini remiere di questa disciplina dopo il grido d’allarme delle remiere di Lido e Pellestrina di cui si è fatto portavoce nei giorni scorsi il presidente della Municipalità delle due isole. «Per rispondere alle richieste di queste realtà remiere e dal tessuto sociale che le accoglie, penso a Pellestrina, San Pietro in Volta, il litorale – aggiunge Marotta – ho presentato un emendamento al bilancio che stanzia 100 mila euro per il recupero e la valorizzazione delle imbarcazioni in legno tipiche». Un emendamento che potrebbe equivalere a una prima boccata d’ossigeno per il settore. (s.b.)
Chioggia, inseguiti in laguna denunciati due caparozzolanti
Due caparozzolanti di Pellestrina denunciati per pesca abusiva, resistenza a pubblico ufficiale e navigazione in zona vietata dalle Fiamme gialle. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di mercoledì, vicino a Chioggia. Il motoscafo della Finanza stava svolgendo un controllo di routine nelle acque lagunari, quando ha intercettato un barchino che, improvvisamente, si è dato alla fuga, dirigendosi verso la barena a elevata velocità.I finanzieri si sono messi all'inseguimento del barchino e, pur nella pericolosità della navigazione condotta in quel modo, ad un certo punto lo hanno raggiunto. Il barchino, infatti, si era avventurato in acque troppo basse ed era stato costretto a fermarsi. I militari si sono avvicinati a piedi, riscontrando a bordo la presenza di varie attrezzature per la raccolta ed il confezionamento delle vongole che, con ogni probabilità, sarebbero state messe in commercio senza i prescritti controlli. Di vongole, però, non c'era traccia, forse buttate in acque durante la fuga. Le due persone a bordo del barchino sono state denunciate, il natante e le attrezzature, sequestrate. (d.deg.)
venerdì 16 marzo 2012
Pressing per il rimborso dei danni
«Nei prossimi giorni, quando i responsabili della Protezione civile saranno a Venezia, il sindaco sottoporrà loro nuovamente il mancato rimborso dei danni causati dalla tromba d’aria che il 23 luglio 2010 colpì Pellestrina causando svariati milioni di euro di danni”. Lo conferma il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” che nelle ultime ore ha incontrato il sindaco e l’assessore alla Protezione civile, Ghetti, proprio per discutere di questa vicenda. Sull’isola il mese scorso è nato un comitato di residenti che intende battersi proprio per il rimborso dei danni causati dal maltempo, e che era stato indicato dall’allora responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso. I cittadini di Pellestrina e di San Pietro in Volta hanno già fatto i restauri a proprie spese, ma chiedono dopo un anno e mezzo che finalmente vengano rifondati dei danni subiti. (s.b.)
giovedì 15 marzo 2012
Da lunedì i lavori per il restauro del Palasport
Inizieranno lunedì gli interventi previsti dal Comune agli impianti sportivi di Pellestrina e San Pietro in Volta danneggiati dalla tromba d’aria che colpì l’isola il 23 luglio del 2010. Per quanto riguarda il Palasport di Portosecco saranno rimosse le parti pericolanti del tetto e sarà avviata una ristrutturazione complessiva dell’edificio che prevede anche il rifacimento della copertura in guaina saldata. L’importo dei restauri ammonta a 110 mila euro, con previsione di fine lavori entro luglio. Nell’attiguo campo da calcio saranno sistemati il manto erboso e l’impianto di irrigazione. I lavori inizieranno il prima possibile. «Nel ringraziare gli abitanti di Pellestrina e San Pietro in Volta per la pazienza che hanno avuto nell’attendere gli interventi, ma anche per l’importante collaborazione che hanno da sempre dimostrato, esprimo viva soddisfazione per questi lavori molto attesi, che rendono tangibile l’attenzione dell’Amministrazione agli impegni presi verso l’isola di Pellestrina _ ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni _ Non esistono luoghi di serie a e di serie b nel nostro Comune, e ciò vale anche per le isole che custodiscono una inestimabile raccolta di tradizioni culturali e sociali, che le rende preziose come ogni altra parte del nostro territorio. Luoghi quindi da tutelare con instancabile impegno». (s.b.)
mercoledì 14 marzo 2012
Pellestrina, lunedì partono i lavori al palasport
L’assessore Alessandro Maggioni annuncia l’avvio dei progetti che interessano anche il vicino campo da calcio
Partiranno lunedì gli attesi interventi sugli impianti sportivi di Pellestrina e San Pietro in Volta. Ad annunciarlo l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni. Per quanto riguarda il Palazzetto dello Sport di Portosecco, saranno rimosse le parti pericolanti del tetto e sarà avviata una ristrutturazione complessiva dell’edificio che prevede, tra l’altro, il rifacimento della copertura in guaina saldata. L’importo dei restauri ammonta a 110 mila euro, con previsione di fine lavori entro luglio. Nell’attiguo campo da calcio, invece, sarà sistemato il manto erboso e l’impianto di irrigazione. I lavori partiranno appena espletati gli adempimenti di legge (aggiudicazione della gara, contratto ecc.). «Nel ringraziare gli abitanti di Pellestrina e San Pietro in Volta per la pazienza nell’attendere gli interventi ma anche per l’importante collaborazione che hanno da sempre dimostrato – ha dichiarato l’assessore Maggioni – esprimo viva soddisfazione per questi lavori molto attesi che rendono tangibile l’attenzione dell’amministrazione comunale per gli impegni presi verso l’isola dell’estuario. Non esistono – ricorda Maggioni – luoghi di "serie a" e di "serie b" nel nostro Comune e ciò vale anche per le isole tutte, che custodiscono una inestimabile raccolta di tradizioni culturali e sociali che le rende preziose come ogni altra parte del nostro territorio, luoghi quindi da tutelare con instancabile impegno».
Sul tema era intervenuto più volte il consigliere comunale Alessandro Scarpa "Marta". «Ho chiesto garanzie per il palazzetto, controlli sui lavori che saranno fatti e anche sui materiali utilizzati - dice Scarpa "Marta" - serve un monitoraggio anche alla fine dei lavori. Nei prossimi giorni il sindaco, dopo le ripetute richieste, incontrerà il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Gabrielli, per chiedere i rimborsi dei danni subiti per l'evento del 23 luglio 2010, danni al patrimonio pubblico e alle proprietà private danneggiate. Molti sono i cittadini che fin da subito si sono attivati, sistemando i danni del fortunale a spese proprie».
Sul tema era intervenuto più volte il consigliere comunale Alessandro Scarpa "Marta". «Ho chiesto garanzie per il palazzetto, controlli sui lavori che saranno fatti e anche sui materiali utilizzati - dice Scarpa "Marta" - serve un monitoraggio anche alla fine dei lavori. Nei prossimi giorni il sindaco, dopo le ripetute richieste, incontrerà il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Gabrielli, per chiedere i rimborsi dei danni subiti per l'evento del 23 luglio 2010, danni al patrimonio pubblico e alle proprietà private danneggiate. Molti sono i cittadini che fin da subito si sono attivati, sistemando i danni del fortunale a spese proprie».
Villette a Ca’ Roman, cresce il fronte del no
«Impatto eccessivo» e c’è chi teme una darsena
L’assessore all’urbanistica, Ezio Micelli, ha messo in chiaro che il piano di fatto è già approvato dalla Giunta e, in base alle nuove norme, il Consiglio comunale non ha più competenze: «Non è una variante, ma un piano attuativo e come tale spetta alla Giunta». Interpretazione contestata dagli ambientalisti. E anche da molti consiglieri, intenzionati a dar battaglia. Sotto accusa, in particolare, la destinazione dell’area sud del complesso, un tempo adibita ad orti, oggi riconquistata dalla vegetazione. Il piano prevede di distribuire le sue villette anche in quest’area, che alcune tavole del Prg tutelavano a verde. Quelle tavole, però, sono state "declassate" a "riferimento interpretativo" e alla fine l’urbanistica del Comune ha consentito di usare anche quest’area «in modo da ridurre la densità edilizia». L’architetto Mar ha poi descritto il futuro villaggio come una struttura che si perderà nel verde, con villette ispirate ai casoni, tutte di legno, vetro e metallo, mentre un percorso ciclabile consentirà di girarci intorno.
Ma le critiche sono piovute pesanti: Lastrucci (Idv) ha parlato di un «intervento eccessivo»; Scarpa Marta (Impegno) di un progetto che «non porterà benefici all’isola»; per Giusto (Lega) snaturerà Pellestrina; Funari (gruppo misto) ha addirittura paventato la costruzione di una darsena da un centinaio di posti in zona: «Hanno già presentato la domanda al Magistrato».
Grandi Navi e Porto L’Udc sta con Costa

«Siamo molto preoccupati per le tante persone che lavorano di porto e vogliamo scongiurare che si trovino soluzioni al di fuori del Comune di Venezia - ha esordito il segretario Scibelli - Prendiamo atto del decreto ministeriale che vieta il transito in bacino di San Marco, quando le autorità marittime avranno individuato delle vie alternative. Noi non abbiamo posizioni scientifiche a riguardo, ma da politici diciamo che bisogna accelerare sulle soluzioni». «Siamo i primi a prendere una posizione politica su un tema tanto delicato senza imbarazzi - ha rivendicato Bergamo - La Marittima deve continuare a svolgere il ruolo di stazione crocieristica. Non vogliamo perdere il ruolo di home port (quello da cui partono le crociere, ndr.). E Santa Maria del Mare potrà diventare un terminal complementare per quelle nuove navi, ancora più grandi, che non potranno entrare in laguna. Ovviamente andranno fatte le necessarie analisi ambientali e di mobilità». Nel documento si immagina anche la realizzazione di un tunnel di collegamento automobilistico tra Alberoni e Santa Maria del Mare. «Andrà fatto ogni sforzo perché questo nuovo terminal diventi un volano di sviluppo economico per Pellestrina - ha continuato Bergamo - invece di mandare queste nuove navi a Ravenna, Trieste o Dogaletto di Mira...». Sull’impatto ambientale che tanto preoccupa i comitati, Bergamo ha citato i lavori del Porto per elettrificare parte delle banchine. Quanto alle masse che il doppio terminal scaricherebbe sulla città, per l’Udc è un problema che si risolve con una buona organizzazione dei flussi. «Non possiamo rinunciare alla crocieristica in base a spinte emotive - ha continuato Bergamo -. La posta in gioco è un’economia cittadina già in difficoltà». Fin qui la posizione dell’Ulc: «Non abbiamo affrontato il problema né in Giunta né in maggioranza» ha concluso l’assessore.
Udc: «Le crociere restino a San Marco, un tunnel al Lido»
Le grandi navi devono restare dove sono. Passare davanti a San Marco e arrivare in Marittima. Solo per quelle di «ultimissima generazione» - più grandi della Costa Concordia – si dovrà pensare a un terminal croceristico complementare a Santa Maria del Mare, con tanto di tunnel per collegare Pellestrina al Lido. E’ questa la posizione dell’Udc, illustrata ieri a Ca’ Farsetti dall’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo e dal segretario comunale Michele Scibelli. Secondo il partito di Casini, che sostiene la giunta di centrosinistra del sindaco Orsoni, le attività croceristiche sono «una ricchezza per la città» e devono rimanere nel territotio comunale, contrastando le ricorrenti ipotesi alternative». Anche la Marittima va mantenuta come stazione passeggeri. Solo per le nuove navi di dimensioni superiori a quelle attuali si può pensare a nuove soluzioni non alternative ma integrative dell’attuale stazione delle crociere. Cioè la grande base in calcestruzzo utilizzata a Santa Maria del Mare dal Consorzio Venezia Nuova per la costruzione dei cassoni del Mose. Dovevano andare demoliti a fine lavori (il 2014) invece secondo il presidente del Porto Paolo Costa e ora anche per l’Udc potrebbero essere riconvertite come base per le navi. L’Udc segna anche alcune condizioni necessarie. L’attenzione all’impatto ambientale e la riorganizzaizone dei servizi della mobilità, posti di lavoro al Lido e Pellestrina. E soprattutto il progetto di un nuovo tunnel, un collegamento sublagunare automobilistico e ciclopedonale tra gli Alberoni e Santa Maria del Mare-Pellestrina. Progetto che rispunta dopo molti anni. Secondo l’Udc potrebbe ridurre i disagi dei pendolari tra Pellestrina e il Lido eliminando la necessità del ferry boat. Ma anche portare un aumento di traffico nelle due isole. La posizione del partito di Bergamo e Scibelli dunque va nell’ottica di mantenere il traffico delle grandi navi in Bacino San Marco, sulla stessa linea delle posizioni esplicitate dal Porto e dal presidente Paolo Costa. Le soluzioni «alternative» si limitano alòla riduzione dei passaggi, scavando il nuovo canale Contorta Sant’Angelo in mezzo alla laguna, e all’allontanamento delle soli navi «giganti» in costruzione. Centotrentamila tonnellate di stazza contro le 110-120 mila di quelle attuali. Di segno opposto ovviamante il parere del Comitato «No Grandi Navi», che ricorda come il traffico dei giganti del mare porti sì ricchezza ma provochi anche danni ambientali e alle salute. «Un traffico incompatibile con questa città», dicono. E annunciano nuove proteste.(a.v.)
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